Breve guida relativa al Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 INFO 27 Ultimo aggiornamento 21 luglio 2014

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1 Breve guida relativa al Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 INFO 27 Ultimo aggiornamento 21 luglio 2014

2 NORMATIVA SUI LAVORI STRADALI: le novità Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 CONTENUTI CRITERI GENERALI DI SICUREZZA RELATIVI ALLE PROCEDURE DI REVISIONE, INTEGRAZIONE E APPOSIZIONE DELLA SEGNALETICA STRADALE DESTINATA ALLE ATTIVITA LAVORATIVE CHE SI SVOLGONO IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE Ai sensi dell articolo 161, comma 2 bis del d.lgs.81/08 e s.m.i. PUNTI CHIAVE PROCEDURE DI APPOSIZIONE DELLA SEGNALETICA STRADALE INFORMAZIONE E FORMAZIONE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE N.B.: L applicazione non preclude l utilizzo di altre metodologie di consolidata validità Art. 1 Pubblicazione in G.U. in data 20 marzo 2013 entrata in vigore decorsi 30 giorni da tale data (20 aprile 2013) 2

3 DECRETO INTERMINISTERIALE 4 MARZO 2013: punti chiave 4

4 DECRETO INTERMINISTERIALE 4 MARZO 2013: Informazione e formazione ALLEGATO II INDICAZIONI IN MERITO ALLA FORMAZIONE DEGLI ADDETTI ALLE ATTIVITA LAVORATIVE IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE SI TRATTA DI UNA FORMAZIONE: SPECIFICA, Non sostituisce la formazione obbligatoria spettante a tutti i lavoratori INTEGRATIVA rispetto a quanto previsto dall accordo Stato Regioni SOGGETTI INTERESSATI LAVORATORI PREPOSTI addetti all installazione/rimozione della segnaletica di cantieri stradali in presenza di traffico o comunque addetti ad ATTIVITA IN PRESENZA DI TRAFFICO 5

5 DECRETO INTERMINISTERIALE 4 MARZO 2013: Informazione e formazione Aggiornamento Corso di aggiornamento TEORICO PRATICO 3 ORE (durata minima) di cui 1 ORA dedicata a contenuti TECNICO PRATICI, in caso di modifica alle norme tecniche Da effettuare ogni 4 ANNI CORSO DI FORMAZIONE Soggetti che operano già nel settore da almeno 12 mesi al 20 aprile 2013 CORSO DI AGGIORNAMENTO Entro IL 20 aprile

6 DECRETO INTERMINISTERIALE 4 MARZO 2013: approfondimenti Interpello 15/2014 ALLEGATO II punto 10 Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 MODULO AGGIORNAMENTO ogni 4 anni per mezzo di un corso TEORICO PRATICO di durata minima di 3 ore, di cui 1 ORA di contenuti tecnico pratici, in caso di modifiche alle norme tecniche. [ ] INTERPELLO 15/2014 il contenuto tecnico praticoprevistonelcorsodiaggiornamento, della durata di un ora, qualora non si concretizzi in attività svolte direttamente dal discente e relative alle procedure di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale, non sia da ritenersi attività addestrative pratiche. In tali casi non opera il vincolo del rapporto 1 a 6. 16

7 MARCHI REGISTRATI A cura di Geometra Stefano Farina Collaborazione: Dott.ssa Chiara Tranquillini Lo STUDIOFARINA di Farina Geom. Stefano e la SEIDUESEI.org S.r.l. non sono responsabili per eventuali danni diretti, indiretti, di qualsiasi tipo che dovessero derivare per l utilizzo del presente materiale, del loro contenuto, anche in presenza di errori o omissioni nei dati pubblicati. Qualsiasi decisione sull utilizzo del materiale basato sulle informazioni contenute nel presente documento è rimessa alla sola responsabilità dell utente finale ed alla sua discrezionalità. LICENZA COMMON CREATIVE Fotografie: Archivio STUDIOFARINA di Farina Geom. Stefano & SEIDUESEI.org S.r.l. Grafica: Farina Federica Attribuzione Non commerciale Non opere derivate 2.5 Per ogni informazione: Il documento è scaricabile da e da Con il patrocinio di

