1. PREMESSA 2 SPECIFICHE E INTEGRAZIONI

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1 1. PREMESSA Con la presente il sottoscritto dr. Marco Squizzato, biologo, incaricato dalla committenza di redigere il Progetto di Sistemazione del Verde per quanto attinente all intervento denominato «Piano Urbanistico Attuativo Carlo C» nonché lo Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale del suddetto piano nella sua interezza, predispone le integrazioni, per parte di competenza, così come richieste dall Ente Parco Naturale Regionale del fiume Sile (parte ambientale) con comunicazione prot. n. 842/2013 avente come oggetto Piano Urbanistico Attuativo per la realizzazione di Parco Direzionale denominato Carlo C scheda K RO 17 Richiesta integrazioni, relazione paesaggistica o modifica elaborati» e datata 15 Marzo La redazione del presente documento segue inoltre un incontro avvenuto presso la sede dell Ente Parco Naturale Regionale del fiume Sile tra il sottoscritto, l arch. Mariano Zanon, progettista dell intera opera, il dr. Marco Follador, responsabile del procedimento per la committenza, e l agrotecnico Nadia Marchi, istruttrice per conto dell Ente Parco Sile della parte ambientale della pratica. 2 SPECIFICHE E INTEGRAZIONI Per perseguire le finalità di cui sopra sono state analizzate puntualmente le richieste inoltrate, evidenziate da cornice a sfondo grigio, e conseguentemente formulate le specifiche necessarie alla chiarificazione della documentazione già prodotta ovvero redatta nuova documentazione a completa sostituzione di quella preesistente. 2.1 Progetto del Verde Le norme tecniche di gestione del verde prescrivono che il PROGETTO DEL VERDE comprenda la disposizione dei singoli alberi o gruppi di alberi, con evidenziato l ingombro a maturità, dei gruppi di arbusti, dei percorsi pedonali, ciclabili e carrabili e degli impianti di irrigazione, drenaggi, illuminazione, arredo, ecc., nonché viabilità, passi carrai e utenze (aeree e sotterranee) attigui all area di intervento, inoltre risulta necessario che la Tavola dedicata (Tav. 17) sia provvista di Legenda in cui si riscontrino specie e numero delle medesime utilizzate (per le arbustive è sufficiente il n complessivo o il n /mq; Viene fornita, a completa sostituzione di quella precedentemente depositata, una nuova «Tavola 17 Progetto del Verde Stato di Progetto» in cui sono evidenziate le reti tecnologiche insistenti nell area nonché una nuova legenda, riportata nella presente quale allegato, per facilitare la lettura direttamente sull elaborato grafico senza dover ricorrere all allegata Relazione Tecnica. Pagina 1

2 2.1 Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale V.Inc.A.: dovrà essere integrata delle risposte afferenti ai punti 2, 3, 4 (di cui all istruttoria con parere favorevole dello screening di V.Inc.A. della variante) come da prescrizione di cui all all. A1 alla dgr n, 759/2012, inoltre, se già integrato nel progetto depositato, deve essere valutata l incidenza dell intero impianto di illuminazione; Rispetto alla prima parte della richiesta di integrazione sono di seguito esaminati singolarmente i tre punti richiamati (evidenziati dalla cornice a sfondo bianco) ai quali viene data a ciascuno specifica risposta. Si precisa tuttavia che se necessarie tali risposte dovevano essere non tanto integrate nello Studio per la V.Inc.A. bensì nella documentazione che tale studio ha analizzato. D.G.R.V. n. 760 del 2 Maggio 2012 (BUR n. 41 del 29 Maggio 2012), Allegato A1, Punto 2 di integrare la progettazione degli interventi di riconversione e recupero del complesso Aziendale con le indicazioni dello studio per la Valutazione di Incidenza nei riguardi delle tipologie e modalità di esecuzione degli interventi; Lo Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale redatto per la Variante Parziale al Piano Ambientale denominata Bagaggiolo descrive quanto previsto dalla stessa Scheda K (paragrafo , pagine da 17 a 21), tuttavia non riporta alcuna indicazione, tantomeno prescrizione, nei riguardi delle tipologie e modalità di esecuzione degli interventi, di conseguenza non è risultato necessario integrare alcunché. D.G.R.V. n. 760 del 2 Maggio 2012 (BUR n. 41 del 29 Maggio 2012), Allegato A1, Punto 3 di non equiparare le azioni e interventi di mitigazione e le azioni e opere di compensazione, di cui all allegato K delle N.T.A. della variante parziale del piano in argomento, alle misure di mitigazione e di compensazione eventualmente definibili nell ambito della valutazione dell incidenza di piani, progetti e interventi sugli habitat, habitat di specie e specie di cui alle Direttive comunitarie 92/43/CEE e 2009/147/CE, per la cui identificazione è necessario procedere ai sensi e secondo le modalità della D.G.R. 3173/06; Quanto richiesto in questo punto è stato completamente assimilato sia nella redazione del Progetto di Sistemazione del Verde che nello Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale predisposti rispettivamente per la descrizione della realizzazione della parte verde e per la valutazione del «Piano Urbanistico Attuativo Carlo C». Così come la D.G.R.V. ricorda non poteva essere fatto altrimenti giacché in nessuna sua fase l iter ha visto la procedura di Valutazione di Incidenza Ambientale andare oltre la Fase I Screening cioè in Fase II Valutazione Appropriata solo oltre la quale si può parlare di mitigazioni e compensazioni così come intese nel contesto Natura Se in altri documenti tali sostantivi dovessero essere presenti dovrebbero essere intesi come utilizzati in contesti architettonico, urbanistico o paesaggistico quindi del tutto estranei alla Rete Ecologica Europea. Pagina 2

