Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento

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1 Ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento - Definizione di ambiente confinato; - La Legislazione applicabile; - Casi di studio; - La qualificazione delle imprese operanti nel settore; - La normativa applicabile; - Attività di ricerca e futuri sviluppi. -Il manuale illustrato INAIL; Bologna Ing. Luciano Di Donato I Tecnologo INAIL

2 Ambiente Confinato Luogo totalmente o parzialmente chiuso, che non è stato progettato e costruito per essere occupato in permanenza da persone, né destinato ad esserlo, ma che all occasione, può essere occupato temporaneamente per l esecuzione di interventi lavorativi come l ispezione, la riparazione, manutenzione, pulizia 2 [OSHA-INRS]

3 Ambiente Confinato Ci si riferisce ad uno spazio che per conformazione ha aperture limitate per l accesso e l uscita, ha una sfavorevole ventilazione naturale che potrebbe contenere agenti chimici pericolosi o permettere il formarsi di atmosfere pericolose e che non è stato progettato per la permanenza di lavoratori [NIOSH] 3

4 Freon Ambiente confinato si intende uno spazio circoscritto, caratterizzato da limitate aperture di accesso e da una ventilazione naturale sfavorevole, in cui può verificarsi un evento incidentale importante, che può portare ad un infortunio grave o mortale, in presenza di agenti chimici pericolosi (ad es. gas, vapori, polveri). Ventola di aspirazione Botola di accesso 15 m 3 Scala a pioli REGIONE MARCHE AZIENDA U.S.L. N. 4 - SENIGALLIA PREVENZIONE E SICUREZZA DEGLI AMBIENTI DI LAVORO Ing. Luciano Di Donato

5 Ing. Luciano Di Donato

6 Eventi indagati dai Servizi di prevenzione presenti nell archivio (aggiornato settembre 2011) Tipo Ambiente confinato N eventi N decessi Cisterne/Serbatoi Vasche 7 14 Silos 6 6 Camere 3 3 Altro (stive, condotti, canalizzazioni,..) 3 4 Totale Tabella estratta da: Banca dati Sorveglianza degli infortuni mortali e gravi - DPO Ing. Luciano Di Donato

7 Distribuzione dei lavoratori deceduti per attività economica. Valori %. Attività economica Costruzione di opere idrauliche/altri lavori speciali di costruzione (lavori di fondazione, inclusa la palificazione, perforazione e costruzione pozzi ) totale 16,7 Smaltimento dei rifiuti solidi, delle acque di scarico e simili 11.9 Commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli e motocicli; vendita al dettaglio di carburanti per autotrazione 11.9 Fabbricazione di prodotti chimici e di fibre sintetiche e artificiali 7.1 Coltivazioni agricole, orticoltura, floricoltura/ coltivazioni agricole associate all allevamento Produzione e distribuzione di energia elettrica, gas, e acqua 7.1 Altre 38.2 Totale Tabella estratta da: Banca dati Sorveglianza degli infortuni mortali e gravi - DPO ,5 Ing. Luciano Di Donato

8 Distribuzione dei lavoratori deceduti per tipo di incidente. Valori % Incidente totale Contatto con gas asfissianti 53.5 Caduta dall alto o in profondità 25.6 Fuoriuscita di gas, vapori a bassa temperat. 11,6 Caduta dall'alto di gravi (terra, ) 4.7 Contatto con liquidi meteorici 2.3 Sviluppo fiamme 2.3 Totale Tabella estratta da: Banca dati Sorveglianza degli infortuni mortali e gravi - DPO Cadute a volte provocate da contatto con gas (cui segue annegamento) In Silos con materiali granulari consegue asfissia Ing. Luciano Di Donato

9 Distribuzione dei lavoratori deceduti per mansione svolta. Valori % in ordine decrescente. Mansione Meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili (esclusi gli addetti alle linee di montaggio industriale) totale 17.5 Professioni non qualificate nei servizi alle persone ed assimilati 10.0 Agricoltori e operai agricoli specializzati 5.0 Professioni non qualificate delle miniere, delle costruzioni, e delle attività industriali Operai addetti a macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende, gestori e responsabili di piccole imprese Facchini, addetti allo spostamento merci ed assimilati; Personale ausiliario addetto all'imballaggio, al magazzino ed alla consegna merci Conduttori di impianti chimici, petrolchimici, cementifici, per la produzione di energia elettrica e assimilati Altre mansioni 42.5 Totale Ing. Luciano Di Donato