8 DENOMINAZIONE LAVORO DENOMINAZIONE SCHEDA LAVORI SU SEDE STRADALE 1 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE SI SVOLGONO IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE INDICAZIONI TRASVERSALI PER TUTTI GLI OPERATORI (Decreto Interministeriale 4 marzo 2013) FIGURA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE ATTIVITA' D.P.I. NECESSARI e SEGNALETICA TUTTE LE FIGURE Tutte le attività da eseguire in presenza di traffico veicolare Calzature di sicurezza Indumenti ad alta visibilità almeno in classe 2 (la classe di riferimento varia a seconda della tipologia di strada su cui ci si trova ad operare)vedi SPECIFICA* Eventuali altri D.P.I. e segnaletica in riferimento alle lavorazioni svolte e ai ruoli ricoperti PRINCIPALI INDICAZIONI RELATIVE ALLA SQUADRA DI LAVORO COMPOSIZIONE E REQUISITI DELLA SQUADRA DI LAVORO La composizione minima della squadra di lavoro deve essere determinata in funzione: della tipologia di intervento; della categoria di strada; del sistema segnaletico da realizzare; delle condizioni atmosferiche e di visibilità. I soggetti che operano in presenza di traffico veicolare devono essere opportunamente informati, formati ed addestrati in merito, secondo quanto previsto dall'allegato II del Decreto Interministeriale 4 marzo 2013 (vedasi specifica sezione dedicata alla formazione ). La squadra di lavoro deve essere composta in maggioranza da operatori: con esperienza nel campo delle attività che prevedono interventi in presenza di traffico veicolare; che abbiano già completato lo specifico percorso formativo. Nel caso di squadra composta da due persone almeno uno dei due operatori deve essere in possesso dell'esperienza nel campo delle attività che prevedono interventi in presenza di traffico veicolare ed aver completato lo specifico percorso formativo. PERCORSI FORMATIVI PER GLI OPERATORI IMPIEGATI NELLE LAVORAZIONI La tipologia del percorso formativo si differenzia a seconda del ruolo che ciascun lavoratore assume all'interno della squadra di lavoro: Operatori (durata complessiva 8 ore); Preposti (durata complessiva 12 ore). E' previsto inoltre un corso di AGGIORNAMENTO (durata complessiva 3 ore) da effettuare ogni 4 anni. Per informazioni specifiche in merito ai percorsi formativi, agli argomenti di ciascun modulo, ecc. vedasi la specifica informativa allegata (SICURELLOsi_INFO27 Lavori stradali). * SPECIFICA IN MERITO AGLI INDUMENTI AD ALTA VISIBILITA' Per gli interventi su strade di categoria A (autostrade), B (strade extraurbane principali), C (strade extraurbane secondarie) e D (strade urbane di scorrimento) è obbligatorio l'utilizzo di indumenti ad alta visibilità in classe 3. L'equivalenza di tale classe può essere assicurata dalla combinazione di indumenti che abbiano uguale o superiore superficie di fluorescenza e retro riflettenza (ad esempio, pantalone in classe 2 e gliet di classe 2.) LIMITAZIONI OPERATIVE LEGATE A PARTICOLARI CONDIZIONI AMBIENTALI Non è consentito effettuare operazioni che comportano l'esposizione al traffico di operatori e di veicoli, nonché l'installazione di cantieri stradali e relativa segnaletica di preavviso e delimitazione in caso di: nebbia; precipitazioni nevose; condizioni che possono limitare notevolmente la visibilità o le caratteristiche di aderenza della pavimentazione. Nei casi in cui le condizioni negative dovessero sopraggiungere successivamente all inizio delle attività, queste devono essere immediatamente sospese con conseguente rimozione di ogni e qualsiasi sbarramento di cantiere e della relativa segnaletica (sempre che lo smantellamento del cantiere e la rimozione della segnaletica non costituisca un pericolo più grave per i lavoratori e l'utenza stradale). Nel divieto non rientrano i seguenti casi: lavori ed interventi di emergenza (per esempio incidenti); lavori ed interventi aventi carattere di indifferibilità (per esempio attuazione dei piani per la gestione delle operazioni invernali) in quanto intesi ad eliminare situazioni di più grave pericolo per la circolazione.

9 DENOMINAZIONE LAVORO DENOMINAZIONE SCHEDA LAVORI SU SEDE STRADALE 4 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE SI SVOLGONO IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE INDICAZIONI TRASVERSALI PER TUTTI GLI OPERATORI (Decreto Interministeriale 4 marzo 2013) ULTERIORI INFORMAZIONI/PRESCRIZIONI/PROCEDURE Il numero di lavoratori da impiegare nell'attività deve essere valutato di volta in volta a seconda delle necessità dettate dalle caratteristiche del luogo in cui ci si trova ad operare (ad esempio presenza di svincoli, andamento della carreggiata, intensità del traffico, ecc.). Qualora non sia possibile gestire a vista le attività i lavoratori devono essere dotati di specifici sistemi di comunicazione mediante i quali sia possibile tenersi in contatto. Per quanto riguarda l'intervento in situazione di emergenza vedasi specifica scheda di riferimento. PER ULTERIORI INFORMAZIONI/PRESCRIZIONI/PROCEDURE VEDASI SPECIFICHE SCHEDE (indicazioni specifiche per ciascuna figura e schede relative alla specifica situazione operativa di lavoro) MODALITÀ DI ESECUZIONE IN SICUREZZA DELLE ATTIVITÀ DI SBANDIERAMENTO 1 2

