SCHEDA SINTETICA LEGGE n. 215/1992 Azioni positive per l'imprenditoria femminile

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1 SCHEDA SINTETICA LEGGE n. 215/1992 Azioni positive per l'imprenditoria femminile SCOPO E OBIETTIVO DELLA LEGGE La Legge n. 215 del 25 febbraio 1992 riporta un ampio ventaglio di disposizioni con lo scopo di promuovere l'uguaglianza sostanziale e le pari opportunità per uomini e donne nell'attività economica e imprenditoriale Gli obiettivi principali che la legge persegue sono, innanzitutto favorire la creazione e lo sviluppo dell'imprenditoria femminile, anche in forma cooperativa; promuovere la formazione imprenditoriale e qualificare la professionalità delle donne imprenditrici; agevolare l'accesso al credito per le imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile; favorire la qualificazione imprenditoriale e la gestione delle imprese familiari da parte delle donne; e promuovere la presenza delle imprese a conduzione o a prevalente partecipazione femminile nei comparti più innovativi dei diversi settori produttivi. BENEFICIARI I soggetti che possono usufruire dei benefici relativi alla presente legge sono: - Le società cooperative e le società di persone, costituite in misura non inferiore al sessanta per cento da donne, le società di capitali le cui quote di partecipazione spettino in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne, nonché, le imprese individuali gestite da donne, che operino nei settori dell'industria, dell'artigianato, dell'agricoltura del commercio, del turismo e dei servizi; - Le imprese, o i loro consorzi, le associazioni, gli enti, le società di promozione imprenditoriale anche a capitale misto pubblico e privato, i centri di formazione e gli ordini professionali che promuovono corsi di formazione imprenditoriale o servizi di consulenza e di assistenza tecnica e manageriale riservati per una quota non inferiore al settanta per cento a donne. 1

2 BENEFICI Al fine di favorire la creazione e lo sviluppo dell imprenditoria femminile la legge 215 permette alle imprese femminili di richiedere un finanziamento per parte dei loro investimenti. Una parte del finanziamento sarà concesso a fondo perduto ed una parte a tasso agevolato dello 0,5% da restituire in 10 anni. Per fondo perduto si intende una somma di denaro che il Ministero dell Industria mette a disposizione dell imprenditore a titolo definitivo, senza, quindi, obbligo di restituzione. In particolare le iniziative finanziabili sono: l avvio di attività imprenditoriali; l acquisto di attività preesistenti mediante il rilevamento dell'attività medesima o di un ramo aziendale, ovvero mediante affitto per almeno cinque anni; la realizzazione di progetti aziendali innovativi connessi all'introduzione di qualificazione e innovazione di prodotto, tecnologica o organizzativa, anche se finalizzata all'ampliamento e all'ammodernamento dell'attività; l acquisizione di servizi reali destinati all'aumento della produttività, all'innovazione organizzativa, al trasferimento delle tecnologie, alla ricerca di nuovi mercati per il collocamento dei prodotti, all'acquisizione di nuove tecniche di produzione, di gestione, di commercializzazione, nonché per lo sviluppo di sistemi di qualità. Sono concessi contributi, inoltre, fino ad un ammontare pari al cinquanta per cento delle spese sostenute dai soggetti di cui all'articolo 2, comma 1, lettera b) della legge in esame, per le attività ivi previste. Non tutte le spese sono però ammissibili, esse si dividono in: - Spese ammissibili: impianti generali; macchinari e attrezzature; acquisto di brevetti; acquisto di software; opere murarie; studi di fattibilità e piani d impresa (fino al 2% del totale dell investimento). - Spese non ammissibili: beni usati (tranne che nel caso di rilevamento di un attività preesistente); acquisto di terreni e fabbricati; beni realizzati in economia; spese di avviamento; 2

3 spese di gestione; mezzi mobili non indispensabili all attività produttiva; beni ad uso promiscuo; imposte; costo di rilevamento (in caso di cessione tra parenti entro il secondo grado); costo di rilevamento (in caso di acquisizione di attività preesistente). REQUISITI PER ACCEDERE AI BENEFICI Per usufruire dei benefici previsti dalla legge in esame è necessario che chi ne faccia richiesta sia un impresa individuale, cooperativa, società di persone e società di capitali e che abbia dimensione di piccola impresa a gestione prevalentemente femminile. Il predetto requisito della partecipazione femminile nell impresa deve sussistere al momento della presentazione della domanda ed essere mantenuto per un periodo di almeno 5 anni a decorrere dalla data di concessione dell agevolazione pena la revoca dell agevolazione medesima. La legge 215 prevede agevolazioni per le imprese femminili che svolgano la loro attività in tre macrosettori: -agricoltura; -manifatturiero ed assimilati; - commercio, turismo e servizi. E necessario, altresì, che alla data di presentazione della domanda di agevolazione, le imprese richiedenti devono essere già costituite ed iscritte nel Registro delle Imprese. SOGGETTI EROGATORI La gestione della legge è, relativamente all istruttoria, affidata a: Le Regioni e Province autonome, nel caso in cui abbiano provveduto all integrazione delle risorse statali; Il Ministero dell Industria, del Commercio e dell Artigianato, negli altri casi. Le graduatorie, recanti le aziende finanziate, sono emesse entro 90 giorni dalla scadenza del termine ultimo per la presentazione delle domande e la loro predisposizione è effettuata dalla Regione o dalla Provincia Autonoma competente; entro lo stesso termine esse sono inviate al Ministero dell Industria che provvede alla loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. 3

