REPORT ANNUALE - ANNO 2009
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- Silvana Serra
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1 MONITORAGGIO in CONTINUO e MISURE PUNTUALI DEI CAMPI ELETTROMAGNETICI AD ALTA FREQUENZA SU IMPIANTI PER TELEFONIA CELLULARE e RADIO TV REPORT ANNUALE - ANNO 2009 Redatto a cura di: Daniele Bontempelli Raffaela Zuin 1
2 INDICE 1. INTRODUZIONE 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Analisi dei riferimenti tecnici 7 3. TIPOLOGIE DI MISURA 8 4. ATTIVITA EFFETTUATA DALLA SEZIONE DI BOLOGNA RESOCONTI DELLE MISURE Stazioni Radio Base: Impianti Radio TV: COMMENTI e CONCLUSIONI 43 2
3 1. INTRODUZIONE Lo sviluppo dei sistemi delle radiotelecomunicazioni in questi ultimi anni, è stato molto rapido, in particolare per quanto riguarda le tecniche di trasmissione che si sono evolute utilizzando sempre più modulazioni di tipo digitale che permettono di trasmettere una grande quantità di informazioni, offrendo una gamma di servizi sempre più ampia e diversificata. Questa rapida trasformazione ha interessato e sta interessando: - le reti di telefonia mobile, inizialmente con l introduzione sistema cellulare multimediale di terza generazione UMTS, operante su bande specifiche, e attualmente, a seguito di delibera per il riassetto delle frequenze utilizzate per i servizi di telefonia mobile da parte dell Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni (Agcom), per l utilizzo delle bande a 900 MHz, fino ad ora utilizzate per il GSM, anche per i servizi di terza generazione; - le reti wireless a larga banda, con gli standard WiFi e WiMax. - In particolare il WiMax (Worldwide Interoperability for Microwave Access) è una tecnologia di rete in grado di diffondere connessioni Internet a banda larga ed alta velocità verso gli utenti per un raggio di qualche chilometro (il WiFi arriva a poche decine di metri); arriva nelle abitazioni, o direttamente sul computer, in ufficio, e sul telefonino, via onde radio tramite una rete di stazioni radio base. E in grado di coprire anche le aree più sperdute, dove è difficile e poco economico arrivare con le tecnologie tradizionali via cavo quali l Adsl; è in grado di sostenere diversi tipi di traffico con diverse qualità di servizio per poter soddisfare le esigenze di utenze anche molto eterogenee tra loro. In Italia, la banda su cui operano i sistemi WiMax èla banda licenziata GHz i cui diritti d uso sono stati rilasciati nel corso del Le reti Wi Max saranno costituite da una serie di SRB, con strutture di norma di minore impatto visivo/ paesaggistico rispetto a quelle della telefonia mobile e con potenze minori o uguali a quelle impiegate per l UMTS. La realizzazione degli impianti dovrebbe avvenire privilegiando siti già in essere di altri gestori in modo da condividere le infrastrutture e non creare nuovi punti di emissione sul territorio. Le trasformazioni hanno interessato anche le reti per la diffusione dei segnali radio e televisivi, con l introduzione dei sistemi di diffusione in tecnica digitale sia televisiva (DVB) che sonora (DAB). In particolare, visto anche l approssimarsi delle date per la transizione dall'analogico al digitale per la diffusione radio-televisiva terrestre, in diversi siti sono stati introdotti, in via sperimentale, sistemi di diffusione DVBT, in affiancamento agli esistenti sistemi analogici ed in attesa del loro spegnimento. Da ricordare che gli impianti di trasmissione digitali sono caratterizzati da minori potenze di emissione. Nel presente rapporto vengono riportati i risultati delle indagini strumentali effettuate dal della Sezione Provinciale ARPA di Bologna, nell anno Il documento intende fornire un quadro dell attività di controllo e vigilanza effettuata sui livelli di campo 3
4 elettromagnetico a radiofrequenza immessi nell ambiente dagli impianti fissi di telefonia mobile o ad essi assimilabili e di emittenza radiotelevisiva presenti nel territorio provinciale di Bologna, e in particolare nel territorio del comune capoluogo; tale attività di controllo è stata svolta sia mediante misure manuali sia tramite monitoraggio in continuo, per mezzo delle centraline della rete di monitoraggio. Nel 2009, come negli anni precedenti, sono pervenute dai Comuni un certo numero di richieste di indagini sui campi in quanto queste emissioni ad alta frequenza, generate dalle stazioni radio base per la telefonia mobile e dagli impianti radio televisivi (alte frequenze), sono ancora considerate un possibile pericolo per la salute e di degrado per le aree interessate. La tendenza sembra comunque confermare un lieve calo delle richieste di misura, anche se pervengono ancora diverse segnalazioni da parte di cittadini, in particolare dei centri urbani con alta densità di popolazione (come la città di Bologna). I controlli vengono eseguiti sia con sistemi manuali che con sistemi di monitoraggio in continuo in uso presso Arpa; buona parte di questi ultimi provengono dalla Fondazione Ugo Bordoni, che aveva amministrato i finanziamenti finalizzati alla realizzazione di una rete nazionale per il monitoraggio dei cem, assegnati dal Ministero delle Comunicazioni, e che aveva affidato alle Arpa la gestione delle centraline di tale rete. Alla cessazione del progetto con la FUB una parte di tali centraline è rimasta in gestione all Agenzia per il mantenimento di una rete regionale di monitoraggio. Come per gli anni precedenti anche per il 2009 (e 2010) è stata stipulata una specifica convenzione con il Comune di Bologna per misure e monitoraggi in continuo sia ad Alta Frequenza che a Bassa Frequenza; Per approfondimenti e per maggiori dettagli sulle diverse indagini effettuate si rimanda sito web di Arpa Bologna, alla sez., dedicata all attività di controllo e misura effettuata dalla Sezione di Bologna sull intero territorio provinciale, sia tramite misure puntuali sia tramite centraline di monitoraggio in continuo relativamente alla matrice campi : per quanto riguarda i dettagli delle singole indagini strumentali e i fattori di pressione presenti; per ciò che riguarda le campagne di monitoraggio in continuo effettuate. 4
