Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza

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1 Corso di formazione ai sensi della DGR 465/2007 Tatuaggio e Piercing: aspetti di igiene e sicurezza Rimini, Via Coriano, 38 Sala Smeraldo - piano terra, scala G 15, 22 febbraio marzo 2010

2 Precauzioni Standard: conoscerle per eseguire in sicurezza le manovre di tatuaggio e piercing. Assistente Sanitaria A. Totarello Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Rimini

3 MODALITA DI TRASMISSIONE Il passaggio dei microrganismi dalla sorgente di infezione al soggetto sano può avvenire secondo due modalità principali 1- Malato/ Portatore Sano 2- Malato/ Portatore Ambiente Esterno/Sano 1- trasmissione diretta o per contatto. il passaggio del microrganismo dal malato al sano comporta un rapporto di continuità 2- trasmissione indiretta in quanto l agente biologico rimane per un certo tempo nell ambiente esterno prima di penetrare in un organismo sano

4 MODALITA DI TRASMISSIONE La trasmissione indiretta si compie attraverso l uso di mezzi inanimati: (veicoli: es. strumenti contaminati, acqua) o attraverso esseri animati: (vettori: es.insetti, ecc.)

5 MODALITA DI PENETRAZIONE DI UN AGENTE BIOLOGICO Ingestione Inalazione Contatto mucoso/cutaneo con liquidi contenenti patogeni Introduzione nell organismo attraverso lesioni continue della cute da ferite, punture e tagli Punture di insetti

6 MODALITA DI ELIMINAZIONE DEI PATOGENI I microrganismi patogeni sono eliminati attraverso escrezioni e secrezioni. Le principali vie di eliminazione sono: respiratoria cutanea gastro-intestinale congiuntivale genito-urinaria

7 MALATTIA AGENTE SORGENTE TRASMISSIONE EPATITE B HBV UOMO PARENTERALE PAR. INAPPARENTE EPATITE C HCV UOMO PARENTERALE PAR. INAPPARENTE AIDS HIV UOMO PARENTERALE PAR. INAPPARENTE SALMONELLOSI INFEZIONI da E. COLI S. TYPHI UOMO ESCHERICHIA COLI UOMO ORO-FECALE ORO-FECALE COLITE PSEUDO MEMBRANOSA CLOSTRIDIUM DIFFICILE UOMO ORO-FECALE TUBERCOLOSI Micobatterio Tubercolare UOMO AEREA VARICELLA VIRUS VARICELLA-ZOSTER UOMO AEREA MORBILLO MORBILLI VIRUS UOMO AEREA MENINGITE NEISSERIA MENINGITIDIS UOMO GOCCIOLINE ROSOLIA VIRUS RUBEOLICO UOMO GOCCIOLINE INFLUENZA VIRALE ORTHOMIXOVIR. A,B e C UOMO GOCCIOLINE SCABBIA SARCOPTES SCABIEI UOMO CONTATTO PEDICULOSI PEDICULUS CAPITIS UOMO CONTATTO

8 RACCOMANDAZIONI O PRECAUZIONI UNIVERSALI COSA SONO: idonee misure di barriera per la sicurezza dell operatore e del cliente da adottare per prevenire l esposizione parenterale, cutanea, mucosa, nei casi si preveda un contatto accidentale con sangue e altri liquidi biologici. A CHI SONO INDIRIZZATE: a tutti coloro che effettuano manovre invasive A QUALI CLIENTI DEVONO ESSERE APPLICATE: A TUTTI QUANDO DEVONO ESSERE APPLICATE: SEMPRE

9 QUANDO DEVONO ESSERE APPLICATE Assistenza cliente Manipolazione di strumenti attrezzature Clienti: Tutti potenzialmente infetti Decontaminazione prima di un altro intervento di tatuaggio / piercing

10 OBIETTIVO DELLE PRECAUZIONI Ridurre il rischio di trasmissione di microrganismi attraverso azioni (es. lavaggio mani) uso di dispositivi protettivi (es. guanti, mascherina,) uso di precauzioni per prevenire esposizioni accidendali corretto smaltimento di aghi e taglienti

11 COME SI APPLICANO Igiene e lavaggio mani Uso di guanti Uso di mascherine con o senza visiera, occhiali protettivi Uso di camici Corretta manipolazione di strumenti/oggetti taglienti Controllo ambientale e trattamento della biancheria

12 Igiene delle mani IL LAVAGGIO DELLE MANI: rappresenta una delle migliori misure per ridurre la diffusione delle infezioni.