3 D.G.R.V. n. 760 del 2 Maggio 2012 (BUR n. 41 del 29 Maggio 2012), Allegato A1, Punto 4 di identificare, nell ambito della stipula degli accordi di programma o convenzioni di cui all art. 25bis delle NtA del Piano Ambientale vigente, le azioni e interventi di mitigazione e le azioni e opere di compensazione che si riferiscono anche implicitamente agli habitat, agli habitat di specie o alle specie di cui alle Direttive comunitarie 92/43/CEE e 2009/147/CE, e di adeguare la progettazione di queste ultime ai principi e alle indicazioni riportate nel documento Indicazioni operative per la redazione dei Piani di Gestione per i siti della rete Natura 2000 (cap e 6.1) di cui all allegato A alla D.G.R. 4241/08; Nello Studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale predisposto per la valutazione del «Piano Urbanistico Attuativo Carlo C» (paragrafo , pagine 21 e 22) sono identificate le seguenti Schede di Azione previste dal Piano di Gestione n. 17 riguardante la Z.P.S. IT Fiume Sile: Sile Morto e ansa a San Michele Vecchio : GA08 Miglioramento dei corsi d acqua, delle sponde fluviali e delle aree umide non Eur27; GA13 Incremento delle superfici ascrivibili all habitat 91E0* Foreste alluvionali con Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno Pandion, Alnion incanae, Salicion albae) ; GA29 Programma Ecological Corridors ; GA38 Programma Servizi per la Gestione e la Fruizione Compatibile ; GA39 Programma Sviluppo Eco Sostenibile. Qualora venga prodotta della documentazione relativa alla stipula di accordi di programma o di convenzioni tali identificazioni saranno riportate nella stessa. La progettazione delle azioni individuate è decisamente adeguata ai suddetti principi e indicazioni in quanto la normativa richiamata è stata quella utilizzata per la redazione del Piano di Gestione, che sebbene redatto per la sola Z.P.S., è in principio espandibile in tutto il S.I.C. giacché tale sito Natura 2000 ricomprende sostanzialmente l intera zona di protezione speciale ed è caratterizzato dalle medesime componenti e risorse ambientali. Rispetto alla seconda parte della richiesta di integrazione si precisa che nello Studio per la V.Inc.A. predisposto per la valutazione del «Piano Urbanistico Attuativo Carlo C» (paragrafo , Tabella 1, pagina 26) l inquinamento luminoso viene individuato e di conseguenza analizzato quale fattore di perturbazione (F11) in cinque dei novi interventi in cui il piano è stato suddiviso (Tabella 2, pagina 27), inquinamento luminoso potenzialmente interessante la componente ambientale costituita dall avifauna (rapaci notturni) e dalla chirottero fauna per la quale l effetto (Tabella 17, pagina 48) risulterebbe l allontanamento temporaneo dall area in analisi (ristretta esclusivamente alle superfici investite dagli interventi sopra individuati) e a questa strettamente limitato. Ulteriormente lo Studio per la V.Inc.A. (paragrafo 1.3.7, pagina 52) fornisce appositamente per questo tema le seguenti indicazioni: i punti luce dovranno illuminare quanto necessario (edifici, manufatti e percorsi) evitando fasci luminosi indirizzati verso il cielo (diretti ed indiretti) e superfici esterne all area (con particolare attenzione al confine sud), inoltre riducendo al massimo quelli propri delle pertinenze verdi o volti alle stesse; Pagina 3

