HEAVEN LUOGO DI INCONTRO E SOCIALIZZAZIONE

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1 fitness & spa Wellness Design Paradiso Romano Cinzia Abballe* e Silvia Farina** HEAVEN LUOGO DI INCONTRO E SOCIALIZZAZIONE 57

2 LA STORIA Heaven è un progetto che nasce nel 1996 come Punto verde di qualità 10.5 Casal Morena del Comune di Roma. L area sin dall inizio è stata pensata come un luogo dedicato allo sport ed al tempo libero. E nel rispetto dello spirito del bando l impianto è nato come una struttura non invasiva. Il progetto negli ultimi due anni ha poi subito una rapida evoluzione ed un ripensamento dell intera struttura, pur mantenendo alcuni punti cardine dell idea di base. L esigenza di un radicale cambiamento è stata guidata da uno studio approfondito sulle attuali esigenze degli utenti di oggi. L IDEAZIONE DEL PROGETTO Il meccanismo propulsore che ha avviato e guidato tutto l iter progettuale di Heaven è un concetto di base che parte da questo presupposto: un centro sportivo non è un mondo dedicato esclusivamente al fitness, oggi le aspettative degli utenti sono ben diverse, ed il centro viene così concepito soprattutto come un luogo di incontro e di socializzazione. È da qui che è partita l idea progettuale di Heaven, pensando ad uno spazio dove gli utenti possano prendere un caffè, mangiare, leggere una rivista, oppure fare attività fisica, dunque spendere il proprio tempo libero come meglio credono. Uno spazio comune che diventa il cuore del centro, dal quale si distribuiscono tutti gli altri servizi. Una domanda che si pone chi analizza la distribuzione planimetrica dell impianto è perché il cuore del centro è situato nella zona interrata. La motivazione che ha mosso questa scelta è legata all intento di realizzare una struttura non invasiva ma che rispettasse l ambiente e che quindi fosse inserita in un contesto verde dove è possibile svolgere anche attività all aperto. LA SFIDA La decisione di sviluppare l intera organizzazione del- 58 l impianto sotto il livello del terreno, è stata la parte più impegnativa. Questo ci ha dato la possibilità di ampliare gli spazi destinati alla socializzazione ed ai servizi, dal momento che al piano terra la cubatura disponibile era limitata. L intenzione è stata quella di realizzare uno spazio che fosse arioso ed illuminato per la maggior parte del giorno da luce naturale. Ed è grazie alla progettazione di un anfiteatro all aperto che è stato possibile tutto ciò. Difatti il piano interrato, si distribuisce in gran parte intorno ad una cavea gradonata, uno spazio pubblico nel quale si possono organizzare manifestazioni legate non solo al fitness. Il cliente che arriva per la prima volta all Heaven, come primo impatto trova al piano terra la reception ed ha una vista parziale del centro, con la sala degli attrezzi visibile da subito; successivamente scende una scala immaginando già un ambiente soffocante, illuminato solo da luce artificiale. Invece l effetto è tutt altro: l ospite si trova avvolto in

