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1 INTRODUZIONE AL RAPPORTO 2010 SULLA CONTRATTAZIONE SOCIALE IN PROVINCIA DI TORINO Nel corso del 2010 i Comuni, come tutte le altre Istituzioni Locali si sono trovati a fare i conti con un crescente taglio dei trasferimenti finanziari dallo Stato e con un Patto di Stabilità che ha preso i contorni di una camicia di forza sempre più stretta, con misure indiscriminate che punivano chi sprecava e collezionava bilanci in deficit e al contempo impedivano ai Comuni virtuosi di spendere le proprie risorse per pagare le aziende che gli avevano reso dei servizi o per proteggere i propri cittadini dalla Crisi. Gli investimenti dei Comuni, che generalmente sono per opere rapidamente cantierabili e molto diffuse sul territorio, si sono così drasticamente impoveriti e ridotti, provocando un danno ulteriore al Paese già in grave difficoltà per la crisi Economica. Il volano positivo degli investimenti pubblici, dei quali i Comuni rappresentano il 70%del totale, non ha potuto svolgere la sua azione anticiclica nel Paese, una funzione essenziale per rilanciare la domanda interna. Le Amministrazioni locali si sono spesso trovate ad affrontare richieste crescenti di sostegno e tutela da parte dei propri cittadini. Famiglie improvvisamente incapaci di soddisfare i bisogni più elementari a causa dei licenziamenti o della Cassa Integrazione. Anziani le cui pensioni sono diventate a volte l unico sostegno materiale per i figli senza lavoro e poi l allargarsi di un area di povertà ampiamente oltre i confini tradizionali, che nel corso degli ultimi tre anni ha risucchiato tanta parte del lavoro dipendente sia nell industria che nei servizi. La Contrattazione Sociale nella Provincia di Torino, quest anno è cominciata così, dentro una crisi di cui non si vede la fine e con un Patto di Stabilità che toglieva ai Comuni gli strumenti essenziali per la propria missione, quella di proteggere i più deboli e difendere le proprie comunità. I tagli alla Sanità ed alla Scuola completavano l opera costringendo i Comuni ad aumentare le risorse da destinare ai Consorzi Socio-assistenziali e al contempo a fare i conti con una scuola che vedeva ridursi pesantemente risorse, personale e ore con effetti che prima di tutto si scaricavano sui bambini diversamente abili a cui veniva negata gran parte dell attività di sostegno. Per queste ragioni questa stagione contrattuale sui bilanci dei Comuni per il 2010 è stata molto difficile e proporsi l obiettivo di difendere la spesa sociale ed i servizi conquistati negli anni precedenti è apparsa a tutti noi una impresa difficilissima. Eppure questa priorità era essenziale soprattutto se poi ci si proponeva di adottare nuove misure di protezione sociale soprattutto per contrastare la crisi. 1

2 CGIL-CISL-UIL di Torino con la collaborazione decisiva dei Sindacati dei Pensionati SPI- FNP-UILP e spesso anche insieme ai Sindacati di Categoria del Pubblico Impiego FP-FPS- FPL hanno aperto la contrattazione sui Bilanci preventivi dei Comuni per il 2010 consapevoli delle difficoltà ma determinati a svolgere, anche per questa via, una funzione di difesa del reddito dei lavoratori dipendenti e dei pensionati e di salvaguardia di un Welfare Locale sempre più minacciato da una privatizzazione selvaggia. Abbiamo manifestato a ottobre 2009 insieme all ANCI ed ai Sindaci in Piazza Castello a Torino per chiedere di allentare il Patto di Stabilità e di ridurre i tagli previsti allora dalla Manovra. A un anno di distanza la situazione è drasticamente peggiorata. La nuova Manovra taglia per il 2011 ed il ,5 miliardi di Euro alle Regioni, quasi 1 miliardo alle Province e 4 miliardi di euro ai Comuni sopra i abitanti. Anche i Consorzi Socio - assistenziali denunciano in questi mesi, dopo le decisioni assunte dalla Regione Piemonte di tagliare una parte consistente dei propri trasferimenti, buchi di bilancio che vanno dai ai euro per ciascun consorzio, fino a oltre 10 milioni per il Comune di Torino. Si sta premendo di concerto con le strutture Regionali per una modifica sostanziale