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1 MOTIVAZIONE, DIFFICOLTA DI ATTENZIONE E PROBLEMI DI COMPORTAMENTO Mario Di Pietro Università di Padova INTRODUZIONE Etimologicamente motivare significa muovere verso, la motivazione è dunque ciò che muove l individuo verso qualcosa. La motivazione riguarda essenzialmente il perché di specifici comportamenti. La motivazione guida il comportamento umano verso uno scopo, un determinato obiettivo. La motivazione è legata a fattori interni al soggetto che costantemente interagiscono con fattori esterni, per cui nasce dagli interscambi tra individuo e ambiente. Tipologia dell alunno demotivato: L alunno oppositivo e ribelle L alunno con difficoltà d attenzione L alunno annoiato L alunno che si conforma al gruppo di riferimento L alunno ansioso dipendente L alunno scoraggiato Principali disturbi del comportamento Disturbo da deficit d attenzione/iperattività Disturbo della condotta Disturbo oppositivo provocatorio

2 Caratteristiche del disturbo da deficit di attenzione e iperattività Disattenzione (almeno 6 delle seguenti manifestazioni) Spesso trascura di fare attenzione ai dettagli o fa errori di distrazione nei compiti di scuola o altre attività Spesso ha difficoltà a mantenere l attenzione in attività di gioco Spesso dà l impressione di non ascoltare ciò che gli viene detto Spesso non segue le istruzioni e non riesce a completare i compiti o altre attività Spesso ha difficoltà a organizzare il proprio lavoro Spesso evita o trova estremamente sgradevoli compiti che richiedono uno sforzo mentale prolungato Spesso perde le cose che gli servono Viene spesso distratto dagli stimoli esterni E spesso smemorato nelle attività quotidiane Caratteristiche del disturbo da deficit di attenzione e iperattività Iperattività/Impulsività (almeno 6 delle seguenti manifestazioni) Iperattività Muove in continuazione mani e piedi sotto la sedia Spesso si alza dal proprio posto in situazioni in cui è richiesto rimanere seduti Spesso corre eccessivamente o si arrampica quando è inopportuno Spesso ha difficoltà a giocare tranquillamente Spesso in continuo movimento come se avesse dentro un motore Spesso parla eccessivamente Impulsività Spesso si precipita a rispondere prima ancora che la domanda sia terminata Spesso ha difficoltà ad aspettare il proprio turno Spesso interrompe gli altri o si intromette Caratteristiche del disturbo oppositivo provocatorio Da almeno 6 mesi sono stati presenti 4 (o più) dei seguenti comportamenti: Spesso va in collera Spesso litiga con gli adulti Spesso sfida attivamente o si rifiuta di rispettare la/le richieste o regole degli adulti Spesso irrita deliberatamente le persone Spesso accusa gli altri per i propri errori o il proprio cattivo comportamento E spesso suscettibile o facilmente irritato dagli altri E spesso arrabbiato e rancoroso E spesso dispettoso e vendicativo

3 Caratteristiche del disturbo della condotta Almeno 3 dei seguenti criteri nei 12 mesi precedenti, con almeno un criterio presente negli ultimi 6 mesi Aggressioni a persone o animali Spesso fa il prepotente, minaccia, o intimorisce gli altri Spesso dà inizio a colluttazioni fisiche Ha usato un'arma (per es., un bastone, un coltello) E stato fisicamente crudele con le persone e/o con animali Ha rubato affrontando la vittima (per es., aggressione, scippo, estorsione) Ha forzato qualcuno ad attività sessuali. Distruzione della proprietà Ha deliberatamente appiccato il fuoco con l'intenzione di causare seri danni Ha deliberatamente distrutto proprietà altrui. Frode o furto E penetrato in un edificio, un domicilio, o una automobile altrui Spesso mente per ottenere vantaggi o favori o per evitare obblighi Ha rubato articoli di valore (per es., furto nei negozi). Gravi violazioni di regole Spesso trascorre fuori la notte nonostante le proibizioni dei genitori E fuggito da casa di notte almeno due volte Marina spesso la scuola, con inizio prima dei 13 anni di età. Variabili che influenzano le reazioni dell alunno Rinforzi a cui è sensibile Modelli a cui è esposto Pensieri su se stesso e le sue capacità Aspettative e considerazioni sul problema presentato Ciò che il farmaco non può fare Insegnare abilità sociali Cambiare modalità di pensiero disfunzionali Innalzare la motivazione Migliorare il senso di autoefficacia Strategie di gestione dei comportamenti problema TENDENZA NATURALE 1. Rimproverare 2. Ignorare 3. Punire 4. Incoraggiare 5. Premiare LA CONSUETUDINE TENDE A CONSOLIDARE QUESTA SEQUENZA ORDINE PREFERIBILE 1. Incoraggiare 2. Premiare 3. Ignorare 4. Rimproverare 5. Punire LE RICERCHE SUGGERISCONO CHE QUESTA SEQUENZA E MIGLIORE

4 Strategie di modificazione del comportamento Il principio del rinforzo Gestione degli antecedenti Gestione delle conseguenze positive Comportamento del soggetto Conseguenza rinforzante Gestione delle conseguenze negative Si produce un aumento futuro del comportamento Motivazione e rinforzo Azione Aumento della motivazione Rinforzo Effetti del rinforzo sul cervello Alcune ricerche hanno permesso di individuare le aree cerebrali coinvolte nei meccanismi di ricompensa. La stimolazione di tali aree sembra portare ad un intenso piacere nell individuo. Nello specifico, il nucleus accumbens (la cui attività è legata al neurotrasmettitore dopamina), sembra avere un ruolo centrale in tale meccanismo e sembra essere direttamente responsabile degli effetti piacevoli delle sostanze stupefacenti. La somministrazione di farmaci che bloccano la dopamina, inibisce l effetto ricompensa associato alla soddisfazione di una pulsione.

5 Tipologia dei rinforzi Rinforzi tangibili Rinforzi socio-affettivi Rinforzi dinamici Rinforzi simbolici Alcuni errori educativi da evitare Dare eccessiva attenzione ai comportamenti indesiderabili e trascurare di valorizzare i comportamenti desiderabili Continuare a ripetere all alunno cosa non deve fare trascurando di specificare cosa si vorrebbe che facesse Perdere il controllo mentre si rimprovera l alunno perché non riesce a controllarsi Punire in modo incoerente o in ritardo il comportamento negativo Tre principi di base per favorire comportamenti positivi ❶Gratificare spesso il comportamento adeguato quando è poco frequente, ricompensare di tanto in tanto quando il comportamento adeguato diventa più frequente ❷Fare attenzione a non gratificare accidentalmente il comportamento indesiderabile ❸Usare la punizione per i comportamenti negativi, ma evitare punizioni troppo dure Tre ostacoli all applicazione del metodo cognitivo comportamentale nella scuola L atteggiamento ideologico L atteggiamento intellettuale La disinformazione

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