Evoluzione del progetto dell Architettura: DAL DISEGNO AL MODELLO BIM
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- Cristiano Piccinini
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1 LABORATORIO INTEGRATO DI COSTRUZIONE E PRODUZIONE EDILIZIA: MODULO PRODUZIONE Evoluzione del progetto dell Architettura: DAL DISEGNO AL MODELLO BIM 1 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
2 Comunicarel Architettura (l idea) 2
3 ITER PER LA REALIZZAZIONE DI UN OPERA ARCHITETTONICA Fase decisionale PIANO DI FATTIBILITA PIANIFICAZIONE DEI PROCESSI Faseprogettuale Preliminare Definitivo Esecutivo Validazione del progetto APPALTO FASE ESECUTIVA Gestione della sicurezza Controllo tecnico del costruito 3 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
4 RAPRESENTAZIONE DELLA FASE PROGETTUALE Esigenze da soddisfare- controllo della fattibilità DPP PROGETTO DEL COMMITTENTE Preliminare Definitivo (progetto dell architetto) Esecutivo (progetto dell ingegnere) studi di forma quantità (di massima) Impatto ambientale definizione dell architettura approvazioni (enti di controllo) materiali tecniche costruttive strutture e impianti pianificazione Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 4
5 COMUNICARE L ARCHITETTURA Preliminare studi di forma Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 5
6 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 6
7 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 7
8 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 8
9 COMUNICARE L ARCHITETTURA Preliminare Impatto ambientale 9 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
10 Elaborarel Architettura (il progetto) 10
11 ELABORARE L ARCHITETTURA Definitivo Definizione dell architettura 11 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
12 processiemetodi per ilprogettodell Architettura A.A prof. Carlo Argiolas 12 rgiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
13 Produrrel Architettura (Simulare Costruire) 13
14 PRODURRE L ARCHITETTURA Esecutivo Tecniche costruttive Prodotti sul mercato Procedure produttive Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 14
15 STRUMENTI PER LA FASE PROGETTUALE MODELLO 2D AUTOCAD DISEGNO DI PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI MODELLO 3D MODELLO 4D ALLPLAN REVIT EDILUS MODELLO DI EDIFICIO PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI MODELLO DI EDIFICIO CON PRODOTTI ELEMENTARI PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI, ELEMENTI PER LA PIANIFICAZIONE, LA GESTIONE, IL COMPUTO ED IL CALCOLO STRUTTURALE 15 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
16 MODELLO 2D AUTOCAD DISEGNO DI PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" processiemetodi per ilprogettodell Architettura A.A prof. Carlo Argiolas 16
17 MODELLO 3D ALLPLAN MODELLO DI EDIFICIO PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI I CAD 3Dmiraronoa supportare la visualizzazionetridimensionale del progettofornendo rendering molto realisticiunitiallapossibilitàdicreareeffettidiluceedombra. 17 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
18 ALLPLAN 18 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
19 -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" ALLPLAN processiemetodi per ilprogettodell Architettura A.A prof. Carlo Argiolas 19
20 ALLPLAN 20 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
21 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" ALLPLAN 21
22 I recenti CAD orientati agli oggetti (OOCAD) hanno sostituito I simboli 2D con oggetti capaci di rappresentare il comportamento degli elementi costruttivi più comuni in quanto visualizzabili secondo viste differenti e dotati anche di attributi non grafici. 22 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
23 o Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" processiemetodi per ilprogettodell Architettura A.A prof. Carlo Argiolas 23
24 24