sia delle cifre a disposizione sia dei criteri che sono stati proposti per ripartire le risorse. Tali criteri non tengono nella dovuta considerazione la concentrazione di casi sociali presenti nelle aree metropolitane con l effetto di togliere risorse economiche a chi ha più soggetti già in carico. Ci stiamo impegnando per correggere i fondi per la fine del 2010 e i criteri per gli anni futuri. E indubbio che anche la prova di resistenza di cui sono stati protagonisti molti Enti Locali che, insieme al Sindacato, hanno firmato accordi che hanno difeso la spesa sociale, tutelando la qualità e la quantità dei Servizi erogati, sarà radicalmente messa in discussione da queste decisioni e annuncia una stagione della Contrattazione Sociale per il 2011 ancora più difficile di quella appena conclusa. 75 ACCORDI - OLTRE CITTADINI COINVOLTI L anno più difficile è però l anno dove abbiamo sottoscritto il maggior numero di Accordi con i Comuni 75, sono 8 in più dell anno scorso e 46 in più di quanti ne firmammo nel Per il quarto anno consecutivo siamo oltre i 65 accordi ogni anno a dimostrazione che anche la Contrattazione Sociale si sta affermando nell esperienza sindacale come in quella degli Enti Locali della nostra Provincia. Anche quest anno sono 8 i Comuni con cui per la prima volta firmiamo intese (Bosconero, Cavour, Orio Canavese, Rivara, San Secondo di Pinerolo, Sparone, Vallo Torinese e Valperga). Diventano così 109 i comuni con cui abbiamo fatto accordi nel corso di questi 5 anni, un risultato lusinghiero se si considera il quadro geografico ed istituzionale del nostro territorio con una frammentazione rilevante con oltre 300 Comuni, la grande maggioranza dei quali con meno di abitanti. 2

3 Basti pensare che dei 75 accordi ben 45 sono stati realizzati con Comuni che hanno meno di abitanti Con gli accordi del 2010 siamo arrivati a coinvolgere cittadini quasi l 85% dell intera Provincia di Torino, in più del 2009 e in più rispetto al Il rapporto tra Organizzazioni Sindacali e Amministrazioni Locali è quasi ovunque regolato dalla condivisione del Protocollo sulle Relazioni sottoscritto nel 2006 da CGIL-CISL-UIL, ANCI e Lega delle Autonomie del Piemonte. In molti casi gli incontri preventivi alla discussione dei bilanci, così come quelli di verifica prima degli assestamenti annuali di bilancio, sono regolati da delibere vere e proprie e dai regolamenti votati dai Consigli Comunali. Ci sono Comuni come Alpignano, Avigliana, Bruino, Collegno Venaria, Pinerolo, Trofarello, None Caselle, Borgaro, Ciriè, solo per citarne alcuni, dove gli accordi sono ormai una prassi consolidata; insieme ad altri Comuni dove le relazioni sono più difficili e meno continuative come Volpiano e Cuorgnè. Ci sono poi alcuni Comuni anche importanti dove quest anno non siamo riusciti a raggiungere intese come a Settimo, dove abbiamo registrato una indisponibilità ad alzare le fasce Isee di protezione sociale o come Grugliasco, dove si evidenzia qualche resistenza al confronto con il Sindacato. C è poi un area di Comuni dove invece c è una resistenza consolidata al confronto con CGIL- CISL-UIL, persino con delle vere e proprie pregiudiziali. Gassino, San Mauro, Poirino, Santena, Rivarolo, tutti comuni trai 10 e i abitanti che hanno sempre respinto e rigettato ogni richiesta di confronto avanzata da CGIL-CISL-UIL come pure dai Sindacati dei Pensionati. Si tratta di una sorta di Zona Franca che il confronto democratico deve poter conquistare rapidamente e verso i quali è indispensabile costruire una iniziativa forte e partecipata delle organizzazioni sindacali. LA CRISI IN PROVINCIA DI TORINO I dati sulla Crisi nella nostra provincia sono pesanti, nei primi 7 mesi del 2010 le ore di Cassa Integrazione Guadagni sono in costante crescita: nel 2008 erano circa 8 milioni di ore, nel 2009 sono arrivate quasi a 54 milioni e quest anno le ore autorizzate sono diventate che tradotto in posti di lavoro sono poco meno di persone. Alla data del 31 luglio 2010 risultavano fare ricorso alla CIG Straordinaria 562 aziende nella provincia di Torino. Cresce poi il ricorso alla CIG in Deroga, il forte incremento del numero dei lavoratori coinvolti e delle ore richieste sta ad indicare che iniziano a ricorrere a questo strumento, non solo più le imprese che sono prive di qualunque tipo di ammortizzatore, ma anche imprese industriali di dimensioni medio - grandi che hanno ormai esaurito gli ammortizzatori ordinari. 3

