Che freddo. quattroruote LAB. L estate si annuncia torrida? Niente paura: c è il «clima». COME USARE AL MEGLIO IL CLIMATIZZATORE

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1 quattroruote LAB COME USARE AL MEGLIO IL CLIMATIZZATORE Che freddo L estate si annuncia torrida? Niente paura: c è il «clima». 216 QRT LAB.indd 216 QUATTRORUOTE Giugno :27:00

2 che fa Il fatto è che non tutti rinfrescano allo stesso modo... Qualche consiglio per sopravvivere dopo una sosta al sole INUTILI LE TEMPERATURE TROPPO BASSE, PREZIOSO IL RICIRCOLO Per accelerare al massimo il raffreddamento dell abitacolo dopo una sosta sotto il sole, inserite il climatizzatore, azionate al massimo il ventilatore e abbassate i finestrini per espellere l aria calda. Dopo circa un minuto i vetri andranno chiusi e attivato il ricircolo. Una volta raggiunta una temperatura confortevole, andrà ridotta la velocità del ventilatore, che però non va mai spento. Con gli impianti automatici non è necessario impostare temperature troppo basse per velocizzare il raffreddamento della vettura: è consigliabile un valore attorno a C, che il climatizzatore raggiungerà nel più breve tempo possibile. Se l impianto è manuale, occorre invece inserire il compressore e il ventilatore a una velocità sufficiente ad attivare con efficacia lo scambio termico, evitando però di dirigere il flusso d aria fredda verso il parabrezza, che altrimenti potrebbe appannarsi all esterno. Un paio di volte al mese inserite il compressore per qualche minuto anche quando non serve, così da mantenere in perfetto stato le tenute del refrigerante e limitare le sue perdite. Per mantenere alta l efficienza dell impianto, sostituite il filtro antipolline alle scadenze prescritte, più spesso se si percorrono strade polverose o se si utilizza la vettura prevalentemente in città. In caso contrario, la portata d aria trattata dal climatizzatore si riduce, compromettendone la capacità di raffreddamento. Giugno 2007 QUATTRORUOTE QRT LAB.indd :27:17

3 quattroruote lab Come usare al meglio il climatizzatore V olete provare sulla vostra pelle che cosa significhi l effetto serra? Salite su un automobile lasciata sotto il sole e ne avrete un idea. L automobile, in effetti, assomiglia a una piccola Terra dove le radiazioni solari penetrano attraverso i vetri, che poi impediscono al calore d uscire. Un po come accade al nostro pianeta, circondato dall atmosfera nella quale vapore acqueo e gas vari (metano e anidride carbonica giocano un ruolo di primo piano) fanno entrare i raggi solari, ma ne impediscono l uscita. Risultato: la temperatura aumenta. Nell automobile, poi, si aggiunge l effetto delle lamiere circostanti l abitacolo che diventano roventi. Ormai fortunatamente disponibile su tutte le auto, ci viene in soccorso l impianto di climatizzazione dotato di condizionatore d aria. Nella marcia cittadina fa aumentare il consumo di carburante anche più del 10%, ma in compenso rende più vivibile l abitacolo. Proprio per valutare le potenzialità dei moderni impianti ne abbiamo messi a confronto otto, tutti con gestione completamente automatica: quelli di Alfa Romeo «147», BMW «Serie 1», Citroën «C4», Fiat «Bravo», Ford «Focus», Opel «Astra», Peugeot «307» e Volkswagen «Golf». Abbiamo lasciato le vetture parcheggiate sotto il sole a picco nelle ore centrali della giornata, quindi abbiamo avviato il motore al minimo, aperto tutte le bocchette e impostato il valore di temperatura più basso, con i finestrini chiusi. Infine abbiamo lasciato fare all elettronica, che gestisce i climatizzatori automatici. ESAME A VENTOLA BOCCHETTE E CHIP Le sonde collocate nelle vetture consentono di misurare le temperature alle bocchette centrali e nell abitacolo. Il loro andamento permette di capire quanto siano validi centralina, bocchette e ventilatore nella condizione d uso più impegnativa. Si tratta, quindi, della condizione di funzionamento più severa, grosso modo equivalente alla marcia in colonna nel traffico bloccato dopo un prolungato parcheggio dell auto sotto il sole. Cominciamo dalle buone notizie: nessun motore ha sofferto problemi di