AGENDA DELLE INIZIATIVE
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- Achille Antonini
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1 Provincia di Settore Politiche Sociali e Salute NEWSLETTER DICEMBRE 2012 Foglio di informazione dell Osservatorio Politiche Sociali I per l infanzia e le famiglie nel territorio provinciale Domenico Belloli Assessore alle Politiche Sociali e Salute Questo numero della newsletter presenta alcuni dati dei circa 230 per l infanzia del territorio provinciale censiti nella Banca Dati Sociale, una piattaforma on line nata per consentire a tutti i soggetti interessati di avere una fotografia aggiornata dell esistente. Tale rilevazione si colloca nell ambito della progettualità provinciale sull infanzia e le famiglie - promossa dal Settore e condivisa con gli Ambiti Territoriali e gli enti titolari e gestori dei che intende contribuire a valorizzare i per l infanzia e il patrimonio di saperi e di esperienze costruito sul territorio. Nel lavoro di questi anni una particolare attenzione è stata dedicata alla conoscenza della realtà e alla sua evoluzione nel tempo. Per realizzare analisi e approfondimenti che consentano la comprensione della situazione, è infatti necessario monitorare i e coglierne i processi trasformativi interni e nel rapporto con il territorio. Il lavoro della Banca Dati Sociale si colloca in strettissima connessione con il Piano della formazione per i per l infanzia e le famiglie anno predisposto insieme dalla Provincia, dai quattordici Ambiti Territoriali e dal Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci. Dopo la positiva esperienza realizzata lo scorso anno, l impegno comune è stato quello garantire anche per l anno un offerta formativa sufficientemente ampia, diversificata e, soprattutto, di qualità agli operatori che nei del territorio si prendono cura dei delle loro famiglie. Nel Piano della formazione che è stato inviato agli Enti e Organizzazioni e a tutti i, sono inserite le diverse proposte per l anno educativo , realizzate sia a livello territoriale (quattordici percorsi di Ambito o di sovra Ambito definiti a partire dai bisogni formativi dei diversi contesti) sia a livello provinciale (formazione coordinatori, visite di studio, iniziative per i integrativi di compresenza, seminari aperti) [cfr. la scheda sintetica nella pagina che segue]. Per sostenere le funzioni degli Ambiti Territoriali, la Provincia per l anno mette inoltre a loro disposizione una compartecipazione finanziaria per attività di raccordo dei e di progettualità formative a livello territoriale. Crediamo che questo intreccio di conoscenza dell esistente, di formazione e aggiornamento del personale educativo e di messa a disposizione di risorse economiche mirate possa costituire un contributo concreto alla costruzione di di qualità e alla promozione di cultura e di opportunità per i le famiglie del territorio. AGENDA DELLE INIZIATIVE Mercoledì 23 gennaio 2013 ore Convegno Dentro e fuori la notte sul tema del divertimento sicuro dei giovani, iniziativa promossa dall Asl Commissione prevenzione del Dipartimento Dipendenze Venerdì 25 (ore 16-19) e sabato 26 gennaio (ore ) "E ora che siamo connessi? Identità, fragilità e aspettative nelle reti sociali degli adolescenti", iniziativa promossa dall'osservatorio sulla comunicazione degli adolescenti tra reale e virtuale, OSCARV Mercoledì 6 febbraio 2013 ore Seminario formativo Emozioni difficili. I i ragazzi di fronte alle conflittualità dei genitori Venerdì 1 marzo 2013 ore Seminario formativo Autismo a L incidenza della sindrome nelle scuole del nostro territorio Sabato 2 marzo 2013 ore Seminario formativo Le relazioni tra pari come luogo di crescita Giovedì 14 marzo 2013 Seminario del percorso intreccio di sguardi sulle professioni sociali, educative e sanitarie
