MOTIVAZIONE, DIFFICOLTA DI
|
|
- Raffaele Pasini
- 4 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 MOTIVAZIONE, DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E PROBLEMI DI COMPORTAMENTO Mario Di Pietro Università di Padova INTRODUZIONE Etimologicamente motivare significa muovere verso, la motivazione è dunque ciò che muove l individuo verso qualcosa. La motivazione riguarda essenzialmente il perché di specifici comportamenti. La motivazione guida il comportamento umano verso uno scopo, un determinato obiettivo. La motivazione è legata a fattori interni al soggetto che costantemente interagiscono con fattori esterni, per cui nasce dagli interscambi tra individuo e ambiente. Tipologia dell alunno demotivato: L alunno oppositivo e ribelle L alunno con difficoltà d attenzione L alunno annoiato L alunno che si conforma al gruppo di riferimento L alunno ansioso dipendente L alunno scoraggiato Principali disturbi del comportamento Disturbo da deficit d attenzione/iperattività Disturbo della condotta Disturbo oppositivo provocatorio
2 Caratteristiche del disturbo da deficit di attenzione e iperattività Disattenzione (almeno 6 delle seguenti manifestazioni) Spesso trascura di fare attenzione ai dettagli o fa errori di distrazione nei compiti di scuola o altre attività Spesso ha difficoltà a mantenere l attenzione in attività di gioco Spesso dà l impressione di non ascoltare ciò che gli viene detto Spesso non segue le istruzioni e non riesce a completare i compiti o altre attività Spesso ha difficoltà a organizzare il proprio lavoro Spesso evita o trova estremamente sgradevoli compiti che richiedono uno sforzo mentale prolungato Spesso perde le cose che gli servono Viene spesso distratto dagli stimoli esterni E spesso smemorato nelle attività quotidiane Caratteristiche del disturbo da deficit di attenzione e iperattività Iperattività/Impulsività (almeno 6 delle seguenti manifestazioni) Iperattività Muove in continuazione mani e piedi sotto la sedia Spesso si alza dal proprio posto in situazioni in cui è richiesto rimanere seduti Spesso corre eccessivamente o si arrampica quando è inopportuno Spesso ha difficoltà a giocare tranquillamente Spesso in continuo movimento come se avesse dentro un motore Spesso parla eccessivamente Impulsività Spesso si precipita a rispondere prima ancora che la domanda sia terminata Spesso ha difficoltà ad aspettare il proprio turno Spesso interrompe gli altri o si intromette Caratteristiche del disturbo oppositivo provocatorio Da almeno 6 mesi sono stati presenti 4 (o più) dei seguenti comportamenti: Spesso va in collera Spesso litiga con gli adulti Spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare la/le richieste o regole degli adulti Spesso irrita deliberatamente le persone Spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento E spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri E spesso arrabbiato e rancoroso E spesso dispettoso e vendicativo
3 Caratteristiche del disturbo della condotta Almeno 3 dei seguenti criteri nei 12 mesi precedenti, con almeno un criterio presente negli ultimi 6 mesi Aggressioni a persone o animali Spesso fa il prepotente, minaccia, o intimorisce gli altri Spesso dà inizio a colluttazioni fisiche Ha usato un'arma (per es., un bastone, un coltello) E stato fisicamente crudele con le persone e/o con animali Ha rubato affrontando la vittima (per es., aggressione, scippo, estorsione) Ha forzato qualcuno ad attività sessuali. Distruzione della proprietà Ha deliberatamente appiccato il fuoco con l'intenzione di causare seri danni Ha deliberatamente distrutto proprietà altrui. Frode o furto E penetrato in un edificio, un domicilio, o una automobile altrui Spesso mente per ottenere vantaggi o favori o per evitare obblighi Ha rubato articoli di valore (per es., furto nei negozi). Gravi violazioni di regole Spesso trascorre fuori la notte nonostante le proibizioni dei genitori E fuggito da casa di notte almeno due volte Marina spesso la scuola, con inizio prima dei 13 anni di età. Variabili che influenzano le reazioni dell alunno Rinforzi a cui è sensibile Modelli a cui è esposto Pensieri su se stesso e le sue capacità Aspettative e considerazioni sul problema presentato Ciò che il farmaco non può fare Insegnare abilità sociali Cambiare modalità di pensiero disfunzionali Innalzare la motivazione Migliorare il senso di autoefficacia Strategie di gestione dei comportamenti problema TENDENZA NATURALE 1. Rimproverare 2. Ignorare 3. Punire 4. Incoraggiare 5. Premiare LA CONSUETUDINE TENDE A CONSOLIDARE QUESTA SEQUENZA ORDINE PREFERIBILE 1. Incoraggiare 2. Premiare 3. Ignorare 4. Rimproverare 5. Punire LE RICERCHE SUGGERISCONO CHE QUESTA SEQUENZA E MIGLIORE
4 Strategie di modificazione del comportamento Il principio del rinforzo Gestione degli antecedenti Gestione delle conseguenze positive Comportamento del soggetto Conseguenza rinforzante Gestione delle conseguenze negative Si produce un aumento futuro del comportamento Motivazione e rinforzo Azione Aumento della motivazione Rinforzo Effetti del rinforzo sul cervello Alcune ricerche hanno permesso di individuare le aree cerebrali coinvolte nei meccanismi di ricompensa. La stimolazione di tali aree sembra portare ad un intenso piacere nell individuo. Nello specifico, il nucleus accumbens (la cui attività è legata al neurotrasmettitore dopamina), sembra avere un ruolo centrale in tale meccanismo e sembra essere direttamente responsabile degli effetti piacevoli delle sostanze stupefacenti. La somministrazione di farmaci che bloccano la dopamina, inibisce l effetto ricompensa associato alla soddisfazione di una pulsione.