10 Distribuzione dei lavoratori deceduti per titolo di studio. Valori %. TITOLO DI STUDIO 48% 9% 30% 13% diploma scuola superiore qualifica professionale licenza media o avviam profess licenza elementare Tabella estratta da: Banca dati Sorveglianza degli infortuni mortali e gravi - DPO Dr. Giuseppe Campo e Dr. Mauro Pellicci Ing. Luciano Di Donato

11 Ing. Luciano Di Donato

12 Normativa di riferimento D.Lgs. n. 81/2008 ISPESL 2008 NIOSH (19) SUVApro i I HSE INDG Ing. Luciano Di Donato

13 La qualificazione delle imprese del settore volontaria oppure obbligatoria? Nell ambito dei lavori del Comitato 3 Qualificazione delle imprese in ragione della particolarità e dei rischi connessi ai lavori in ambienti sospetti di inquinamento si è proposto che la qualificazione per le imprese che opereranno in questo settore fosse obbligatoria. Il passo successivo è stato determinare i criteri minimi che dovranno possedere le imprese per qualificarsi in questo settore che ora sono contenuti nel DPR 177 del e che sono quindi COGENTI INFORMAZIONE, FORMAZIONE ED ADDESTRAMENTO ANCHE NELL USO DELLA STRUMENTAZIONE DA UTILIZZARE SONO PUNTI FOCALI DI QUESTA QUALIFICAZIONE Ing. Luciano Di Donato

14 Ambienti confinati:la qualificazione delle imprese DPR 177/2011 Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinati Art. 1 Finalità e ambito di applicazione Costituito da 4 articoli Art. 2 Qualificazione nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati Art. 3 Procedure di sicurezza nel settore degli ambienti sospetti di inquinamento o confinati Art. 4 Clausola di invarianza finanziaria Ing. Luciano Di Donato

15 Ambienti confinati:la qualificazione delle imprese Art. 1 definizione dei criteri di qualificazione e dei criteri di idoneità tecnico professionali si applica ai lavori sospetti di inquinamento di cui agli art. 66 e 121 all. IV punto 3 del d.lgs. 81/2008 Il Subappalto in relazione alle attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento deve: essere espressamente autorizzato dal datore di lavoro committente che ha la disponibilità giuridica dei luoghi in cui si svolge l appalto o la prestazione di lavoro autonomo e certificato ai sensi del Titolo VIII capo I, del d.lgs. 10/09/2003 e smi Ing. Luciano Di Donato