2 PIANO DELLA FORMAZIONE PER I SERVIZI PER L INFANZIA E LE FAMIGLIE DEL TERRITORIO PROVINCIALE ANNO EDUCATIVO PERCORSO DI FORMAZIONE/ TUTORING PER I REFERENTI INFANZIA DEGLI UFFICI DI PIANO PROPOSTE FORMATIVE PER RESPONSABILI, COORDINATORI ED EDUCATORI DI SERVIZI PER L INFANZIA E LE FAMIGLIE INIZIATIVE A LIVELLO PROVINCIALE promosse dalla Provincia di Settore Politiche Sociali e Salute Percorso di supervisione formativa per coordinatori Iniziative aperte (seminari, incontri) sui temi dell infanzia e delle famiglie: Le autonomie dei bambini, tra sicurezza e rischi - 1/12/2012 Le relazioni tra pari come luogo di crescita 2/03/2013 Emozioni difficili. I i ragazzi di fronte alle conflittualità dei genitori periodo gennaio/febbraio 2013 Incontri formativi per i di compresenza (spazi, spazi gioco, ): Laboratorio formativo: La documentazione fotografica Percorso formativo:la relazione tra gli Incontri gruppo di coordinamento Viaggi e visite di studio a di altre realtà del territorio nazionale e di paesi esteri (Torino, Forlì, Scozia e Cles) ATTIVITA DI PROMOZIONE DELLA CULTURA DELL INFANZIA Produzione di documentazione e Newsletter Infanzia, curata dal Centro Incontra per la genitorialità di Comune e Provincia di La banca dati aggiornata dei per l infanzia e le famiglie consultabile on line: INIZIATIVE A LIVELLO PROVINCIALE promosse da altri soggetti L educatore al nido Promotore: L Allegra Brigata di Ravasio Elena e c. Giornata di presentazione città per le famiglie - 16 febbraio 2013, Casa del Giovane ore Promotore: Visite di studio al nido di Martinengo Promotori: Città di Martinengo e d infanzia comunale INIZIATIVE A LIVELLO TERRITORIALE promosse dagli Ambiti Territoriali Coordinamento territoriale dei per l infanzia in ogni Ambito Proposta formativa territoriale in ogni Ambito 2. approfondimenti dicembre 2012
3 BANCA DATI SOCIALE Il o. L investimento del Settore per la realizzazione di una Banca Dati sui è derivato dalla necessità di dotarsi di uno strumento di conoscenza dell esistente in tempo reale, superando le criticità derivanti dall effettuazione di rilevazioni periodiche. Tale modalità infatti, oltre che essere piuttosto dispendiosa, si era peraltro rivelata estremamente critica in una situazione di profondo e rapido cambiamento del quadro dei, come è quella di questi anni, e in relazione a tipologie di offerta che, per loro natura, sono meno strutturate, facendo parte di quel sistema che viene definito di welfare leggero. Da qui la predisposizione di una piattaforma online - la Banca Dati Sociale quale strumento dinamico, capace di raccogliere le informazioni di una realtà in continuo cambiamento - in grado di offrire la garanzia agli enti titolari e gestori di vedere pubblicati i propri dati su un sito accessibile a tutti, aumentando quindi la propria visibilità, e ai cittadini di fruire di un o informativo completo e tempestivo. Le schede compilate ed accessibili alla consultazione da parte di chiunque sia interessato costituiscono un primo bagaglio di dati e informazioni preziose sia per chi deve scegliere un o (es. genitore, operatore ) sia per quanti definiscono orientamenti e progettualità. Nel corso di ciascun anno educativo verrà effettuato un aggiornamento della fotografia dei, per cui sarà possibile sia inserire nuove schede, sia intervenire a modificare quelle esistenti. La Banca Dati consultabile online contiene le ricognizioni dei Servizi per l infanzia: Nidi, Micronidi, Nidi famiglia, Centri Prima Infanzia Servizi Integrativi per l infanzia: Servizi extrascuola: Interventi di educazione alla salute rivolti agli studenti degli Istituti Scolastici delle valli Seriana e di Scalve dicembre 2012 approfondimenti. 3
4 La banca dati aggiornata dei consultabile on line Per consultare le singole schede dei : Per segnalazioni di nuovi, per informazioni o richieste contattare l Osservatorio Politiche Sociali Tel 035/ osservatorio.politichesociali@provincia.bergamo.it 4. approfondimenti dicembre 2012
5 I DATI RELATIVI AI SERVIZI PER L INFANZIA - ANNO EDUCATIVO Questo documento presenta l analisi dei dati, riferiti all anno educativo , relativi ai 229 censiti nella Banca Dati Sociale al luglio Le 229 schede pubblicate non rappresentano quindi la totalità dei per l infanzia e le famiglie presenti sul territorio provinciale, in quanto esistono che non hanno ancora compilato la scheda online e che l hanno compilata dopo il mese di luglio u.s. Si spera comunque di completare la rilevazione nei prossimi mesi con il contributo di tutti gli enti titolari e gli enti gestori. 