13 CUTE

14 Flora batterica della cute Flora transitoria Flora residente

15 Flora transitoria Costituita da microrganismi che si depositano sulle mani dopo contatti con oggetti o materiale contaminato; importante nel determinismo delle infezioni; Viene rimossa con acqua e sapone

16 Flora residente Costituita da microrganismi normali saprofiti della cute: raramente è causa di infezioni; viene rimossa solamente con l uso di prodotti antisettici.

17 Trasmissione dei patogeni attraverso le mani La trasmissione si verifica attraverso: Microrganismi capaci di sopravvivere per almeno alcuni minuti sulle mani del personale; procedure di lavaggio od antisepsi delle mani o inadeguate o non praticate, o effettuate con prodotti inappropriati; mani contaminate venute a contatto diretto con un altro cliente od oggetto inanimato che a sua volta contamina il cliente; i microrganismi patogeni possono provenire non solo da ferite infette ma anche da aree di cute normale ed intatta: le zone perineale ed inguinale, le ascelle sono altamente colonizzate.

18 Norme generali Mantenere la cute delle mani integra Il lavaggio delle mani deve essere fatto sotto il flusso dell acqua tiepida corrente. Unghie pulite, no smalto, no unghie artificiali, no monili. Inumidire le mani, usare il prodotto frizionando su dorso e palmo, fra le dita, sui bordi periungueali senza tralasciare polpastrelli, pollici e palmo. Il tempo varia in base al tipo di lavaggio.

19 Norme generali Risciacquare abbondantemente. Asciugare con accuratezza: l eventuale umidità favorisce la crescita batterica ed è irritativa Asciugare tamponando delicatamente Se non vi sono rubinetti con comandi a gomito chiudere il rubinetto con una salvietta.

20 Tipologie di Igiene delle mani e misure di prevenzione da adottare da parte dell operatore Lavaggio sociale delle mani Lavaggio antisettico delle mani Frizionamento alcoolico delle mani Uso di guanti ed eventuali altri mezzi di protezione

21 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI PERCHE? Azione che mira ad eliminare: - lo sporco che si deposita sulle mani - la flora microbica transitoria o contaminante. ACQUA + SAPONE

22 I Prodotti: i detergenti Prodotti che svolgono un azione pulente: Sono composti da parti idrofile e lipofile, possono essere divisi in quattro gruppi: Anionici Cationici Anfoteri Non ionici.

23 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI Risorse Materiali: Flacone di detergente liquido con erogatore Salviette di carta monouso

24 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI Descrizione attività: Aprire il rubinetto e regolare la temperatura dell acqua (quella ideale è di circa 37 C; evitare di usare acqua calda poiché la ripetuta esposizione all acqua calda può aumentare il rischio di dermatiti). Bagnare mani e polsi sotto il getto dell acqua. Versare sulle mani una dose di detergente. Frizionare dita, spazi interdigitali, palmo della mano e polsi per almeno 15 secondi. Risciacquare le mani ed i polsi. Asciugare accuratamente le mani ed i polsi tamponando con salviette monouso.

25 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI RACCOMANDAZIONI: Non usare saponette o saponi a barre: questi possono rappresentare un potenziale terreno di coltura. Non usare asciugamani in stoffa poiché anch essi possono diventare ricettacolo di microrganismi.

