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1 Ministero della Pubblica Istruzione Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia Ufficio Scolastico Provinciale di Bari U.O. X -Formazione e politiche di supporto all autonomia scolastica Prot. n. 3600/P/15 Bari, 6 agosto 2007 Rif. RITA GOFFREDO (tel Fax ) autonomia.stranieri@libero.it Ai Dirigenti delle seguenti Istituzioni Scolastiche: 1 IPSS LUXEMBURG ACQUAVIVA 2 CD 1 ADELFIA 3 SMS GIOVANNI XXIII ADELFIA 4 CD 6 ALTAMURA 5 CD 1 ALTAMURA 6 CD V S.F. d'ass. ALTAMURA 7 CD III RONCALLI ALTAMURA 8 SMS PACELLI ALTAMURA 9 SMS MERCADANTE ALTAMURA 10 IISS DE NORA ALTAMURA 11 CD 19 Cep IV BARI 12 CD 6 BALILLA BARI 13 CD 15 PRINCIPESSA DI PIEMONTE BARI 14 IC S. NICOLA BARI 15 SMS IMBRIANI BARI 16 SMS VERGA BARI 17 SMS MASSARI GALILEI BARI 18 IPSS DE LILLA BARI 19 ITC ROMANAZZI BARI 20 CD 5 BARLETTA 21 SMS MANZONI BARLETTA 22 SMS Dimiccoli BARLETTA 23 C D CIANCIOTTA BITETTO 24 SMS MODUGNO BITETTO 25 CD 1 ACQUAVIVA CASAMASSIMA 26 CD PEROTTI CASSANO MURGE 27 SMS RUFFO CASSANO MURGE 28 CD 1 TAURO CASTELLANA GROTTE

2 29 IISS PINTO ANELLI CASTELLANA GROTTE 30 IPSSAR CASTELLANA GROTTE 31 SMS CARELLI CONVERSANO 32 CD 3 CORATO 33 ITC TANNOIA CORATO 34 CD 2 S. F. NERI GIOIA DELC. 35 CD 1 GRAVINA 36 CD 2 GRAVINA 37 SMS POMARICI SANTOMASI GRAVINA IN PUGLIA 38 CD MARCONI LOCOROTONDO 39 SMS OLIVA LOCOROTONDO 40 CD 2 MODUGNO 41 CD 1 MODUGNO 42 C D 1 MOLA DI BARI 43 SMS TANZI MOLA DI BARI 44 CD 4 MOLFETTA 45 SMS PASCOLI MOLFETTA 46 SMS GALILEI MONOPOLI 47 CD 1 NOICATTARO 48 CD 2 NOICATTARO 49 SMS PENDE NOICATTARO 50 SMS PASCOLI NOICATTARO 51 SMS MASTROMATTEO PALO DEL COLLE 52 CD 1 SETTANNI RUTIGLIANO 53 SMS MANZONI RUTIGLIANO 54 ITC MONTALE RUTIGLIANO 55 CD 2 RUVO DI PUGLIA 56 CD 1 RUVO DI PUGLIA 57 LS TEDONE RUVO DI PUGLIA 58 CD 1 DON PAPPAGALLO TERLIZZI 59 CD II TERLIZZI 60 SMS MORO FIORE TERLIZZI 61 LPP FIORE TERLIZZI 62 CD III D'annunzio TRANI 63 SMS G. ROCCA TRANI 64 ITC DE VITI DE MARCO TRIGGIANO E p.c. Ai Dirigenti delle Istituzioni Scolastiche di ogni ordine e grado della Provincia LORO SEDI Al Dirigente dell Ufficio I e II dell USR Puglia Alle OO.SS. Comparto Scuola LORO SEDI

3 Oggetto: Art 9 C.C.N.L. Comparto scuola 2002/ C.I.R , art. 4 Attività di formazione per le scuole a forte processo immigratorio Come previsto dal D.D.G. dell USR Puglia prot. n. 9345/3 del , le Istituzioni scolastiche, in indirizzo, svolgeranno in favore del personale scolastico, specifiche attività di formazione, indicate nell art.4, comma 1 C.I.R. annuale , All U.S.P di Bari è stata assegnata la somma di ,00 per l organizzazione di n. 11 corsi di formazione, ( 1752,00 per ciascun corso), a cui le 64 scuole destinatarie dei fondi sono tenute a partecipare ai sensi delle indicazioni della norma contrattuale. Le scuole polo organizzeranno le attività di formazione, come da prospetto allegato, a partire dall 1 settembre Si allega alla presente il consueto modello di formazione e si suggerisce ai Dirigenti delle scuole polo il coinvolgimento dei docenti che hanno frequentato i Seminari di formazione La dimensione interculturale e la realtà scolastica in Puglia a Giovinazzo, in data aprile 2007 ed a Barletta in data 7 e 8 maggio Si ringrazia per la collaborazione e si pongono distinti saluti. Il DIRIGENTE Fabio Scrimitore