1 I 229 censiti comprendono i 156 per l infanzia delle diverse tipologie e i 73 integrativi per l infanzia che hanno compilato la scheda on line. 2 La tabella 1 mostra come il 79% dell offerta si attesta sui Nidi, con una capacità ricettiva che può variare da 11 a 60 bambini accolti; i micronidi costituiscono il 12%, i nidi famiglia il 7% e i centri prima infanzia il 2%. Per quanto riguarda invece i integrativi per l infanzia più del 90% di essi è costituito dagli spazi per, solo una percentuale marginale è rappresentata dalle ludoteche (6%) e da altri integrativi (4%). 1 Nota bene: Si prega di consultare il sito della Banca Dati Sociale ( per un quadro aggiornato della situazione. Nei prossimi mesi nuovi verranno censiti e tutte le informazioni verranno aggiornate al corrente annoo educativo. 2 Servizi per l infanzia: Nidi, Micronidi, Nidi famiglia, Centri Prima Infanzia o Asili nido: o di capacità ricettiva da 11 a 60 bambini/e tra 3 mesi e 3 anni. o Micronidi: o di capacità ricettiva massima di 10 bambini/e tra 3 mesi e 3 anni. o Nidi Famiglia: nido domiciliare per un massimo di 5 bambini/e da 0 a 3 anni, promosso da famiglie utenti associate/associazioni familiari. o Centri Prima infanzia: strutture che offrono un o temporaneo per un massimo di 4 ore consecutive Servizi integrativi per l infanzia o Servizi (ad es. spazi gioco, spazi per bambini, ludoteche,...) che accolgono contemporaneamente i i loro genitori (o altri di riferimento), prevedendo per gli uni e gli altri proposte dedicate e finalizzate. Servizi socio educativi e di sostegno alla genitorialità, offrono ai piccoli proposte di gioco e di socializzazione, mentre per gli di riferimento costituiscono un ambito di incontro, di relazione, di scambio sull esperienza della crescita del bambino. rispondendo alla domanda di molte famiglie di avere contesti di incontro vicini, accessibili, accoglienti e non specialistici. Sono condotti da personale con competenze educative. dicembre 2012 approfondimenti. 5
6 Tabella 1. Ripartizione dei per tipologia e Ambito Servizi per l infanzia Servizi integrativi per l infanzia Ambito Nidi Micronidi Nidi famiglia Centri prima infanzia Spazi per Ludoteche Altri integrativi Seriate Grumello d.monte Valle Cavallina Basso Sebino Alto Sebino Sup. - Scalve 4 10 Valle Brembana Valle Imagna Romano di L.dia TOTALE PROVINCIA L analisi dei dati presenterà considerazioni che riguardano esclusivamente i per l infanzia, esclusivamente i integrativi oppure entrambe le categorie 6. approfondimenti dicembre 2012
7 Dati anagrafici. La tabella 2 ci mostra come dei 156 per l infanzia indagati, il 50% di essi dichiara di essere accreditato, il 19% di essere in fase di accreditamento, il 31% di non essere accreditato. Tabella 2. Ripartizione dei per l infanzia rispetto all accreditamento del o Accreditamento Accreditati 79 In attesa di accreditamento 29 Non accreditati 48 Totale 156 Grafico 1. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto all accreditamento del o 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% accreditati in attesa di accreditamento non accreditati La tabella 3 evidenzia la distribuzione dei per l infanzia secondo l anno di apertura. In specifico, gli anni che vanno dal 2003 al 2007 registrano l apertura della maggior parte (43%) di questi 156, e dal 2008 ad oggi assistiamo ad un incremento dell offerta pari al 22%. Emerge quindi il dato che ben 101 su 156 rilevati hanno una esperienza di almeno nove anni ( ) mentre 34 sono i attivi da meno di quattro anni ( ). Tabella 3. Ripartizione dei per l infanzia rispetto all anno di apertura Anno di apertura dicembre 2012 approfondimenti. 7
8 prima del dato mancante 1 Totale 156 Diversi sono gli attori sociali che promuovono e gestiscono i per l infanzia. Nella ricognizione si sono individuati: Enti titolari: soggetti che hanno la responsabilità legale del o; Enti Gestori: soggetti che hanno compiti di gestione del o e, se diversi dall ente titolare, hanno con esso un rapporto formalizzato. La modalità di gestione e affidamento dei per l infanzia si differenzia nettamente da quella dei integrativi: se per i primi nell 87% dei casi si registra una coincidenza tra ente titolare e ente gestore, per i integrativi questo avviene solo nel 40% Tabella 4. Ripartizione dei rispetto alla coincidenza tra ente titolare e ente gestore Enti titolari e enti gestori per l'infanzia integrativi per l'infanzia ente gestore = ente titolare ente gestore ente titolare Totali Grafico 2. Ripartizione percentuale dei rispetto alla coincidenza tra ente titolare e ente gestore 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% ente gestore = ente titolare per l'infanzia ente gestore <> ente titolare integrativi per l'infanzia La tabella 5 mostra la ripartizione dei per l infanzia in base ai soggetti con cui sono stati stipulati accordi o convenzioni. Il 50% dei prevede accordi o convenzioni con i comuni del proprio territorio, il 19% con le aziende e il 21% con altri enti (aziende ospedaliere, parrocchie ); 16 per l infanzia (10%) dichiarano di non aver stipulato accordi o convenzioni. 8. approfondimenti dicembre 2012