25 MODELLO 4D REVIT EDILUS MODELLO DI EDIFICIO CON PRODOTTI ELEMENTARI COMPLETI DI DATI OLTRE LE PIANTE, SEZIONI, PROSPETTI.. OTTENGO INFORMAZIONI INDISPENSABILI PER LA PIANIFICAZIONE, LA GESTIONE, IL COMPUTO......IL CALCOLO STRUTTURALE VERFICA TERMICA.VERIFICA ACUSTICA 25 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
26 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 26
27 D.lgs. 163 del 12 Aprile 2006 Principaliinnovazioni: 27 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
28 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 28
29 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 29
30 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 30
31 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 31
32 D.lgs. 163 del 12 Aprile 2006 Principaliinnovazioni: 32 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
33 D.lgs. 163 del 12 Aprile 2006 Principaliinnovazioni: 33 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
34 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM" 34
35 35 Carlo Argiolas -laboratorio di produzione "DAL DISEGNO AL MODELLO BIM"
36 Elementi Elementi del modello Elementi di riferimento Elementi specifici della vista Host Componenti del modello Elementi di annotazione Dettagli Muri Pavimenti Tetti Controsoffitti Scale Finestre Porte Arredi Griglie Livelli Piani di riferimento Note di testo Etichette Simboli Quote Linee di dettaglio Campiture Componenti di dettaglio 2D Aspetto Elementi del modello Caratteristiche fisiche Identità 36
37 Gli elementi possono essere classificati in: Categoria Famiglia Tipo Istanza Gli elementi sono gestiti secondo un ben preciso organigramma gerarchico dal quale si evince che le categorie racchiudono più famiglie appartenenti alla stessa radice. Quest ultime a loro volta contengo più tipi che hanno la caratteristica di possedere parametri comuni ma con valori diversi degli stessi. Ogni tipo inserito nel modello costituisce un istanza che ne possiede le medesime proprietà, ma che possono anche essere modificate a piacimento del progettista creando così istanze differenti. È possibile intervenire, simultaneamente, sulle proprietà di istanze appartenenti allo stesso tipo modificando i parametri di quest ultimo. CATEGORIA Pilastri FAMIGLIA Pilastri circolari Pilastri rettangolari TIPO Pilastro circolare 450mm Pilastro circolare 600mm Pilastro rettangolare 450x600 mm Pilastro rettangolare 600x750 mm 37
38 Interoperabilità Flussi di lavoro in una progettazione BIM 5 INIZIO DEL PROGETTO UNICO GRUPPO DI LAVORO PIU GRUPPI DI LAVORO SPECIALIZZATI Workset: Raccoltadielementidi un progetto. Un worksetgeneralmentecorrisponde a un'areafunzionaledistinta, qualegliinterni, gliesterni, la planimetria o iparcheggi. PROGETTAZIONE DEL MODELLO IN UN UNICA MACROFASE PROGETTAZIONE DEL MODELLO SUDDIVISO IN PARTI Quandosiattiva la condivisione del lavoro è possibiledividere un progetto in piùworkset e assegnare a ciascunodiessidiversimembri del team. LAVORO IN TEAM WORKSET CONDIVISIONE DEL LAVORO Il lavoro in team risultaestremamentesincronizzato grazie ad un unico file centralechegestisceglialtriperiferici GESTIONE DELLE RELAZIONI TRA ELEMENTI VERIFICA VINCOLI E CONGRUENZE CREAZIONE DI UN UNICO MODELLO (UNICO DATABASE) 38
39 Creazione di un unico modello Inizio modellazione Impostazioni del progetto Dati (nome cliente, nome progetto, etc ) Posizione (località, latitudine, longit., etc) Fasi di lavoro Creazione superficie Gestione delle relazioni tra elementi - vincoli Gestione delle relazioni tra elementi - vincoli Gestione delle relazioni tra elementi - vincoli Creazione planimetria Studio delle volumetrie Elementi base dell edificio Fine modellazione Topografia Orientamento dell edificio collocato nel contesto (individuazione nord reale) Creazione di una massa Aggiunta di muri, porte, finestre, aperture, tetti, controsoffitti, etc Conversione delle superfici della massa in muri, tetti, etc Aggiunta di livelli e griglie Visualizzazione del progetto Dettagli Produzione della documentazione edilizia Tavole Piante Sezioni Viste 3D Prospetti Del modello Importati Abachi, computi Locali e aree Relazioni energetiche etc Presentazione del progetto Rendering 39 Animazioni