surriscaldamento, nonostante il compito reso più gravoso dall assorbimento di potenza del condizionatore e dall aggiuntivo smaltimento di calore dal radiatore dell impianto di climatizzazione. A testimonianza di come il condizionatore sia ormai perfettamente integrato con la vettura e l impianto di raffreddamento del motore venga dimensionato anche per sopportare i compiti più gravosi. A differenza di quanto avviene per il riscaldamento (vedere il test pubblicato nel fascicolo di febbraio, a pag. 182), qui avere un motore diesel o a benzina non influenza il risultato: il propulsore, infatti, deve solo azionare il compressore del fluido refrigerante e non fa differenza Le risposte alle domande più frequenti STARE AL FRESCO NON È GRATIS 1 COME SI PUÒ LIMITARE L AGGRAVIO DI CONSUMO? Il climatizzatore utilizza un compressore azionato dal motore. Ciò assorbe fino a 6 kw di potenza e il consumo aumenta del 10-15%. Si può contenere impostando temperature ragionevoli (circa 24 C), sostituendo il filtro antipolline alle scadenze prescritte e pulendo periodicamente il condensatore. 2 VALE LA PENA SPENDERE DI PIÙ PER L AUTOMATICO? Non è detto. Se percorrete molti chilometri e per voi il confort è essenziale, la gestione elettronica si rivelerà molto comoda e precisa. Viceversa, per un uso più contenuto dell auto, spendere altri 500 euro può essere superfluo, dato che comunque la prestazione di raffreddamento è garantita. 3 CONVIENE AGGIUNGERE IL BIZONA? Dipende. Spesso la funzione è associata alla gestione automatica. Se, però, è richiesto un supplemento di qualche centinaio di euro, la nostra valutazione è negativa. 218 QRT LAB.indd PER QUANTO TEMPO VA INSERITO IL RICIRCOLO? Attivando il ricircolo, il raffreddamento (o il riscaldamento, d inverno) dell abitacolo è più rapido, dato che l impianto deve «lavorare» sempre la stessa quantità di aria. La qualità dell aria, però, peggiora rapidamente, in particolare se si fuma o se a bordo vi sono più persone. Per questo, è bene disattivare il ricircolo dopo circa 15 minuti (alcuni impianti automatici lo fanno da soli) se le condizioni lo consentono (strade extraurbane, assenza di veicoli inquinanti che precedono). Inoltre il ricircolo va sempre disinserito quando si devono disappannare i cristalli. 5 OGNI QUANTO VA RICARICATO L IMPIANTO? Non c è una scadenza fissa, perché ogni condizionatore si comporta in modo diverso: dipende da quanto rapidamente il refrigerante viene perso attraverso le tenute dell impianto. In linea di massima è necessario un controllo con le apposite macchine quando dalle bocchette non esce più aria fredda anche se la temperatura è stata impostata al valore minimo. QUATTRORUOTE Giugno :27:40

4 DIFFERENZE ANCHE DI 20 GRADI TRA UNA E L ALTRA Nelle sei tabelle sono indicate le temperature rilevate dalle sonde in corrispondenza di testa, ventre e piedi di pilota e passeggero posteriore all inizio del test () e a intervalli di 10 minuti durante i primi 30 minuti di funzionamento. TESTA GUIDATORE 44,3 39,8 42,8 44,4 46,0 41,0 42,2 43,0 TESTA PASSEGGERO 1 38,8 21,7 24,7 23,0 20,9 30,0 17,9 2 30,2 19,5 23,5 19,0 17,3 22,1 15,0 3 27,5 18,8 22,6 17,8 15,6 20,4 24,7 14,3 1 22,6 27,1 24,0 29,8 19,8 2 19,1 20,6 25,8 19,8 18,5 22,8 25,3 16,8 3 16,6 20,0 18,4 16,8 20,7 24,2 15,8 1 29,4 25,4 28,3 31,0 24,3 27,8 27,3 2 24,4 25,5 21,6 26,1 19,9 25,0 23,3 3 20,2 24,6 19,8 23,4 18,6 24,1 VENTRE GUIDATORE 42,8 41,0 39,8 38,6 39,3 41,6 40,5 38,2 La VW «Golf» e la BMW «Serie 1» si sono dimostrate tra le vetture con la climatizzazione più gradevole quando a rapidità di raffreddamento e distribuzione dei flussi. La «147» e, in misura inferiore, l «Astra» sono meno incisive nella zona testa, ma rinfrescano bene la zona piedi. 