Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse"

Transcript

1 Allegato 1 Mappatura dei Conflitti Interesse ID vestimento 1 Ricezione e trasmissione orni (RTO) Descrizione del La prestazione del servizio ricezione e trasmissione orni espone la Banca a situazioni ogniqualvolta: - lo strumento fanziario oggetto del servizio sia emesso da Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o con cui la Banca ha a sviluppare rapporti (rapporti fornitura, partecipazioni o altri rapporti affari); - il servizio venga prestato meante contatto telefonico e/o allo sportello. In tali circostanze, fatti, si potrebbe verificare la possibilità che la Banca avvantaggi un cliente a scapito un altro, non adempiendo all'obbligo trasmettere tempestivamente gli orni, nel rispetto della priorità ricezione degli stessi. Tipologia Sulla base quanto sposto dalla scipla attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF, le fattispecie rilevate, annoverabili all'art. 24 del Regolamento congiunto Consob-BI, sono le seguenti: b) la Banca è portatrice un nel risultato del servizio prestato al cliente, stto da quello del cliente medesimo; c) esistenza un centivo a privilegiare gli teressi clienti versi da quello a cui il servizio è prestato. La Banca non presta il servizio ricezione e trasmissione orni sugli strumenti fanziari propria emissione. Il servizio RTO su titoli emessi da Società del Sistema Cooperativo è esistente o esiguo e non necessita, pertanto, particolari misure gestione. Tuttavia, al verificarsi della fattispecie riconducibile alla lett. b), la Banca: - fornisce al cliente adeguata sclosure sul esistente, quanto le misure gestione adottate non consentono mitigare il rischio pregiuzio degli teressi della clientela; Con riferimento alla fattispecie cui alla lett. c) la Banca ha adottato idonee procedure ed ha impartito norme comportamentali volte ad assicurare il corretto serimento degli orni procedura, nel rispetto delle priorità ricezione degli stessi, riportate nei seguenti documenti: oggetto del servizio RTO, previsti nella propria Transmission Policy (es. azioni, obbligazioni e titoli Stato, ecc.), con esclusione dei prodotti fanziari propria emissione. - procedure terne relative al processo fanza, che prevedono apposite istruzioni operative per la trasmissione sul mercato degli orni ricevuti, al fe evitare che alcuni clienti siano

2 vestimento Descrizione del Tipologia favoriti a scapito altri; - Policy Trasmissione degli orni dei clienti (c.d. Transmission Policy) nella quale è precisato l obbligo per la Banca eseguire le sposizioni impartite dalla clientela modo rapido, onesto, equo e professionale e trasmettere gli orni nel rispetto dell orne temporale con cui pervengono; - Coce Etico ( comportamento) che, oltre a prevedere l impegno della Banca nell assicurare e promuovere al proprio terno il rigoroso rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti e dei prcipi trasparenza, lealtà e correttezza, prevede anche l obbligo, per i destatari (tra cui i pendenti caricati ai servizi vestimento), osservanza della Politica gestione dei conflitti. Si precisa, fe, che il servizio RTO è prestato dalla Banca meante una procedure formatica terconnessione che gestisce e garantisce la priorità serimento/ricezione degli orni; ciò anche nel caso prestazione del servizio meante tecniche comunicazione a stanza (Trang on le). 2

3 ID vestimento 2 Ricezione e trasmissione orni Consulenza materia vestimenti Descrizione del Le fattispecie teressi si potrebbero configurare nel caso cui, nell'ambito della prestazione del servizio ricezione e trasmissione orni, venisse erogato, dalla medesima unità organizzativa, anche il servizio consulenza materia vestimenti, valutando le istanze della clientela e le opportunità offerte dal mercato. Tipologia Sulla base quanto sposto dalla scipla attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF, le fattispecie rilevate, annoverabili all'art. 24 del Regolamento congiunto Consob-BI, sono le seguenti: a) possibilità realizzare un guadagno fanziario o evitare una perta fanziaria, a danno del cliente; b) la Banca è portatrice un nel risultato del servizio prestato al cliente, stto da quello del cliente medesimo. Poiché non è possibile attuare una completa segregazione dei compiti tra gli operatori addetti allo svolgimento dei servizi consulenza e ricezione e trasmissione orni, al fe mitigare i rischi connessi alle fattispecie oggetto, la Banca, attuazione del prcipio proporzionalità, adotta le seguenti misure gestione: - procedure terne e coci comportamento (Coce Etico) che prevedono, tra l altro, l obbligo per gli operatori che svolgono il servizio consulenza agire modo onesto, equo e professionale e garantire l'assoluta pendenza rispetto alle raccomandazioni fornite alla clientela; - regole operative condotta che il personale caricato è tenuto ad osservare nella prestazione del servizio consulenza al cliente, formalizzate all terno un apposito documento denomato Lee Guida per la prestazione del servizio consulenza per come descritto nella successiva sezione 6, cui si fa rvio; oggetto del servizio RTO, limitatamente a quelli per i quali la Banca chiara contratto prestare il servizio consulenza (es. Titoli Stato) - pendenza del sistema retributivo dei soggetti che esercitano attività. In particolare è garantita l'pendenza del sistema retributivo, dei soggetti covolti nella prestazione del servizio consulenza, rispetto al numero orni 3

