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1 campi di battaglia - forti - musei - monumenti - sacrari - zone di interesse PROVINCIA DI VENEZIA PROVINCIA DI VICENZA

2 Questa guida, che esce migliorata nei contenuti e nell organizzazione, intende aiutare i visitatori a muoversi nel territorio per scoprire alcuni segni di un evento storico importante, che merita di essere approfondito anche con altri strumenti di conoscenza. Essa si offre come invito a cercare e a trovare i luoghi della Grande Guerra nel Veneto, nella speranza di accendere curiosità ed interesse per il drammatico passaggio storico che ha cambiato il destino di un territorio e delle sue popolazioni. La guida contiene le informazioni essenziali sui principali siti che offrono la possibilità di scoprire, approfondire e conservare la memoria della Grande Guerra nelle Province di Belluno, Treviso, Venezia e Vicenza. I siti sono raggruppati in tre grandi Ecomusei che si stanno costituendo per meglio raccontare le tante storie locali che costituiscono la comune storia nazionale. La guida contiene una mappa generale e tre mappe di sezione che riportano, con colori diversi, la posizione dei siti illustrati nel volume. campi di battaglia - forti - musei - monumenti - sacrari - zone di interesse

3 I luoghi della Grande Guerra Il ricordo della Grande Guerra dovrebbe essere un momento di rifl essione piuttosto che di celebrazione. Dobbiamo ricordare e onorare chi ha lasciato la vita e la gioventù in quei tragici anni in terra veneta, lungo un confi ne nebuloso e artifi ciale che sembra a noi un mostro della ragione se lo guardiamo con gli occhi di oggi, di un Europa dove culture e identità diverse convivono senza staccionate, collaborando tra loro. Allora certo più di oggi l Europa dei governi era diversa dall Europa dei popoli e per interessi e ideali altrui, spesso sconosciuti, non condivisi e non compresi, centinaia di migliaia di ragazzi sono stati inviati al fronte, a combattere contro altri ragazzi, che avevano l obbligo e il dovere di vedersi nemici, di odiarsi fi no all estremo sacrifi cio. Oggi noi ricordiamo, valorizziamo e ripercorriamo i luoghi insanguinati dove si è combattuto, in un Veneto di pace che guarda ad un futuro di sviluppo per le proprie comunità, e lo facciamo con il rispetto che si deve a quegli eventi e a quei sacrifi ci. L auspicio è, però, che questi scorci del Veneto, spesso tanto diversi e persino diffi cili, possano essere conosciuti perché così merita la loro bellezza straordinaria, esaltata dall essere stato teatro di fatti rimasti nella storia, che non dobbiamo dimenticare perché non devono più ripetersi. La memoria oltre i confini Esce profondamente rinnovata ed integrata la guida istituzionale dedicata ai principali luoghi della grande guerra in Veneto: campi di battaglia, fortifi cazioni, monumenti cimiteri, sacrari, zone di interesse storico. L obiettivo che unisce quattro Province venete, la Regione ed il Ministero alla Cultura, non è la celebrazione di una vittoria ormai lontana nel tempo e dai contorni tragici (con un bilancio di milioni di morti, davvero ci fu chi vinse?), quanto piuttosto rendere onore alle sofferenze dei soldati di entrambe le parti, che qui vennero sacrifi cati, e ricordare altresì i patimenti dei civili perché nella nostra regione la Prima Guerra Mondiale fu davvero totale ed investì città e borghi rurali, squassò la pace dei monti, lacerò la popolazione, lasciando impresse ferite che ancora non si sono rimarginate del tutto. Tant è vero che se a livello di memoria pubblica sono i libri scritti da noti autori come Lussu, Hemingway, Comisso ed altri a raccontare quegli eventi, qui da noi la consapevolezza dell entità di tale tragedia è affi data alla consegna intergenerazionale, cosicché il ricordo sopravvive e riaffi ora per correnti carsiche attraverso la riproposizione di racconti dei testimoni più umili le cui voci risuonano sincere perché non mediate dai fi ltri delle ideologie. Chi viene a visitare il Veneto non può ignorare questa pagina della sua storia, che è anche storia comune per l Italia perché qui si formò, in modo sofferto e problematico, la coscienza nazionale del nostro paese e per l Europa, perché qui si affrontarono soldati provenienti da oltre una quindicina di nazioni. il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia Gianpaolo Bottacin Presidente della Provincia di Belluno Leonardo Muraro Presidente della Provincia di Treviso Francesca Zaccariotto Presidente della Provincia di Venezia Attilio Schneck Presidente della Provincia di Vicenza

4 Ecomuseo delle Prealpi Vicentine

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6 1 MONTE PASUBIO 3 CIMA ALTA - VACCARESSE L attuale limite amministrativo tra le province di Trento e di Vicenza ricalca esattamente anche sul Pasubio, il confi ne politico esistente fi no al 1918 fra Italia e Austria - Ungheria: questa fu la premessa all eccezionale ruolo strategico che il monte ricoperse durante la Grande Guerra. Una grandiosa rete di mulattiere e di sentieri tra cui primeggia, per la sua straordinaria arditezza la Strada delle Gallerie grazie alla quale si raggiunge la zona sommitale attraverso un ambiente prettamente dolomitico. Comuni di Valli del Pasubio Posina Trambileno (TN) Vallarsa (TN) Terragnolo (TN) Staccandosi dal massiccio del Pasubio il Monte Novegno argina da meridione il medio Posina e da qualunque parte lo si osservi dà l esatta impressione di costituire un estremo e cospicuo baluardo verso la pianura vicentina, quale in effetti divenne durante la Strafexpedition della primavera Dopo il ripiegamento delle truppe austro-ungariche i reparti italiani iniziarono i lavori di un intensa sistemazione difensiva, in particolare sul caposaldo del Priaforà, sulla Cima Alta, sulle Vaccaresse e sul Rivon Comuni di Schio e Posina Monte Novegno RECOARO TERME VALLI DEL PASUBIO SCHIO SCHIO VALLI DEL PASUBIO VICENZA 2 MONTE MAGGIO 4 MONTE CENGIO Dal M. Maggio trae origine il poderoso contrafforte verso sud che si sviluppa in maniera progressivamente decrescente con le sommità del Coston dei Laghi, del M. Borcoletta, del Corno del Coston, fi no alle ardite torri del M. Majo a contenere l alta Val Posina. Si tratta di un importante zona prealpina che oltre al grande interesse storico riferito in modo particolare al primo anno di guerra fi no alla Strafexpedition che iniziò proprio in questi luoghi, si aggiunge quello ambientale con l immagine di questi affascinanti panorami. Comuni di Posina e Laghi La zona monumentale del Cengio conserva uno dei percorsi più suggestivi ed evocativi delle operazioni belliche in montagna: La Granatiera, una strada di arroccamento scavata interamente nelle pareti rocciose del Cengio che strapionbano sulla sottostante Val d Astico. A essa si affi anca un sistema di gallerie, postazioni, batterie in caverna, mulattiere di arroccamento, in un contesto paesaggisticamente entusiasmante. Cogollo del Cengio POSINA LAGHI COGOLLO DEL CENGIO TRESCHE CONCA VALDASTICO VICENZA ASIAGO 10 11

