Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti. La valutazione nel servizio sociale"

Transcript

1 Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti La valutazione nel servizio sociale

2 Perché si valuta? Accountability - Necessità di rendicontazione Learning La valutazione è strumento di apprendimento Si valuta per migliorare Teresa Bertotti 2

3 VALUTAZIONE E CONTROLLO Valutazione: >> dare valore Diverso dal controllo: Contre role >> verificare La v. non è un processo sanzionatorio, ma un momento di crescita collettiva e riconoscimento reciproco Aiuta ad assumere un punto di vista progettuale degli interventi Teresa Bertotti 3

4 la valutazione si distingue dal controllo perché non si limita a individuare gli errori o a ratificare l esistente, ma in quanto processo di ricerca, cerca quanto non era prevedibile a priori, considerandolo un possibile plus valore dell intervento. Apre pertanto a sviluppi futuri, consente di correggere il tiro da eventuali disfunzioni e allo stesso tempo di migliorare l intervento valorizzando quanto è emerso di nuovo e quanto è utilizzabile come risorsa. Detto con uno slogan possiamo dire che se il controllo è un azione sostanzialmente statica, finalizzata a verificare qualcosa stabilito a priori, la valutazione è un processo dinamico, finalizzato a costruire correggendo Teresa Bertotti 4

5 IL CIRCUITO VIRTUOSO DELLA VALUTAZIONE DEI PROGETTI Lavorare in un ottica progettuale efficace significa progettare, valutare e riprogettare sulla scorta delle valutazioni realizzate, tenendo sotto osservazione gli esiti dei propri interventi e i processi che conducono a determinati esiti. Attraverso questa strada è possibile realizzare un miglioramento continuo degli interventi. Teresa Bertotti 5

6 L OTTICA PROGETTUALE E STRATEGICA Progettazione Osservazione Valutazione Teresa Bertotti 6

7 La valutazione è una fase del processo di aiuto Valutazione nuova analisi della situazione Contratto Realizzazione Individuazione del progetto d intervento Analisi della situazione Cristina de Robertis) Teresa Bertotti 7

8 Cosa si guarda quando si valuta (1) Rispetto al quando Ex ante In itinere Ex post Focus di analisi può essere su: Sulla situazione (assessment) Sull intervento sul caso Sui servizi (gruppi di destinatari) Sulle politiche di una certa fascia De Ambrogio, 2003, 2007 Teresa Bertotti 8

9 Cosa si guarda quando si valuta (2) De Ambrogio, 2003 Out put - risponde alla domanda è stato fatto? Out come - risponde alla domanda come è stato fatto? Esito - risponde alla domanda quello che è stato fatto è servito? (diverse accezioni) Teresa Bertotti 9

10 1. principio di autovalutazione ogni soggetto interessato dalla valutazione è responsabile e primo utilizzatore della propria valutazione Teresa Bertotti 10 10

11 2. principio dei diversi livelli di valutazione il processo di valutazione interessa tutti i livelli istituzionali coinvolti nell erogazione di un intervento Teresa Bertotti 11 11

12 3. principio di non autoreferenzialità per quanto possibile la valutazione deve essere basata su riscontri oggettivi e comunque esterni al soggetto valutatore Teresa Bertotti 12 12

13 La tensione del valutatore Tutto soggettivo (intuizione clinica esclusiva) Una funzione asintottica Oggettività (verità assoluta Tratto da: F. Alfoldi (1999) Evaluation en protection De l enfance, cit in De Ambrogio (a cura di) 2003 Soggettività (posizione iniziale del soggetto) Oggettivazione (tendere all oggettività Senza mai raggiungerla) Teresa Bertotti 13

14 La pluralità dei punti di vista: la valutazione delle valutazioni V Teresa Bertotti 14

15 Diversi pareri un oggetto comune. Lo schema dei tasselli da uno spunto di G. Mazzoli - studio APS Milano) Teresa Bertotti 15

16 4. principio di confrontabilità le valutazioni devono essere condotte sulla base di criteri di giudizio e metodi omogenei e permettere confronti nel corso del tempo, anche fra più esperienze Teresa Bertotti 16 16

17 5. Principio di trasparenza le valutazioni devono essere condotte sulla base di criteri di trasparenza ovvero attraverso attività chiare, esplicite e documentate per i diversi livelli e soggetti coinvolti (chi ha diritto di sapere) Teresa Bertotti 17 17

18 Accorgimenti: Coinvolgimento dei diversi attori che partecipano all intervento Permettere ad ognuno di costruire il proprio micro percorso valutativo Strumenti con riproducibilità nel tempo e tra casi diversi (diacronico e sincronico) Strumenti utilizzabili dai diversi livelli Approccio frattale (del cavolfiore o del fiocco di neve) dal micro al macro Teresa Bertotti 18

19 Punti di attenzione - linee guida La valutazione deve essere guidata da un piano Valutare non significa solo misurare È utile che siano coinvolti nella valutazione più attori Il percorso di valutazione accompagna tutto il ciclo vitale dei progetti Teresa Bertotti 19

20 Rigore del metodo: le tappe del disegno della valutazione 1. Individuazione della finalità della valutazione 2. Identificazione dello scopo (la mission) dell'evaluando 3. Identificazione delle dimensioni da valutare. 4. Identificazione dei criteri di valutazione 5. Identificazione degli indicatori 6. Identificazione degli Strumenti e delle Fonti informative 7. Rilevazione sul campo 8. Analisi dei dati e delle informazioni raccolte. 9. Valutazione vera e propria (espressione di un giudizio) 10. Individuazione delle strategie di miglioramento 11. Restituzione dei risultati della valutazione agli stakeholders De Ambrogio U. 2007) Teresa Bertotti 20 20