16 Ambienti confinati:la qualificazione delle imprese Art. 2 Qualsiasi attività attività lavorativa nel nel settore degli degli ambienti sospetti di di inquinamento o confinati può può essere essere svolta svolta unicamente unicamente da da imprese imprese o o lavoratori lavoratori autonomi autonomi qualificati qualificati in in ragione ragione del del possesso dei dei seguenti requisiti: e) a) possesso integrale applicazione di dispositivi di delle protezione vigenti disposizioni individuale, in strumentazione materia di valutazione e attrezzature dei rischi, di lavoro sorveglianza idonei alla sanitaria prevenzione e misure dei di rischi gestione propri delle delle emergenze; attività lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati e avvenuta effettuazione di attività di addestramento all uso corretto di tali dispositivi, b) integrale e vincolante applicazione anche del comma 2 dell articolo 21 del d.lgs. n. 81/2008, nel strumentazione e attrezzature, coerentemente con le previsioni di cui agli articoli 66 e 121 e caso di imprese familiari e lavoratori autonomi; all allegato IV, punto 3, del d.lgs. n. 81/2008; c) presenza di personale, in percentuale non inferiore al 30% della forza lavoro, con esperienza f) avvenuta effettuazione di attività di addestramento di tutto il personale impiegato per le attività almeno triennale relativa a lavori in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, assunta lavorative in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, ivi compreso il datore di lavoro, con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato ovvero anche con altre tipologie relativamente alla applicazione di procedure di sicurezza coerenti con le previsioni di cui agli articoli contrattuali o di appalto, a condizione, in questa seconda ipotesi, che i relativi contratti siano stati 66 e 121 e dell allegato IV, punto 3, del d.lgs. n. 81/2008; preventivamente certificati ai sensi del Titolo VIII, Capo I, del d.lgs. 276/2003. Tale esperienza g) rispetto deve essere delle vigenti necessariamente previsioni, ove in possesso applicabili, dei in lavoratori materia di che Documento svolgono Unico le funzioni di Regolarità di preposto; Contributiva; d) avvenuta effettuazione di attività di informazione e formazione di tutto il personale, ivi compreso il h) integrale datore di applicazione lavoro ove impiegato della parte per economica attività lavorative e normativa in ambienti della contrattazione sospetti di inquinamento collettiva di o settore, compreso confinati, specificamente il versamento della mirato contribuzione alla conoscenza all eventuale dei fattori ente di rischio bilaterale propri di riferimento, di tali attività, ove oggetto la prestazione di verifica di sia apprendimento tipo retributivo, e aggiornamento. con riferimento ai contratti e accordi collettivi di settore sottoscritti da organizzazioni dei datori di lavoro e dei Ing. lavoratori Luciano Di comparativamente Donato più rappresentative sul piano nazionale.

17 Individuare le aziende individuare gli ambienti Ing. Luciano Di Donato

18 Art.1 Finalità e ambito di applicazione 4. Restano altresì applicabili, limitatamente alle fattispecie di cui al comma 3, fino alla data di entrata in vigore della complessiva disciplina del sistema di qualificazione delle imprese di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e fermi restando i requisiti generali di qualificazione le procedure di sicurezza di cui agli articoli 2 e 3, i criteri di verifica della idoneità' tecnicoprofessionale prescritti dall'articolo 26, comma 1, lettera a), del medesimo decreto legislativo. acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato; Ing. Luciano Di Donato

19 La legislazione applicabile è il D.Lgs. 81/2008 E' vietato consentire l'accesso dei lavoratori in pozzi neri, fogne, camini, fosse, gallerie e in generale in ambienti e recipienti, condutture, caldaie e simili, ove sia possibile il rilascio di gas deleteri, Senza che sia stata previamente accertata l'assenza di pericolo per la vita e l'integrita' fisica dei lavoratori medesimi, ovvero senza previo risanamento dell'atmosfera mediante ventilazione o altri mezzi idonei. Quando possa esservi dubbio sulla pericolosita' dell'atmosfera, i lavoratori devono essere legati con cintura di sicurezza, vigilati per tutta la durata del lavoro e, ove occorra, forniti di apparecchi di protezione. Ing. Luciano Di Donato

20 La legislazione applicabile è il D.Lgs. 81/2008 L'apertura di accesso a detti luoghi deve avere dimensioni tali da poter consentire l'agevole recupero di un lavoratore privo Dimensioni di sensi. dei passi d uomo e aperture di accesso alle strutture: Norma UNI EN 124 punto n. 7.3, UNI EN 547 Sicurezza del Macchinario e le misure antropometriche indicate dalla Norma Allegato IV requisiti UNI EN dei 547- luoghi 3:2009 di lavoro, capo 3 3. VASCHE, CANALIZZAZIONI, TUBAZIONI, SERBATOI, RECIPIENTI, SILOS 45 cm 3.1. Le tubazioni, le canalizzazioni e i recipienti, quali vasche, serbatoi e simili, in cui debbano entrare lavoratori per operazioni di controllo, riparazione, Cm 60 manutenzione o per altri motivi dipendenti dall'esercizio dell'impianto o dell'apparecchio, devono essere provvisti di aperture di accesso Si ricorda che una persona adulta occupa mediamente lo spazio aventi di una dimensioni elisse avente non asse inferiori maggiore a cm. di cm pere 40 asse o diametro minore di non 45 inferiore cm. Tali a cm. dimensioni 40. vanno aumentate qualora si preveda di utilizzare bombole o DPI che aumentino gli ingombri. Ing. Luciano Di Donato