7 5 VAL MAGNABOSCHI 7 MONTE FORNO VICENZA CESUNA Le posizioni del Lemerle, Magnaboschi, e dello Zovetto furono aspramente contese durante la Strafexpedition quando i reparti italiani (brg. Forlì e Liguria) riuscirono defi nitivamente a fermare l avanzata imperiale. Dall aprile del 1918 la zona fu presidiata dalle unità inglesi contro le quali si infranse l offensiva austriaca del giugno 1918 ed alle quali si deve, in gran parte, la realizzazione del complesso sistema di trincee, delle postazioni blindate e dei ricoveri ancor oggi visibili. ASIAGO 1918 Roana Orario di apertura: tutti i giorni dalle 9.00 alle nei mesi di luglio e agosto; la domenica dalle 9.00 alle nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. ASIAGO GALLIO Per la sua particolare posizione il Monte Forno venne sistemato a difesa dai reparti stiriani del 27 o Reggimento di fanteria divenendo un imponente caposaldo contro il quale, nel giungo del 1917, si infransero gli assalti dei fanti della brigata Arno nel tentativo di raggiungere la Val Galmarara. Di grande interesse è la visita dei ricoveri e delle opere esistenti lungo le pendici occidentali del Forno come pure del complesso sistema di gallerie che collegava le immediate retrovie alle postazioni in caverna ed alla linea principale di resistenza. ENEGO VALSUGANA 1917 Enego - Lusiana 6 MONTE ZEBIO 8 MONTE CHIESA Lo Zebio, grazie alla sua posizione centrale, divenne un caposaldo importante della linea di resistenza austriaca che si snodava dalla Val d Assa all Ortigara. Per tale motivo esso venne attrezzato alla difesa con un complesso sistema di trincee, gallerie e postazioni in caverna ancor oggi in gran parte visibili. Nel corso dell estate 1916 e soprattutto in occasione della Battaglia dell Ortigara (10-25 giugno 1917) i reparti italiani attaccarono ripetutamente le posizioni austriache senza conseguire tuttavia alcun successo Asiago Il monte Chiesa divenne il memoriale del 17 o reggimento sloveno di Lubiana, che fu schierato lassù nel giugno del 1916 assieme ad unità bosno-erzegovesi e stiriane. Fu infatti il reggimento di Lubiana ad organizzarne le linee e le retrovie; restano importanti vestigia come i baraccamenti del comando o la cosiddetta Dolina degli Sloveni ed il complesso sistema di gallerie e postazioni in caverna del Thurmau Tunnel intitolato al comandante del reggimento Ventour von Thurmau. La cima non venne mai attaccata direttamente dalle truppe italiane per la sua posizione impervia Enego Monte Ortigara ASIAGO GALLIO ORTIGARA ENEGO VICENZA ASIAGO VALSUGA 12 13

8 9 CIMA CALDIERA 11 MONTE LOZZE Occupata dagli alpini durante la controffensiva italiana, tra l estate del 1916 e l autunno del 1917 tutta la zona venne potentemente fortifi cata. Di grande interesse è il complesso di baraccamenti del Pozzo della Scala ed il groviglio di camminamenti e trincee che dal Pozzo della Scala si diramano verso il Campanaro, la sovrastante Cima Caldiera ed i resti dell osservatorio del Gen. Di Giorgio comandante del IV o raggruppamento alpino durante la Battaglia dell Ortigara Enego Monte Ortigara Importante caposaldo della linea di massima resistenza italiana, il M.te Lozze fungeva da ottimo osservatorio dirigendo i tiri delle artiglierie contro le posizioni austriache dell Ortigara e dei Campigoletti. Dal Lozze, inoltre, si dipartivano i principali camminamenti che collegavano le linee avanzate del vallone dell Agnellizza e, a sud, dei Campiluzzi con le retrovie logistiche. Tutta la zona conserva ancora evidenti resti delle opere difensive realizzate dalle truppe italiane tra l estate del 1916 e l autunno del Enego GALLIO ENEGO ORTIGARA ENEGO ASIAGO VALSUGANA ASIAGO VALSUGANA 10 MONTE ORTIGARA 12 MELETTE DI FOZA Si tratta di una delle aree di maggior interesse storico dell intero Altopiano, teatro di una delle più sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale: l Azione K meglio conosciuta come Battaglia dell Ortigara (giugno 1917). I resti delle imponenti opere difensive realizzate da entrambi gli eserciti ed il complesso sistema di strade, mulattiere e centri logistici, manifestano ancora oggi una grande suggestione ed un forte potere evocativo. L intera area è inoltre attraversata, oltre che da numerose strade e mulattiere di guerra ancora in discrete condizioni di conservazione, anche dal Sentiero della Pace e da alcuni sentieri turistici segnalati dal CAI Enego Il complesso anfi teatro naturale costituito dalle cime dei monti Tondarecar, Castelgomberto, Fior, Spil e Miela che circondano la piccola malga Lora, nel giugno1916 e nel novembre 1917 fu teatro di alcune tra le più cruenti battaglie combattute sull Altopiano di Asiago nel corso dell intero confl itto, come testimoniano i numerosi cippi e monumenti presenti nella zona ed i resti del cimitero militare di malga Lora Foza ORTIGARA ENEGO GALLIO FOZA ASIAGO VALSUGANA ASIAGO VALSUGANA 14 15

