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1 1. PREMESSA..._ Il presente documento definisce le linee guida del Piano di Sicurezza e Coordinamento nell ambito della redazione del progetto definitivo inerente la Manutenzione ordinaria straordinaria e degli impianti delle parti comuni degli edifici a2/3/4/5/6/7/8/9/10/11/12/13 di Erp del quartiere Lama San Vito Tramontone nell ambito del Programma Integrato Di Riqualificazione delle Periferie (PIRP) Ambito1. Nel seguito viene fornita un analisi preliminare del rischio mediante l evidenziazione dei rischi specifici per ogni singola lavorazione, nonché le prescrizioni relative al corretto utilizzo di attrezzature e mezzi d opera al fine di garantire il rispetto delle norme per la prevenzione infortuni e la tutela della salute dei lavoratori. Il Piano di Sicurezza che sarà sviluppato in fase di progettazione esecutiva a cura dell impresa aggiudicataria dei lavori prenderà in considerazione ed approfondirà la salvaguardia dell'incolumità delle maestranze addette ai lavori nonchè delle persone presenti nell area di cantiere e subirà l evoluzione necessaria all adattamento alle esigenze reali e concrete del cantiere, tenendo conto dell utilizzo comune di impianti, attrezzature, mezzi logistici e di protezione collettiva. In particolare dovrà essere prevista una gestione del cantiere tale per cui i lavori specifici e tutto ciò che genera la presenza del cantiere 1

2 stesso, non creino problemi sul normale andamento delle attività svolte nell area da parte sia del personale addetto che degli utenti. Il piano di sicurezza e di coordinamento (PSC) predisposto ai sensi del D. Leg.vo n.81/2008 come modificato dal D. Lg.vo n. 106/2009 conterrà i seguenti elementi fondamentali: relazione generale e valutazione dei rischi delle varie fasi lavorative valutazione dei rischi per l uso delle attrezzature di lavoro cronoprogramma dei lavori elaborati grafici illustranti tutte le varie fasi di lavoro compresa l ubicazione del cantiere cartellonistica di cantiere valutazione dei costi per la sicurezza valutazione preventiva del rischio rumore fascicolo tecnico relativo alla manutenzione delle opere previste sul progetto Naturalmente tutte le problematiche comuni e generali di cantiere dovranno essere tenute in debita considerazione nella redazione del Piano di Sicurezza. Tutte le scelte di natura logistica, annoverate nel normale andamento dei lavori in cantiere, saranno prese in accordo con il settore Urbanistica Edilità del Comune di Taranto. 2

3 UTILIZZATORI DEL PIANO Il piano sarà utilizzato: dai responsabili dell impresa come guida per applicare le misure adottate ed effettuare la mansione di controllo; dai lavoratori e, in particolar modo, dal loro rappresentante dei lavoratori; dal committente e responsabile dei lavori per esercitare il controllo; dal coordinatore per l esecuzione dei lavori per l applicazione dei contenuti del piano; dal progettista e direttore dei lavori per operare nell ambito delle loro competenze; dalle altre Imprese e lavoratori autonomi operanti in cantiere; dalle Autorità competenti preposte alle verifiche ispettive di controllo del cantiere. RIFERIMENTI LEGISLATIVI Le misure di prevenzione e protezione da adottare, gli adempimenti e gli obblighi da ottemperare, i ruoli e le responsabilità, le sanzioni previste risultano conformi all attuale quadro legislativo. 3

4 2. PIANIFICAZIONE DEI LAVORI In questa fase vengono descritte le diverse attività necessarie alla realizzazione dell opera. Si procederà quindi in base alla schematizzazione effettuata a pianificare temporalmente le varie fasi nonché la presenza delle imprese e dei lavoratori autonomi all interno del cantiere. Tale analisi serve per individuare i rischi indotti dall attività contemporanea di diverse imprese e l eventuale necessità di sequenzialità in talune fasi lavorative. VALUTAZIONE DEL CONTESTO Il progetto di cui trattasi prevede l integrazione di azioni finalizzate alla Manutenzione ordinaria straordinaria e degli impianti delle parti comuni degli edifici contrassegnati nel Progetto Preliminare con i codici alfanumerici da A/2 a A/13. Tali edifici interessati all intervento fanno parte di un complesso di Edilizia Residenziale Pubblica sito in Taranto alla via Mediterraneo nel Quartiere Lama San Vito Tramontone, costituito da n. 12 edifici multipiano, di edificazione risalente agli anni 80. Gli interventi in progetto perseguono gli obiettivi di riqualificazione dell intero complesso mediante l abbattimento delle barriere 4

