i;. Ente Proponente: Comune di San Mauro Torinese Brandizzo, Castiglione Torinese, Volpiano PIANO DI FATTIBILITÀ CAMPAGNA 2016
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- Uberto Orlando
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1 NOVEMBRE : Ente Proponente: i;. 4: Referente Tecnico Scientifico: Andrea MOSCA LOTTA BIOLOGICA INTEGRATA ALLE ZANZARE AI SENSI LR 75/95 Comune di San Mauro Torinese Brandizzo, Castiglione Torinese, Volpiano Altri Comuni aderenti: PIANO DI FATTIBILITÀ CAMPAGNA 2016
2 7 Il presente Piano di Fattibilità è stato redatto nel mese di novembre 2015 in seguito alla proroga stabilita dalla Regione Piemonte con D.G.R. 26 Ottobre 2015, n che sposta al 15dicembre il termine per la consegna delle domande di richiesta di cofinanziamento ex LR 75/95 per i progetti 2016
3 3 2. Interventi di monitoraggio delle popolazioni alate 5 1. Arca di progetto.4 INDICE 4. Interventi di monitoraggio delle uova di Aedes albopictus 8 3. Interventi di monitoraggio delle popolazioni larvali 7 6. Interventi in ambito privato: ordinanza e divulgazione interventi su suolo pubblico: rimozione dei focolai e trattamenti Organizzazione del personale e gestione del progetto Quadro economico per la campagna
4 4 I. AREA DI PROGETTO L Accordo di Programma finalizzato alla Lotta alle Zanzare vede oggigiorno coinvolti i Comuni di di Brandizzo, Castiglione Torinese, San Mauro Torinese (capofila) e Volpiano. Per quanto riguarda la parte di progetto relativa alle specie culicidiehe autoctone, le superfici interessate coincidono con quelle dei comuni aderenti (circa ha), mentre l area infestala da Aedes albopic!us è limitata alle aree urbanizzate. Th base ai dati rilevati con le ovitrappole e alle segnalazioni verificate in campo, si stimano almeno 700 ha infestati, comprese le aree precollinari di Castiglione e di San Mauro T.se, dove la presenza di zanzara tigre si sovrappone a quella di specie boschive come ad es. Ochlerotatus geniculatus che spesso ha sfmttato per la deposizione lc stesse ovitrappole posizionate per il monitoraggio. Il comprensorio non è isolato. Esso infatti confina con Comuni che aderiscono ad altri progetti di lotta alle zanzare sempre gestiti unitariamente dal soggetto attuatore regionale (IPLA S.p.Aj: il Progetto dei Comuni aderenti all Accordo di Programma di Torrazza Piemonte, il Progetto dei Comuni dell Area Metropolitana Torinese e il Progetto della Cittù di Torino.
5 5 Le seguenti carte mostrano la posizione delle 5 stazioni. 2. INTERVENTI Dl MONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI ALATE Stazioni di monitomggio con trappole attrattive a Castiglione e San Mauro Torinese. TI sistema di monitoraggio prevede il posizionamento di una piccola rete di trappole attrattive Stazioni di monitoraggio con trappole attrattive a Brandino, San Raffale Cimena e Volpiano. delle popolazioni di zanzara del territorio di progetto. Non si prevedono variazioni delle posizioni attivate ad anidride carbonica e si prefigge l obbiettivo di determinare la tipologia e la consistenza delle trappole rispetto alle stazioni dello scorso anno, che prevedono la copertura di tutti i Comuni.