9 Tabella 5. dei per l infanzia rispetto ai soggetti con cui sono stati stipulati accordi o convenzioni Soggetti (su 156) Comuni 78 aziende 29 altri enti 33 Grafico 3. Percentuale dei per l infanzia rispetto ai soggetti con cui sono stati stipulati accordi o convenzioni 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% comuni aziende altri enti La tabella 6 e il grafico 4 evidenziano come il telefono e l indirizzo siano adottati da tutti i, mentre circa la metà di essi dispone di un sito web dedicato. Tabella 6. dei rispetto ai recapiti presenti Tipo recapito per l'infanzia (su 156) integrativi per l'infanzia (su 73) telefono fax sito web dicembre 2012 approfondimenti. 9
10 Grafico 4. Percentuale dei rispetto ai recapiti presenti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% telefono fax sito web per l'infanzia integrativi per l'infanzia I destinatari dei per l infanzia. Alcuni dati rilevati in relazione ai bambini che frequentano i possono aiutare a comprendere le caratteristiche della fisionomia della domanda che arriva ai. La tabella 7 mostra, di fatto, che l 83% dei per l infanzia censiti accoglie bambini nella fascia d età compresa tra i 3 e i 36 mesi, mentre solamente il 6% di essi accoglie bambini a partire dai dodici mesi. Tabella 7. Ripartizione dei per l infanzia rispetto alla fascia di età dei bambini accolti Fascia di età da 3 a 36 mesi 130 da 12 a 36 mesi 10 altro 16 Totale approfondimenti dicembre 2012
11 Grafico 5. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla fascia di età dei bambini accolti 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% da 3 a 36 mesi da 12 a 36 mesi altro La Tabella 8 evidenzia la ripartizione dei rispetto alla capacità ricettiva, che è ovviamente connessa alla specificità della tipologia di o. Emerge che circa il 44% ha una capacità compresa tra 21 e 40 posti, mentre sono 10 i che presentano una capacità ricettiva di massimo 5 posti. Tabella 8. Ripartizione dei per l infanzia rispetto alla capacità ricettiva posti fino a 5 10 da 6 a da 11 a da 21 a oltre Totale 156 dicembre 2012 approfondimenti. 11
12 Grafico 6. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla capacità ricettiva 50% 40% 30% 20% 10% 0% fino a 5 posti da 6 a 10 posti da 11 a 20 posti da 21 a 40 posti oltre 40 posti Un altro dato che può aiutare a descrivere il quadro è il numero di che accolgono bambini con disabilità. Secondo i dati raccolti il 72% dei non ha accolto bambini disabili nel corso dell anno educativo appena trascorso, Solamente il 3 % accoglie più di due bambini disabili, mentre circa il 14% dei afferma di accogliergli, ma non ne indica il numero. Tabella 9. Ripartizione dei per l infanzia rispetto al numero di bambini disabili accolti nell anno 2011/2012 Bambini disabili nessuno 112 uno 17 più di due 5 non indicato 22 Totale approfondimenti dicembre 2012
13 I destinatari dei integrativi per l infanzia. La tabella 10 evidenzia che la quasi totalità dei integrativi per l infanzia censiti (circa il 93%) accoglie bambini fino ai 3 anni, mentre solo il 7% dei integrativi accoglie bambini con un età compresa tra i 6 ed i 10 anni. Tabella 10. dei integrativi per l infanzia rispetto alla fascia di età dei bambini accolti Fascia di età (su 73) meno di 3 anni 68 da 3 a 5 anni 12 da 6 a 10 anni 5 Grafico 7. Percentuale dei integrativi per l infanzia rispetto alla fascia di età dei bambini accolti 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% fino a 3 anni da 3 a 5 anni da 6 a 10 anni dicembre 2012 approfondimenti. 13
