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1 C BAULI/RAMO DI AZIENDA DI NESTLE ITALIANA Provvedimento n L AUTORITÀ GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO NELLA SUA ADUNANZA del 15 luglio 2009; SENTITO il Relatore Dottor Antonio Pilati; VISTA la legge 10 ottobre 1990, n. 287; VISTA la comunicazione della società Bauli S.p.A., pervenuta in data 9 giugno 2009; VISTE le informazioni della società Bauli S.p.A., pervenute in data 8 luglio 2009; VISTE le informazioni delle società Coop Italia, Intermedia 1990, Gruppo Carrefour Italia, Esselunga S.p.A., Balocco S.p.A., Maina Panettoni S.p.A., Selex S.r.l. e Melegatti S.p.A., pervenute tra il 18 giugno e il 16 luglio 2009; CONSIDERATO quanto segue: I. LE PARTI 1. Bauli S.p.A. (di seguito, Bauli), società per azioni con socio unico con sede a Verona, opera nel settore della produzione e distribuzione di biscotti, prodotti di pasticceria e prodotti di panetteria, secchi e conservati. Appartengono alla società Bauli i marchi Bauli, Doria, Casalini e dal Forno. Il fatturato complessivo realizzato da Bauli, nel 2008, è stato di circa 275 milioni di euro, di cui circa il 96% per vendite nel mercato italiano. Per la commercializzazione dei propri prodotti, Bauli si avvale prevalentemente dei canali della Grande Distribuzione e Distribuzione Organizzata (di seguito, GDO). 2. Oggetto di acquisizione è il ramo di azienda Business Unit Forno (di seguito, BUF) attivo nella produzione di dolci lievitati da ricorrenza e prodotti da forno commercializzati con i marchi Motta, Alemagna, Tartufone Motta, Trinidad e Gran Soffice, unitamente agli stessi marchi, di proprietà della società NESTLÉ ITALIANA S.p.A. (di seguito, Nestlè) e relativi alle attività di produzione e distribuzione di: dolci lievitati da ricorrenza (Pandori, Panettoni, Colombe pasquali, ecc.); uova e ovetti di cioccolato di Pasqua; cioccolatini, snack e dolci al cioccolato; marrons glacés. La produzione avviene presso lo stabilimento industriale di San Martino Buon Albergo (VR). Nestlè, controllata dalla multinazionale svizzera Nestlé S.A. che ne detiene indirettamente la totalità del capitale sociale, è una società che opera nella produzione e distribuzione di salumi, olio di oliva, sughi freschi, pasta, bevande, prodotti dolciari, gelati, latticini, latte per neonati e, inoltre, nella produzione di alimenti per animali domestici. Sono di proprietà della società Nestlè i marchi Nestlè, Nescafè, Nesquik, Motta, Alemagna, Tartufone, Trinidad, Buitoni, Perugina e Ore Liete. Il fatturato realizzato nel mercato italiano riferibile al ramo di azienda comprensivo dei marchi oggetto di acquisizione è stato, nel 2008, di circa 89 milioni di euro, a fronte, con riferimento allo stesso anno, di un fatturato nazionale di oltre milioni di euro realizzato da Nestlé Italiana e di un fatturato consolidato di Nestlé S.A. di circa 110 miliardi di franchi svizzeri (pari a circa 37 miliardi di euro). II. DESCRIZIONE DELL'OPERAZIONE 3. L operazione comunicata consiste nell acquisto, da parte di Bauli, attraverso una società veicolo appositamente costituita, del ramo d azienda BUF e dei marchi Motta, Alemagna, Tartufone Motta, Trinidad e Gran Soffice di proprietà di Nestlè. I marchi oggetto di acquisizione identificano la società Nestlè nella produzione e commercializzazione di cioccolatini, snack, barre, blocchi di cioccolato e altri dolci al cioccolato e ad eccezione del marchio Trinidad nella produzione e commercializzazione di dolci lievitati da ricorrenza. Inoltre, con il marchio Motta, Nestlè è attiva anche nella produzione e commercializzazione di uova e ovetti di cioccolato di Pasqua e marrons glacés. 4. L accordo notificato include, inoltre, la stipula tra le due società di un contratto di coproduzione (co-manufacturing) di durata quadriennale, con rinnovo automatico annuale alla scadenza (salvo rinuncia), relativo a uova e ovetti di cioccolato di Pasqua e prodotti dolciari a base di cioccolato che saranno prodotti a fronte di un corrispettivo e senza clausola di esclusività per conto di Bauli da Nestlè presso lo stabilimento di quest ultima sito in San Sisto (PG). 