4 Ciascuna amministrazione adotta e comunica i provvedimenti di concessione alle imprese beneficiarie entro 30 giorni da tale pubblicazione. DOCUMENTAZIONE NECESSARIA La legge 215 opera attraverso la predisposizione di un bando, il Ministero dell industria dichiara, quindi, che è possibile presentare domanda di contributo, a partire da un determinato giorno e fino ad una data di chiusura termini. Per presentare la domanda occorre compilare modulo e scheda tecnica seguendo le istruzioni della circolare, e allegare la documentazione obbligatoria. I documenti fondamentali per la legge n. 215 sono: 1.Modulo di richiesta delle agevolazioni: contenente i principali dati ed informazioni sull impresa proponente e sul programma di investimenti; 2.La scheda tecnica, un documento che descrive tutti i dati relativi all azienda e all iniziativa per la quale si vanno a richiedere le agevolazioni. 3.Certificato di iscrizione presso il registro delle imprese della competente Camera di Commercio, corredato dalla dicitura antimafia (documentazione non richiesta per le imprese individuali non ancora iscritte, al momento della presentazione della domanda, nel Registro delle imprese). 4.Disponibilità dell immobile: l impresa, al momento della presentazione della domanda, deve dimostrare di possedere già i locali dove esercitare l attività. I principali titoli di disponibilità sono: -.Destinazione d uso: al momento della presentazione della domanda i locali dove sarà esercitata l attività devono già avere la giusta destinazione; ad esempio un negozio di frutta e verdura potrà operare solo in locali la cui destinazione sia commerciale (e non ad esempio magazzino) oppure un albergo potrà operare in un area con destinazione ricettiva e non in un immobile adibito ad abitazione.la destinazione d uso si può dimostrare solo con un certificato del comune oppure una perizia giurata. 5.È comunque da allegare tutta la documentazione di corredo: preventivi, planimetrie, computo metrico, curriculum dei soci. Le domande di agevolazione, una volta che l istruttoria ha dato esito positivo, sono posizionate in determinate graduatorie. Le graduatorie sono stilate sulla base di cinque parametri ben definiti: 4

5 1. Nuovi occupati rispetto agli investimenti ammessi. 2. Nuova occupazione femminile rispetto agli investimenti ammessi. 3. Nuovi investimenti rispetto agli investimenti totali. 4. Partecipazione femminile all impresa. 5. Certificazioni ambientali e/o di qualità ed iniziative di conciliazione. A tale criteri si aggiungono quelli di priorità regionali eventualmente definiti dalle Regioni e dalle Province autonome. Una volta stilata la graduatoria saranno ammessi progetti fino ad esaurimento dei fondi, ciò vuol dire che avere superato l istruttoria non vuol dire ottenere il contributo, occorre anche avere un punteggio sopra la media. ALTRE OSSERVAZIONI E importante rilevare che presso il Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato è istituito il Comitato per l'imprenditoria femminile con lo scopo di promuovere lo studio, la ricerca e l informazione sui benefici della legge, ha compiti, altresì, di indirizzo e di programmazione in ordine agli eventi previsti dalla legge. L art. 5 della legge in esame definisce chi sono e come sono eletti i membri del comitato. DOMANDE FREQUENTI 1. Com è effettuata l erogazione del contributo? Per quanto riguarda l erogazione del contributo, essa è effettuata in due rate. La prima quota, disponibile dal 30 giorno successivo alla pubblicazione, sarà pari al 30% del contributo richiesto e potrà essere richiesta quando sia realizzata una pari quota percentuale di investimenti ammessi. La seconda quota, pari al 70% delle agevolazioni richieste, è disponibile: per i programmi di durata inferiore ai 12 mesi, dopo 6 mesi dalla suddetta pubblicazione; per i programmi di durata superiore ai 12 mesi, dopo 12 mesi la suddetta pubblicazione. La seconda quota potrà essere richiesta al momento della completa realizzazione dell iniziativa che deve avvenire, ad ogni modo, non oltre 24 mesi dalla data del decreto di concessione del contributo. 5

6 2. È possibile ottenere finanziamenti per l acquisto di attività preesistente di un parente? No, l operazione che preveda l acquisizione di attività preesistente dal coniuge o da parenti entro il secondo grado è esclusa dai contributi. RIFERIMENTI NORMATIVI E NORME COLLEGATE - DPR n. 314/00 pubblicato sulla GU n. 256 del 02/11/00; -Circolare n Circolare esplicativa sulle modalità e procedure per la concessione ed erogazioni delle concessioni a favore dell imprenditoria femminile previste dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 314 del 28 luglio 2000 integrata con le novità introdotte con l art. 72 della legge 289 del 27 dicembre 2002 ; Con la Circolare n del 22 novembre 2002 sono state riemanate le disposizioni ed istruzioni sulle modalità e procedure per la presentazione delle domande e la concessione ed erogazioni delle agevolazioni a favore dell imprenditoria femminile come previsto dal DPR n. 314/00, in occasione dell emanazione dell avvio del VI bando destinato all assegnazione delle risorse finanziarie statali del 2004 con la circolare n sono stati introdotti ulteriori chiarimenti ed è stata aggiornata la modulistica. La presente circolare recepisce, altresì, le disposizioni contenute nell art. 72 della legge n. 289/2002 e nel DM 2 novembre 2004 in merito alle nuove modalità di concessione ed erogazione dei contributi. Secondo tali deposizioni a partire dal VI bando di attuazione, l importo delle agevolazioni calcolato sulla base di quanto riportato agli articoli 5 e 6 del DPR 314/00 è concesso per il 50% sotto forma di contributo in conto capitale e per il restante 50% sotto forma di finanziamento a tasso agevolato. 6

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