Sabato, 22 settembre Le Competenze della Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli
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- Graziana Miele
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1 Incontro tra il Prefetto della Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli e i Membri e i Responsabili della Fondazione Centesimus Annus Pro Pontifice Sabato, 22 settembre 2012 Le Competenze della Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli Introduzione Il Concilio vaticano II ci invita ad un rinnovamento dello spirito missionario nella Chiesa, in conformità con i suoi insegnamenti. Il decreto missionario Ad Gentes, al n.2, stabilisce il principio che la missione spetta a tutti i membri nella Chiesa, perché l intera Chiesa è missionaria per natura. La Chiesa esiste per evangelizzare. In particolare, l attività missionaria è un dovere principale del Successore di Pietro e del Collegio dei Vescovi come successori degli Apostoli (can.782, 1). La Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli, come organo esecutivo della Curia Romana, ha il compito della direzione e del coordinamento delle iniziative e delle attività riguardanti l opera missionaria e la cooperazione per le missioni, nel nome del Santo Padre. I. La Fondazione della Sacra Congregazione de Propaganda Fide Fedele al mandato ricevuto dal suo Signore, la Chiesa ha continuato, nel corso dei secoli, ad annunciare il Vangelo ad Gentes. Tuttavia, soltanto a partire dal secolo XVII è riuscita a dotarsi di un organismo centrale per la propria azione missionaria. Tale decisione è da mettere in relazione, prima di tutto, con il Concilio di Trento ( ), che aveva rigenerato la Chiesa, sospingendola ad andare in tutto il mondo. Ma essa va pure collegata alla scoperta del Nuovo Mondo, che aveva aperto immensi spazi per l evangelizzazione di nuovi Popoli, rimasti da sempre senza l annuncio della Buona Novella. 1
2 Non è questo il momento di approfondire le altre cause che, direttamente o indirettamente, hanno contribuito al sorgere della nuova istituzione missionaria. Basti dire che fu Papa Gregorio XV (Alessandro Ludovisi, ) a fondare, il 22 giugno 1622, la Sacra Congregazione de Propaganda Fide, con la costituzione apostolica Inscrutabili Divinae. Ad essa, il Pontefice affidò la competenza della propagazione della fede: Missionibus omnibus ad praedicandum et docendum evangelium et catholicam doctrinam (Collectanea Sacrae Congregationis de Propaganda Fide, I, 3). Per raggiungere questo scopo, il Papa-Fondatore volle dotare la nuova Congregazione di mezzi economici adeguati alle nuove realtà missionarie, che si presentavano complesse e variegate nei diversi continenti. Con la concessione di speciali privilegi, e con la dotazione di beni materiali, Gregorio XV aveva, inoltre, assegnato una personalità giuridica alla nuova Congregazione, facendone dunque un soggetto di diritti e di doveri, distinto dalle persone ad essa addette e dalla stessa Santa Sede. Due eventi, all inizio delle attività della Congregazione, meritano un accenno particolare: 1) Nel 1627, il successore di Gregorio XV, Papa Urbano VIII (Matteo Barberini, ) eresse il Collegio Urbano de Propaganda Fide per la formazione del clero secolare destinato alla Missio ad gentes. 2) Il medesimo Pontefice fondò la Tipografia Poliglotta, per la stampa dei testi nelle lingue dei popoli da evangelizzare (tale Tipografia fu poi unita a quella vaticana, nel 1902, da Papa Pio X). La centralizzazione dell attività missionaria sotto la guida di Propaganda è il contributo più rilevante dato da Mons. Francesco Ingoli ( ), primo Segretario della Congregazione. II. Lo sviluppo delle competenze della Congregazione missionaria Dal secolo XVII fino ad oggi, i Pontefici hanno mantenuto inalterata l intuizione iniziale, cioè quella di avere un centro di propulsione, direzione e coordinamento (Redemptoris missio, 75) per l azione missionaria, di cui la Missio Ad Gentes fosse il criterio unificante di competenza. Tale visione si è mantenuta, pur con qualche modifica, anche nelle varie riforme della Curia Romana. La Costituzione Apostolica Sapienti consilio del 1908 presenta la competenza della Congregazione classificandola in tre distinte categorie: 2