10 DENOMINAZIONE LAVORO DENOMINAZIONE SCHEDA LAVORI SU SEDE STRADALE 1 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE SI SVOLGONO IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE FIGURE DI RIFERIMENTO (Decreto Interministeriale 4 marzo 2013) FIGURA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE ATTIVITA' D.P.I. NECESSARI e SEGNALETICA SBANDIERATORE Attività di PRESEGNALAZIONE con lo scopo di preavvisare agli utenti la presenza di uomini/mezzi sulla carreggiata al fine di indurre una maggior prudenza e consentire una regolare manovra di rallentamento della velocità dei veicoli sopraggiungenti Calzature di sicurezza (specifiche per attività svolta) Indumenti ad alta visibilità almeno in classe 2 (la classe di riferimento varia a seconda della tipologia di strada su cui ci si trova ad operare) Bandierina arancio fluorescente Dispositivi luminosi o analoghi in caso di lavoro notturno Eventuali altri D.P.I. e segnaletica in riferimento alle lavorazioni svolte PRINCIPALI INDICAZIONI PER L'ESECUZIONE DELL'ATTIVITA' IN SICUREZZA MODALITA' DI SBANDIERAMENTO L'attività deve essere effettuata con la massima cautela, evitando di creare situazioni di pericolo sia per gli utenti che per gli operatori stessi. L'attività di sbandieramento deve essere effettuata facendo oscillare lentamente la bandierina in modo tale da permettere all'utente in transito di percepire l'attività in corso ed effettuare una regolare e non improvvisa manovra di rallentamento. In particolare l'oscillazione deve avvenire: orizzontalmente; all'altezza della cintola; senza movimenti improvvisi; con cadenza regolare; stando sempre rivolti verso il traffico. DURATA DELL'ATTIVITA' E POSIZIONAMENTO DEGLI OPERATORI Lo sbandieramento deve durare il minor tempo possibile. Nel caso in cui tali attività dovessero protrarsi nel tempo gli sbandieratori dovranno essere sostituiti da altri operatori al fine di evitare pericolosi abbassamenti di attenzione. I lavoratori che eseguono la presegnalazione devono posizionarsi: a valle della segnaletica installata; al di fuori di zone direttamente esposte al traffico veicolare; a debita distanza dalla zona di interferenza con il traffico veicolare. Nella scelta del punto di stazionamento è necessario privilegiare postazioni situate lungo tratti rettilinei con elevata visibilità e maggiori possibilità di fuga in caso di pericolo. Gli addetti devono evitare di posizionarsi: in curva, immediatamente prima e dopo una galleria e in galleria quando lo sbandieramento viene eseguito per presegnalare la posa di segnaletica stradale. Per le modalità di esecuzione in sicurezza delle attività di sbandieramento vedi le indicazioni riportate di seguito. MODALITA' DI ESECUZIONE IN SICUREZZA DELLE ATTIVITA' DI SBANDIERAMENTO Una volta posizionato il veicolo operativo (in aree consentite) gli operatori devono: scendere dal veicolo stesso dal lato non esposto al traffico; iniziare subito con la segnalazione; camminare sulla banchina o sulla corsia di emergenza fino a portarsi in posizione sufficientemente anticipata rispetto al punto di intervento, in modo da consentire agli utenti un ottimale rallentamento; segnalare con lo sbandieramento fino a che non siano cessate le esigenze di presegnalazione; utilizzare dispositivi luminosi o analoghi dispositivi se l'attività viene svolta in ore notturne.

