L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità"

Transcript

1 Applications L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità Giovanni Pascuzzi Università di Trento Dipartimento di Scienze Giuridiche giovanni.pascuzzi@unitn.it Parole chiave: e-learning, abilità, formazione giuridica Abstract L approccio istituzionale e normativo all istruzione superiore e avanzata richiede che nella formazione delle diverse figure professionali l apprendimento delle abilità occupi importanza pari all apprendimento del sapere dichiarativo. Dopo aver richiamato quali sono le abilità e come si apprendono, l articolo si focalizza sulla necessità di avviare una seconda stagione dell e-learning che favorisca l apprendimento delle abilità. Journal of e-learning and Knowledge Society Vol. 4, n. 3, settembre 2008 (pp )

2 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre Introduzione La distinzione tra sapere, abilità e competenza è ormai acquisita per chi si occupa di processi formativi. L idea di mettere in esponente i risultati dell apprendimento rispetto ai contenuti dei programmi disciplinari e interpretare tali risultati come acquisizione non solo di conoscenze ma anche di competenze e abilità fa da sfondo tanto al c.d. Processo di Bologna 1 quanto agli ultimi provvedimenti normativi dell Unione Europea. Si vedano in articolare la Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l apprendimento permanente (2006/962/CE), e la Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla Costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l apprendimento permanente. La Raccomandazione da ultimo citata, per alcuni dei termini citati nel presente lavoro, fornisce le seguenti definizioni: «Risultati dell apprendimento»: descrizione di ciò che un discente conosce, capisce ed è in grado di realizzare al termine di un processo d apprendimento. I risultati sono definiti in termini di conoscenze, abilità e competenze; «Conoscenze»: risultato dell assimilazione di informazioni attraverso l apprendimento. Le conoscenze sono un insieme di fatti, principi, teorie e pratiche relative ad un settore di lavoro o di studio. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le conoscenze sono descritte come teoriche e/o pratiche; «Abilità»: indicano le capacità di applicare conoscenze e di utilizzare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le abilità sono descritte come cognitive (comprendenti l uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) o pratiche (comprendenti l abilità manuale e l uso di metodi, materiali, strumenti); «Competenze»: comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro europeo delle qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia. Inutile dire che questo approccio impone di rimeditare gli obiettivi formativi facendo riferimento non tanto ai contenuti disciplinari (come invece ancora oggi avviene in Italia) quanto alle competenze acquisite alla fine dei percorsi di studio e traducibili in crediti. 2 Saperi e abilità La distinzione tra sapere e abilità è di fondamentale importanza. Di seguito un esempio in ambito giuridico. Una delle principali attività del giurista consiste nel risolvere problemi: si pensi all ipotesi classica del 130

3 Giovanni Pascuzzi - L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità giudice chiamato a dirimere una controversia dando ragione e torto alle parti in conflitto. La capacità di risolvere problemi si articola in tre distinte fasi (corrispondenti ad altrettante abilità: a) riconoscere il problema; b) trovare la regola (di origine normativa, ovvero giurisprudenziale, ovvero dottrinale) che si applica al problema; c) applicare la regola al problema. Per porre in essere la strategia che si articola nelle fasi appena elencate occorre possedere specifiche abilità che a propria volta richiamano altre abilità. La fase a) richiede abilità-logico formali e anche abilità relazionali come, ad esempio, quella di rapportarsi al soggetto che espone il caso al fine di determinarne esattamente i contorni facendo emergere le circostanze rilevanti ed espungendo viceversa quelle superflue e fuorvianti. La fase b) richiede il possesso di strategie di ricerca nella sterminata messe di fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali. La fase c) richiede la capacità di comprendere un testo e la capacità di interpretare un testo. Inoltre se il giurista è chiamato a fornire la soluzione oralmente (si pensi all arringa dell avvocato in udienza), dovrà anche possedere abilità retoriche e oratorie (capacità di padroneggiare l uso del linguaggio orale). Se viceversa la soluzione deve essere contenuta in un atto scritto (si pensi alla sentenza del giudice) occorrerà padroneggiare l abilità di scrivere un testo (la stessa che bisogna possedere per redigere un contratto ovvero un testamento o, ancora, un testo di legge). Quanto appena detto per la formazione del giurista, vale, mutatis mutandis, per la formazione di tutte le figure professionali. Se si guarda alla struttura e ai contenuti della formazione universitaria è lecito nutrire più di un dubbio circa la capacità effettiva delle università italiane di formare bravi professionisti. Nei modelli formativi che oggi connotano l insegnamento universitario è enfatizzata la trasmissione di conoscenze (proprie dei diversi settori scientifico-disciplinari), molto meno la trasmissione delle abilità. 2.1 Quante e quali abilità Il saper fare si sostanzia nel possesso di molte abilità: alcune comuni a tutte le figure professionali (abilità generiche o trasversali) altre tipiche delle singole professioni (abbiamo visto il problem solving per il giurista). Tra le abilità trasversali occorre ricordare le abilità relazionali (negoziazione; lavoro di gruppo e leadership; capacità di parlare in pubblico, etc.) e le abilità riflessive (la capacità di conoscere se stessi e di valutare se stessi; la creatività, etc.). Per certi versi trasversali ma con caratteristiche specifiche per le single professioni possono essere considerate anche le abilità di comprensione del testo e di redazione del testo. Per un approfondimento circa le abilità tipiche del giurista vedi Pascuzzi (2008). 131