4 Tuttavia il ricorso massiccio alla CIG non è stato sufficiente ad impedire un impennata dei licenziamenti. Gli iscritti alle Liste di Mobilità della provincia di Torino a luglio 2010 risultano essere dei quali non hanno diritto a nessuna indennità. Il numero degli iscritti alle liste di mobilità, per quanto in forte crescita, non dà però conto del numero delle persone che hanno perso il lavoro infatti non possono iscriversi, e sono alcune decine di migliaia, tutti coloro che hanno perso il lavoro ma provengono da un lavoro temporaneo (contratto a termine, somministrazione, cocopro, ecc.) e poi una volta raggiunti i termini massimi di permanenza nelle liste, si viene cancellati anche se non si è trovato lavoro. Va poi registrato che le modifiche alle regole per la decorrenza della pensione, introdotte recentemente con il Decreto 78/2010, che come è noto blocca per 1 anno l accesso alla pensione per tutti i lavoratori dipendenti e per 18 mesi per i lavoratori autonomi, lascerebbero scoperti, se non modificati, almeno lavoratori che sono andati in mobilità per legarsi all accesso alla pensione e che non potranno più andarci nei tempi prima ipotizzati, rimanendo così per molti mesi in una condizione totale di assenza di reddito, senza indennità di mobilità e senza pensione. Anche questa è una normativa che stiamo chiedendo di cambiare a livello nazionale LE AZIONI DI CONTRASTO ALLA CRISI In questo contesto tutti gli interventi di contrasto alla crisi, e di sostegno al reddito di chi veniva colpito dalla crisi, sono diventati la priorità assoluta e riconosciuta in tutte le contrattazioni avviate con i Comuni. E così si è giunti alla Delibera approvata dalla Provincia di Torino sul progetto 1 euro per abitante (allegata al presente Rapporto 2010), che ha visto l adesione di 209 Comuni. La Provincia ha contribuito con ed i Comuni con ,05 e complessivamente si è riusciti ad erogare 530 Euro mensili per 3 mesi a quasi un migliaio di lavoratori giovani o ultracinquantenni che hanno perso il lavoro e privi di ammortizzatori sociali, e comunque secondo le priorità definite in ciascun bacino territoriale (vedi allegato B della delibera). Oltre a ciò si è perfezionato il lavoro per garantire l Anticipo della CIGS per i lavoratori le cui aziende non hanno liquidità sufficiente. Prima questa azione era gestita dal Comune di Torino con cui si potevano convenzionare i Comuni della Provincia, ora invece grazie ad un Protocollo di Intesa con Banca Unicredit, Provincia di Torino e CGIL, CISL e UIL basterà rivolgersi agli sportelli della Banca per accedere al finanziamento senza costi ne interessi. Questa modalità vale per i lavoratori in CIGS di aziende in crisi o riorganizzazione, mentre invece per i lavoratori di aziende fallite o in liquidazione e amministrazione straordinaria la Regione ha disposto un intervento per anticipare la CIGS tramite i Centri per l Impiego ed i Comuni. Dagli Accordi con i Comuni emerge un quadro ricco di interventi, più nelle modalità che nelle risorse disponibili, anche se in molti casi è stato significativo lo sforzo compiuto. Molta attenzione è stata dedicata alle Borse Lavoro e ai Cantieri di Lavoro. 4