9 13 FORTE CAMPOLONGO 15 FORTE CORBIN VAL D ASTICO ROTZO Il forte Campolongo, gemello del Verena, realizzato a strapiombo sulla Val d Astico è sicuramente, dopo il forte di Punta Corbin, quello meglio conservato. Attualmente nei pressi del forte termina uno dei due percorsi del Sentiero della Pace che dalla vicina piana di Vezzena (in territorio Trentino) attraversa in direzioni opposte l Altipiano. Fu costruito tra gli anni 1912 e 1914 ed era armato a 4 cannoni da 149 S sistemati in cupole girevoli dello spessore di 180 mm. ROANA ASIAGO Rotzo Il forte Corbin a causa della sua posizione notevolmente arretrata rispetto al fronte rimase praticamente inattivo per tutta la VICENZA TRESCHE CONCA prima parte del confl itto. In origine era armato con sei pezzi da 149 sistemati in cupole girevoli di acciaio, ma i suoi cannoni furono portati in altra sede e sostituiti con tronchi di legno. Il forte venne bombardato nel maggio 1916 all avvio della Strafexpedition e fu occupato dalle avanguardie austriache del gruppo Kliemann alle del 29 maggio Abbandonato nella ritirata strategica del 24 giugno 1916, il forte rimase punto di osservazione avanzata italiana. ASIAGO 1916 Ingresso a pagamento Roana Aperto tutti i giorni dalle 9.00 alle nei mesi di luglio e agosto; la domenica dalle 9.00 alle nei mesi di aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre e novembre. 14 FORTE RATTI 16 FORTE CAMPOMOLON Dominante la Conca d Arsiero, in prossimità dell abitato di case Ratti, si trova l omonimo forte. Edifi cato a valle, alla destra orografi ca del torrente Astico, ad una quota di circa 350 mt, forte Ratti aveva lo scopo di controllare i movimenti provenienti dall alta Val d Astico. Edifi cato negli anni , presenta alcune evidenti differenze concettuali di progettazione che lo distinguono dalle altre fortifi cazioni italiane realizzate successivamente. Valdastico Sull ex confi ne italo-austriaco, sopra la cresta montuosa che separa gli altipiani dei Fiorentini e di Tonezza, alla quota di metri, venne costruito il forte Campomolon, opera incompiuta, anche se all inizio della guerra ugualmente armata da una batteria di obici da 280 mm. Si possono notare i poderosi muraglioni a secco a copertura del forte, l enorme sbancamento di terra effettuato per costruire il forte metà in roccia e metà allo scoperto e infi ne l interessante galleria tubolare, di buon gusto architettonico. Arsiero PEDESCALA VALICO VALBONA TONEZZA LASTEBASSE ARSIERO FOLGARIA ARSIERO 16 17

10 17 FORTE VERENA 19 FORTE LISSER Il forte Verena è sicuramente la fortezza più conosciuta e citata nella copiosa memorialistica della Grande Guerra. Armato con quattro pezzi da 149, nei primi giorni del confl itto riuscì ad infl iggere pesanti danni alle fortezze austriache della piana di Vezzena. Il 12 giugno 1915 tuttavia venne messo fuori combattimento da un pesante colpo di granata, sparato presumibilmente dalle posizioni austriache della Costa Alta, che causò la morte di ben 44 artiglieri. L evento, che ebbe vasta eco sulla stampa nazionale ed internazionale dell epoca, indusse il Comando Supremo Italiano a diramare, il 2 luglio 1915, l ordine che stabiliva il disarmo dei forti situati nel campo di tiro austriaco. Roana Il forte Lisser che domina l abitato di Enego faceva parte dello sbarramento del Canale del Brenta. Pur essendo l opera corazzata più moderna e pur non essendo praticamente mai stato coinvolto direttamente nei combattimenti, il forte manifesta un evidente stato di degrado. Ben conservata e di sicuro valore architettonico, oltre che storico, è invece la polveriera ricavata nei sotterranei. Enego ROTZO ROANA ENEGO VICENZA ASIAGO ASIAGO VALSUGANA 18 MONTE INTERROTTO 20 FORTINO COLDARCO La ex caserma difensiva di M. Interrotto (impropriamente indicata con l appellativo di Interrotto) pur essendo antecedente al Primo Confl itto Mondiale venne direttamente coinvolta nelle vicende belliche e pesantemente danneggiata. Costruita nella seconda metà dell 800 interamente in pietra sul monte che sovrasta l abitato di Camporovere, la caserma difensiva di M. Interrotto rappresenta indubbiamente un caso del tutto eccezionale ed interessante. Asiago Armato da 4 pezzi da 75 A, il fortino venne realizzato a partire dal 1910 nell ambito della costruzione dello sbarramento Brenta - Cismon. Il fortino era costituito da una lunga galleria di circa 300 m. interamente scavata nella roccia che dava accesso a 5 gallerie che si affacciavano sulla Valsugana. La batteria era collegata all edifi cio del comando da una trincea coperta. Enego CAMPOROVERE ASIAGO ENEGO VICENZA ASIAGO VALSUGANA 18 19

11 21 MUSEO DELLA PRIMA ARMATA 23 CENTRO DI RAPPRESENTAZIONE MUSEALE In uno stabile sul colle Bellavista a mt di altezza, estrema scolta del Sengio Alto verso la Pianura, accanto al monumentale sacrario è allestito il dedicato ai soldati della I a Armata. Il si presenta come un importante appendice documentaria del sacrario militare. Nelle vetrine il materiale documentario (armi, attrezzatura militare, foto, cimeli, carte geografi che, uniformi, un grande plastico del Pasubio), è frutto di importanti donazioni dovute alla generosità degli eredi Pecori Giraldi e Papa, e alla sensibilità di appassionati cultori e ricercatori. Valli del Pasubio Località Colle Bellavista Tel La caratteristica principale del patrimonio mobile e immobile della Grande Guerra è quella di presentarsi come un fenomeno di grande diffusione e pervasività nel territorio. Il Centro di Rappresentazione Museale di Posina propone l interpretazione di quel tragico evento con pratiche didattiche e comunicative che vanno oltre la semplice offerta di informazioni, presentando alcuni signifi cati di un evento storico che ha profondamente mutato la dimensione culturale e paesaggistica della Val Posina. L obiettivo è quello di un educazione alla visita dei luoghi della Grande Guerra, mettendo a disposizione strumenti per aumentare non solo la conoscenza, ma anche il piacere di leggere, il piacere di riconoscere e verifi care. Il Centro di Rappresentazione Museale di Posina è la sede del Centro Visita dell Ecomuseo della Grande Guerra nelle Prealpi Vicentine. Posina Località Fusine VALLI DEL PASUBIO SCHIO POSINA FUSINE ROVERETO VICENZA ARSIERO 22 LA VITA DEL SOLDATO NELLA GRANDE GUERRA 24 CENTRO VISITE DEL CIMONE Il museo La vita del soldato nella Grande Guerra, allestito dal 1999 nel Comune di Recoaro, espone una straordinaria raccolta di testimonianze materiali d uso quotidiano, in dotazione sul fronte alpino durante la Prima Guerra Mondiale. Recuperati sui luoghi di battaglia, prevalentemente nelle zone dell Adamello e del Pasubio, dal recoarese Antonio Storti, gli oggetti, ora a disposizione della pubblica fruizione, offrono una interessante prospettiva sulle condizioni di vita di migliaia di soldati al fronte. Recoaro Terme Tel Fax L istituzione di un centro visite sul tema specifi co della Grande Guerra sul Cimone con particolare riguardo agli episodi della guerra di mine rappresenta la struttura di raccolta, di confronto, di testimonianze documentarie della Grande Guerra. Questa istituzione rappresenta uno dei punti più interessanti dell Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine e sviluppa la sua capacità prospettica verso il territorio, secondo le forme di quel dinamismo dei centri visita dei grandi musei all aperto Tonezza del Cimone VALDAGNO RECOARO TERME SCHIO TONEZZA ARSIERO VICENZA VICENZA VICENZA 20 21

