Sicurezza edifici: il ruolo del Dirigente scolastico

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1 Partner Convegno di studio e approfondimento Sicurezza edifici: il ruolo del Dirigente scolastico Compiti, organizzazione e responsabilità Relatore: Maurizio Gatto Coordinatore del Comitato Provinciale permanente di studio e coordinamento su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, operante in Prefettura. TORINO, 16 marzo 2016 dalle ore alle ore 18.00

2 Importanza del convegno AIFOS Il Convegno come occasione: per fare il punto sulla situazione sul tema proposto per parlare delle iniziative adottate sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e di vita per lo sviluppo della sensibilità collettiva ed individuale e di come tale sensibilità si straduce in azioni concrete (di tipo sociale, normativo, amministrativo, gestionale ed individuale) a tutti i livelli.

3 Il Protocollo d intesa per la promozione della sicurezza e salute nei luoghi di lav La prevenzione nel nostro ordinamento si basa su tre cardini: 1) CULTURALE, con lo sviluppo di una cultura della prevenzione e della sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro attraverso le strutture previste dal Dlgs 81/2008 (Il comitato di coordinamento Regionale- Comitato di Studio e coordinamento sulla sicurezza sul lavoro della Prefettura) 2) FORMAZIONE di tutti i soggetti interessati 3) ATTIVITA ISPETTIVA, coordinata tra i vari enti titolari della stessa (Agenzia Nazionale Unica)

4 Il Protocollo d intesa per la promozione della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro Il tema della sicurezza sul lavoro nell attuale contesto In situazione di difficoltà economica, può essere facile per chi cerca scorciatoie, sacrificare l interesse alla sicurezza pur di mantenere la produzione ed i posti di lavoro il livello di attenzione, in primo luogo degli attori concreti e dei lavoratori, deve essere mantenuto sempre alto. Il legislatore deve intervenire con norme chiare ed inequivocabili per ridurre gli spazi in cui si può insinuare il tentativo di aggiramento delle norme sulla sicurezza

5 Titolo Conoscenza non solo formale ma anche sostanziale delle norme il sistema fissato dal Dlgs 81/2008 come modello collaborativo della sicurezza sistema complesso in cui gli adempimenti formali e sostanziali sono la parte terminale di un processo conoscitivo da recepire e interiorizzare concretamente dai destinatari in mancanza tutto il sistema rimane sulla carta e gli stessi soggetti titolari di competenze e di responsabilità rischiano di non percepire la gravità di una certa situazione ed il tipo di responsabilità cui a volte inconsapevolmente vanno incontro, anche a causa della oggettiva complessità e pluralità di adempimenti, fa si che il soggetto obbligato ( a cominciare dal datore di lavoro) non abbia la precisa percezione dei propri obblighi e degli strumenti a disposizione per adempiere.

6 Titolo Problema dei sistemi complessi: capacità e possibilità dei soggetti di adempiere compiutamente ai compiti assegnati dalla legge, conoscerne i contenuti ed i termini delle responsabilità. Ruolo della giurisprudenza: definizione dei contenuti delle norme e della estensione delle responsabilità. Definisce in concreto come devono essere adempiuti gli obblighi di legge e quali sono i confini della responsabilità di ciascuna figura cui la legge assegna un compito. Di tale sistema collaborativo della sicurezza, articolato su più figure, fanno parte anche gli stessi lavoratori, non solo passivi ma attori, anche essi garanti della sicurezza (nei limiti, però, della formazione ricevuta). Ciascuna figura operante sul luogo di lavoro deve avere una chiara conoscenza dei propri compiti e di come adempierli tenendo conto della realtà concreta del proprio ambito lavorativo.

7 Titolo Proposte: Necessario lavoro per assicurare la vigenza ed effettività di un quadro normativo e tecnico di sicurezza, e ad incidere sugli ostacoli alla effettività del sistema previsto. Occorre procedere su più fronti: 1. Nel medio lungo periodo, costruzione consapevolezza civica a tutti i livelli della realtà e con tutti gli strumenti, nel mondo del lavoro, nella società civile e nella scuola. 1. Opera di sensibilizzazione volta ad evitare che l elusione o la violazione delle norme siano considerati scorciatoia per il contenimento dei costi, pur a fronte di pesanti responsabilità civili e penali. 2. Rafforzamento concreto delle risorse dispiegate per l incremento delle attività di prevenzione, di sensibilizzazione ed informazione 3. Occorre rendere la normativa nel suo complesso, meno permeabile a tentativi di elusione e aggiramento, eliminando ogni varco possibile e adeguata alle nuove forme di lavoro.