26 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI INDICAZIONI GENERALI: - Quando le mani sono chiaramente sporche - Prima e dopo aver utilizzato i servizi igienici - Dopo i colpi di tosse, gli starnuti e dopo essersi soffiati il naso - Prima e dopo il consumo di alimenti - All inizio ed al termine dell attività professionale

27 1. IL LAVAGGIO SOCIALE DELLE MANI INDICAZIONI SPECIFICHE: - PRIMA E DOPO ogni contatto diretto con il cliente - PRIMA E DOPO aver indossato guanti monouso - DOPO la manipolazione (con i guanti), di secrezioni, di sangue - PRIMA E DOPO la manipolazione di presidi usati sul cliente - IMMEDIATAMENTE DOPO il contatto accidentale (senza guanti) con qualsiasi secrezione corporea, sangue, ferite del cliente.

28 TECNICA DI LAVAGGIO DELLE MANI

29 Rimuovere anelli, bracciali, orologio Dopo aver bagnato le mani versare 3-5 ml di sapone liquido nel palmo della mano e sfregare vigorosamente le mani l una con l altra

30 Sfregare il palmo destro sul dorso della mano sinistra e viceversa

31 Sfregare i palmi tra di loro con le dita intrecciate

32 Strofinare la punta delle dita di ogni mano l una contro l altra

33 Assicurarsi che i pollici tocchino i polsi dell una e dell altra mano

34 ASSICURARSI CHE I POLLICI TOCCHINO I POLSI DELL UNA E DELL ALTRA MANO Massaggiare vigorosamente la parte superiore delle dita nel palmo dell altra mano con le dita intrecciate

35 Sciacquare bene tutte le parti delle mani tenendole più alte dei gomiti

36 Asciugare accuratamente le mani con salviette di carta monouso utilizzando l ultima per chiudere il rubinetto.

37 Zone della mano che più frequentemente non vengono lavate Zone della mano che spesso non vengono lavate Zone della mano che sempre vengono lavate

38 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI PERCHE? Azione che mira a ridurre la flora microbica transitoria e residente delle mani. ACQUA + SOLUZIONE ANTISETTICA

39 I Prodotti: Agente antisettico Sostanza antimicrobica che applicata sulla cute riduce la flora microbica I saponi antimicrobici sono detergenti contenenti un agente antisettico.

40 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI Nella scelta del prodotto è opportuno considerare: La composizione chimica L aggressività sul mantello lipidico naturale Le possibili reazioni allergiche I costi Spettro di attività del principio Durata del suo effetto

41 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI Eseguire il lavaggio sociale, poi: lavare con un antisettico per almeno 2 minuti: - clorexidina gluconato al 4% in soluzione acquosa con detergente (es. Neoxidina 4% mani, Hibiscrub); - povidone iodio soluzione acquosa 7,5%- 10% (es. Povi iodine scrub-pvp iodio); - triclosan 1,5%.

42 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI INDICAZIONI: PRIMA di indossare i guanti DOPO contatto accidentale con materiali biologici o materiali potenzialmente contaminati, ad esempio: ferite, secrezioni, escrezioni, sangue anche se si sono usati i guanti (non si applica nel caso di esposizione parenterale e/o di esposizione mucosa).

43 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI Descrizione attività Rimuovere monili Bagnare i polsi e le mani con acqua tiepida Distribuire sulle mani e sui polsi circa 4 ml di antisettico Strofinare con attenzione sugli spazi interdigitali periungueali ed alle parti laterali delle mani per circa 2 minuti. Sciacquare avendo cura di tenere le mani al di sopra del livello dei gomiti, per evitare che l acqua degli avambracci contamini le mani Asciugare con salviette, tamponando iniziando da ogni dito, per ultimo l avambraccio, poi la piega del gomito senza tornare sulle mani Una salvietta per mano.

44 2.IL LAVAGGIO ANTISETTICO DELLE MANI Raccomandazioni: Per l utilizzo, la manipolazione e la conservazione dell antisettico consultare la scheda tecnica e di sicurezza del prodotto. Apporre la data di apertura sul flacone antisettico, questo consentirà di sostituire il prodotto secondo i tempi indicati dal produttore. Conservare l antisettico esclusivamente nella sua confezione originale: non travasare in altri flaconi e non rabboccare. Ogni volta che si sostituisce il flacone sostituire anche l apposito erogatore.