5 Tipologia dei rinforzi Rinforzi tangibili Rinforzi socio-affettivi Rinforzi dinamici Rinforzi simbolici Alcuni errori educativi da evitare Dare eccessiva attenzione ai comportamenti indesiderabili e trascurare di valorizzare i comportamenti desiderabili Continuare a ripetere all alunno cosa non deve fare trascurando di specificare cosa si vorrebbe che facesse Perdere il controllo mentre si rimprovera l alunno perché non riesce a controllarsi Punire in modo incoerente o in ritardo il comportamento negativo Tre principi di base per favorire comportamenti positivi ❶Gratificare spesso il comportamento adeguato quando è poco frequente, ricompensare di tanto in tanto quando il comportamento adeguato diventa più frequente ❷Fare attenzione a non gratificare accidentalmente il comportamento indesiderabile ❸Usare la punizione per i comportamenti negativi, ma evitare punizioni troppo dure Tre ostacoli all applicazione del metodo cognitivo comportamentale nella scuola L atteggiamento ideologico L atteggiamento intellettuale La disinformazione
Criteri diagnostici per il disturbo oppositivo provocatorio
Criteri diagnostici per il disturbo oppositivo provocatorio A. Una modalità di comportamento negativistico, ostile e provocatorio che dura da almeno 6 mesi, durante i quali sono stati presenti quattro
DettagliL ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA. Mario Di Pietro
L ALUNNO DISATTENTO E IPERATTIVO A SCUOLA Mario Di Pietro Sebbene non esista una cura per l ADHD l esistono tecniche comportamentali che possono essere di grande beneficio per il bambino e migliorare notevolmente
DettagliDiagnosi e interazione tra servizi.
Giornata di formazione I Disturbi del Comportamento: riconoscerli e affrontarli Diagnosi e interazione tra servizi. Dott.ssa Alessia Antonini Psicologa - Psicoterapeuta Borsista presso Neuropsichiatria
DettagliCome affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa
Come affrontare le difficoltà attentive e di concentrazione a scuola e a casa Un deficit di attenzione e concentrazione con impulsività e iperattività è chiamato ADHD, un acronimo di: Attentive Deficit
DettagliADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA
ADHD DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE/IPERATTIVITA aspetti cognitivi e metacognitivi della didattica inclusiva Seregno, 22 Settembre 2017 Dott.ssa Maria Russo maria.russo.ped@gmail.com SINTOMI PRIMARI
DettagliDisturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa Nicoletta Businaro
Insegnamento Psicologia delle disabilità e dell integrazione (Prof.ssa Ottavia Albanese) Disturbo da deficit dell attenzione ed iperattività: Aspetti teorici e pratici in ambito metacognitivo Dott.ssa
DettagliIndividuazione precoce: Mio figlio/ il mio alunno è affetto da ADHD?
Individuazione precoce: Mio figlio/ il mio alunno è affetto da ADHD? Tutti i bambini a volte possono essere troppo vivaci, la loro capacità attentiva può essere particolarmente limitata, e possono agire
DettagliVAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI. Comportamento problema: come lo riconosco?