12 25 COLLEZIONE ROVINI 27 LA BATTAGLIA DEI TRE MONTI VICENZA TRESCHE CONCA CANOVE Nell edifi cio delle ex scuole elementari nella frazione di Tresche Conca, è collocata un ampia raccolta di oggetti della Prima Guerra Mondiale, inaugurata nel giugno del La collezione messa a disposizione dalla famiglia Rovini è frutto di un lungo lavoro di ricerca attraverso le testimonianze materiali della Grande Guerra. In alcune sale sono conservati ed esposti oltre 700 pezzi tra bombe, fucili, baionette, elmetti, divise, ramponi e stoviglie varie, recuperate nei campi di battaglia dell Altipiano di Asiago, in Pasubio, lungo i fi umi Brenta, Piave e Isonzo, nelle alture del Carso e in Comelico. ASIAGO Roana Località Tresche Conca Tel Orario di apertura: dal 15 giugno al 15 settembre, ore 10.00/12.00 e 15.30/19.00 (negli altri mesi su richiesta). VICENZA ASIAGO Per non dimenticare sono le parole scolpite sulla colonna mozza posta a quota dell Ortigara. Ricordare i sacrifi ci, le sofferenze, le vite distrutte dalla guerra deve e può essere per tutti stimolo e monito di pace. É questo l impegno che il della Guerra di Sasso di Asiago ha assunto nei confronti degli uomini che sulle nostre montagne hanno sofferto e sono caduti, qualunque fosse la loro nazionalità. Asiago Località Sasso Tel MUSEO STORICO DELLA GUERRA del Risorgimento e della Resistenza Il, uno dei più grandi nel suo genere, conserva una straordinaria CANOVE quantità di oggetti e documenti del Primo Confl itto Mondiale. Come tutti gli altri paesi dell Altipiano, zona di confi ne, anche Canove subì la violenza della Prima Guerra Mondiale. Terminato il confl itto le comunità montane, duramente provate, iniziarono a poco a poco la paziente opera di ricostruzione dei paesi, ed è durante questa lenta ma perseverante opera che, disseminati ovunque, affi orarono via via quelli che furono gli strumenti della guerra: le armi, le munizioni, gli oggetti più diversi appartenenti ai soldati di entrambi gli eserciti. ASIAGO Ingresso a pagamento Roana Località Canove Tel Orario di apertura: dal 15 giugno al 15 settembre, ore 10.00/12.00 e 15.30/19.00 (negli altri mesi su richiesta). VERONA Il museo raccoglie memorie di eventi e di personaggi che appartengono alla storia d Italia e che furono protagonisti nelle vicende storiche della città. Nella sala n. 4 si trova la sezione dedicata al Primo Confl itto Mondiale. Le raccolte includono manoscritti, cimeli, uniformi, decorazioni, fotografi e e carte geografi che, nonché lettere, inni e canti patriottici che descrivono i sentimenti popolari dell epoca. VICENZA PADOVA Ingresso a pagamento Vicenza Orario di apertura: dal 02/10 al 14/05 dalle 9.00 alle e dalle alle dal 15/05 al 01/10 dalle 9.00 alle e dalle alle VICENZA 22 23

13 29 MUSEO DEL RECUPERANTE 31 SACRARIO DEL CIMONE Per venire incontro alle esigenze sia dell industria italiana, che nello sforzo bellico aveva esaurito le scorte di materie prime, sia dei tanti che, al termine del confl itto, avevano perduto ogni bene, il lavoro, la casa e si trovavano nella povertà più assoluta, negli anni Venti il governo emanò un decreto che legittimava il recupero di materiale bellico. Nacquero così i recuperanti, che iniziarono a raccogliere quel che la guerra aveva lasciato in gran quantità: materiali nobili, quali il piombo, l ottone e il rame, che venivano accatastati in posti di stoccaggio temporaneo per poi essere venduti. Il museo è stato allestito per ricordare l epopea dei recuperanti; la Comunità Montana del Brenta lo ha allestito dopo l acquisto di una raccolta privata, arricchendolo delle donazioni di molteplici associazioni e privati. SAN NAZARIO Ingresso a pagamento San Nazario Loc. Carpanè Tel Orario di apertura: dal 15 giugno al 15 settembre, ore 10.00/12.00 e 15.30/19.00 (negli altri mesi su richiesta). Il Monumento venne costruito allo scopo di dare degna sepoltura ai fanti del I o TONEZZA battaglione del 219 o Fanteria della Brigata Sele morti il 23 settembre 1916 in seguito al brillamento di una mina austriaca sulla sommità del Monte Cimone di Arsiero. L opera dell architetto Thom Cevese si presenta come una torre sorretta da un arco quadriportico sormontato da una cuspide a piramide ottagonale e consta di tre parti: l Ossario, il Sacello, la cuspide. L Ossario è formato da un unico vano, in quanto le salme recuperate sono tutte ignote. ARSIERO VICENZA Sacrario Arsiero Accesso: rotabile da Tonezza. CISMON DEL GRAPPA 30 SACELLO OSSARIO DEL PASUBIO 32 SACRARIO MILITARE DEL LEITEN Il monumento-ossario, iniziato nel 1920, è stato inaugurato il 29 agosto L Ossario comprende due gallerie ROVERETO VALLI DEL PASUBIO concentriche. Nella cripta sono raccolti i resti di 70 decorati al V. M. e vi è stata tumulata, nel 1952, la salma del Maresciallo d Italia Guglielmo Pecori Giraldi, che resse il Comando della Prima Armata dal 9 maggio 1916 sino alla conclusione vittoriosa del novembre In totale, nel Sacrario sono custoditi i resti di n caduti italiani di cui n rimasti ignoti, provenienti dai Cimiteri di guerra della zona del Pasubio. Inoltre sono raccolti anche i resti di n. 60 Caduti austro-ungarici ignoti. SCHIO VICENZA Sacrario Valli del Pasubio Colle Bellavista Tel VICENZA Eretto tra il 1932 ed il 1936 sul colle del Leiten l omonimo Sacrario Militare (opera dell arch. O. Rossato) venne inaugurato alla presenza di S.M. il Re Vittorio Emanuele III il 17 luglio del Nella grandiosa cripta a base quadrata sono stati raccolti i resti di austroungarici e di ben caduti italiani dei quali 12 decorati di Medaglia d oro al V.M. ASIAGO Sacrario Asiago Orario di apertura: dal 02/10 al 14/05 dalle 9.00 alle e dalle alle dal 15/05 al 01/10 dalle 9.00 alle e dalle alle