40 fasi Fasi varianti - 6 pianificazione Ciascuna fase costituisce un periodo ben distinto della vita del progetto. Il software BIM consente di tenere traccia delle fasi in cui le viste o gli elementi vengono creati o demoliti e di create fasi e filtri di fase da applicare alle viste per definire l aspetto del progetto nel corso dei relativi stadi. I filtri della fase consentono inoltre di controllare il flusso di dati del modello di edificio nelle viste e negli abachi per creare documentazione di progetto specifica alle fasi, completa di abachi. È possibile applicare le fasi agli abachi. Ad esempio, in un grande progetto di ristrutturazione, l'abaco delle porte elenca solitamente tutte le porte create nel progetto. In un edificio con centinaia di porte, l'abaco può diventare difficile da gestire, poiché le porte demolite vengono elencate insieme alle porte della fase successiva alla ristrutturazione. Anziché lavorare con un abaco nel quale metà delle porte saranno demolite, è possibile creare un abaco per la fase precedente alla demolizione e uno per la fase successiva alla ristrutturazione, applicando a ciascuno la fase adeguata. È possibile creare il numero di fasi desiderato e assegnare a ciascuna fase elementi del modello di edificio. Demolizione parte fatiscente Abaco finestre 10 finestre demolite FASI Ristrutturazione FILTRO Abaco finestre (tot. 50 finestre) Ampliamento nuova edificazione Abaco finestre 60 finestre inserite La finestra demolita diventa un elemento di riempimento È possibile inserire una nuova finestra vicino a quella demolita Vista con filtro che esclude gli elementi demoliti 40
41 fasi Se si demolisce un elemento in una vista, esso viene contrassegnato come demolito in tutte le viste che presentano la stessa fase. Quando si demolisce un elemento, il suo aspetto cambia in base al filtro delle fasi impostato per la vista. Se si costruisce e demolisce un elemento nella stessa fase, esso viene considerato un elemento temporaneo e viene visualizzato nella vista in base al filtro delle fasi impostato per gli elementi temporanei. Nelle immagini a fianco è raffigurata una vista per la quale è impostato un filtro delle fasi nel quale gli elementi esistenti sono visualizzati con linee blu continue e gli elementi demoliti con linee rosse tratteggiate. In blu gli elementi esistenti In blu gli elementi esistenti In rosso gli elementi demoliti 41
42 varianti Dopo avere sviluppato larga parte del progetto BIM, è possibile utilizzare le varianti di progetto per esaminare alternative di progettazione diverse. Le varianti consentono, ad esempio, di adattare il progetto a eventuali cambiamenti avvenuti nell'ambito progettuale, esaminare altre soluzioni o presentare al cliente più alternative. Grazie alle varianti di progetto, un team può sviluppare, valutare e riprogettare componenti e locali di un edificio all'interno di un unico file di progetto. Ciò significa che alcuni membri del team possono lavorare su varianti specifiche di un elemento, ad esempio la copertura di un edificio, mentre gli altri membri continuano a lavorare sul modello principale. È possibile utilizzare le varianti di progetto per esaminare diversi schemi nel corso dello sviluppo del progetto. Esaminare diversi layout per locali o arredi Variante 1 Varianti Sviluppare Confronto immediato alternative e flessibile tra progettuali soluzioni diverse sostenibili Variante 2 42