VAGGIO INTORNO AI BAMBINI DIFFICILI Comportamento problema: come lo riconosco? Perché siamo qui Conoscere meglio il problema Scoprirne le cause Imparare modalità adeguate di comunicazione con alunni, genitori
DettagliPROGETTO provinciale di rete SPA/SeDICO
CORSO DI FORMAZIONE SOS SOSTEGNO L intervento psicoeducativo per gli alunni con disturbi di comportamento Eliana Mauri Monica Pegoraro 2 Marzo 2017- Montecchio Maggiore CTI Centro Territoriale Integrazione
DettagliProblemi di Comportamento & Strategie Educative. Antonella De Luca University of Rome La Sapienza
Problemi di Comportamento & Strategie Educative Antonella De Luca University of Rome La Sapienza Il metodo comportamentale sostiene che la quasi totalità dei nostri comportamenti è appresa nelle relazioni
DettagliDottoressa Castelli Sara
Dottoressa Castelli Sara Incapacità del bambino di regolare il proprio comportamento in funzione del trascorrere del tempo, degli obiettivi da raggiungere e delle richieste dell ambiente L età media di
DettagliINCIDENZA. I bambini tra i 6 e i 7 anni identificati come Dda/i sono circa il 1-5% della popolazione M:F = 2.7:1
INCIDENZA I bambini tra i 6 e i 7 anni identificati come Dda/i sono circa il 1-5% della popolazione M:F = 2.7:1 nel 70-80% dei casi coesiste con un altro o altri disturbi (fenomeno definito comorbilità),
DettagliImparare a stare attenti attraverso il movimento e la musica
Giornata di studio «Imparo con il corpo, il corpo impara» 22 febbraio 2014 Laboratorio Imparare a stare attenti attraverso il movimento e la musica Elisa Zugno, Alice Cancer, Carlotta Zanaboni, Massimo
DettagliI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E I COMPORTAMENTI A RISCHIO NELL ETA EVOLUTIVA
Fondazione Besso di Roma I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO E I COMPORTAMENTI A RISCHIO NELL ETA EVOLUTIVA Disturbi del Comportamento e loro evoluzione nell età evolutiva: ADHD, Disturbo Oppositivo Provocatorio
DettagliSindromi Ipercinetiche:ADHD. Dott.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia
Sindromi Ipercinetiche:ADHD Dott.ssa Tiziana Catalucci Responsabile UFSMIA ASL 6 Zona Val di Cornia Breve definizione dell ADHD Livello di inattenzione e/o iperattività impulsività inadeguata rispetto
DettagliDeficit di attenzione focale (non presta attenzione ai dettagli) Ridotta capacità esecutiva (compiti scolastici, giochi, sport)
L o DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ è un disturbo dello sviluppo neuropsichico che si manifesta in tutti i contesti di vita; alla base c è una disfunzione della corteccia celebrale. Tale
Dettagli.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO
.POSSIBILI STRATEGIE DI INTERVENTO Roma, 31-03-2016 Dott.ssa Rosa Pappalardo Psicologa e Psicoterapeuta TSMREE RM 1 ADHD e difficoltà di autoregolazione Il livello di motivazione, la fiducia nell impegno
DettagliAggressività, impulsività e adolescenza: tra sviluppo tipico ed atipico DONATELLA PETRETTO UNIVERSITÀ DI CAGLIARI
Aggressività, impulsività e adolescenza: tra sviluppo tipico ed atipico DONATELLA PETRETTO UNIVERSITÀ DI CAGLIARI Temi da trattare Aggressività: impulsiva e premeditata Aggressività e disturbi del neurosviluppo
Dettagli2. Come funziona un soggetto con ADHD?
2. Come funziona un soggetto con ADHD? Abbiamo visto che che l ADHD è determinata da tre dimensioni: 1. Difficoltà cognitive: DISATTENZIONE Commette errori di distrazione nei compiti o in altre attività
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES
Modulo MO 16.25 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Rev. 0 Data 15/11/13 Pagina 1 di 3 Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Anno Scolastico Scuola Primaria. Classe.. Docenti di classe...
DettagliDareistruzioniconunamodalitàcheaiutiilbambinoaricordareciò che gli viene detto e ad eseguire con successo quanto gli viene richiesto; Fare una
DARE ISTRUZIONI E COMANDI CHIARI Dareistruzioniconunamodalitàcheaiutiilbambinoaricordareciò che gli viene detto e ad eseguire con successo quanto gli viene richiesto; Fare una richiesta alla volta piuttosto
DettagliLE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITA NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO
LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITA NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO Federica Vandelli, Fabiana Zani Carpi, 14 Dicembre 2012 Stesso comportamento, molteplici
Dettagli^ SVILUPPO DI UN CONCETTO
1 ^ SVILUPPO DI UN CONCETTO 2010 2000 1990 1980 1970 1960 1950 1940 1930 1920 1910 1900 1890 1880 1870 1860 1850 1840 1846 H. Hoffmann 1902 George Still (Londra) descrive sintomi simili all ADHD 1932 Kramer
DettagliScuola secondaria.. Indirizzo di studio..
Modulo MO 17.25 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Rev. 2 Data 15/11/13 Pagina 1 di 5 Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON BES Anno Scolastico Scuola secondaria.. Indirizzo di studio..
