N Reddito di lavoro autonomo quadro E e quadro L. Casi risolti.

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1 Reddito di lavoro autonomo quadro E e quadro L N Casi risolti 0

2 Sommario Reddito di lavoro autonomo quadro E e quadro L Collaborazione Revisore contabile Diritti d autore Opere d ingegno Associazione in partecipazione Levata protesti Perdita per il lavoratore autonomo Contributi previdenziali Cessione clientela Plus e minusvalenze Beni strumentali inferiori a 516,46 euro Immobili strumentali Spese residuali Spese per mezzi di trasporto Spese di vitto e alloggio Spese di rappresentanza e partecipazione a convegni Lavoro autonomo occasionale e iscrizione all INPS Ritenuta Determinazione del reddito di lavoro autonomo occasionale Compilazione unico per il lavoratore autonomo occasionale

3 Reddito di lavoro autonomo quadro E e quadro L Nel quadro RE del Modello UNICO 2016 vanno indicati i redditi di lavoro autonomo derivanti dall esercizio di arti e professioni. In base alla definizione data dall art. 53, comma 1, TUIR, ai fini dell IRPEF, le caratteristiche rilevanti del lavoro autonomo inteso come esercizio di arti e professioni sono: l abitualità; esercizio dell attività in maniera stabile, sistematica e programmata; la non esclusività; l artista e/o il professionista può esercitare contemporaneamente altre attività; la professionalità; il soggetto pone in essere una molteplicità di atti coordinati e finalizzati verso un identico scopo. I redditi derivanti da attività di lavoro autonomo non esercitate abitualmente ( episodiche, saltuarie e comunque non programmate ) costituiscono, invece, redditi di lavoro autonomo occasionale che vanno dichiarati nel quadro RL, Sezione II-A, in quanto qualificati come Redditi diversi. Gli altri redditi di lavoro autonomo, di cui all art. 53, comma 2, TUIR devono essere dichiarati nel quadro RL, Sezione III. L art. 53, comma 2, TUIR estende, INFATTI, la nozione di reddito di lavoro autonomo a talune fattispecie di reddito (cosiddetti Altri redditi di lavoro autonomo ), per le quali non sussiste l obbligo della tenuta delle scritture contabili. Vanno indicati i compensi previsti dall art. 53, comma 2, lett. b), c), d) e f), TUIR quali: i redditi derivanti dall utilizzazione economica, da parte dell autore o dell inventore, di opere dell ingegno, di brevetti industriali e di processi, formule e informazioni (purché tali redditi non siano stati ottenuti nell esercizio d impresa commerciale); i redditi derivanti da apporto di solo lavoro in associazioni in partecipazione; i redditi derivanti dall attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali; gli utili corrisposti ai promotori e ai soci fondatori di S.p.a., S.a.p.a. e S.r.l.. 1

4 Il quadro RE deve, invece, essere compilato dagli esercenti arti e professioni che determinano il reddito in modo analitico e che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Ai sensi dell art. 1, D.P.R. n. 600/73, i soggetti che esercitano arti e professioni - obbligati alla tenuta delle scritture contabili - devono sempre presentare la dichiarazione dei redditi anche se non è stato conseguito reddito nel periodo d imposta. A norma dell art. 54, TUIR, il reddito derivante dall esercizio di arti e professioni è il risultato della differenza tra i compensi percepiti e le spese sostenute. A tale proposito si ritiene opportuno ricordare che per gli esercenti arti e professioni vale il criterio di cassa con alcune eccezioni (ammortamento, canoni leasing, quote di accantonamento per indennità di quiescenza e di previdenza). I dati necessari per la compilazione del quadro RE vanno rilevati dalle scritture contabili. 1. Collaborazione Quando i redditi da collaborazione diventano redditi professionali abituali? I redditi da rapporti di collaborazione coordinata e continuativa o, nel settore privato, a progetto possono rientrare tra i redditi professionali abituali (che comportano il possesso della partita IVA) in due soli casi: quando le collaborazioni sono svolte nell'esercizio tipico di una professione (es. l'attività di sindaco di società svolta da un dottore commercialista); quando le collaborazioni sono non tipiche (cioè non rientranti tra i casi elencati nell art. 53, co. 2, D.P.R. 917/1986), svolte in forma professionale e abituale (es. l'amministratore di condominio che ha numerosi incarichi). 2. Revisore contabile L attività di revisore contabile genera redditi rientranti tra quelli di lavoro autonomo? Per l attività di revisore contabile i relativi compensi sono qualificati in linea generale quali reddito assimilato a quello di lavoro dipendente (art. 50, co. 1, lett. c-bis), D.P.R. 917/1986) a prescindere dal livello di organizzazione utilizzato. Tuttavia, tali compensi sono qualificabili quali reddito di lavoro autonomo (art.53, co. 1, D.P.R. 917/1986) se sussiste una connessione tra l'attività di controllo contabile e l'eventuale altra attività professionale svolta in via abituale dal contribuente (R.M , n. 56/E). 3. Diritti d autore Quando i diritti d autore possono essere considerati redditi non professionali di lavoro autonomo? I diritti d autore possono essere considerati redditi non professionali di lavoro autonomo se percepiti dall'autore o inventore per l'utilizzazione di opere dell'ingegno, brevetti, processi, formule ed informazioni relativi al campo industriale, commerciale o scientifico se non sono percepiti nell'esercizio d imprese commerciali. 2