14 La Tabella 11 evidenzia che nel 55% dei integrativi censiti è possibile la formazione di gruppi dedicati specificatamente a bambini in una fascia d età compresa tra 0 e 12 mesi. Il 23% consente la frequenza a bambini anche senza l adulto di riferimento (cfr. che accolgono bambini fino ai 10 anni). Tabella 11. dei integrativi per l infanzia rispetto alla presenza di piccoli e E prevista la presenza di: (su 73) gruppi di bambini 0-12 mesi 40 bambini senza di riferimento 17 La figura dell adulto di riferimento è rappresentata per la maggior parte (oltre il 90%) dalla mamma o dalla nonna, ma significativa è la partecipazione di altri : la babysitter, il papà e il nonno. Tabella 12. dei integrativi per l infanzia rispetto alla categoria di di riferimento Categoria (su 73) mamma 69 papà 50 nonna 68 nonno 47 babysitter 53 altri approfondimenti dicembre 2012
15 Grafico 8. Percentuale dei integrativi per l infanzia rispetto alla categoria di di riferimento 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% mamma nonna babysitter papà nonno altri dicembre 2012 approfondimenti. 15
16 Accesso al o ( per l infanzia). Al fine di completare il quadro della realtà dei per l infanzia è importante considerarne alcuni aspetti relativi alla dimensione organizzativa. I requisiti prioritari per l ammissione sono l ordine di iscrizione (61%) e l essere residente nel comune sede del o (56%); nel 36% dei censiti anche le caratteristiche del nucleo familiare costituiscono un elemento discriminatorio. Alla voce altro, quali requisiti considerati per l ammissione sono inseriti: segnalazioni dei sociali, avere fratelli frequentanti, tempo pieno, figli di dipendenti. Tabella 13. dei per l infanzia rispetto ai requisiti di priorità per l ammissione Requisito prioritario (su 156) ordine di iscrizione 95 residenza nel comune 88 residenza in comune convenzionato 22 caratteristiche del nucleo familiare 56 altro 35 Grafico 9. Percentuale dei per l infanzia rispetto ai requisiti di priorità per l ammissione 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% ordine di iscrizione residenza nel comune caratteristiche del nucleo familiare residenza in comune convenzionato altro 16. approfondimenti dicembre 2012
17 La Tabella 14 mostra che il bacino d utenza dei per l infanzia, in circa il 70% dei, non prevede limitazioni, mentre circa il 20% considera il territorio comunale. Solo il 5% ha come bacini di utenza altri comuni della provincia anche se non convenzionati. Tabella 14. Ripartizione dei per l infanzia rispetto al bacino di utenza Bacino di utenza territorio comunale 31 altri comuni convenzionati 4 altri comuni della provincia anche se non convenzionati 8 nessuna limitazione 109 non indicato 4 Totale 156 Grafico 10. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto al bacino di utenza 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% territorio comunale altri comuni convenzionati altri comuni della provincia anche se non convenzionati nessuna limitazione non indicato dicembre 2012 approfondimenti. 17
18 La Tabella 15 riporta le modalità di fruizione dei in relazione ai tempi di funzionamento, che si articolano su diverse fasce orarie. È possibile notare che la quasi totalità dei censiti consente la possibilità di frequentare solo al mattino e l 80% di essi consente la frequenza solo pomeridiana. Il 67% prevede il prolungamento dell orario mentre solo il 45% l anticipo sull ingresso del mattino. La flessibilizzazione delle modalità di funzionamento dei, che regolano la loro offerta su tempi differenziati nell arco della giornata, sembra rappresentare una modalità per rispondere al meglio alle esigenze delle famiglie e dei bambini, nella direzione di una offerta che può facilitare alle famiglie il difficile compito di conciliazione tra i tempi di lavoro e i tempi di cura. Tabella 15. dei per l infanzia rispetto alle modalità di fruizione Modalità di fruizione (su 156) part-time al mattino 150 part-time al pomeriggio 124 orario anticipato 71 orario prolungato 105 Grafico 11. Percentuale dei per l infanzia rispetto alle modalità di fruizione 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% part-time al mattino part-time al pomeriggio orario prolungato orario anticipato 18. approfondimenti dicembre 2012