DettagliProgramma del percorso formativo
Fabriano Scuola Marco Polo iperattività Sindrome ipercinetica Reazione ipercinetica del bambino ADHD Disfunzione cerebrale minima L alunno con difficoltà attentive e iperattività giovedì 20-04 04-2006
DettagliDiversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto.
Diversi modi di stare a scuola. Una panoramica sui BES (bisogni educativi speciali) nel nostro Istituto. DSA, ADHD, DOP, DVA: Cosa sono? Quali implicazioni? Cosa fa la scuola? E le famiglie? 2 Ottobre
DettagliWORKSHOP. Come leggere il profilo di un alunno con problematiche comportamentali per un intervento didattico personalizzato (PDP) Eliana Mauri
Servizio DISTURBI COMPORTAMENTO Ufficio VIII Ambito Territoriale di Vicenza Liceo Corradini di Thiene Centri Territoriali per l inclusione Centro Territoriale di Supporto Convegno per docenti ed educatori,
DettagliSINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA
SINDROME A.D.H.D. CARATTERISTICHE SPECIFICHE PROFILO INTERNO DI FUNZIONAMENTO COMORBILITA CARATTERISTICHE SPECIFICHE ESORDIO PRECOCE DECORSO CONTINUO E PERSISTENTE ELEVATO RAPPORTO M/F INFLUENZE GENETICHE
Dettaglicaratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza
caratteristiche dell ADHD: i sintomi cardine e le compromissioni nella vita quotidiana ADHD e comorbilità disturbo relazionale comportamentale senza certificazione sanitaria strategie scolastiche e interventi
DettagliCaso clinico. Di tanto in tanto si muove sulla sedia con piccoli movimenti nervosi.
Caso clinico Bambina di 9 anni che presenta episodi di agitazione, aggressività durante i quali butta tutto in aria, piange disperatamente, mantenendo tale comportamento per ore prima di calmarsi ed essere
DettagliDOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA
Allegato n.1 DOCUMENTO PER IL PASSAGGIO DI INFORMAZIONI DALLA SCUOLA DELL INFANZIA ALLA SCUOLA PRIMARIA Nome e cognome del bambino.. Nato/a il. Scuola dell infanzia di provenienza. Anno scolastico 2013
DettagliINFLUENZARE IL LIVELLO DI ATTENZIONE: QUALI STRUMENTI UTILIZZARE E COME GESTIRE SITUAZIONI COMPLESSE PER OTTENERE UNA DIDATTICA EFFICACE E INCLUSIVA
INFLUENZARE IL LIVELLO DI ATTENZIONE: QUALI STRUMENTI UTILIZZARE E COME GESTIRE SITUAZIONI COMPLESSE PER OTTENERE UNA DIDATTICA EFFICACE E INCLUSIVA Deny Menghini Psicologa Unità Operativa Complessa di
DettagliIntroduzione teorica sui disturbi comportamentali: difficoltà emotive e relazionali ad essi correlati
Introduzione teorica sui disturbi comportamentali: difficoltà emotive e relazionali ad essi correlati A cura Dell'Associazione di promozione Sociale Psicologia Urbana e Creativa di Ravenna Dott.ssa Elisa
DettagliAPPRENDIMENTO E DISABILITA. Strategie di aiuto e tecniche di intervento
APPRENDIMENTO E DISABILITA Strategie di aiuto e tecniche di intervento Disabilità - Definizione Conseguenza/risultato di una complessa relazione tra la condizione di salute di una persona e i fattori individuali
DettagliDISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA
Cagliari Iglesias Olbia - Sassari DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti 1. Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere
DettagliElisa Rigamonti, Ph.D. psicologo neuropsicologo 27 aprile 2017 Materiali riservati ai corsisti
Elisa Rigamonti, Ph.D. psicologo neuropsicologo 27 aprile 2017 Materiali riservati ai corsisti Dir. Min. 27/12/2012, Circ. Min. 06/03/2013 e Nota prot. n. 2563 22/11/13 DSA ADHD Stato cognitivo limite
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE VALMAURA PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 ALUNNI CON DISTURBO DA DEFICIT DI ATTENZIONE CON IPERATTIVITA (ADHD) Il presente piano personalizzato viene
DettagliPresentazione -ADHD- Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività. (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder)
Disturbo da Deficit di Attenzione con o senza Iperattività -ADHD- (Attention Deficit/Hyperactivity Disorder) Presentazione fenomenologia e inquadramento diagnostico Di: Ivano Gagliardini ivaga@tiscali.it
DettagliModalità di funzionamento della lode e della punizione
Modalità di funzionamento della lode e della punizione Se comprendo la situazione so come intervenire ANTECEDENTE (agisco d anticipo) COMPORTAMENTO (intervengo in modo mirato) CONSEGUENZE (individuo modi
DettagliADHD, iperattività e disattenzione a scuola Conoscere per capire
ADHD, iperattività e disattenzione a scuola Conoscere per capire Daniele Fedeli Professore Associato di Pedagogia Speciale UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI UDINE L ADHD 1. elevati tassi di prevalenza 3-5% 2.