21 Scopo o mission Il paradigma di valore a carattere generale che orienta l attività e i comportamenti di una politica,un servizio, un intervento nel suo complesso La mission esprime e definisce la funzione e gli indirizzi di fondo della politica/dell intervento sul caso Teresa Bertotti 21

22 Criteri Si intendono i paradigmi di qualità che orientano i valutatori nel formulare il giudizio. Il criterio definisce che cosa è qualità per il valutatore. Esso rappresenta l articolazione delle dimensioni secondo scelte di valore che dipendono dal quadro di riferimento condiviso dai valutatori Teresa Bertotti 22

23 Indicatori Servono per misurare il grado di realizzazione dei criteri Consistono in elementi descrittivi della realtà la cui presenza o assenza oppure maggiore o minore rilevanza, sono in grado di evidenziare se, e in che misura, un criterio sia positivamente rappresentato. Teresa Bertotti 23

24 Strumenti e fonti informative Consentono di raccogliere i dati e le informazioni utili per dare un valore agli indicatori identificati Pluralità degli strumenti Pluralità delle fonti Teresa Bertotti 24

25 La volta prossima: l approccio alla valutazione nella valutazione del caso la diagnosi, l assessment, un metodo per la valutazione del caso strumenti di valutazione visti nei servizi Cap 6 (e parte del 7) Teresa Bertotti 25

26 Testi di riferimento di questa lezione In: De ambrogio (a cura di) Valutare gli interventi e le politiche sociali - cap. 1, significati, obiettivi e attori della valutazione. (da pg 23 a 38) 1.1. In: De Ambrogio; Bertotti, Merlini (a cura di) (2007) L assistente sociale e la valutazione - Cap 5 - attenzioni metodologiche e passaggi chiave nello svolgimento delle funzioni valutative professionali G.Civenti e De Ambrogio - pp Teresa Bertotti 26

Progettare e valutare l intervento sociale

Progettare e valutare l intervento sociale Progettare e valutare l intervento sociale Una precisazione semantica Piano - Programma Progetto I tre termini, spesso utilizzati come sinonimi, hanno in realtà una precisa connotazione che ne indica :

Dettagli

Un po di storia. La valutazione nel servizio sociale: aspetti teorici. Perché valutare. Complessità e resistenze

Un po di storia. La valutazione nel servizio sociale: aspetti teorici. Perché valutare. Complessità e resistenze Università Milano Bicocca Corso di Metodi e tecniche del servizio sociale Teresa Bertotti Un po di storia La valutazione nel servizio sociale: aspetti teorici Testo di riferimento: Campanini A. 2006 (a

Dettagli

La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità

La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità Corso Base Formazione Formatori AMD La progettazione di un evento secondo il Sistema Gestione Qualità Paola Ponzani Scuola Permanente di Formazione Continua AMD - Certificata UNI EN ISO9001/2008 Cosa significa

Dettagli

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: DE-COSTRUIRE SIGNIFICATI E PRASSI VALUTATIVE

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: DE-COSTRUIRE SIGNIFICATI E PRASSI VALUTATIVE Liceo «Galilei» - Trento VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI: DE-COSTRUIRE SIGNIFICATI E PRASSI VALUTATIVE Mario Castoldi settembre 2012 LUOGHI COMUNI DELLA VALUTAZIONE SCOLASTICA LA VALUTAZIONE DEVE ESSERE

Dettagli

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione

Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Vissuti psicologici e relazionali nel processo di valutazione Teresa Bertotti CBM e Università Milano Bicocca Riflessioni realizzate con Ariela Casartelli Tratto dal volume L assistente sociale e la valutazione

Dettagli

La valutazione dei servizi

La valutazione dei servizi Dipartimento di Economia, Società, Politica Via Saffi, 15 61029 Urbino PU Tel. +39 0722 305506 La valutazione dei servizi Angela Genova 1 Brain storming: VALUTAZIONE 2 TIPOLOGIE ATTORI POLITICHE. SERVIZI.

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 Servizi di educazione, formazione e lavoro Processo Servizi per il lavoro, apprendimento e formazione

Dettagli

La RUBRICA DI VALUTAZIONE

La RUBRICA DI VALUTAZIONE Riconoscere insieme all allievo, non solo ciò che sa e che sa fare, ma anche ciò che sa fare con ciò che sa, e soprattutto perché lo fa e che cosa potrebbe fare con ciò che sa e che sa fare (Tessaro, 2010)

Dettagli

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA

REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE Denominazione qualificazione Tecnico della pianificazione e realizzazione di attività valutative 6 Settore

Dettagli

Alcune indicazioni dai progetti sperimentali per supportare le scuole

Alcune indicazioni dai progetti sperimentali per supportare le scuole Seminario di formazione e informazione Il Rapporto di autovalutazione Roma 28 novembre 2014 Alcune indicazioni dai progetti sperimentali per supportare le scuole Donatella Poliandri Responsabile area Valutazione

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione esterna delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli

Donatella Poliandri. Responsabile area Valutazione delle scuole INVALSI

Donatella Poliandri. Responsabile area Valutazione delle scuole INVALSI Donatella Poliandri Responsabile area Valutazione delle scuole INVALSI Valutare per migliorare: le sperimentazioni INVALSI verso la valutazione delle scuole Schema di Regolamento del Sistema Nazionale

Dettagli

REPERTORIO REGIONALE DEGLI STANDARD MINIMI DI PERCORSO FORMATIVO STANDARD MINIMO DI PERCORSO FORMATIVO. Unità di Competenza

REPERTORIO REGIONALE DEGLI STANDARD MINIMI DI PERCORSO FORMATIVO STANDARD MINIMO DI PERCORSO FORMATIVO. Unità di Competenza REPERTORIO REGIONALE DEGLI STANDARD MINIMI DI PERCORSO FORMATIVO STANDARD MINIMO DI PERCORSO FORMATIVO della Unità di Competenza PIANIFICARE E REALIZZARE LE ATTIVITÀ VALUTATIVE RIVOLTE ALLA VALIDAZIONE

Dettagli

Quale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati

Quale formazione? Focus tradizionale. Focus sui risultati Quale formazione? Focus tradizionale Focus sui fabbisogni formativi (ciò che le persone devono conoscere); l obiettivo è acquisire conoscenze e capacità Orientamento all evento formativo Orientamento a

Dettagli

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007

L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete. Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 L intervento dell assistente sociale nei casi di maltrattamento e il lavoro in rete Teresa Bertotti - CBM 22 febbraio 2007 Lavorare in rete nei casi di maltrattamento e abuso: È necessario E complesso

Dettagli

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE

LA RENDICONTAZIONE SOCIALE LA RENDICONTAZIONE SOCIALE Damiano Previtali MIUR, Dirigente SNV Premessa 1: Scuola in chiaro La struttura del PTOF Rendicontazione sociale Premessa 2: cosa rendicontare? Il framework Input output Input

Dettagli

e la formazione delle nuove figure professionali

e la formazione delle nuove figure professionali SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,

Dettagli

La logica, i punti di riferimento

La logica, i punti di riferimento Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale La logica, i punti di riferimento 1 L idea di fondo autonomia come condizione operativa

Dettagli

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA

a) Organizzare situazioni di apprendimento DESCRITTORI DI COMPETENZA Il docente dichiara di. DOMANDE GUIDA I. AREA DELLE COMPETENZE RELATIVE ALL INSEGNAMENTO (Didattica) a) Organizzare situazioni di apprendimento 1. Progettare le attività didattiche e le attività e gli strumenti di valutazione tenendo conto

Dettagli

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2 VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA 2 LEGGE 53/2003 ART. 3 INValSI: Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione «ai fini del progressivo miglioramento e dell armonizzazione

Dettagli

Il Modello CAF e il Sistema Nazionale di Valutazione. Mauro Di Grazia formatore e valutatore CAF Responsabile CAF per CIPAT Firenze, 22 aprile 2013

Il Modello CAF e il Sistema Nazionale di Valutazione. Mauro Di Grazia formatore e valutatore CAF Responsabile CAF per CIPAT Firenze, 22 aprile 2013 Il Modello CAF e il Sistema Nazionale di Valutazione Mauro Di Grazia formatore e valutatore CAF Responsabile CAF per CIPAT Firenze, 22 aprile 2013 Parleremo di VSQ, Vales Valore Aggiunto di scuola 8 marzo

Dettagli

Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità

Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità Dal VALES alla NUOVA VALUTAZIONE per una BUONA SCUOLA Valutare le scuole: senso, strumenti e modalità Laura Donà Dirigente tecnico USR per il Veneto Il senso Emerge dagli anni 2000 la necessità della rendicontazione

Dettagli

GESTIRE L INNOVAZIONE SOLUZIONI PER UNA GESTIONE INTEGRATA CON LE TECNOLOGIE

GESTIRE L INNOVAZIONE SOLUZIONI PER UNA GESTIONE INTEGRATA CON LE TECNOLOGIE GESTIRE L INNOVAZIONE SOLUZIONI PER UNA GESTIONE INTEGRATA CON LE TECNOLOGIE prof. Simone Mazza Animatore digitale I.C. Guatelli formatore USR IL PROJECT WORK MODELLI DI MANAGEMENT E GESTIONE DELLE RISORSE

Dettagli

Regione Toscana Fondazione Zancan 2014 PAROLE CHIAVE PROGETTAZIONE PERSONALIZZAZIONE INTEGRAZIONE. Elisabetta Neve, Fondazione Zancan, 2014

Regione Toscana Fondazione Zancan 2014 PAROLE CHIAVE PROGETTAZIONE PERSONALIZZAZIONE INTEGRAZIONE. Elisabetta Neve, Fondazione Zancan, 2014 1 PAROLE CHIAVE PROGETTAZIONE PERSONALIZZAZIONE INTEGRAZIONE 2 Elisabetta Neve, Fondazione Zancan, PROGETTAZIONE L intervento professionale non èmai casuale o solo intuitivo ma richiede Capacità diagnostica

Dettagli

I CARE Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa: RICERCA AZIONE. anna maria alegi - 13 marzo 2008

I CARE Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa: RICERCA AZIONE. anna maria alegi - 13 marzo 2008 I CARE Imparare, Comunicare, Agire in una Rete Educativa: IN RICERCA AZIONE anna maria alegi - 13 marzo 2008 F A S I FORMAZIONE DEL GRUPPO, che inizia a comprendere la natura del problema e a sperimentare