5 4. Opere d ingegno Come si dichiarano in Unico i compensi per le opere d ingegno? L articolo 53, comma 2, lettera b), TUIR individua i proventi derivanti dall utilizzazione economica di opere dell ingegno, d invenzioni industriali, ecc. (brevetti, know how, articoli per riviste o giornali) percepiti in modo diretto dall autore o inventore. In altre parole, trattasi dei compensi, compresi i canoni, relativi alla cessione di opere e invenzioni tutelate dalle norme sul diritto d autore, conseguiti anche occasionalmente. Sui compensi relativi ad utilizzazione economica di opere d ingegno, spetta una deduzione forfettaria a titolo di spese che, ai sensi dell articolo 54, comma 8, TUIR è pari al: 40%, per i soggetti di età inferiore ai 35 anni (nati a partire dal 1 gennaio 1980 compreso); 25%, per i soggetti con età superiore o uguale a 35. Detta deduzione va indicata nel quadro RL. I compensi da indicare nel quadro RL sono individuati dal Mod. CU 2016, Sezione lavoro autonomo provvigioni e redditi diversi. L importo delle ritenute subite su tali compensi, da indicare nel quadro RL, è riportato nel Mod. CU 2016, Sezione lavoro autonomo provvigioni e redditi diversi. Se i proventi derivanti dall utilizzo di opere dell ingegno, di brevetti industriali e simili sono stati acquisiti per successione o donazione, o a titolo oneroso da terzi, vanno dichiarati nel quadro RL, sezione II-A fra i redditi diversi. prestazione di lavoro. Non spetta alcuna deduzione a titolo forfettario. Sull intero ammontare delle somme corrisposte a fronte delle citate attività al momento del pagamento deve essere operata una ritenuta del 20% a titolo di acconto dell IRPEF (art. 25, D.P.R. n. 600/1973). In base al comma 8, art. 54, TUIR, il reddito imponibile dell associato è costituito dall ammontare complessivo delle somme percepite. L associato dichiara il proprio reddito nell anno in cui percepisce l utile relativo (principio di cassa). Sebbene l assoggettabilità o meno all IVA risulti ininfluente ai fini reddituali, si ritiene utile segnalare che le prestazioni di lavoro effettuate dagli associati nell ambito di contratti di associazione, quando rese da soggetti che non esercitano per professione abituale altre attività di lavoro autonomo, non si considerano effettuate nell esercizio di arti e professioni e quindi non rientrano nel campo di applicazione IVA. Inoltre vanno esposti gli utili spettanti ai promotori e ai soci fondatori di S.p.a., S.a.p.a. e S.r.l.. 6. Levata protesti I compensi derivanti dall attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali come vengono tassati? I compensi derivanti dall attività di levata dei protesti esercitata dai segretari comunali devono essere indicati nel quadro RL e sono costituiti dall ammontare dei compensi in denaro o in natura percepiti nel 2015 ridotti del 15% a titolo di deduzione forfettaria delle spese. 5. Associazione in partecipazione I compensi da contratti di associazione in partecipazione (apporto solo lavoro) e utili spettanti a promotori e fondatori di S.p.a., S.a.p.a. e S.r.l. come devono essere indicati in Unico? 7. Perdita per il lavoratore autonomo Un lavoratore autonomo nel corso del 2015 ha conseguito una perdita. Cosa succede per il contribuente? Nel quadro RL si indica l ammontare lordo dei proventi percepiti dall associato in partecipazione quando l apporto è costituito esclusivamente dalla Nel caso in cui, in un certo esercizio, le spese sostenute siano superiori ai compensi percepiti, determinando così una perdita, quest ultima può 3