4 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre Come si apprendono le abilità Il sapere dichiarativo si apprende attraverso il linguaggio La lezione del docente è tradizionalmente basata sul linguaggio orale. E di linguaggio scritto sono composti i libri su cui i giovani studiano. Ma come si apprendono le abilità? Si apprendono attraverso il linguaggio ovvero in un altro modo? Il fatto che l accesso alla professioni di avvocato, medico, ingegnere, giornalista, geologo, etc. preveda un periodo di tirocinio/praticantato (nel quale il giovane viene affiancato, per un certo periodo, al giurista già esperto), sembrerebbe dimostrare che le concrete abilità professionali si apprendono attraverso meccanismi quali l osservazione, l imitazione e l esperienza. Se i professionisti di domani devono possedere molte abilità occorre costruire percorsi formativi (a livello universitario e a livello di formazione post lauream) che agevolino l apprendimento delle abilità. Se le abilità non possono essere trasmesse e apprese attraverso il linguaggio, se non con molta difficoltà, occorre costruire strategie didattiche e strumenti didattici più utili allo scopo. 3 L apprendimento delle abilità attraverso l e-learning La rivoluzione digitale ha propiziato la nascita dell e-learning. A ben vedere, però, l e-learning, per la più parte, si fonda sulla parola e sul linguaggio per trasmettere e far acquisire conoscenza. Occorre pensare sempre più ad una seconda stagione dell e-learning che batta strade diverse e innovative: l utilizzo delle tecnologie informatiche per favorire l apprendimento attraverso canali diversi dal linguaggio. In particolare occorrerebbe sperimentare in che modo le simulazioni informatiche e la realtà virtuale possono facilitare l apprendimento delle abilità. 3.1 Alcuni esperimenti già varati Nel Congresso SIe-L 2006 fu comunicato che per apprendere l arte della negoziazione è stato varato un progetto europeo per realizzare Sisine (Sistema Integrato di Simulazione per la Formazione alla Negoziazione Nel Cdrom di Pascuzzi, Bona, e Roberti, Le distanze legali nelle costruzioni, Bologna, Zanichelli, 2008, le simulazioni virtuali vengono usate per illustrare la disciplina sulle distanze tra costruzioni. Nel cdrom allegato a Pascuzzi, Cercare il diritto, Bologna, Zanichelli, (2005) è stato ricostruito un ambiente virtuale con il fine di far apprendere le abilità che è necessario padroneggiare per reperire i dati giuridici. 132