4 Regionalee del Fiume Sile, nel territorio comunale di Roncade (TV). i punti luce delle pertinenze verdi superfici nonn verranno fruite. e del parcheggio dovranno esseree spenti quando tali 3. CONCLUSIONI Con quanto finora riportato si ritienee di aver completamentee e pienamente assolto a quanto richiesto dall Ente Parco Naturale Regionale del fiume Sile a mezzo comunicazione di cui alla premessa sia a mezzo integrazioni, ove necessario, che con specifiche ove quanto richiesto fosse già esaustivamente contenuto nella documentazione precedentemente fornita. Castelfranco Veneto (TV), (data del protocollo) PROFESSIONISTA INCARICATO dr. Marco Squizzato BIOLOGO Pagina 4

5 ALLEGATO 1: LEGENDA TAVOLA 17 PROGETTO DEL VERDE STATO DI PROGETTO Macchia boscata Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età delle seguenti specie: Olmo campestre (Ulmus minor Miller), Farnia (Quercus robur L.), Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa Willd.), Salice bianco (Salix alba L. alba), Pioppo nero (Populus nigra L. nigra), Frassino comune (Fraxinus excelsior L.), Ontano nero (Alnus glutinosa (L.) Gaertner), Carpino bianco (Carpinus betulus L.), Pero selvatico (Pyrus pyraster Burgsd.), Ciliegio (Prunus avium L.), Acero campestre (Acer campestre L.), Ligustro (Ligustrum vulgare L.), Nocciolo (Corylus avellana L.), Salice cenerino (Salix cinerea L.), Salicone (Salix caprea L.), Sanguinella (Cornus sanguinea L.), Corniolo (Cornus mas L.), Fusaggine comune (Evonymus europaeus L.), Spino cervino (Rhamnus cathartica L.), Frangola (Frangula alnus Miller), Palle di neve (Viburnum opulus L.), Biancospino (Crataegus monogyna Jacq.), Prugnolo (Prunus spinosa L.). Si stima un totale complessivo di circa 1870 piante così suddivise: 30 alberi di prima altezza, 85 alberi di seconda altezza, 460 arbusti di prima altezza e 1300 arbusti di seconda altezza. Aiuola parcheggio (individui pronto effetto destinati allo sfollo) Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età delle seguenti specie: Carpino bianco (Carpinus betulus L.), Acero campestre (Acer campestre L.), Ligustro (Ligustrum vulgare L.), Palle di neve (Viburnum opulus L.), Biancospino (Crataegus monogyna Jacq.), Prugnolo (Prunus spinosa L.); inoltre piante pronto effetto (fusto: Ø 4 5 cm; h 1,75 2,0 m) di specie a rapida crescita del genere Pioppo (Populus sp.). Si stima un totale complessivo di circa 236 piante così suddivise: 82 alberi di seconda altezza, 76 arbusti di seconda altezza, 78 pronto effetto. Frutteto Sono impiegati astoni di varietà antiche delle seguenti specie: Melo comune (Malus domestica Borkh.), Pero comune (Pyrus communis L.), Mirabolano (Prunus cerasifera Ehrh.), Susino (Prunus domestica L.), Ciliegio (Prunus avium L.), per un totale complessivo stimato di circa 89 piante. Viale nel frutteto Sono impiegati astoni di varietà antiche della seguente specie: Ciliegio (Prunus avium L.), per un totale complessivo stimato di circa 18 piante. Filare Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età della seguente specie: Salice bianco (Salix alba L. alba), per un totale complessivo di 110 piante. Viali (individui pronto effetto destinati allo sfollo) Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età delle seguenti specie: Olmo campestre (Ulmus minor Miller), Farnia (Quercus robur L.), Frassino meridionale (Fraxinus oxycarpa Willd.), Frassino comune (Fraxinus excelsior L.), inoltre piante pronto effetto (fusto: Ø 4 5 cm; h 1,75 2,0 m) di specie a rapida crescita del genere Pioppo (Populus sp.). Si stima un totale complessivo di circa 174 piante così suddivise: 91 alberi di prima altezza e 83 pronto effetto. Pagina 5

6 Bordure in aiuole Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età delle seguenti specie: Corniolo (Cornus mas L.), Fusaggine comune (Evonymus europaeus L.), Spino cervino (Rhamnus cathartica L.), Palle di neve (Viburnum opulus L.), Biancospino (Crataegus monogyna Jacq.), Prugnolo (Prunus spinosa L.), Rosa canina (Rosa canina L.), in ragione di 2 piante al ml o nel caso della Rosa canina di 3 piante circa al ml. Bordure in piena terra Sono impiegate piantine forestali di 1 3 anni d età della seguente specie: Rosa canina (Rosa canina L.) in ragione di 1 pianta al mq. Prato Viene seminato, o traseminato, prato rustico con sementi riconducibili fitosociologicamente in specie e composizione al Lolieto. Pagina 6

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