8 Titolo 4. Occorrerebbe apportare aggiustamenti al sistema processuale per rendere effettiva la tutela dei valori essenziali attinenti la salute e la sicurezza, siano fissati anche attraverso termini adeguati di prescrizione processuale. 5. Occorrerebbe semplificare le norme, per assicurarne la conoscenza effettiva, ridurne i costi di attuazione, e la applicazione, anche con immediati ed evidenti benefici fiscali ed economici, in quanto un sistema solo sanzionatorio non può essere sufficiente ed efficace. 7. Occorrerebbe creare un vantaggio/interesse specifico del lavoratore ad ottenere un ambiente di lavoro sicuro attraverso meccanismi interni di rilevazione chiari e condivisi. 8. Accanto a tali aspetti è essenziale un deciso rafforzamento del sistema dei controlli, con un adeguato potenziamento dell organico degli Uffici preposti alla vigilanza. Molto importante la recente costituzione della Agenzia nazionale unica

9 Logo del Comitato

10 Titolo Comitato di studio e coordinamento I richiamati aspetti sono stati e sono il fulcro dell attività del Comitato permanente di studio e coordinamento sulla salute e sicurezza sul lavoro operante in prefettura Costituito con la sottoscrizione il 26 Giugno 2007 in Prefettura di un protocollo allo scopo di contribuire ad affermare una nuova cultura sulla sicurezza e salute nei luoghi di lavoro ed incidere in maniera efficace sul grave fenomeno degli infortuni sul lavoro. L obiettivo è annualmente inserito nella Direttiva del Ministro dell Interno. Anche quest anno i temi della sicurezza del lavoro costituiscono punto rilevante della Direttiva.

11 Titolo Importanza della azione del Comitato Del Comitato fanno parte tutti gli Enti territoriali, le parti sociali, e gli Uffici pubblici competenti nella materia. Svolge una attività di incubazione di elementi positivi di costruzione di una coscienza e di una sensibilità dei cittadini, dei giovani e di tutti gli operatori, circa la necessità di assicurare condizioni di sicurezza in qualsiasi ambiente di vita e di lavoro. Si tratta di un organismo al servizio della collettività e di tutti gli Enti che ne fanno parte che opera su uno spettro di attività che varia di anno in anno in relazione ad iniziative originali ed innovative proposte dai suoi componenti (presupposto di ogni progetto sino ad oggi realizzato).

12 I Gruppi di lavoro Struttura del Comitato I gruppi di lavoro Il Comitato provinciale permanente di studio e coordinamento, è articolato in otto Gruppi di lavoro: Gruppo A) esplica attività all interno delle Aziende attraverso la sensibilizzazione dei datori di lavoro e dei lavoratori; Gruppo B) attività informative e di sensibilizzazione rivolte ai cittadini, inclusi i cittadini comunitari e agli stranieri residenti e al mondo della Scuola; Gruppo C) articolato in sottogruppi per azioni nei vari settori produttivi (C/1 Edilizia.C/2 Agricoltura. C/3 Altri Settori prioritari per eventi infortunistici. C/4 Artigianato e piccola impresa. C/5 Appalti. E previsto un ottavo gruppo che cura gli aspetti informatici.

13 I progetti realizzati I Progetti realizzati DAL 2007: 13 progetti di cui 10 realizzati- - tre approvati ma non ancora realizzati. Mondo del lavoro: (Gruppo C) - 2 protocolli di intesa nei due settori più rilevanti dal punto di vista dei rischi in materia di sicurezza sul lavoro, l Agricoltura e l Edilizia (due anni di attività preparatoria in relazione alla complessità dei temi e dei diversi punti di vista delle parti sociali). Progetto collegato al Protocollo Edilizia I Documenti della Sicurezza Un corso di formazione in materia edilizia per 500 dipendenti pubblici e degli enti locali per insegnare loro a leggere i documenti di gara nell ottica della sicurezza sul lavoro. Mondo della Scuola: (Gruppo B) - 1) 4 progetti SICURIMPARANDO (Gruppo B) in ambito scolastico che hanno coinvolto circa 60 istituti scolastici e varie centinaia di studenti (dalle elementari alle superiori). - 2) Progetto Logo (del Comitato (concorso cui hanno partecipato oltre cento concorrenti); - 3) Progetto Manifesti; 1) SICURIMPARIAMO AL FERRANTE APORTI (Carcere minorile)2 2) Sono allo studio progetti per estendere l esperienza del Ferrante Aporti ad altri Istituti penitenziari.