5 Giovanni Pascuzzi - L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità 3. 2 Traiettorie possibili Occorre studiare in che modo le tecnologie informatiche possono favorire l apprendimento delle abilità generiche e specifiche delle singole figure professionali ad esempio attraverso le simulazioni virtuali e i giochi di ruolo. Di seguito, senza alcuna pretesa di esaustività, si proverà ad elencare una serie di ipotesi in cui si può utilizzare l e-learning per favorire l apprendimento della abilità, con riferimento alla formazione del giurista. Le professioni giuridiche richiedono grande capacità di rapportarsi agli altri. Si pensi al fatto che magistrati, notai e avvocati lavorano sempre più spesso in team. Lavoro di squadra e leadership sono abilità che è necessario acquisire. E possibile raggiungere detto obiettivo utilizzando l informatica e la telematica? Si può pensare, ad esempio, ad un ambiente virtuale che simuli il lavoro di uno studio legale. E importante che i giovani apprendano tanto l iter di formazione delle leggi quanto le modalità per redigere una legge tecnicamente ben fatta. Si può costruire un ambiente virtuale che simuli il Parlamento italiano nel quale diversi utenti assumono le vesti del deputato di questo o quel partito alle prese con la presentazione di un progetto di legge? L ambiente dovrà permettere di mimare l intero iter parlamentare del progetto mettendo alla prova la capacità degli utenti di costruire consenso sulla proposta, la capacità di scrivere correttamente il testo accettando eventuali emendamenti che non ne stravolgano la portata, la capacità di prevedere l impatto concreto che la normativa avrà, e così via. Per i giuristi in formazione, ma anche per chi già svolge la professione di magistrato o di avvocato è importante saper interrogare e controinterrogare i testimoni in un processo. In particolare occorre modellare le strategie di esame e controesame in ragione di tre variabili: a) il tipo di testimone; es.: adulto o minore; persona che dice palesemente il falso o persona che dice cose non vere ritenendo in buona fede che siano vere; persone esperte come consulenti o persone inesperte, e così via; b) il tipo di attività processuale; l esame diretto è quello posto in essere dalla parte che ha chiesto la citazione di quel teste. Il controesame è l attività processuale condotta dalla parte avversa a quella che ha citato il testimone (o consulente di parte o imputato o imputato di reato connesso); c) il tipo di scopo perseguito; l esame diretto deve esaltare l attendibilità dell interrogato ponendo domande sulla sua capacità di osservazione, sui motivi della memorizzazione dei fatti, sull assenza di interesse all esito della causa, sulle qualità soggettive che rendono l interrogato attendibile. Il controesame mira a mettere in dubbio la credibilità del teste, la sua preparazione, l attendibilità dei suoi ricordi, il fondamento delle sue 133

6 Applications - Vol. 4, n. 3, settembre 2008 affermazioni. E possibile immaginare un ambiente virtuale nel quale l utente testi la propria capacità di interrogare o controinterrogare i testimoni in ragione dei parametri appena ricordati? La Costituzione attribuisce al Pubblico ministero il compito di esercitare (obbligatoriamente) l azione penale. La pubblica accusa ha, quindi, il compito di ricostruire e provare gli elementi di fatto che configurano gli estremi idonei a far scattare la fattispecie di reato. Per far ciò è necessario dirigere e compiere indagini. Il P.M. di fronte ad una determinata notizia di reato deve sapere quali operazioni si devono compiere per giungere alla scoperta dei colpevoli e all acquisizione delle fonti di prova. Deve quindi organizzare le indagini avendo chiaro ciò che vuol cercare per poterlo provare davanti al giudice. Dirigere le indagini significa saper cosa cercare e come cercarlo. E possibile costruire un ambiente virtuale nel quale l utente, posto di fronte ad una notizia di reato, possa simulare il tipo di indagine da compiere per perseguire il reato stesso? Una delle abilità sempre più richiesta ai magistrati è saper organizzare gli uffici giudiziari e il lavoro del singolo giudice per ottenere maggiore efficienza e qualità. Per molti versi il singolo giudice deve farsi manager del proprio ruolo, al fine di poter verificare il rapporto costante tra entrate e sopravvenienze, affrontare emergenze di settore, assicurare decisioni in tempi solleciti (salvaguardando la qualità). Il giudice deve saper organizzare la propria agenda ovvero pianificare correttamente i tempi in cui scandire la trattazione della controversie e i singoli adempimenti. Si può immaginare un ambiente virtuale nel quale il giovane ma anche il professionista già integrato imparano a gestire in maniera efficiente il proprio ufficio? Il rapporto con il cliente caratterizza la professione dell avvocato. Gestire tale relazione presuppone il possesso di una serie di abilità ivi comprese quelle comunicative volte a favorire l instaurazione di un rapporto il più possibile empatico. Il primo incontro avvocato-cliente soddisfa almeno quattro funzioni: a) Stabilire una relazione di tipo interpersonale tra professionista e fruitore dei suoi servizi; b) Identificare i problemi e ottenere informazioni sufficienti per farli evolvere in vista della soluzione; c) Determinare gli obiettivi del cliente e di conseguenza formulare i suggerimenti utili al loro perseguimento; d) Preparare la traiettoria delle azioni da intraprendere a vantaggio del cliente. E possibile immaginare un ambiente virtuale nel quale l utente possa imparare a gestire detta relazione? Del problem solving in ambito giuridico si è già parlato. Può l e-learning aiutare ad apprendere come si risolvono i problemi giuridici e le subabilità che caratterizzano tale attività? 134

7 Giovanni Pascuzzi - L evoluzione dell e-learning: l apprendimento delle abilità 4 Conclusioni Nella formazione delle diverse figure professionali l apprendimento delle abilità deve essere posto in esponente esattamente come lo è l apprendimento del sapere dichiarativo. Occorre pensare ad una seconda stagione dell e-learning al fine di utilizzare le tecnologie informatiche per creare simulazioni e ambienti virtuali utili ad apprendere le diverse abilità. Bibliografia Pascuzzi G. (2008), Giuristi si diventa. Come riconoscere e apprendere le abilità proprie delle professioni legali, Bologna, Il Mulino. Gagné R. M., Briggs L. J., (1990), Fondamenti di progettazione didattica, Torino, Sei. 135

