Il Club Alpino Italiano

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1 Il Club Alpino Italiano STORIA ORGANIZZAZIONE ATTIVITA

2 Un po di storia.. Dire CAI e dire Torino è un po la stessa cosa. Torino cullata dalle Alpi è stata la culla del Club Alpino. Infatti, all una del pomeriggio del 23 ottobre 1863, al Castello del Valentino, sulla riva sinistra del Po, 72 Soci fondatori, su impulso di Quintino Sella e Bartolomeo Gastaldi, davano vita al Club Alpino Torino. Con la nascita della "succursale" di Aosta, avvenuta nel 1867, il nome dell'associazione diviene l attuale: Club Alpino Italiano. La denominazione "Sezione" entra in vigore nel 1873; nello stesso anno fa la sua comparsa la definizione "Sezione di Torino", che resta la "Sede Centrale". L anno successivo si installano sul piazzale della Chiesa dei Cappuccini, sita su una collina alla destra del Po a poca distanza dal Castello del Valentino, una vedetta alpina ed un osservatorio, consistente in un semplice padiglione dotato di cannocchiale mobile: è l embrione dell attuale Museo Nazionale della Montagna "Duca degli Abruzzi" del CAI Torino. L'inaugurazione della vedetta avviene il 9 agosto in concomitanza con il Congresso degli alpinisti italiani tenutosi per celebrare il X anniversario di fondazione del Club Alpino. Negli anni a cavallo tra il XIX ed il XX sec, la Sezione di Torino allestì al Monte dei Cappuccini il giardino alpino "Allionia". Nel 1929 una legge del Regno trasferisce d imperio la Sede Centrale a Roma e nel 1938 viene imposta la denominazione di "Centro Alpinistico Italiano". A guerra finita e ripristinato il nome originario, la sede legale va a Milano mentre Torino deve accontentarsi di quella sociale. Il primo stemma dell'associazione Quintino Sella il padre fondatore Lo stemma fascista

3 SOCI 486 SEZIONI 317 SOTTOSEZIONI 763 RIFUGI E BIVACCHI ( posti letto ) I numeri del CAI 26773(17) 2265(4) 86897(142) 18385(25) 50868(61) 300 istr.naz. alpinismo 262 istr.naz. scialpinismo 94 istr.naz.di arrampicata libera 43 istr.naz.speleologia 26 istr.naz.sci di fondo 49645(81) 11904(13) 13532(23) 15323(19) 3307(14) 4732(22) 434(2) 2640(7) 241(2) 6474(15) 907(3) 3987 tra accompagnatori escursionistici,istruttori, esperti,operatori natualistici, tecnici valanghe etc (17) 1448(7) 252(2) 714(4)

4 Organizzazione Centrale ASSEMBLEA DEI DELEGATI 1087 delegati in rappresentanza di e 486 sezioni e 316 sotto sezioni PAST PRESIDENT SEZ..NAZIONALE CLUB ALPINO ACCADEMICO CONSIGLIO CENTRALE COMITATO DI PRESIDENZA PRESIDENTE GENERALE COLLEGIO REVISORI DEI CONTI SEZ..NAZIONALE ASS.GUIDE ALPINE ITALIANE AGAI COLLEGIO PROBIVIRI SEZ. PARTICOLARE CORPO NAZIONALE SOCCORSO ALPINO E SPELEOLOGICO

5 Organizzazione Centrale Comitato Scientifico Centrale Comm.centr. Alpinismo Giovanile Comm.centr. Biblioteca Nazionale Comm.centr. Medica Comm.centr. Materiali e Tecniche Comm.centr. Speleologia Comm.centr. Tutela Ambiente Montano Comm.centr. Pubblicazioni Comm.centr. Rifugi e Opere Alpine Commissione Cinematograf. Centrale Comm.centr. Legale Comm.naz. Sci fondo Escursionis tico Comm.centr. Scuole Alpinismo e Scialpinismo Servizio Valnghe Italiano Comm.centr. Escursioni smo Gr. di Lavoro Terre Alte Museo Nazionale Montagna Centro Italiano Studio Documentazione Alpinismo extra Europeo CISDAE BIBLIOTECA NAZIONALE CINETECA

6 Organizzazione Periferica Area Ligure Piemontese Valdostana Area Lombarda Area Veneto Friulana Giuliana Area Trentina Alto Atesina Area Tosco Emiliana Romagnola Area Centro Meridionale Insulare GRUPPO REGIONALE PIEMONTESE Commissione Alpinismo Giovanile Commissione ScuoleAlpinismo Scialpinismo Commissione Rifugi e Opere Alpine Commissione Sci di fondo escursionistico Commissione T.A.M. Piemonte Commissione Escursionismo e Segnaletica Commissione Cicloescursionismo MTB Commissione Medica Comitato scientifico SEZIONI E SOTTOSEZIONI SEZIONE

7 LA SEZIONE CAI Assemblea dei soci Consiglio Direttivo Presidente e Vicepresidente Collegio dei revisori dei conti Tesoriere e Segretario

8 LA SEZIONE Attività: Alpinismo Alpinismo giovanile Arrampicata Escursionismo Cascate di ghiaccio Racchette da neve Sci alpinismo Sci di fondo Speleologia Accantonamenti estivo ed invernale Immagini e cultura Attività editoriale

9 L evoluzione dello stemma del CAI La storia del Club Alpino inizia nell'anno 1863 a Torino, il primo emblema di forma rotonda ne porta la scritta con al centro stilizzate le montagne, il camoscio e l aquila.

