GHAINDOLE SALIVARI MAGGIORI

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Aniello Rostagno
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1 GHAINDOLE SALIVARI MAGGIORI

2 GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI Sono GHIANDOLE EXTRAMURALI annesse al tubo digerente Elaborano la SALIVA, fluido biologico che esercita un azione sia MECCANICA di AMMORBIDIMENTO e FLUIDIFICAZIONE del BOLO ALIMENTARE, sia CHIMICA di DIGESTIONE di POLISACCARIDI Sono 3 PAIA: - PAROTIDE - SOTTOMANDIBOLARE - SOTTOLINGUALE

3 GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI Aspetti Anatomo-Topografici

4 PAROTIDE e RAPPORTI con il NERVO FACIALE

5 GHIANDOLE SALIVARI MAGGIORI TUBULO-ACINOSE COMPOSTE ADENOMERI SIERO-MUCOSI (Parotide SOLTANTO SIEROSI, SOTTOMANDIBOLARE e SOTTOLINGUALE SIERO-MUCOSI con SEMILUNE SIEROSE di GIANNUZZI) DOTTI INTERCALARI o INTRALOBULARI DOTTI STRIATI o INTERLOBULARI DOTTI ESCRETORI MAGGIORI (di Stenone, di Wharton e Complesso di Dotti della Caruncola Linguale).

6 SCHEMA ULTRASTRUTTURALE DI GHIANDOLA SALIVARE

7 PAROTIDE: ANATOMIA MICROSCOPICA

8 SOTTOMANDIBOLARE: ANATOMIA MACROSCOPICA

9 SOTTOMANDIBOLARE: ANATOMIA MICROSCOPICA

10 SOTTOLINGUALE: ANATOMIA MICROSCOPICA

11 FEGATO: CARATTERI GENERALI Il più VOLUMINOSO degli organi pieni trattati nella SPLANCNOLOGIA È una GHIANDOLA: - ESOCRINA, per la produzione della BILE riversata nel DUODENO - ENDOCRINA, in quanto produce la maggior parte delle PROTEINE PLASMATICHE e può immettere nel circolo sanguifero altre MOLECOLE di interesse metabolico (GLUCOSIO) mobilizzate dai relativi depositi polimerici (GLICOGENO)

12 FEGATO nella CAVITA ADDOMINALE

13 FEGATO: LOCALIZZAZIONE ANATOMO- TOPOGRAFICA SPAZIO SOVRAMESOCOLICO della CAVITA ADDOMINO-PELVICA IPOCONDRIO DESTRO, EPIGASTRIO (parte) ed IPOCONDRIO SINISTRO (parte) Separato in ALTO, per mezzo del DIAFRAMMA, dai POLMONI (nelle LOGGE PLEURICHE) ed il CUORE (nel SACCO PERICARDICO). In BASSO STOMACO e COLON TRASVERSO. DIETRO ci sono i CORPI delle VERTEBRE dalla 7 (8 ) alla 12.

14 FEGATO: LOCALIZZAZIONE TOPOGRAFICA ATTI RESPIRATORI E VARIAZIONI TOPOGRA- FICHE DEL FEGATO

15 FEGATO: ASPETTI ANATOMO-TOPOGRAFICI e LEGAMENTO FALCIFORME Proiezione Posteriore LEGAMENTO FALCIFORME LEGAMENTO ROTONDO Proiezione Anteriore

16 FEGATO: LEGAMENTI PERITONEALI

17 FACCIA VISCERALE DEL FEGATO: AREA NUDA e LEG.PERITONEALI

18 FEGATO: CARATTERI MORFOLOGICI GENERALI Colorito ROSSO-BRUNO Peso attorno a 1500 g (+ sangue in esso contenuto pari a circa 600 g) FORMA: OVOIDE con ASPORTAZIONE della porzione inferiore secondo un PIANO OBLIQUO in senso CRANIO-CAUDALE, SINISTRA-DESTRA e POSTERO-ANTERIORE Dimensioni: LATERO-LATERALE sui 27 cm ANTERO-POSTERIORE sui 16 cm VERTICALE MASSIMO (LOBO DX) 8 cm

19 FEGATO: CARATTERI MORFOLOGICI

20 FACCE DEL FEGATO

21 FEGATO LOBULI EPATICI Il loro ASPETTO BIDIMENSIONALE è grossolanamente ESAGONALE In rappresentazione TRIDIMENSIONALE presentano TRONCO-PIRAMIDALI, larghezza attorno ad 1 cm ed altezza sui 2 cm Esistono tre CONCEZIONI che tentano di presentare compiutamente la struttura del FEGATO: - LOBULO CLASSICO - LOBULO PORTALE - ACINO EPATICO (di Rappaport)

22 CONCEZIONI STRUTTURALI del LOBULO EPATICO

23 FEGATO LOBULO CLASSICO Esagono che presenta: - ai VERTICI gli SPAZI PORTALI costituiti da: RAMO DELLA V. PORTA RAMO DELL A. EPATICA CONDOTTINO BILIFERO - al CENTRO la VENA CENTROLOBULARE I vasi SANGUIFERI degli SPAZI PORTALI si connettono alla VENA CENTROLOBULARE tramite i SINUSOIDI, compresi tra CORDONI di EPATOCITI