Dal sapere giuridico alle abilità dell'avvocato

Dal sapere giuridico alle abilità dell'avvocato Dal sapere giuridico alle abilità dell'avvocato Prof. Avv. Giovanni Pascuzzi Ordinario di Diritto Privato Comparato, Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza Scuola Superiore dell Avvocatura Formazione

Dettagli

La formazione del giurista

La formazione del giurista La formazione del giurista Prof. Avv. Giovanni Pascuzzi Ordinario di Diritto Privato Comparato, Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza Taranto, 30 ottobre 2007 Facoltà di Giurisprudenza Corso

Dettagli

Piano nazionale scuola digitale 4.2 Competenze e contenuti Azioni 14/18

Piano nazionale scuola digitale 4.2 Competenze e contenuti Azioni 14/18 Piano nazionale scuola digitale 4.2 Competenze e contenuti Azioni 14/18 Centralità delle competenze Competenze e didattica Necessità di fondare l apprendimento su modelli costruttivisti 1 Il termine competenza

Dettagli

La valutazione del percorso scolastico.

La valutazione del percorso scolastico. La valutazione del percorso scolastico http://iccarmagnola2.gov.it/ DECRETO MINISTERIALE 742/2017 Articolo l (Finalità della certificazione delle competenze) 1. Le istituzioni scolastiche statali e paritarie

Dettagli

P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A D I D I P A R T I M E N T O

P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A D I D I P A R T I M E N T O P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A D I D I P A R T I M E N T O DIPARTIMENTO DISCIPLINA CLASSI SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE Triennio Scienze Umane ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCENTE Pessina Francesco

Dettagli

Verso l avvocatura e il notariato

Verso l avvocatura e il notariato Convegno La formazione del giurista Giovanni Pascuzzi (Università di Trento) Verso l avvocatura e il notariato Dipartimento di Giurisprudenza Università Roma Tre 19-20 gennaio 2017 Sala del Consiglio TRACCIA

Dettagli

PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE

PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE PREMESSA ALLA PROGRAMMAZIONE PER COMPETENZE - Disegno e storia dell arte I Docenti del Dipartimento di Disegno e storia dell arte intendono operare per costruire nello studente, elemento centrale di quel

Dettagli

Obbligo di istruzione

Obbligo di istruzione Art. 1 c. 622 L. 27/12/2006 n. 296 L istruzione impartita per almeno 10 anni è obbligatoria ed è finalizzata a consentire il conseguimento di un titolo di scuola secondaria superiore o di una qualifica

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Ingegneria ed Architettura Facoltà di Ingegneria ed Architettura Anno Accademico 2018 2019 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 IUS/10 Diritto amministrativo 4 Legislazione in materia

Dettagli

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012

Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012 Programmazione educativo-didattica -anno scolastico 2011/2012 Nota esplicativa A decorrere dal corrente anno scolastico entrerà in vigore il modello proposto dal D.M. 9/2010 che prevede, al termine del

Dettagli

COMPETENZA: UNA DEFINIZIONE CONDIVISA

COMPETENZA: UNA DEFINIZIONE CONDIVISA COMPETENZA: UNA DEFINIZIONE CONDIVISA La Commissione Europea ha adottato i termini competenze e competenze chiave preferendolo a competenze di base, in quanto quest ultimo è generalmente riferito alle

Dettagli

Dal Quadro europeo delle qualifiche

Dal Quadro europeo delle qualifiche Didattica per competenze e certificazione V E R S O U N A D I D A T T I C A P E R C O M P E T E N Z E C O L L E G I O D O C E N T I 1 2 M A G G I O 2 0 1 0 Dal Quadro europeo delle qualifiche E U R O P

Dettagli

MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZI ONI ELETTRICHE /

MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZI ONI ELETTRICHE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. : 2018/2019 CLASSE: 2AM MATERIA: LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZI ONI ELETTRICHE / ELETTRONICHE DOCENTE: CERESA LEONARDO ORE SETTIMANALI : 3 Gli Allegati A (Profilo culturale,