5 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Il riferimento normativo nazionale per la tematica campi è costituito dalla Legge 22 febbraio 2001, n. 36 "Legge Quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici, ed ", approvata dal Parlamento in data 14/02/2001, e dai suoi due Decreti applicativi, uno per le basse frequenze ad uno per le alte frequenze. La Legge n. 36/01 ha lo scopo di dettare i principi fondamentali diretti a: Α. assicurare la tutela della salute dei lavoratori, delle lavoratrici e della popolazione dagli effetti dell'esposizione a determinati livelli di campi elettrici, magnetici ed ai sensi e nel rispetto dell'articolo 32 della Costituzione; Β. promuovere la ricerca scientifica per la valutazione degli effetti a lungo termine e attivare misure di cautela da adottare in applicazione del principio di precauzione di cui all'articolo 174, paragrafo 2, del trattato istitutivo dell'unione Europea; C. assicurare la tutela dell'ambiente e del paesaggio e promuovere l'innovazione tecnologica e le azioni di risanamento volte a minimizzare l'intensità e gli effetti elettrici, magnetici ed secondo le migliori tecnologie disponibili. La tutela della salute viene conseguita attraverso la definizione di tre differenti limiti: limiti di esposizione, valori di attenzione ed obiettivi di qualità connessi al funzionamento ed all esercizio degli impianti; la determinazione di tali limiti e valori viene rimandata alla emanazione di successivi Decreti applicativi del Presidente del Consiglio dei Ministri. Per le Radiofrequenze-Microonde i livelli di riferimento sono stati specificati nel D.P.C.M. 8 luglio 2003: Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualità, per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed generati a frequenze comprese tra 100 khz e 300 GHz (GU n. 199 del 28/08/2003). Nel Decreto sono stabiliti i limiti di esposizione per i campi generati da sorgenti fisse; per le esposizioni generate a frequenze comprese tra 100 khz e 300 GHz da sorgenti non riconducibili ai sistemi fissi delle comunicazioni e radiotelevisivi si applica l insieme completo delle restrizioni stabilite nella Raccomandazione del Consiglio dell Unione europea 1999/512/CE del 12 luglio In particolare vengono fissati i valori di riferimento di seguito riportati, che risultano essere tra i più cautelativi a livello europeo; tali valori sono intesi come valori efficaci, mediati su un'area equivalente alla sezione verticale del corpo umano e su qualsiasi intervallo di sei minuti. 5
6 LIMITI PREVISTI NEL DPCM 8 LUGLIO 2003 I Limiti di esposizione: sono stabiliti per la prevenzione degli effetti a breve termine e non devono essere mai superati: Tabella 1 Limiti di esposizione Frequenza (MHz) Intensità di campo Elettrico E (V/m) Intensità di campo magnetico H (A/m) Densità di potenza dell onda piana equivalente (W/m 2 ) I Valori di attenzione, definiti a titolo di misura di cautela per la protezione da possibili effetti a lungo termine eventualmente connessi con le esposizioni ai campi generati alle suddette frequenze; tali valori non devono essere superati all'interno di edifici adibiti a permanenze non inferiori a quattro ore giornaliere, e loro pertinenze esterne, che siano fruibili come ambienti abitativi quali balconi, terrazzi e cortili esclusi i lastrici solari. Tali valori, validi per le frequenze specificate, sono riportati in tabella 2: Tabella 2 - Valori di attenzione Frequenza Intensità di campo Elettrico E (V/m) Intensità di campo magnetico H (A/m) Densità di potenza D (W/m 2 ) 0.1MHz 300 GHz (3 MHz 300 GHz ) Gli Obiettivi di qualità, definiti ai fini della progressiva minimizzazione dell esposizione ai campi, che non devono essere superati all aperto nelle aree intensamente frequentate (aree attrezzate permanentemente per il soddisfacimento di bisogni sociali, sanitari e ricreativi). Tali valori sono numericamente coincidenti con i valori di attenzione. Nel 2003 è entrato in vigore il D. Lgs. n. 259 Codice delle comunicazioni elettroniche che, con l art. 87 Procedimenti autorizzatori relativi alle infrastrutture di comunicazione elettronica per impianti radioelettrici, indica a livello nazionale le procedure operative per il rilascio delle autorizzazioni e per le modalità di installazione di tali impianti; il D.L. 23 marzo 2010 n. 40 introduce nel DLgs 259/03 l art. 87-bis, relativo a semplificazione delle procedure autorizzative per alcune tipologie di impianti. Per la Regione Emilia Romagna, un ulteriore riferimento normativo è costituito dalla L.R. 31 ottobre del 2000 n. 30 "Norme per la tutela della salute e la salvaguardia dell'ambiente dall'inquinamento elettromagnetico", come modificata ed integrata dalla L.R. del 25 novembre 2002 n. 30 Norme concernenti la localizzazione di impianti fissi per l emittenza radio e televisiva e di impianti per la telefonia mobile, dalla L.R. del 6 marzo 2007 n. 4 e dalla direttiva applicativa D.G.R. n. 197 del 20 febbraio 2001, così come modificata dalla successiva Delibera Regionale n del 21 luglio
7 Tali Leggi, che si proponevano come obiettivo da perseguire la prevenzione e la tutela sanitaria della popolazione e la salvaguardia dell ambiente dall inquinamento elettromagnetico mediante scelte di pianificazione territoriale ed urbanistica, prevedono in particolare per gli aspetti autorizzativi delle stazioni radio base: - l obbligo per i gestori di presentazione dei programmi annuali (ora non più vincolante, ai sensi della DGR 1138/2008, in considerazione dell avvenuto completamento della rete di copertura da parte dei gestori); - l autorizzazione delle SRB da parte del Comune; - l individuazione di aree e di tipologie di edifici in cui è vietata la localizzazione di SRB (zone di parco classificate A, riserve naturali, edifici di valore storico-architettonico e monumentale); 2.1 ANALISI DEI RIFERIMENTI TECNICI I riferimenti tecnici esistenti sono inerenti esclusivamente la sensoristica e la metodologia di misura: Norma CEI EN (CEI ) "Misure di esposizione ai campi a radiofrequenza - intensità di campo nell'intervallo di frequenze da 100 khz a 1 GHz". Norma italiana CEI GUIDA "Guida per la misura e per la valutazione elettrici e magnetici nell'intervallo di frequenza 0 Hz - 10 khz, con riferimento all'esposizione umana" Norma italiana CEI GUIDA "Guida per la misura e la valutazione nell'intervallo di frequenza 10 khz GHz, con riferimento all'esposizione umana" Norma CEI 211-7/A Guida per la misura e la valutazione nell intervallo di frequenza 10 khz 300 GHz, con riferimento all esposizione umana Appendice A: Centraline di monitoraggio a radiofrequenza: procedure e finalità di utilizzo Norma CEI 211-7/C Guida per la misura e la valutazione nell intervallo di frequenza 10 khz 300 GHz, con riferimento all esposizione umana Appendice C: Sistemi per la realizzazione di accesso e collegamento radio a banda larga Norma CEI EN (106-21) "Norma di base per la misura in-situ dell intensità del campo elettromagnetico in prossimità di stazioni radio base, in relazione all esposizione umana Norma italiana CEI Guida alla realizzazione di una Stazione Radio Base per rispettare i limiti di esposizione ai campi in alta frequenza e successiva Variante V1 del 1/2004; ANPA "Guida tecnica per la misura compresi nell'intervallo di frequenza 100 khz-3 GHz in riferimento all'esposizione della popolazione" RTI CTN_AGF 1/