Dettagli

L efficacia della formazione e il monitoraggio dell apprendimento

L efficacia della formazione e il monitoraggio dell apprendimento Convegno gratuito L efficacia della formazione e il monitoraggio dell apprendimento Relatore: Giovanna Alvaro BOLOGNA, 20 ottobre 2016 dalle ore 14.00 alle ore 17.00 La valutazione, ultimo anello del processo

Dettagli

La dimensione strategica della valutazione nelle politiche pubbliche Piergiorgio Reggio Presidente Fondazione «Franco Demarchi» Trento

La dimensione strategica della valutazione nelle politiche pubbliche Piergiorgio Reggio Presidente Fondazione «Franco Demarchi» Trento L Provincia Autonoma di Trento Agenzia per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili LA VALUTAZIONE NELLE POLITICHE PUBBLICHE Modelli ed esperienze nelle politiche giovanili e familiari Trento,

Dettagli

LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE

LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE LA VALUTAZIONE PROFESSIONALE INTRODUZIONE Elisabetta Neve LM - Verona 2014-2015 1 Cosa significa VALUTAZIONE? Determinazione del valore da assegnare a cose o fatti ai fini di un giudizio, una classificazione,

Dettagli

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA

PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA DIRETTIVA DEL MINISTRO DELLA FUNZIONE PUBBLICA SULLA RENDICONTAZIONE SOCIALE NELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE A tutti i Ministeri

Dettagli

Monitorare e valutare progetti sociali

Monitorare e valutare progetti sociali Monitorare e valutare progetti sociali 15 gennaio 2018 Fondazione Carispezia A cura di Elisabetta Dodi docente dell Università Cattolica del Sacro Cuore SCOPO DI MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Il monitoraggio

Dettagli

FORMAT. DELL UNITÀ FORMATIVA n. 1. CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO rivisitazione e definizione

FORMAT. DELL UNITÀ FORMATIVA n. 1. CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO rivisitazione e definizione FORMAT DELL UNITÀ FORMATIVA n. 1 CURRICOLO VERTICALE DI ISTITUTO rivisitazione e definizione UNITÀ FORMATIVA UNITA FORMATIVA TEMA GENERALE DELL U.F. PRIORITÀ NAZIONALE PRODOTTI ATTESI DAL CORSO SCUOLE

Dettagli

Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi. Karl Popper La teoria del pensiero oggettivo

Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi. Karl Popper La teoria del pensiero oggettivo Nessuno può evitare di fare errori; la cosa grande è imparare da essi Karl Popper La teoria del pensiero oggettivo - 1975 COME DEVE ESSERE UNA SCUOLA BUONA? http://www.youtube.com/watch?v=zdut2lymwmm Bisogna

Dettagli

IL DISEGNO DELLA RICERCA VALUTATIVA. Specificità della ricerca valutativa. l oggetto è un attività tesa a un miglioramento

IL DISEGNO DELLA RICERCA VALUTATIVA. Specificità della ricerca valutativa. l oggetto è un attività tesa a un miglioramento IL DISEGNO DELLA RICERCA VALUTATIVA Specificità della ricerca valutativa l oggetto è un attività tesa a un miglioramento la ricerca è commissionata da un attore interessato (può anche essere auto-commissionata)

Dettagli

Il modello INDIRE del Piano di Miglioramento

Il modello INDIRE del Piano di Miglioramento Il modello INDIRE del Piano di Miglioramento Sara Mori s.mori@indire.it Francesca Rossi f.rossi@indire.it L analisi dei dati che permette di orientare il miglioramento Quali dati importanti per migliorare?

Dettagli

La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013

La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi. Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 La valutazione dei PNP e PRP: principi e metodi Alberto Perra e Stefania Salmaso, CNESPS Roma, Febbraio 2013 Il processo per il quale decidiamo il merito o il valore di qualcosa. Tale processo implica

Dettagli

La valutazione professionale nel lavoro dell assistente sociale

La valutazione professionale nel lavoro dell assistente sociale UO MEDICINA FISICA E RIABILITAZIONE AUSL RIMINI Direttore Dott. Riccardo Galassi La valutazione professionale nel lavoro dell assistente sociale Dott.ssa Di Angilla Jessica U.O. Assistenza Riabilitativa

Dettagli

Progetto VALES PROGETTO VALES, TRA AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA

Progetto VALES PROGETTO VALES, TRA AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA Progetto VALES PROGETTO VALES, TRA AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE ESTERNA Mario Castoldi novembre 2012 VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA TRATTI DISTINTIVI: UN CONFRONTO VALUTAZIONE ESTERNA Decentramento punto

Dettagli

utilizzare un modello di presa in carico comune, al fine di ottimizzare la sperimentazione;

utilizzare un modello di presa in carico comune, al fine di ottimizzare la sperimentazione; La Scheda per la Progettazione della Presa in Carico La scelta di proporre una Scheda per la Progettazione della Presa in Carico (da ora SPPC) applicata in tutti i Comuni protagonisti della sperimentazione

Dettagli

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa

Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa Corso Formazione Ambito 5 Descrizione attività formativa progetto proponente Descrizione delle tematiche proposte (Titolo del percorso) Destinatari (Specificare ordine di scuola) Scuola Sede del Corso