DettagliIL DISTURBO DA DEFICIT D ATTENZIONE/IPERATTIVITA IN PROSPETTIVA EVOLUTIVA
IL DISTURBO DA DEFICIT D ATTENZIONE/IPERATTIVITA IN PROSPETTIVA EVOLUTIVA Non so come sarei e chi sarei senza ADHD. Non dipende solo dalla storia passata. Le cose che amo o che odio sarebbero diverse.
DettagliQuadro Clinico. Dr.ssa Chiara Pezzana
DISTURBI DEL NEUROSVILUPPO: AUTISMO/I CORSO RISERVATO AI DOCENTI COORDINATORI D ISTITUTO PER L AUTISMO Quadro Clinico Dr.ssa Chiara Pezzana I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO I Disturbi dello Spettro Autistico
DettagliSCHEDA DI OSSERVAZIONE ALUNNI RESIDENTE A VIA TEL. PLESSO CLASSE SEZIONE
Al Dirigente Scolastico SCHEDA DI OSSERVAZIONE ALUNNI ORDINE (Infanzia, Primaria, Secondaria) ANNO SCOLASTICO COGNOME E NOME NATO A IL RESIDENTE A VIA TEL. PLESSO CLASSE SEZIONE MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE:
DettagliIl Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività
Il Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività Zibido S.Giacomo - 28 febbraio 2011 Dr. Marco Vassallo vassallo.marco@gmail.com Tanto per cominciare...cos è ADHD Dal sito dell Associazione Italiana
DettagliTerapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI)
Terapie psico-sociali nel Disturbo da Deficit di Attenzione / Iperattività (DDAI) Cesare Cornoldi (Università di Padova) Gian Marco Marzocchi (Sissa La Nostra Famiglia) Sintomi primari e problemi associati
DettagliDisturbo da deficit d attenzione/iperattività
Disturbo da deficit d attenzione/iperattività Disturbi da deficit d attenzione/iperattività Criteri diagnostici: Pattern di comportamento caratterizzato da persistente disattenzione e/o iperattività/impulsività
DettagliCHECKLIST PER INDIVIDUARE LE DIFFICOLTA DEL SINGOLO ALUNNO
CHECKLIST PER INDIVIDUARE LE DIFFICOLTA DEL SINGOLO ALUNNO Non tutti i bambini con disturbo dello spettro autistico hanno le stesse difficoltà. Questa checklist aiuta ad individuare le aree di criticità
DettagliDi fronte un alunno con Disturbi Comportamentali Che cosa faccio? Dalla teoria alla pratica.!
Di fronte un alunno con Disturbi Comportamentali Che cosa faccio? Dalla teoria alla pratica.! Formazione interna Servizio assistenza scolastica S.A.S. 2014 / 2015 1 Possa io insegnare almeno la centesima
DettagliL insegnante motivante
L insegnante motivante Mario Di Pietro Tre tipi di motivazione Motivazione intrinseca Motivazione estrinseca Motivazione basata sull io Motivazione estrinseca e intrinseca La motivazione intrinseca ci
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI con BES in assenza di certificazioni (Solo per docenti)
Istituto Comprensivo De Amicis Treviglio SCHEDA DI RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI con BES in assenza di certificazioni (Solo per docenti) Anno Scolastico a cura della Commissione BES dell'istituto Comprensivo
DettagliPOTENZIARE L ATTENZIONE.. PER APPRENDERE MEGLIO! dott.ssa Sabrina Marzo Psicologa Psicoterapeuta
POTENZIARE L ATTENZIONE.. PER APPRENDERE MEGLIO! dott.ssa Sabrina Marzo Psicologa Psicoterapeuta Una metafora per spiegare l attenzione ai bambini COME UNA «BATTERIA»: che contiene l energia per ascoltare,
DettagliSTRATEGIE DI MODIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO: Gestione degli antecedenti Gestione delle conseguenze positive Gestione delle conseguenze negative
STRATEGIE DI MODIFICAZIONE DEL COMPORTAMENTO: Gestione degli antecedenti Gestione delle conseguenze positive Gestione delle conseguenze negative INTERVENTI BASATI SULLE CONSEGUENZE POSITIVE NEGATIVE frequenza,
DettagliBAMBINI IMPOSSIBILI: LA PROVCAZIONE E IL NO
BAMBINI IMPOSSIBILI: LA PROVCAZIONE E IL NO In questo articolo viene preso come riferimento la teoria del rinforzo e la prassi cognitiva-comportamentale nella gestione dei comportamenti problematici dei
DettagliCosa può fare la scuola per il bambino DDAI?