5 architettoniche, la messa a norma degli impianti e il risanamento degli elementi di facciata e di copertura. I lavori dovranno essere programmati e realizzati per singole fasi/zone di intervento da individuarsi nelle planimetrie di cantiere allegate al PSC, e opportunamente delimitate e segnalate durante le fasi lavorative. VALUTAZIONE DEI RISCHI E INDICAZIONI E PRESCRIZIONI DI SICUREZZA PRELIMINARI I rilievi effettuati dagli scriventi progettisti nel corso dei sopralluoghi hanno evidenziato la presenza dei seguenti rischi inerenti l area di cantiere: - presenza di traffico locale - presenza di residenti - emissione di polveri - emissione di rumore - gestione dei rifiuti di cantiere In relazione a quanto sopra descritto sarà necessario disporre quanto segue. Il cantiere non dovrà in alcun modo interferire, rallentare o bloccare la viabilità pubblica e privata ed il parcheggio esistente lungo la viabilità interne al lotto. 5

6 La presenza di un ampia area di pertinenza rende possibile un agevole allestimento del cantiere e gli spazi disponibili potranno essere conformati alle necessità di allestimento senza significative limitazioni. L'area di cantiere sarà delimitata da una recinzione che circonderà il perimetro esterno dell area di intervento, all'interno della quale dovranno essere allestite le baracche destinate ai vari servizi igienicoassistenziali per maestranze e gli uffici di cantiere, nonché le aree di deposito dei materiali. Ciò premesso, l organizzazione del cantiere si articolerà nei seguenti punti: A) Definizioni progettuali, lay-out di cantiere: - Accessi, recinzioni, compartimentazioni, segnalazioni - Viabilità interna al cantiere - Stoccaggio, depositi, smaltimenti e trasporti interni dei materiali - Smaltimento rifiuti - Movimentazione dei materiali in cantiere - Quadro di cantiere, alimentazioni elettriche - Servizi logistici ed igienico assistenziali: spogliatoi, refettori, uffici, magazzini, bagni, lavabi. B) Definizioni gestionali: - Piano di emergenza Antincendio ed evacuazione dei lavoratori - Movimentazione manuale dei carichi 6

7 - Organizzazione delle lavorazioni - Dispositivi personali di protezione - Informazione dei lavoratori C) Definizioni gestionali riguardanti il P.O. (da stabilire congiuntamente agli Uffici della stazione appaltante): - Azioni di coordinamento con gli Uffici tecnici della stazione appaltante - Precauzioni per rumori, polveri, emanazioni nocive per l Ospedale - Organizzazione temporale delle lavorazioni - Modifiche al Piano di emergenza del P.O. Ai fini delle attività di cantiere, gli accessi al cantiere dovranno essere coordinati e regolamentati informando i conducenti dei mezzi di cantiere, i tecnici operanti e d i fornitori dei pericoli connessi alla presenza di viabilità ordinaria, pedonale e veicolare. Tutti i mezzi dovranno utilizzare solo ed esclusivamente la viabilità che sarà opportunamente indicata ed eventualmente tracciata con adeguati sistemi di innesto sulla viabilità principale. Per tutta la durata dei lavori, non potranno essere occupati gli spazi antistanti gli accessi al cantiere, anche se momentaneamente, e non dovranno essere ostacolati i passaggi interni di mezzi dell'impresa da parte di non addetti ai lavori. Il cantiere non dovrà in alcun modo interferire con le attività di normale utilizzo dei fabbricati e dell intera area da parte dei residenti. Ogni attività che si giudichi scarsamente compatibile con la presenza della 7

8 popolazione residente e degli utenti dell area pubblica dovrà essere organizzata in modo tale da rendere minimi i disagi; le lavorazioni dovranno essere svolte adottando ogni precauzione per i livelli di polveri e di rumore generati. I rifiuti di cantiere dovranno essere opportunamente gestiti con caricamento e trasporto degli stessi in discarica. Il deposito e lo stoccaggio dei rifiuti inerti verrà effettuato accatastandoli, in modo differenziato, nei pressi del deposito di materiale all aperto, per un periodo massimo non superiore ad una settimana. Dopodiché sarà cura dell impresa produttrice dei rifiuti il carico e trasporto del materiale alle discariche autorizzate. Eventuali rifiuti classificati non inerti o non assimilabili a rifiuti solidi urbani saranno smaltiti, a carico delle rispettive imprese produttrici dei singoli rifiuti, nei modi e nei termini previsti dalle specifiche Norme che regolano lo smaltimento di ogni singolo materiale. Questi ultimi tipi di rifiuti non potranno rimanere accatastati vicino al deposito materiali all aperto, per un tempo superiore alla giornata lavorativa salvo che il DdL della ditta produttrice i singoli rifiuti non provveda a depositarli in idonei contenitori che dovranno offrire le garanzie di legge le cui caratteristiche dovranno essere riportate sui rispettivi POS validati dal CSE. 8