Dettagli

Descrittori Evidenze e riscontri Si/no. 2. adotta un approccio inclusivo nel lavoro in classe, con particolare attenzione alle situazioni di disagio

Descrittori Evidenze e riscontri Si/no. 2. adotta un approccio inclusivo nel lavoro in classe, con particolare attenzione alle situazioni di disagio A Area Indicatori di competenza A1 qualità dell insegnamento Descrittori Evidenze e riscontri Si/no 1. adotta nella propria azione didattica una costante attività di studio e di autoformazione 2. adotta

Dettagli

CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria. Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia

CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria. Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia CLIL: syllabus di competenze del docente per la scuola primaria Graziano Serragiotto Università Ca Foscari di Venezia Premesse Con l intento di supportare la definizione, allora in corso, del Piano straordinario

Dettagli

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti

Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Sistema di valutazione delle prestazioni dei dipendenti Vengono presentati di seguito alcune schede sintetiche sulla metodologia di valutazione delle prestazioni dei dipendenti: Caratteristiche generali

Dettagli

Spelzini Gigliola. Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017

Spelzini Gigliola. Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017 Gigliola Spelzini Docente Scuola Primaria Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Master DSA Ossuccio, gennaio 2017 DIFFICOLTÀ AD APPRENDERE 1. Rilevazione del bisogno 2. Segnalazione alla famiglia e

Dettagli

Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10

Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Facoltà di Sociologia Corso di laurea in Servizio Sociale Anno Accademico 2009/10 Corso di Costruzione e valutazione dalla carta dei servizi Introduzione Oggetto

Dettagli

LA VALUTAZIONE COME ATTO FORMATIVO. Marsala

LA VALUTAZIONE COME ATTO FORMATIVO. Marsala LA VALUTAZIONE COME ATTO FORMATIVO Maurizio Muraglia Maurizio Muraglia Marsala 05.11.2010 VALUTAZIONE: INFORMAZIONE E DECISIONE Possiamo definire il processo della valutazione come una ricerca di informazioni

Dettagli

VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI

VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI VALUTAZIONE RELAZIONALE DELLA QUALITÀ DEI SERVIZI ACCREDITATI Diversi modi di intendere la valutazione Controllo dei processi e degli esiti con netta separazione tra chi valuta e chi è oggetto della valutazione.

Dettagli

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA

VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA VALUTAZIONE DIDATTICA E VALUTAZIONE DI SISTEMA ( AUTOVALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO) MASSIMO MORSELLI LABORATORI FORMATIVI PER DOCENTI NEOASSUNTI POLO FORMATIVO LAS A. MODIGLIANI GIUSSANO VALUTAZIONE DEGLI

Dettagli

Riferimento generale: il ciclo di Deming:

Riferimento generale: il ciclo di Deming: Riferimento generale: il ciclo di Deming: (PDCA: Plan, Do, Check, Act) Miglioramento continuo Riesame Pianificazione Controlli e azioni correttive Attuazione funzionamento 1 Scopi Sviluppare l'idea progettuale

Dettagli

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA

IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA 1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso

Dettagli

Monitoraggio e valutazione dei Piani Sociali di Zona

Monitoraggio e valutazione dei Piani Sociali di Zona Monitoraggio e valutazione dei Piani Sociali di Zona Presentazione del percorso Emanuele Ranci Ortigosa Direttore scientifico IRS Bari, Regione Puglia 15 Febbraio 2011 1 Sommario della presentazione 1.

Dettagli

Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica

Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica Le motivazioni giuridiche del Bilancio Sociale nell istituzione scolastica Istituto Comprensivo Montirone San Zeno Naviglio Anno scolastico 2009/2010 PAROLE CHIAVE TRASPARENZA COMUNICAZIONE PUBBLICA RENDICONTAZIONE

Dettagli

(Dott.ssa Laura Belli)

(Dott.ssa Laura Belli) Introduzione Questionario Check-up delle Competenze (Dott.ssa Laura Belli) EBC Consulting Intro Questionario Check-up delle Competenze 1 / 5 LA VALUTAZIONE 360 Con l evoluzione del concetto di valutazione

Dettagli

Il Rapporto fra valutazione degli insegnamenti e valutazione degli apprendimenti

Il Rapporto fra valutazione degli insegnamenti e valutazione degli apprendimenti Il Rapporto fra valutazione degli insegnamenti e valutazione degli apprendimenti Vittoria Bellini - Emilio Molinari Tracce di significato.quale rapporto? Creare un rapporto significa tessere una tela di

Dettagli

Il ciclo di vita del progetto Laboratorio di progettazione con il metodo del quadro logico

Il ciclo di vita del progetto Laboratorio di progettazione con il metodo del quadro logico Il ciclo di vita del progetto Laboratorio di progettazione con il metodo del quadro logico QUINTA LEZIONE Roma, 24 novembre 2015 Carlos Costa REALIZZAZIONE VALUTAZIONE Il monitoraggio delle attività e

Dettagli

Il Piano di Miglioramento. Renza Anna Gallo Consulente per il miglioramento - Asti 2 marzo 2016

Il Piano di Miglioramento. Renza Anna Gallo Consulente per il miglioramento - Asti 2 marzo 2016 Il Piano di Miglioramento Renza Anna Gallo Consulente per il miglioramento - Asti 2 marzo 2016 1 Il Miglioramento Il MIGLIORAMENTO è un PERCORSO DI PIANIFICAZIONE (nov. 2015-gen. 2016) E SVILUPPO DI AZIONI

