REGOLAMENTO EDILIZIO. Approvato dal Lod. Dipartimento dell'interno in data 13 giugno Regolamento Edilizio pag. 1

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1 REGOLAMENTO EDILIZIO Approvato dal Lod. Dipartimento dell'interno in data 13 giugno 1986 Regolamento Edilizio pag. 1

2 I N D I C E Art. 1 Generalità Art. 2 Domande di costruzione Art. 3 Locali Art. 3 bis Misure per la protezione contro le immissioni di rumore Art. 4 Aperture Art. 5 Servizi igienici Art. 6 Scale e corridoi Art. 7 Camini e tubi ventilazione Art. 8 Antenne e parafulmini Art. 9 Sporgenze su area pubblica Art. 10 Balconi e pensiline Art. 11 Porte d entrata Art. 12 Soglie Art. 13 Strade private e accessi Art. 14 Assunzione di strade private Art. 15 Servizi pubblici Art. 16 Vigilanza cantieri Art. 17 Lavori di costruzione Art. 18 Abitabilità Art. 19 Manutenzione Art. 20 Penalità Art. 21 Entrata in vigore Regolamento Edilizio pag. 2

3 REGOLAMENTO EDILIZIO DEL COMUNE DI PARADISO Art. 1 Generalità Lo sviluppo edilizio del Comune è disciplinato: - dal presente Regolamento Edilizio - dal Piano Regolatore - dalle leggi cantonali e federali Art. 2 Domande di costruzione La domanda di costruzione corredata da: 5 copie della domanda cantonale di costruzione 7 copie dei piani di situazione 5 copie dei progetti 5 copie, in fascicoli separati, dei piani delle canalizzazioni e dei serbatoi per olii combustibili devono pervenire al Municipio in ossequio alle disposizioni contenute nella "Legge Edilizia Cantonale". Art. 3 Locali I locali destinati all abitazione devono essere disposti in modo da ricevere luce ed aria diretta. Essi devono avere un altezza minima di ml 2,60 in luce netta e una superficie di almeno mq 9. È data la possibilità di ridurre l altezza dei locali destinati all abitazione fino a ml 2,40 di luce netta. In questi casi dev essere di conseguenza ridotta proporzionalmente l altezza massima degli stabili prevista dalle Norme d Attuazione al Piano Regolatore. Art. 3 bis Misure per la protezione degli edifici dalle immissioni di rumore Per gli edifici fortemente esposti alle immissioni di rumore provocati dalla circolazione autostradale o da quella delle strade di grande traffico, devono essere osservate la disposizioni costruttive delle norme SIA 181 e quelle proposte dalla Commissione d esperti istituita dal Servizio federale delle strade e arginature del marzo In particolare i locali destinati a camere da letto o di soggiorno dovranno di regola essere disposti dalla parte opposta affacciantesi alla fonte d emissione. Regolamento Edilizio pag. 3

4 Art. 4 Aperture I locali destinati all abitazione devono avere le finestre di dimensione minima pari a 1/8 della superficie base del locale. Art. 5 Servizi igienici Ogni appartamento o negozio deve essere provvisto di un servizio igienico proprio, di un area minima di mq 1,50. Gli esercizi pubblici dovranno avere i servizi igienici previsti dalla legge cantonale. I locali servizi (WC e bagno) dovranno avere finestre sufficientemente vaste per permettere una confacente aerazione o essere muniti di un impianto di ventilazione idonea. Art. 6 Scale e corridoi Le rampe delle scale devono avere una luce libera di almeno ml 1,10. I corridoi di accesso agli appartamenti devono avere una larghezza minima di ml 1,30. I corridoi interni dovranno avere una larghezza minima di ml 1,10. Art. 7 Camini e tubi ventilazione I camini devono essere costruiti in ossequio alle disposizioni della Legge sulla polizia del fuoco. È vietato far sboccare dai muri degli edifici tubi conducenti fumo, vapore, ventilazione o liquidi di qualsiasi natura. Sono riservate le prescrizioni cantonali in materia di protezione civile e di serbatoi di idrocarburi. Lo sbocco superiore dei camini conduttori di vapore o impianti di ventilazione dovrà situarsi al di sopra del tetto. Art. 8 Antenne e parafulmini I parafulmini dovranno essere costruiti secondo le prescrizioni dell Associazione svizzera degli elettrotecnici, ed essere sempre in stato di perfetto funzionamento. Le antenne radio e TV dovranno essere costruite secondo le prescrizioni emanate dalle PTT. Regolamento Edilizio pag. 4