Dettagli

RELAZIONE DI GIOVANNI PASCUZZI

RELAZIONE DI GIOVANNI PASCUZZI PROGETTO UNIONE DELLE CAMERE PENALI ITALIANE - SCUOLA SUPERIORE DELL AVVOCATURA PER LA FORMAZIONE DEI FORMATORI. I SEMINARIO DEDICATO AI FORMATORI DELLE SCUOLE UCPI ROMA 28-29 OTTOBRE 2016 RELAZIONE DI

Dettagli

Corso di Studio in SCIENZE MOTORIE, PRATICA E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLA PEDAGOGIA

Corso di Studio in SCIENZE MOTORIE, PRATICA E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLA PEDAGOGIA Corso di Studio in SCIENZE MOTORIE, PRATICA E GESTIONE DELLE ATTIVITÀ SPORTIVE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLA PEDAGOGIA SSD M-PED/02; CFU 9 Anno I - I SEMESTRE Docente: Prof. SAMUELE CALZONE

Dettagli

C T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O

C T S Centro. Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati. a.s Territoriale di Supporto T R E V I S O C T S Centro Territoriale di Supporto T R E V I S O Piano di formazione per i docenti di sostegno non specializzati a.s. 2018-2019 Argomenti C T S Centro Territoriale di T R E V Supporto I S O La normativa

Dettagli

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE

SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE SCHEDA PER LA RACCOLTA DI DATI E OSSERVAZIONI A CURA DEI COORDINATORI DI CLASSE (Docente: Paola Orenga) AZIONE: MONITORAGGIO DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO 2017/18 AREA DI PROCESSO: CURRICOLO, PROGETTAZIONE

Dettagli

MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20

MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado. anno scolastico 20 /20 MODELLO PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE al termine della scuola primaria e secondaria di 1^ grado anno scolastico 20 /20 La struttura del documento per la certificazione delle competenze in uscita

Dettagli

Progetto DSA: Guida al metodo di studio

Progetto DSA: Guida al metodo di studio Progetto DSA: Guida al metodo di studio CESPD - Centro Studi e Ricerche per la Disabilità Scuola di Psicologia Dipartimento di Scienze della Formazione e Psicologia Scuola di Ingegneria Dipartimento di

Dettagli

Perché scegliere il liceo A. B. Sabin?

Perché scegliere il liceo A. B. Sabin? Perché scegliere il liceo A. B. Sabin? I nostri indirizzi Liceo Scientifico e relativi indirizzi: Scienze Applicate, Sportivo Potenziamento di fisica sperimentale con laboratorio digitale in una sez. di

Dettagli

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi

ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE Cesare De Titta - E. Fermi LICEO DELLE SCIENZE UMANE LICEO ECONOMICO SOCIALE LICEO LINGUISTICO L O S T U D I O R E N DE P O S S I B I L E L I M P O S S I B I L E Indirizzo

Dettagli

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche:

La disciplina nel corso dell anno mira a costruire le seguenti competenze specifiche: PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE: 1A CHI MATERIA: Tecnologie Informatiche DOCENTE: Braghieri Alberto Gli Allegati A ( Profilo culturale, educativo e professionale ) e C ( Indirizzi, Profili,

Dettagli

Valido per Aggiornamento di 24 ore per RSPP/ASPP B 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9

Valido per Aggiornamento di 24 ore per RSPP/ASPP B 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 Corso apprezzato da: Associazione Ambiente e Lavoro Soggetto Formatore accreditato Regione Lombardia Valido per Aggiornamento di 24 ore per RSPP/ASPP B 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8 e 9 Corso Salute e Sicurezza

Dettagli

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze

CRIC REGISTRO PROTOCOLLO /09/ B25 - Relaz.didatt. - E. Lessico per progettare per competenze Lessico per progettare per competenze 2016 Progettare per competenze per consentire di: Orientarsi nei diversi contesti in cui ciascuno è inserito. Adattarsi con flessibilità ai cambiamenti della società

Dettagli

Scheda corso Fondamenti di Project Management

Scheda corso Fondamenti di Project Management Rosario Rizzo PMP, MCTS, Prince2 Corso Fondamenti di Project Management Corso di Formazione orientato all apprendimento della metodologia di gestione progetti. In due giornate di formazione i partecipanti

Dettagli

1. A s s i c u l t u r a l i c o m p e t e n z e

1. A s s i c u l t u r a l i c o m p e t e n z e P R O G R A M M A Z I O N E D I D A T T I C A DIPARTIMENTO DISCIPLINA CLASSI SCIENZE UMANE SCIENZE UMANE Biennio Scienze Umane ANNO SCOLASTICO 2018-2019 DOCENTE Pessina Francesco 1. A s s i c u l t u r

Dettagli

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Competenze trasversali Comuni a tutte le discipline e alle scuole : infanzia, primaria e secondaria I grado

