AREA RELAZIONI INDUSTRIALI ED AFFARI SOCIALI

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1 ALLE AZIENDE INDUSTRIALI ASSOCIATE LORO SEDI AREA RELAZIONI INDUSTRIALI ED AFFARI SOCIALI L Aquila, 20 dicembre 1999 Circolare n.132/1999 Prot. n. 812 OGGETTO: Disciplina della trasmissione dei prospetti informativi da parte dei datori di lavoro soggetti alla disciplina in materia di assunzioni obbligatorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n.68. Prime circolari ministeriali (n. 76 e n. 77) Il 22 novembre 1999, il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, ha emanato il decreto recante Disciplina della trasmissione dei prospetti informativi da parte dei datori di lavoro soggetti alla disciplina in materia di assunzioni obbligatorie di cui alla legge 12 marzo 1999, n.68, non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Conformemente alle indicazioni contenute nell art.9, comma 6, legge n.68/99, con tale decreto viene stabilita la periodicità dell invio dei prospetti informativi e vengono, altresì, individuate le ulteriori informazioni che i datori di lavoro dovranno fornire attraverso le denunce. Tenuti all invio dei prospetti saranno i datori di lavoro pubblici e privati che occupano più di 15 dipendenti (cfr.art.3, comma 1, legge n.68/99). Le denunce dovranno essere inviate ai competenti servizi, individuati dalle Regioni, ai sensi dell articolo 4 del decreto legislativo, n.469 del 1997, entro il 31 gennaio di ciascun anno. Limitatamente all anno 2000, il termine per l invio dei prospetti informativi viene differito al 31 marzo. I datori di lavoro con sede unica dovranno trasmettere al Servizio presso cui sono istituiti gli elenchi dei lavoratori disabili per gli avviamenti al lavoro, anche per via telematica ed anche per il tramite delle associazioni cui aderiscono, i prospetti informativi. I datori di lavoro che hanno sedi in più province della stessa regione o di regioni diverse, sono tenuti a trasmettere i prospetti separatamente al servizio territorialmente competente per il territorio in cui si trova la sede legale.

2 La trasmissione dei prospetti informativi può essere effettuata o per via telematica o tramite le associazioni cui aderiscono i datori di lavoro interessati. Il prospetto informativo dovrà contenere: 1. Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti ed il numero dei lavoratori su cui si computa la quota di riserva, secondo quanto previsto dalla normativa vigente; 2. Il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva, senza distinzioni riferite al titolo invalidante, con l indicazione del sesso, dell età, della qualifica di appartenenza e della data di inizio del rapporto di lavoro; 3. Il numero dei lavoratori computabili nella quota di riserva assunti con contratto a termine, con contratto di formazione lavoro, con contratto di apprendistato, con contratto di fornitura di lavoro temporaneo o con contratto di reinserimento, nonché il numero dei lavoratori occupati a domicilio o con modalità di telelavoro; 4. Il numero complessivo dei lavoratori dipendenti appartenenti alle categorie di cui all articolo 18, comma 2, della citata legge n. 68 del 1999; 5. I posti e le mansioni disponibili per i lavoratori disabili di cui all articolo 1 della citata legge n. 68 del 1999; 6. Limitatamente ai datori di lavoro privati, il numero delle convenzioni in corso, stipulate ai fini dell inserimento occupazionale dei disabili o con finalità formative, anche se non dirette ad instaurare un rapporto di lavoro, ed il numero delle unità lavorative coinvolte, distinte per sesso e per età; 7. La fruizione di autorizzazioni concesse o richieste a titolo di esonero parziale o di gradualità degli avviamenti, limitatamente ai datori di lavoro privati, nonché di compensazione territoriale, con l indicazione delle sedi in cui si assume, rispettivamente, in eccedenza o in riduzione, in base alla disciplina vigente, nonché la fruizione della sospensione degli obblighi occupazionali. Con successivo decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale potrà essere modificata la periodicità della presentazione dei prospetti informativi e potranno, altresì, essere elaborati modelli di denuncia distinti per i datori di lavoro pubblici e per i datori di lavoro privati. Il Ministero del lavoro in data 24 novembre 1999 ha emanato due circolari, nn. 76 e 77, in tema di "Disciplina generale del collocamento obbligatorio" CIRCOLARE N. 76/1999 La circolare n. 76 fornisce talune precisazioni in ordine alla ripartizione delle competenze tra gli uffici centrali e periferici della