8 3. TIPOLOGIE DI MISURA Le metodologie di misura più utilizzate sono: MISURE PUNTUALI A BANDA LARGA MISURE PUNTUALI A BANDA STRETTA MONITORAGGIO IN CONTINUO A BANDA LARGA 3.1 MISURE PUNTUALI A BANDA LARGA Forniscono il livello del parametro misurato (es. campo elettrico) complessivo, indipendentemente da numero, tipologia e frequenza delle sorgenti elettromagnetiche che lo generano; non consentono di discriminare i contributi delle diverse frequenze presenti. Sono da considerarsi come "misure di sorveglianza", indicate per valutare la "dimensione del problema e l eventuale necessità di approfondimento e per l'individuazione di eventuali punti critici vantaggi: ampia risposta in frequenza dimensioni piccole e portatilità semplicità d'uso costi relativamente contenuti svantaggi: impossibilità di determinare i contributi delle singole sorgenti Ai sensi delle norme tecniche di riferimento le misure devono soddisfare i seguenti requisiti : MEDIA SPAZIALE: Il campo elettrico deve essere valutato lungo una superficie equivalente alla sezione verticale del corpo umano; a tale fine è necessario considerare per ogni punto di misura più altezze dal suolo. Il livello di campo attribuito ad una posizione di misura è ottenuto, di norma, dalla media di tre misure eseguite nella stessa posizione a diverse altezze dal suolo/piano di calpestio, indicate come standard a 1.90 m, 1.50 m e 1.10 m., salvo scelte diverse effettuate dall operatore sulla base della propria esperienza e del contesto operativo (per es. quando la presenza di ostacoli interposti tra la sorgente e il sensore di fatto rende la misura effettuata a tali altezze poco significativa o meno cautelativa poiché lo strumento risulterebbe schermato da tali ostacoli). MEDIA TEMPORALE: Il valore di ogni misura deve essere la media quadratica su un intervallo di misura di 6 minuti CAMPO IMPERURBATO: la presenza di ostacoli (metallici, corpo umano, muri, vegetazione, vetro, strutture, arredi, etc.) influenza il campo elettrico, pertanto la posizione di misura dovrebbe essere in ambienti accessibili ai soggetti potenzialmente esposti, ma in assenza degli stessi e ubicata in modo tale da evitare le situazioni di interferenza con strutture/oggetti/arredi (lontano da oggetti in particolare metallici e dotati di punte). 8
9 Nelle diverse indagini strumentali sono stati utilizzati indifferentemente due strumenti misuratori di campo elettrico: lo strumento PMM 8053 A (PMM srl), equipaggiato con sonda isotropica per campo elettrico tipo EP 330; lo strumento EMR 300 (Wandel & Goltermann GmbH & Co), equipaggiato con sensore isotropico tipo 8.2 Per non influenzare la misura del campo è opportuno, durante le operazioni di misura, mantenersi ad una certa distanza dalla sonda di campo elettrico (generalmente almeno 2 o 3 metri), e l insieme strumento-sonda deve essere fissata su cavalletto in materiale dielettrico per evitare riflessioni dovute allo stesso. In genere, preliminarmente alla misura vera e propria da effettuarsi secondo le modalità previste nelle norme tecniche, viene effettuata una prima serie di rilievi scansionando l area di interesse con un numero di punti adeguato al fine di determinare il punto in cui l intensità di campo elettrico è massima. 3.2 MISURE IN BANDA STRETTA (misure selettive in frequenza): Forniscono il contributo individuale di ciascuna sorgente che contribuisce al campo totale; sono da considerarsi come "misure di approfondimento", in particolare nei casi in cui: il valore misurato in banda larga è superiore al 75% del relativo limite o del valore di riferimento. i valori misurati in banda larga siano superiori al limite/valore di riferimento (riduzione a conformità) siano presenti più sorgenti che emettono in intervalli di frequenza su cui devono essere applicati valori limite diversi vantaggi: maggiore precisione individuazione del contributo di ogni sorgente assenza di risposte spurie apprezzabili al di fuori della banda di funzionamento svantaggi: utilizzo complesso tempo di misura elevato elaborazione dati complessa ingombro e peso considerevoli autonomia di alimentazione limitata costo elevato Le Guide tecniche di riferimento, indicano che in caso di caso di discordanza tra misura a Banda Larga e misura a Banda Stretta si deve ritenere valida la misura effettuata a Banda Stretta 9
10 3.3 MISURE IN CONTINUO TRAMITE CENTRALINA DI MONITORAGGIO I Sistemi di monitoraggio in continuo permettono l osservazione della variabilità nel tempo presenti fornendo una caratterizzazione dell andamento dei livelli di campo elettrico sul periodo sia giornaliero che settimanale Possono essere usati ad integrazione delle misure di vigilanza eseguite con strumentazione manuale. Il posizionamento di una centralina di monitoraggio in continuo non può prescindere dall effettuazione di misure puntuali preliminari atte a caratterizzare, dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche, l area di indagine. Tali sistemi sono ricollocabili ed integrabili all interno di una rete regionale/nazionale. L utilizzo di questi sistemi può essere considerato anche uno strumento di gestione dei conflitti sociali, oltre che consentire di focalizzare gli eventuali interventi, da effettuarsi con altro tipo di strumentazione, sui casi più complessi e/o critici che necessitino di un esame più approfondito. vantaggi: analizzare la variabilità temporale acquisizione di un n elevato di dati svantaggi: assenza dell operatore che certifichi il buon funzionamento; insorgere di elementi perturbativi; elevate incertezze strumentali; devono essere posti in esterno lontano da strutture metalliche e in luoghi bene illuminati non