43 pianificazione La pianificazione e il controllo dei processi produttivi edilizi, sono attuabili attraverso la filosofia organizzativa globale del Project Management che applica alle attività del progetto una gestione associata ad abilità, conoscenze, strumenti e tecniche per il raggiungimento di obiettivi e requisiti. Durante la fase di pianificazione il progetto viene ridotto ai minimi termini per poi analizzarne tutti i dettagli. Elevati standard qualitativi Complessità tecnologica Project management Controllo dei tempi Elevati standard qualitativi Contesti organizzativi strategici La Work Breakdown Structure, WBS, è la scomposizione funzionale delle attività che dovranno essere svolte per la riuscita del progetto al fine di pianificare i tempi, i costi e le risorse. Fase di pianificazione Gestione dei costi Gestione dei tempi Analisi e valutazione dei rischi Contesti organizzativi strategici La progettazione BIM, nell ambito della pianificazione di un processo permette: 1. Ottimizzazione della gestione dei costi 2. Ottimizzazione della gestione dei tempi grazie alla flessibilità del software e alle innumerevoli possibilità di scomporre l edificio in prodotti elementari, identificabili negli elementi del modello. Stima dei costi Controllo WBS Relazioni di dipendenza tra attività Stima risorse delle attività Stima durata attività Sviluppo attività Identificazione degli stessi Analisi dei rischi Conseguenze Azioni alternative per l eliminazione o mitigazione dei richi Controllo 43
44 principali famiglie utilizzate nel modello Creato nell esempio di progettazione plinto a base quadrata pilastro HE trave IPE brise soleil facciata continua muro + sezione pavimento + sezione 44
45 Gestire tridimensionalmente il progetto a partire dal dimensionamento dei 7 volumi Dallo schizzo all idea concettuale virtuale 45
46 Ambiente di progettazione concettuale 8 BIM: dal concetto all'esecuzione La soluzione del Building Information Modeling collega le fasi di progettazione concettuale e dettagliata. Con un sistema BIM, il progettista sviluppa in modo indipendente modelli concettuali e li mappa direttamente nei componenti del modello architettonico. I moduli di costruzione possono essere creati partendo da zero, utilizzando le forme base 3D, o generati tramite estrusione su percorso di profili 2D. In alternativa, gli studi di progettazione concettuale esistenti derivati dal software di modellazione 3D preferito possono essere acquisiti importando i modelli solidi. I moduli possono essere uniti o tolti per creare complesse geometrie di costruzione. 46
47 Durante le fasi di pianificazione iniziali del progetto di un edificio è possibile analizzare la progettazione concettuale per stabilire quanto segue: 1. L'insieme di utilizzi migliore per l'edificio, ad esempio per negozi, alloggi oppure uffici 2. La stima dei costi approssimativa per l'esterno dell'edificio calcolata in base alle quote lineari o all'area della superficie 3. I requisiti per il riscaldamento, ventilazione e aria condizionata per i vari livelli dell'edificio 47
48 9 Studi volumetrici 1. Verifica del massimo volume insediabile 2. Stima della superficie dei pavimenti di massa che permette oltretutto valutazioni di tipo economico se si attribuiscono ad esempio degli usi ad ogni piano 3. Proporzionamento dei volumi 4. Adeguatezza dello skyline 5. Relazioni spaziali tra volumi 6. Percosi principali 48
49 Estensione dei confini del progetto 10 Illuminotecnica Abaco dei dispositivi di illuminazione Carico apparente Conteggio Efficacia Famiglia e tipo Illuminamento Livello Temperatura colore iniziale Wattaggio Bioedilizia 40 VA lm/w M_Luce per controsoffitto - Cubo lineare: V lx 4 Piano Primo 4230 K 1000 W Studi solari 49
50 Applicazioni per il calcolo della classe energetica di un 11 edificio Secondo la Uni En 15217, le prestazioni energetiche dell edificio devono essere espresse mediante un indicatore globale di prestazione energetica (EP), definito come la media di tutte le forme di energia erogata ed esportata per mezzo di vettori energetici, normalizzata in funzione della superficie condizionata Ac, e determinato analiticamente in base all articolo 5 del progetto di norma pren L indicatore globale di prestazione energetica può riferirsi, oltre che all energia primaria (Ep), anche alle emissioni di CO2 (mco2). Dati generali Dati climatici Dati strutture Dati impianto termico Risultati-report tecnico di calcolo 50