5 Art. 9 Sporgenze su area Pubblica Zoccoli, davanzali, cornici ecc. non possono sporgere su area pubblica. Grondaie e cornicioni di gronda situati ad un altezza superiore dal suolo a ml 4,50 possono sporgere su area pubblica per un massimo di ml 0,90. Art. 10 Balconi e pensiline La formazione di balconi e pensiline sporgenti sull area pubblica oltre la linea di costruzione e su area privata destinata a pubblico passaggio è concessa a condizione che l altezza minima, dal suolo al limite inferiore del manufatto, sia di almeno ml 4.50 e che la sporgenza massima sia di ml 0.90 compreso il parapetto. La formazione di pensiline è pure regolamentata dalle norme d attuazione al P.R. Art. 11 Porte d entrata Sotto i porticati e le pensiline con diritto di passo pubblico o a meno di ml 3 dall area pubblica i serramenti di porte d entrata e di finestre situate ad altezza inferiore a ml 4.50 dal suolo non devono aprirsi verso l esterno. Art. 12 Soglie Le soglie delle entrate confinanti con l area pubblica devono essere sopraelevate dal piano stradale o dal marciapiede di almeno 10 cm. Art. 13 Strade private e accessi Le strade private o d accesso ai garages o locali sotterranei devono: a) Avere un raccordo razionale con le strade pubbliche (raggio minimo delle curve di raccordo ml 5.). b) Avere una pendenza massima del raccordo verticale con il campo stradale su una lunghezza di ml 5,00 dal confine o dalla linea di allargamento del 5%. c) Avere una larghezza minima di ml 5. d) Avere una pendenza massima del 10% oppure essere coperte riscaldate. e) Essere provviste di sufficiente tombinatura per l evacuazione delle acque meteoriche. f) Essere pavimentate. Regolamento Edilizio pag. 5

6 Art.14 Assunzione di strade private Il Comune può assumere in proprietà le strade private che: a) allacciano quartieri importanti alla strada pubblica; b) hanno un coordinamento ed un raccordo razionale con la rete stradale pubblica; c) hanno una larghezza minima di ml 6; d) sono costruite a regola d arte e pavimentate in modo definitivo; e) sono provviste di adeguati impianti per l evacuazione delle acque piovane; f) sono provviste di tutte le infrastrutture richieste come, canalizzazione per acque luride e acque chiare, pozzetti per l evacuazione delle acque meteoriche, acquedotto, gas, elettricità e l illuminazione. Art. 15 Servizi pubblici Per gli allacciamenti all acqua potabile, alla fognatura e alle fonti di energia valgono le disposizioni dei regolamenti speciali. Resta riservata la legislazione contro l inquinamento delle acque. Art. 16 Vigilanza cantieri Il Municipio esercita la vigilanza sui lavori tramite l UTC, che provvederà ad esperire controlli durante tutta l esecuzione dei lavori. L inizio lavori dovrà essere autorizzato dal Municipio, il quale potrà chiedere una copia dei piani d esecuzione definitivi. Il mancato controllo da parte del Municipio non svincola la responsabilità del proprietario dello stabile, dell assuntore e della direzione lavori di fronte al presente RE ed alle vigenti leggi. L UTC controllerà i tracciamenti iniziali. Art. 17 Lavori di costruzione Durante i lavori di costruzione dovranno essere prese tutte le misure adatte al fine di salvaguardare la quiete pubblica. La materia verrà regolata dal Municipio tramite ordinanza. Verso l area pubblica dovranno essere erette, per tutta l altezza delle facciate, adeguate protezioni a salvaguardia della incolumità dei terzi. Regolamento Edilizio pag. 6

7 Art. 18 Abitabilità Nessun fabbricato nuovo o riattato può essere abitato senza l autorizzazione del Municipio. Per la concessione dell abitabilità il Municipio preleva una tassa da fissarsi di volta in volta a seconda dell importanza dello stabile. Le condizioni per la concessione dell abitabilità sono quelle contenute nella Legge Sanitaria e relativo regolamento di applicazione. Art. 19 Manutenzioni I proprietari dei beni immobili sono tenuti ad eseguire i necessari lavori di manutenzione degli stabili e dei terreni. Il Municipio può in ogni tempo ordinare l esecuzione di lavori di manutenzione allo scopo di salvaguardare la sicurezza altrui, la dignità e il decoro sia delle costruzioni che dei terreni. Art. 20 Penalità Le infrazioni al presente Regolamento alle norme di attuazione ed ai vincoli di piano regolatore sono punite con la multa fino a fr. 100'000.- riservata l azione penale. Art. 21 Entrata in vigore Il presente Regolamento è stato approvato dal Consiglio Comunale e dal Lodevole Dipartimento dell Interno in data 13 giugno 1986, ed abroga ogni e qualsiasi disposizione precedente. Regolamento Edilizio pag. 7

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