45 3.FRIZIONAMENTO ALCOLICO DELLE MANI Tecnica alternativa: - consiste nel frizionare le mani con una soluzione idroalcolica. - E un alternativa al lavaggio delle mani che può essere eseguita quando le mani non sono visibilmente sporche. - Questa alternativa ha il vantaggio di poter essere usata rapidamente, senza spostamenti ed anche in assenza di lavandino. - Può essere praticata durante l attività sul cliente.

46 I PRODOTTI: Soluzione alcolica Preparato liquido antimicrobico per l igiene delle mani senza uso di acqua, a base di alcool etilico, addizionato con sostanze emollienti.

47 3.FRIZIONAMENTO ALCOLICO DELLE MANI Risorse Materiali: Flacone di soluzione idroalcolica pronta all uso disponibile in due formati: 100 ml (uso personale), da conservare nella tasca del camice 500 ml con erogatore da collocare su un carrello.

48 3.FRIZIONAMENTO ALCOLICO DELLE MANI Descrizione attività: applicare da 1.5 a 3 ml di gel o soluzione alcoolica sul palmo di una mano e frizionare le mani insieme, coprire tutta la superficie delle mani e delle dita, compresa la zona attorno alle unghie, continuare a frizionare le mani fino alla loro completa asciugatura, se applicate una sufficiente quantità di prodotto, dovrebbero occorrere circa secondi di frizionamento prima di sentire le mani asciutte.

49 I vantaggi della disinfezione alcolica delle mani Rapidità d azione Ampio spettro (germi, funghi, virus, no spore) Non richiesti risciacquo ed asciugatura Richiede sec. rispetto ai 2 minuti ( in media) del lavaggio con acqua + antisettico Minore irritazione cutanea rispetto ai detergenti

50 3.FRIZIONAMENTO ALCOLICO DELLE MANI Raccomandazioni: Per rendere efficace l igiene delle mani, occorre mantenere: - la cute delle mani idratata, prevenendo secchezza ed irritazione; - le unghie corte, ben curate senza utilizzare unghie finte o smalto; - dita e polsi privi di anelli, monili ed orologi. Apporre la data della prima apertura dell antisettico sul flacone: questo consentirà di sostituire il prodotto secondo i tempi indicati dal produttore. Sostituire sempre l erogatore ad ogni sostituzione del flacone. Conservare l antisettico esclusivamente nella sua confezione originale: non travasare in altri flaconi e non rabboccare.

51 Dispositivi Protezione Individuale (DPI) I DPI devono essere impiegati quando i rischi non possono essere eliminati o ridotti in maniera sufficiente dalla prevenzione e organizzazione del lavoro. Ricordarsi che: PRIMA DI LASCIARE L AREA DI LAVORO O IL BOX OCCORRE RIMUOVERE E SMALTIRE I DISPOSITIVI, QUALI GUANTI E CAMICE

52 Dispositivi Protezione Individuale (DPI) Qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi, suscettibili di minacciare la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. Art. 40 D. Lgs. 626/94

53 COME COMPORTARSI? MANI: lavaggio prima e dopo il contatto con il cliente o con oggetti potenzialmente contaminati CAMICE GUANTI MASCHERINA.E UTILIZZARE

54 Guanti VANNO INDOSSATI Guanti puliti subito prima di toccare mucose e cute non integra o cute integra potenzialmente colonizzata Guanti puliti nei contatti con sangue, oggetti contaminati

55 I GUANTI Sono una vera e propria barriera fisica. Il loro uso consente di realizzare una doppia tutela: del cliente (sono dispositivi necessari alla prevenzione di infezioni) dell operatore (sono dispositivi di protezione individuale) devono essere monouso (in lattice non sterile; lattice sterile; in nitrile).