3 territori, persone e materie. La codificazione pio-benedettina del 1917, invece, presenta una precisazione giuridica della competenza del Dicastero Missionario nel can L Ecclesiologia del Vaticano II ha poi contribuito notevolmente allo sviluppo della dottrina sulla natura missionaria della Chiesa (in particolare con il già citato decreto missionario Ad Gentes). La costituzione apostolica Regimini Ecclesiae universae del 1967 introduce un nuovo nome per il Dicastero missionario - Evangelizzazione dei Popoli - che significa molto, mettendo in rilievo che l evangelizzazione è lo scopo dell attività missionaria della Chiesa. Il nuovo codice del 1983, in conformità agli insegnamenti conciliari, presenta un trattamento teologico-giuridico sull attività missionaria della Chiesa (cann ). La Costituzione apostolica Pastor Bonus, entrata in vigore il 1 marzo 1989, ha confermato il principio generale di competenza enunciato nel Decreto conciliare: Spetta alla Congregazione di dirigere e coordinare in tutto il mondo l opera stessa dell evangelizzazione dei popoli e la cooperazione missionaria, salva la competenza della Congregazione per le Chiese Orientali (art. 85), principio ribadito anche dalla Redemptoris Missio (RM, 75). Uno dei criteri principali di detta competenza è quello geografico territoriale: Alla medesima (Congregazione) sono soggetti i territori di missione (art. 89). Ciò significa che la competenza si estende a quasi tutta l Africa e l Asia, l Oceania (tranne l Australia che è stata trasferita al diritto comune nel 1976 e alcune circoscrizioni ecclesiastiche nel continente americano). Alcune regioni dell Europa, che dipendevano dalla CEP, come la Bosnia-Erzegovina, il Montenegro, l Albania, la Macedonia e Gibilterra, dal 4 gennaio 2006 sono passate al diritto comune. Oltre all aspetto territoriale, la competenza del nostro Dicastero abbraccia, in realtà tutta l attività ecclesiale che si svolge nei paesi di missione: dalla nomina dei Vescovi, alla formazione nei seminari, alla vita e al ministero di presbiteri, religiosi, religiose, laici e catechisti, con tutte le conseguenze, anche di ordine economico, che questo comporta. Esistono, poi, delle competenze specifiche, enumerate dalla Pastor Bonus in precisi settori di attività (artt.88-90) che, di volta in volta, necessitano di essere sostenuti. In particolare si tratta di: 1) Provvedere all adeguata distribuzione dei missionari ; 2) Curare la formazione del clero secolare e dei catechisti ; 3
4 3) Affidare ad idonei istituti e società, nonché a Chiese particolari i territori di missione, e occuparsi per tali territori di tutto quanto si riferisce all erezione di circoscrizioni ecclesiastiche, alle loro modifiche, alla provvista delle chiese, e ad altri compiti che la Congregazione per i Vescovi esercita nella sfera della sua competenza, per cui cura la celebrazione e la ricognizione dei sinodi e dei concili particolari, nonché la costituzione delle Conferenze episcopali, approvandone gli statuti. In particolare, compete altresì a questa Congregazione di promuovere la creazione di una gerarchia episcopale indigena e la formazione di un più efficace clero indigeno. Alla fine si può dire che la costituzione apostolica Pastor Bonus del 1988, come la legge speciale prevista dal nuovo Codice, esorta la Congregazione missionaria ad assumere un ruolo di ricerca in diversi campi, per promuovere l attività missionaria secondo le esigenze del mondo moderno, con un insistenza particolare sulla formazione del clero secolare e dei catechisti nei territori di missione. Per quanto riguarda invece i membri di Istituti di Vita Consacrata eretti nei territori di missione, oppure ivi operanti, la Congregazione gode di una sua competenza su tutto ciò che ad essi si riferisce come missionari, presi sia singolarmente, che comunitariamente. Inoltre sono soggette [alla] Congregazione le Società di Vita Apostolica, erette in favore delle missioni (art.90, 2), che al momento sono 18. La Congregazione ha ottenuto facoltà speciali per trattare casi disciplinari del clero e casi matrimoniali. La Congregazione gestisce il suo patrimonio, e gli altri beni destinati alle missioni, mediante un suo speciale ufficio (Amministrazione), che è tenuto a rendere conto alla Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede (art.92). III. L Organizzazione della Congregazione missionaria Per le sue attività più rilevanti, il Dicastero missionario si avvale di 2 organismi: 1) La Sessione Ordinaria: composta oltre che dai Superiori del Dicastero, da un gruppo di Cardinali, Arcivescovi e Vescovi, per trattare soprattutto, della creazione delle nuove circoscrizioni ecclesiastiche (diocesi, vicariati, ecc.) e 4
