VIAGGIARE SICURI PER STRADA

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1 VIAGGIARE SICURI PER STRADA Il 21 marzo 2013 la classe I L del plesso di via Brizio, ha accolto, nell aula LIM dell Istituto, la vigilessa Fabiola Bevilacqua, che ha condotto una lezione sulla segnaletica stradale. La proiezione di un disegno ha mostrato alcuni elementi fondamentali della strada: attraversamenti pedonali e ciclabili, carreggiate e corsie, marciapiedi e banchine. La vigilessa ha dunque iniziato a porci delle domande, partendo dalla richiesta della definizione di strada. Non c era nessuno che di noi non lo sapesse, abbiamo infatti risposto quasi unanimemente che fosse una via di comunicazione. Poi siamo riusciti a sorprenderla, quando ha chiesto come si presentasse un tempo, all epoca dei Romani: era lastricata, fatta di lastre o blocchetti, connessi tra loro e disposti su uno strato di malta. Lo abbiamo studiato in storia affrontando un periodo dove gli unici mezzi di trasporto erano costituiti da carri trainati da buoi o nelle migliori delle ipotesi da cavalli. Le strade sono cambiate molto da allora. Oggi sono assai numerose e sono invase dal traffico. Noi ci ritroviamo a percorrerne infiniti grovigli da quelle urbane alle extraurbane, da quelle provinciali a quelle statali, dalle tangenziali alle autostrade, transitate e consumate da tanti veicoli. La viabilità è regolamentata dal Codice della strada, che a dire della vigilessa, viene costantemente aggiornato, per essere adeguato alle direttive dell Unione Europea e ai veloci mutamenti della società. Il Codice si occupa di tutti gli aspetti che riguardano la circolazione di auto, motocicli e altri mezzi di trasporto, nonché degli spostamenti dei pedoni. Ognuno di essi deve attenersi alla segnaletica stradale, l insieme delle indicazioni, che servono a facilitare la circolazione e il rispetto delle norme. Tutti devono imparare il linguaggio dei segnali stradali. Esso è universale, dobbiamo immaginarlo come una lingua straniera, che dobbiamo apprendere per muoverci con sicurezza anche all estero. Questo è quanto ha sostenuto la vigilessa che ha poi chiesto cosa sapessimo dell attraversamento pedonale. Chiunque di noi è stato in grado di individuarlo nell immagine mostrata, poiché riconoscibilissimo dalle strisce bianche, che ci ritroviamo anche all ingresso del nostro Istituto. Tuttavia ha suscitato una certa meraviglia, scoprire, perché non lo sapevamo, che un ciclista possa attraversarlo soltanto a piedi, scendendo dalla propria bici. Pensate un automobilista che investisse il malcapitato, potrebbe aver ragione, qualora egli si trovasse in sella. Sempre a proposito dell attraversamento pedonale la simpatica vigilessa ha indicato il salvagente, non certamente quello che si usa al mare, ma quella parte della strada rialzata, riservata ai pedoni per ripararsi e sostare durante l attraversamento. Altra scoperta sorprendente è stato il chiarimento fornito dalla vigilessa in merito al marciapiede e alla banchina. Il primo è risaputo che faccia riferimento alla parte della strada rialzata, mentre il secondo è il bordo della strada al di fuori della carreggiata. Alla domanda da quale parte della strada cammineremmo qualora ci trovassimo in una zona periferica, magari di campagna, dove non ci fosse il marciapiede, buona parte di noi ha risposto che avrebbe camminato a destra della carreggiata. Ma la vigilessa ha smentito le nostre convinzioni, invitandoci a ragionare: il Codice suggerisce e invita il pedone a camminare dal lato in cui si vedono arrivare i veicoli, in quanto ciò consente eventualmente di evitarli e di mettersi in sicurezza.