possono essere utilizzati per accertare il superamento di un limite; Per certe tipologie di sorgenti, quali le Stazioni di telefonia mobile, i livelli di campo elettrico misurati nell arco della giornata e in generale nell arco delle intere campagne di misura sono caratterizzati da una certa variabilità, legata alla quantità di traffico telefonico smistato dalla stazione radio base. In genere, in assenza di altre sorgenti a Radio Frequenza estranee a quelle della telefonia cellulare, si evidenzia che nelle ore notturne i livelli di campo elettrico sono inferiori rispetto a quelli delle ore diurne, caratterizzate da picchi di emissione localizzati in due distinte fasce orarie, tipicamente dalle 09:30 alle 14:30 e dalle 18:30 alle 21:30, come illustrato nella figura 1 di pagina seguente. I valori di picco che si rilevano durante le fasce orarie caratterizzate da maggior traffico, si collocano in ogni caso sempre al di sotto di quanto preventivamente stimato in sede di valutazione preventiva effettuata ai fini autorizzatori; tale valutazione viene eseguita mediante uno specifico programma di calcolo che stima i livelli teorici di campo elettromagnetico che si andranno a immettere nell ambiente. 10
11 Ore 00: 00 Ore 09: 30 Ore 18: 20 Ore 24: 00 E (V/m) Fig. 1 - andamento tipico dei livelli di campo elettrico emessi da una Stazione radio base L utilizzo di ipotesi particolarmente cautelative adottate nel programma di calcolo comporta che i livelli di campo elettrico attesi vengano sovrastimati rispetto alle normali condizioni di funzionamento di una stazione radio base. In particolare all atto della stima preventiva tutti gli impianti sono considerati alimentati sempre alla massima potenza teorica e con tutti i canali attivi. Tale situazione operativa risulta nella pratica tecnicamente impossibile in quanto richiederebbe il verificarsi contemporaneo di tre condizioni: Tutti i canali di traffico autorizzati dovrebbero essere occupati contemporaneamente, situazione che il progetto di rete del gestore tende ad evitare, dimensionando opportunamente i canali di traffico su ogni impianto, per non sovraccaricare il singolo impianto; Tutti i clienti dovrebbero essere contemporaneamente in condizioni critiche di collegamento tra il telefono mobile e la stazione radio base (ossia a grande distanza o con ostacoli interposti), in modo da forzare l impianto a trasmettere tutti i canali di traffico alla massima potenza: diversamente il meccanismo del Power Control (controllo continuo di potenza) interviene riducendo automaticamente la potenza di ogni canale di traffico laddove non necessaria per mantenere una buona qualità del servizio; Tutti i clienti dovrebbero essere contemporaneamente in ricezione, cioè dovrebbero ascoltare il segnale sonoro dal proprio telefonino: in caso contrario (quando si trasmette, es. si parla) il meccanismo di DTX downlink interviene per spegnere automaticamente la trasmissione del canale di traffico. Per tali ragioni anche il valore di picco che si registra in particolari momenti della giornata e/o in determinati giorni della settimana risulta inferiore a quanto anticipatamente stimato in sede di analisi preventiva. 11
12 SPECIFICHE TECNICHE DEI SISTEMI DI MISURA A STRUMENTI DI MISURA PUNTUALE A BANDA LARGA Gli strumenti misuratori di campo elettrico utilizzati e le relative caratteristiche sono: Misuratore di campo elettromagnetico PMM mod A (n. di matricola: 152WK50927), equipaggiato con Sonda isotropica per campo elettrico Tipo EP 330 (n. di matricola:101wj50437), con le seguenti caratteristiche: - intervallo di frequenza: 100 khz - 3 GHz - intervallo di misura: 0.3 V/m V/m - isotropia: ± 0.8 db (tipico ± 0.5 db) Misuratore di campo elettromagnetico EMR 300 (Wandel & Goltermann GmbH & Co.) mod. 2244/31 (n. di matricola: R-0084) equipaggiato con Sonda isotropica per campo elettrico Tipo 8.2 (n. di matricola: O-0075 R-0084), con le seguenti caratteristiche: - intervallo di frequenza: 100 khz - 3 GHz - intervallo di misura: 1 V/m V/m - isotropia (sonda + unità di misura): ± 1 db (per f > 1 MHz) - risposta in frequenza: ± 2.4 db (per 100 MHz f 3 GHz) In figura 2 è riportato una fotografia di un sistema strumento-sensore-cavalletto dielettrico utilizzato: Fig. 2 strumento di misura a Banda Larga EMR 300 con cavalletto dielettrico 12
13 B - SISTEMA DI MISURA A BANDA STRETTA La catena di misura utilizzata per le misure selettive è costituta da: Analizzatore di spettro WILLTEK mod s.n intervallo di frequenza: 100 khz 4 GHz Antenna biconica CLAMPCO SISTEMI mod. ENSAP 2000 s.n. 72 intervallo di frequenza: 80 MHz 2.5 GHz Cavo RF 7 mm RG142 mod. EMSOCF010 s.n. 204/03 C CENTRALINE DI MONITORAGGIO Le singole stazioni di rilevamento possono essere di tipologie diverse; in genere sono costituite da una pedana di appoggio, generalmente avente un peso significativo in modo da garantire un adeguata stabilità, e un palo, realizzato in materiale non interferente, sul quale viene ancorato il sistema di rilevamento sensore contenitore. Tali centraline sono dotate di un modem interno che permette lo scaricamento e l acquisizione dei dati memorizzati da remoto, tramite una chiamata via GSM dal centro di controllo; inoltre esse sono dotate alimentazione a pannello solare al fine di permettere, se posizionate in ambiente esterno, una capacità di funzionamento in autonomia. Per lo svolgimento dell attività di monitoraggio, tra le tre tipologie di centraline disponibili, si è deciso di utilizzare, di norma, la tipologia di più recente costruzione, denominata tribanda, in quanto di ingombro minore e in grado di fornire informazioni più complete sul campo misurato. Il tipo di centralina impiegata è un evoluzione dei modelli precedenti ed è costituita dal modello PMM 8057 F, denominata tri-banda, dotata di tre sensori, tipo EP-3B-0, che permettono, all interno della banda delle Radiofrequenze, di misurare separatamente il contributo derivante dagli impianti Radiotelevisivi dalle sorgenti per telefonia cellulare. Le principali specifiche tecniche sono riportate nel prospetto seguente: Specifiche del sistema della Centralina 8057 F + sensore isotropico per campo elettrico Tipo EP 3B 01 WIDE BAND LOW BAND HIGH BAND Intervallo di frequenza 100 khz - 3 GHz 100 khz 862 MHz 933 MHz 3 GHz Intervallo di misura: 0.5 V/m 100 V/m 0.5 V/m 100 V/m 0.5 V/m 100 V/m Risoluzione: 0.01 V/m 0.01 V/m 0.01 V/m Sensibilità 0.5 V/m 0.5 V/m 0.5 V/m Errore in Temperatura 0.1 db/ C 0.1 db/ C 0.1 db/ C 13