4 vestimento Descrizione del Tipologia termeati riferibili a specifici emittenti/specifici strumenti fanziari. 3 Collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente Nell'ambito della prestazione dei servizio collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente strumenti fanziari, la Banca potrebbe presentare teressi con la clientela quanto il servizio potrebbe avere ad oggetto strumenti fanziari: - emessi da Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o con cui la Banca ha a sviluppare rapporti affari (rapporti fornitura, partecipazioni o altri rapporti affari); - emessi da soggetti rapporto creto con la Banca. In tale circostanza, fatti, la Banca potrebbe ottenere il rimborso del fanziamento erogato meante i proventi del collocamento; - per i quali soggetti terzi (es. emittenti) Sulla base quanto sposto dalla scipla attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF, le fattispecie rilevate, annoverabili all'art. 24 del Regolamento congiunto Consob-BI, sono le seguenti: a) possibilità realizzare un guadagno fanziario o evitare una perta fanziaria, a danno del cliente; b) la Banca è portatrice un nel risultato del servizio prestato al cliente, stto da quello del cliente medesimo; c) la Banca ha un centivo a privilegiare gli teressi clienti versi da quello a cui il servizio è prestato; e) la Banca riceve o potrebbe ricevere da una persona versa dal cliente, relazione con il servizio a questi prestato, un centivo, sotto forma denaro, beni o servizi, verso dalle commissioni o dalle competenze Dall analisi condotta sembra potersi escludere la possibilità adottare misure organizzative atte a mitigare il rischio potenziali pregiuzi per i clienti; pertanto, tali conflitti sono oggetto adeguata e preventiva formativa (sclosure) alla clientela. Con riferimento alla fattispecie riconducibile alla lett. e), la Banca ha elaborato un apposita Policy materia ducements (centivi), al fe viduare la tipologia centivi che la Banca percepisce/paga da/a soggetti terzi (versi dal cliente) e verificarne la loro legittimità. In caso ammissibilità tali centivi, la Banca provvede a darne formativa (sclosure) al cliente (esistenza, natura, importo, metodo calcolo degli stessi), prima della prestazione del servizio. Si evidenzia che il servizio Strumenti e prodotti fanziari, quote OICM e SICAV collocati per conto Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o altri soggetti con i quali la Banca ha rapporti affari. 4

5 vestimento Descrizione del pagano centivi, sotto forma denaro, beni o servizi, versi dalle commissioni normalmente percepite per il servizio oggetto. Tipologia normalmente percepite per tale servizio. collocamento viene normalmente prestato dalla Banca abbamento al servizio consulenza, secondo le procedure e le modalità previste. Con riferimento ai soggetti rapporto creto con la Banca, rilevano solamente quelli ai quali sia stato accordato un fanziamento rilevante, ovvero quando il rapporto tra lee creto accordate dalla Banca al gruppo economico tale soggetto e il patrimonio vigilanza della Banca stessa, superi il valore soglia del 3%. 3.1 (Distribuzione prodotti fanziari) L attività stribuzione prodotti fanziari propria emissione viene svolta dalla Banca nell ambito dell attività raccolta del risparmio, al pari quanto avviene per le operazioni raccolta effettuate attraverso operazioni passive pronti contro terme. La Banca svolge oltre attività stribuzione prodotti fanziari assicurativi. Le attività esame, pur non configurandosi quali servizio vestimento, sono soggette alle medesime regole condotta seguite per la prestazione dei servizi vestimento. I conflitti si ravvisano quando la stribuzione ha ad oggetto: Le fattispecie sono analoghe a quelle descritte per il servizio collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente, al quale si rvia. Le misure gestione dei conflitti che la Banca ha adottato sono sostanzialmente analoghe a quelle cate per il servizio collocamento ; anche per le fattispecie esame, viene data formativa al cliente. Anche la stribuzione prodotti fanziari propria emissione e prodotti fanziari assicurativi avviene abbamento al servizio consulenza. Prodotti fanziari propria emissione (obbligazioni, certificati deposito e PcT) e prodotti fanziari assicurativi stribuiti per conto Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o con cui la Banca ha rapporti affari. 5

6 vestimento Descrizione del - strumenti fanziari propria emissione; Tipologia 4 Collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente (Distribuzione prodotti fanziari) Consulenza materia vestimenti - prodotti fanziari - assicurativi ( tipo unit-lked, dex-lked, capitalizzazione) emessi da imprese assicurative appartenenti al Sistema del Creto Cooperativo e stribuiti dalla Banca. Le fattispecie teressi si potrebbero configurare nell'ipotesi cui la Banca, nell'ambito della prestazione del servizio collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente e dell attività stribuzione prodotti fanziari propria emissione o terzi provvedesse ad erogare, meante la medesima unità organizzativa, anche attività consulenza materia vestimenti, valutando le istanze della clientela e le opportunità offerte dal mercato. Sulla base quanto sposto dalla scipla attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF, le fattispecie rilevate, annoverabili all'art. 24 del Regolamento congiunto Consob-BI, sono quelle descritte nelle lett. a), b), c) ed e) della precedente sezione 3, cui si fa rvio. Al fe mitigare i conflitti, la Banca adotta le seguenti misure, falizzate a servire al meglio gli teressi della propria clientela: - associazione del servizio consulenza, modalità gratuita, al servizio collocamento e all attività stribuzione (che hanno contenuto esecutivo ); ciò consente alla Banca coauvare i risparmiatori nell effettuare le scelte vestimento (raccomandando solo strumenti e/o prodotti fanziari che siano stati preventivamente valutati come adeguati alle caratteristiche dei sgoli clienti stessi) e migliorare la qualità del servizio/attività offerto alla clientela; - produzione apposita formativa al cliente, sede precontrattuale, dell esistenza del e della possibilità per lo stesso beneficiare del servizio consulenza; - ulteriori presi dei conflitti esame sono riconducibili all esistenza procedure terne e coci Strumenti e prodotti fanziari, quote OICM e SICAV collocati per conto Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o altri soggetti con i quali la Banca ha rapporti affari. Prodotti fanziari propria emissione (obbligazioni, certificati deposito e PcT) e prodotti fanziari assicurativi stribuiti per conto Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o con cui la Banca ha rapporti affari. 6