2 Successivamente siamo stati proiettati nel mondo della segnaletica orizzontale, verticale, luminosa e manuale: la prima si presenta con dei segni colorati sull asfalto, la seconda con cartelli dalle forme e colori particolari, la terza con luci dalle forme e colori diversificati e infine l ultima prodotta dalla gestualità di chi regola il traffico. La vigilessa ha descritto e spiegato i segnali triangolari di pericolo, di precedenza, quelli circolari di obbligo e di divieto e i segnali quadrati e rettangolari di informazione. Abbiamo fatto una bella figura, poiché tra i segnali di pericolo abbiamo riconosciuto l attraversamento pedonale e ciclabile, tra i segnali di precedenza abbiamo riconosciuto lo STOP, tra quelli di obbligo le direzioni obbligatorie, tra quelli di divieto quello indicante la velocità massima. Tuttavia abbiamo fatto scena, quasi muta, di fronte al divieto di segnalazioni acustiche, in quanto non siamo stati in grado di dire in quale luogo potesse trovarsi. Abbiamo scoperto che si potesse trovare davanti a un ospedale o una casa di riposo. La vigilessa ci ha invitato poi a riflettere sulla segnaletica: Quale tra la luminosa, orizzontale verticale e manuale assume un valore superiore rispetto alle altre? Tanti di noi hanno risposto che il più importante fosse il semaforo, che alterna i tre colori per segnalare il via libera, la necessità di fare attenzione e l obbligo di fermarsi. Ma abbiamo scoperto che in presenza del vigile, la segnaletica manuale si pone al di sopra delle altre. È proprio vero che non si finisce mai di imparare La nostra vigilessa è stata sorprendentemente abile nel guidarci tra i meandri della circolazione nonché capace di trasmetterci le regole fondamentali per viaggiare sicuri per strada. A lei rivolgiamo il nostro più sentito: GRAZIE! THOMAS VIA LIBERA! ADESSO POSSO PASSARE. Giovedì 4 aprile, la nostra classe, la I H, ha accolto nell aula LIM del plesso di via Brizio la vigilessa Fabiola Bevilacqua. Perché è intervenuta? Ma per parlare delle regole che ci possono permettere di difenderci dai pericoli del traffico e di non essere a nostra volta causa di rischio per gli altri utenti della strada: gli automobilisti, i ciclomotoristi, i motociclisti ecc Ormai ce lo ricordano tutti i nostri insegnanti: la sicurezza stradale è diventata materia di studio, proprio come previsto dal Codice della Strada ed è considerata un area tematica importante nel percorso di formazione del cittadino, dunque anche di noi ragazzi, che dobbiamo conoscere e applicare le regole di comportamento da assumere sulla strada. La vigilessa ha introdotto la lezione, mostrando l immagine di una strada, contrassegnata dalla segnaletica verticale e orizzontale, che abbiamo imparato a riconoscere, grazie alle lezioni precedenti che la vigilessa ha tenuto. Abbiamo infatti compreso che la strada è un luogo pubblico, che appartiene a tutti e il suo uso deve essere disciplinato per circolare in sicurezza. Alla vista della fotografia di una strada, alcuni compagni hanno voluto prendere la parola, raccontando le proprie esperienze personali.

3 La nostra amica Anna ha riferito un episodio e chiesto consiglio: Mentre attraversavo la strada, ho provato tanta paura, quella di essere investita, perché è sopraggiunta un auto a velocità sostenuta. Come posso evitare tale pericolo?. La vigilessa ha risposto: Prima di attraversare bisogna controllare bene, sia da una parte che dall altra, cercando di capire con quale velocità i veicoli si stanno avvicinando a noi. Tutti noi abbiamo riconosciuto e confessato la cattiva abitudine di percorrere la strada distrattamente. Anche Imelda ha vissuto la stessa esperienza, ma con esito ben diverso: Mi trovavo con mia zia ad attraversare la carreggiata, quando è arrivata un auto. Essa non è riuscita a fermarsi in tempo, mia zia è caduta, riportando delle ferite, che per fortuna si sono rilevate solo superficiali. È giusto che un auto rallenti la propria corsa solo alla vista dei pedoni?. La vigilessa ha sottolineato quanto sia pericoloso il momento dell attraversamento: Bisogna imparare ad ascoltare il rumore dei veicoli, riflettendo e valutando se l attraversamento sia possibile in condizioni di sicurezza e tranquillità. Inoltre è necessario percorrere la strada né di corsa né troppo lentamente, verificando che i conducenti dei veicoli ci abbiano notato e scegliendo di non attraversarla, se essi sono in avvicinamento. Naturalmente, anche i conducenti sono obbligati a rallentare e a fermarsi alla vista dei pedoni In effetti riflettendoci un po, la colpa non è soltanto degli automobilisti, ma anche nostra, perché spesso non attraversiamo sulle strisce pedonali, oppure ci buttiamo sulla strada all improvviso e di corsa. Il nostro compagno Nabil ha invece raccontato: Ero in bicicletta e pur avendo segnalato con il braccio la svolta a sinistra, un auto mi ha quasi sfiorato. In un altra occasione, attraversando sulle strisce pedonali e pur essendo sceso dalla bici, un automobilista si è fermata all ultimo momento e mi ha urlato che non potessi farlo. Io credo di aver rispettato il Codice della strada, ma il conducente?. La vigilessa ha rassicurato il nostro amico, perché lui ha seguito in pieno le regole, mentre sono gli automobilisti che ha incontrato che hanno dimostrato di non conoscere bene il Codice e di non rispettarlo. Un altro compagno, del quale abbiamo preferito non fare il nome, ha confessato alla vigilessa di avere attraversato un incrocio, sebbene il rosso del semaforo ne vietasse il passaggio. Potevo non c era nessuna macchina! : ha esclamato. La vigilessa non ha apprezzato il suo intervento, infatti lo ha richiamato al rispetto delle regole: Il pedone deve attenersi alla segnaletica luminosa. Un incrocio è il punto di confluenza di più strade, quindi è critico e imprevedibile. L attraversamento azzardato di un pedone potrebbe rendere ancora più pericolosa una situazione già critica. A tal proposito abbiamo scoperto che il Codice della strada ha previsto delle multe considerevoli per i pedoni che vengono sorpresi ad attraversare con il semaforo rosso: pensate fino a 180 euro. In seguito la vigilessa ha mostrato delle immagini per spiegare il diritto di precedenza. La prima è stata la figura di un trattore e di un carro trainato da buoi e la dottoressa ha chiesto: Chi ha la precedenza?. Riad ha subito risposto che ad avere la precedenza era il trattore, in quanto mezzo più veloce, mentre Assija ha dato la stessa risposta con un altra motivazione: il trattore, essendo alla destra del carro, ha la precedenza. Hanno sbagliato entrambi, perché la vigilessa ha spiegato: Deve passare il carro trainato dai buoi, in quanto ha la propria destra libera. Questo è ciò che afferma il Codice della Strada.