51 Esempio di progettazione in ambito BIM 12 Negativo del modello che verrà creato 51
52 Contestualizzazione Inserimento dei dati generali di progetto Inserimento della posizione geografica Posizionamento del nord reale Creazione della planimetria (confini catastali, componenti, ecc ) Creazione di eventuali fasi Creazione di eventuali gruppi di lavoro vista la necessità di costruire due corpi separati 52
53 53
54 Creazione delle masse concettuali Abaco masse Famiglia Volume complessivo Area complessiva superficie Massa m³ m² Massa m³ m² Massa m³ m² Totale generale: m³ m² Attraverso lo studio concettuale e volumetrico si definiscono le masse caratteristiche e si controllano diversi parametri: Creazione di masse e volumi concettuali Controllo flessibile delle istanze Visualizzazione dell idea concettuale in 3D contestualizzata nel suo intorno Controllo delle aree e delle superfici create Controllo del valore in mc. dei volumi creati 54
55 Applicazione di elementi architettonici a masse concettuali Flessibilità dei volumi creati con possibilità di modifiche e varianti in corso d opera estremamente veloci. Le modifiche sui volumi concettuali vengono estese automaticamente agli elementi architettonici a loro relazionati. 1. Volumi concettuali 2. Volumi concettuali + facciate continue 3. Volumi concettuali + facciate continue + copertura 3 4. Volumi concettuali + facciate continue + copertura + muri 5. Volumi concettuali + facciate continue + copertura + muri + pavimento 55
56 Dopo la creazione dei volumi concettuali e l inserimento di elementi del progetto ad essi relazionati (pavimenti, muri, facciate continue, tetti), è necessario introdurre nel progetto una scansione spaziale rigida che collabori con la flessibilità del volume concettuale permettendo il proseguo della modellazione strutturale da parte del progettista con la necessaria razionalità ingegneristica. Intersezione dei volumi concettuali con i livelli e le griglie. I livelli sezionano i volumi secondo piani paralleli alla base degli stessi, mentre le griglie suddividono i piani secondo fasci di rette ortogonali tra loro. 56
57 Creazione di livelli che scandiscono il modello in strati sovrapposti sui quali si inseriranno tutti gli elementi necessari al suo completamento. Creazione di griglie modulari, 5m x 5m, in modo da conferire al modello caratteristiche di economicità e facilità d esecuzione. Ad ogni elemento orizzontale e verticale della griglia viene assegnata un etichetta che individua univocamente le coordinate del graticcio. 57
58 Inserimento degli elementi plinto, parametrici, allineati in modo da far coincidere l asse degli elementi con le intersezione delle maglie delle griglie. Ogni istanza è caratterizzata da diverse proprietà che vengono gestite e memorizzate nel database centrale. Il progettista può costantemente verificare il suo operato tramite viste 3D (fig. in basso a sinistra) o tramite le proprietà delle istanze che inserisce. 58
59 Inserimento degli elementi parametrici pilastro in modo analogo a quello dei plinti. È possibile attribuire ad ogni elemento strutturale diverse proprietà: materiale utilizzato, resistenza caratteristica, tipo di vincolo, ruolo statico primario o secondario ecc Queste proprietà inserite nel database potranno essere ripescate dal software successivamente in fase di dimensionamento e verifica della struttura. Come per i precedenti elementi inseriti, il progettista è sempre in grado di visualizzare in modo selettivo tutte le istanze che inserisce nel modello a favore di un controllo più efficace e completo della sua progettazione. 59