6 6 Come si può notare, analogamente alla Campagna 2014, si mantiene la stazione di San Raffaele Cimena, al L inc di mantenere la continuità di monitoraggio sull area dsicola della Piana, nonostante il Comune abbia deciso di non aderire al Progetto. Il periodo di monitoraggio coprirà quatto mesi, dall inizio di maggio all inizio di settembre per un totale di 18 campionamenti. E perciò sufficiente l acquisto di una confezione minima di ghiaccio secco (5 kg) a settimana, per un totale di 90 kg per tutta la stagione. Numero di stazioni 5 n. settimane di posizionamcnto 18 Periodo: dal 03/05/2016 ai 29/08/2016 Quantità di ghiaccio secco settimanale 5 kg Quantità di ghiaccio secco totalc 90 kg
7 7 mastelli, bidoni, annaffiatoi, sottovasi, pentole, copertoni, teloni c qualsivoglia oggetto abbandonato cavità dci tronchi e le piccole raccolte d acqua clic si formano tra le foglie di piante particolari, tipo anche focolai di dimensioni maggiori (bcnnc. rottami ecc.) e i focolai di natura vegetale, come le all esterno per un uso più o meno proprio o, soprattutto, in disuso. Rientrano in questa categoria I principali focolai della specie sono costituiti dai cosiddetti microfocolai urbani e domestici: secchi, 3. INTERVENTI DI MONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI LARVALI piccole cavità, alla retina da acquario. In molti casi, ma soprattutto in quest ultimo. per vedere meglio le larve è necessario versare il contenuto della cattura in una vaschetta di plastica bianca contenente acqua pulita. Altri utili strumenti sono una barra levachiodi o un uncino di metallo, alla cattura. Quando ciò accade è quindi necessario aspettare in quiete alcuni minuti affinché le d acqua facendo attenzione a compiere l operazione velocemente e senza aver turbato in precedenza la quiete delle larve che altrimenti fuggono molto rapidamente sul fondo del focolaio sottraendosi mezzi, da scegliersi in base alla tipologia di focolaio e alla sua accessibilità: si va da un semplice mestolo da cucina, al dipper, contenitore innestato su di un manico, dal sifone per prelievi in larve ritornino in superficie per respirare. 11 campionamento larvale può essere effettuato con diversi necessari per smuovere e sollevare i tombini di varie dimensioni e permetterne l ispezione ed il campionamento. essere ugualmente colonizzati. focolai ipogci, come caditoic delle acque piovane. bocche di lupo e cisterne sotterranee che possono bromeliacce, focolai tipici di questa specie nel suo areale di origine. Non vanno infine dimenticati i varia natura, si impiegheranno gli stessi metodi visti per la zanzara tigre. Per verificare la presenza di larve in questi focolai spesso è sufficiente osservare la poca acqua in essi contenuti. Nci casi in cui l osservazione diretta sia difficile occorre prelevare un campione Per il monitoraggio dci focolai delle altre specie culidiciche, vale a dire fossi, paludi e ristagni di proprietà private ivi presenti, è anche necessario che gli operatori siano muniti di appositi tcsserini identificativi. Poiché il monitoraggio riguarderà l area urbana, rurale e le Dal mese di maggio e sino a metà ottobre o, se le condizioni climatiche lo consentono, anche fino a fine ottobre, avrà luogo l attività di ricerca attiva dci focolai di Per il monitoraggio larvale si utilizzerà il materiale (dipper, retine, pipettc, barattoli ccc.) acquisito gli scorsi sviluppo larvale, tanto in ambito urbano che rurale. Le a quelle di altre specie eulicidiche che possono cssere larve prelevate nei focolai, quando sono di uno stadio di rinvenute negli stessi siti. Quelle più piccole dovranno sviluppo avanzato, sono facilmente identificabili rispetto essere lasciate crescere per una più sicura identificazione. In ogni caso è bene che le larve prese in campo siano stercomicroscopio per una conferma. riposte in appositi contenitori per il loro trasporto in laboratorio, dove verranno osservate allo anni. Si stabilisce una piccola cifra forfctaria per eventuali sostituzioni di materiale soggetto a consumo.