6 essere utilizzata in diminuzione degli eventuali altri redditi percepiti dal contribuente nello stesso periodo d imposta. Fanno eccezione a tale regola le perdite fiscali maturate nel periodi 2006 e 2007 e relative ai primi tre esercizi di attività, in quanto utilizzabili in compensazione solamente di redditi di lavoro autonomo. 8. Contributi previdenziali Le somme addebitate dai soggetti iscritti ad albi e ordini a titolo di rivalsa per contributi previdenziali rientrano nella categoria dei compensi rilevanti per il reddito di lavoro autonomo? Concorrono alla formazione del reddito di lavoro autonomo anche i corrispettivi percepiti a seguito di cessione della clientela o di elementi immateriali, se riferibili all attività artistica o professionale e salvo che il contribuente, nel solo caso in cui tali corrispettivi vengono percepiti in un unico periodo d imposta, non opti per la tassazione separata. Devono essere indicati nel rigo RE3 altri proventi lordi. 10. Plus e minusvalenze Le plus e minusvalenze conseguite nell attività di lavoro autonomo come devono essere indicate in Unico? Il rigo RE2 del Modello Unico PF 2016 è dedicato ai "compensi derivanti dall attività professionale o artistica". Le istruzioni ministeriali precisano che tale rigo accoglie l ammontare lordo dei compensi, in denaro o in natura, anche sotto forma di partecipazione agli utili, derivanti dall attività artistica o professionale, percepiti nell anno, compresi quelli derivanti da attività svolte all estero. Sono rilevanti per il rigo in parola anche i compensi non strettamente attinenti alla professione, purché rientranti nell oggetto proprio dell attività autonoma o, comunque, collegati a questi. Le somme addebitate dai soggetti iscritti ad albi e ordini a titolo di rivalsa per contributi previdenziali non rientrano nella categoria dei compensi rilevanti per il reddito di lavoro autonomo. Diversamente, quelli addebitati a titolo di maggiorazione 4% (rivalsa per INPS dai soggetti iscritti alla Gestione Separata), devono essere trattati come compensi rilevanti per la determinazione del reddito di lavoro autonomo. Il rigo RE4, è dedicato alle plusvalenze patrimoniali su beni strumentali realizzate a titolo oneroso o risarcitorio o per destinazione all uso personale o familiare o, comunque, a finalità estranee alla professione. Tra i beni rilevanti sono compresi gli immobili acquisiti nel periodo , ma ne sono esclusi gli oggetti d arte, antiquariato o da collezione. Le minusvalenze relative a questi stessi beni, invece, devono essere indicate nel rigo RE 18 se cedute a titolo oneroso o realizzate mediante risarcimento, anche assicurativo, per la perdita dei beni. Non sono invece deducibili le minusvalenze derivanti dalla destinazione al consumo personale o familiare del lavoratore autonomo. 11. Beni strumentali inferiori a 516,46 euro In quale rigo del quadro RE devono essere indicate le spese sostenute per l acquisto di beni strumentali d importo unitario inferiore a 516,46 euro? 9. Cessione clientela I corrispettivi per la cessione della clientela costituiscono compensi tassabili? Se si in che rigo di Unico devono essere indicati? Devono essere incluse nel rigo RE7 le spese sostenute per l acquisto di beni strumentali di importo unitario inferiore a 516,46 euro. Nel caso sia di beni ammortizzabili, sia di beni di valore inferiore a 516,46 euro, è previsto che la spesa debba essere ridotta alla metà nel caso di utilizzo 4