60 La possibilità di attribuire ad ogni elemento inserito un etichetta consente di creare una correlazione bilaterale tra la pianta, e quindi la collocazione spaziale della specifica istanza, e la documentazione edilizia, in questo caso il seguente abaco. Tutto ciò migliora il lavoro e il coordinamento tra la fase progettuale, di fornitura e di costruzione in cantiere. 60
61 Si procede di seguito a completare la modellazione strutturale con l inserimento delle travi e dei controventi con gli stessi criteri utilizzati per le precedenti istanze inserite. Di seguito è possibile apprezzare la visualizzazione delle travi inserite in modo selettivo a seconda del tipo dell elemento. 61
62 Computo dei materiali muro Materiale: Descrizione Materiale: Area Materiale: Volume Utilizzo strutturale Conduttività (W/mK) Muro di base: EC - BLOCCO YTONG EC - Intonaco di calce e gesso m² 7.9 m³ Non portante 0.07 EC - Intonaco di cemento e sabbia m² 7.9 m³ Non portante 1 EC - Isolamento poliestere m² 47.2 m³ Non portante 0.04 EC -BLOCCO YTONG m² m³ Non portante
63 Calcolo statico strutturale (centro di canottaggio) Il sistema BIM, ultimata la modellazione architettonica, permette di gestire le proprietà degli elementi strutturali e di utilizzarle per il calcolo strutturale dell edificio. Così il software estrapola il modello strutturale per permetterne il dimensionamento e la verifica della struttura. In questa fase il progettista può intervenire sui nodi strutturali e sugli elementi per correggere i tipi di vincoli da utilizzare per il calcolo, nel caso fosse necessario, e per controllare che tutti i dati inseriti precedentemente in fase di modellazione siano corretti e congruenti. Pianta piano terra Pianta piano primo +4metri Pianta piano copertura +8metri 63
64 Definizione delle carpenterie (centro di canottaggio) 64
65 Calcolo statico strutturale (centro di canottaggio) Dalla struttura modellata architettonicamente il software riconosce lo schema strutturale e il progettista interviene nella definizione dei carichi e dei vincoli con una serie di parametri Elementi del modello strutturale 65
66 Definizione dei dettagli strutturali I fase di definizione del modello strutturale, prima di procedere al calcolo, il progettista può verificare se i vincoli reali che verranno installati in fase di costruzione dell edificio, siano congruenti con i vincoli ideali utilizzati per il calcolo verificando gli effettivi gradi di libertà, rigidezza, ecc 66
67 Armatura tipo dei plinti Effettuate il dimensionamento delle strutture e le relative verifiche il progettista è in grado in modo veloce e preciso di generare le tavole esecutive; il processo è reversibile e permette di intervenire, per eventuali correzioni o modifiche, in modo efficace e tempestivo. 67
68 68 Telaio tipo (1)
69 69 Telaio tipo (2)
70 Documentazione edilizia Visualizzazione del progetto Pianta centro di canottaggio Ogni modifica apportata al modello in una vista viene estesa, automaticamente, a tutte le viste create del modello. 70
71 Documentazione edilizia Visualizzazione del progetto Sezione 71 Prospetto nord
72 Documentazione edilizia Visualizzazione del progetto Prospetto sud 72 Prospetto est
73 Documentazione edilizia Visualizzazione del progetto 73
74 Documentazione edilizia Visualizzazione del progetto 74
75 Gestione dell involucro Analisi energetiche Abaco dei Locali "centro di canottaggio" N Destinazione d'uso Superficie del Locale Volume Netto (h 4m) 5 corte 54.2 m² m³ 1 hall 19.2 m² 71.6 m³ 4 palestra 86.6 m² m³ 4 servizi 13.8 m² 51.4 m³ 3 spogliatoio 23.0 m² 86.0 m³ m² m³ Definire i locali significa attribuire ad ogni spazio la sua funzione, ma non solo; infatti per ogni locale si definiscono, tra le altre cose, l offset limite e se il locale è riscaldato o meno. Il primo parametro citato determina l altezza del volume del locale riscaldato, ossia permette al software di implementare il calcolo energetico in base all effettivo volume d aria interessato. Il secondo parametro consente al sistema BIM di individuare quali ambienti dovranno considerarsi come riscaldati, permettendo un calcolo corretto che tenga conto delle giuste relazione tra masse riscaldate o meno e delle esatte condizioni psicrometriche. 75