21 Le dimensioni dell accesso/ uscita, con la ricerca dell individuazione di dimensioni minime riferendosi alle norme tecniche disponibili (Norma UNI EN 547-1,2,3:2009: misure antropometriche, Norma UNI EN 124 punto n. 7.3: Dimensioni dei passi d uomo e aperture di accesso alle strutture; Norma UNI EN 547: sicurezza del macchinario). Le dimensioni così ottenute vanno poi verificate in relazione alla necessità di consentire l agevole recupero di un lavoratore privo di sensi (D.Lgs 81/08 art. 66 e allegato IV punto 3.1) e alle esigenze di utilizzo di specifiche attrezzature per il salvataggio (autorespiratori, barelle, ecc.); si ricorda infatti che una persona adulta occupa mediamente lo spazio di una elisse avente asse maggiore di 60 cm e asse minore di 45 cm. Tali dimensioni vanno aumentate qualora si preveda di utilizzare bombole o DPI che aumentino gli ingombri. 45x18cm 63cm 36x19cmm 64 cm Maschere intera a pressione negativa con raccordo filettato EN costituita da: facciale esterno stampato, schermo panoramico a grande visibilità 31x22cm 67 cm Cm 60 Cm 60 Cm 60 Respiratori autonomi a circuito chiuso ad ossigeno compresso Respiratori autonomi a circuito chiuso ad ossigeno chimico Respiratori autonomi ad aria compressa Ing. Luciano Di Donato Filtro combinato a vite unificata EN per: vapori organici con punto di ebollizione superiore a 65 C e gas e vapori inorganici, polveri, fumi e nebbie

22 Ing. Luciano Di Donato Ing. Loriana Ricciardi

23 Ing. Luciano Di Donato Ing. Loriana Ricciardi

24 Ing. Luciano Di Donato Ing. Loriana Ricciardi

25 Ing. Luciano Di Donato Ing. Loriana Ricciardi

26 Figura 1: equivalenza potere distruttivo L importanza dell identificazione precoce di eventuali difetti, deriva dalla considerazione che nei generatori di vapore, l elevata energia immagazzinata, la notevole temperatura di lavoro delle lamiere del corpo a pressione, fanno sì che un eventuale anomalia possa rapidamente evolvere in una rottura, con conseguente pericolo di scoppio per il fortissimo aumento di volume dovuto all improvvisa vaporizzazione dell acqua. Una caldaia a vapore ha il potenziale di una bomba: se si riporta su un grafico in ascisse il contenuto d'acqua e in ordinate la quantità di esplosivo in grado di generare l equivalente effetto distruttivo, indicando con le linee inclinate nel diagramma le varie pressioni di esercizio, ci si può rendere conto dell elevato potere distruttivo potenziale di questi sistemi Ing. Luciano Di Donato

27 Articolo Presenza di gas negli scavi 1. Quando si eseguono lavori entro pozzi, fogne, cunicoli, camini e fosse in genere, devono essere adottate idonee misure contro i pericoli derivanti dalla presenza di gas o vapori tossici, asfissianti, infiammabili o esplosivi, specie in rapporto alla natura geologica del terreno o alla vicinanza di fabbriche, depositi, condutture di gas, che possono dar luogo ad infiltrazione di sostanze pericolose. 2. Quando sia accertata o sia da temere la presenza di gas tossici, asfissianti o la irrespirabilità dell aria ambiente e non sia possibile assicurare una efficiente aerazione ed una completa bonifica i lavoratori devono essere provvisti di idonei D.P.I. delle vie respiratore, ed essere muniti di idonei D.P.I. collegati ad un idoneo sistema di salvataggio, che deve essere tenuto all esterno dal personale addetto alla sorveglianza (in continuo collegamento con gli operai all interno ed in grado di sollevare prontamente all esterno il lavoratore) Ing. Luciano Di Donato