È rappresentato da un TRIANGOLO con VERTICI costituiti da 3 VENE CENTROLOBULARI e con al CENTRO uno SPAZIO PORTALE con il CONDOTTINO BILIFERO FEGATO

24 È rappresentato da un TRIANGOLO con VERTICI costituiti da 3 VENE CENTROLOBULARI e con al CENTRO uno SPAZIO PORTALE con il CONDOTTINO BILIFERO FEGATO LOBULO PORTALE È la schematizzazione che meglio descrive la FUNZIONE ESOCRINA del FEGATO, mettendo al centro il condotto BILIFERO dello SPAZIO PORTALE

EPATICA, nonché un CONDOTTINO BILIFERO È la schematizzazione che cerca

25 È formato da un VOLUME di PARENCHIMA EPATICO che CIRCONDA un RAMO TERMINALE della V. PORTA e della A. EPATICA, nonché un CONDOTTINO BILIFERO È la schematizzazione che cerca di riprodurre la STRUTTURA dell ORGANO da un punto di vista TRIDIMENSIONALE FEGATO ACINO EPATICO (di Rappaport)

26 CIRCOLAZIONE SANGUIFERA NEL LOBULO EPATICO

27 LOBULO EPATICO

28 EPATOCITA: SCHEMA STRUTTURALE

29 EPATOCITA: SCHEMA ULTRASTRUTTURALE

30 SINTESI sull ANATOMIA MACRO- e MICROSCOPICA delle VIE BILIFERE

31 VIE BILIFERE (BILIARI) Sono rappresentate da una serie di ORGANI CAVI che convogliano il prodotto della SECREZIONE ESOCRINA del FEGATO (la BILE) dai distretti di produzione negli EPATOCITA del PARENCHIMA EPATICO alla PORZIONE DISCENDENTE del DUODENO Le VIE BILIFERE si distinguono in - VIE BILIFERE INTRAEPATICHE - VIE BILIFERE EXTRAEPATICHE

32 VIE BILIFERE INTRAEPATICHE CAPILLARI BILIARI COLANGIOLI o CANALICOLI BILIARI di HERING CANALICOLI BILIARI INTERLOBULARI, localizzati negli SPAZI PORTALI Questi canalicoli interlobulari convergono in condotti di CALIBRO progressivamente CRESCENTE, decorrendo appaiati alle ramificazioni della V.PORTA e dell A.EPATICA CONDOTTI INTRAEPATICI LOBARI: sono quelli di CALIBRO MAGGIORE e drenano la BILE proveniente dai 2 LOBI, così come distinti sulla FACCIA DIAFRAMMATICA, ossia LOBO DESTRO e LOBO SINISTRO.

33 VIE BILIFERE EXTRAEPATICHE Decorrono al di fuori del PARENCHIMA EPATICO Constano di: - DOTTI EPATICI DESTRO e SINISTRO - DOTTO EPATICO COMUNE - CISTIFELLEA o VESCICHETTA BILIARE - DOTTO CISTICO - DOTTO COLEDOCO

34 VIE BILIFERE EXTRAEPATICHE - CISTIFELLEA Serbatoio piriforme annesso alle vie biliari extraepatiche Nel SOLCO SAGITTALE DESTRO della FACCIA VISCERALE del FEGATO La parte più dilatata dell organo determina anteriormente l INCISURA CISTICA Lunghezza sui 10 cm Larghezza sui 4 cm Volume cm 3

35 CISTIFELLEA: PROIEZIONE di SUPERFICIE

36 PANCREAS: CARATTERI GENERALI VOLUMINOSA GHIANDOLA EXTRAMURALE Essa esplica FUNZIONI: - ESOCRINA (circa 80% del parenchima), per la produzione di ENZIMI DIGESTIVI riversati nel DUODENO - ENDOCRINA (circa 20% del parenchima), per la produzione di ormoni coinvolti nel metabolismo del glucosio (INSULINA e GLUCAGONE)

37 PANCREAS: RIFERIMENTI ANATOMO- TOPOGRAFICI di SUPERFICIE

38 PANCREAS: QUADRO DI INSIEME

39 PANCREAS: PORZIONI COSTITUTIVE In senso LATERO- LATERALE da DESTRA a SINISTRA, si distinguono le seguenti PORZIONI COSTITUTIVE: Collo o Istmo TESTA CORPO CODA Processo Uncinato

40 PANCREAS - STRUTTURA - PANCREAS ESOCRINO: produzione ENZIMI DIGESTIVI del SUCCO PANCREATICO: - PROTEASI (es., TRIPSINA) - AMILASI - LIPASI - NUCLEASI PANCREAS ENDOCRINO (Isole di Langerhans): prevalentemente INSULINA e GLUCAGONE

41 PANCREAS: SCHEMA STRUTTURALE

42 PANCREAS ENDOCRINO - STRUTTURA - ISOLE DI LANGERHANS Diametro sui 0,5 mm Constano di: CELLULE : producono GLUCAGONE CELLULE : producono INSULINA CELLULE D: producono SOMATOSTATINA, che regolerebbe la secrezione di INSULINA e GLUCAGONE Esistono altri tipi cellulari di significato funzionale ancora poco chiaro

43 PANCREAS: ASPETTO ANATOMO- MICROSCOPICO

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