11 ESTRATTO DENOMINAZIONELAVORO DENOMINAZIONESCHEDA 1 LAVORISUSEDESTRADALE INFORMAZIONIAGGIUNTIVE ATTIVITÀLAVORATIVECHESISVOLGONOINPRESENZADITRAFFICOVEICOLARE SITUAZIONIDIEMERGENZA (DecretoInterministeriale4marzo2013) FIGURADIRIFERIMENTO DESCRIZIONEATTIVITA' D.P.I.NECESSARIeSEGNALETICA Calzaturedisicurezza(specificheperattivitàsvolta) TUTTIGLIOPERATORI Indumentiadaltavisibilitàalmenoinclasse2 (laclassediriferimentovariaasecondadellatipologiadi stradasucuicisitrovaadoperare) EsecuzionediattivitàlavorativeconnesseaparticolariSITUAZIONIDIEMERGENZA,svolteinpresenzaditrafficoveicolare. EventualialtriD.P.I.esegnaleticainriferimentoalle lavorazioni svolte ed alle specifiche necessità impostedallasituazionediemergenza. INDICAZIONIDICARATTEREGENERALE IDENTIFICAZIONEDELLEPOSSIBILISITUAZIONIDIEMERGENZA PRINCIPALIINDICAZIONIOPERATIVE Lesituazionidiemergenzaacuisifariferimento(adesempioincidentistradali,eventidinaturameteorologica,ostacoli che si posizionano improvvisamente sulla carreggiata, ecc.) rappresentano situazioni di pericolo per l'utenza stradale che, comparendo bruscamente, impongono la messa in atto di procedure di segnalazione di emergenza eseguite in condizioni di criticità non essendo sempre possibile prevedere e programmare le risorse umane e tecnologiche necessarieperfronteggiarel'evento. Lelimitazionioperativelegateaparticolaricondizioniambientali(riportateall'internodellaschedarelativaalleindicazioni generali e trasversali a ciascuna figura) perdono validità in presenza di lavori ed interventi da eseguire in situazioni di emergenza. Il segnalamento in situazioni di emergenza deve essere realizzato con veicoli d intervento muniti di dispositivi luminosi supplementari lampeggianti o con pannello di passaggio obbligatorio o con pannelli a messaggio variabile, o una combinazioneditalisistemi. Tragliinterventidiemergenzapossonoesserecompresianchequellimessiinattodaglioperatoriperassisterel utenza veicolareinpresenzadianomalierispettoallanormalecircolazionestradale. Il segnalamento d urgenza deve essere successivamente sostituito rapidamente, se il pericolo persiste, da un sistema segnaleticopiùcomplesso,secondoquantoprevistodaldecreto10luglio2002. Tuttigliinterventidiemergenzadevonoessereprecedutidaunadeguatopresegnalamento. Leprocedurerelativeallesituazionidiemergenzadevonoessereapplicateesclusivamentenelperiodotransitorio,ovveroda quandosivieneaconoscenzadell'insorgeredellasituazioneanomala,finoaquandononsianostatiadottati,daicompetenti organismi,iprovvedimentinecessariperlarimozionedefinitivadelpericolo.

12 DENOMINAZIONE LAVORO DENOMINAZIONE SCHEDA LAVORI SU SEDE STRADALE 2 INFORMAZIONI AGGIUNTIVE ATTIVITÀ LAVORATIVE CHE SI SVOLGONO IN PRESENZA DI TRAFFICO VEICOLARE Indicazioni generali per l'esecuzione di LAVORAZIONI IN ROTATORIA INDICAZIONI GENERALI IN MERITO ALLE PROCEDURE OPERATIVE DA ADOTTARE MODALITA' DI INGRESSO IN ROTATORIA (mezzi operativi e operatori) Il raggiungimento della rotatoria deve avvenire nelle migliori condizioni di visibilità e sicurezza. 1. Lo sbandieratore si deve portare in prossimità della rotatoria, raggiungendo un'area sicura interdetta al transito dei mezzi (es. aiuola spartitraffico) per poi effettuare l'attraversamento vero e proprio della rotatoria stessa. Quest'ultima operazione deve avvenire in corrispondenza del tratto più breve da percorrere ed esclusivamente in condizioni di traffico favorevoli. IMMAGINE Una volta raggiunta la rotatoria lo sbandieratore deve effettuare le operazioni di segnalazione per il rallentamento dei veicoli sopraggiungenti. Lo sbandieratore deve eseguire tale operazione posizionandosi sul perimetro della rotatoria (mantenendosi sempre al suo interno) assicurandosi di risultare ben visibile al traffico sopraggiungente. IMMAGINE Il raggiungimento della rotatoria da parte del mezzo operativo deve avvenire in modo rapido ed esclusivamente a seguito dell'effettivo rallentamento del traffico. Lo sbandieramento deve essere effettuato fino ad operazione conclusa, ovvero fino al raggiungimento della rotatoria da parte del mezzo operativo. IMMAGINE 03 N.b. In caso di traffico sostenuto valutare la necessità di impiegare un secondo sbandieratore in posizione opposta al primo. IMMAGINE 01 IMMAGINE 02 IMMAGINE 03

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