7 vestimento Descrizione del Tipologia comportamento (Coce Etico) e regole operative condotta nella prestazione del servizio consulenza (formalizzate nel documento denomato Lee Guida per la prestazione del servizio consulenza ), per come descritto nella successiva sezione 6, cui si fa rvio; 5 Consulenza materia vestimenti La prestazione del servizio consulenza materia vestimenti genera conflitti quando: a) viene associata agli altri servizi/attività vestimento dal contenuto esecutivo (ricezione e trasmissione orni, collocamento e stribuzione) e b) abbia ad oggetto strumenti e/o prodotti fanziari propria emissione e/o emessi da Società con la quale si hanno rapporti fornitura, partecipazioni o altri rapporti affari. Sulla base quanto sposto dalla scipla attuazione dell'art. 6, comma 2-bis del TUF, le fattispecie rilevate, annoverabili all'art. 24 del Regolamento congiunto Consob-BI, sono le seguenti: a) possibilità realizzare un guadagno fanziario o evitare una perta fanziaria, a danno del cliente; b) la Banca è portatrice un nel risultato del servizio prestato al cliente, stto da quello del cliente medesimo. - pendenza del sistema retributivo dei soggetti che esercitano attività. In particolare, è garantita l'pendenza del sistema retributivo, dei soggetti covolti nella prestazione del servizio consulenza, rispetto alle performance perseguite nella prestazione del servizio collocamento e nell attività stribuzione. I rischi pregiuzio per gli teressi della clientela connessi con la prestazione del servizio consulenza, stante il previsto abbamento del servizio agli altri servizi/attività vestimento contenuto esecutivo (nei casi cui gli stessi hanno ad oggetto strumenti fanziari per i quali la Banca ha ravvisato la presenza teressi confliggenti ve casistiche sopra identificate per ciascun servizio/attivitài vestimento) non possono essere mitigati meante l'adozione opportune misure organizzative. La Banca fornisce, pertanto, adeguata formativa (sclosure) prima della prestazione dei servizi richiesti, come già Gli strumenti fanziari oggetto del servizio consulenza sono cati nel contratto sottoscritto con il cliente (Titoli Stato, strumenti fanziari propria emissione, fon comuni vestimento, Sicav e altri prodotti fanziari collocati/stribuiti nell ambito convenzioni collocamento con Società appartenenti al Sistema del Creto Cooperativo o altre Società). 7

8 vestimento Descrizione del Tipologia cato nelle sezioni che precedono. Ciò nonostante, pur non presentando ulteriori conflitti, la Banca, nella prestazione del servizio consulenza ha adottato una serie soluzioni organizzative ed operative che rappresentano vali presi dei rischi conflitti teressi: - procedure terne (Regolamento del Processo Fanza) e coci comportamento (Coce Etico) che: sottoleano la necessità, per gli operatori caricati, del rispetto formale e sostanziale degli obblighi normativi e dei relativi prcipi onestà, correttezza e trasparenza nei confronti del cliente; richiedono al personale caricato esprimere un'elevata professionalità e competenza, che si traducono sia nell'adottare scelte stonia con gli teressi degli vestitori sia nel vieto promettere, erogare o ricevere favori e benefici qualsiasi natura; - regole operative condotta nella prestazione del servizio consulenza, formalizzate nel documento denomato Lee Guida per la prestazione del servizio consulenza, che precisano i compiti e le responsabilità del personale caricato 8

9 vestimento Descrizione del Tipologia nel processo valutazione adeguatezza delle operazioni, secondo gli rizzi defiti dagli organismi associativi Categoria; - formativa al cliente, al momento della stipula del contratto quadro sui servizi vestimento e prima della prestazione dei servizi richiesti, riguardo: ai contenuti ed alle modalità prestazione della consulenza; ai servizi/attività vestimento ai quali è abbato il servizio consulenza; all area degli strumenti e dei prodotti fanziari su cui si estende concretamente la consulenza, provvedendo, oltre, ad archiviare i documenti comprovanti le raccomandazioni fornite. 9

10 vestimento ID 6 Distribuzione gestioni portafogli altrui Descrizione del Nell'ambito della stribuzione o commercializzazione servizi vestimento terzi, la Banca potrebbe presentare teressi con la clientela quanto: - potrebbe trattasi servizi vestimento per i quali i soggetti terzi (i fornitori dei servizio vestimento o gestori) corrispondono centivi alla Banca, sotto forma denaro, beni o servizi, versi dalle commissioni normalmente percepite per la commercializzazione del servizio oggetto; - potrebbe trattarsi servizi vestimento offerti da Società che fanno parte del Sistema del Creto Cooperativo o con cui la Banca ha a sviluppare rapporti affari (rapporti fornitura, partecipazioni o altri rapporti affari). Tipologia Tenuto anche conto del fatto che la stribuzione dei servizi gestione portafogli offerti da terzi avviene esclusivamente presso la rete sportelli della Banca (e, qu, non tegra, per sé, un servizio vestimento), la tipologia è analoga a quella descritta per il servizio collocamento senza assunzione a fermo né assunzione garanzia nei confronti dell'emittente, al quale pertanto si fa rvio. Al fe mitigare i rischio conflitti teressi nella commercializzazione dei servizi vestimento altrui, la Banca: - ha elaborato un apposita Policy materia ducements (centivi), al fe viduare la tipologia centivi che la Banca percepisce/paga da/a soggetti terzi (nel caso esame dal gestore che fornisce il servizio oggetto stribuzione) e verificarne la loro legittimità. In caso ammissibilità tali centivi, la Banca provvede a darne formativa (sclosure) al cliente (esistenza, natura, importo, metodo calcolo degli stessi), prima della prestazione del servizio; - defisce apposito Accordo con l termeario gestore, il ruolo della Banca nella commercializzazione del servizio gestione e le attività competenza dell termeario gestore fornitore del servizio commercializzato (con cui il cliente ha una retta relazione contrattuale), sia nella fase primo contatto con il cliente che quella più propriamente operativa prestazione del servizio, nell ottica del miglior servizio al cliente. Gestione Portafogli offerti dalla Società del Sistema BCC Risparmio&Pr evidenza Sgr. 10