5. Infine, le società pattuiscono alcuni accordi, di natura accessoria alla concentrazione in oggetto, in relazione all uso dei marchi e alla produzione. In merito, rileva notare che: a) in base ad un accordo di commissione, Nestlè venderà all estero, in nome proprio e per conto di Bauli, a fronte di un corrispettivo, determinati prodotti da forno lievitati e marrons glacés prodotti dalla stessa Bauli e commercializzati con i marchi Motta e Alemagna; b) nell accordo di cessione dei marchi Motta e Alemagna, Nestlè si riserva di continuare a utilizzare in esclusiva in tutto il territorio dell Unione Europea, il marchio Motta per la vendita di gelati e il marchio Alemagna per la vendita di gelati e altri prodotti surgelati;

2 c) Bauli si impegna a produrre per un anno, non in esclusiva attraverso la società veicolo costituita per l operazione in oggetto a favore di Nestlè determinati prodotti lievitati da forno, che saranno commercializzati da quest ultima con il marchio Ore Liete (linea premium); d) Nestlè continuerà a produrre e commercializzare senza limiti di sorta uova e ovetti di Pasqua di cioccolato a marchio Nestlé e Perugina e prodotti dolciari a base di cioccolato con tutti i marchi esclusi dalla cessione (fra cui Perugina e Nestlé) III. QUALIFICAZIONE DELL OPERAZIONE 6. L operazione comunicata, in quanto comporta l acquisizione del controllo di parte di un impresa, costituisce una concentrazione ai sensi dell articolo 5, comma 1, lettera b), della legge n. 287/90. Essa rientra nell ambito di applicazione della legge n. 287/90, non ricorrendo le condizioni di cui all articolo 1 del Regolamento CE n. 139/04, ed è soggetta all obbligo di comunicazione preventiva, in quanto il fatturato nazionale realizzato dal ramo d azienda acquisito è superiore alla soglia di 45 milioni di euro stabilita dall articolo 16, comma 1, della medesima legge. 7. I patti descritti in precedenza costituiscono restrizioni direttamente connesse e necessarie alla concentrazione, costituendo obblighi di acquisto e fornitura rispettivamente a favore del venditore o a favore dell'acquirente ovvero accordi di licenza 1. Tali patti rivestono natura accessoria alla concentrazione in esame in quanto gli obblighi di acquisto e fornitura rispettano il limite quinquennale e non contengono l esclusiva, mentre gli accordi di licenza sono funzionali allo sfruttamento dei marchi da parte del venditore per attività diverse da quelle che costituiscono oggetto del trasferimento. IV. VALUTAZIONE DELLA CONCENTRAZIONE I mercati rilevanti 8. In ragione dell attività svolta da entrambe le società, i prodotti interessati dalla presente operazione sono quelli di seguito elencati: i) dolci lievitati da ricorrenza; ii) uova di cioccolata pasquali cave e piene; iii) marrons glacés; iv) cioccolatini, snack, barre, blocchi di cioccolato e altri dolci a base di cioccolato. I dolci lievitati da ricorrenza Il mercato del prodotto 9. Coerentemente con l orientamento dell Autorità 2, i dolci lievitati da ricorrenza natalizi e pasquali di produzione industriale costituiscono un mercato del prodotto distinto da quello dei prodotti da forno (come biscotteria, merende, sostituti del pane, ecc.), nonché dal mercato più ampio della produzione dolciaria in genere. In ragione della stagionalità del consumo, infatti, i dolci lievitati da ricorrenza non risultano sostituibili, dal punto di vista della domanda, con altri prodotti dolciari. 10. Con riguardo ai dolci lievitati da ricorrenza prodotti artigianalmente, le Parti ritengono che essi costituiscano un mercato del prodotto distinto da quello dei lievitati industriali in considerazione delle differenze nel prezzo di vendita quello del prodotto artigianale è in media assai più elevato di quello del prodotto industriale e dei canali distributivi, essendo il prodotto artigianale distribuito prevalentemente presso lo stesso laboratorio di produzione e, solo eccezionalmente, dai canali distributivi tradizionali (GDO). 