4 La seconda figura presentava una strada sterrata con un carro trainato da un asino e un gregge di pecore. In questo caso abbiamo scoperto che il carro doveva attendere il passaggio delle bestie, perché anche se ci si trova in aperta campagna, su una strada non asfaltata, vige sempre e comunque il nostro Codice della Strada ha specificato la vigilessa. Proprio come gli automobilisti, i ciclisti e i motociclisti! Tutti devono fermarsi e dare la precedenza ai pedoni che stanno attraversando una strada!: ha esclamato un compagno. Infine un ultima immagine presentava una strada chiusa per lavori in corso. Possono percorrerla tutti?: ha domandato la vigilessa. Ma a questa richiesta abbiamo saputo risponderle: Solo chi ha l autorizzazione può percorrerla!. È stato un incontro piacevole e interessante, perché la vigilessa ci ha consentito di presentare la nostra esperienza, sciogliendo i nostri dubbi e rafforzando le nostre certezze. Bisogna conoscere il Codice della Strada per muoversi senza correre rischi e poter affermare: Adesso posso passare!. Classe I H LE REGOLE CHE SALVANO LA VITA 9 ottobre La nostra classe, la II H, ha accolto la vigilessa Francesca per parlare di sicurezza stradale. Le strade sono beni di uso comune: tutti devono poterle utilizzare, ricordando che non ci appartengono e che solo il rispetto di determinate regole ne consente un uso adeguato. Esse sono luoghi frequentati e molto pericolosi: le regole servono a diminuire i rischi connessi alla circolazione di veicoli e persone. Se verifichiamo le cause degli incidenti stradali, troveremo che nella maggior parte dei casi sono provocati da comportamenti imprudenti, che nascono dal mancato rispetto delle norme appositamente create per rendere più sicura la circolazione. Queste norme sono raccolte nel Codice della strada, una vera e propria raccolta di leggi, che ci dice come devono essere fatte le strade, quali caratteristiche tecniche devono avere i mezzi di trasporto, come devono presentarsi ed essere interpretati i segnali stradali, come si devono comportare motociclisti e pedoni e stabiliscono le sanzioni, nelle quali incorrono quanti violano le norme. La vigilessa ci ha spiegato che, tra le norme da ritenere più importanti, è sicuramente una regola non scritta, l essere responsabili. Essa ha carattere generale e riguarda il comportamento da tenere sulla strada, sia che si guidi un mezzo o si vada in bicicletta, sia che si cammini. Il pedone deve attraversare solo sulle strisce e, prima di percorrere la strada, deve guardare a destra e a sinistra; camminare e non correre sul marciapiede; fermarsi di fronte a un semaforo e attraversare solo con il verde. Il ciclista non deve servirsi del marciapiede, non deve pedalare facendo zig zag, deve segnalare sempre le svolte con il braccio e dotare il mezzo di trasporto degli accessori che ne garantiscono la

5 sicurezza: un fanalino anteriore da accendere dopo il tramonto, il campanello e il fanalino rosso per segnalare la propria presenza. L automobilista non deve passare con il rosso o parcheggiare in luoghi vietati o aprire la portiera avventatamente. Guidare un veicolo a motore non è facile. È necessario conoscere le norme della circolazione e della segnaletica stradale, bisogna mantenere un saldo controllo dei nervi per affrontare nel modo migliore ogni imprevisto. Condurre un veicolo senza i necessari requisiti comporta il rischio di causare dei danni a se stessi e agli altri. La strada che oggi percorriamo è una fitta giungla di pericoli, che possiamo evitare assumendo un comportamento responsabile. Aicha e Mohamed

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