46,3 43,2 40,6 45,0 46,0 40,3 41,5 42,6 1 45,1 23,9 27,3 24,7 33,6 25,7 25,2 2 37,0 21,5 25,2 19,9 17,8 24,0 24,4 21,4 3 33,6 20,4 24,2 18,4 16,6 23,5 19,7 VENTRE PASSEGGERO PIEDI GUIDATORE 35,0 37,2 35,4 33,5 33,6 35,3 34,7 32,5 47,3 41,8 38,3 40,8 43,1 38,7 40,7 39,4 1 38,0 24,5 28,4 34,5 23,2 2 29,5 21,5 25,5 18,5 18,5 25,3 22,0 17,7 3 27,0 20,9 24,3 17,0 17,1 21,5 16,8 1 27,5 22,1 27,5 24,3 25,4 28,7 25,6 2 23,2 18,8 25,0 21,0 19,3 20,9 3 18,2 24,0 19,0 17,5 19,1 19,7 PIEDI PASSEGGERO la rapidità con cui si scalda il liquido di raffreddamento del motore (essenziale per il riscaldamento dell interno vettura d inverno). Vale la pena di notare come la temperatura negli abitacoli al momento dell accensione del condizionatore non sia esattamente uguale in tutte le auto (per esempio, in corrispondenza della testa del guidatore si va dai 40 C nella BMW ai 46 C nella «Focus»), nonostante siano state tutte esposte alla medesima radiazione solare: effetto delle differenti forme della carrozzeria, delle diverse superfici, caratteristiche e inclinazioni dei vetri, della varietà di tinte delle lamiere e dei colori e materiali utilizzati per i rivestimenti dell abitacolo. Gli impianti sono tutti promossi, ma cambiano i voti: non tutti han- 32,5 34,6 33,7 31,6 32,6 33,3 34,2 33,7 no operato con la stessa logica di funzionamento e non tutti hanno mostrato la stessa efficacia, come hanno consentito di verificare le informazioni raccolte dalla strumentazione Leane, che ha permesso di misurare sette temperature in ogni vettura (all uscita della bocchetta centrale e in corrispondenza di testa, ventre, gambe del guidatore e di testa, ventre e gambe del passeggero posteriore) con il trascorrere dei minuti. Non è tanto la temperatura all uscita delle bocchette a influenzare il clima di bordo. Nei primi due o tre minuti le temperature dell aria all uscita della bocchetta sono, infatti, paragonabili e, anche in seguito, il divario tra il flusso più freddo e quello più caldo (si fa per dire, visto che comunque Giugno 2007 QUATTRORUOTE QRT LAB.indd :28:00

5 quattroruote lab Come usare al meglio il climatizzatore I giudizi: favoriti ALFA ROMEO «147»: L impianto bizona, completamente automatico, è di serie solo sulle versioni «Distinctive». Lento il raffreddamento delle teste di guidatore e passeggero posteriore. Schiumogeni e spray cancellano i cattivi odori EFFETTUARE DA SOLI LA DISINFEZIONE È FACILE E COSTA SOLTANTO 15 EURO La lamentela più frequente dei lettori riguarda il cattivo odore che si può sprigionare soprattutto al momento di accendere o spegnere il climatizzatore. Il problema è dovuto alla formazione di microrganismi sull evaporatore e si può eliminare con il lavaggio completo di quest ultimo. Ciò comporta, tuttavia, lo smontaggio del pezzo, vale a dire un operazione lunga, difficile e costosa, che viene eseguita solo nei casi peggiori. Di solito, invece, s interviene con appositi prodotti spray. Ce ne sono di diversi tipi: quelli schiumogeni hanno un effetto detergente e sono dotati di una cannula che va infilata nelle bocchette del climatizzatore, così da indirizzare la carica direttamente sull evaporatore. Ma si deve fare un po di attenzione perché la schiuma contiene acqua, che potrebbe danneggiare qualche parte delicata. Gli spray possono essere igienizzanti o sanificanti oppure anche disinfettanti. I primi svolgono una generica azione di pulizia, mentre i secondi - che devono riportare sull etichetta la dicitura «Presidio medico chirurgico», oltre al numero di registrazione attribuito dal ministero della Salute - garantiscono anche un attività biocida, ovvero distruggono i microrganismi patogeni come i batteri. Dato che i disinfettanti sono quasi sempre del tipo a saturazione (cioè occupano interamente l ambiente nel quale vengono usati), hanno anche il vantaggio di raggiungere tutte le parti dell abitacolo e non solo il climatizzatore. Una confezione di disinfettante costa circa 15 euro. L applicazione è semplice. Innanzitutto è bene far coincidere la disinfezione con la sostituzione del filtro antipolline; poi occorre pulire a fondo l abitacolo con un aspirapolvere. Vanno aperti i vani portaoggetti, la cappelliera (nelle station e nelle monovolume) e le bocchette del climatizzatore. Prima dell erogazione conviene avviare il motore, impostare il climatizzatore al minimo, attivare il ricircolo e portare il ventilatore al massimo. Una volta chiusi i cristalli e l eventuale tetto apribile, occorre girare la valvola della bomboletta del disinfettante, appoggiando