Tipologia di conflitto di interesse

Tipologia di conflitto di interesse 1 Ricezione e trasmissione di ordini La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di ogniqualvolta: - il servizio venga prestato mediante contatto telefonico

Dettagli

Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse

Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse Allegato 1 Mappatura dei Conflitti di Interesse Servizi di 1 Ricezione e trasmissione di ordini di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di di ogniqualvolta:

Dettagli

Tipologia di conflitto di interesse

Tipologia di conflitto di interesse 1 Ricezione e trasmissione di ordini 2 Ricezione e trasmissione di ordini Negoziazione per conto proprio di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni

Dettagli

Tipologia di conflitto di interesse

Tipologia di conflitto di interesse 1 Ricezione e trasmissione di ordini di La prestazione del servizio di ricezione e trasmissione di ordini espone la Banca a situazioni di di ogni qualvolta: -lo strumento o oggetto del servizio risulti

Dettagli

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE PROCESSO FINANZA BANCA DELL ALTA MURGIA CREDITO COOPERATIVO REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTI DI INTERESSE L art. 26 del Regolamento congiunto

Dettagli

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse

Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse Policy sintetica di Banca delle Marche S.p.A. per la gestione dei conflitti d interesse 1. Introduzione Banca Marche nel normale esercizio della propria attività e nell erogazione dei propri molteplici

Dettagli

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR

ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR ESTRATTO DELLA POLITICA PER LA GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSE GENERALI Investments Europe S.p.A. SGR Politica per la gestione dei conflitti d interesse di GENERALI INVESTMENTS EUROPE

Dettagli

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE DELLA BANCA POPOLARE ETICA gennaio 2014 www.bancaetica.it INDICE PREMESSA... pag. 4 1. RELAZIONI CON ALTRE NORME E DOCUMENTI... pag. 6 2. RIFERIMENTI NORMATIVI...

Dettagli

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE

REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE REGISTRO DELLE FATTISPECIE DI CONFLITTO DI INTERESSE E ISTITUZIONE DELL ARCHIVIO STORICO O REGISTRO ELETTRONICO DELLE OPERAZIONI EFFETTUATE IN CONFLITTO DI INTERESSE Versione 1 1.1 Delibera delibera del

Dettagli

POLICY CONFLITTI D INTERESSE

POLICY CONFLITTI D INTERESSE POLICY CONFLITTI D INTERESSE Documento per la clientela 13/01/2014 INDICE 1. PREMESSA 3 1.1 Definizioni 4 2. OBIETTIVI 5 3. ANALISI E VALUTAZIONI: IDENTIFICAZIONE DELLE SITUAZIONI DI POTENZIALE CONFLITTO

Dettagli

SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE. Iccrea Banca S.p.A. E DOCUMENTO INFORMATIVO SUGLI INCENTIVI

SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE. Iccrea Banca S.p.A. E DOCUMENTO INFORMATIVO SUGLI INCENTIVI SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE E DOCUMENTO INFORMATIVO SUGLI INCENTIVI Iccrea Banca S.p.A. SINTESI DELLA POLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE 1 PREMESSA Iccrea Banca

Dettagli

Strategia di gestione dei conflitti di interesse della Banca di Credito Cooperativo di Roma

Strategia di gestione dei conflitti di interesse della Banca di Credito Cooperativo di Roma Strategia di gestione dei conflitti di interesse della Banca di Credito Cooperativo di Roma Strategia di gestione dei conflitti di interesse - 1 - NNOORRMM INDICE PREMESSA... 3 1. RELAZIONI CON ALTRE NORME

Dettagli

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012

POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA. Novembre 2012 POLIS FONDI IMMOBILIARI DI BANCHE POPOLARI SGR.p.A. CODICE ETICO E DI CONDOTTA Novembre 2012 Premessa 1. Il Codice etico aziendale contiene i principi di comportamento per la conduzione dell attività di

Dettagli

BANCA POPOLARE DI SPOLETO

BANCA POPOLARE DI SPOLETO BANCA POPOLARE DI SPOLETO REGOLAMENTO INTERNAL DEALING 1 - Definizioni Nel presente Regolamento sono utilizzati, tra gli altri, i seguenti termini: "Soggetto Rilevante", in base all art.152-sexies del

Dettagli

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi

Sintesi della Politica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi Sintesi della olitica in materia di conflitti di interesse e Documento informativo sugli incentivi SINTESI DELLA OLITICA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE 1 remessa Iccrea Banca S.p.A. (la Banca ),

Dettagli

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione

ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI. Relazione ISTRUZIONI SULLA TRATTAZIONE DEI RECLAMI Relazione Con le Istruzioni sulla trattazione dei reclami (di seguito, Istruzioni ) la COVIP intende procedere nella realizzazione di interventi volti ad accrescere

Dettagli

CODICE ETICO 1. PREMESSA

CODICE ETICO 1. PREMESSA 1. PREMESSA a. Le Sim di Consulenza e le Società di Consulenza Finanziaria associate ad ASCOSIM ( le società ) concordano sui principi contenuti nel presente Codice Etico ( Codice ) e si impegnano applicarne

Dettagli

Documento sulla politica di gestione dei conflitti di interesse e informativa ai clienti sui conflitti di interesse non eliminabili