5 In molti casi sono stati costituiti Fondi specifici per sostenere chi perdeva il lavoro o finiva in CIG, come nei casi di Ivrea con un fondo aggiuntivo di , Pinerolo che ha raddoppiato il Fondo del 2009 da 50 a euro, Rivalta che ha aggiunto , Druento e Trofarello che passa da 6 a euro. Sono stati costituiti Fondi di Solidarietà più rivolti a garantire la fruizione dei servizi alle famiglie in difficoltà: Strambino 15000, Pianezza e Rivara , Condove dove il Fondo è passato da a 60000, Bussoleno 9.000, fino a Riva di Chieri che stanzia Un altro filone di lavoro nella contrattazione si è rivolto a misure legate direttamente ad abbattere tasse e tariffe per i lavoratori in CIG o Mobilità che ad esempio sono stati esclusi dal pagamento dell addizionale IRPEF nei comuni di Valperga, Busano e Locana, oppure come a Torino dove si è adeguata la fascia di esenzione alzandola a euro. Oppure si è stabilita automaticamente la esenzione delle famiglie colpite dalla Cig o dalla mobilità dal pagamento della Mensa scolastica a Villarperosa e Vigone, da mensa, scuolabus e asilo a Cumiana fino a forme specifiche di agevolazione sul contributo per il riscaldamento a Carmagnola. Cominciano ad affermarsi anche esperienze come quelle del Microcredito: a Bussoleno con uno stanziamento di , in fase di progettazione a Banchette, rivolto in particolare per gli affitti a Venaria, fino poi ai Prestiti d Onore regolati da appositi bandi come a Caselle per euro (il regolamento è allegato al Rapporto) e a Chieri con un fondo disponibile di ben euro a tasso zero. Anche sugli appalti e sulla sicurezza si estende il lavoro per combattere la logica del massimo ribasso e per l applicazione del CCNL, della Contrattazione di 2 livello e per l adozione della Clausola Sociale nei bandi degli appalti pubblici. Dopo gli accordi degli scorsi anni quest anno hanno sottoscritto queste regole anche i comuni di Chieri, Candiolo e Villarperosa. LE AGEVOLAZIONI SULLE TARIFFE PER LAVORATORI E PENSIONATI L altro capitolo affrontato in oltre 40 accordi è stato quello dell Isee, in alcuni casi per bilanciare la decisione del comune di aumentare qualche tariffa, con una rimodulazione dell Isee che puntava proteggere i redditi medio - bassi, in altri casi anche per la volontà espressa dalle amministrazioni di migliorare il sistema delle agevolazioni. L Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) è diventato lo strumento più diffuso ed utilizzato nei Comuni per la regolazione della compartecipazione dei cittadini al costo dei servizi. Dal primo Protocollo firmato da CGIL-CISL-UIL con l ANCI e con la Lega delle Autonomie nel 2007 a Torino che proponeva di fissare a euro Isee il limite per l esenzione dal 5

6 pagamento delle tariffe e a euro Isee la fascia più alta per le agevolazioni, per arrivare a tutelare anche famiglie di lavoratori dipendenti, molta strada è stata fatta. Anche quest anno altri 3 Comuni introducono l utilizzo dell Isee: Balangero, Torrazza Piemonte e Sparone. Mentre Caselle e Druento hanno deciso di estendere l utilizzo dell Isee dalla Tassa Rifiuti a tutti gli altri servizi. Così come l utilizzo della cosiddetta Isee Istantanea, introdotta nella maggior parte degli accordi l anno scorso, è stata riconfermata dappertutto. Poter misurare la propria condizione aggiornata del reddito, soprattutto di fronte ad eventi come la CIG o la perdita del lavoro, che cambiano improvvisamente e radicalmente la propria condizione, per intervenire tempestivamente a sostegno del reddito, abbassando le tariffe, impedendo che le famiglie si ritirino dall utilizzo dei servizi, con l Isee Istantanea ha conquistato altri 9 Comuni (Vinovo, Vallo, Valperga, Rivalta, Pont Canavese, Piscina, Castellamonte, Chieri, Druento) che hanno concordato di introdurre l Isee Istantanea come sistema di protezione per lavoratrici e lavoratori. In alcuni Comuni si sono introdotte fasce specifiche e dedicate ai lavoratori in CIG e Mobilità più alte rispetto agli altri cittadini fino a euro a Bussoleno, a euro a Chianocco fino a euro a Casellette. Poi bisogna considerare gli accordi che invece hanno fatto un altro passo verso gli obiettivi che si era proposto il Protocollo con l ANCI procedendo ad alzare le fasce Isee per aumentare l accesso alle agevolazioni. E il caso di Venaus, Carignano e Ciriè che spostano la fascia Isee più alta a euro, Sant Antonino a sul contributo per il riscaldamento, Rivoli e Condove che alzano l Isee a , Rivalta a euro, Pino Torinese a , Pecetto che si impegna a raggiungere i euro entro l anno, Orbassano che intende alzare l Isee da 11 a euro, Bruino a Isee sulla Mensa, Ivrea