56 I GUANTI Devono essere indossati: su entrambe le mani ogni volta che si prevede il contatto con sangue, secrezioni, escrezioni ed oggetti contaminati prima del contatto con cute non integra o con mucose.

57 I GUANTI: principali indicazioni Scegliere guanti appropriati per la procedura Tenere corte le unghie per evitare lacerazioni dei guanti Non indossare anelli, bracciali ed orologi che possono lacerare i guanti Lavare le mani prima di indossare i guanti

58 I GUANTI: principali indicazioni Non riutilizzare mai i guanti usati Cambiare i guanti in caso di lesioni evidenti Sfilare i guanti immediatamente dopo l uso, rivoltarli e gettarli negli appositi contenitori per rifiuti speciali. Importante non toccare oggetti, superfici ambientali e prima di passare ad un altro cliente: Eseguire un adeguato lavaggio delle mani subito dopo la rimozione dei guanti.

59 I GUANTI ATTENZIONE! L USO DEI GUANTI NON RIDUCE LA NECESSITA E LA FREQUENZA DEL LAVAGGIO DELLE MANI!

60 Guanti VANNO CAMBIATI: NEL CORSO DI MANOVRE RIPETUTE SULLO STESSO CLIENTE DOPO CONTATTO CON MATERIALE POTENZIALMENTE CONTAMINATI IN CASO DI ROTTURA, PROCEDENDO AD UN LAVAGGIO PRIMA DI INDOSSARE IL PAIO PULITO VANNO RIMOSSI: PRONTAMENTE DOPO L USO PRIMA DI TOCCARE OGGETTI NON CONTAMINATI, SUPERFICI E PRIMA DI ASSISTERE UN ALTRO CLIENTE Ricordarsi l immediato lavaggio delle mani

61 Guanti USO DI GUANTI STERILI: La Deliberazione prevede l uso di guanti sterili monouso quando si prevede il contatto con sangue o altre secrezioni corporee, oltre che nella manipolazione di strumenti sterili, quali gli aghi.

62 Precauzioni per malattie a trasmissione tramite goccioline (DROPLET) Patologie più frequenti: Meningite meningococcica, polmonite, scarlattina, rosolia, parotite, pertosse, poliomielite (diffusione faringea), malattie streptococciche di gruppo A.

63 Precauzioni per malattie a trasmissione aerea (DROPLET NUCLEI) Patologie più frequenti: Morbillo, varicella, TB.

64 Mascherine e occhiali, o visiere Si possono indossare per proteggere mucose di occhi, naso e bocca durante le procedure di tatuaggio e piercing, allo scopo di evitare schizzi di sangue o altre secrezioni.

65 CAMICI VANNO INDOSSATI: CAMICI PULITI E GREMBIULI DI PLASTICA MONOUSO DOVREBBERO ESSERE INDOSSATI PER EVITARE SPRUZZI EMATICI NONCHE LA CONTAMINAZIONE DEGLI ABITI. VANNO RIMOSSI: PRIMA DI LASCIARE L AREA DI LAVORO Ricordarsi l immediato lavaggio delle mani

66 STRUMENTI Assicurarsi che gli strumenti riutilizzabili vengano correttamente: decontaminati, puliti, disinfettati/sterilizzati, prima di essere impiegati per l assistenza ad altri pazienti. Assicurarsi che gli articoli monouso vengano correttamente eliminati.

67 Strumenti e oggetti taglienti COSA NON FARE: non reincappuciare l ago non volgere la punta verso il proprio corpo non cercare di manomettere le punte o gli aghi prima dell eliminazione COSA FARE: eliminarli prontamente in appositi contenitori lasciare cadere gli strumenti che stanno per cadere.