3 Pubblica amministrazione a seguito del trasferimento di funzioni e compiti in materia di mercato del lavoro dallo Stato alle Regioni e alle Provincie. Tali indicazioni spiegano la loro validità unicamente con riferimento al processo di decentramento amministrativo in atto. Gli argomenti trattati da tale circolare riguardano esclusivamente: a) gli elenchi, le graduatorie e le procedure di iscrizione e di avviamento; b) le attività di autorizzazione; c) le convezioni; d) i ricorsi. I tratti salienti di tale circolare sono i seguenti: sono trasferiti alle Province i compiti di tenuta e aggiornamento degli elenchi degli appartenenti alle categorie protette e, conseguentemente, la titolarità delle procedure di iscrizione nei predetti elenchi nonché di quelle relative all'avviamento, secondo quanto previsto dalla vigente disciplina sostanziale in materia; a decorrere dalla data di trasferimento di tali funzioni, i procedimenti relativi alle richieste di autorizzazione di sospensione degli obblighi occupazionali e di esonero parziale dovranno essere presentati ai servizi delle Provincie territorialmente competenti rispetto all'unità produttiva per la quale si chiede la sospensione. Le Direzioni provinciali del lavoro continueranno ad istruire le domande presentate prima di tale data. Degna di rilievo è l'indicazione ministeriale riguardante le convenzioni ex art. 17, l. n. 56/87 le quali dovrebbero - ad avviso del Ministero stesso - "costituire lo strumento privilegiato di inserimento lavorativo dei disabili, soprattutto nell'odierna fase di transitorietà dal vecchio al nuovo regime". Ciò sta a significare che le aziende le quali attualmente impiegano una aliquota di disabili pari a quella richiesta dalla l. n. 68/99 ma inferiore a quella imposta dalla l. n. 482/68, potranno, al fine di soddisfare tale scopertura, e fino all'entrata in vigore della nuova disciplina, procedere alla assunzione di disabili attraverso la stipula di convenzioni ex art. 17, l. n. 56/87. CIRCOLARE N. 77/99 Con tale circolare, il Ministero intende procedere ad un iniziale inquadramento del nuovo impianto normativo posto dalla l. n. 68/99, soffermandosi sui seguenti aspetti: 1) entrata in vigore 2) soggetti destinatari 3) quote di riserva e modalità di computo 4) norme di esclusione 5) convenzioni ed incentivi 6) concorsi pubblici La circolare, particolarmente interessante per taluni chiarimenti offerti, precisa quanto segue:

4 la specifica quota di riserva prevista - per gli orfani, i coniugi superstiti e le categorie ad essi equiparate - dalla disposizione transitoria di cui all'art. 18, comma 2 è pari ad una unità per le imprese fino a 150 dipendenti e all'1% per le imprese con soglia superiore. Viene in tal modo ampliata la platea dei soggetti destinatari dell'obbligo, con effetti favorevoli per le aziende con meno di 150 dipendenti; e' consentita l'iscrizione negli elenchi del collocamento obbligatorio anche dei familiari e delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata di cui alla l. n. 407/98. Con riguardo al momento di insorgenza dell'obbligo di assunzione di disabili, ed in relazione alle imprese che occupano da 15 a 35 dipendenti, per "nuova assunzione" deve intendersi quella aggiuntiva rispetto all'organico dell'impresa. Ai fini del computo della quota di riserva, sono da escludersi dalla base di calcolo dei lavoratori, oltre alle categorie richiamate dall'art. 4, l. n. 68/99, anche coloro che sono stati assunti con contratto di formazione e lavoro, gli apprendisti nonché i lavoratori assunti con contratto di reinserimento. L'esclusione in esame muove dalla considerazione che nelle ipotesi sopra richiamate si è in presenza di rapporti speciali di lavoro la cui disciplina, in quanto tale, deroga alle norme poste da quella generale sul collocamento obbligatorio. L'esclusione opera anche nei confronti dei lavoratori a domicilio e del personale occupato esclusivamente all'estero, peraltro già esclusi dal Ministero del lavoro (rispettivamente con note nn /M7 del 14 dicembre 1985 e 30332/M45 del 6 dicembre 1982) ai fini del computo del livello occupazionale previsto per l'applicazione della vigente l. n. 482 del 1968 sulle assunzioni obbligatorie. Anche in queste circostanze, infatti, come del resto convenuto nelle richiamate note ministeriali, si è in presenza di rapporti speciali di lavoro. I lavoratori disabili possono essere assunti con contratto di lavoro temporaneo. Sul versante dell'impresa fornitrice i predetti lavoratori non sono ovviamente considerabili ai fini dell'ordinario assolvimento degli obblighi di copertura, che invece riguarda il personale occupato presso l'impresa stessa per l'espletamento delle attività di servizio che essa offre. per le ipotesi di sospensione dall'obbligo di assunzione richiamate nella circolare ministeriale applicativa n. 64 del 1996 e non previste dall'art. 3, comma 5, l. n. 68/99, il Ministero del lavoro, nella presente fase di transitorietà raccomanda le sedi competenti al rilascio della relativa autorizzazione di tenere in massimo conto quanto prescritto dalla predetta circolare relativamente alla opportunità di concedere la sospensione per brevi periodi (data l'eccezionalità

5 dell'istituto) e, comunque, non oltre la data di entrata in vigore della nuova normativa, fatti salvi specifici casi di straordinaria necessità che dovranno essere accuratamente motivati. Copia del Decreto e delle Circolari citate potranno essere richieste alla segreteria di questa Unione. Cordiali saluti Il Direttore (Dr. Antonio Cappelli)