Clever Sentinel ESTERO. Esercitazione NBCR per contrastare la minaccia delle armi di distruzione di massa. obiettivo sicurezza.

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1 LUGLIO.qxd ok :59 Pagina 29 Vittorio Cannemi Esercitazione NBCR per contrastare la minaccia delle armi di distruzione di massa Lo scorso 22 aprile ha avuto luogo ad Augusta la fase conclusiva dell esercitazione, svolta nell ambito dell accordo fra nazioni (Australia, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti) che hanno sottoscritto, nel settembre del 2003, le linee guida del programma PSI. Acronimo di Proliferation Security Initiative, la PSI si inserisce fra le iniziative internazionali intraprese dall attuale presidente degli Stati Uniti per la lotta al terrorismo internazionale e per contrastare l accresciuta minaccia determinata dalla proliferazione delle armi di distruzione di massa, dei sistemi di lancio e delle tecnologie e materiali ad esse collegati. A conferma dell unanime volontà per la realizzazione di tali propositi, John Bolton, sottosegretario di Stato per il controllo degli armamenti e la sicurezza internazionale degli USA, ha dichiarato dinanzi al gruppo di Bruges a Londra il 30 ottobre dello scorso anno che gli Stati Uniti hanno lavorato assieme a dieci Paesi alleati per mettere 29

2 LUGLIO.qxd ok :00 Pagina 30 a punto l iniziativa per la sicurezza contro la proliferazione, raggiungendo un accordo sulla dichiarazione dei principi di interdizione (Statement of Interdiction Principles), e che i Paesi aderenti alla PSI hanno raggiunto un accordo in base al quale, nel 2004, terranno una serie di dieci esercitazioni per mare, aria e terra in merito alle prove di addestramento sui piani di interdizione. L esercitazione è l ottava delle dieci operazioni programmate e la seconda a realizzarsi sotto regia italiana. La prima, tenutasi sempre in territorio siciliano, a Trapani, e denominata Air Brake, ha avuto quale scenario dell esercitazione un aeroporto. L esercitazione tenutasi invece nella cittadina federiciana, sede naturale di uno dei più importanti porti industriali italiani, ha visto lo svolgersi dell azione simulata dapprima nelle acque a largo dello Ionio e quindi nel porto commerciale di Augusta. La simulazione di interdizione è stata coordinata dalla presidenza del consiglio dei ministri con la partecipazione congiunta di cinque ministeri: affari esteri, interno (difesa civile e vigili del fuoco), difesa, finanze (agenzia delle dogane), trasporti e infrastrutture (guardia costiera). Il coordinamento delle attività di difesa civile a livello centrale è stato demandato al Capo dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile. Lo scenario di partenza ipotizzato dal documento di impianto ha previsto la segnalazione di una nave al largo delle coste italiane che trasportava componenti provenienti dalla dismissione di una centrale nucleare, racchiusi all interno di alcuni container. Il 13 di aprile ha quindi preso il via la prima fase dell esercitazione: dopo i contatti fra i vari Governi, le successive azioni da intraprendere sono state decise dal nucleo politico militare. Con la seconda fase aereo-navale, dal 19 al 22 aprile, è intervenuta la marina militare italiana che, intercettata la nave, ha fatto abbordare il cargo dagli uomini del COMSUBIN (comando subacquei incursori) assumendone il controllo e accertando, con la strumentazione in loro dotazione, la presenza di livelli anomali di radioattività. Al fine di validare e definire le soglie di sicurezza è stato richiesto l intervento dei vigili del fuoco. Sotto il coordinamento interforze del responsabile dell UTG, il prefetto di Siracusa, al quale compete tale ruolo nei casi di difesa civile e pubblica 30