68 CONTROLLO AMBIENTALE 1. Pulire e disinfettare le superfici nelle immediate vicinanze del cliente e quelle più facilmente contaminate (es. maniglie porte, supporti del lettino, superfici da bagno), nonché quelle meno toccate (es. superfici orizzontali delle sale di attesa). Di fronte alla contaminazione di superfici e piani di lavoro con sangue o con strumenti contaminati, occorre trattare con soluzioni disinfettanti a base di clorossidante elettrolitico al 2% - 5% (es. amuchina ) o con derivati fenolici o con clorexidina + cetrimide. N.B. Alcuni disinfettanti possono avere potenzialità irritanti nonché tossiche. Pertanto, fate attenzione a usarli con le dovute precauzioni che sono in essi indicati (es. guanti da cucina).

69 Se si deve eseguire una disinfezione d emergenza: Pulire le superfici contaminate con sangue o altri liquidi corporei, al più presto, usando straccio monouso imbevuto in varechina diluita (1 parte di varechina e 4 di acqua), lasciando a contatto per qualche minuto Lavare successivamente le superfici con acqua calda e detergente. Asciugare con salviette monouso

70 CONTROLLO AMBIENTALE Pulite, con regolarità, pavimenti, pareti, finestre. Tenere puliti i filtri dei climatizzatori. Si possono usare fogli di polietilene per rivestire le superfici. Sostituirli tra un cliente e l altro. Utilizzare un disinfettante registrato come attivo sui patogeni che piu probabilmente contaminano l ambiente di lavoro.

71 TRATTAMENTO DELLA BIANCHERIA Ove possibile, usare prodotti monouso. Maneggiare la biancheria usata in modo da prevenire la contaminazione di se stessi (es. uso di guanti), dei clienti ed ambienti) Corretta eliminazione dei rifiuti

72 DISINFEZIONE E DISINFETTANTI: cenni DISINFEZIONE: processo chimico o fisico con scopo immediato di distruggere i microbi patogeni e non (anche se non tutti) presenti su superfici e attrezzature. ANTISEPSI: se il processo distruttivo è applicato su cute, mucose, tessuti viventi Il disinfettante idoneo va scelto in rapporto alla resistenza dei microbi che si vogliono distruggere e al minor danno per l uomo.

73

74 FATTORI CHE INFLUENZANO LA POTENZIALITA DI UN DISINFETTANTE Concentrazione dell agente Tempo di esposizione (in genere = 20 minuti) ph Temperatura Natura del microrganismo Presenza di materiale estraneo

75 CARATTERISTICHE DI UN BUON DISINFETTANTE Deve possedere azione microbicida Non deve deteriorare il substrato su cui viene applicato Non deve essere particolarmente tossico o irritante per l uomo e animali Deve possedere ampio spettro d azione Non deve essere troppo costoso, né deve richiedere particolari attrezzature

76 DISINFEZIONE DI BASSO LIVELLO Determina la distruzione di tutti i batteri in fase vegetativa Alcuni virus Alcuni miceti Disinfettanti di basso livello: Alcol etilico e isopropilico al 70-90%; Composti dell ammonio quaternario; Fenoli e Iodofori in soluzione detergente; Ipoclorito di sodio al 5.2% (diluito 1:500)

77 DISINFEZIONE DI LIVELLO INTERMEDIO Determina la distruzione di batteri in fase vegetativa Maggior parte di virus e miceti Mycobatterio Tubercolare Disinfettanti di livello intermedio: Alcol etilico e isopropilico al 70-90%; Fenoli e Iodofori in soluzione detergente; Ipoclorito di sodio al 5.2% (diluito 1:50)

78 DISINFEZIONE DI ALTO LIVELLO Determina la distruzione di tutti i microrganismi con eccezione di numerose spore Disinfettanti di alto livello: Aldeide glutarica al 2%; Acido peracetico al %; Perossido di idrogeno stabilizzato al 6%; Ipoclorito di sodio al 5.2% (diluito 1:50)

79 ALOGENI CLORO: Biossido di Cloro; Ipoclorito di calcio, sodio e di potassio; Cloramine. Antisettico e disinfettante universale, attivo contro tutti i microrganismi Forte ossidante, corrosivo per i metalli Le soluzioni di ipoclorito sono le più disponibili. La candeggina per uso domestico contiene di norma 50g/litro di cloro disponibile e si usa diluita.