14 In figura 3, è riportato un esempio centralina di monitoraggio tri-banda: Fig. 3 stazione di monitoraggio tri-banda 14
15 4. ATTIVITA EFFETTUATA DALLA SEZIONE DI BOLOGNA L attività di vigilanza e controllo è stata espletata sia a seguito di segnalazioni ed esposti pervenuti da privati cittadini tramite il relativo Comune di residenza, sia nell ambito delle attività istituzionali di vigilanza e controllo ambientale in capo a questa Agenzia. Tale attività si è svolta mediante l esecuzione di misure puntuali a Banda Larga e a Banda Stretta, alle quali, dove opportuno e/o logisticamente possibile, sono state affiancate da campagne di monitoraggio in continuo. In alcuni casi, in particolare per siti di emittenza radio-televisiva particolarmente complessi e/o problematici e compatibilmente con la disponibilità degli ambienti ospitanti le centraline, si è ritenuto di prolungare il monitoraggio in continuo per tempi molto lunghi, al fine di mantenere un presidio in situazioni di possibile criticità sia per i livelli misurati sia per modifiche/evoluzioni nei sistemi di diffusione. Nel corso dell anno 2009, a seguito di un leggero decremento delle richieste pervenute da privati cittadini è stata incrementata l attività di indagine e controllo su programmazione interna, finalizzata principalmente alla verifica strumentale in luoghi già oggetto di precedenti interventi di misura, o in luoghi particolarmente significativi per i quali è stato necessario eseguire più interventi di misura. Per tale motivo, visto che alcuni comuni hanno dato l avvio alla fase di adozione del PPLERT nelle pianificazioni comunali, considerato il diverso impatto generato dagli impianti di diffusione radio-televisiva e in prospettiva del futuro passaggio alla TV digitale terrestre, sono state incrementate le ispezioni in prossimità dei siti ospitanti tale tipologia di impianti. Nello specifico le indagini hanno le seguenti postazioni: - Comune di Bologna, nei siti: Barbiano, c/o sito CERT (2 indagini) Barbiano c/o sito RAI; San Luca Funivia.(3 indagini) - Comune di Castel San Pietro Terme: Monte Grande ( 3 indagini) - Comune di Grizzana Morandi: Montovolo Santuario, Montovolo Panoramico; Monte Acuto Ragazza; Monte Fusicchio; - Comune di Ozzano Emilia: Sito Loc. Palazzina - Comune di Pianoro: Loc. Monte Calvo alto Loc. Monte Calvo Chiesa (3 indagini) - Comune di Imola Loc. Monte Frassineto Via Chiesa di Pediano (5 indagini) Via di Pediano; Monte Catone; Mezzocolle; Fondo Tomba Neretta Per quanta riguarda le indagini in prossimità di impianti per Telefonia Cellulare, si riporta nella successiva tabella 4 una sintesi dei tipi ed esiti delle misure eseguite nel Nell ultima colonna, relativa alle misure manuali a banda larga, è riportato il valore misurato nel medesimo punto in cui è stata posizionata la centralina, per i casi in cui le misure manuali sono state integrate con monitoraggio in continuo; nei casi di sole misure manuali è riportato il valore medio relativo alla posizione, tra le varie indagate in cui è stato rilevato il valore più alto di campo elettrico. 15
16 Tabella 4 - riepilogo delle misure su SRB eseguite nell anno 2009 COMUNE INDIRIZZO N. SRB VALORE MASSIMO RILEVATO DALLA CENTRALINA E (V/m ) VALORE MEDIO RILEVATO DALLA CENTRALINA E (V/m ) VALORE MEDIO SU 6 MINUTI MISURATI A LARGA BANDA E (V/m ) BOLOGNA VIA PO, 5 4 2,5 2,1 2,5 BOLOGNA VIA ANTONELLI, 3 3 SOLO MISURE PUNTUALI 0,7 BOLOGNA VIA MATTEOTTI, 32/34 1 SOLO MISURE PUNTUALI < 0,5 BOLOGNA VIA MATTEOTTI, 1 1,9 1,5 1,4 BOLOGNA VIA DI SALICETO, 51/10 1 SOLO MISURE PUNTUALI 0,7 BOLOGNA VIA DELLA CA BIANCA 2 3,2 2,7 3,2 BOLOGNA VIA SELVA PESCAROLA 2 SOLO MISURE PUNTUALI 0,6 BOLOGNA VIA SELVA PESCAROLA - SCUOLA 2 1,2 1,1 1,0 BOLOGNA VIA VERNE, SOLO MISURE PUNTUALI 1,0 BOLOGNA VIA VERNE - LASTRICO 2 SOLO MISURE PUNTUALI 2,0 BOLOGNA VIA TRIACHINI, ,6 0,5 0,5 BOLOGNA VIA DI CASAGLIA, 49/3 OZZANO EMILIA 1+ RADIO TV SOLO MISURE PUNTUALI 1,2 P.ZZA ALLENDE, 7 1 SOLO MISURE PUNTUALI 3,9 BOLOGNA VIA CASTIGLIONE, 74 1 SOLO MISURE PUNTUALI 0,5 BOLOGNA VIA DEL BECCACCINO, 25 - SCUOLA 1 <0,5 <0,5 < 0,5 BOLOGNA VIA VENTUROLI 1 0,5 0,5 0,5 BOLOGNA VIA CADUTI D AMOLA, 11/2 1 2,5 2,0 2,5 BOLOGNA VIA DI VINCENZO, 8 1 SOLO MISURE PUNTUALI 0,5 BOLOGNA VIA LAME, ,7 2,5 3,3 BOLOGNA VIA RIVA DI RENO, ,1 2,9 3,5 BOLOGNA VIA FRASSINAGO 1 SOLO MISURE PUNTUALI 0,6 BOLOGNA VIA CLAVATURE, 20 1 SOLO MISURE PUNTUALI < 0,5 BOLOGNA VIA NAPOLI, ,9 0,7 1,1 BOLOGNA VIA PARMA, 3 2 1,1 0,6 0,7 BOLOGNA VIA DELLO SCALO, 26 0 SOLO MISURE PUNTUALI < 0,5 16
17 4.1 MONITORAGGIO IN CONTINUO. Nel corso dell anno 2009, sono state effettuate 17 campagne di monitoraggio in continuo, di cui 12 relative alle Stazioni Radio Base per telefonia cellulare e 5 per siti Radio-TV, per un totale di ore di acquisizione dati; a queste si devono aggiungere altre 11 campagne di monitoraggio relativamente a sorgenti a Bassa Frequenza (ELF) per oltre 2000 ore di acquisizione dati. Il dato complessivo è quindi di quasi ore di monitoraggio in continuo effettuate dalla Sezione. Il dettaglio dei luoghi monitorati, relativamente alle sorgenti a Radio Frequenza nell arco dell anno 2009, e alcune informazioni specifiche riguardanti l attività sono riportati nella tabella 4.1 seguente: N COMUNE INDIRIZZO TIPOLOGIA SITO DI MISURA IMPIANTI PRESENTI ORE DI MISURA 1 BOLOGNA Via Venturoli UFFICI 2 SRB BOLOGNA Via Triachini, 17 UFFICI 2 SRB BOLOGNA Via PO, 5 UFFICI 2 SRB CASTEL SAN PIETRO TERME Monte Grande GIARDINO Varie Radio-TV 5 BOLOGNA Via Matteotti, 34 ABITAZIONE 1 SRB BOLOGNA Via Della Cà Bianca 19/1 ABITAZIONE 2 SRB BOLOGNA Via della Selva Pescarola SCUOLA 2 SRB BOLOGNA Via Del Beccaccino, 25 SCUOLA 1 SRB BOLOGNA Via Caduti d'amola, 11/2 UFICI 1 SRB IMOLA Via Chiesa di Pediano ABITAZIONE 2 RADIO IMOLA Via Chiesa di Pediano ABITAZIONE 2 RADIO BOLOGNA Via Lame, ABITAZIONE 4 SRB BOLOGNA Via Riva Reno, 6 ABITAZIONE 4 SRB BOLOGNA Via Napoli, 11 ABITAZIONE 2 SRB BOLOGNA Via Parma, 3 ABITAZIONE 2 SRB BOLOGNA San Luca - Basilica AREA VERDE Varie Radio-TV IMOLA Via Chiesa di Pediano, 1 ABITAZIONE 2 RADIO TOTALE ORE DI MONITORAGGIO Tabella riepilogo delle campagne effettuate nell anno