8 Stazioni di monitoraggio con ovitrappole a Brandizzo INTERVENTI DI MONITORAGGIO DELLE UOVA DIAEDESALBOP1CTUS Il monitoraggio generale sulla diffusione di AecIes albopictus sarà effettuato con il posizionamento di stecchette di rilevamento all intorno di ovitrappole (foto a lato). Queste sono costituile da un contenitore di plastica nero, della capacità di circa 300 ml al cui bordo si fissa mediante un fermaglio una stecchetta di masonite e al cui interno si versa dell acqua declorata. Le femmine di zanzara tigre sono attratte dal contenilore nero e dell acqua contenuta al suo interno, e trovano le stecchette un buon supporto per deporvi le proprie uova appena sopra il pelo dell acqua. Le ovitrappole devono essere posizionate in luoghi riparati dal sole in cui gli adulti sono soliti rifugiarsi. Le stecchette vengono portate in laboratorio per la verifica e l eventuale conteggio delle uova allo stereomicroscopio. Molta attenzione ed una buona dose di esperienza sono necessarie per non confondere le uova di zanzara tigre con quella della specie autoctona Ochlerotatus geniczilatus, specie che può colonizzare gli stessi habitat, in particolare cavi di alberi ed altre raccolte d acqua in aree particolarmente vegetate. La cadenza della sostituzione può essere di due settimane nel caso in cui le condizioni climatiche siano particolarmente sfavorevoli alla specie e all evaporazione dell acqua ivi contenuta. Il periodo di monitoraggio andrà da maggio a metà ottobre. Per il 2016 si prevede di confermare Le stesse 53 postazioni di monitoraggio attivate nel 2014, vale a dire 12 a Brandizzo, 10 a Castiglione, 21 a San Mauro, 8 a Volpiano. oltre a 2 che continuano ad essere posizionate a Gassino, anche se non aderisce più al progetto, per questione di continuità territoriale. Sarà pertanto necessario provvedere all acquisto di un idonea quantità di ovitrappole e di steechctte di masonite.
9 9 Stazioni di monitoraggio con ovitrappole a Castiglione Tohnese. Stazioni di monitoraggio con ovitrappole a San Mauro Torinese.
10 Stazioni di monitoraggio con ovitrappole a Volpiano. lo
11 Il Il trattamento larvieida sarà invece Punica arma nel caso di focolai irremovibili, per loro stessa garantisce un risultato duraturo. Ad esempio in presenza di rifiuti abbandonati in grado di contenere trattamento. La rimozione del focolaio è da preferirsi perché con un intervento una antzun si acqua, la soluzione migliore e definitiva sarà la loro rimozione. 5. INTERVENTI SU SUOLO PUBBLICO: RIMOZIONE DEI FOCOLAI E TRATTAMENTI di crescita che garantiscono una bassa tossicità nei confronti dell uomo e dei vertebrati che vivono inerenti la loro rimozione. natura (ad esempio le eaditoie stradali) o per insormontabili difficoltà burocratiche o tecniche nel contesto urbano (uccelli, cani, gatti, ecc.), ma anche una certa persistenza. L identificazione di focolai infestati presenti su suolo pubblico da parte del personale tecnico porterà a decidere, di comune accordo con le Amministrazioni Comunali, quale delle due possibili strade adottare per contrastare lo sviluppo dell infestazione: rimozione del focolaio o suo In questi casi si potranno effettuare dei trattamenti larvicidi con l impiego dei cosiddetti regolatori Nello specifico si opta per l impiego di compresse a base di Diflubenzumn al 2% (foto sopra) per la ed un trattamento ogni 3-4 settimane da metà maggio a fine settembre per un totale di 4 interventi, nebulizzato. Tali interventi, sono finalizzati all abbattimento di una popolazione di zanzare adulte piuttosto consistente o di microfocolai molto numerosi e dispersi. si dovrà provvedere ad una quantitativo di compresse del peso di 2 g l una. Poiché a semplicità di applicazione ed il costo contenuto. Prevedendo di trovare circa 5000 caditoie allagate, magazzino non c è più prodotto, sarà ncccssario procedere all acquisto di 40 Kg di formulato. Tali interventi potranno essere eseguiti direttamente dal personale tecnico di campo, nel caso le infeslazioni risultassero limitate e discontinuc o da un operatore di una ditta specializzata individuata mediante opportuno bando