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6 uno spazio caldo e luminoso, dove arriva la luce del sole, accogliente, dove la vista si perde su fughe profonde, sulle trasparenze che lasciano intravedere gli spazi che si susseguono uno dopo l altro seguendo i raggi della cavea. Quindi questo spazio è l elemento conduttore, un ambiente ricco di luce dal quale si può cogliere tutto l insieme, è un luogo di aggregazione e di ritrovo. Importante è la relazione che abbiamo cercato con l ambiente che accoglie le due piscine. Esso interagisce con lo spazio comune attraverso un ampia vetrata che permette di godere della prospettiva dell acqua anche a chi è comodamente seduto al tavolo del bar o nella zona dei divani, ed inoltre l uso di materiali con colorazioni che abbracciano i toni dell azzurro, fanno sì che l interno della piscina sia percepito non come uno spazio a sé ma come un estensione dello spazio comune, dove il pavimento blu cristallino enfatizza l idea dell acqua ed accompagna lo sguardo fino all interno della vasca. Per rendere ancora meglio l idea della presenza di acqua, sul pavimento blu cristallino si adagia poi una zona rialzata, come un molo costruito in legno; questo spazio entra in comunicazione con l esterno in corrispondenza della cavea, seguendone l andamento curvilineo. Uno dei punti cardine del progetto, è stata la ricerca di una relazione con l esterno, impresa alquanto ardua visto che ci trovavamo sotto il livello del terreno, tuttavia è stata possibile riprendendo la conformazione stessa dell anfiteatro, con la sua direttrice curvilinea, che entra all interno del complesso e interagisce con gli spazi adiacenti ad esso, come la ludoteca, l internet point, una delle quattro sale fitness, il parrucchiere e l Heavenshop, tutti seguono l andamento circolare della cavea facendo sì che questo spazio assuma un ruolo di cerniera che sembra tenere insieme l intero disegno. Oltre agli spazi dedicati all attività fisica, all Heaven si possono trovare ambienti dedicati alla salute fisica e mentale, per cui troviamo un centro estetica con cinque cabine per i vari trattamenti corporei e tre cabine per il solarium; e celato da una vetrata blu un centro 62 benessere concepito e fortemente voluto come un mondo che possa offrire emozioni sensoriali. Al suo interno si accede direttamente dagli spogliatoi tramite due percorsi opposti uomini e donne, lungo i quali grazie al sapiente gioco di luci che ci teniamo a dire è merito anche della collaborazione con l arch. Andrea Miscoli specializzato nella progettazione illuminotecnica degli ambienti, e ad alcuni tagli dei setti murari, si avverte già la sensazione di essere entrati a far parte di un microcosmo del tutto differente dagli spazi dedicati al fitness. Nella progettazione di quest area, l attenzione oltre che sulla distribuzione e posizione dei vari elementi tecnici, fattore indispensabile affinché il centro funzioni, si è soffermata sui dettagli che aiutano chi si trova all interno a sentirsi completamente a proprio agio. Al centro dell impianto lo spazio è vuoto, e questo a nostro parere aiuta a percepire meglio l ambiente, in adiacenza si apre la sauna con una grande vetrata e dal suo interno si gode di una vista prospettica che ha come sfondo la vasca idromassaggio con i suoi scenografici getti di acqua. Nel complesso il centro appare accogliente, con ele-

7 menti di rifinitura e particolari di arredo che lo rendono elegante oltre che funzionale. Per quanto riguarda gli arredi, possiamo dire che abbiamo avuto la fortuna di lavorare con figure professionali che sono nel campo ad un alto livello qualitativo. I colori usati nel centro sono l arancio, legato a tutti gli spazi del fitness, il blu presente nelle parti della piscina, il marrone come rivestimento di tutti gli ambienti di servizio e del benessere. I tre colori interagiscono con i materiali, per esempio il blu che si percepisce come un colore freddo spesso comunica con l acciaio usato come rivestimento di alcuni arredi, quali il banco del bar e alcune pareti divisorie; l arancio invece con i suoi toni caldi ha come materiale di riferimento il rovere naturale; il marrone è stato usato come pavimento e rivestimento degli spogliatoi e del centro benessere, poiché con il suo senso materico dà una percezione ed un effetto naturali. Tutto questo però viene ripensato e rimescolato negli spazi comuni; dove il colore interagisce con il colore ed il materiale con il materiale, come ad esempio il pavimento blu cristallino con i divani color arancio, oppure le pareti che dividono visivamente lo spazio comune composte da una struttura in legno rivestita in lamina di acciaio intervallata da listelli di rovere naturale, seguendo la stessa logica della zona reception. Un fattore fondamentale, che poi ha determinato il successo della realizzazione del centro, è stato il contatto con i fornitori che è avvenuto da subito, già dalle prime fasi di progettazione. Il confronto preventivo con le aziende ha fatto sì che l evoluzione del progetto fosse supportata da elementi concreti; è stato come progettare direttamente in fabbrica. Tutti i progetti dovrebbero a nostro parere seguire questo iter, anche se ci teniamo a dirlo, funziona solo se i fornitori sono persone professionalmente preparate e seguono con passione il proprio lavoro, specialmente in questo campo che è in rapida e continua evoluzione. Un altro fattore determinante è stato la sinergica collaborazione tra il team di progettazione architettonica e quello di progettazione impiantistica, sia nella fase di ideazione del progetto che lungo il corso della sua realizzazione. La direzione del cantiere è stata un esperienza positiva, grazie appunto all interazione ed alla professionalità delle società intervenute, che hanno collaborato e ci hanno supportato durante tutto il percorso della realizzazione. Quindi in finale possiamo dire che la sinergica collaborazione tra figure professionali con competenze diverse e l affiatamento e la convinzione di far parte di un unico progetto hanno contribuito alla realizzazione di Heaven. HEAVEN SPORTING CLUB - Via Franscineto, n Roma Progetto: Arch. Cinzia Abballe, Arch. Silvia Farina Arredi: Biellegroup Progetto impianti: Ing. Antonio Papasergio - Ediltecnologica Impresa edile: Tecnocostruzioni Foto: 63