18 4.2 MISURE DI TIPO MANUALE Il posizionamento di una centralina di monitoraggio in continuo non può prescindere dall effettuazione di misure puntuali preliminari atte a caratterizzare, dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche, l area di indagine. Tali misure, effettuate in accordo con quanto previsto nelle Norme Tecniche CEI, sono finalizzate ad individuare, nell ambito del sito prescelto, la posizione più critica nella quale collocare la centralina di monitoraggio, compatibilmente con la necessità di evitare le situazioni di interferenza con strutture/oggetti/arredi e, in genere, vengono replicate al momento del ritiro della centralina in modo da avere un riscontro della misura del campo elettrico all inizio e alla fine della campagna di misura. Non in tutti i casi, però, le misure puntuali sono state accompagnate poi dal posizionamento di una centralina di monitoraggio in continuo in quanto, in diverse situazioni, non sono stati individuati luoghi aventi le caratteristiche idonee affinché venisse collocata la strumentazione per l acquisizione in continuo. Per tale motivo i luoghi e i punti di misura di tipo manuale sono in numero nettamente superiore a quello dei siti di monitoraggio in continuo. Nell anno 2009, le misure manuali, hanno riguardato 53 interventi con indagini strumentali a banda larga, dei quali 25 relativi alle sole Stazioni Radiobase per telefonia cellulare e 28 indagini strumentali in vicinanza di siti ospitanti impianti Radio-TV. Questi 53 interventi hanno interessato 58 abitazioni e/o luoghi accessibili, alcuni dei quali, soprattutto in vicinanza di impianti Radio-Tv, monitorate più volte nel corso dell anno, per un totale di 113 punti di indagine e 302 misure a banda larga effettuate, e oltre 400 misure a Banda Stretta, concentrate principalmente in vicinanza di siti Radio- TV (più altre 300 misure circa eseguite su tempi brevi). Per quanto riguarda il solo Comune di BOLOGNA, le abitazioni indagate sono state 44 per un totale 58 punti di indagine e 165 misure a Banda Larga eseguite (più altre 150 misure effettuate su tempi brevi). Nel corso del 2009 sono pervenute a questa Agenzia, tramite il Comune di Bologna, 18 richieste di misure da parte di privati Cittadini, Quartieri o Enti, che sono state tutte completamente evase. Le abitazioni e, più in generale, i luoghi oggetto di indagine sono stati individuati principalmente sulla base delle richieste pervenute e delle stime preventive effettuate, nell ambito dell iter autorizzatorio, nell area circostante l impianto/i da monitorare. Preferibilmente le misure di campo elettrico sono state indirizzate verso i piani più alti degli stabili oggetto di indagine, questo sia in base ai risultati delle stime preventive effettuate, sia perché, visti i punti di collocazione delle antenne, le caratteristiche di propagazione delle onde elettromagnetiche fanno sì che quanto si rileva negli ultimi piani sia rappresentativo anche dei livelli di campo attesi anche ai piani inferiori, in genere caratterizzati da livelli di campo elettrico inferiori. 18
19 5. RESOCONTI DELLE MISURE 5.1 STAZIONI RADIO BASE PER TELEFONIA CELLULARE : A - MISURE PUNTUALI Dei 53 punti oggetto di indagine da parte della Sezione Provinciale di Bologna, nessun valore di campo elettrico misurato è risultato superiore a 6 V/m, valore di attenzione e obiettivo di qualità fissato dalla normativa vigente. In particolare, il 63,4 % dei valori misurati è risultato essere inferiore a 1 V/m, mentre il 32,1 % dei valori è risultato compreso tra 1 e 3 V/m. nei rimanenti 4 punti, corrispondenti al 7,5 % dei punti totali, sono stati rilevati valori superiori a 3 V/m (ma comunque inferiori a 6 V/m). La tabelle 5 e 6 e i successivi grafici 4 e 5 riportati nelle due pagine seguenti, presentano in dettaglio la distribuzione dei risultati di tali misure: Tabella 5 : resoconto delle misure manuali per punti di indagine SRB - MISURE MANUALI DI CAMPO ELETTRICO EFFETTUATE N ABITAZIONI / LUOGHI INDAGATI 53 VALORE DI CAMPO ELETTRICO NUMERO PUNTI PERCENTUALE MISURATO DI MISURA E < 1 V/m 32 63,4 % 1 V/m < E < 3 V/m 17 32,1 % 3 V/m < E < 6 V/m 4 7,5 % E > 6 V/m 0 0 % TOTALE punti di misura: 53 19
20 Grafico 4. Distribuzione dei valori di campo elettrico misurati Tabella 6 : resoconto delle misure manuali per numero di misure SRB - MISURE MANUALI DI CAMPO ELETTRICO EFFETTUATE N MISURE 146 VALORE DI CAMPO ELETTRICO MISURATO NUMERO PERCENTUALE E < 1 V/m 96 65,75 % 1 V/m < E < 3 V/m 40 27,40 % 3 V/m < E < 6 V/m 10 6,85 % E > 6 V/m 0 0 % TOTALE misure:
21 Grafico 5. Distribuzione dei valori di campo elettrico misurati Per approfondimenti e per maggiori dettagli sulle singole misure puntuali effettuate si rimanda alla pagina web di Arpa nella pagina dedicata all attività di controllo e misura effettuata dalla Sezione di Bologna relativamente alla matrice campi. B - MONITORAGGIO IN CONTINUO Nell anno 2009, è stata apportata, a livello regionale, una profonda razionalizzazione della Rete Regionale dei, al fine di un ottimizzazione delle risorse disponibili sia in termini di strumentazione che in termini di riduzione dei costi di gestione, pur mantenendo un buon presidio del monitoraggio. Tale processo di razionalizzazione ha comportato una diminuzione delle stazioni assegnate in uso rispetto alla dotazione originale (forse anche ridondante rispetto alle reali necessità), con conseguente riduzione del numero di campagne di monitoraggio e una rimodulazione delle stesse per Sezione sulla base di un criterio di proporzionalità rispetto al numero di abitanti e sulla base del numero di siti totali per radiotelecomunicazione nelle singole province. Per quanto riguarda l anno 2009 sono state effettuate 17 campagne di misura in continuo, 12 delle quali in vicinanza di Stazioni Radio Base per telefonia mobile e 5 in vicinanza di siti ospitanti impianti Radio-TV. Per le Stazioni Radio Base, nelle 12 campagne di monitoraggio eseguite, sia per quanto riguarda il valor medio sull intera singola campagna sia per quanto riguarda il valore massimo sui 6 minuti, in nessun caso si sono riscontrati valori campo elettrico superiori al limite di esposizione, pari a 20 V/m, e al valore di attenzione ed obiettivo di qualità, pari a 6 V/m, fissati dalla Normativa Statale (DPCM 8 luglio 2003). Nella successiva tabella 7 (a e b) sono riportati i dettagli delle campagne di monitoraggio in continuo, in termini di valori medi e massimi sui 6 minuti del campo elettrico rilevato nelle singole indagini. 21