di evidenza pubblica, nel caso in cui queste siano distribuite in maniera continua su vaste aree. Anche per gli interventi nei focolai rurali sarà sufficiente il prodotto avanzato quest anno (Sti in sospensione acquosa) che sarà distribuito, qualora necessario, con un mezzo gommato dotato di irroratrice con lancia estcnsibile. quindi da prendere in considerazione l acquisto di 12 litri di prodotto a base di EoJL nprox, un In casi particolari potrà rendersi necessario un trattamento adulticida con principio attivo piretroide di recente formulazione che lo scorso anno ha dato ottimi risultati. Gli interventi saranno In questo caso le scorte di magazzino non sono sufficienti a coprire la prossima campagna ed è affidati ad una ditta specializzata che dovrà mettere a disposizione un adeguato automezzo dotato di nebulizzatore e di un apparecchio ULV portatile per gli interventi non eseguibili con l automezzo. Quest ultimo sarà particolarmente utile per il trattamento delle aree cimiteriali. MEZZI OPERAT1VI Operatori per la distrìbuzione di compresse nei Iombim Squadre con mezzo gommalo per trallamenti lanicidi Squadre con mezzo gommalo per trattamenti larvicidi o adulticidi PRINCIPIO ATTIVO formulazione guaadtì mèiééàrir guanfità a m.rnino quùbfi. da acquistare L STI sospensione acquosa IS L 20 L - Diflubenzuron compresse da 2 g 40 kg. kg Etofenprox sospensione acquosa 12 L -
12 :. - i. in, [Ir:E li. i Ì LfiThIi E a-i.a1 n. af a... SP., ii -a - -i i -i-a.- -. i.ai...iaq. A.R.iMiThnon I b,i.adi, iii.iaitad,j.i.,iniqi.naioaca i si pa fila, i J; cri I...Afl[STIAMILA COME COMRAWRIA INTERVENTI in AMBITO PRIVATO: ORDINANZA E DIVULGAZIONE La Pubblica Amministrazione e quindi il progetto di lotta non può intervenire direttamente sulle arco private, sia per il costo che comporterebbe, sia per l effetto deresponsabilizzante che susciterebbe nei cittadini. Questi ultimi, si possono da un lato coartare e dall altro aiutare nelle operazioni di lotta di propria competenza. Allo scopo sarebbe opportuno adottare o riconfermare le Ordinanze promulgate allo scopo. Oltre alle ordinanze, che vanno divulgate, è però necessario informare la cittadinanza sulle modalità di prevenzione e lotta e comunicare quanto i Comuni hanno messo in campo per contenere il disagio. Si deve pertanto condurre una campagna informativa impiegando i canali e i metodi più opportuni. Dal punto di vista strategico è importante stilare periodicamente un comunicato stampa riguardante l andamento della campagna di lotta da veieolare sulla stampa locale. L attività di divulgazione risulta utile anche nelle scuole, rivolta alle classi e agli insegnanti. Naturalmente il messaggio va tarato al target di età. Saranno in primo luogo riproposti gli interventi come quelli che finora sono risultati particolarmente riusciti nelle ultime classi delle scuole primarie di primo grado per l impatto che la conoscenza del problema ha sui bambini e per il positivo effetto di amplificazione in famiglia. I soggetti piu a rischio (proprietari di orti e giardini, amministratori eondominiali, vivaisti, gommisti, rottamai ecc.) saranno di volta in volta contattali di persona, raggiunti sulla loro proprietà per mostrare quali sono i focolai presenti e spiegar loro come comportarsi per non incorrere nelle sanzioni amministrative comminate in caso di verifica e, soprattutto, per contrastare efficacemente l i nfcstazi one. Come sempre sarà predisposto del materiale divulgativo da pubblicare nei siti istituzionali, nei periodici locali o in qualunque altro canale informativo disponibile. Il personale tecnico sarà come sempre a disposizione per organizzare eventuali serate e stand espositivi sul tema della lotta alle zanzare in occasione di fiere e manifestazioni. Infine, si farà affidamento sulle attività divulgative messe a disposizione direttamente dal Soggetto Attuatore Regionale, come la pagina Internet, il profilo Facebook, il numero verde regionale eec. DIVULGAZIONE quantità necessaria quantità a maganino quantità da acquistare Volantini Locandine i Li isn. q i ea 2-at aia* r.-, flai ra ti. i i a a.0 flo _l iii W i te Oafl iezsi L2A2zi U i CflS aa-.. wn, LÌTh,jnfl,fli.flLtfl.w, a S c Dci. r a cunia. isoaldi i cda,ei ciji