11. Pertanto, sembra ragionevole assumere che produzione artigianale e produzione industriale di lievitati da ricorrenza appartengano a mercati rilevanti diversi. Ciò anche in considerazione del fatto che, ai fini della valutazione dell operazione comunicata, non appare necessario stabilire con certezza se i dolci lievitati da ricorrenza di produzione industriale e quelli di produzione artigianale costituiscano mercati del prodotto distinti. Infatti, poiché le Parti non sono presenti nella produzione artigianale, gli effetti dell operazione nel più ristretto mercato della produzione industriale potrebbero al più risultare sovrastimati laddove si considerasse un unico mercato rilevante dei dolci lievitati da ricorrenza. 1 [Comunicazione della Commissione sulle restrizioni direttamente connesse e necessarie alle concentrazioni, 2005/C 56/03, punti 32 ss. e 27 ss..] 2 [Cfr. Provvedimenti dell Autorità n del 27 giugno 2002, GRANMILANO/MONGELO (C5297), in Boll. 26/02 e n del 26 ottobre 2005, VICENZI BISCOTTI/RAMO DI AZIENDA DI PARMALAT (C7301), in Boll. 43/05. Cfr. inoltre decisione della Commissione del 25 giugno 2002, COMP/M.2817 BARILLA/BPL/KAMPS. ]

3 Il mercato geografico 12. L estensione geografica dei mercati relativi ai prodotti dolciari appare riferibile al livello nazionale, principalmente in ragione delle differenze di gusto e di abitudini esistenti dei diversi paesi 3. Le uova e gli ovetti di cioccolata pasquali Il mercato del prodotto 13. In ragione della stagionalità del consumo, nonché delle caratteristiche di produzione e del prezzo, si ha ragione di sostenere che la produzione e la commercializzazione di uova e ovetti di cioccolata pasquali costituiscano un mercato rilevante distinto da quello della produzione dolciaria in genere, nonché da quello della produzione di ovetti di cioccolata cavi a consumo quotidiano (come ad esempio, i prodotti Kinder). 14. Inoltre, in linea con quanto sostenuto relativamente ai dolci lievitati da ricorrenza, in merito al rapporto di sostituibilità tra uova di cioccolata pasquali di produzione industriale e quelle di produzione artigianale, si ritiene che tali prodotti rappresentino mercati rilevanti distinti. Tale divisione appare ragionevole in considerazione delle differenze relative a fattori quali il processo produttivo, il prezzo e i canali distributivi utilizzati, che rendono il prodotto artigianale e quello industriale beni scarsamente sostituibili sia dal lato della domanda che da quello dell offerta. In ogni caso, date le caratteristiche dell operazione in esame, non occorre giungere ad una esatta delimitazione del mercato del prodotto in quanto, anche adottando una più ristretta definizione, la valutazione dell operazione non verrebbe ad essere modificata. Il mercato geografico 15. La dimensione geografica del mercato delle uova e degli ovetti di cioccolata pasquali appare di dimensione nazionale, principalmente in ragione delle differenze di gusto e di abitudini esistenti dei diversi paesi 4. I marrons glacés Il mercato del prodotto 16. Secondo l orientamento dell Autorità 5, l attività di produzione industriale e commercializzazione di marrons glacés, pur riguardando il mercato della produzione e commercializzazione di prodotti dolciari, ha caratteristiche tali da evidenziare un mercato del prodotto distinto sia da quello più ampio della produzione industriale di dolciaria in genere, sia da quello contiguo della produzione artigianale di marrons glacés. 17. Si può ragionevolmente assumere, infatti, che, dal lato della domanda, i marrons glacés non siano sostituibili con altri prodotti dolciari in ragione delle loro caratteristiche di gusto, di prezzo e della stagionalità del consumo. 