14 33 MONTE CIVILLINA 35 IL SENTIERO DELLA PACE Nell estate del 1916 sul confi ne Imperiale spartiacque delle attuali province di Vicenza e Trento, reparti del genio militare, diretti dal generale Graziani, aiutati da numerosi civili tra cui donne e ragazzi, realizzarono un imponente opera di sbarramento al nemico. Per proteggere la pianura vicentina, la linea si sviluppava sulle creste montuose dalla Catena delle Tre Croci passando per Campogrosso, fi no a Pian delle Fugazze Recoaro Terme Il Sentiero della Pace altopianese fa parte di un un percorso di 350 km che seguono il fronte della Prima Guerra Mondiale dallo Stelvio, toccando le cime dell Ortles e dell Adamello, le creste del pasubio e gli altipiani tra Trento e Vicenza dove si svolsero le battaglie decisive. E un vero e proprio museo all aperto, una collezione di testimonianze storiche che sono state restituite al presente grazie a diversi interventi di ripristino. Il Sentiero della Pace, con un patrimonio storico disseminato in un percorso di 68 km circa, si snoda dai 1000 m della conca fi no ai 2105 m. della pietraia di Monte Ortigara. Asiago VALDAGNO ASIAGO RECOARO TERME VICENZA THIENE 34 CAMPO GALLINA Situata ai piedi delle pendici occidentali del Monte Colombarone nell alta val di Portule, la conca di Campo Gallina divenne al termine della Strafexpedition (giugno 1916), uno dei principali centri logistici della 6 a Div. a.u. organizzato come una vera e propria cittadella dotata di ospedale, spaccio, cinema e chiesetta, baraccamenti, ricoveri e magazzini. All interno dell ampia conca dominata dall imponente monumento agli eroi si possono notare i resti dell ospedale da campo n. 1303, del cimitero militare e il basamento della piccola chiesetta. Asiago Monte Ortigara Accesso da Larici e da Val Galmarara Sentiero CAI nr. 830 GHERTELE ASIAGO VAL D ASSA VICENZA 26 27

15 Ecomuseo delle Dolomiti Bellunesi

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17 1 GRUPPO DEL PADON 3 VONBANKSTELLUNG Accesso: sentieri CAI facili e ben segnalati dal Passo Pordoi, dal Passo Fedaia, da Arabba e Ornella. La via Ferrata delle Trincee invece è percorribile solo da esperti con attrezzatura adeguata. Il gruppo del Padon, situato tra la valle del Cordevole e la Marmolada è stato teatro di aspre battaglie. Gli austroungarici si attestarono saldamente sulla linea dalla Pala Mariagn al Pizzac, Pescoi, al Sas de Mezdì e giù fi no al rifugio Bamberg di Passo Fedaia (attuale Rifugio Castiglioni). Gli italiani attaccarono salendo da Crepe Rosse, Mesola e dalla montagna di Ornella e il fronte si consolidò sino alla rotta di Caporetto. Numerose testimonianze palpabili della guerra di posizione protrattasi fi no all ottobre del 1917 si incontrano ovunque lungo la cresta (Ferrata delle trincee). Sulla montagna di Ornella manufatti in muratura e numerose caverne si vedono in località Ciampei e Col Toront. Profonde trincee sono ancora percorribili tra Pescoi e Pizzac Comuni di Livinallongo del Col di Lana Rocca Pietore Dal n Tra i Sass sotto il Passo Falzarego, attraversata la strada, un sentierino conduce in circa 15 alle le pendici del Piccolo Lagazuoi dove si può visitare lo sbarramento difensivo austriaco oggetto di recenti lavori di ripristino. Si tratta di un itinerario adatto a tutti. La visita alla postazione Vonbank permette di ammirare gli innumerevoli e pregevoli resti degli appostamenti austriaci che unitamente all antistante Selletta Goiginger fungevano da sbarramento fi sso per ostacolare la possibile avanzata italiana verso le terre del Tirolo. Il sistema difensivo così chiamato dal nome di Heinrich Vonbank comandante del II Reggimento Kaiserjäger era stato dunque concepito per sostenere un attacco frontale e in tal senso si dimostrò del tutto all altezza del compito assegnatogli. Era rinforzato da sei linee di reticolati. Caratteristico il suo andamento a greca dovuto agli argini trasversali creati per proteggerlo dalle schegge di granata. Il recente lavoro di recupero ne mette in evidenza l importanza e la singolarità Cortina d Ampezzo lagazuoi5torri@dolomiti.org ROCCA PIETORE PASSO FEDAIA PIEVE DI LIVINALLONGO ANDRAZ ALLEGHE CANAZEI ARABBA PASSO FALZAREGO 2 COL DI LANA 4 PICCOLO LAGAZUOI Partenza da Pieve di Livinallongo o dal Passo Valparola. Il percorso è di media diffi coltà, da farsi con attrezzatura adeguata. Stagione consigliata: da giugno a settembre. Allo scoppio della guerra il Col di Lana era il baluardo austriaco di difesa di Val Badia e Val Pusteria. Le sue pendici ripide e spoglie di vegetazione erano diffi cilmente accessibili ai soldati italiani, tanto che solo con lo scoppio della mina nella notte fra il 17 e il 18 aprile 1916 il monte sarà da loro conquistato, per poi essere perso di nuovo con la rotta di Caporetto. Il Col di Lana e il vicino Monte Sief furono letteralmente trivellati dai due contendenti per costruire gallerie per le mine ma anche per procurarsi riparo. Oggi trincee e camminamenti sono stati in parte recuperati e resi accessibili a chi percorre il sentiero attrezzato che collega le due cime. Sul Col di Lana nel 1935 è stata costruita la cappella ai caduti, luogo di pellegrinaggio e di commemorazione Livinallongo del Col di Lana Dal Passo Falzarego si può salire alla cima del Piccolo Lagazuoi con una comoda funivia. La discesa costituisce un vero e proprio itinerario museale da percorrere a piedi attraverso le opere di guerra, per lo più in galleria. Si incontrano tratti, seppure brevissimi, attrezzati. Si richiede perciò passo sicuro e l uso di adeguati mezzi di illuminazione. Si consiglia la visita ad estate inoltrata per evitare di incontrare allagamenti e pericolosi tratti ghiacciati. La funivia è aperta generalmente dai primi di giugno fi no alla terza settimana di ottobre, con partenze ogni 15. Il Piccolo Lagazuoi costituì un luogo strategico per entrambi gli eserciti durante la Grande Guerra e gli austriaci lo compresero immediatamente. Fu così che gli esordi del confl itto li trovarono appollaiati sulla montagna con osservatori alle quote 2668 e Esempio splendido e ancora oggi visitabile della guerra d alta quota è la Cengia Martini che si imbocca alla fi ne della visita al tunnel e la cui costruzione risale agli inizi del Lungo il tracciato museale si incontrano toccanti ricostruzioni di momenti della vita al fronte. Le gallerie sono oggi percorribili grazie ai lavori di ripristino da parte degli Alpini e dai soldati austriaci e tedeschi in una sorta di comunione nel voler mantenere vivo il ricordo Cortina D Ampezzo Località Passo Falzarego (m 2105) Tel. e fax lagazuoi5torri@dolomiti.org LIVINALLONGO ANDRAZ POCOL ARABBA CORTINA PASSO FALZAREGO CORTINA D AMPEZZO