quest ultima sul pavimento o in un vano al centro dell abitacolo. Non resta che uscire, chiudendo la porta: l erogazione del disinfettante continuerà fino al totale svuotamento del recipiente. Dopo minuti si potranno aprire le porte per arieggiare l abitacolo: all inizio si sentirà un forte odore di deodorante, che ben presto si attenuerà. BMW «SERIE 1»: Il climatizzatore provato è la versione al top, che comprende anche il ricircolo automatico. Prestazioni ottime e molto omogenee, pur con temperatura non gelida alle bocchette. CITROËN «C4»: Risultati nel complessi apprezzabili per la «C4», che ha lo stesso impianto della cugina Peugeot «307» (vedere a fianco). Un po caldi ventre e piedi del guidatore. FIAT «BRAVO» : La recente progettazione della «Bravo» si traduce anche in un impianto all altezza dei migliori, con prestazioni adeguate e omogenee in tutti i punti misurati. Insufficiente Sufficiente Discreto 220 QRT LAB.indd 220 QUATTRORUOTE Giugno :28:13

6 i più rapidi e uniformi FORD «FOCUS»: La versione in prova ha interfaccia particolare grazie al navigatore con grande schermo. Prestazioni apprezzabili, solo ai piedi del guidatore il raffreddamento è un po lento. OPEL «ASTRA»: Anche qui il display multifunzione visualizza le impostazioni del climatizzatore. L impianto non è molto efficiente nel raffreddare la parte alta, ma va molto meglio nella zona piedi. PEUGEOT «307»: L impiano automatico bizona, optional, se la cava bene, ma rispetto alle concorrenti provate fatica un po a rinfrescare i piedi del passeggero posteriore. VOLKSWAGEN «GOLF»: Il Climatronic della «Golf» è il più rapido nel diminuire la temperatura dell abitacolo, raggiungendo i valori più bassi all altezza della testa e del ventre del conducente. esce a circa 10 C) non supera i 5 C. Di più. La temperatura alle bocchette non è un indice del confort a bordo: infatti il getto meno freddo appartiene alla BMW «Serie 1», che tuttavia vanta uno degli abitacoli più piacevolmente condizionati. Ulteriore riprova viene dal fatto che il getto più gelido (siamo addirittura attorno ai 5 C) appartiene alla Citroën «C4», la quale, però, andando ad analizzare l andamento delle temperature in corrispondenza di testa, ventre e piedi di guidatore e passeggero posteriore, non brilla quanto a rapidità di riduzione delle temperature e a raggiungimento delle più basse nell abitacolo. Ci sono altri fattori che fanno la differenza: quantità e velocità dell aria inviata dal ventilatore, posizione e dimensioni delle bocchette, direzione dei flussi d aria decisi dalla centralina. Questo si nota bene a bordo dell Alfa «147» e dell Opel «Astra», nelle quali nei primi cinque minuti di funzionamento la temperatura dell aria inviata verso la testa e l addome addirittura aumenta rispetto al momento nel quale viene acceso il condizionatore, probabilmente per il calore che si è accumulato nei condotti del climatizzatore dentro la plancia. Insomma, per cinque minuti le parti alte di conducente e passeggero soffrono più caldo rispetto alla situazione d impianto spento. Non così accade a livello dei piedi, dove le due vetture sono efficienti come (o più, nel caso dell «Astra») le altre sei concorrenti. A volte, quindi, qualche intervento s impone per adattare la logica degli impianti automatici alle esigenze umane: non basta che le Case mandino aria gelida alle bocchette. De vono poi distribuirla bene. In conclusione Il clima c è, ora si deve migliorare Il climatizzatore, sia esso manuale o automatico, è una dotazione ormai di rigore su tutte le auto, anche le utilitarie. I lettori temono i costi delle ricariche e lamentano cattivi odori, bizze dell elettronica di gestione (negli impianti automatici) e prestazioni a volte sottotono. Nel test con otto medie abbiamo verificato che tutti gli impianti provati svolgono il loro compito anche nelle condizioni d impiego più severe. Ma è ampio il divario di prestazioni e talvolta sia l efficacia della ventola sia l indirizzamento dei flussi vanno migliorati per fonteggiare stagioni sempre più calde. Buono Ottimo Vale ½ stella Giugno 2007 QUATTRORUOTE QRT LAB.indd :28:23