18. Per quanto attiene alla sostituibilità tra marrons glacés prodotti artigianalmente e quelli prodotti a livello industriale occorre considerare, in primo luogo, che il prezzo dei primi è, in media, assai più alto di quello dei secondi. Inoltre, i canali distributivi utilizzati dai produttori per raggiungere il consumatore finale sono diversi. Sebbene il prodotto industriale si avvalga di molteplici canali (pasticcerie, canale distributivo tradizionale e distribuzione moderna organizzata), la parte largamente maggioritaria della distribuzione industriale passa tutta per il canale della GDO. Le produzioni locali o artigianali invece vengono messe sul mercato dalle stesse pasticcerie produttrici e solo in qualche caso da canali distributivi diversi. In ragione di tali differenze, pertanto, sembra corretto ritenere che produzione artigianale e produzione industriale di marrons glacés appartengano a mercati rilevanti del prodotto diversi. In ogni caso, date le caratteristiche dell operazione in esame, non occorre giungere ad una esatta delimitazione del mercato del prodotto in quanto, anche adottando una più ristretta definizione, la valutazione dell operazione non verrebbe ad essere modificata. Il mercato geografico 19. L estensione geografica del mercato della produzione industriale di marrons glacés, al pari di quella del mercato dei prodotti dolciari in genere, può essere considerata nazionale, in ragione delle differenze di gusto e di abitudini esistenti nei diversi paesi. Produzione industriale di cioccolato e altri prodotti dolciari prevalentemente a base di cioccolato Il mercato del prodotto 20. Nell ambito della produzione di cioccolato e prodotti dolciari a base di cacao, in linea con l orientamento dell Autorità 6, si possono distinguere, da un lato, i prodotti a base di cacao per il consumo finale, dall altro, i 3 [Cfr. Provvedimenti dell Autorità n del 27 giugno 2002, GRANMILANO/MONGELO (C5297), citato e n del 15 giugno 2005, GRANMILANO/DEBORA SURGELATI (C6945), in Boll. 24/05. Cfr. anche decisione della Commissione del 25 giugno 2002, COMP/M.2817 BARILLA/BPL/KAMPS, citato.] 4 [Cfr. nota precedente.] 5 [Cfr. Provvedimento dell Autorità n del 19 dicembre 1996, HUNT AMAKI / SPERLARI (C2628), in Boll. 51/96.] 6 [Cfr. in particolare il Provvedimento dell Autorità n. 30 del 31 luglio 2008, BURANI DESIGNER HOLDING/DULCIOLIVA (C9514).]

4 semilavorati destinati all utilizzo da parte di altre imprese industriali e artigianali per la realizzazione di cioccolato e dolci a base di cacao. 21. Ai fini della valutazione degli effetti dell operazione in esame, il mercato rilevante è costituito dai prodotti dolciari a base di cacao per il consumo finale, quali cioccolatini, snack, barre, blocchi di cioccolato e altri dolci al cioccolato. In ogni caso, date le caratteristiche dell operazione in esame, non occorre giungere ad una esatta delimitazione del mercato del prodotto in quanto, anche adottando una più ristretta definizione, la valutazione dell operazione non verrebbe ad essere modificata. Il mercato geografico 22. Coerentemente con l orientamento adottato al riguardo dall Autorità 7, si ritiene che il mercato suddetto abbia un estensione geografica quanto meno nazionale, che si inscrive in un contesto di progressiva internazionalizzazione in virtù di costi di trasporto che incidono limitatamente sul valore dei prodotti finali, nonché della presenza di imprese produttrici di grande e media dimensione che dispongono di stabilimenti produttivi in diversi Stati europei. In ogni caso, date le caratteristiche dell operazione in esame, non occorre giungere ad una esatta delimitazione del mercato geografico interessato, in quanto, anche adottando una più ristretta definizione del mercato geograficamente rilevante, la valutazione dell operazione non verrebbe ad essere modificata. Effetti dell operazione 23. Il mercato maggiormente interessato dall operazione è quello dei dolci lievitati da ricorrenza, natalizi e pasquali, di produzione industriale. Sugli altri mercati dove si registrano sovrapposizioni, l impatto