19 Accesso al o ( integrativi per l infanzia). Spostando l attenzione sull architettura organizzativa dei integrativi per l infanzia possiamo descriverne il profilo a partire da alcune caratteristiche relative alla modalità di accesso e all organizzazione. Per quanto riguarda le modalità di accesso al o si rileva che avviene nella quasi totalità dei casi su iscrizione e nell 89% dei casi a pagamento. Il 75% preferisce l organizzazione dei bambini in gruppi fissi e per quanto riguarda invece l articolazione della frequenza settimanale emerge che il 68% consente la partecipazione anche più volte per settimana. Tabella 16. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto alle modalità di accesso Modalità di accesso con iscrizione 72 libera 1 Totale 73 Tabella 17. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto ai costi d accesso Costi di accesso gratuita 7 a pagamento in alcuni casi 1 a pagamento per tutti 65 Totale 73 Tabella 18. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto alle modalità di organizzazione Modalità di organizzazione in gruppi aperti 18 in gruppi fissi 55 Totale 73 Tabella 19. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto al tipo di frequenza Tipo di frequenza consentito solo una volta alla settimana 22 anche più volte la settimana 50 non indicato 1 Totale 73 dicembre 2012 approfondimenti. 19
20 Equipe educativa ( per l infanzia). Dalla rilevazione è emerso che la figura del Coordinatore è presente in quasi tutti i, nel 45% dei casi svolge anche funzioni educative e nel 28% coordina più. Solo il 25% dei coordinatori svolge esclusivamente funzioni di coordinamento. Tabella 20. Ripartizione dei per l infanzia rispetto alla presenza di un coordinatore Coordinatore nessun coordinatore 4 coordinatore con funzioni anche educative 70 coordinatore con funzioni di coordinamento su diversi 43 coordinatore con funzioni esclusive di coordinamento 39 Totale 156 Grafico 12. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla presenza di un coordinatore 50% 40% 30% 20% 10% 0% nessun coordinatore coordinatore con funzioni anche educative coordinatore con funzioni di coordinamento su diversi coordinatore con funzioni esclusive di coordinamento 20. approfondimenti dicembre 2012
21 Il 38% dei censiti si caratterizza per avere un equipe educativa composta da 3-4 educatori, mentre l 8% si caratterizza per avere un equipe numerosa, composta da oltre 8 educatori. Tabella 21. Ripartizione dei per l infanzia rispetto al numero di educatori di educatori da 1 a 2 39 da 3 a 4 59 da 5 a 8 38 oltre 8 13 non indicato 7 Totale 156 Grafico 13. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto al numero di educatori 40% 30% 20% 10% 0% da 1 a 2 da 3 a 4 da 5 a 8 oltre 8 non indicato dicembre 2012 approfondimenti. 21
22 Le risorse umane che operano nei per l infanzia e che esercitano le loro funzioni in modo stabile e continuativo sono: i coordinatori, gli educatori e gli ausiliari, cioè figure di supporto che assicurano anche la funzionalità dei locali, e i volontari. Gli ausiliari sono presenti nell 84% dei per l infanzia. Accanto a queste figure è possibile trovare la presenza di cuochi, che provvedono alla preparazione dei pasti, nel 33% dei casi ed anche di leve civiche in circa il 12% della totalità. Tabella 22. dei per l infanzia rispetto alla presenza di altre figure adulte Tipo di figura adulta (su 156) ausiliario 131 cuoco 51 leva civica 18 altra figura 41 Grafico 14. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla presenza di altre figure adulte 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% ausiliario cuoco leva civica altra figura 22. approfondimenti dicembre 2012
23 Equipe educativa ( integrativi per l infanzia). La Tabella 23 mostra che la figura del Coordinatore è presente in quasi tutti i integrativi per l infanzia, nel 36% dei casi svolge anche funzioni educative e nel 29% coordina più. Solo il 33% svolge quindi esclusivamente funzioni di coordinamento. Tabella 23. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto alla presenza di un coordinatore Coordinatore nessun coordinatore 2 coordinatore con funzioni anche educative 26 coordinatore con funzioni di coordinamento su diversi 21 coordinatore con funzioni esclusive di coordinamento 24 Totale 73 Grafico 15. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla presenza di un coordinatore 40% 30% 20% 10% 0% nessun coordinatore coordinatore con funzioni anche educative coordinatore con funzioni di coordinamento su diversi coordinatore con funzioni esclusive di coordinamento dicembre 2012 approfondimenti. 23