10 Nel 1874 il Club diventa Italiano e il distintivo si arricchisce di parecchi elementi. La grand' aquila sormonta lo scudo con stella e la scritta Club Alpino Italiano sul quale sono appesi il binocolo a sinistra e la corda a destra. Incrociate dietro, la piccozza verso sinistra e l'ascia da ghiaccio rivolta a destra. Questo stemma, realizzato dalla Sezione di Napoli, con alcune varianti, ci rappresenterà fino ai nostri giorni

11 Siamo al 1882 e lo stemma subisce una evoluzione artistica. E' l unico che si distingue dalla linea di tutti gli altri e compare ancora oggi sul frontespizio del periodico Monti e Valli della Sezione di Torino. In alto troviamo l aquila in procinto di alzarsi in volo verso le montagne alla sua sinistra, che stringe la sommità di uno scudo, di forma anomala, appoggiato ad una roccia con al centro la stella e appesa a sinistra la corda. A destra c'è lo zaino affardellato e la piccozza, mentre a sinistra vediamo un cannocchiale, un arpione, un album, un mazzuolo, e altri oggetti. Sotto, in una specie di coda che si allunga verso il basso c'è un nastro unito ad altri ornamenti con la scritta Club Alpino Italiano

12 Alla fine dell'800 e nel 1900 lo stemma cambia e torna con la testa dell aquila rivolta a sinistra, sempre con binocolo, corda piccozza e ascia da ghiaccio come in quello del 1874 e assume un'impostazione che sarà mantenuta fino all'avvento del fascismo.

13 Il 15 Aprile 1904 sorge, in seno al C.A.l., il Club Alpino Accademico Italiano, i promotori approvano lo Statuto e un proprio stemma che non subirà modifiche fino ai giorni nostri, come d'altra parte lo Statuto, nel rispetto delle rigide regole del C.A.A.I.; la prima tessera è disegnata e assegnata nel Lo stemma dell'accademico è tondo con la scritta circolare Club Alpino Accademico Italiano, delimitata all interno da una corda. Al centro, la testa di una piccozza con sotto la stella lo attraversa tutto

14 Durante il decennio il C.A.I. è rappresentato con diverse, anche se simili, versioni del suo stemma, per le note vicende politico- sociali.

15 Nel 1930 le versioni sono due, una graficamente molto bella con l aquila spiegata in volo rivolta verso destra dello stemma con il simbolo del fascio in basso sullo scudo e una piccozza simile ad un piccone e uno strano binocolo, scompare l ascia da ghiaccio; l altra con l aquila più squadrata, stile ventennio, senza il simbolo del fascismo, ma con la testa rivolta a sinistra

16 Subito nel 1931 è pronto un nuovo stemma, più essenziale, meno bello graficamente. L aquila è ridotta a poche linee e rivolta a sinistra; in basso, c'è ancora il fascio littorio e corda, piccozza e ascia da ghiaccio sono appena visibili, è sparito il binocolo.

17 Nel 1933 e nel 1935, altre due versioni piu' o meno simili.

18 Nel 1937 viene cambiato il nome al CAI, per la nota anglofobia del regime.non più Club Alpino Italiano, ma Centro Alpinistico Italiano. Si salva, per combinazione la sigla CAI, che troviamo in alto sullo scudo del nuovo stemma, che verrà ripetuto nel 1940 e dal quale è scomparsa anche la corda. L'aquila è sempre ridotta a poche linee.

19 Nel 1945 scompare definitivamente il fascio littorio.

20 La data del 1946 rappresenta una svolta. Si ripropone lo stemma del 1920, nei toni più artistici e si torna a parlare di Club Alpino Italiano, con una nuova versione dopo il 1950, nella quale scompare l'ascia da ghiaccio e ricompaiono binocolo e corda e una vera aquila

21 Quest'ultima versione sarà mantenuta con poche varianti fin verso il 1965.

22 In seguito, lo stemma si evolve, simile a quello dei nostri giorni, con l aquila vista di fronte con ali spiegate e becco volto a sinistra; sul lato sinistro il binocolo e la piccozza e a destra la corda; in alto allo scudo la scritta Club Alpino Italiano.Si arriva così ai giorni nostri nelle versioni del 2000

23 e 2002, anche con cornice c scudo più arrotondato in basso, di colore azzurro, con al centro una stella a cinque punte bianca c la testa dell aquila rivolta verso sinistra. Si noti che lo scudo con la stella al centro è una caratteristica costante nella storia dell'emblema del nostro Club, salvo che nel primo del 1863 e in quello del CAM.

24 Ritorna il vecchio simbolo quello dei nostri giorni, con l aquila vista di fronte con ali spiegate e becco volto a sinistra; sul lato sinistro il binocolo e la piccozza e a destra la corda; in alto allo scudo la scritta Club Alpino Italiano

25 Vogliamo ancora ricordare l alpinismo giovanile, fucina delle future generazioni, nato alle origini del Club Alpino; il suo stemma è rappresentato da un simpatico aquilotto in procinto di spiccare il volo, stimolo per i ragazzi nell'affrontare l alpe. Lo stemma dell A.G. è opera del pittore Libero Maraja di Como, oggi scomparso, ed è stato ufficialmente adottato nel 1980.