7 promiscuo del bene per l esercizio della professione e per l uso personale. La regola in base alla quale le spese ad uso promiscuo devono essere considerate nel limite del 50% del loro ammontare (e salvo che la norma fiscale non disciplini diversamente il caso concreto) vale per tutte le categorie di componenti negative del reddito di lavoro autonomo. 12. Immobili strumentali Le spese inerenti immobili strumentali, utilizzati nell esercizio dell arte o professione come vengono indicate in Unico? Le spese inerenti immobili strumentali, utilizzati nell esercizio dell arte o professione, devono essere iscritte nel campo RE10. Ai fini in esame, si intende immobile strumentale quello utilizzato dal lavoratore autonomo nella sua attività, a prescindere dalla categoria catastale ad esso attribuita e dal fatto che lo stesso sia stato acquisito in qualità di persona fisica piuttosto che di lavoratore autonomo. Nel caso di fabbricato utilizzato esclusivamente per l attività professionale, il rigo RE10 accoglie il costo complessivamente sostenuto per canoni di locazione. È anche deducibile la quota di ammortamento degli immobili di proprietà, ma solo con riferimento a quelli acquistati o costruiti antecedentemente il 14 giugno 1990 e nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2007 e il 31 dicembre La regola della riduzione al 50% per i beni utilizzati promiscuamente non subisce eccezioni per gli immobili. Infatti, per quelli di proprietà è deducibile la metà della rendita catastale mentre, per quelli in locazione, la metà del canone è prevista solo se il lavoratore autonomo non dispone nello stesso Comune di un altro immobile adibito esclusivamente all esercizio della propria attività. 13. Spese residuali Come deve essere compilato il rigo RE19 del Modello Unico? Il rigo RE19 accoglie, in via residuale rispetto alle precedenti, le altre spese ammesse in deduzione. In particolare, devono essere inclusi in questo campo i componenti negativi di reddito relativi a spese telefoniche, spese per mezzi di trasporto e tutte le altre spese inerenti l attività professionale o artistica, purché effettivamente sostenute nel periodo d imposta e debitamente documentate. Per spese inerenti s intendono quelle che hanno attinenza con l attività di lavoro autonomo, anche se prive di uno specifico nesso tra spesa e compensi. Il rigo RE19 accoglie inoltre due appositi campi per la deduzione dell IRAP dovuta e versata nel periodo d imposta. Se spettanti, nella colonna 1 dovrà essere indicata la deduzione pari al 10% dell IRAP e in colonna 2 quella relativa al personale dipendente. In colonna 3 del rigo RE19, denominata "Imu fabbricati", dovrà invece essere indicata la deduzione pari al 20% dell IMU relativa a immobili strumentali, versata nel corso del periodo d imposta. Ai fini della deduzione in esame rileva qualsiasi immobile strumentale, purché utilizzato in via del tutto esclusiva nell esercizio dell arte o professione. Diversamente, l IMU corrisposta su fabbricati utilizzati promiscuamente dal lavoratore autonomo non potrà essere indicata nel rigo RE Spese per mezzi di trasporto Con quale criterio sono deducibili dal reddito di lavoro autonomo le spese per mezzi di trasporto? Per quanto attiene alle spese e componenti negative per mezzi di trasporto a motore il riferimento è all articolo 164 del TUIR. Più precisamente è previsto che le componenti 5

8 negative derivanti dai beni in parola siano deducibili nel limite del 20 per cento, se riferibili ad autovetture e autocaravan, a ciclomotori e motocicli il cui utilizzo non sia esclusivo e limitatamente ad un solo veicolo per ogni lavoratore autonomo. Se l attività è svolta da associazioni di cui all articolo 5 del TUIR, la deducibilità è consentita per un solo veicolo per ogni associato. Rimane invariata la norma che rende ininfluente, ai fini fiscali, la parte del costo di acquisizione del mezzo di trasporto che eccede euro ,99 per le autovetture e gli autocaravan ovvero euro 4.131,66 per i motocicli, ed euro 2.065,83 per i ciclomotori. Il limite rileva sia in caso di proprietà del mezzo sia in caso di detenzione del bene in leasing. Sono anche indeducibili i costi di locazione e di noleggio di mezzi di trasporto che eccedono euro 3.615,20 per le autovetture e gli autocaravan, euro 774,69 per i motocicli oppure euro 413,17 per i ciclomotori. Nel caso di associazioni i limiti sono riferiti a ciascun associato. Qualora, invece, l autovettura o il mezzo di trasporto sia concesso in uso ad un dipendente per la maggior parte del periodo d imposta, la percentuale di deducibilità è elevata al 70 per cento, senza applicazione dei limiti massimi di rilevanza del costo. 15. Spese di vitto e alloggio Sono deducibili nel reddito di lavoro autonomo le spese di vitto e alloggio? Per le spese di vitto e alloggio è previsto un limite di deducibilità pari al 75% del loro ammontare e, comunque, fino al raggiungimento di un importo pari al 2% dell ammontare dei compensi percepiti nel periodo d imposta. La limitazione non vale, invece, per le spese di vitto e alloggio sostenute fuori dal territorio comunale per dipendenti e collaboratori (purché comprese nei limiti giornalieri di 180,76 euro se sostenute fuori dal Comune ma in territorio nazionale e di 258,23 euro se sostenute all estero). 16. Spese di rappresentanza e partecipazione a convegni Le spese di rappresentanza e partecipazione a convegni sono integralmente deducibili dal reddito di lavoro autonomo? Le spese di rappresentanza e per la partecipazione a convegni, congressi e corsi di aggiornamento sono deducibili entro specifici limiti di legge. Per le prime è previsto, infatti, che siano deducibili nel limite dell 1% dei compensi percepiti nel periodo d imposta. Per le seconde, invece, il costo è deducibile in misura pari al 50% del relativo ammontare. 17. Lavoro autonomo occasionale e iscrizione all INPS Un soggetto che percepisce redditi di lavoro autonomo occasionale è tenuto all iscrizione all INPS? Vige l obbligo d iscrizione alla Gestione separata INPS (art. 2, comma 26, della L. n. 335/1995) solo nel caso in cui vengano superati i di reddito annuo (principio di cassa) derivanti dall attività autonoma occasionale. In tale circostanza, gli eventuali contributi sono da versare solo sulla quota di reddito eccedente la soglia dei 5.000, che costituisce una fascia di esenzione (circ. INPS n. 103/2004). Il lavoratore, è tenuto a comunicare al committente, all inizio dei singoli rapporti o durante il loro svolgimento, il superamento o meno del suddetto limite, essendo il committente il diretto responsabile del versamento dei contributi (con possibilità di rivalsa sul lavoratore per 1/3 della quota). Qualora la soglia dei fosse superata col concorso di più compensi nello stesso mese, ciascun committente dovrà assoggettare a contribuzione la quota parte del reddito complessivamente eccedente la fascia esente, determinata in base al rapporto proporzionale tra l emolumento dallo stesso erogato nel mese e la somma degli emolumenti erogati, nello stesso mese, dagli altri 6