80 ALOGENI GLI IPOCLORITI(Ipoclorito di sodio, di calcio e Dicloroisocianurato) ) sono più facilmente inattivati dalla materia organica. In tal caso. è possibile usare le CLORAMINE, che agiscono più lentamente del CLORO. In genere, una concentrazione di 20 g/litro è sufficiente sia per disinfezione di sporco che di pulito

81 ALOGENI IODIO: azione limitata dalla presenza di sostanza proteica. Conosciuto come soluzione alcolica (Tintura di Iodio) per disinfezione della cute integra, poichè ha effetti irritanti sulle ferite oltre che effetti corrosivi e coloranti. Alternativa sono gli IODOFORI (iodio+detergenti sintetici non ionici, es. polivinilpirrolidone), usati per disinfezione di strumenti, oggetti, superfici.

82 ALCOLI ALCOL ETILICO E ISOPROPILICO: attivi contro batteri vegetativi, funghi e alcuni virus, ma non contro spore. Disinfettanti e antisettici. Si devono usare in concentrazioni del 70% in acqua altrimenti si rischia, con concentrazioni più alte o più basse, di non ottenere il medesimo effetto germicida. Per ottenere effetti potenziati, si possono usare miscelati a formaldeide o cloro

83 ALDEIDI ALDEIDE FORMICA: attiva su tutti i microbi, inattiva anche le spore. Molto irritante Si usa come gas per la disinfezione di ambienti chiusi, oggetti delicati (pellicce, libri, vestiti) Più spesso usata in forma saponosa (Lisoformio), per disinfettare oggetti e superfici.

84 ALDEIDI GLUTARALDEIDE: attiva su tutti i microbi, inattiva anche le spore. Irritante, tossica Si usa in soluzione acquosa per la disinfezione di strumento medici.

85 BIGUANIDI CLOREXIDINA GLUCONATO: attivo su Gram+, inattivo su spore, poco attivo su Micobatteri.. Attività virucida verso HIV, Citomegalovirus. Utilizzato per disinfezione ambientale e antisepsi della cute Tossica per l orecchio interno e congiuntiva oculare.

86 FENOLI FENOLO (o Acido Fenico), CRESOLI, XILENOLI: azione antibatterica ma non attivi su spore: Scarsa azione nei confronti di virus, mentre sono attivi nei confronti di miceti. CREOLINE: sono soluzioni saponose a base di Fenolo. Odore sgradevole, ma buona attività disinfettante

87 FENOLI FENILFENOLI e FENOLI ALOGENATI (con Cloro): gli alogenati presentano forte azione antibatterica, talvolta specifica. Ne è esempio ESACLOROFENE, attivo contro gli Stafilococchi patogeni. Spesso presenti in commercio, con aggiunta di profumazioni, per la disinfezione di mani, oggetti e superfici.

88 PEROSSIDI PEROSSIDO DI IDROGENO: Potente disinfettante grazie alla sua azione ossidante. Attivo su batteri, virus e miceti. Si usa per decontaminare apparecchiature ma non devono essere di alluminio, rame o bronzo. Disinfettante/Sterilizzante (come gas in autoclave) In soluzione al 30% in acqua. Per l uso va diluito.

89 PEROSSIDI ACIDO PERACETICO: agisce su batteri, virus, miceti e spore. Si usa per disinfezione/sterilizzazione di dispositivi termolabili (concentrazione 0.2% e ph 6.4)

90 COMPOSTI QUATERNARI DI AMMONIO CETRIMIDE, CLORURO DI BENZALCONIO: attivi verso batteri Gram+, miceti, alcuni virus. Poco attivi su batteri Gram- - e inattivi su spore. Si usano per disinfezione di pareti, pavimenti, mobili e come antisettici di escoriazioni ed abrasioni superficiali.

91 SAPONI Mescolanze di Sali di acido oleico, palmitico e stearico. Abbassano la tensione superficiale, con azione detersiva e sgrassante e una debole azione antibatterica.

92 Grazie per l attenzione!

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