18 5 SASSO DI STRIA (Hexenfels) 7 CINQUE TORRI Dal Passo Falzarego un sentiero di guerra parzialmente riattato conduce alla vetta. La salita comporta qualche passaggio esposto ed attrezzato e va quindi considerata come un escursione d alta quota. Durata: circa un ora. Fin dall inizio della guerra fu roccaforte austriaca. Lassù venivano inviate pattuglie in perlustrazione mentre le truppe occupavano stabilmente l anticima (Selletta Goiginger) e la selletta sottostante. Le sue viscere furono traforate da caverne e perforate da una galleria alla cui estremità era stato piazzato un piccolo cannone. L attacco italiano alla Stria fu una delle prime azioni di guerra condotte nel Cadore e nella conca ampezzana. Incredibili sono i lavori di rafforzamento e chi vuole addentrarsi in questa storia non potrà fare a meno di cercare notizie sul suo eroe, il S.Ten. Mario Fusetti appena diciannovenne, il cui corpo si dice non sia mai stato ritrovato e riposi fra le rocce della contesa montagna. Il museo all aperto del Sasso di Stria è stato oggetto di recenti opere di ripristino da parte dell Associazione Nazionale Alpini. POCOL Cortina d Ampezzo Località Passo Falzarego (m 2105) Tel lagazuoi5torri@dolomiti.org Il museo all aperto delle 5 Torri è accessibile anche in seggiovia, da giugno a settembre e con gli sci ai piedi d inverno. La visita al museo inizia a pochi minuti a piedi dalla stazione a monte dell impianto, nei pressi del Rifugio Scoiattoli. Disponibili audioguide in italiano, inglese e tedesco a noleggio alla partenza della seggiovia. Sotto l avanguardia di roccia della Torre Grande (m 2361) sorge il Rifugio Cinque Torri inaugurato nel 1904 e che durante il confl itto divenne sede del Comando Brigata Reggio. Intorno e fra i grossi dadi di roccia sorse un villaggio di baracche e vennero allestite piazzole per i pezzi dell artiglieria italiana. E poi, trincee, ricoveri, postazioni, caverne e camminamenti preparati fi n dagli inizi del confl itto. Era zona importantissima per l osservazione della linea austriaca del Col di Lana/Sief/Settsass. Era una seconda linea quanto mai protetta nel caso in cui gli Austriaci fossero stati in grado di rioccupare Cortina e risalire attraverso la Val Costeana. POCOL Cortina d Ampezzo Località Val Costeana (m 2137) Tel Tel lagazuoi5torri@dolomiti.org ANDRAZ PASSO FALZAREGO CORTINA D AMPEZZO PASSO FALZAREGO CORTINA D AMPEZZO 6 CASTELLETTO DI TOFANA 8 MONTE PIANA (M 2324) Si può visitare l importate sito accedendo dal Rifugio Angelo Dibona (m 2083) raggiungibile in auto. Da qui, per sentiero (segnavia 404), in circa 45 minuti all ingresso della galleria. Non confondersi con l antistante Galleria Elicoidale (Galleria di Mina, 11 luglio 1916) che sale nelle viscere di Tofana e che date le spiccate caratteristiche di itinerario d alta quota a volte esposto ed attrezzato esula FALZAREGO da questa guida. Oltrepassate dunque le scale che salgono verso il tunnel, si continua in orizzontale per brevissimo tratto fi no ad incontrare l ingresso della Galleria dei Cannoni, ricca di emozioni e di ricordi. La Galleria del Cannone è una larga fi nestra orizzontale scavata dagli Italiani dopo la presa del Castelletto. Prima vi era solo una piccola grotta che dava ricovero ai presidi di guardia del camino dei Cappelli. Il tenace lavoro degli Alpini la trasformò in un vasto e luminoso complesso sotterraneo con grandi fi nestre che dominano la Val Costeana, il Lagazuoi e l Alta Val Travenánzes. Una bella lapide ricorda la titanica impresa mentre ancora al suolo si notano le impronte dei vecchi scarponi chiodati rimaste imprigionate nel rozzo cemento. CORTINA 1916 Cortina d Ampezzo Località Val Costeana Il Monte Piana è a ragione considerato il simbolo dell immane tragedia che si arrampicò sulle splendide cime dolomitiche. Con i suoi morti rimane a tutt oggi luogo di memoria e di dolorosi ricordi che si sciolgono fra le quinte di uno dei più spettacolari scenari della zona. Vasti e mirati lavori di recupero CARBONIN MISURINA consentono una visita sicura alle straordinarie opere difensive ed offensive che entrambi gli eserciti realizzarono per ostinarsi poi in una sanguinosa ed estenuante guerra di posizione. La vastità di questo campo di battaglia (il monte è lungo 2 chilometri e mezzo e largo 600 metri) ne fa un singolare libro aperto sul quale si riescono ancora a leggere vive ed evidenti - le tracce di 29 lunghissimi e terribili mesi di guerra. Al rifugio si accede da Misurina (m 1756) per comoda mulattiera o con servizio di navetta attivo tutti i giorni dal 1 giugno al 30 ottobre dalle 9 alle 17. Partenze ogni 20 minuti circa. Ritrovo presso la Pensione Genzianella. Il rifugio Bosi è aperto nei mesi estivi dal 1 giugno al 10 ottobre tutti i giorni. Poi solo nei week end. Nei mesi invernali per periodi limitati da dicembre ad aprile. AURONZO Auronzo di Cadore Località Misurina Rifugio Bosi Tel rifugiomontepiana@tiscali.it Servizio navetta info@montepiana.com tel