22 Tabella 7a : resoconto delle campagne di monitoraggio in continuo a) CAMPAGNE DI MONITORAGGIO EFFETTUATE N CAMPAGNE / LUOGHI INDAGATI 12 N ORE DI ACQUISIZIONE IN CONTINUO VALORI DI CAMPO ELETTRICO MEDIO MISURATO* NUMERO PUNTI DI MISURA PERCENTUALE E < 1 V/m 5 41,7 % 1 V/m < E < 3 V/m 7 58,3 % 3 V/m < E < 6 V/m 0 0 % E > 6 V/m 0 0 % * riferiti al valor medio sull intera campagna di misura b) CAMPAGNE DI MONITORAGGIO EFFETTUATE N CAMPAGNE / LUOGHI INDAGATI 12 N ORE DI ACQUISIZIONE IN CONTINUO VALORI DI CAMPO ELETTRICO MASSIMO MISURATO* NUMERO PUNTI DI MISURA PERCENTUALE E < 1 V/m 4 33,3 % 1 V/m < E < 3 V/m 6 50,0 % 3 V/m < E < 6 V/m 2 16,7 % E > 6 V/m 0 0 % * riferiti al valor massimo su 6 minuti di acquisizione sull intera campagna di misura Per approfondimenti si ricorda che tutti i dettagli e i risultati dei monitoraggi in continuo effettuati sono disponibili attraverso la rete Internet sul sito web di Arpa nella pagina principale del sito web dedicata ai bollettini giornalieri dei dati ambientali relativi alle varie matrici. 22
23 5.2 IMPIANTI RADIO TV: E opportuno premettere che la conoscenza della localizzazione, titolarità, caratteristiche, etc.. degli impianti radiotelevisivi sul territorio deriva dal PLERT e dalle richieste/comunicazioni effettuate dai gestori ai sensi della L.R. 30/2000 e ss.mm.ii e successiva D.G.R. 197/2001 come modificata ed integrata dalla D.G.R. 1138/2008. Visto il lungo tempo trascorso dalle prime comunicazioni, la frequente incompletezza dei dati comunicati dai gestori e la loro mancanza di aggiornamenti, tali informazioni risultano spesso superate e, in sede operativa, è spesso necessario un confronto ed integrazione con quelle contenute nel Catasto del Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni, che, al momento, costituisce lo strumento disponibile più aggiornato e verosimile a cui ARPA può fare riferimento e di cui annualmente viene fornito l aggiornamento all Agenzia. Come sopra evidenziato, nel corso dell anno 2009, le indagini strumentali in vicinanza di impianti di diffusione radio televisiva, hanno interessato diversi siti, alcuni dei quali monitorati più volte nel corso dell anno. Tre di questi siti (Barbiano Postazione CERT, San Luca Basilica, San Luca Via Monte Albano, 3) sono nel Comune di Bologna, altri nei Comuni di Imola, Grizzana Morandi, Pianoro, Castel San Pietro Terme, e Ozzano Emilia. In alcuni di questi siti alle misure manuali effettuate sia a banda larga che in alcuni casi anche a Banda Stretta, si sono aggiunti monitoraggi in continuo tramite il posizionamento di una centralina. In particolare i monitoraggi in continuo hanno riguardato i seguenti siti: Castel San Pietro - Monte Grande, dal 19/02/2009 e attualmente ancora in corso; Imola, Via Chiesa di Pediano; Bologna, Via Monte Albano, dal 26/10/2009 e attualmente ancora in corso Da segnalare che nel corso degli interventi di indagine sono state riscontrate 2 situazioni di non conformità ai valori di attenzione che hanno determinato l avvio di specifici procedimenti amministrativi che hanno portato all emanazione di specifiche ordinanze comunali finalizzate alla riduzione a conformità dei valori di campo elettrico rilevati, ovvero al rientro entro il valore di attenzione del livello di campo elettrico complessivamente dovuto alle emittenti presenti nei siti.. A seguito di modifiche e interventi tecnici effettuate sugli impianti le due situazioni di non conformità evidenziate sono state risolte e i successivi interventi di verifica hanno permesso quindi di accertare l ottemperanza a tali ordinanze e conseguentemente l avvenuto risanamento in entrambe le situazioni che erano risultate nel corso delle prime indagini. Nei rimanenti luoghi oggetto di indagine, le misure effettuate hanno confermato la compatibilità dei diversi siti monitorati con i limiti di esposizione previsti dalla Normativa. Di seguito, si riportano con maggiore dettaglio le varie indagini eseguite. 23
24 Comune di CASTEL SAN PIETRO TERME: MONTE GRANDE (rif. Codice Sito PLERT 1 n 159). Il sito di Monte Grande, in Via Montecerere a Castel San Pietro Terme è caratterizzato dalla presenza di 47 Impianti di diffusione Radio Televisiva e 58 di solo collegamento, per una potenza complessiva di oltre Watt. Come si può notare anche dalla fotografia sopra riportata, l impatto visivo/paesaggistico è imponente. Il sito era già stato oggetto di campagne di misure nel corso degli anni, sia in corrispondenza delle abitazioni e sia delle aree accessibili, evidenziando alcune situazioni di criticità, già segnalate e prese in considerazione dalle Amministrazioni Competenti, che avevano anche istituito un Tavolo Tecnico interistituzionale finalizzato a definire le modalità di riqualificazione del sito di Monte Grande, sia dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche che dal punto di vista urbanistico e architettonico/visivo. Nell abitazione più prossima agli impianti e già oggetto di rilievi negli anni precedenti, sono state eseguite 3 indagini strumentali il 19/02/2009, il 26/02/2009 e il giorno 07/04/2009. In particolare nelle misure del 19/02/09, eseguite in modalità discreta, alla presenza solo del Comune e di Arpa, nell area di pertinenza esterna dell abitazione, veniva evidenziato il superamento del valore di attenzione di 6 V/m sia con le misure in banda larga (7.4 V/m) sia con misure selettive (8.0 V/m). Dall analisi dei dati delle misure selettive emergeva che nessuna emittente singolarmente superava il valore di attenzione, però una emittente contribuiva in maniera decisamente superiore rispetto alle altre a tale superamento complessivo. Le misure del 26/02/09, replicate da ARPA nelle medesime posizioni, alla presenza del Comune e dell emittente che generava il contributo maggiore, hanno fornito valori inferiori al valore di attenzione (5.7 V/m in banda larga e 5.3 V/m con analisi di spettro); il rappresentante dell emittente dichiarava che i contributi più elevati evidenziati la settimana precedente derivavano da un malfunzionamento del proprio impianto e che per tale motivo l impianto nel periodo febbraio era stato oggetto di modifiche tecniche. 1 Piano Provinciale di Localizzazione dell Emittenza Radio Televisiva 24