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Competenze trasversali Comuni a tutte le discipline e alle scuole : infanzia, primaria e secondaria I grado COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA Competenze trasversali Comuni a tutte le discipline e alle scuole : infanzia, primaria e secondaria I grado IMPARARE AD IMPARARE PROGETTARE COMUNICARE COLLABORARE E PARTECIPARE

Dettagli

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a

M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a M i n i s t e r o d e l l I s t r u z i o n e, d e l l U n i v e r s i t à e d e l l a R i c e r c a Le Indicazioni Nazionali per il Curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione

Dettagli

ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ATTESTATO DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE In riferimento al quadro unico per la trasparenza delle qualifiche e delle competenze chiamato Europass (decisione n. 2241/2004/CE), nel quale si esplicita

Dettagli

CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA

CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA CURRICOLO VERTICALE COMPETENZE CHIAVE E DI CITTADINANZA COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COMPETENZE DI CITTADINANZA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI IN USCITA PRIMARIA OBIETTIVI FORMATIVI

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2018 2019 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 IUS/16 Diritto

Dettagli

Scienze riabilitative delle professioni sanitarie

Scienze riabilitative delle professioni sanitarie Scienze riabilitative delle professioni sanitarie Obiettivi Il corso di laurea magistrale in Scienze riabilitative delle professioni sanitarie ha lo scopo di fornire: w una formazione che consente al laureato

Dettagli

MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE

MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A.S. : 2018/2019 CLASSE: 4AIS MATERIA: TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E DI MANUTENZIONE DOCENTI: ALBERTO SORAGNI Gli Allegati A (Profilo culturale, educativo e professionale)

Dettagli

Premessa 1. Lista, a conclusione delle indagini compiute

Premessa 1. Lista, a conclusione delle indagini compiute 1 Premessa 1. La presentazione che segue riguarda una indagine svolta dal Gruppo di lavoro dell Università di Genova relativa alle competenze trasversali. Sulla base degli elementi emersi in tale indagine,

Dettagli

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO Liceo Classico Statale Ennio Quirino Visconti Con sezione Liceo Internazionale Cambridge Piazza del

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONE GRAFICHE A.S. 2018-2019 PROF. MANSUETO TASSI I.T.P. PROF. ANASTASIO TOMMASO CLASSE : 1 A INFO Al termine del primo anno lo studente

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA A. S. : 2018/2019 CLASSE:2A INFO Istituto Tecnico - Settore Tecnologico - Indirizzo Informatica e Telecomunicazioni Articolazione Informatica MATERIA: Scienze e Tecnologie Applicate

Dettagli

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Attuare il programma comunitario di Lisbona. Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE. Attuare il programma comunitario di Lisbona. Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO COMMISSIONE DELLE COMUNITÀ EUROPEE Bruxelles, 5.9.2006 COM(2006) 479 definitivo 2006/0163 (COD) Attuare il programma comunitario di Lisbona Proposta di RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO

Dettagli

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA

Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA Scienze e tecniche psicologiche PSICOLOGIA PSICOLOGIA CORSO DI LAUREA Scienze e Tecniche Psicologiche CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Psicologia COR Via Sant Agostino, 8 27100 PAVIA - Tel. +39 0382 984218 -

Dettagli

Competenze e valutazione

Competenze e valutazione Competenze e valutazione Possibilità di utilizzo della piattaforma DIR Pier Luigi Ferrari Francesca Martignone Temi del seminario 1. Le competenze nelle Raccomandazioni del Parlamento Europeo, nei documenti

Dettagli

Funzionali a stimolare la partecipazione attiva. Funzionale all esposizione teorica degli argomenti. Brainstorming

Funzionali a stimolare la partecipazione attiva. Funzionale all esposizione teorica degli argomenti. Brainstorming Il modulo didattico di educazione finanziaria può essere valutato principalmente sotto questi aspetti: 1. come esperienza volta a favorire l acquisizione di maggiore consapevolezza riguardo alle scelte

Dettagli

Liceo Scientifico. ISTRUZIONE LICEALE LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze Applicate. ISTRUZIONE LICEALE LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze Applicate

Liceo Scientifico. ISTRUZIONE LICEALE LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze Applicate. ISTRUZIONE LICEALE LICEO SCIENTIFICO - Opzione Scienze Applicate Posted in Indirizzi [] Codice Istituto necessario per l'iscrizione [] ISTRUZIONE LICEALE LICEO SCIENTIFICO Opzione Scienze Applicate (corso di studi di anni) Quadro orario Materia ^ ^ ^ ^ letteratura italiana

Dettagli

Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza C.I. Diritto Amministrativo Modulo diritto processuale a.a. 2019/ V anno - I semestre - 8 c.f.u.

Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza C.I. Diritto Amministrativo Modulo diritto processuale a.a. 2019/ V anno - I semestre - 8 c.f.u. Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza C.I. Diritto Amministrativo Modulo diritto processuale a.a. 2019/2020 - V anno - I semestre - 8 c.f.u. Prof. Ennio Antonio Apicella Informazioni Corso Informazioni

Dettagli

Laurea Magistrale in Strategie d Impresa e Management. Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail Cesare Amatulli

Laurea Magistrale in Strategie d Impresa e Management. Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail Cesare Amatulli Principali informazioni sull insegnamento Titolo insegnamento Corso di studio Crediti formativi Denominazione inglese Obbligo di frequenza Lingua di erogazione MARKETING Laurea Magistrale in Strategie

Dettagli

Metodi di cooperazione allo sviluppo e gestione partecipata dei progetti

Metodi di cooperazione allo sviluppo e gestione partecipata dei progetti EDIZIONE AA 2018-2019 DEL CORSO Metodi di cooperazione allo sviluppo e gestione partecipata dei progetti DOCENTE RESPONSABILE: Massimo Zortea CO-DOCENTI: Gerardo de Luzemberger, Federica Maino, Monica

Dettagli

DIRITTO AMMINISTRATIVO (Prof. Francesco Follieri e Prof. Angelo Giuseppe Orofino) CFU - 7

DIRITTO AMMINISTRATIVO (Prof. Francesco Follieri e Prof. Angelo Giuseppe Orofino) CFU - 7 DIRITTO AMMINISTRATIVO (Prof. Francesco Follieri e Prof. Angelo Giuseppe Orofino) CFU - 7 LINGUA DELL INSEGNAMENTO Italiano CONTENUTI/ CONTENTS Il corso ha ad oggetto le nozioni fondamentali della parte

Dettagli

Unità di Apprendimento (UdA): indicazioni pratiche per la progettazione, la costruzione e la valutazione

Unità di Apprendimento (UdA): indicazioni pratiche per la progettazione, la costruzione e la valutazione Unità di Apprendimento (UdA): indicazioni pratiche per la progettazione, la costruzione e la valutazione Lezione 1 La centralità delle competenze nella didattica A cura di Luciano Berti IMPARARE AD APPRENDERE

Dettagli

Progettare insegnare valutare per competenze. Liceo Classico G. Verga Adrano

Progettare insegnare valutare per competenze. Liceo Classico G. Verga Adrano Progettare insegnare valutare per competenze Liceo Classico G. Verga Adrano 30 maggio 2017 Anna Maria Di Falco Presentazione dell Unità Formativa Seminario Maggio Dicembre 2017 8 incontri seminariali per

Dettagli

Il ruolo della FORMAZIONE E INFORMAZIONE

Il ruolo della FORMAZIONE E INFORMAZIONE Il ruolo della FORMAZIONE E INFORMAZIONE La formazione organizzativa: Attività educativa negli adulti, volta non solo all incremento di conoscenze e informazioni, ma anche all affinamento di competenze,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado

ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado ISTITUTO COMPRENSIVO DI FALOPPIO Progetto Accoglienza Scuola Secondaria di I Grado OBIETTIVI 1. Facilitare e rendere serena la ripresa dell attività didattica. 2. Condividere le regole dell Istituto (Patto,

Dettagli

Riferimenti nella normativa

Riferimenti nella normativa La certificazione delle competenze alla fine del primo ciclo di istruzione: verso l'elaborazione di un modello nazionale Riferimenti nella normativa a cura di annamaria pretto una lettura per focalizzare

Dettagli

SCHEDA DI TRASPARENZA M-PED/04 SCIENZE DELLA FORMAZIONE

SCHEDA DI TRASPARENZA M-PED/04 SCIENZE DELLA FORMAZIONE SCHEDA TRASPARENZA NOME E COGNOME DOCENTE SETTORE SCIENTIFICO- SCIPLINARE MAIL LEONARDA LONGO M-PED/04 lealongo84@libero.it TEL. 333.5495310 CAMPI DA COMPILARE INFORMAZIONI DEL DOCENTE FACOLTÀ ANNO ACCADEMICO

Dettagli

Progettazione didattica di Diritto ed Economia Classe 2^B Corso: ENO. Disciplina: Diritto. Unità di apprendimento Unità 3 Forme di Stato e di Governo

Progettazione didattica di Diritto ed Economia Classe 2^B Corso: ENO. Disciplina: Diritto. Unità di apprendimento Unità 3 Forme di Stato e di Governo personale in un sistema di regole fondato sul organizzare il proprio utilizzando le varie fonti di informazioni saper elaborare e realizzare progetti nella vita quotidiana, utilizzando le conoscenze apprese

Dettagli

PROMUOVERE LE COMPETENZE: QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA?