28 Osservatorio sul lavoro Roma Capitale 5 anni di osservazione 149 accessi 236 imprese Ing. Di Donato Ing. Pireddu

29 Dati rilevati dalla banca INAIL infortuni gravi e mortali - INFORMO Ing. Di Donato Ing. Pireddu

30 QUANDO SI APPLICANO DELLE RESINE E IN PARTICOLARE QUANDO DALLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SI E ACCERTATO CHE L AMBIENTE E CONFINATO VA STUDIATA CON PARTICOLARE ATTENZIONE LA SCHEDA DI SICUREZZA Utilizzare un prodotto con un basso grado d infiammabilità (bassa percentuale di solventi); Predisporre una ventilazione aspirante per impedire accumuli pericolosi; Evitare quindi resine ad alto contenuto di solventi molto infiammabili (ad esempio resine stireniche e isoftaliche); Evitare di utilizzare perossidi (i perossidi sono sostanze comburenti e quindi sono sostanze chimiche che possono dar luogo ad ossidazioni violente). Evitare quindi resine isoftaliche; Valutare e quindi evitare qualunque fonte di innesco; Predisporre un estintore o un sistema antincendio adeguato alla tipologia di intervento; Utilizzare i DPI di III categoria se previsti dall analisi dei rischi; Per i rischi a lungo termine Utilizzare resine che hanno basse percentuali di sostanze cancerogene e/o mutagene (quali ad esempio lo stirene gruppo 2 iarc) e fibre di vetro (si consultino documenti legislativi di riferimento e linea guida ad es. su fav del 25/03/2015)

31 Ing. Luciano Di Donato

32 È vietato destinare al lavoro locali chiusi sotterrane o semisotterranei. In deroga alle disposizioni di cui al comma 1, possono essere destinati al lavoro locali chiusi sotterranei o semisotterranei, quando ricorrano particolari esigenze tecniche. In tali casi il datore di lavoro provvede ad assicurare idonee condizioni di aerazione, di illuminazione e di microclima. L organo di vigilanza può consentire l uso dei locali chiusi sotterranei o semisotterranei anche per altre lavorazioni per le quali non ricorrono le esigenze tecniche, quando dette lavorazioni non diano luogo ad emissioni di agenti nocivi, sempre che siano rispettate le norme del presente Decreto Legislativo e si sia provveduto ad assicurare le condizioni di cui al comma 2. Ing. Luciano Di Donato

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47 Punti fondamentali per l elaborazione delle procedure di sicurezza Misure e precauzioni preliminari Valutazione dei rischi Procedure operative Segnaletica Cartellone Idoneità sanitaria Esecuzione dei lavori Infor. Formaz. Addestr. Idoneità per la mansione specifica Indicazioni per Lavoratori in Indicazioni per Lavoratori off Sia aziendale che terzo Conoscere i pericoli e la procedura di lavoro Impedire l accesso ai non autorizzati Assicurare la presenza Ing. Luciano Di Donato

48 Storia illustrata Qualificazione dell impresa Rischi da interferenza Analisi dei rischi e procedura operativa A.R. e Procedura operativa DLC e informazioni ai lavoratori del DLA Protezione vie respiratorie Rischio sostanze pericolose o carenza O2 DPI DPI cadute dall alto Imbragature Piano di emergenza Incendio, Esplosione attrezzature di lavoro Mezzi e dispositivi di salvataggio Procedure di emergenza e salvataggio Ing. Luciano Di Donato Gestione dell emergenza

49 8 Allegati Modulo autorizzativo 1a Modulo autorizzativo 1b SETTORE RICERCA, CERTIFICAZIONE E VERIFICA Elenco esemplificativo di fattori di rischio Aspetti tecnici da conoscere e valutare prima dei lavori Esempio di lista di controllo Sostanze tossiche e asfissianti e incidenti tipo Cartellonistica Principali riferimenti Legislativi

50 Grazie per la cortese attenzione Dr. Ing. Luciano Di Donato I Tecnologo DIT ROMA l.didonato@inail.it Ing. Luciano Di Donato

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(1). IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Visto l'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400; D.P.R. 14 settembre 2011, n. 177 (1). Regolamento recante norme per la qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti, a norma dell'articolo

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