9 I materiali di scarico di altro genere dovranno essere temporaneamente stoccati in aree tali da non costituire pericolo o intralcio alle normali attività residenziali e urbane. Lo stoccaggio di tutti i materiali occorrenti alla realizzazione dell opera, verrà effettuato nel magazzino all'aperto, al di fuori delle vie di transito in modo razionale e tale da non creare ostacoli e depositati nell'area all'uopo destinata ed evidenziata nella planimetria allegata al PSC. 3. DESCRIZIONE SINTETICA DELLE FASI LAVORATIVE Le macro-fasi lavorative principali delle opere saranno le seguenti: impianto ed organizzazione del cantiere; predisposizione degli apprestamenti e delle opere provvisionali; scavi e movimenti di terra; demolizioni e rimozioni; sostituzione di infissi esterni; rifacimento delle pavimentazioni dei marciapiedi; adeguamento dei percorsi e degli accessi per portatori di handicap; rimozione e installazione di nuove ascensori; rifacimento dell impermeabilizzazione dei lastrici solari; risanamento del calcestruzzo; 9

10 rifacimento degli intonaci; tinteggiature; sostituzione di discese pluviali; realizzazione delle opere accessorie; smobilizzo del cantiere Nello specifico, le micro-fasi lavorative principali delle opere saranno le seguenti: 10

11 1 Montaggio di piattaforma aerea autosollevante 2 Demolizione di intonaco esterno 3 Demolizione di calcestruzzo ammalorato 4 Rimozione di canali e discendenti 5 Rimozione di infissi esterni 6 Rimozione di opere in ferro (ringhiere, ecc) 7 Rimozione di vecchie pitture a mano 8 Demolizione di pavimenti esterni 9 Demolizione di massetto 10 Scavi a sezione obbligata a macchina 11 Coibentazione di copertura 12 Risarcitura di calcestruzzo ammalorato 13 Intonaco esterno a mano 14 Tinteggiatura pareti esterne 15 Verniciatura opere in ferro 16 Montaggio converse, canali e scossaline 17 Montaggio di pluviali 18 Montaggio infissi esterni in metallo 19 Intonaco interno a mano 20 Tinteggiatura interna pareti verticali e orizzontali 21 Impianto elevatore elettrico 22 Marciapiedi 23 Pavimenti in elementi autobloccanti 24 Posa tubi ed opere prefabbricate per fognatura 11

12 I rischi legati alle fasi lavorative sono: caduta dall'alto caduta di materiali dall'alto caduta in piano cesoiamento - stritolamento elettrocuzione inalazioni polveri, fibre, gas, vapori ustioni per calore eccessivo o fiamma libera incendio investimento movimentazione manuale dei carichi proiezione di schegge e frammenti punture, tagli, abrasioni, ferite rumore urti, colpi, impatti vibrazione Andranno pertanto prese le necessarie precauzioni per eliminare o quantomeno minimizzare i su esposti rischi. A tal fine il PSC dovrà fornire l elenco degli adempimenti, delle procedure e delle prescrizioni da seguire in ogni singola fase lavorativa. 12

13 4. STIMA DEI COSTI Il computo metrico del progetto definitivo, di cui questo documento costituisce parte integrante e sostanziale, ha determinato in euro ,08 l importo degli oneri di sicurezza non soggetti a ribasso d asta, i quali ricomprendono l installazione e l uso dei seguenti presidi ed apprestamenti: Modulo prefabbricato polifunzionale avente le seguenti caratteristiche: a) struttura portante, costituita da telaio di base superiore ed inferiore e montanti in profilati di acciaio zincato con sistema sendzimir, pressopiegati, profilati e sagomati a freddo a giunti saldati, con angoli esterni arrotondati antinfortunio ed esterni arrotondati antiannidamento; b) pareti esterne ed interne in pannelli modulari sandwich dello spessore di 40mm., finitura a buccia d'arancia liscia senza micronervature con supporti in lamiera zincata dello spessore di 0,5mm., isolante interno in poliuretano espanso di densità pari a 40kg/mc. avente coefficiente di trasmissione termica pari a 0,38Kcal/mqhC. Completamente lavabili; c) coperture in pannelli modulari sandwich dello spessore di 40mm., finitura a buccia di arancia liscia senza micronervature con supporti in lamiera zincata preverniciata dello spessore di 0,5mm e isolante interno in poliuretano espanso di densità pari a 40Kg/m, avente coefficiente di trasmissione termica pari a 0,38Kcal/mqhC, rinforzati da una particolare sagoma esterna grecata per permettere eventuali interventi di manutenzione. Completamente lavabili; d) gronda perimetrale in acciaio zincato preverniciato completa di pluviali per il deflusso delle acque piovane; 13