dell operazione risulta decisamente più contenuto. I dolci lievitati da ricorrenza 24. Con riguardo al mercato al dettaglio dei dolci lievitati da ricorrenza di produzione industriale, considerato in primo luogo il periodo di Natale, Bauli è, nel 2008, il primo operatore e detiene una quota pari, in volume, al 23,8% e, in valore, al 25,7% (Tavola 1). Nello stesso segmento di mercato Nestlé, con i marchi Motta e Alemagna, detiene, con riferimento allo stesso anno, una quota pari al 13,7% in volume e al 13,8% in valore. A seguito dell operazione, quindi, Bauli verrà a detenere una quota pari, in volume, al 37,5% e, in valore, al 39,5%. 25. Nel segmento del consumo di dolci lievitati per il periodo pasquale, la quota che sarà detenuta da Bauli risulta maggiore, pari, in volume, al 42%, frutto della somma della quota detenuta, nel 2008, da Bauli, pari al 25,7%, e di quella in possesso, nello stesso anno, di Nestlé, pari al 16,3% (Tavola 2). In valore, la quota di mercato di Bauli a seguito dell operazione sarà pari al 41,7%, dovendosi sommare alla quota già detenuta da Bauli in questo segmento di mercato, pari al 25,8%, quella posseduta da Nestlé, pari al 15,9%. Tavola 1 Quote in volume e in valore nel mercato al dettaglio dei dolci lievitati da ricorrenza, segmento di Natale. Anni 2007 e Società Volume Valore BAULI 26,3 23,8 28,4 25,7 NESTLE (Motta e Alemagna) 13,4 13,7 14,1 13,8 totale bauli + nestlè 39,7 37,5 42,5 39,5 MELEGATTI 11,0 12,2 11,2 12,0 BALOCCO 10,6 10,8 9,3 9,7 PRIVATE LABEL 11,0 12,0 7,6 8,6 MAINA 7,8 7,6 6,9 6,8 GRANMILANO 2,5 2,0 4,9 4,8 BATTISTERO 5,6 5,3 4,9 4,6 PALUANI 2,6 3,0 2,6 3,2 DAL COLLE 2,3 3,1 2,2 2,6 7 [Cfr. in particolare i Provvedimenti dell Autorità n del 30 ottobre 1997, LINDT & SPRÛNGLI/CAFFAREL (C2907), n del 3 settembre 1996, CALLEBAUT/SOCIÉTÉ CENTRALE D INVESTISSEMENTS & ASSOCIES (C2543), nonché, da ultimo, n. 30 del 31 luglio 2008, BURANI DESIGNER HOLDING/DULCIOLIVA (C9514). ]

5 PERUGINA 0,3 0,6 0,6 1,6 DECO 2,6 2,2 1,7 1,5 BISTEFANI 1,4 1,0 1,3 0,9 DAIS 0,3 0,3 0,5 0,4 GALUP 0,2 0,2 0,3 0,4 ALEMAGNA 0,1 0,3 0,1 0,3 DOLCI PREZIOSI 0,0 0,1 0,2 0,3 IDU PISELLI 0,1 0,1 0,2 0,2 PANDORO PRINCIPE 0,1 0,1 0,1 0,0 Totale Segmento Natale Fonte: dati Nielsen Market Track. I dati contenuti nella Tavola si riferiscono alle vendite di prodotto effettuate attraverso il canale della GDO. Essi non tengono conto, pertanto, delle vendite realizzate attraverso il canale c.d. tradizionale (bar, ristoranti, pasticcerie, cash&carry, ecc.) Tavola 2 Quote in volume e in valore nel mercato al dettaglio dei dolci lievitati da ricorrenza, segmento di Pasqua. Anni 2007 e Società Volume Valore BAULI 23,9 25,7 24,2 25,8 NESTLE (Motta, Tartufone, Bacio) 16,6 16,3 17,8 15,9 totale bauli + nestlè 40,5 42,0 42,0 41,7 MELEGATTI 14,6 11,1 13,5 11,3 BALOCCO 11,1 11,0 9,9 10,1 PRIVATE LABEL 10,7 10,7 7,1 7,6 MAINA 5,9 8,5 5,5 6,9 GRANMILANO 2,4 2,3 5,2 4,9 BATTISTERO 3,7 4,3 4,2 4,4 PALUANI 3,2 2,5 3,6 3,0 DAL COLLE 1,6 2,0 1,7 1,9 DECO 1,9 1,2 1,1 0,9 GRUPPO BUONDI' 0,4 0,3 0,7 0,5 SAPORI SIENA 0,4 0,4 0,4 0,4 GALUP 0,3 0,2 0,4 0,3 Totale Segmento Pasqua (q.li) (q.li) ( mln) Fonte: dati Nielsen Market Track. I dati contenuti nella Tavola si riferiscono alle vendite di prodotto effettuate attraverso il canale della GDO. Essi non tengono conto, pertanto, delle vendite realizzate attraverso il canale c.d. tradizionale (bar, ristoranti, pasticcerie, cash&carry, ecc.) ( mln) 26. Sulla base delle linee guida della Commissione Europea sulla valutazione delle concentrazioni orizzontali, si tratta in entrambi i segmenti del mercato in esame di quote inferiori alla soglia a partire dalla quale si può presumere la sussistenza di una posizione dominante (il 50%). 8 Tuttavia, sulla base delle stesse linee guida, una concentrazione che 8 [Orientamenti relativi alla valutazione delle concentrazioni orizzontali a norma del regolamento del Consiglio relativo al controllo delle concentrazioni tra imprese (2004/C 31/03).]