Dettagli

Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta

Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta Forum PA 27 maggio 2015 La misurazione del benessere e della smartness: nuovi strumenti territoriali per amministratori e cittadini Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta di Teresa

Dettagli

Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta

Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta Forum PA 27 maggio 2015 La misurazione del benessere e della smartness: nuovi strumenti territoriali per amministratori e cittadini Azione amministrativa e benessere nei territori di area vasta di Teresa

Dettagli

SCHEDA DI TRASPARENZA M-PED/04 SCIENZE DELLA FORMAZIONE

SCHEDA DI TRASPARENZA M-PED/04 SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCHEDA TRASPARENZA NOME E COGNOME DOCENTE SETTORE SCIENTIFICO- SCIPLINARE MAIL LEONARDA LONGO M-PED/04 lealongo84@libero.it TEL. 333.5495310 CAMPI DA COMPILARE INFORMAZIONI DEL DOCENTE FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO

Dettagli

Le attività previste sono:

Le attività previste sono: Azione FABER Il rafforzamento dei saperi sociali e delle conoscenze FABER è l attivazione di un percorso di formazione orientativa rivolto a giovani fra i 17-23 anni, nell ambito di un settore definito

Dettagli

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale UFFICIO III

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale UFFICIO III Ufficio Scolastico Regionale per la Campania Direzione Generale UFFICIO III ANNO DI FORMAZIONE E DI PROVA DEI DOCENTI NEO-ASSUNTI A. S. 2016/2017 Anna Maria Di Nocera Il modello di formazione L anno scolastico

Dettagli

Programmazione e documentazione nei contesti educativi. Consulente Istituto degli Innocenti

Programmazione e documentazione nei contesti educativi. Consulente Istituto degli Innocenti Programmazione e documentazione nei contesti educativi Jessica Magrini Consulente Istituto degli Innocenti La progettazione costituisce un aspetto fondamentale del lavoro educativo. Progettare vuol dire

Dettagli

Project Cycle Management Il Quadro Logico.

Project Cycle Management Il Quadro Logico. Project Cycle Management Il Quadro Logico. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo sul Project Cycle Management. Non è pertanto destinato a circolazione commerciale.

Dettagli

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE E VALUTAZIONE D ISTITUTO A CURA DI FULVIA CANTONE DIRIGENTE SCOLASTICO I.C. FERRARI VERCELLI ELABORAZIONE DI ELISABETTA RONCO REFERENTE NUCLEO AUTOVALUTAZIONE I.C. FERRARI LA DIRETTIVA

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE 23 FEBBRAIO 2016 DIPARTIMENTI DISCIPLINARI IN VERTICALE CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE GRUPPO DI LAVORO DIRIGENTE SCOLASTICA SCUOLA PRIMARIA: M. Beatrice Baio, Cinzia Ricci SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO

Dettagli

Bari, marzo 2015

Bari, marzo 2015 Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Direzione Generale UFFICIO V Ordinamenti scolastici. Vigilanza e valutazione delle azioni delle istituzioni

Dettagli

Accountability_valutazione LEZIONE 12

Accountability_valutazione LEZIONE 12 Accountability_valutazione LEZIONE 12 1 Il processo di accountability PIANIFICAZIONE MANAGEMENT VALUTAZIONE 2 La valutazione / 1 i processi di accountability che arricchiscono il patrimonio conoscitivo

Dettagli

Dati e indicatori di interesse per la valutazione

Dati e indicatori di interesse per la valutazione Sistema Nazionale di Valutazione per la Politica Regionale Gli effetti della politica regionale: gli strumenti per misurarli e valutarli 14-15 ottobre 2009 Dati e indicatori di interesse per la valutazione

Dettagli

La valutazione di processo e di risultato Edizione a e b Ugo De Ambrogio - Carla Dessi

La valutazione di processo e di risultato Edizione a e b Ugo De Ambrogio - Carla Dessi Innovazione delle politiche sociali: coesione sociale e sviluppo locale integrato nell ambito del 2 Programma Regionale Contratti di Quartiere La valutazione di processo e di risultato Edizione a e b 8.8.08

Dettagli

Il/La sottoscritto/a, nato/a a il, residente a, in

Il/La sottoscritto/a, nato/a a il, residente a, in SCHEDA DI AUTODICHIARAZIONE DEL MERITO AI FINI DELL'ATTRIBUZIONE DEL BONUS PER LA VALORIZZAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE AI SENSI DELLA L.107/2015 Il/La sottoscritto/a, nato/a a il, residente a, in, docente

Dettagli

IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca

IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE. Prof.ssa Filomena Velleca IL BILANCIO SOCIALE NELLE SCUOLE Prof.ssa Filomena Velleca RENDERE CONTO La rendicontazione sociale è una scelta volontaria, autonoma e responsabile attraverso cui si vuole rendere conto agli interlocutori

Dettagli

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER FARE BENE SCUOLA

IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER FARE BENE SCUOLA Ufficio Scolastico Regionale dell Emilia Romagna Paolo Davoli Dirigente Tecnico Formazione docenti neo-assunti Parma - 18 marzo 2015 IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE PER FARE BENE SCUOLA 1 Non parliamo

Dettagli

SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2017 (II classe delle superiori, riformata)

SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2017 (II classe delle superiori, riformata) SINTESI DELL INDAGINE INVALSI 2017 (II classe delle superiori, riformata) L indagine INVALSI del 2016/2017 ha coinvolto quattordici classi del, compresa la sede associata; nessuna classe è stata scelta

Dettagli

Il Disegno della. ricerca valutativa. versione 8 Febbraio 2018

Il Disegno della. ricerca valutativa.   versione 8 Febbraio 2018 2 Il Disegno della ricerca valutativa versione 8 Febbraio 2018 AVVIO Definizione del valutativo domande valutative Elementi operativi di potenziale criticità Rapportistica e sostegno all uso della valutazione

Dettagli

Come le organizzazioni Nonprofit valutano l impatto delle proprie attività. A cura di Erica Melloni 24 Settembre 2014

Come le organizzazioni Nonprofit valutano l impatto delle proprie attività. A cura di Erica Melloni 24 Settembre 2014 Come le organizzazioni Nonprofit valutano l impatto delle proprie attività A cura di Erica Melloni 24 Settembre 2014 L indagine Riferimento: questionario Making an impact. Impact measurement among charities

Dettagli

I lucidi che presento sono tratti da una lezione che il Professor Michele Pellerey ha tenuto ai formatori del CIDI di Milano negli scorsi anni.

I lucidi che presento sono tratti da una lezione che il Professor Michele Pellerey ha tenuto ai formatori del CIDI di Milano negli scorsi anni. Un compito complesso I lucidi che presento sono tratti da una lezione che il Professor Michele Pellerey ha tenuto ai formatori del CIDI di Milano negli scorsi anni. Sassuolo, 24 febbraio 2015 Prof. Sergio

Dettagli

La formazione dei neo-assunti in 7 mosse

La formazione dei neo-assunti in 7 mosse La formazione dei neo-assunti in 7 mosse 1. Oltre l aggiornamento 2. Il laboratorio adulto 3. Il peer teaching 4. La centralità dell aula 5. Verso standard professionali 6. Il portfolio come strumento

Dettagli

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio

Parole chiave. Graziella Pozzo Torino, 21 maggio Graziella Pozzo 1 Parole chiave Il soggetto competente Progettazione vs programmazione Apprendimento attivo, operazioni competenti Metodologia laboratoriale Valutazione Non replicabilità delle pratiche,

Dettagli

PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE

PROTOCOLLO PER LA VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE Comitato Provinciale di Valutazione del Sistema Scolastico e Formativo con il supporto tecnico scientifico di IPRASE del Trentino Area di Supporto alla Valutazione Dipartimento Istruzione PROTOCOLLO PER

Dettagli

Cos'è il Flipped Learning? Introduzione alla Didattica Capovolta (p. 219)

Cos'è il Flipped Learning? Introduzione alla Didattica Capovolta (p. 219) Cos'è il Flipped Learning? Introduzione alla Didattica Capovolta (p. 219) L Apprendimento Capovolto rappresenta, più che un metodo didattico, una vera e propria rivoluzione mondiale delle strategie d insegnamento-apprendimento.

Dettagli

Avviso Pubblico n.2 del 09 febbraio 2010 PO FSE

Avviso Pubblico n.2 del 09 febbraio 2010 PO FSE Avviso Pubblico n.2 del 09 febbraio 2010 PO FSE 2007-2013 OBIETTIVI 1) Acquisire conoscenza del Sé, delle proprie attitudini, interessi, potenzialità, fino all elaborazione di un progetto personale di

Dettagli

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF

DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF AREA INDICATORI di COMPETENZA DESCRITTORI Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, P d M, PTOF EVIDENZE E RISCONTRI PESO A A1 Qualità dell insegnamento 1. Innova la propria

Dettagli

Il Piano Nazionale Qualità e Merito: le linee generali del progetto

Il Piano Nazionale Qualità e Merito: le linee generali del progetto Il Piano Nazionale Qualità e Merito: le linee generali del progetto Savina Cellamare, Ph.D. - Invalsi 17-18 novembre 2014 Progetto realizzato con il contributo del Fondo Sociale Europeo Programma Operativo

Dettagli

Calendario degli incontri (Proposta n.4): 5 incontri di 4 ore ciascuno, da calendarizzare in qualsiasi data del mese di giugno 2018

Calendario degli incontri (Proposta n.4): 5 incontri di 4 ore ciascuno, da calendarizzare in qualsiasi data del mese di giugno 2018 ABSTRACT Corso: "Valutazione autentica, rubriche valutative: valutare concretamente le " PNFD valido per il triennio 2016/2019, adottato con il Decreto Ministeriale n. 797 - a. s. 2017/2018 PRIORITA riferimento

Dettagli

AREA AMBITI INDICATORI MODALITA DI RILEVAZIONE. Flessibilità: - Scelte curriculari ed extracurriculari per l offerta formativa

AREA AMBITI INDICATORI MODALITA DI RILEVAZIONE. Flessibilità: - Scelte curriculari ed extracurriculari per l offerta formativa Unione Europea Fondo Sociale Europeo Con l Europa, investiamo nel vostro futuro Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia ISTITUTO COMPRENSIVO

Dettagli

Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione. Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione

Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione. Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione Il Rav e il Sistema Nazionale di Valutazione Seminario per docenti delle Unità di Autovalutazione Il modello italiano Punta sul miglioramento degli esiti di ciascuna scuola, per ottenere un miglioramento