che alza le agevolazioni fino a 18,000 Isee e poi ancora: Pianezza, Piossasco, Borgaro, Bosconero, Busano, Castellamonte, Venaria, Strambino, e Beinasco che rimodula l Isee aumentando lo sconto sulle Fasce più basse. Senza dimenticare la conferma della fascia Isee di Torino che arriva fino a con il 20% di riduzione. Un alto aspetto di grande importanza che sta cominciando a raccogliere consensi e ad essere presente negli accordi è quello di prevedere una differenziazione tra Isee per il lavoro dipendente ed Isee per il lavoro Autonomo. Prevedendo scale diverse che avvantaggino i lavoratori dipendenti nelle agevolazioni tariffarie. Questa modalità che fa i conti con una riduzione delle risorse disponibili e punta a garantire una maggiore equità è stata confermata nei Comuni che già dal 2009 prevedevano che le fasce di esenzione dall addizionale riguardassero esclusivamente pensionati e lavoratori dipendenti come Alpignano e Baldissero e con la contrattazione del 2010 si è estesa a Carignano, Ciriè, Rivalta, Vallo Torinese ed anche Nichelino. PER LA DIFESA DELLA SCUOLA PUBBLICA 6

7 Un altra voce in sofferenza nei Bilanci è stata quella per la scuola. I tagli del Ministro sugli organici ha messo i Comuni di fronte ad una secca alternativa: o assecondare la riforma e ridurre le ore di lezione nella scuola dell obbligo o intervenire con proprie risorse per tentare di difendere i Piani dell Offerta Formativa degli Istituti Comprensivi. Abbiamo impostato la Contrattazione su questi aspetti individuando due priorità: la difesa del Tempo Pieno e in generale di un Tempo Scuola lungo ed al contempo la salvaguardia delle attività di sostegno ai disabili. A consuntivo dei negoziati sui Bilanci 2010, possiamo affermare che questa è, spesso, l unica voce, insieme agli interventi contro la crisi, che è stata incrementata, pur nella consapevolezza che mediamente la situazione è peggiorata e che anche dove si è provato a difendere la scuola pubblica non si potrà continuare a mantenere quei livelli di qualità di fronte ad ulteriori tagli di personale. A questa difficoltà va poi aggiunto il credito di oltre 1 Miliardo di Euro che le scuole italiane vantano dal MIUR. Una spesa autorizzata e contabilizzata dal Ministero che riguarda crediti ancora del 2005/2006 e che ha messo in ginocchio i bilanci delle scuole che non dispongono più della liquidità necessaria neppure per far fronte alle spese correnti (carta, sapone, carta igienica, ecc.). In molti Accordi crescono gli investimenti per il supporto educativo o di assistenza ai bambini disabili nella scuola, None arriva a , Bruino aggiunge , a Carignano e Vallo , e ancora Avigliana, Piscina, Samone, Torrazza, Druento, Bosconero, ecc. Rilevante anche il Progetto Wi-Fi che si è avviato a Borgaro ( euro in 5 anni) che prevede l accesso gratuito ad internet e la distribuzione di 250 Computers portatili nelle scuole. Continuano nonostante il Patto di Stabilità gli investimenti per l apertura di nuovi Nidi come a Trofarello, San Maurizio e Borgaro, come il sostegno ai Nidi in Famiglia ad Avigliana o alle classi primavera come a Bussoleno. Di rilievo infine anche il Progetto Bici a scuola ad Airasca dove il Comune ha previsto un contributo per tutti gli alunni che si recheranno a scuola in bicicletta. LA SPESA SOCIALE E LE POLITICHE PER LA CASA Come detto all inizio la manovra del Governo ed il Patto di Stabilità mettono in grande difficoltà i Comuni basti pensare che nella nostra provincia solo Chivasso e Nole, quest anno, hanno un saldo attivo di Bilancio per poter realizzare investimenti, come si evince dalla Tabella Impatto della manovra sui Comuni preparata dall ANCI consultabile in questa pubblicazione. Nonostante ciò nella maggior parte dei Comuni dove si sono stipulati accordi, la contrattazione è riuscita a difendere la spesa sociale ed in alcuni casi è addirittura aumentata a fronte di interventi specifici come a Bussoleno o a Montalto Dora, in altri a fronte di un 7