Cosa può fare la scuola per il bambino DDAI? Per saperne di più, leggere: Iperattività e autoregolazione cognitiva di Cornoldi et al., (2001) Erickson La scuola Gli insegnanti possono intervenire aiutando
DettagliScheda di rilevazione delle difficoltà nel contesto scolastico. Scuola di appartenenza
Scheda di rilevazione delle difficoltà nel contesto scolastico Allegato 3 (PAI) Al genitore dell Alunno Nome Cognome nato a Il CF residente a in via / / Scuola di appartenenza Classe Eventuali trattenimenti
DettagliADHD: Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività.
ADHD: Disturbo da Deficit Attentivo con Iperattività. 2 DDAI Disturbo esternalizzante (comportamentale) diagnosticato solitamente nell'infanzia, caratterizzato da sintomi intattentivi (scarsa concentrazione,
DettagliLa formazione mentale del giovane calciatore
2015-2016 Daniele Fedeli (Università degli Studi di Udine) La formazione mentale del giovane calciatore CRITICITÀ Mantenere l attenzione Far rispettare alcune regole Gestire le dinamiche di gruppo Far
DettagliIntervista rivolta ai genitori Informazioni per la stesura del PEI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO DI LENO Via F.lli De Giuli 1, 25024 LENO ( Brescia) ; Tel. 030.9038250 Fax 030.9068974 codice ministeriale BSIC89600Q - C.F.
DettagliADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder
DDAI OSSIA Disturbo di deficit di attenzione ed iperattivita ADHD ossia Attention deficit Hiperactivity Disorder DANIELA CHECCHETTO PAOLA VILLA Premessa L ADHD Ha una causa neurobiologica Si caratterizza
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE DIFFICOLTA SCOLASTICHE
NEUROPSICHIATRIA PER L FANZIA E L ADOLESCENZA SCHEDA DI RILEVAZIONE DIFFICOLTA SCOLASTICHE L Unità Operativa Complessa di Neuropsichiatria per l infanzia e l adolescenza dell ASST di Lecco in accordo con
DettagliLinee guida SINPIA; ADHD: diagnosi e terapie farmacologiche. Approvazione CD: 24 Giugno 2002
Ogni intervento va adattato alle caratteristiche del soggetto in base all età, alla gravità dei sintomi, ai disturbi secondari, alle risorse cognitive, alla sua situazione familiare e sociale Linee guida
DettagliERRORE, CORREZIONI E RINFORZI
Corso Istruttori Minibasket 2^ annualità... sbagliando... si impara! ERRORE, CORREZIONI E RINFORZI UNA PAROLA CHIAVE? PERCHE I BAMBINI SBAGLIANO? FATTORI INTERNI Timidezza Ansia Paura Scarsa attenzione
DettagliLA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET
LA PROGRAMMAZIONE NEL MINIBASKET Avere conoscenza di troppe cose è una vera e propria malattia, il diretto e immediato frutto della troppa conoscenza è l inerzia, l incapacità di utilizzare tali conoscenze.
DettagliCOMORBILITA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO
COMORBILITA DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Psicologa-Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale Cell. 3208134505 Mail: dottoressacattaneofrancesca@gmail.com Disturbi Specifici dell Apprendimento:
DettagliQUALI DATI CI OCCORRONO VERAMENTE PER INIZIARE A LAVORARE BRAINSTORMING LA RACCOLTA DATI, L OSSERVAZIONE. Come? Per quanto tempo? In quali contesti?