6 interessa un impresa la cui quota di mercato dopo la realizzazione dell operazione rimarrà inferiore al 50% (in particolare nei casi in cui tale quota è compresa, come nel caso di specie, tra il 40% e il 50%) può comunque dare adito a preoccupazioni di natura concorrenziale Al riguardo, tuttavia, occorre notare quanto segue. 28. In primo luogo, si osserva che il mercato dei dolci lievitati da ricorrenza di produzione industriale è caratterizzato dalla presenza di numerosi e qualificati concorrenti e da una sostanziale omogeneità del prodotto, che rende in larga parte sostituibili per il consumatore finale i prodotti commercializzati sotto marchi differenti, favorendo un confronto concorrenziale basato prevalentemente sul prezzo. In tale contesto, i produttori concorrenti, pur detenendo quote di mercato a livello nazionale inferiori a quella che Bauli verrà a detenere a seguito dell operazione, sono in grado di esercitare una sufficiente pressione concorrenziale. 29. Un primo gruppo di operatori concorrenti è costituito da marchi piuttosto noti a livello nazionale quali Melegatti, con una quota, sia in valore che in volume, pari a circa il 12% del segmento natalizio e a circa l 11% di quello pasquale, Balocco, con quote, in valore e in volume, pari a circa il 10% in entrambi i segmenti del mercato, Maina, con quote pari a circa il 7% e Battistero e GranMilano-Sammontana (con il marchio Tre Marie), con quote comprese tra il 4 e il 5%. Altri operatori quali Paluani e Dal Colle sono presenti sul mercato con quote inferiori al 4%. 30. Inoltre, una parte rilevante del mercato italiano di dolci lievitati da ricorrenza è rappresentato dai prodotti private label o marchi propri delle catene della grande distribuzione organizzata (GDO), che, nel 2008, detengono congiuntamente, in volume, il 12% del segmento natalizio e il 10,7% di quello pasquale, mentre in valore la loro quota è ovviamente inferiore, assestandosi, rispettivamente, all 8,6% e al 7,6%. 31. Ciascun operatore della GDO, peraltro, pur possedendo singolarmente con la propria private label una ridotta quota di mercato a livello nazionale, all interno della singola catena della GDO, dove è presente una sola private label, può coprire una parte rilevante della domanda di dolci lievitati da ricorrenza e rappresenta spesso il principale concorrente dell impresa leader. Di tutto rilievo, al riguardo, è il caso di Coop Italia il cui prodotto a marchio proprio detiene, sulle vendite di dolci lievitati da ricorrenza realizzate nei punti IperCoop, una quota pari a circa [20-25%] In secondo luogo, va sottolineato che, fatta eccezione per l investimento necessario a creare e consolidare la conoscenza del proprio marchio, nel mercato dalla produzione industriale di dolci lievitati da ricorrenza non si rilevano, peraltro, barriere all entrata di tipo produttivo o di altro genere, quali ostacoli normativi che limitano il numero dei partecipanti al mercato, barriere al commercio, tariffarie e non tariffarie, elevati costi irrecuperabili da sostenere per l'ingresso, esistenza di diritti di proprietà intellettuale, vantaggi tecnici o di innovazione, ecc. 33. La sostanziale assenza di barriere all entrata nel mercato dei dolci lievitati da ricorrenza rappresenta, pertanto, un forte vincolo concorrenziale, in quanto un eventuale significativo innalzamento dei prezzi da parte di Bauli al di sopra del livello concorrenziale, a seguito della concentrazione, sarebbe con elevata probabilità rapidamente seguito dalla reazione dei concorrenti attuali e/o dall ingresso di nuovi operatori. Al riguardo, si noti che produttori attivi nel settore dolciario potrebbero, sfruttando la notorietà dei propri marchi in questo settore, entrare nel mercato dei lievitati da ricorrenza in tempi piuttosto rapidi seguendo strategie di diversificazione più o meno accentuate. 34. In ultimo, appare opportuno considerare il potere di mercato esercitato dalla GDO nei confronti dei fornitori quali Bauli. Tenuto conto delle sue dimensioni, dell'importanza commerciale che essa riveste per il venditore al riguardo, vale notare che oltre il 90% dei prodotti Bauli viene messo in commercio tramite il canale della distribuzione moderna e della sua capacità di ricorrere a fonti di approvvigionamento alternative qualora il fornitore decida di aumentare i prezzi, la GDO appare disporre di un elevato potere contrattuale nelle trattative commerciali con i suoi fornitori. Negli ultimi anni, peraltro, la posizione di forza della distribuzione organizzata nella contrattazione con i fornitori è venuta ulteriormente rafforzandosi in seguito al costituirsi di centrali di acquisto che, in alcuni casi, assommano mediante i loro associati una apprezzabile quota complessiva nel mercato al consumo. 