Dettagli

Guida alla progettazione dei piani formativi a valere sugli Avvisi Standard*

Guida alla progettazione dei piani formativi a valere sugli Avvisi Standard* Guida alla progettazione dei piani formativi a valere sugli Avvisi Standard* Novembre 2017 * A cura di Emilia Presutti, Responsabile Monitoraggio e Valutazione Fon.Coop Fon.Coop Guida alla progettazione

Dettagli

LA VALUTAZIONE NEL SISTEMA DI IeFP. Assemblea CNOS-FAP Firenze 07 Aprile 2017

LA VALUTAZIONE NEL SISTEMA DI IeFP. Assemblea CNOS-FAP Firenze 07 Aprile 2017 LA VALUTAZIONE NEL SISTEMA DI IeFP Assemblea CNOS-FAP Firenze 07 Aprile 2017 1 Gli elementi di continuità del RAV per la IeFP rispetto al sistema scuola Il RAV proposto per i CFP segue un modello di autovalutazione

Dettagli

Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio Un bilancio fiscale Un bilancio di previsione processo rende conto

Il bilancio sociale quindi non è: Un bilancio obbligatorio Un bilancio fiscale Un bilancio di previsione  processo rende conto BILANCIO SOCIALE Il Bilancio sociale è uno strumento attraverso il quale l amministrazione ha l opportunità di spiegare al cittadino e a tutti i suoi interlocutori come sono state impiegate le risorse

Dettagli

TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne

TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne TABELLA 1 Istituto Comprensivo di Pisogne Are a A Indicatori di competenza A1 Qualità dell insegnamento Descrittori Ai quali attribuire un peso in rapporto alla loro attinenza con RAV, PdM, PTOF 1. Innova

Dettagli

Le differenze tra l autovalutazione e la valutazione esterna

Le differenze tra l autovalutazione e la valutazione esterna ROMA 24-25-26 novembre 2015 Le differenze tra l autovalutazione e la valutazione esterna Ettore Acerra Valutazione delle scuole: percorsi di formazione/informazione per i Dirigenti Tecnici Progetto Valutazione

Dettagli

PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE A LIVELLO DI ISTITUTO: APPROCCI A CONFRONTO

PROCESSI DI AUTOVALUTAZIONE A LIVELLO DI ISTITUTO: APPROCCI A CONFRONTO Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO AUTOVALUTAZIONE A LIVELLO DI ISTITUTO: APPROCCI A CONFRONTO Mario Castoldi AUTOVALUTAZIONE A LIVELLO

Dettagli

6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ

6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 6. IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1 IL MONITORAGGIO, LA VERIFICA E LA VALUTAZIONE DEL PDZ 1. Premessa Il monitoraggio, la verifica e la valutazione del Piano di Zona, così come delle

Dettagli

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015

Seminario regionale Senigallia 15 aprile 2015 Progettare per sviluppare competenze trasversali. Quale processo valutativo attivare? RENDERE OPERATIVO IL PROTOCOLLO D INTESA: verso le scuole che promuovono salute. Seminario regionale Senigallia 15

Dettagli

Progettazione sociale e attività auto-riflessiva Dott. ssa Marta Bonetti Laboratorio di ricerca sull inclusione e lo sviluppo sociale (Università di

Progettazione sociale e attività auto-riflessiva Dott. ssa Marta Bonetti Laboratorio di ricerca sull inclusione e lo sviluppo sociale (Università di Progettazione sociale e attività auto-riflessiva Dott. ssa Marta Bonetti Laboratorio di ricerca sull inclusione e lo sviluppo sociale (Università di Pisa) Obiettivi generali Comprendere quali sono le diverse

Dettagli

PROGETTO MIGLIORAMENTO CON LA RICERCAZIONE DI RETE

PROGETTO MIGLIORAMENTO CON LA RICERCAZIONE DI RETE Liceo «P.E.Imbriani» Avellino I.T.E. «L.Amabile» Avellino Scuola Media «E.Cocchia» Avellino I.C. «Carlo Alberto Dalla Chiesa» Prata P.U. I.C. «Aurigemma» Monteforte Irpino (AV) Centro Scolastico «Kennedy»

Dettagli

Progetto ETICA pubblica nel Sud

Progetto ETICA pubblica nel Sud Progetto ETICA pubblica nel Sud Task B Trasparenza Barometro della Trasparenza Autovalutazione della Trasparenza Aspetti metodologici Bari, 7 novembre 2012 Valutazione e autovalutazione Valutazione È condotta

Dettagli

Federazione Istituti Attività Educative IL PROGETTO QUALITA. Centro Studi per la Scuola Cattolica

Federazione Istituti Attività Educative IL PROGETTO QUALITA. Centro Studi per la Scuola Cattolica Federazione Istituti Di Attività Educative Centro Studi per la Scuola Cattolica IL PROGETTO QUALITA FIDAE Federazione Istituti di Attività educative CSSC - Centro Studi scuola Cattolica Agiqualitas G.

Dettagli

Livelli del disegno. Livello metodologicooperativo. Disegno 2. Traduzione del disegno 1

Livelli del disegno. Livello metodologicooperativo. Disegno 2. Traduzione del disegno 1 Livelli del disegno Livello epistemologicometodologico Livello metodologicooperativo Livello delle definizioni operative Disegno 1 Disegno 2 Tecniche Riflessione sulla conoscibilità dell oggetto di ricerca/valutazione

Dettagli