8 aumento dei contributi riconosciuti dai Comuni ai Consorzi Socio-assistenziali (Collegno ha aumentato il contributo di 3 euro pro-capite) che versano in gravi difficoltà anche per il taglio dei trasferimenti dalla Regione. Aumentano gli stanziamenti per aiutare gli anziani (Carignano fondo di euro), per sostenere le spese per i Tickets Sanitari (diagnostica ed esami specialistici) come a Vinovo da 8 a euro e a Beinasco. Sta crescendo il numero dei Comuni che ha deciso di adottare una Polizza Assicurativa a tutela degli anziani contro i furti e gli scippi come Borgaro, Busano e Villarperosa, mentre sono in progetto a Cumiana e Pinerolo. Anche sui trasporti sono numerosi gli interventi in particolare per garantire il trasporto verso i luoghi di cura per gli anziani e i disabili o per la consegna dei farmaci; è il caso di Avigliana ( ), Almese, Cavour, Orbassano ( ), Piossasco ( per Pronto Bus). Una Nuova Linea di trasporto è istituita a Baldissero e viene concordata la gratuità per gli anziani ultra65enni sui trasporti a San Giusto. Sono stati concordati dei Progetti per la realizzazione di 3 Case per gli Anziani: a Druento per 100 posti, a Torrazza una RSA e a Trofarello una Casa per la Salute. Attivato poi a Rivara un nuovo servizio di Telesoccorso e di Teleassistenza. Da segnalare anche l accordo di Venaus dove il comune pagherà il canone di accesso a Internet per tutti gli invalidi. Anche sulla Casa cresce l attenzione per l emergenza abitativa. Crescono gli stanziamenti per il sostegno agli affitti: Beinasco, Caluso ( ), Carignano ( ), Cumiana ), Venaria ( ) e anche a Torino dove aumentano le risorse per sostenere gli affitti calmierati. A Chivasso il fondo per il sostegno alle spese per il riscaldamento è stato portato a euro e a Bussoleno il fondo per il sostegno agli affitti ha raggiunto i euro. Si allarga l esperienza dell Agenzia LO.CA.RE impegnata a facilitare convenzioni sugli affitti; hanno stipulato una convenzione anche i Comuni di Alpignano, Collegno, Nichelino e Venaria. Inoltre sono significativi anche gli interventi di edilizia convenzionata come nel caso di Torino oppure per la realizzazione di nuovi alloggi a canone concordato. A Bruino c è un progetto per 24 alloggi in affitto convenzionato, a Borgaro pronti i primi 36 alloggi dei 90 a progetto, a Rivalta assegnati 55 alloggi sempre a canone convenzionato. Chieri ha acquistato 20 alloggi per l emergenza abitativa, Ciriè 3 alloggi, 18 a Pianezza; ci sono due progetti specifici per la realizzazione di 20 minialloggi per anziani a Torrazza e Rivoli. Infine da segnalare che nell Accordo con il Comune di Torino si è concordata la gratuità dei certificati di idoneità abitativa per gli immigrati. 8

9 I BILANCI PREVENTIVI PER IL 2011 La nuova stagione di Contrattazione Sociale per il 2010, che si apre nelle prossime settimane sarà pesantemente condizionata dalla Crisi e dal Patto di Stabilità, riducendo le risorse disponibili per aiutare le fasce più deboli e più esposte della popolazione. Così come l impossibilità a realizzare investimenti anche per quei comuni che dispongono di avanzi di bilancio, o comunque di risorse che il Patto di Stabilità impedisce di utilizzare, renderanno più difficile il confronto con il Sindacato e le scelte di spesa dei Comuni. None già quest anno e uscita dal Patto per euro (per pagare propri fornitori) nonostante euro di risorse disponibili, nel 2009 lo fece la Provincia di Torino anchessa per pagare fatture a fornitori. Questa volta sarà più difficile perché la Finanaziaria ha fortemente inasprito le sanzioni verso i Comuni e quegli amministratori che non rispettano il Patto di Stabilità. Tuttavia il nostro impegno, quello di CGIL-CISL-UIL come quello dei Sindacati di categoria dei Pensionati e dei Lavoratori Pubblici, sarà rivolto a conseguire tutti i risparmi nelle varie voci di Bilancio (i costi della politica, le consulenze esterne, gli sprechi para-elettorali, ecc.) che possano consentire di spostare risorse per garantire la spesa sociale e promuovere gli investimenti che possano aiutare la ripresa economica. Settembre 2010 a cura di CGIL CISL UIL di Torino 9

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