14 Titolo Ultime iniziative del Comitato e progetti in preparazione. Progetto Sicurimpariamo al Ferrante Aporti realizzato nel corso del d intesa con la dirigenza dell Istituto Penale Minorile F. Aporti. Il progetto ha sviluppato il tema della sicurezza sul lavoro realizzando un percorso informativo/formativo per gli operatori (dagli agenti della polizia penitenziaria, ai volontari, ecc.) per fornire gli strumenti necessari per operare con i reclusi educandoli alla cultura della sicurezza, e creare, a conclusione del percorso, i Circoli della sicurezza.

15 Progetto Sicurimparando 1

16 Progetto Manifesti

17 Progetto Manifesti

18 Premiazione Progetto Logo

19 Titolo PROGETTO SICURIMPARANDO 4" E stato avviato il il progetto Sicurimparando, giunto alla quarta edizione. Avviato su proposta del rappresentante della ASL. Il progetto prevede un momento formativo indirizzato agli insegnati per consentire loro di dotarsi di strumenti utili per operare, successivamente, con i giovani educandoli alla cultura della prevenzione e della sicurezza attraverso il conseguimento della consapevolezza del pericolo e del rischio e all aspirazione ad uno stile di vita sano e sicuro vissuto come valore condiviso, tenendo conto anche della presenza spesso numericamente rilevante di alunni di origini non italiane.

20 Titolo La proposta di lavoro prevede, nell ottica del metodo insegnare agli insegnati, la progettazione di 4 moduli formativi: modulo 1: Promozione di stili di vita; modulo 2: Confronto culturale delle abitudini alimentari e stili di vita tra le varie etnie e valutazione delle abitudini sulla salute e promuovere l integrazione tra le varie culture; modulo 3: Prevenzione delle malattie infettive e metaboliche (diabete, obesità e malattie cardiovascolari) di rilevanza sociale; modulo 4: Competenza digitale per la promozione della salute il progetto, che riguarderà alunni della 2^ e 3^ della scuola media di 1 grado, e della 1^ e 2^ della scuola secondaria di 2 grado con una presenza cospicua numero di stranieri all interno delle stesse, coinvolge quattro scuole, con 6 classi per istituzione scolastica (a.s ), pianificando la formazione dei docenti nell'a. s (gennaio 2016 orientativamente aprile/maggio 2016).

21 Titolo Altri progetti da realizzare Il Comitato Permanente e la Rivista Sicurezza e Lavoro realizzeranno il progetto proposto da Sicurezza e Lavoro Io non rischio ; Il Protocollo Edilizia. Su richiesta delle Associazioni datoriali del settore edile sono state avviate le attività di approfondimento sul tema dei criteri di aggiudicazione ed il costo della manodopera per le sue implicazioni sulla sicurezza del lavoro e sullo sfruttamento. A breve, si riunirà il gruppo di lavoro in materia edile, per un esame del tema, e per la verifica dello stato di attuazione del protocollo sulla sicurezza nei cantieri edili redatto dal Comitato e sottoscritto nel Protocollo, che per la molteplicità dei temi trattati, e per la rilevanza delle soluzioni ivi contenute, ha costituito un importante documento di livello nazionale, i cui contenuti sono stati richiamati anche nell ambito dei protocolli sulla legalità in materia di grandi opere (Nuova linea ferroviaria Torino Lione) stipulati negli scorsi anni, validati dal CIPE.

22 Titolo Altri progetti da realizzare Analisi partecipata dei fattori di rischio relativi alla circolazione stradale. Il progetto predisposto dal Comitato, rimane ancora da attuare. Fu proposto alcuni anni fa dall Associazione Italiana Familiari Vittime della Strada ONLUS, cui partecipano :CIPES Piemonte, ASL TO1,Pubbliche Amministrazioni (Comune, Provincia di Torino, ecc.), Gruppo Torinese Trasporti, Altri (Cooperative taxi, Settore dell Autotrasporto, ecc.), Obiettivo: informare sui rischi presenti sulle strade, ed effettuare attività di formazione, promozione e diffusione della cultura sulla sicurezza stradale. Attraverso una preliminare analisi dei fattori di rischio più rilevanti cui sono esposti diverse tipologie di lavoratori che utilizzano mezzi di trasporto per svolgere la propria attività: autisti della rete GTT, tassisti, operatori della Polizia Municipale.

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24 Sicurezza edifici: il ruolo del Dirigente scolastico Compiti, organizzazione e responsabilità TORINO, 16 marzo 2016

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