13 13 uno stesso RTS sarà impegnato anche su altri progetti che agiscono su territori limitrofi, con Nel probabile caso in cui la gestione del progetto venga affidata al Soggetto Attuatore Regionalc, Per le necessità di progetto sarebbe sufficiente l impiego di un singolo soggetto con funzione di 7. ORGANIZzAZIoNE DEL PERSONALE E GESTIONE DEL PROGETTO Referente Tecnico Scientifico (RTS) e di Tecnico di Campo. settembre). ottobre), tecnico finale e predisporre i contenuti della divulgazione. Saranno invece deputate a due Tecnici le attività di campo, vale a dire aggiornamento della mappatura, trattamenti sui focolai in cui l intervento della Ditta risulterebbe troppo oneroso, controlli pre e post-trattamerno, posizionamento delle ovitrappole, detemnnazione di uova, larve ed canografico ed informatizzazione dei dati raccolti. L impegno dei Tecnici di Campo è differenziato, adulti di zanzara allo stereomicroscopio, redazione delle schede riguardanti i focolai ed i loro trattamenti, controllo a campione dell attività della Ditta incaricata, allestimento del materiale evidenti risparmi per tutti. Pcrtanto sul progetto proposto dal Comune di San Mauro Torincsc vengono computati solo due mesi. Egli assumerà comunque la direzione complessiva del progetto, r sf delle forniture, l utilizzo degli uffici, dei magazzini e dei laboratori cee. uno sarà impiegato per 7 mesi (aprile - organizzare le attività di campo, gestire le squadre operative di disinfestazione, stendere il rapporto scientifico per il personale Tccnico di campo e per l Amministrazione comunale. Dovrà inoltre con funzioni di responsabilità e supervisione generale dello stesso, di riferimento tecnico e le attività di selezione del personale, di pubblicazione dei bandi e per gli affidamenti dei servizi e Per la gestione del Progetto da parte del Soggetto Attuatore Regionale è riconosciuta una quota per dovendosi occupare anche della divulgazione nelle scuole con l RTS, mentre l altro interverrebbe solo nei mesi di maggior impegno (giugno -
14 Comune Abitanti Superficie Quota abitanti Quota superficie Quota totale Brandizzo , , ,00 Castiglione Torinese , , ,90 San Mauro Torinese , , ,53 Volpiano , , ,27 totale J , QUADRO ECONOMICO PER LA CAMPAGNA 2016 Il totale del preventivo di spesa per il progetto di lotta alle zanzare per i Comuni aderenti all Accordo di Programma di San Mauro Torinese per l anno 2016 è di ,40. La seguente tabella specifica, voce per voce, i costi di realizzazione. imponibile annuo Oneri riflessi J totale compenso lardo Personale tecnico mesi mensile i RTS , lJ 9.191,19 Tecnici di campo , , , ,7 6 subtotale 1 quantità costo unitario costo totale IVA totale Prodotti per la disinfestazione Diflubenzuron compresse I 40 kg ,00 70,40 390,40 Etofenpmx liquido 12 L 40, ,60 555,60 976,00 subtotale 2 ore j Interventi dl costo unitario costo totale IVA totale disinfestazione Larvicidi su tacciai rurali f 20 55, , Larvicidi su focolai urbani 100 I 25, , ,00 15 j so.oo] 900,00 198, ,00 Adulticidi 5.490,00 subtatale 3 Materiali per il monitoraggio I quantità costo unitario costo totale IVA totale e la divulgazione I Ghiaccio secco 90kg 1, , Confezioni per ghiaccio secco 18 8,00 144,00 31,68 175,68 Consegna ghiaccio secco I 18 20,00 360,00 79,20 439,20 Ovitrappole 60 0,50 30,00 6,60 36,60 Listelle di masonite I 600 0, ,23 Stampa volantini j ,00 110, ,38 Totale progetto operativo ,741 I Gestione ente attuatore regionale 5.127,261 subtotale 4 TOTALE ,401 Metà dei costi previsti per il progetto proposto, quindi ,70 sono a carico della Regione Piemonte e metà dei Comuni aderenti. Per quanto riguarda la ripartizione della quota a carico dei Comuni, ci si rifà a quanto tra loro dcfinito negli anni passati, ossia con un calcolo che tiene conto per il 58% della dimensione territoriale di ogni singolo Comune e per il restante 42% della sua popolazione all ultimo censimento. La seguente tabella riporta tale suddivisione.
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