9 committenti (singolo compenso mensile moltiplicato per 100 e diviso per la somma dei compensi mensili) (Circ. INPS n. 56/2004). L iscrizione alla Gestione separata mantiene la sua efficacia per ogni eventuale successivo versamento, dovuto a compensi corrisposti anche da altri committenti. Dovrà, invece, essere nuovamente effettuata nel caso in cui il lavoratore cambi la sua qualifica (ad esempio, passi da occasionale a professionale). (Modello 730 o UNICO). Nel calcolo del conguaglio si porterà a credito anche la quota delle relative ritenute subite alla fonte. 20. Compilazione unico per il lavoratore autonomo occasionale Come si compila il Modello Unico per il contribuente che ha conseguito un reddito di lavoro autonomo occasionale? 18. Ritenuta I redditi di lavoro autonomo occasionale sono soggetti a ritenuta? Ai sensi dell art. 25 del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, il committente, all atto del pagamento, dovrà, in qualità di sostituto d imposta, operare una ritenuta del 20% a titolo d acconto, se si tratta di lavoratori residenti in Italia (art. 2, commi 2 e 2-bis, del TUIR), ovvero una ritenuta del 30% a titolo d imposta, se si tratta di lavoratori non residenti. La ritenuta è da operare sul compenso al lordo dei costi sostenuti dal lavoratore. Sono da sottoporre a ritenuta, quindi, anche le spese di viaggio, vitto e alloggio. In riferimento a Unico PF 2016, si dovrà indicare: - nel quadro RL, rigo RL 15, col. 1, i compensi derivanti da attività di lavoro autonomo, anche se svolte all'estero, non esercitate abitualmente; - nel quadro RL, rigo RL 15, col. 2 le spese specificatamente inerenti alla produzione del reddito; - nel quadro RL, rigo RL 20 le ritenute subite a titolo di acconto. 19. Determinazione del reddito di lavoro autonomo occasionale Come si calcola il reddito di lavoro autonomo occasionale? I proventi da lavoro autonomo occasionale ricadono nei redditi diversi. L imponibile, a tal fine, è costituito dalla differenza tra l ammontare dei compensi percepiti nel periodo d imposta (principio di cassa) e le spese inerenti la produzione del reddito stesso (art. 71, comma 2, del TUIR). I costi documentabili ed inerenti la produzione del reddito potranno essere, successivamente, dedotti dal contribuente in sede di denuncia dei redditi 7

10 LE DATE DA RICORDARE Argomento Già pubblicati Le novità della Legge di Stabilità Le novità della Legge di Stabilità Comunicazione IVA Dichiarazione IVA Le novità di Telefisco La Certificazione Unica Bilancio Il Modello Le Operazioni con San Marino Oneri e detrazioni. Casi risolti dalla prassi Spesometro Il Deposito del Bilancio Superammortamento Oneri e detrazioni in Unico PF Redditi Internazionali in UNICO Reddito di lavoro autonomo Quadro E/Quadro L Argomento Da pubblicare UNICO ENC ESPERTO RISPONDE SU TUTTE LE OPERAZIONI STRAORDINARIE IN OTTICA DI DICHIARAZIONE DEI REDDITI