Documento sulla politica di gestione dei conflitti di interesse e informativa ai clienti sui conflitti di interesse non eliminabili BANCA POPOLARE DEL LAZIO Soc. Coop. per azioni Sede sociale e Direzione Generale Via Martiri delle Fosse Ardeatine, 9 00049 VELLETRI (Roma) Iscr. Registro Imprese di Roma al n. 04781291002 Iscritta al

Dettagli

Vigilanza bancaria e finanziaria

Vigilanza bancaria e finanziaria Vigilanza bancaria e finanziaria DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI POTERI DI DIREZIONE E COORDINAMENTO DELLA CAPOGRUPPO DI UN GRUPPO BANCARIO NEI CONFRONTI DELLE SOCIETÀ DI GESTIONE DEL RISPARMIO

Dettagli

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO

OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO Roma, 30 gennaio 2008 OSSERVAZIONI SUL DOCUMENTO DI CONSULTAZIONE CONSOB AVVIO DEL LIVELLO 3 SUL NUOVO REGOLAMENTO INTERMEDIARI CONFRONTO CON IL MERCATO L ANIA ha esaminato i contenuti della documentazione

Dettagli

INFORMATIVA SINTETICA SULLA POLITICA SEGUITA DALLA BANCA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE

INFORMATIVA SINTETICA SULLA POLITICA SEGUITA DALLA BANCA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE INFORMATIVA SINTETICA SULLA POLITICA SEGUITA DALLA BANCA IN MATERIA DI CONFLITTI DI INTERESSE 1. PREMESSA Il presente documento ha lo scopo di descrivere sinteticamente la politica che il Gruppo bancario

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA DELLA POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE DESTINATA ALLA CLIENTELA

DESCRIZIONE SINTETICA DELLA POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE DESTINATA ALLA CLIENTELA DESCRIZIONE SINTETICA DELLA POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE DESTINATA ALLA CLIENTELA Come ogni grande istituzione finanziaria, BNP Paribas Investment Partners SGR (di seguito anche la SGR

Dettagli

Sintesi della politica di prestazione dei servizi di investimento (Investment Policy)

Sintesi della politica di prestazione dei servizi di investimento (Investment Policy) Sintesi della politica di prestazione dei servizi di investimento (Investment Policy) La banca per un mondo che cambia Disposizioni generali La Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. ( BNL ), capitale sociale

Dettagli

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013

NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 NOTA AIFIRM Associazione Italiana Financial Industry Risk Managers 23 luglio 2013 E stato introdotto nell ordinamento di vigilanza italiano il concetto di risk appetite framework (RAF). E contenuto nella

Dettagli

La norma prevede diverse tipologie di incentivo prevedendo per ciascuna un regime specifico ed in particolare:

La norma prevede diverse tipologie di incentivo prevedendo per ciascuna un regime specifico ed in particolare: GESTIONE, DISCLOSURE E MONITORAGGIO DEGLI INCENTIVI ( INDUCEMENTS ) VERSATI E/O PERCEPITI DALLA BANCA NELLA PRESTAZIONE DEI SERVIZI DI INVESTIMENTO ED ACCESSORI 1. PREMESSA La disciplina MiFID sugli incentivi

Dettagli

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 430/E QUESITO RISOLUZIONE N. 430/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 10 novembre 2008 OGGETTO: Consulenza giuridica. Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. Irap cuneo fiscale Imprese che svolgono

Dettagli

POLICY SINTETICA ADOTTATA DA BANCA LEONARDO S.P.A

POLICY SINTETICA ADOTTATA DA BANCA LEONARDO S.P.A POLICY SINTETICA ADOTTATA DA BANCA LEONARDO S.P.A. PER L INDIVIDUAZIONE E LA GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE NELLA PRESTAZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITA DI INVESTIMENTO E DEI SERVIZI ACCESSORI 1.

Dettagli

Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari di propria emissione

Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari di propria emissione Policy di valutazione e pricing dei prestiti obbligazionari di propria emissione Tipo: Regolamento Redazione: Ufficio Organizzazione Approvazione: CdA Data rilascio: 27/04/2015 Revisione Data 1 2 3 27/04/2015

Dettagli

RISOLUZIONE N. 323/E

RISOLUZIONE N. 323/E RISOLUZIONE N. 323/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 11 ottobre 2002 Oggetto: Istanza d interpello ai sensi dell articolo 11 della legge 212 del 2000. Articolo 7 del D.P.R. n. 633 del

Dettagli

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 16/E QUESITO RISOLUZIONE N. 16/E Direzione Centrale Normativa Roma, 16 febbraio 2015 OGGETTO: Consulenza giuridica - Individuazione del soggetto tenuto all applicazione delle ritenute ed imposte sostitutive sui redditi

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI

DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLICY SU STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DI ORDINI 1. LA NORMATIVA MIFID La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la Direttiva approvata dal Parlamento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

Codice di Corporate Governance

Codice di Corporate Governance Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 3 maggio 200 Indice 1 Introduzione 2 Organizzazione della Società 2.1 Assemblea dei Soci 2.2 Consiglio di Amministrazione 2.3 Presidente

Dettagli

Policy per la rilevazione e gestione degli incentivi ********** CDA 11/03/2015

Policy per la rilevazione e gestione degli incentivi ********** CDA 11/03/2015 Policy per la rilevazione e gestione degli incentivi ********** 2015 CDA 11/03/2015 INDICE 1. PREMESSA...3 2. CONTENUTI E RELAZIONE CON ALTRE NORME E DOCUMENTI...4 3. PROCESSO DI IDENTIFICAZIONE E GESTIONE

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo QUARTA UNITA DIDATTICA

Università degli Studi di Bergamo QUARTA UNITA DIDATTICA Università degli Studi di Bergamo QUARTA UNITA DIDATTICA L esercizio dei servizi di investimento: riserva di attività e regole generali di comportamento dei soggetti abilitati 1 Riserva di attività (art.