35. Il significativo potere contrattuale della GDO trova conferma nella pratica diffusa (e non condizionata dai fornitori) delle vendite sottocosto (in media, il 15-20% in meno rispetto al prezzo di acquisto), a cui le catene della distribuzione moderna ricorrono abitualmente, pur nei limiti previsti dalla normativa, al fine di aumentare il volume di affari complessivo e, al tempo stesso, di offrire al consumatore finale un prodotto a prezzi competitivi. 9 [Nel caso di specie, peraltro, l incremento dell indice di Herfindahl - Hirschman (HHI), che misura il grado di concentrazione sommando i quadrati delle quote di mercato individuali di tutte le imprese presenti nel mercato, a seguito della concentrazione risulta sia nel segmento del periodo natalizio che in quello del periodo pasquale superiore al valore soglia fissato a livello comunitario. In particolare, nel segmento natalizio, l incremento dell indice HHI calcolato sia sulle quote in volume sia su quelle in valore risulta superiore a 250 con un indice HHI a seguito della concentrazione compreso tra 1000 e 2000; nel segmento pasquale il delta è superiore a 150 a fronte di un indice HHI post-concentrazione superiore a 2000, sia prendendo a riferimento le quote in valore che quelle in volume. Anche il CR4 indice che calcola il grado di concentrazione sommando le quote di mercato dei primi quattro operatori presenti sul mercato aumenta in entrambi i segmenti del mercato di più di 10 punti percentuali, se calcolato sulle quote in volume, e di circa 8 punti percentuali su quelle in valore.] 10 [Nella presente versione alcuni dati sono omessi, in quanto si sono ritenuti sussistenti elementi di riservatezza o di segretezza delle informazioni.]

7 36. La GDO potrebbe, dunque, ricorrere o minacciare di ricorrere, in tempi ragionevoli, a fonti di approvvigionamento alternative qualora Bauli decidesse di aumentare in maniera significativa i prezzi dei propri prodotti o di ridurre la produzione 11. Tale possibilità appare solo in parte limitata dalla presenza nelle abitudini di consumo dei dolci lievitati da ricorrenza di fenomeni di brand loyalty, che, a detta delle principali catene di distribuzione, risultano in questo mercato, relativamente ad altri settori, contenuti. 37. In particolare, le grandi catene della distribuzione appaiono in grado, da un lato, di aumentare le vendite dei propri prodotti private label approvvigionandosi sul mercato presso imprese che producono per conto terzi senza dover sostenere significativi costi supplementari; dall altro lato, le catene della GDO potrebbero rifornirsi maggiormente presso i concorrenti di Bauli. 38. L efficacia di tali azioni da parte della GDO risulterebbe, peraltro, rafforzata da due fattori che caratterizzano il mercato in questione. In primo luogo, occorre rimarcare la scarsa rilevanza delle quote detenute da Bauli nei mercati diversi da quello dei dolci lievitati da ricorrenza. Da ciò deriva che eventuali minacce da parte di Bauli di interruzione della fornitura alla GDO dell intera gamma dei propri prodotti, finalizzate a controbilanciare il potere di mercato della GDO, avrebbero una limitata probabilità di successo. 39. In secondo luogo, vale notare che, sulla base delle informazioni fornite da alcuni dei principali concorrenti, il grado di utilizzo degli impianti per la produzione di dolci lievitati da ricorrenza è stimabile, con riferimento al periodo di massima produzione, tra il 70% e l 80% del totale della capacità produttiva disponibile. Appare, dunque, possibile per i concorrenti di Bauli soddisfare eventuali richieste aggiuntive da parte della GDO per la sostituzione della domanda attualmente orientata verso i prodotti delle società interessante dall operazione. 40. In conclusione, la presenza di numerosi e qualificati concorrenti, l esistenza di capacità produttiva inutilizzata, la mancanza di sostanziali barriere all ingresso e il significativo potere di contrasto detenuto dalla GDO in virtù del suo ruolo di principale acquirente, costituiscono robusti fattori di contrappeso al potere di mercato dal lato dell offerta in grado di dissipare le preoccupazioni relative all effetto unilaterale che potrebbe originare dall operazione di concentrazione in questione. 