19 9 FORCELLA DEI FORTINI MONTE CHIADÉNIS 11 BATTERIA LISTOLADE (O FORTE DI PEDEN) La Forcella dei Fortini rappresenta uno dei luoghi più fortifi cati dei monti di Sappada. Bella la breve galleria dove ancora resistono i graffi ti con SORGENTI DEL PIAVE i nomi degli uomini e dei reparti e di grande suggestione la zona circostante. Rappresenta sicuramente, insieme alle vicine opere del Monte Avanza, una toccante testimonianza della determinazione dei soldati italiani di mantenere queste impervie posizioni. Vi si accede dall abitato di Cima Sappada (m 1298) proseguendo in auto fi no al parcheggio a quota 1815 nei pressi della Sorgenti del Piave. Con breve passeggiata su mulattiera ex militare (dislivello m 350; tempo di percorrenza ¾ d ora) si raggiunge il rifugio e poi, in dieci minuti la forcella, fortemente munita in guerra dai soldati italiani. FORCELLA DEI FORTINI CIMA SAPPADA Sappada Località Sorgenti del Piave/Rifugio P.F. Calvi (m 2167) Rifugio Calvi Tel La Batteria Listolade, nel Taibon Agordino, meglio conosciuta come di Pèden, fu realizzata alla fi ne dell 800 ai piedi del Monte S. Lucano per controllare la stretta di Listolade e le provenienze da Val Corpassa. Si può raggiungere tramite una CENCENIGHE bella strada militare che si diparte da Coi di Péden (m 680), frazione di Taibon Agordino e che è caratterizzata da ciclopici muri a secco. La postazione, seppur coperta dalla vegetazione, merita d essere visitata, per le sue peculiarità architettoniche e militari. Prima della batteria, a sinistra si stacca una strada, attualmente interessata da frane, che porta fi no alle postazioni di Costa Bortolot, q m. Dislivello: 100 metri per il forte, 450 m fi no alle postazioni più alte. Durata dell escursione: ore 1.30 per salita e visita ai ruderi del forte, di ore 3 per la visita della spianata di Costa Bortolot. AGORDO Taibon Agordino Taibon Agordino Tel Fax: Comunità Montana Agordina Tel Fax TAGLIATA DI S. MARTINO 12 GALLERIA GOIGINGER AL SASSO DI STRIA Il contrafforte roccioso ed isolato ai piedi del Sasso di S. Martino, sulla riva destra del Cordevole, fra il ponte del Cristo e Ponte della Muda, già di notevole valenza strategica nel medioevo per il controllo della strada tra Belluno ed Agordo, venne dotato alla fi ne AGORDO dell 800 di una serie organica di fortifi cazioni, incentrate su una tagliata a livello della strada, un blockhaus soprastante ed una postazione con casematte nascoste sulla sommità. Dopo aver lasciato l auto presso Case Giovannelli, vicino all imbocco nord della galleria dei Castei sulla statale Belluno-Agordo, si raggiunge a piedi per la strada dismessa l ex Casa Cantoniera, sita sul luogo stesso della tagliata. Da qui una carrareccia militare (segnavia C.A.I. n 874) porta con alcuni tornanti prima ad un corpo di guardia e poi, con tre gallerie, alle postazioni di Pianaz (m 1050). Si tratta di una facile escursione, della durata complessiva di ore 3.30, per lo più su mulattiera e con divagazioni talvolta su pendii scoscesi e coperti da erba umida. BELLUNO Rivamonte Agordino Località Castèi Tel. 0437/69128 Fax: 0437/69143 Comunità Montana dell Agordino Tel Fax 0437/62043 La galleria Goiginer rientra nell area del all aperto del Sasso di Stria ed è intitolata al Feldmareciallo Ludwig von Goiginger comandante la Divisione Pustertal. Poco oltre il Passo Falzarego in direzione Valparola evidenti tracce FALZAREGO conducono alle pendici del Sasso di Stria e brevemente alla Selletta Goiginger dove ci si potrà attardare a visitare i resti dello sbarramento fi sso austriaco: resistono belle caverne, depositi e cucine, fregi e graffi ti. La galleria è lunga circa 500 metri ed è opportuno percorrerla ad estate inoltrata per evitare di trovarla invasa dall acqua. Per la visita è necessario disporre di adeguati mezzi di illuminazione. Molto interessante per gli appostamenti blindati, ma anche per il sopravvivere di scorci di vita quotidiana: la vecchia stufa, il fi lo per asciugare il bucato, la linea elettrica, la caverna del compressore... Itinerario semplice, adatto a tutti. CORTINA Cortina d Ampezzo Località Passo Falzarego (m 2105) Tel lagazuoi5torri@dolomiti.org 36 37

20 13 FORTE DI MONTE RITE 15 FORTI DI M. RICCO E BATTERIA CASTELLO Il forte è sede del Messner Mountain Museum Dolomites e sorge in cima al FORNO DI ZOLDO monte Rite, in Cadore, a oltre metri di quota. Il sito è di interesse paesaggistico eccezionale: la vista spazia a 360 sulle Dolomiti. Proprio la posizione straordinariamente panoramica suggerì di realizzarvi una struttura complessa di fortifi cazioni militari, con funzione strategica nella Grande Guerra: la batteria, la caserma, la polveriera, i magazzini, l osservatorio, che erano ridotti a ruderi, sono stati completamente recuperati secondo un progetto dell Università di Architettura di Venezia (Iuav). MONTE RITE CIBIANA Ingresso a pagamento Cibiana di Cadore Località Cima monte Rite Tel Fax Apertura: da giugno a ottobre orario diurno continuato. Accesso: servizio navetta o sentieri da passo Cibiana. Monte Ricco (m 953). Il forte è facilmente raggiungibile con un amena passeggiata in mezzo al bosco e lungo un percorso quasi interamente chiuso al traffi co. Nessuna diffi coltà, trattandosi di passeggiata TAI DI CADORE PIEVE DI CADORE adatta (fi no all entrata del forte) anche a persone con scarse capacità motorie. BATTERIA CASTELLO (m 953) La visita può essere effettuata seguendo lo stesso itinerario che porta al forte Monte Ricco, prendendo poi a sinistra al bivio nel bosco, poco sotto le fortifi cazioni (30 minuti circa dal centro di Pieve). In alternativa la batteria può essere raggiunta da nord-ovest per sentiero nel bosco risalente dal Roccolo di S. Alipio (20-30 minuti circa). L aggiramento della fortifi cazione e il proseguimento verso nord alla volta del Roccolo è facilitato da alcuni ponticelli in legno ma richiede qualche attenzione e non è adatto a tutti. Il di M. Ricco attualmente è in fase di restauro. CALALZO Pieve di cadore Pieve di Cadore Tel Fax FORTE DI PIAN DELL ANTRO 16 FORTE DI COL VIDAL E ANELLO DEI COLLI Il forte di Pian dell Antro si può raggiungere con una facile passeggiata da Venas di Cadore. Dislivello 150 metri circa fi no al forte, 450 circa fi no alla caserma di S. Anna, durata ore L impianto corazzato, posizionato a quota m 1050 su uno splendido balcone proteso verso il Pelmo e l Antelao, fu realizzato dal Genio militare italiano tra il 1911 e il 1914, per interdire le provenienze nemiche dalla valle del Boite e da Forcella Cibiana. Il forte costituiva l opera bassa, concepita per agire in sinergia con l opera alta di M. Rite e con la tagliata alla chiusa di Venas costruita sulla rotabile sottostante. Il sito è formato da un complesso articolato ed omogeneo di costruzioni collegate tra loro da una rete di gallerie, postierle e camminamenti protetti ed è scandito da specifi ca segnaletica opportunamente distribuita Comuni di Valle di cadore Tel Fax Il forte si trova sul Pian dei Buoi lungo l itinerario denominato L anello dei colli (segnavia n. 33, colori bianco-verde). Raggiungibile da Lozzo risalendo la strada militare. Posteggi in località Ciareido (250 posti), Pellegrini (6 posti) o Casera delle Armente (30 posti). Nei mesi di luglio e agosto il traffi co è regolato da ordinanza comunale, che prevede orari specifi ci per salita e discesa. L itinerario permette di visitare il forte corazzato di Col Vidal e un interessante serie di apprestamenti militari complementari della cosiddetta Linea Gialla sopra Lozzo di Cadore, a quota m 1800, ai margini dello splendido altopiano di Pian dei Buoi e ai piedi del M. Ciarido. Realizzato nel periodo doveva bloccare eventuali penetrazioni austriache dalla Val Ansiei e dal Comelico. Su tutto l altopiano, interessato dagli impianti fortifi catori sussidiari, nonché da una secolare civiltà pastorale, si snoda l itinerario storico detto Anello dei Colli scandito da vari pannelli realizzati dal Lozzo di Cadore anche con fondi europei. Comuni di Lozzo di cadore Lozzo di Cadore Tel Fax CIBIANA VENAS DI CADORE AURONZO LOZZO PIEVE DI CADORE 38 39