5 delle relative provviste, nonché dei più delicati problemi che il Dicastero deve affrontare; 2) La Sessione Plenaria è composta da Cardinali, Vescovi, Superiori Generali e Direttori Nazionali delle Pontificie Opere Missionarie. Essa tratta le questioni più importanti e traccia le linee direttrici dell attività missionaria da proporre, poi, al Santo Padre (dal 1968 al 2009 sono state tenute 18 Plenarie su vari temi che spiegano meglio l ampia competenza e le maggiori preoccupazioni della Congregazione Missionaria, in merito ai bisogni dei territori di missione da essa dipendenti). Per l esecutività delle proprie competenze, il Dicastero, oltre al personale stabile, utilizza vari Consultori e Commissioni di studio. Inoltre, per favorire la collaborazione tra il Dicastero stesso e gli Istituti di Vita Consacrata, esiste un Consiglio ad hoc, chiamato Consiglio dei 18, composto da 9 Superiori e da 9 Superiore Generali di Ordini, Congregazioni e Società impegnate nei territori di missione. Presso questo Dicastero funziona, inoltre la Commissione per la revisione (CISS) dei Sinodi, Statui delle Conferenze Episcopali, Costituzioni delle Società di Vita Apostolica Missionaria e degli Statuti dei Seminari maggiori dipendenti dalla Congregazione, organismo questo puramente consultivo. IV. Il ruolo delle PP.OO.MM. come mezzi principali di animazione e cooperazione missionaria Per raggiungere i suoi scopi, la Congregazione Missionaria si serve soprattutto, come indica la Pastor Bonus, delle Pontificie Opere Missionarie, che curano l animazione e la cooperazione spirituale e materiale per la missione (art.91). Credo che la migliore descrizione delle PP.OO.MM. l abbia offerta Paolo VI nel Messaggio per la Giornata Mondiale del 1974: La finalità universale di queste Opere le spinge a mettere in azione tutti i mezzi che sembrano efficaci per educare il popolo di Dio ad un autentico spirito missionario universale, per promuovere, nelle loro multiforme varietà, le vocazioni missionarie, per sviluppare in modo permanente la carità nel suo duplice aspetto, spirituale e materiale, sempre all insegna del cattolicesimo più autentico. Le Opere, in particolare quelle della Propagazione della Fede e di San Pietro Apostolo, nate dalle iniziative di fedeli laici, di natura carismatica e con la dovuta 5
6 autonomia, hanno ricevuto un riconoscimento notevole durante il pontificato di Pio XI, che è chiamato anche il Papa delle Missioni. Il nuovo Statuto delle PP.OO.MM. è entrato il vigore il 26 giugno L Opera per la Propagazione della Fede, la prima ad essere sorta, si propone di aiutare tutte le missioni e i missionari del mondo che annunciano il Vangelo: con la preghiera, il sacrificio e la raccolta di fondi. L Opera di S. Pietro Apostolo ha lo scopo primario di sostenere con la preghiera, il sacrificio e l offerta economica la formazione del clero locale. L Opera della Santa Infanzia è rivolta ai minori, perché con la loro preghiera, offerta e sacrificio, aiutino i bambini dei paesi non cristiani. Infine, a coronamento delle tre opere, è nata la Pontificia Unione Missionaria, per l animazione e la formazione missionaria del clero, dei religiosi/e e dei seminaristi. Dalla Congregazione Missionaria dipende pure il Supremo Comitato direttivo delle Pontificie Opere Missionarie e il Consiglio Superiore delle stesse, costituenti l organizzazione ufficiale della Santa Sede per la cooperazione missionaria in campo economico, a cui fanno capo i Segretari Generali delle PP.OO.MM. Il Segretario Aggiunto della Congregazione è il Presidente delle PP.OO.MM. e, come tale, ricopre anche il ruolo di Presidente