3 LUGLIO.qxd ok :00 Pagina 31 sicurezza, e sotto la direzione del comandante provinciale, dei vigili del fuoco sono iniziate le operazioni a bordo della nave con l intervento dei nuclei specialistici dei vigili del fuoco. L operazione congiunta dell elicottero del comando di Catania e della MBP del comando di Gioia Tauro ha permesso agli uomini del nucleo NBCR di salire a bordo della nave obiettivo per una prima analisi del prodotto contaminato e per autorizzare, dopo aver constatato i limiti di sicurezza, l accesso in rada ad Augusta, porto prescelto dal nucleo politico militare. Autorizzato l ormeggio in banchina, data l assenza di contaminazione ambientale, il personale VVF di terra ha provveduto alla delimitazione delle aree di sicurezza, mentre in rada le motovedette delle forze dell ordine (capitaneria di porto -polizia di Stato - guardia di finanza - carabinieri) hanno mantenuto attorno alla nave uno spazio sgombero da altre imbarcazioni; altri operatori VVF, dotati di dispositivi di massima sicurezza e delle attrezzatura tecniche necessarie alla verifica di presenza di elementi chimici e batteriologici, hanno effettuato l ispezione interna del container. È stata la volta, quindi, del personale del nucleo di radioattività verificare l esistenza di particelle alfa e beta sul prodotto sospetto. Infine, recuperato il materiale contaminato e sigillatolo all interno di un contenitore metallico, gli operatori intervenuti si sono sottoposti alle docce di decontaminazione, consegnando il materiale all autorità giudiziaria. Nello schema piano operativo, il dettaglio preventivo dell intera simulazione. La logistica per l'area commerciale è stata curata dalla Port Authority di Augusta per competenza territoriale. Il personale vigili del fuoco che ha partecipato all esercitazione (quasi 100 unità), proveniva da: Genova, Firenze, Roma, Reggio Calabria, Palermo, Messina, Enna, Catania e Siracusa. Pur non essendo nuovi all allestimento di scenari simulati, la strategia di un intervento così articolato ha messo in evidenza problematiche di varia natura, fra cui: il coordinamento interforze la logistica dell intervento la pianificazione dell intervento fra gruppi di comando e specializzazioni diverse È indubbio che la cooperazione fra enti diversi dello Stato, seppur non assiduamente, rientra in una logica operativa spesso attuata, soprattutto 31

4 LUGLIO.qxd ok :00 Pagina 32 per quanto concerne le attività di soccorso. Ostacoli alla fattibilità sinergica fra le diverse istituzioni sono rappresentati dalla diversità di organizzazione, codice linguistico e sintassi di programmazione. Il superamento delle possibili discrepanze si è positivamente risolto attuando una regia unica ed una serie di incontri fra i vertici delle varie componenti che hanno partecipato all esercitazione. Come si evince dal piano operativo, l evento simulato ha avuto, in seno ad un unica operazione di soccorso, due fasi che hanno richiesto modalità di pianificazione e attuazione completamente diverse. Il distinguo è nelle due fasi contigue di cui la prima in mare, che ha coinvolto uomini e unità aeree e marittime; la seconda, sulla banchina del porto commerciale, ha invece interessato squadre di terra. Come si può ben comprendere, la preparazione delle due azioni ha richiesto cognizioni e competenze diverse. La conoscenza del territorio (comprendendo in tale accezione anche le acque del porto di Augusta) da parte del personale marittimo del distaccamento VVF di Augusta e la professionalità dei nuclei aerei e navali intervenuti dagli altri comandi, ha posto in essere una strategia ben articolata che si è evidenziata sia nella fase preliminare sia in quella attuativa. L uniformità di preparazione e linguaggio ha sortito una armonia operativa e logistica fra le varie unità operative impegnate. La molteplicità di figure professionali e specialistiche e le diverse modalità del loro modus operandi, ha reso necessario, al fine di ottimizzare il coordinamento e la direzione centrale dell intervento, rendere immediatamente individuabili le varie unità operative e le loro connessioni. Si è utilizzato l espediente di assegnare ad ogni gruppo una sigla che facesse un chiaro riferimento o al nucleo o alla mansione svolta durante l esercitazione, abbinando, inoltre, il codice identificativo del comando di appartenenza. L utilizzo di diverse frequenze nelle comunicazioni radio (terrestri, navali e aeree) ha reso necessario un accordo preventivo per uniformare i canali di ascolto/trasmissione. La fattiva collaborazione dell autorità portuale, che ha fornito le carte nautiche e la planimetria 32

5 LUGLIO.qxd ok :00 Pagina 33 PIANO OPERATIVO OPERAZIONI IN MARE (ORE 13,50-14,30) Ore 13,50 I VVF si preparano agli interventi di competenza, allorquando il cargo sia entrato nella rada di Augusta, secondo la seguente pianificazione: l elicottero DRAGO 62 del comando di Catania, stazionerà nei pressi della nave Obregon, consentendo la discesa a bordo della stessa di 3 radiometristi e di 3 operatori SAF; i mezzi navali dei vigili del fuoco M/N VF 1175 di Gioia Tauro e la M/N VF 1084 di Messina, coadiuvati dal nucleo sommozzatori del comando di Catania, giungono sottobordo alla nave Obregon ed iniziano le operazioni di imbarco delle attrezzature radiometriche e dei DPI che dovranno essere utilizzate dal personale VVF NBCR già presente sul ponte della nave; i sommozzatori del camando di Catania, tramite il ROV, ispezioneranno la chiglia della nave Obregon le motovedette delle forze dell ordine (capitaneria di porto-polizia di Stato-guardia di finanza-carabinieri) provvederanno a mantenere attorno alla nave Obregon, uno spazio completamente sgombero da altre imbarcazioni e/o natanti, per un raggio di almeno 200 mt. Ore 14-14,20 gli operatori NBCR, saliti a bordo della nave Obregon, individueranno il containers contenente il materiale dual use e provvederanno ad effettuare le rilevazioni radiometriche, accertando valori di intensità di esposizione estremamente bassi, nell ordine di 25_Sv/h. verrà inoltre esclusa, mediante SMEAR- TEST, la presenza di contaminazione esterna. del molo di attracco, ha consentito una dislocazione su carta degli uomini e dei mezzi, realizzatasi poi in concreto. Ben sappiamo quanto porre in atto una simulazione dia la possibilità di rendere visibile lo stato dell arte delle competenze e delle capacità professionali acquisite e poter aggiungere al proprio corredo tecnico indicazioni atte a migliorare le proprie abilità d intervento. Il vice capo dipartimento, in un recente articolo pubblicato su questa stessa testata, ha evidenziato l importanza del D.L.300, che ha riordinato il ministero dell Interno in dipartimenti e con il quale si legittima e si dà titolarità allo stesso ministero, in particolare al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per quanto attiene i compiti di difesa civile ivi compreso i possibili scenari d intervento ipotizzabili in conseguenza agli ultimi eventi terroristici. L ottima riuscita della simulazione del 22 aprile è testimonianza della capacità professionale e tecnica del Corpo nazionale di poter adempiere a tali compiti e gestire l emergenza anche in scenari complessi. Sin dai primi momenti si è manifestata la notevole capacità organizzativa, merito del lavoro preventivo svolto dalle varie componenti dei vigili del fuoco 33