25 In occasione della prima indagine strumentale del 19/02/2009 era stata collocata anche una centralina per il monitoraggio in continuo del campo elettrico; l analisi dei dati registrati ha consentito di effettuare alcune considerazioni: tra il e il alle ore 14 circa, il valore medio di campo elettrico misurato in larga banda su 6 minuti, all altezza di 1.5 metri, si è mantenuto in un range di valori superiori a 5 V/m e inferiori a 6.5 V/m, con un massimo del valore medio su 6 minuti pari a 6.39 V/m, registrato nel corso della giornata del Tale dato risulta compatibile con quanto registrato nella misura puntuale in Banda Larga su 6 minuti, all altezza di 1.5 metri, da ARPA il ; successivamente, dalle ore 14 circa del , la centralina di monitoraggio ha registrato una graduale diminuzione del valore medio di campo elettrico su 6 minuti, evidenziando, nelle date del e , un massimo del valore medio su 6 minuti rispettivamente pari a 5.28 V/m e 5.02 V/m. Si evidenzia come il dato del sia compatibile con quanto registrato con misura puntuale in larga banda su 6 minuti, all altezza di 1.5 metri, da ARPA il Infine, dal il valore medio di campo elettrico misurato in larga banda su 6 minuti si è attestato su un range di valori superiori a 4 V/m e inferiori a 6 V/m, con un massimo del valore medio su 6 minuti pari a 5.7 V/m, e da allora non è mai stato rilevato un valore di campo superiore a 6 V/m, come si può notare dal grafico seguente: 10 CASTEL SAN PIETRO - MONTE GRANDE MONITORAGGIO IN CONTINUO V/m - VALORE DI ATTENZIONE (DPCM 8 luglio 2003) 7 E (V/m) Tale andamento è stato confermato anche dalle successive misurazioni effettuate in data 07/04/2010, nelle quali è stata rilevato un valor medio del campo elettrico pari a 5,2 V/m. Vista la complessità del sito e l entità dei valori rilevati, in questo sito si è ritenuto utile prolungare l attività di monitoraggio in continuo, che è tuttora in corso. Infine, occorre segnalare che dall inizio del 2008 è stato istituito presso il Comune di Castel San Pietro un Tavolo Tecnico, con la partecipazione di Provincia, RER, ARPA, Ministero dello Sviluppo Economico-Comunicazioni, ordine degli Architetti per definire le modalità di riqualificazione del sito di Monte Grande, sia dal punto di vista delle emissioni elettromagnetiche che dal punto di vista urbanistico e architettonico/visivo. 25
26 Comune di GRIZZANA MORANDI. Nel Comune di Grizzana Morandi, le indagini strumentali effettuate nel 2009 hanno interessato i seguenti siti: A. MONTOVOLO SANTUARIO (rif. Codice Sito PLERT n 127); azioni di piano: 1) da risanare, da delocalizzare) B. MONTEACUTO RAGAZZA (rif. Codice Sito PLERT n 124); azioni di piano: 1) permanenza temporanea, 2) da riqualificare) C. FUSICCHIO (rif. Codice Sito PLERT n 123); azioni di piano: 1) permanenza temporanea, 2) da riqualificare) A MONTOVOLO SANTUARIO B MONTEACUTO RAGAZZA C FUSICCHIO A MONTOVOLO SANTUARIO (13 agosto 2009) Tale sito ospita gli impianti radianti di un emittente radiofonica, collocata nell area del Santuario di Montovolo ed era già stato oggetto di misure, con segnalazione di superamento dell obiettivo di qualità, negli anni precedenti. Durante il sopralluogo del 13 agosto si è constatato che la postazione dell impianto non è più sull edificio principale del Santuario, come in precedenza e come indicato nel PLERT, ma sotto al parapetto in muratura del piazzale antistante verso la vallata, in zona che al momento del sopralluogo risultava recintata e non accessibile alla popolazione. Inoltre, come rilevato anche nei precedenti sopralluoghi, è stata riscontrata la presenza di un altra postazione, a circa 500 metri dal Santuario. Per quanto a conoscenza si tratta di una postazione Hera, che ospita anche impianti del Corpo Forestale e della Protezione Civile; tali impianti sono esclusi dal campo di applicazione della L.R. 30/2000 e s.m.i. Le misure sono state effettuate nelle 2 aree adiacenti ai due siti sopra elencati; in particolare: 26
27 Nell area retrostante all edificio religioso, in prossimità di una panchina e dietro alla nuova posizione dell antenna. Si segnala che al momento delle misure l area retrostante il Santuario si presentava recintata e non accessibile alla popolazione (punto A) In prossimità degli impianti sul Belvedere a circa 500 metri dal Santuario (punto B) Tali misure hanno fornito i seguenti risultati: - Punto A: E = 18,8 V/m [E riferimento: 20 V/m] - Punto B: E = 0,4 V/m [E riferimento: 6 V/m] B MONTEACUTO RAGAZZA (13 agosto 2009) Tale sito ospita un unico traliccio sul quale sono collocati diversi impianti radianti di un emittente nazionale Radio-televisiva. La postazione è alta ed è costituita da una struttura mediamente complessa e pesante. La postazione è situata su una cima boscata, in un intorno caratterizzato da boschi, campi agricoli e nuclei urbani. Le prime abitazioni risultano distanti oltre 100 m, ma comunque diverse decine di metri più in basso rispetto alla base del traliccio. Le misure sono state effettuate davanti alle prime abitazioni nella stradina di accesso e hanno fornito i seguenti risultati: - E = 0,4 V/m [E riferimento: 6 V/m] C FUSICCHIO (13 agosto 2009) La postazione è alta ed è rappresentata da una struttura complessa e pesante, costituita da un traliccio con parabole e pannelli addensati a livello medio e alla sommità. La postazione è situata presso un declivio, a margine di un'area disboscata in corrispondenza di una strada vicinale, e in prossimità di alcune abitazioni. Le misure sono state effettuate in corrispondenza dell area verde adiacente al traliccio, che a seguito di sopralluogo effettuato dai competenti tecnici comunali è stata definita come area non adibita a permanenza prolungata di persone né può definirsi area intensamente frequentata, così come definita ai sensi del DPCM 8 luglio 2003, pertanto il limite di riferimento attribuibile a quest area è di 20 V/m. In risultati delle misure hanno evidenziato i seguenti valori i campo elettrico: - E = 5,7 V/m [E riferimento: 20 V/m] ulteriori rilievi strumentali a spot, con misurazioni effettuate su tempi brevi, sono stati compiuti, come elemento aggiuntivo di caratterizzazione dell area, in vicinanza delle abitazioni più prossime agli impianti; tali misure hanno evidenziato valori di campo elettrico compresi fra 1.0 V/m e 2.5 V/m; non è stato possibile accedere alle stesse proprietà private. E comunque prevista un ulteriore indagine strumentale nel corso dell anno 2010 presso le abitazioni più prossime al traliccio di Monte Fusicchio. 27
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