QUALI DATI CI OCCORRONO VERAMENTE PER INIZIARE A LAVORARE BRAINSTORMING LA RACCOLTA DATI, L OSSERVAZIONE. Come? Per quanto tempo? In quali contesti?

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1 QUALI DATI CI OCCORRONO VERAMENTE PER INIZIARE A LAVORARE BRAINSTORMING LA RACCOLTA DATI, L OSSERVAZIONE Come? Per quanto tempo? In quali contesti?

2 SCALE DI VALUTAZIONE

3 IL FAMOSO P.E.I. PROGETTO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO MARIO BIANCHI ANNO 2018 Dati anamnestici e diagnosi nata il, residente in Via ritardo mentale ed epilessia temporale. (ESEMPIO) Necessita di assumere farmaci specifici.(esempio) Livelli di competenza raggiunti nelle aree fondamentali dello sviluppo Obiettivi a breve termine (e sequenze facilitanti di sotto-obiettivi) Obiettivi a medio termine Obiettivi a lungo termine Modalità di verifica

4 Oltre il PEI CHE FACCIAMO PER INIZIARE A LAVORARE? L alleanza terapeutica con i famigliari ed il vero progetto educativo

5 COSTRUIRE LE PROPRIE CHECK LIST DI LAVORO L.A.P. LEARNING ACCOMPLISHMENT PROFILE SCALA B.E.T DI MARTIN KOZLOFF ANALISI FUNZIONALE PER COMPORTAMENTI DISADATTIVI

6 E ALLORA CHE COSA FACCIAMO PER LA VALUTAZIONE? DOBBIAMO POTER RISPONDERE A QUESTE DOMANDE ØCHE COSA HA SENSO INSEGNARGLI ØCOME PENSIAMO DI INSEGNARGLIELO ØDOVE PENSIAMO DI SVOLGERE LE UNITA DI APPRENDIMENTO ØCHI DEVE ESSERE PRESENTE E QUANDO

7 IMPORTANTE LA VALUTAZIONE DEI PREREQUISITI DELL APPRENDIMENTO CONTATTO OCULARE SU RICHIESTA STARE SEDUTO PER UN TEMPO SUFFICIENTE SAPER ASPETTARE SU RICHIESTA IMITAZIONE (QUASI MAI PRESENTE PER LE CARATTERISTICHE INTRINSECHE DELL AUTISMO)

8 =- \J! \ r-\ NH^ \r- o vf ''i F \A, EVr d r*n- \1 > L:\! - B.= < ié N* i \, L!\r '; Pg È {^ [! \È { r \èì.x ^ r\] -\ > E T\ \Y -f l\ìcq q o t o U o t+** *i.** a.l 6 Y Vl \D l-- oo u 0 :ì '-u i! i.is M..c9, <R È E o '! d N^ '-À -. rt &d * ^«N.= U)LÒ à a Fi o à tò o ri Ci Ét F F.l o à U i-i "t *i F. F F.l o tsl D

9 AREE FONDAMENTALI DA VALUTARE ASSESSMENT DELLE PREFERENZE IN AMBIENTE NATURALE LINGUAGGIO RICETTIVO ESEGUIRE ISTRUZIONI SEMPLICI SU RICHIESTA LINGUAGGIO ESPRESSIVO COMPETENZE SOCIALI (PARTECIPAZIONE AD ATTIVITA DI GRUPPO) LETTO-SCRITTURA ABILITA MOTORIE (FINI E GROSSO-MOTORIE) AUTONOMIA PERSONALE (TOILETING, MANGIARE, VESTIRSI)

10 QUANTO TEMPO DEVE DURARE L OSSERVAZIONE?

11 ASCOLTIAMO MARTIN KOZLOFF AVERE ASPETTATIVE ALTE USARE UN APPROCCIO POSITIVO RICHIEDERE UNA RISPOSTA SOLO DOPO AVER OTTENUTO ATTENZIONE IGNORARE LINGUAGGIO, RUMORI, RISATE E COMPORTAMENTI NON ADEGUATI PARLARE IN MODO LENTO, CHIARO E SPECIFICO USARE UNA TABELLA O ALTRI SISTEMI CHE PREPARINO AGLI EVENTI SUCCESSIVI NON ALZARE LA VOCE, AFFERRARLO O MINACCIARLO DI PUNIZIONI NON PERMETTETE CHE I COMPORTAMENTI NEGATIVI PORTINO AD EVITARE LE RICHIESTE NON ARRENDERSI PER QUANTO RIGUARDA MANIE O ROUTINE