6 LUGLIO.qxd ok :00 Pagina 34 PIANO OPERATIVO OPERAZIONI A TERRA (ORE 13,30-16,15) Nella possibile ipotesi dell ormeggio in banchina della nave Obregon, dopo il preallarme dei giorni precedenti, si è provveduto ad effettuare la misurazione di concentrazione beta totale in aria del sito portuale. Inoltre si è provveduto a: installare una stazione mobile di telecomunicazione e telefoni satellitari, da parte dell nucleo TLC del comando di Catania; predisporre un carro pianale nel quale verrà adagiato il container contaminato, per consentire le operazioni di scansione da parte dell autorità doganale collocare un telo in polietilene sotto i container, al fine di realizzare un corridoio di contenimento tra gli stessi, che impedisca la fuoriuscita di eventuali particelle contaminanti che si dovessero sprigionare all apertura del container sospetto Ore 13,30 Le squadre operative dei VVF dei vari comandi, si dispongono nei pressi della banchina del porto commerciale di Augusta. Ore 14,30 A seguito delle notizie ricevute dal personale NBCR che ha operato all interno della nave, si provvede a: individuare gli operatori destinati ad ispezionare i container verificare il livello di radiazioni beta ambientali a terra tramite intensimetro polivalente AN-PDR 77 con sonda beta ambientale calcolare tramite il programma GEN le zone di sicurezza (zona di intervento - zona operativa - zona controllata - zona sorvegliata), e stabilire i tempi ammissibili di permanenza del personale che opera nei pressi del container predisporre con il nucleo NBCR di Palermo il posizionamento delle docce di decontaminazione tecnica collocare un container nella zona di ormeggio della nave, da utilizzare per il contenimento del materiale prelevato dal container sospetto in collaborazione con gli altri enti coinvolti. Le operazioni di intervento, sia in mare che in banchina, si sono svolte come da piano preventivo, dimostrando il pieno possesso del bagaglio professionale degli uomini del Corpo nazionale. Rispetto alla pianificazione, che prevedeva la discesa verricellata dall elicottero del personale SAF sul ponte della nave obiettivo, il guasto meccanico dell argano di discesa ha reso impossibile la manovra; l evento non previsto ha reso ancor più verosimile la simulazione: dal posto di coordinamento avanzato, presieduto dal comandante provinciale e alla presenza del prefetto, la repentina decisione di far appontare l elicottero sulla nave e rendere quindi possibile la discesa del personale radiometrista sul cargo, ha innestato, nel volgere di pochi minuti, una sequela di ordini e richieste di autorizzazione che, grazie anche alla maestria dei nostri piloti, ha portato a buon fine l operazione. Valore aggiunto alla nostra capacità emergenziale. L intera operazione, considerata di primaria importanza con l entrata in vigore nel prossimo mese di luglio delle nuove misure di sicurezza in ambito portuale, è stata giudicata positivamente dagli osservatori internazionali provenienti dai vari paesi aderenti alla PSI, che hanno seguito tutte le fasi dell esercitazione a bordo della nave Etna della marina militare, alla presenza dei vertici delle autorità coinvolte nella simulazione. Ore 15,30 La nave Obregon, ipoteticamente, viene ormeggiata sulla banchina del porto commerciale di Augusta (si dà per effettuata l operazione di scarico del container e sua collocazione sulla banchina del porto commerciale). Si effettuerà nuovamente la misurazione di concentrazione beta totale in aria del sito portuale. 34

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