QUALI DATI CI OCCORRONO VERAMENTE PER INIZIARE A LAVORARE BRAINSTORMING LA RACCOLTA DATI, L OSSERVAZIONE Come? Per quanto tempo? In quali contesti? SCALE DI VALUTAZIONE IL FAMOSO P.E.I. PROGETTO EDUCATIVO
DettagliGRIGLIA DI OSSERVAZIONE ALUNNI NON ITALOFONI
GRIGLIA DI OSSERVAZIONE ALUNNI NON ITALOFONI Per alunni della Scuola dell Infanzia, della I classe della Scuola Primaria e per situazioni particolarmente complesse Nella griglia sono stati presi in esame
DettagliI COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA
I COMPORTAMENTI DEVIANTI E I DISTURBI DELLA CONDOTTA IN ETA EVOLUTIVA 2 Aggressione a persone o animali Distruzione di propietà Frode o furto Gravi violazioni di regole Specificazioni Esordio nell infanzia
DettagliDISTURBI della REGOLAZIONE del PROCESSO SENSORIALE
DISTURBI della REGOLAZIONE del PROCESSO SENSORIALE REGOLAZIONE Capacità innata del bambino di autoregolare: i propri stati emotivi interni la capacità di organizzare esperienze risposte comportamentali
DettagliGESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI
GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE RELAZIONALI IL GRUPPO CLASSE Gruppo stabile, imposto, costituito NON sulla base di scelte personali Alunni in posizione di DIPENDENZA dal docente Gli alunni
DettagliSCHEDA OSSERVAZIONE Infanzia: dai 3 ai 10 anni. Autonomia di base e cura della persona
Nome Data SCHEDA OSSERVAZIONE Infanzia: dai 3 ai 10 anni Autonomia di base e cura della persona 1. Si lava le mani? 2. Si lava i denti? 3. Si pettina? 4. Si lava correttamente il corpo? 5. Ha raggiunto
DettagliL apprendimento. Dott. Giuseppe Muscianisi
L apprendimento Riduzione funzioni cognitive Elaborazione Memoria Attenzione Apprendimento Linguaggio Abilità sensoriali Mantenere una memoria efficiente è un nostro imperativo categorico e richiede costante
DettagliCome e perché lavorare su autonomia ed autodeterminazione nelle disabilità gravi
Come e perché lavorare su autonomia ed autodeterminazione nelle disabilità gravi Dott. Mauro Mario Coppa -Direttore servizi riabilitativi Lega del Filo d Oro, Osimo (An) Bambini con disabilità intellettiva
DettagliDidattica applicata alle scienze motorie. A.A Prof. Bergamaschi Giuliano
Didattica applicata alle scienze motorie A.A. 2015-2016 Prof. Bergamaschi Giuliano 1 La gestione della classe Gestire la classe significa agire in modo che ogni allievo possa trovare le corrette attenzioni
DettagliCENTRO STUDI ERICKSON C.T.S. CATANZARO
CENTRO STUDI ERICKSON C.T.S. CATANZARO Corso di Formazione: L uso del Computer con iperattivi o con disturbi di attenzione Catanzaro, 29 Maggio 2009 Dr.ssa M.Luisa Boninelli www.unmomentostopensando.blogspot.com
DettagliCos è l attenzione? Cosa pensano gli insegnanti: è la disponibilità a recepire per rielaborare e produrre (35%)
COS E L ATTENZIONE? Cos è l attenzione? Cosa pensano gli insegnanti: è la disponibilità a recepire per rielaborare e produrre (35%) è la capacità personale legata all interesse e al desiderio di apprendere
DettagliNEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT
Cagliari Iglesias - Olbia NEUROPSICOLOGIA DEL DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ IN ETÀ EVOLUTIVA Dr.ssa Sabrina Cesetti Qualsiasi bambino (e la gran parte degli adulti) tende a distrarsi e a commettere
DettagliPREMIO O PUNIZIONE: QUESTO è IL PROBLEMA!
PREMIO O PUNIZIONE: QUESTO è IL PROBLEMA! Ecco dei consigli su come rispondere ai comportamenti scorretti (ma anche a quelli corretti) dei propri figli LE CONSEGUENZE CHE SEGUONO UN COMPORTAMENTO I genitori
DettagliPSICOLOGIA SPECIALE. Dott. ssa Chiara Trubini
PSICOLOGIA SPECIALE Dott. ssa Chiara Trubini TRE DOMANDE FONDAMENTALI per la progettazione di un intervento QUAL E LA RISPOSTA (SEMPLICE O COMPLESSA) CHE DESIDERO OTTENERE? = AVERE UN OBIETTIVO IN TESTA!
DettagliI TRUCCHI PER STARE ATTENTI DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA A SCUOLA
I TRUCCHI PER STARE ATTENTI DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E IPERATTIVITA A SCUOLA Relatrice: Dott.ssa Sabrina Marzo Psicologa e Psicoterapeuta DISATTENZIONE: Incapacità nel mantenere per un periodo sufficientemente
DettagliSono state considerate tre dimensioni fondamentali:
Nell osservazione degli alunni ho cercato di mettere in evidenza quattro caratteristiche principali: 1. i rapporti tra gli alunni all interno dell aula; 2. i rapporti tra gli alunni e l insegnante; 3.