12 METODOLOGIA COMPORTAMENTALE LA LEGGE DELL EFFETTO I RINFORZATORI POSITIVI E NEGATIVI IL CICLO ISTRUZIONALE

13 LA LEGGE DELL EFFETTO Ognuno di noi in una certa situazione-ambiente, ha un determinato comportamento, che ha delle conseguenze a cui noi reagiamo in qualche modo Stimolo Risposta Conseguenza Stimolo(S): Evento in grado di provocare una risposta Risposta (R): comportamento che si verifica in seguito allo stimolo. Conseguenza (C): ciò che avviene dopo una risposta-comportamento.

14 Il Rinforzamento Dai finisci i compiti che poi vai a giocare!. Questa cosa (?) è un azione che compiamo abitualmente, spesso inconsapevolmente. Uso professionale. Stimolo Risposta Conseguenza Una Risposta (R), seguita da una Conseguenza (C) piacevole per il soggetto, aumenta la probabilità e la frequenza di emissione. Rinforzare: significa rendere più probabile o più frequente una data risposta comportamentale, Rinforzatore POSITIVO: Conseguenza(C) piacevole per quel soggetto e tale da far aumentare la frequenza DEL COMPORTAMENTO CHE IMMEDIATAMENTE LA PRECEDE

15 I Rinforzatori I rinforzatori sono infiniti!

16 I Rinforzatori SECONDARI Consumatori: che si mangiano. Tangibili: che sono oggetti concreti. Simbolici: che stanno al posto di, con cui possono essere scambiati. Dinamici: che consistono nella possibilità di fare qualcosa. Sociali: che consistono nell interazione con altri esseri umani. Informativi: che consistono nella conoscenza precisaimmediata dei risultati di un azione. (autosomministrazione, autovalutazione). I rinforzatori meno naturali tendono a produrre risultati che: non si mantengono nel tempo; e difficilmente generalizzabili. Un rinforzatore si dice tanto più naturale quanto più è probabile che venga fornito dall ambiente. - naturale + naturale

17 Il RINFORZO NEGATIVO, ha lo stesso effetto di quello positivo, cioè aumenta la probabilità di emissione del comportamento che lo precede, ma consiste nell eliminazione di uno stimolo avversivo, di qualcosa che è poco gradita Mario urla perché vuole il gelato e noi glielo compriamo perché non sopportiamo di sentirlo urlare Il gelato diventa RINFORZATORE POSITIVO per Mario e NEGATIVO per noi (quindi insegneremo a Mario ad urlare per avere quello che vuole e noi impareremo ad accontentare subito Mario per uscire da una situazione di fastidio

18 Errori frequenti Utilizzare un rinforzatore perché piace a noi. Tardare nella somministrazione del rinforzatore Utilizzare un rinforzatore meno naturale quando sarebbe possibilesufficiente utilizzarne uno più naturale. Utilizzare un rinforzatore a cui il soggetto non ha ancora imparato ad essere sufficientemente sensibile. Utilizzare un programma di rinforzamento continuo quando sarebbe possibile-sufficiente utilizzare un programma di rinforzamento intermittente. Non smettere gradatamente di somministrare i rinforzatori. RINFORZARE IL COMPORTAMENTO SBAGLIATO.

Rinforzatore. È una gratificazione che nell approccio cognitivocomportamentale. data ad una risposta che ne rende più probabile l emissione futura

Rinforzatore. È una gratificazione che nell approccio cognitivocomportamentale. data ad una risposta che ne rende più probabile l emissione futura Rinforzatore È una gratificazione che nell approccio cognitivocomportamentale consiste nella conseguenza data ad una risposta che ne rende più probabile l emissione futura Se viene erogato subito dopo

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