del Consiglio Superiore. Il Concilio Vaticano II ha voluto attribuire una posizione prioritaria e preminente alle Pontificie Opere, tra tutti gli strumenti della cooperazione, proprio attraverso il carattere pontificio, vale a dire universale, che le contraddistingue. Lo Opere hanno diffuso nel tempo il senso della missione in tutto il popolo di Dio, segno di vera ed autentica cattolicità. Hanno, in maniera profetica, affermato che tutta la Chiesa è missionaria, e che tutti sono chiamati ad impegnarsi personalmente perché la salvezza di Dio in Cristo raggiunga tutti gli uomini e le culture. V. Altri organismi che dipendono dalla Congregazione 1) La Pontificia Università Urbaniana: La sue origini risalgono al 1 agosto 1627 quando il Papa Urbano VIII diede origine al Collegio Urbano. Il 1 ottobre 1962 il Beato Giovanni XXIII elevò l Urbaniana al rango di Università Pontificia. 6
7 Essa è l unica Università missionaria nel mondo che assicura la formazione a sacerdoti, religiosi, religiose e laici. L Università ha attualmente 4 facoltà: Filosofia, Teologia, Diritto Canonico e Missiologia. Presso la facoltà di Missiologia esiste anche l Istituto Superiore di Spiritualità e Catechesi missionaria. Vi sono 101 istituti superiori affiliati all Urbaniana. 2) Le fondazioni Domus Urbaniana e Domus Missionalis, erette il 20 maggio 2005, dal Santo Padre Benedetto XVI, che si occupano dei Collegi: a) l Urbano per i seminaristi (165); b) il San Pietro (con 109 alunni) (1946) e c) il San Paolo (con 189 alunni) (1960) per sacerdoti studenti, d) il Mater Ecclesiae - Foyer Paolo VI a Castel Gandolfo per la formazione delle religiose (115). 3) Il Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM), al Gianicolo: eretto con decreto del Dicastero, in data 31 maggio 1974, con lo specifico fine di offrire un umile servizio per il rinnovamento interiore del personale missionario. 4) La Pontificia Colletta Pro Afris, sorta originariamente per la liberazione degli schiavi in Africa ed estesa in seguito a tutto il mondo, resa Pontificia nel 1890 da Leone XIII, con l enciclica Catholicae Ecclesiae del 20 novembre, e posta sotto il regime di Propaganda Fide, venne confermata il 15 novembre 1976 per la sola Chiesa d Africa da Paolo VI, che volle però destinarla in special modo per i catechisti di tutti i paesi di missione. 5) Agenzia Fides: fondata nel 1927, al fine di raccogliere le informazioni riguardanti le missioni e i missionari nel mondo; nel 1939 ad essa è stato aggiunto un ufficio statistico. VI. Lo status delle Circoscrizioni Ecclesiastiche che dipendono dalla Congregazione Alla data del 19 ottobre 2011, le circoscrizioni ecclesiastiche dipendenti dalla Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli sono rappresentando, in tal modo, quasi il 40% della presenza istituzionale della Chiesa universale nel mondo: 496 sono presenti nel Continente Africano; 78 nelle Americhe; 474 in Asia; 46 in Oceania. Tali presenze sono così ripartite: 185 Arcidiocesi, 771 Diocesi, 79 7
8 Vicariati Apostolici, 39 Prefetture Apostoliche, 8 Missioni sui iuris, 5 Amministrazioni Apostoliche, 6 Ordinariati Militari e 1 Abbazia Territoriale. Inoltre la Congregazione organizza, ormai di prassi, un Seminario per i nuovi Vescovi ogni due anni, al fine di aiutare i nuovi Presuli ad affrontare i vari aspetti del loro ministero episcopale (Seminario 2012: 91 Vescovi). Conclusione Lo status delle missioni nel mondo mette in rilievo che la missione di Cristo Redentore affidata alla Chiesa è ancora ben lontana dal suo compimento (RM, 1). Il Signore Risorto continua a guidare la Chiesa sotto la direzione dello Spirito Santo, che è l Agente principale della missione. La Congregazione per l Evangelizzazione dei Popoli, come organo centrale della Chiesa universale, continua, con l azione propriamente missionaria, ad impiantare la Chiesa laddove non è ancora radicata, inviando e sostenendo gli annunciatori del Vangelo, fino a quando le nuove chiese non siano pienamente costituite, ricordando le parole del Signore Risorto, il più grande Evangelizzatore: Euntes docete omnes gentes - Ecce ego vobiscum sum (Mt. 28:19-20). 8
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