24 Solo nel 12 % dei integrativi gli educatori sono in numero maggiore o uguale a tre. Il 42% dei ha un equipe di due educatori e il 42% vede la presenza di un unica figura educativa. Tabella 24. Ripartizione dei integrativi per l infanzia rispetto al numero di educatori di educatori uno 31 due 31 tre o più 9 non indicato 2 Totale 73 Grafico 16. Ripartizione percentuale dei integrativi per l infanzia rispetto al numero di educatori 50% 40% 30% 20% 10% 0% uno due tre o più non indicato 24. approfondimenti dicembre 2012
25 Collaborazioni ( per l infanzia). Si può affermare che pressoché la totalità dei per l infanzia organizza iniziative rivolte ai genitori dei bambini frequentanti. La maggior parte organizza attività aperte all esterno: l 84% dei presenta iniziative aperte anche ad utenti esterni e al territorio e l 81% organizza attività in connessione con enti, e agenzie del territorio. Tabella 25. dei per l infanzia rispetto al tipo di iniziative e attività esterne Presenza di iniziative / attività (su 156) iniziative rivolte ai genitori frequentanti il o 155 iniziative aperte anche a utenti esterni e al territorio 131 attività in connessione con enti, e agenzie del territorio 127 Grafico 17. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto al tipo di iniziative e attività esterne 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% iniziative rivolte ai genitori frequentanti il o iniziative aperte anche a utenti esterni e al territorio attività in connessione con enti, e agenzie del territorio dicembre 2012 approfondimenti. 25
26 Nello specifico diverse sono le categorie di sociosanitari con le quali possono essere instaurate collaborazioni. Infatti, in oltre il 60% dei casi si registra la disponibilità dell equipe educativa alla collaborazione con i sociali, nel 40% con la neuropsichiatria e nel 31% con i pediatri. Tabella 26. dei per l infanzia rispetto alla categoria di sociosanitari con cui si collabora Categoria di (su 156) sociali 98 neuropsichiatria 62 pediatri 49 consultorio 40 altri 29 Grafico 18. Ripartizione percentuale dei per l infanzia rispetto alla categoria di sociosanitari con cui si collabora 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% sociali neuropsichiatria pediatri consultorio altri 26. approfondimenti dicembre 2012
27 Collaborazioni ( integrativi per l infanzia). Come per i per l infanzia, anche per i integrativi sono significativi il coinvolgimento e l apertura al territorio nell ambito delle iniziative proposte: oltre l 80% dei censiti dichiarano di svolgere attività in connessione con enti, e agenzie del territorio. Tabella 27. dei integrativi per l infanzia rispetto al tipo di iniziative e attività esterne Presenza di iniziative / attività (su 73) iniziative rivolte ai genitori frequentanti il o 67 iniziative aperte anche a utenti esterni e al territorio 56 attività in connessione con enti, e agenzie del territorio 63 Grafico 19. Ripartizione percentuale dei integrativi per l infanzia rispetto al tipo di iniziative e attività esterne 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% iniziative rivolte ai genitori frequentanti il o iniziative rivolte al territorio attività in connessione con enti, o agenzie del territorio dicembre 2012 approfondimenti. 27
28 Nei integrativi la collaborazione dell equipe educativa si attua per lo più con i sociali (oltre il 90%) mentre, diventa meno rilevante, rispetto ai per l infanzia, quella con la neuropsichiatria (15%) e con il pediatra (12%). Tabella 28. dei integrativi per l infanzia rispetto alla categoria di sociosanitari con cui si collabora Categoria di (su 73) sociali 68 consultorio 25 neuropsichiatria 11 pediatri 9 altri 17 Grafico 20. Ripartizione percentuale dei integrativi per l infanzia rispetto alla categoria di sociosanitari con cui si collabora 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% sociali consultorio neuropsichiatria pediatri altri 28. approfondimenti dicembre 2012
Costi Materiali ferrosi
Adrara San Martino 1927 37.710 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 19,57 P Adrara San Rocco 804 22.420 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. 27,89 P Albano Sant'Alessandro 6955 81.130 - - - - - - - 11,66 P
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