Dettagli

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti

Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Relazione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea degli Azionisti Autorizzazione all acquisto di azioni proprie ed al compimento di atti di disposizione sulle medesime al servizio delle Politiche

Dettagli

STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI

STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI Febbraio 2014 1 STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI... 1 1 FINALITÀ... 3 2. INFORMAZIONI SULLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI...

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE aureo Politica di gestione dei Conflitti di Interesse POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE PREMESSA... 1 1. RELAZIONI CON ALTRE NORME E DOCUMENTI... 2 2. RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 3. RICHIAMO

Dettagli

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008

Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 Regolamento Isvap n. 24 del 19 maggio 2008 1 Oggetto - 1 Il Regolamento disciplina: a) la proposizione e la gestione dei reclami presentati all ISVAP dalle persone fisiche e giuridiche dalle associazioni

Dettagli

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L.

DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. DAMA DEMOLIZIONI E SMONTAGGI S.R.L. D.Lgs 231/2001 Codice Etico 1 INDICE 1. Introduzione Pag. 3 2. Politiche di condotta negli affari Pag. 3 2.1 Dipendenti, collaboratori e consulenti Pag. 5 3. Salute,

Dettagli

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE SOCIETA COOPERATIVA SULLA PROPOSTA DI INTEGRAZIONI AI PIANI DI ATTRIBUZIONE

RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE SOCIETA COOPERATIVA SULLA PROPOSTA DI INTEGRAZIONI AI PIANI DI ATTRIBUZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL BANCO POPOLARE SOCIETA COOPERATIVA SULLA PROPOSTA DI INTEGRAZIONI AI PIANI DI ATTRIBUZIONE DI AZIONI IN ESSERE RIVOLTI A DIPENDENTI DEL GRUPPO

Dettagli

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c.

Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. Politica di Valutazione Pricing per le obbligazioni emesse dalla Banca di Credito Cooperativo di Cernusco Sul Naviglio s.c. (Adottata ai sensi delle Linee guida interassociative per l applicazione delle

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA

SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA SEZIONE V TECNICHE DI COMUNICAZIONE A DISTANZA 1. Premessa La presente sezione contiene disposizioni relative all impiego di tecniche di comunicazione a distanza da parte degli intermediari o di altri

Dettagli

MIFID Markets in Financial Instruments Directive

MIFID Markets in Financial Instruments Directive MIFID Markets in Financial Instruments Directive Il 1 1 Novembre 2007 è stata recepita anche in Italia, attraverso il Decreto Legislativo del 17 Settembre 2007 n.164n.164,, la Direttiva Comunitaria denominata

Dettagli

Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita

Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita Modello di organizzazione gestione e controllo ai sensi del D.Lgs 231/2001 Parte Speciale Sezione Reati ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita ELENCO DELLE

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA Allegato C) alla delibera dell 1/02/2016 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE

Dettagli

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da

BCC BARLASSINA. Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da Policy di Valutazione e Pricing delle obbligazioni emesse da BCC BARLASSINA (ai sensi delle Linee-Guida interassociative ABI-Assosim-Federcasse per l applicazione delle misure di attuazione della Direttiva

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Investimenti e Sviluppo S.p.A.

Investimenti e Sviluppo S.p.A. MAZARS & GUÉRARD Investimenti e Sviluppo S.p.A. Relazione della società di revisione sulla congruità del prezzo di emissione delle azioni relative all aumento di Capitale Sociale con esclusione del diritto

Dettagli

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO

Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO Appunti sul libro Economia della banca I SERVIZI DI INVESTIMENTO I SERVIZI DI INVESTIMENTO Tali investimenti danno origine alla raccolta bancaria indiretta, termine con il quale si identificano alcuni

Dettagli

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale

RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale RILEVAZIONE SULLE ESPOSIZIONI RILEVANTI Risposte a quesiti di interesse generale 1. Modalità di rilevazione delle quote di OICR Q. In merito al trattamento delle quote di OICR sono fornite indicazioni

Dettagli

M-DIR-03 Politica e Codice Etico

M-DIR-03 Politica e Codice Etico M-DIR-03 Politica e Codice Etico Anno 2011 BM&PLANETA srl EMISSIONE REDAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE MOTIVO DELLA REVISIONE DOCUMENTI DI RIFERIMENTO CODICE TITOLO DEL DOCUMENTO RESPONSABILE DELLA ARCHIVIAZIONE

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA

Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Posta Elettronica Certificata obbligo e opportunità per le Imprese e la PA Belluno 28 gennaio 2014 www.feinar.it PEC: Posta Elettronica Certificata Che cos'è e come funziona la PEC 3 PEC: Posta Elettronica

Dettagli

Relatori: Fausto Fasciani

Relatori: Fausto Fasciani Relatori: Fausto Fasciani GLI ALBORI DELLA PROMOZIONE E DELLA CONSULENZA FINANZIARIA Alla fine degli anni 60 nascono i cosiddetti fondi atipici ed i Lussemburghesi storici Attività svolta da consulenti

Dettagli

Fortune. Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti. Unifortune Asset Management SGR SpA

Fortune. Strategia per l esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti. Unifortune Asset Management SGR SpA Unifortune Asset Management SGR SpA diritti inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti Approvata dal Consiglio di Amministrazione del 26 maggio 2009 1 Premessa In attuazione dell art. 40, comma

Dettagli

Come cambia l antiriciclaggio

Come cambia l antiriciclaggio Come cambia l antiriciclaggio Chi sono i titolari effettivi? Chi è l esecutore e cosa deve essere inserito nell AUI Iside Srl Milano 20 settembre 2013 Avv. Sabrina Galmarini - Partner Il titolare effettivo