DettagliPROFILO DINAMICO FUNZIONALE
PROFILO DINAMICO FUNZIONALE delle abilità, disabilità e funzionamento (art. 5 del d.p.r. 24 febbraio 1994 atto d indirizzo) Scheda tratta dall I.C.F. C.Y. Profilo Dinamico Funzionale scheda 1 (per la compilazione
DettagliIperattività. 1. Irrequieto, non riesce a star fermo su una sedia. 2. In classe si alza quando dovrebbe star seduto
Fonte: DSM-5 American Psychiatric Association, 2013 Iperattività 1. Irrequieto, non riesce a star fermo su una sedia 2. In classe si alza quando dovrebbe star seduto 3. Corre o si arrampica quando non
DettagliSCHEDA DI RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
SCHEDA DI RILEVAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI In assenza di certificazioni documentate dagli specialisti, la presente scheda viene compilata nel corso dei primi mesi di scuola ed alla
DettagliProposte e non divieti
Proposte e non divieti Vietato alzarsi dal posto prima del suono della campana Vietato parlare senza avere alzato al mano Alzarsi dal posto appena la campana suona Tenere alzata la mano per 5 secondi per
DettagliStrategie scolastiche
Strategie scolastiche Seregno, 24 Marzo 2015 Dott.ssa Rachele D Aparo In classe: ragazzo oppositivo provocatorio Aggressività Rabbia Insofferenza Continuamente in lotta con tutti Giudizio negativo Atteggiamenti:
Dettagliappunti per genitori n.3 INCONTRI DEI GENITORI CON GLI SPECIALISTI DEL PRESIDIO RIABILITATIVO VILLA MARIA
appunti per genitori n.3 INCONTRI DEI GENITORI CON GLI SPECIALISTI DEL PRESIDIO RIABILITATIVO VILLA MARIA I DISTURBI DEL COMPORTA- MENTO E DI PERSONALITÀ (Dott. Giancarlo Zuin, psicoterapeuta) DISTURBI
DettagliRICADUTE EMOTIVO-SOCIALI CON L'ADHD. Dott.ssa Nadia Minischetti
RICADUTE EMOTIVO-SOCIALI CON L'ADHD Dott.ssa Nadia Minischetti La sua capacità di Il suo comportamento La tendenza a concentrazione e motorio dare una risposta attenzione sostenuta nel tempo in modo precipitoso
DettagliMETODO INSIEME. DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem
METODO INSIEME DR.SSA CHIUNG Responsabile dello Studio di Psicologia Salem info@studiosalem.it 1 2 3 RUOLO DELL INSEGNANTE IN RELAZIONE CON GLI ALUNNI: facilitatore dell apprendimento IN RELAZIONE CON
Dettagli* Strategie didattiche metodologiche per gestire l anno ADHD in classe
* Strategie didattiche metodologiche per gestire l anno ADHD in classe * * * LA SUA CAPACITA DI CONCENTRAZIONE E DI ATTENZIONE SOTENUTA IL PERCORSO DI PIANIFICAZIONE E SOLUZIONE DEI PROBLEMI BASSA TOLLERANZA
DettagliPresentazione del corso di formazione
Presentazione del corso di formazione Dislessia evolutiva, un problema scolastico IC Marzabotto settembre 2007 Prof. Maria Grazia Pancaldi ( A.I.D.-Bo) Introduzione Cos è la dislessia? Dove, come, quando,
DettagliGuida alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Guida alla compilazione del Piano Didattico Personalizzato per alunni con Bisogni Educativi Speciali. Prima di compilare il PDP avere cura di rileggere il Protocollo di Accoglienza per alunni con Bisogni
DettagliDefinizione di Comportamento problema:
Definizione di Comportamento problema: comportamento disadattativo che il soggetto manifesta di fronte a un qualche evento ambientale e a causa delle proprie difficoltà comunicative e sociali. Può arrivare
DettagliRuolo della famiglia. Tra difficoltà ed aspettative nel lavoro con il bambino DDAI
Ruolo della famiglia Tra difficoltà ed aspettative nel lavoro con il bambino DDAI Tre sono le variabili che concorrono a definire le difficoltà del bambino DDAI DISATTENZIONE IMPULSIVITA IPERATTIVITA QUANDO
DettagliDescrizione proposta; Titolo: Io penso differente... scopri la mia mente!
-------- Messaggio Inoltrato -------- Oggetto: Modifica e integrazione; Bilancio partecipato _ presentazione proposta. Data: Fri, 22 Mar 2019 11:47:56 +0100 Mittente: Carpe Diem Assemini
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) DATI DELL ALUNNO/A Cognome e nome: Classe: Coordinatore: Eventuale diagnosi: Redatta da: Presso: DATI RELATIVI AL BISOGNO
DettagliIl questionario IPDA
Il questionario IPDA Dott.ssa Laura Bedin Psicologa e Psicoterapeuta presso Studi Medici via Don Cesare Pellizzari,150 Meolo (VE) Cell. 327.7867906 Email: lauratnt@libero.it Rispolveriamo alcuni concetti..
DettagliCosa sono le emozioni?
Cosa sono le emozioni? Definizione Emozione: Stato psichico affettivo e momentaneo che consiste nella reazione opposta all organismo a percezioni o rappresentazioni che ne turbano l equilibrio (Devoto
DettagliPsicologia cognitiva Siss
Psicologia cognitiva Siss Anno Accademico 2006-2007 Anna M. Borghi annamaria.borghi@unibo.it Sito web: http://laral.istc.cnr.it/borghi 1 Attenzione e concentrazione Definizione di attenzione Attenzione
Dettagli