76 Gestione dell involucro Analisi energetiche CASOa A questo punto il sistema BIM, una volta definiti i volumi d aria interessati al calcolo, in base ai dati geografici e alle caratteristiche termiche degli elementi inseriti precedentemente, permette di eseguire il calcolo per la definizione della classe energetica dell edificio. Questo calcolo, possibile grazie all utilizzo di opportune plug-in, può essere espletato in qualunque momento dal progettista; la condizione necessaria è che siano stati definiti i locali e che questi siano delimitati in tutte le direzioni da elementi architettonici. Questo significa che se, ad esempio, il progettista non ha ancora ultimato la progettazione dei dettagli, ma ha definito i locali, pur essendo ancora in fase di progettazione è in grado di monitorare l efficienza energetica dell edificio potendo così tempestivamente effettuare le opportune ed eventuali modifiche. CASOb 76
77 Gestione dell involucro Analisi energetiche CASOa Verranno valutate due diverse varianti dell involucro edilizio del centro di canottaggio in modo da mettere in luce come, già in fase di progettazione, il tecnico nell accorgersi dell inadeguatezza dell involucro dell edificio (caso A), sia in grado di intervenire tempestivamente adeguando il modello in modo da soddisfare i requisiti energetici richiesti dalla legge (caso B). CASOb 77
78 Il sistema, grazie ai dati inseriti preventivamente nell unico database durante le diverse fasi della progettazione, permette di generare dei report tecnici di calcolo suddivisi in : Dati generali Dati climatici Dati strutture Dati impianto termico Risultati Gestione dell involucro Analisi energetiche I primi due punti rimangono invariati perché non dipendono da variabili progettuali ma da precise proprietà geografiche che non variano a meno che non cambi l ubicazione della costruzione. Gli ultimi tre punti possono variare, ad esempio, a seconda dei pacchetti involucro utilizzati o in base al tipo di combustibile utilizzato per la produzione di energia. REPORT TECNICO DI CALCOLO Dati generali Descrizione edificio: Comune: Categoria DPR 412/93: E.6 (3) SANT'ANTIOCO (CI) Edifici adibiti ad attività sportive : servizi di supporto ad attività sportive Temp. interna di progetto: 20 C Apporti interni: 4 W/m² Ricambio d'aria: 0,5 vol/h Tipologia costruttiva: Edificio con pareti leggere o isolati dall interno Caratteristiche dei ponti termici: Struttura isolata Ombreggiamento dell'edificio: Edificio per nulla ombreggiato Caratteristiche componenti finestrati: Triplo vetro con rivestimento selettivo pirolitico 78
79 CASOa risultati Gestione dell involucro Analisi energetiche La cospicua presenza di superfici vetrate di questa prima versione del modello, denominata caso A, non assicura un indice di prestazione energetica adeguato per cui è necessario intervenire sostituendo parte delle facciate continue con un altro tipo di involucro costituito da un paramento murario di tamponamento avente una trasmittanza inferiore. 79
80 Gestione dell involucro Analisi energetiche CASOa Sostituzione di parte delle facciate continue con un paramento murario CASOb 80
81 CASOb risultati Gestione dell involucro Analisi energetiche TABELLA RIASSUNTIVA RELATIVA AL CALCOLO CON 6,23 kwh/m³anno Combustibile Costo unitario Quantità Conversione Costo Avendo modificato le caratteristiche dell involucro i risultati di calcolo, per il caso B, appaiono decisamente soddisfacenti e adeguati rispetto ai limiti di legge. Metano 0,30 /mc 469 mc 141 GPL 0,65 /l 347 kg 0,52 kg/l 433 Gasolio 1,25 /l 373 kg 0,836 kg/l
82 Render diurno del modello creato 82
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