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

Banca Popolare dell Alto Adige società cooperativa per azioni

Banca Popolare dell Alto Adige società cooperativa per azioni Banca Popolare dell Alto Adige società cooperativa per azioni POLICY DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE NELLA PRESTAZIONE DEI SERVIZI E DELLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Approvata dal CdA nella seduta

Dettagli

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI

CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI CARTA DEI DIRITTI DEI RISPARMIATORI La fiducia dei Risparmiatori in un mercato amico dei loro diritti è il primo e fondamentale requisito su cui i Promotori finanziari basano le prospettive di sviluppo

Dettagli

Strategia di esecuzione e trasmissione degli ordini su strumenti finanziari

Strategia di esecuzione e trasmissione degli ordini su strumenti finanziari Strategia di esecuzione e trasmissione degli ordini su strumenti finanziari AGGIORNATO CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 19 DICEMBRE 2014 INDICE 1. PREMESSA... 3 2. RELAZIONI CON ALTRE

Dettagli

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE o CONFLICT POLICY

POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE o CONFLICT POLICY POLITICA DI GESTIONE DEI CONFLITTI DI INTERESSE o CONFLICT POLICY Documento adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione del12/05/2008 modificata con delibera del 30/10/2008 ai sensi dell art.

Dettagli

Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Documento sintetico relativo alla SGR e ai servizi dalla stessa prestati

Società di Gestione del Risparmio S.p.A. Documento sintetico relativo alla SGR e ai servizi dalla stessa prestati Documento sintetico relativo alla SGR e ai servizi dalla stessa prestati Premessa La Direttiva dell'unione Europea MiFID (2004/39/CE), acronimo di Markets in Financial Instruments Directive, ha modificato,

Dettagli

* * * La SGR partecipa ai processi di formazione e informazione della rete di vendita di Poste Italiane.

* * * La SGR partecipa ai processi di formazione e informazione della rete di vendita di Poste Italiane. Informativa ai partecipanti dei fondi comun di investimento BancoPosta Liquidità Euro, BancoPosta Obbligazionario Dicembre 2017, BancoPosta Replay 12 mesi e BancoPosta Obbligazionario Italia Dicembre 2018

Dettagli

COMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI PORTOGRUARO PROVINCIA DI VENEZIA REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con Deliberazione del Commissario con i poteri della Giunta Comunale n. 68 del 21.12.2009

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA FEBBRAIO 2013

DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA FEBBRAIO 2013 DOCUMENTO DI SINTESI STRATEGIA DI ESECUZIONE E TRASMISSIONE DEGLI ORDINI BCC AGRIGENTINO SOCIETA COOPERATIVA LA NORMATIVA MIFID FEBBRAIO 2013 La Markets in Financial Instruments Directive (MiFID) è la

Dettagli

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale

Comune di Bracciano. Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale Comune di Bracciano Regolamento per la pubblicazione di atti e documenti amministrativi sul sito Internet Istituzionale (approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. del ) Indice Art. 1 Oggetto...

Dettagli

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione.

L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) Le schede. Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione. Le schede Osservatorio sull Analisi d Impatto della Regolazione Eleonora Morfuni L AIR nell Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie (ANSF) S 10/2012 gennaio 2012 Le schede ** Indice 1. L influsso

Dettagli

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del

Dettagli

Fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi: novità a decorrere dal 01.01.2017

Fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi: novità a decorrere dal 01.01.2017 del 6 Novembre 2015 Fatturazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi: novità a decorrere dal 01.01.2017 Secondo quanto previsto dal DLgs. 127/2015, tutti i soggetti passivi IVA possono

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA. Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLA VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera di Consiglio comunale n. 36 del 30.6.2010 Art. 1 Definizioni Ai fini del presente regolamento, con i termini che seguono si

Dettagli

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO

COMUNE di VERZUOLO Provincia di CUNEO SCHEDA N 1 Art. 53 comma 16 ter D.Lgs. 165/2001 Nei mesi di marzo, giugno, ottobre i responsabili di posizione organizzativa inviano al Responsabile Anticorruzione apposita comunicazione con la quale danno

Dettagli

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI ARZERGRANDE (Provincia di Padova) REGOLAMENTO DEI CONTROLLI INTERNI Il presente regolamento: - è stato approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 03 del 22/01/2013; - è stato pubblicato

Dettagli

CARTA DEI SERVIZI. Premessa:

CARTA DEI SERVIZI. Premessa: CARTA DEI SERVIZI Premessa: La Carta dei Servizi è uno strumento utile al cittadino per essere informato sulle caratteristiche del servizio offerto, sulla organizzazione degli uffici comunali, sugli standards

Dettagli

SERVIZI GRATUITI PER LE AZIENDE ASSOCIATE

SERVIZI GRATUITI PER LE AZIENDE ASSOCIATE Area: Produzione e Scambi Argomento: SERVIZI DELL`UNIONE Data: 02/01/2015 Nuovo servizio per gli Associati dell'unione Industriali di Savona. Sportello di supporto alla digitalizzazione dei processi amministrativi

Dettagli

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti

CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti CAPITOLATO GENERALE adottato ai sensi dell art. 3 del Regolamento dei Contratti 1/7 ART. 1 OBBLIGATORIETA (Articolo 2 e 3 del Regolamento dei Contratti) 1.1. In virtù della delega contenuta nell articolo

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS)

Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Codice Comportamentale (Delibera 718/08/CONS) Release 3 Gennaio 2010 Pagina 1 di 11 Indice Premessa...3 Obiettivi e Valori...4 Azioni...6 Destinatari. 8 Responsabilità....9 Sanzioni...11 Pagina 2 di 11

Dettagli

REGOLAMENTO GENERALE DELLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI SU STRUMENTI FINANZIARI TRANSMISSION POLICY