41. Per quanto precede, inoltre, la struttura del mercato in esame non appare favorevole all adozione o al mantenimento di un comportamento di coordinamento da parte delle imprese per la fissazione di prezzi elevati. Le uova e gli ovetti di cioccolata pasquali 42. Nel mercato della produzione industriale di uova di cioccolata pasquali, la quota di Bauli è pari al 9,7%; nello stesso mercato, la quota riferibile a Nestlé, attraverso il marchio Motta, è pari al 3,8%. Pertanto, considerata la sola produzione di uova pasquali di cioccolato, a seguito dell operazione, Bauli verrà a detenere una quota complessiva pari al 13,5%. 43. Con riguardo alla produzione industriale di ovetti di Pasqua di cioccolato, le società interessate dall operazione in oggetto sono in possesso di quote marginali, in quanto Bauli detiene una quota pari allo 0,9% e Nestlé, con i marchi Motta e Tartufone, del 2%. La quota di Bauli nella produzione di ovetti pasquali di cioccolato sarà, quindi, a seguito dell operazione, pari al 2,9%. 44. Si osserva che il mercato delle uova e degli ovetti di cioccolata pasquali di produzione industriale si caratterizza per la presenza di numerosi e qualificati concorrenti che, in alcuni casi, detengono quote di mercato a livello nazionale superiori a quella che Bauli verrà a detenere a seguito dell operazione. 45. Nel segmento delle uova pasquali si segnala la presenza di Ferrero in possesso di una quota pari al 21,6%, di Wal- Cor con una quota pari al 14,9%, della stessa Nestlè che, con i marchi Nestlè e Perugina, continuerà a detenere una quota pari al 6,9%, di Dolci Preziosi con il 4,9%, Dolfin con il 4,7% e di numerosi altri marchi con quote inferiori al 4%. 46. Nel segmento degli ovetti pasquali di cioccolato, Witor s detiene la quota di mercato maggiore con il 24,8%, seguito da Ferrero con il 15,3%, Sorini con il 10,1%, Pernigotti con l 8% e Lindt e Elah-Dufour con, rispettivamente, il 7,6% e il 7,4%. I marrons glacés 47. Nel mercato della produzione industriale e commercializzazione di marrons glacés, Bauli non è presente, mentre Nestlé, con il marchio Motta, detiene una quota, in volume, pari al 61,9% e, in valore, pari al 65%. L operazione comunicata si risolve, quindi, nella sostituzione di un operatore con un altro. Produzione industriale di cioccolato e altri prodotti dolciari prevalentemente a base di cioccolato 48. Nel mercato della produzione industriale di cioccolato e altri prodotti dolciari prevalentemente a base di cioccolato, a seguito dell operazione, Bauli subentra a Nestlé nella produzione e commercializzazione di tali prodotti a marchio Motta, Alemagna e Trinidad. 11 [A tale riguardo, sulla base dei dati forniti dalla Società notificante, nel 2008, la produzione realizzata da BAULI a beneficio del distributore (private label), tenuto conto sia del periodo natalizio sia di quello pasquale, ammonta a poco meno di 15 mila quintali, per un ricavo per BAULI di circa 4,5 milioni di euro. Tali valori rappresentano, rispettivamente, il 6,6% della produzione totale e il 3,3% del ricavo totale realizzati da BAULI nell anno 2008.]

8 49. In ragione del fatto che in suddetto mercato Bauli è attualmente presente con una quota inferiore al 1% e Nestlé, con i marchi oggetto di cessione, possiede con una quota in volume pari a circa lo 0,7%, Bauli verrà a detenere, a seguito dell operazione in esame, una quota non superiore al 2%. RITENUTO, pertanto, che l operazione in esame non determina, ai sensi dell articolo 6, comma 1, della legge n. 287/90, la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante sui mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza; DELIBERA di non avviare l istruttoria di cui all articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90. Le conclusioni di cui sopra saranno comunicate, ai sensi dell articolo 16, comma 4, della legge n. 287/90, alle imprese interessate e al Ministro dello Sviluppo Economico. Il presente provvedimento verrà pubblicato nel Bollettino dell Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. IL SEGRETARIO GENERALE Luigi Fiorentino IL PRESIDENTE Antonio Catricalà

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