4 1. Ambiti di intervento Formazione scuole a forte processo immigratorio L ipotesi progettuale è rivolta alle scuole destinatarie di finanziamenti di cui all art.9 CCNL, Comparto Scuola del 24/7/2003. Tale ipotesi si basa su un attività di formazione, ricerca-azione e supporto da sviluppare durante l intero anno scolastico in un ottica di rete. Si prevedono Moduli Formativi rivolti a più scuole, afferenti ai Centri Risorse Interculturali di Territorio, che svolgeranno attività di coordinamento organizzativo, gestionale e contabile e, in particolare, garantiranno: la contestualizzazione del modello sul territorio; l individuazione dei coordinatori/tutor/relatori; la stipulazione di accordi e convenzioni; la documentazione. La direzione dei corsi sarà affidata ai dirigenti dei Centri Risorse Interculturali di Territorio, situati logisticamente nelle aree di attuazione dei corsi. L USR effettuerà le operazioni di riparto delle risorse economiche, curerà le attività di monitoraggio e verifica dell intervento e, tramite il Coordinamento dei referenti provinciali, dettaglierà il modello organizzativo delle attività di formazione. Gli USP. della Regione individueranno i CRIT che, secondo un criterio di territorialità, svolgeranno i moduli di formazione. 2. Destinatari Ogni modulo di formazione sarà rivolto a 40/42 partecipanti comprensivi dei docenti referenti di tutti i CRIT provinciali, del personale ATA, dei mediatori linguistico - culturali coinvolti nei progetti e degli operatori del terzo settore, per favorire l interazione nell attuazione delle attività da realizzare. Saranno coinvolti nei moduli di formazione: i docenti referenti di tutti i CRIT provinciali; i coordinatori/referenti per team/consigli di classe-interclasse; i docenti funzioni-strumentali e/o responsabili di progetti per l intercultura; gli operatori/referenti di Enti/Istituzioni/Terzo Settore del territorio in numero di 3 per ciascun modulo formativo; i mediatori culturali; I dirigenti parteciperanno agli incontri assembleari. 3. Aspetti organizzativi Ciascun Modulo Formativo prevede: n. 4 incontri di 3 ore ciascuno per un totale di 12 ore. Gli incontri avranno cadenza bimensile, per accompagnare e sostenere i partecipanti al corso di formazione nell attuazione dei progetti e per permettere loro di condividere, nell arco temporale compreso tra un incontro e l altro, riflessioni ed esperienze di realtà affini: 1, 4 incontro: frontali in riunione assembleare (input e avvio; condivisione e verifica) a cura di un relatore/formatore esperto, alla presenza dei dirigenti scolastici, dei tutor e dei direttori dei corsi di formazione; 2, 3 incontro: articolati in gruppi di lavoro condotti da tutor esperti, secondo le seguenti modalità: - confronto interattivo sul tema/contenuto; - presentazione (durante il primo incontro) dei partecipanti e sintetica illustrazione del proprio contesto di lavoro e delle esperienze professionali attinenti al tema;

5 - lezione frontale interattiva (approfondimento teorico sul tema) a cura del tutor/esperto; - attività di piccolo gruppo (schede/questionari/simulazioni, riflessioni ) e feedback nel macrogruppo; - consegne/compiti strutturati per il successivo incontro, anche in riferimento ad attività/percorsi su cui riflettere e lavorare all interno dei propri contesti scolastici durante l arco temporale compreso tra un incontro e l altro. Il risultato di questo lavoro costituirà oggetto di riflessione/discussione/verifica all interno del macro gruppo di lavoro. I gruppi di lavoro saranno costituiti in modo integrato (docenti dello stesso territorio e, se lo si ritiene opportuno, da docenti appartenenti a vari ordini di scuola - ad eccezione dei docenti delle scuole secondarie di II grado, che rilevano problematiche diverse da quelle delle scuole di base -, referenti delle istituzioni/privato sociale del territorio, mediatori coinvolti nei progetti). La composizione dei gruppi resta fissa per tutta la durata della formazione, mentre ruotano i tutor esperti, sviluppando nei vari gruppi percorsi/contenuti stabiliti in fase iniziale (anche sulla base dell analisi dei bisogni formativi dei partecipanti). L attività di formazione sarà realizzata in accordo con gli Uffici Scolastici Provinciali. I formatori impegnati negli incontri assembleari e i tutor potranno essere indicati dai dirigenti dei CRIT, tra personale particolarmente esperto e di esperienza consolidata, con il supporto tecnico dell USR e degli USP provinciali (referenti dispersione scolastica/referenti intercultura/referenti formazione). 4. Contenuti privilegiati Si ritiene che l efficacia dell intervento possa essere garantita dalla scelta di non più di tre temi (pari ai previsti gruppi di lavoro), scelti tra i seguenti (indicati a puro titolo esemplificativo): la rete e il modello interistituzionale di intervento; strategie cooperative tra figure parentali, scuola (docenti/mediatori) e territorio; osservazione sistematica collegiale e integrata su bisogni, comportamenti, atteggiamenti degli alunni per garantire una programmazione mirata e per cogliere segnali di disagio; ridefinizione dell impostazione didattico-educativa della scuola in chiave interculturale, anche attraverso l acquisizione di protocolli di accoglienza ed inserimento inseriti nel POF; innovazione didattica e metodologica riguardante curricoli, contenuti e saperi; la costruzione dell apprendimento: stili di apprendimento/stili di insegnamento - italiano come L2; - il tutoraggio fra pari e/o del docente.

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