REGOLAMENTO GENERALE DELLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI SU STRUMENTI FINANZIARI TRANSMISSION POLICY REGOLAMENTO GENERALE DELLA STRATEGIA DI TRASMISSIONE DEGLI ORDINI SU STRUMENTI FINANZIARI TRANSMISSION POLICY Edizione settembre 2014 1 SOMMARIO 1 PREMESSA... 3 2 AMBITO DI APPLICAZIONE DEL SERVIZIO DI

Dettagli

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA

POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA POLITICA DI CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA 1. Obiettivo del Documento... 2 2. Criteri per la classificazione della clientela... 2 2.1 Controparti qualificate... 2 2.2. Clientela professionale... 3 2.3

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

RISOLUZIONE N. 88/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato posto il seguente:

RISOLUZIONE N. 88/E. Con istanza d interpello formulata ai sensi dell articolo 11 della legge 27 luglio 2000, n. 212, è stato posto il seguente: RISOLUZIONE N. 88/E ma, Roma, 25 agosto 2010 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello - Art. 11 Legge 27 luglio 2000, n. 212 Gestore Servizi Energetici - GSE articolo 2 della legge 24 dicembre

Dettagli

La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2

La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2 La disciplina della Consulenza Finanziaria nella Mifid 2 tra conferme, novità e condizioni Prof. Maria-Teresa Paracampo Associato di Diritto del Mercato Finanziario Università degli Studi di Bari Aldo

Dettagli

POLICY SUI CONFLITTI DI INTERESSI. Versione 9.0 del 9/03/2015. Approvata dal CDA nella seduta del 7/04/2015

POLICY SUI CONFLITTI DI INTERESSI. Versione 9.0 del 9/03/2015. Approvata dal CDA nella seduta del 7/04/2015 POLICY SUI CONFLITTI DI INTERESSI Versione 9.0 del 9/03/2015 Approvata dal CDA nella seduta del 7/04/2015 Policy conflitti di interesse Pag. 1 di 14 INDICE 1. PREMESSA... 3 1.1 Definizioni... 4 2. OBIETTIVI...

Dettagli

Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari. Documento di Sintesi

Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari. Documento di Sintesi Strategia di Trasmissione degli Ordini su Strumenti Finanziari Documento di Sintesi Documento redatto ai sensi dell art. 48, comma 3, del Regolamento Intermediari adottato dalla CONSOB con delibera n.

Dettagli

Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. COMUNICAZIONE n. 7/15

Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi. COMUNICAZIONE n. 7/15 Ufficio Affari Legali Roma, lì 5 ottobre 2015 Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi COMUNICAZIONE n. 7/15 Oggetto: chiarimenti in merito

Dettagli

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE

DOCUMENTO INFORMATIVO RELATIVO A OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA CON PARTI CORRELATE Sede legale: Cagliari - Viale Bonaria 33 Sede amministrativa e Direzione generale: Sassari Piazzetta Banco di Sardegna, 1 Capitale sociale Euro 155.247.762,00 i.v. Cod. fisc. e num. iscriz. al Registro

Dettagli

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE

COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE COMUNE DI AZZANO SAN PAOLO REGOLAMENTO COMUNALE PER L UTILIZZAZIONE DI VOLONTARI NELLE STRUTTURE E NEI SERVIZI DEL COMUNE Approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 24/05/2005 con deliberazione

Dettagli

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE

ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE CIRCOLARE A.F. N. 34 del 6 Marzo 2014 Ai gentili clienti Loro sedi ONLUS e pubblici esercizi, attività polisportive dilettantistiche e commercio su aree pubbliche: i chiarimenti del MISE Premessa Il Ministero

Dettagli

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio

Protocollo D.Lgs. 231/2001 n. 11. Gestione ed elaborazione della contabilità e del bilancio di esercizio Pag. 1 di 5 Sommario 2 Scopo e applicabilità... 1 3 Riferimenti... 1 4 Aree interessate... 2 5 Reati potenziali e rischi da presidiare... 2 6 Modalità operative... 2 6.1 Principi di prevenzione... 2 6.2

Dettagli

SINTESI DELLA POLITICA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A.

SINTESI DELLA POLITICA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A. PAG. 1 SINTESI DELLA POLITICA DELLA CASSA DI RISPARMIO DI ASTI S.P.A. PER LA DETERMINAZIONE DEL GRADO DI LIQUIDITA DEGLI STRUMENTI FINANZIARI DISTRIBUITI ALLA CLIENTELA AL VERSIONE N. 1/12 DEL 30/08/2012

Dettagli

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015

Modelli ex d.lgs. 231/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012. Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 Modelli ex d.lgs. 21/01 e Modelli di prevenzione della corruzione ex L. 190/2012 Massimo Malena & Associati 20 maggio 2015 L impatto immediato e diretto della L. 190/2012 sul d.lgs. 21/01 La Legge 190

Dettagli

AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO PER IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL AZIENDA

AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO PER IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL AZIENDA AZIENDA TERRITORIALE PER L EDILIZIA RESIDENZIALE DELLA PROVINCIA DI TREVISO **** REGOLAMENTO PER IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL AZIENDA REGOLAMENTO PER IL DIRITTO DI ACCESSO AGLI ATTI DELL AZIENDA

Dettagli

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA

DATA INIZIO OPERATIVITÀ 22 MAGGIO 2009 ORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA REGOLAMENTO DELL ATTIVITA DI NEGOZIAZIONE PER CONTO PROPRIO SU TITOLI DI STATO ITALIANI E OBBLIGAZIONI DI PROPRIA EMISSIONE SVOLTA DALLA BANCA POPOLARE DELL EMILIA ROMAGNA Soc.Cooperativa DATA INIZIO OPERATIVITÀ

Dettagli