21 17 FORTE DI M. TUDAIO Il forte di M. Tudaio è raggiungibilie attraverso la strada militare dal Rio Soandre (m. 897), lunghezza di km 8,200, dislivello di 1217 metri, durata 8-9 ore. Percorso escursionistico d alta montagna. Realizzato negli anni sulla cima del Monte Tudaio, a 2114 metri di quota, per integrare l azione dell opera bassa di Col Piccolo, costituisce una meta davvero suggestiva ed è raggiungibile grazie alla superba strada a piani inclinati scavata a colpi di mina su grandiose falde di roccia. Spettacolare è la visuale dalla cima, in particolare sulla Val Ansiei e le Tre Cime di Lavaredo. La batteria corazzata, armata originariamente con 4 cupole Armstrong per 149 A, è stata ridotta a un cumulo di macerie dall esplosione austriaca, ma pressoché intatti appaiono il pianoterra e il primo piano del forte, con corridoi, polveriera e magazzini scavati nella viva roccia. L intero apparato fortifi catorio rientra in un itinerario storico scandito da vari pannelli e realizzato dal Vigo anche con fondi europei Vigo di Cadore Comune Vigo di Cadore Tel Fax MUSEO DELLA G. G AL FORTE TRE SASSI Il, sulla cui denominazione si scontrano storici e topografi, fu iniziato e completato fra il 1897 e il 1901 e rappresentava l ultimo baluardo dell Impero Asburgico prima di scendere in Val Badia. E un forte di Seconda Generazione adattato ad una strategia militare e ad una scienza fortifi catoria cambiata da artiglierie moderne dotate di nuovi esplosivi. Fu devastato dalle artiglierie italiane nei primi mesi di guerra. In anni recenti il forte è stato oggetto di un importante recupero sostenuto da fondi e progetti della Comunità Europea. Le sue stanze ospitano una ricca raccolta di reperti provenienti dalle vicine zone del fronte oltre che ricordi di pregio di molti illustri combattenti come, ad esempio, il noto scrittore Curzio Malaparte. VIGO DI CADORE AURONZO LORENZAGO ARABBA FALZAREGO CORTINA Ingresso a pagamento Cortina d Ampezzo Località Valparola Apertura: dal 15 giugno al 30 settembre e tutto l anno per gruppi non inferiori a 15 persone e su prenotazione. Tel: info@cortinamuseoguerra.it 18 MUSEO DELLA GRANDE GUERRA IN MARMOLADA 20 MUSEO STORICO DEL 7 REGGIMENTO ALPINI Situato nella stazione funiviaria di Serauta a quota m. ai bordi del ghiacciaio, è il museo più alto d Europa. Dalle sue ampie vetrate lo sguardo spazia su gran CANAZEI PASSO FEDAIA parte dei gruppi dolomitici e oltre, fi no alle Alpi svizzere e austriache: un panorama che fa quasi dimenticare i sacrifi ci che italiani e austriaci dovettero sopportare sulle posizioni situate a punta Serauta forcella V a quota mt. Il farmacista marchigiano Mario Bartoli dal 1988 iniziò a raccogliere il materiale per il museo, inaugurando la sua opera il 9 giugno Il museo si propone di ricordare e onorare tutti gli uomini che sul ghiaccio, al gelo e nel buio delle gallerie combatterono con coraggio, soffrirono e morirono per la propria patria. MALGA CIAPELA ROCCA PIETORE Rocca Pietore Località Serauta - Marmolada Tel Fax Apertura: il è raggiungibile con la Funivia che parte da Malga Ciapela. E aperto negli stessi periodi della Funivia, dalle 9.30 alle Attualmente chiuso per riallestimento. Si prevede l apertura nel corso del 2010, le domeniche. Ingresso: a pagamento. Il del 7 Alpini ospita numerose testimonianze della storia del Reggimento dalle sue origini, nel 1887, a tempi recenti. Vi si trovano quindi FELTRE S.GIUSTINA documenti, armi e cimeli provenienti dai vari luoghi in cui il Reggimento si è cimentato in tempo di guerra e di pace, anche se gran parte del percorso museale si sofferma principalmente sulla Grande Guerra. La gran parte delle collezioni risale infatti a quel periodo e documenta le azioni svolte dalle varie compagnie e battaglioni del 7 sul fronte dolomitico, Lagorai, Altopiano e sul Massiccio del Grappa. Il museo è di recente istituzione e vi sono confl uite le raccolte dello storico museo sacrario che aveva sede presso la caserma Salsa di Belluno. È gestito dalla Provincia di Belluno in collaborazione con le sezioni ANA bellunesi. Il è gratuito fi no a 6 anni, ridotto per gruppi e disabili SEDICO BELLUNO Ingresso a pagamento Sedico Località Villa Patt Tel (orario d uffi cio) cultura@provincia. belluno.it 40 41

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