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10 * CINZIA ABBALLE (a sinistra nella foto) quarant anni, si laurea in architettura nel 1989 all università La Sapienza a Roma, dove vive e lavora. Si occupa principalmente di progettazione nel campo residenziale. Il suo primo progetto di Fitness center risale al 1999 con l ampliamento del centro sportivo Miami a Roma. **SILVIA FARINA trent anni, si laurea in architettura nel 2004 all università La Sapienza a Roma, dove vive e lavora. Attualmente lavora con una Amministrazione Comunale, occupandosi della progettazione di una scuola materna e collabora per la redazione del nuovo PRG. Insieme hanno progettato il centro spor- tivo Heaven, e stanno progettando un nuovo complesso sportivo (Heaven 2) a Roma. Studio Abballe, Roma studioabballe@virgilio.it arch.farinasilvia@libero.it PARAÍSO ROMANO 66 ROMAN HEAVEN The propeller mechanism that has started and driven the whole design course of Heaven is a basic concept that departs from this presupposition: a sporting center is not a world exclusively devoted to the fitness, today the expectations of the consumers are well different, and the center is conceived first of all as a place of meeting and socialization. It's from here that Heaven design idea has departed, thinking to a space where the consumers can take a coffee, eat, read a magazine, or to do physical activity, therefore to spend better their own time as they believe. A common space that becomes the heart of the center, from which all the other services are distributed. A question about the planimetric distribution of the plant it is why the heart of the center is situated in the basement. The motivation of this choice is tied up to the intent to realize a not invading structure, respecting the environment and that would be inserted in a green context where it's possible to develope open activity too. El mecanismo propulsor que ha encaminado y conducido toda la idea proyectual de Heaven es un concepto de base que parte de este objetivo: un centro deportivo no es un mundo dedicado exclusivamente al fitness, hoy las expectativas de los usuarios son muy diferentes, y el centro está considerado sobre todo como un lugar de encuentro y socialización. Y de aquí nació la idea proyectual de Heaven, pensando en un espacio en donde los usuarios puedan tomar café, comer, leer una revista, o bien hacer actividad física, o sea invirtiendo como mejor creen el propio tiempo libre. Un espacio común que se convierte en el corazón del centro, desde el cual nacen todos los otros servicios. Una pregunta que se hace quien analiza la distribución planimétrica de la instalación es por qué el corazón del centro está situado en la zona subterránea. La motivación de esta elección fue la de tratar de realizar una estructura no invasora, que respetara el entorno y que por lo tanto fuera ubicada en un contexto verde donde sea posible también desarrollar actividades al aire libre.