14 e) pavimento realizzato con traverse di rinforzo in lamiera zincata, saldate al telaio di base, piano pavimento in materiale ligneo con trattamento antiumidità, pavimento in PVC in rotoli ancorati al piano con adeguati collanti. Completamente lavabili; f) accessori e completamenti tipo viti, bulloni, sigillanti, guarnizioni necessari per completare tutte le opere meccaniche; g) verniciatura con ciclo comprendente spazzolatura e sgrassaggio delle superfici, uno strato di primer con funzione di sottofondo antiruggine e due strati di verniciatura elettrostatica a finire; h) Infissi realizzati in alluminio preverniciato della serie R 40 completi di accessori e chiusure tamponati con pannelli ciechi print e vetri camera; i) impianto elettrico realizzato con canaletta sovrapposta autoestinguente nella misura di un punto luce e una presa d'attacco per ogni ambiente, un interruttore magnetotermico differenziale, colonne montanti con scatole di derivazione dal differenziale alle rispettive utenze, cavetto per la messa a terra. Tutti i componenti sono a norma CEI; delle dimensioni di mt. 6,00x2,50x2,50 Cellula bagno, inserita nel modulo prefabbricato descritto nella voce precedente, realizzata con pavimento in vetroresina, n 1 wc e n 1 lavabo in ceramica smaltata completi di accessori e rubinetteria in ottone cromato; n 1 doccia a pavimento completa di impianto idrico realizzato con tubazione di rame senza saldature, ricotto in rotoli senza saldature con rivestimento in PVC, completo di raccorderia a stringere bronzata per le acque bianche, tubazione in PVC tipo 14

15 pesante, completo di innesti saldati a tenuta stagna per le acque nere; ciclo acqua caldo/fredda con scaldino rapido da 15lt., predisposizione per l'allacciamento alle reti esterne. Completa di porta in alluminio con serratura a scrocco elastico e finestrino in vasistas per illuminazione ed areazione naturale. Delle dimensioni nette interne di mt. 1,30x1,10 Recinzione di sicurezza di elevata resistenza, di basso ingombro, leggera e facile da manipolare, da fissare su struttura portante già predisposta. Costruita in polietilene durevole ad alta densità semi rigida. Elevata resistenza alla trazione. 15

16 Colonnina per porta recinzione di colore arancione. Robusto tubo di acciaio a prova di ruggine con rivestimento galvanico, base pesante per una maggiore stabilità. Altezza m.1,00. Mantovane di protezione a servizio dei ponteggi completi di tubolati in acciaio, tiranti di tenuta, il trasporto sul posto, lo smontaggio, il trasporto di ritorno al deposito Ponteggio autosollevante per impiego di facciata con intervallo di ancoraggio non superiore a 6,00 m per una massima altezza di lavoro fino a 80 m, fornito e posto in opera, compresi ogni altro onere e magistero per dare il lavoro finito a perfetta regola d'arte, Per il 1 mese o frazione bicolonna max capacità di carico 2600 kg Caratteristiche tecniche: Min/Max Lunghezza piattaforma 7,8-25,00 m Lunghezza piattaforma standard 21,60 m 16

17 Larghezza piattaforma 0,8 m Lunghezza estensioni a parete standard 0,8 m Max capacità di carico 2600 Kg Max altezza di lavoro (colonna ancorata) 80 m Intervallo ancoraggi 3-6 m Velocità di sollevamento 10,6 m/min. Potenza installata (motori elettr.) 4 x 1,5 kv Potenza assorbita 10 kva Trabatello mobile in tubolare, completo di ritti, piani di lavoro, ruote e aste di stabilizzazione A due ripiani, altezza utile di lavoro 5,4 m 17

18 18

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