PROMUOVERE LE COMPETENZE: QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA? PROMUOVERE LE COMPETENZE: QUALI SFIDE PER LA DIDATTICA? VALUTAZIONE COMPETENZA INSEGNAMENTO APPRENDIMENTO Se si cambiano solo i programmi che figurano nei documenti, senza scalfire quelli che sono nelle

Dettagli

Percorsi di formazione per gli insegnanti in servizio. Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane

Percorsi di formazione per gli insegnanti in servizio. Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane Percorsi di formazione per gli insegnanti in servizio Università degli Studi dell Aquila Dipartimento di Scienze Umane 1. Progettare, pianificare e valutare per competenze Il percorso è rivolto ai docenti

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO Informatica CLASSE 4 SEZIONE AI DISCIPLINA_TPSIT: Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici

Dettagli

L'ASSE MATEMATICO. Asse Matematico 29 Marzo

L'ASSE MATEMATICO. Asse Matematico 29 Marzo L'ASSE MATEMATICO Asse Matematico 29 Marzo 200 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo (valutazione) Obbligo di istruzione (certificazione) Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo (valutazione-certificazione)

Dettagli

In pizzeria con mamma e papà STORIA E GEOGRAFIA classe 1

In pizzeria con mamma e papà STORIA E GEOGRAFIA classe 1 In pizzeria con mamma e papà STORIA E GEOGRAFIA classe 1 COMPETENZE collegamenti e relazioni DI COMPETENZA Ricavare da fonti di diversa natura utili alla ricostruzione di un fatto storico. Organizzare

Dettagli

comunicazione efficace

comunicazione efficace comunicazione efficace e p e r s u a s i va "La cosa più importante nella comunicazione è ascoltare ciò che non viene detto Peter Drucker LA FILOSOFIA In un mondo dove l'informazione è fin troppo presente,

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO Informatica CLASSE 5 SEZIONE BI DISCIPLINA_TPSIT: Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici

Dettagli

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE

Min istero della Pubblica Istru zione ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE PROGRAMMAZIONE SCIENZE UMANE E SOCIALI Classe prima professionale 2016/2017 Corso serale FINALITA DEL BIENNIO Sensibilizzare l alunna/o alla consapevolezza della complessità della persona sotto l aspetto

Dettagli

Obiettivi formativi Risultati di apprendimento attesi Attività formative

Obiettivi formativi Risultati di apprendimento attesi Attività formative Corso di Laurea in Scienze Geologiche UNIMORE - Classe L-34 Tabella di correlazione Obiettivi formativi Risultati di Apprendimento attesi - Attività formative Obiettivi formativi Risultati di apprendimento

Dettagli

RELAZIONE FINALE DOCENTE a.s. 2011/ 2012

RELAZIONE FINALE DOCENTE a.s. 2011/ 2012 Prof. Mulinacci Beatrice Docente di LETTERE nella classe 1CIT 1. TITOLO LA MORFOLOGIA E LA SINTASSI DELLA FRASE SEMPLICE U. 1 Ortografia U. 2 Il verbo U. 3 Articolo, nome, aggettivo e pronome U. 4 Avverbio,

Dettagli

Progettazione curricolo verticale

Progettazione curricolo verticale Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA) Dipartimento di Informatica Progettazione curricolo verticale di Scienze e tecnologie applicate percorso formativo

Dettagli

DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Percorso formativo relativo alla disciplina di DIRITTO. Classi 5^A.F.M.

DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE. Percorso formativo relativo alla disciplina di DIRITTO. Classi 5^A.F.M. DIPARTIMENTO DELLE DISCIPLINE GIURIDICHE ED ECONOMICHE Percorso formativo relativo alla disciplina di DIRITTO Classi 5^A.F.M. Numero Modulo 0 Lo Stato 1 La Costituzione italiana 2 L organizzazione costituzionale

Dettagli

Buone pratiche di didattiche disciplinari. Laboratori di formazione docenti neoassunti a.s.2017/2018. Paola Ortenzi

Buone pratiche di didattiche disciplinari. Laboratori di formazione docenti neoassunti a.s.2017/2018. Paola Ortenzi Buone pratiche di didattiche disciplinari Laboratori di formazione docenti neoassunti a.s.2017/2018 Paola Ortenzi Prima parte - documenti di riferimento - didattica per competenze - EAS - Flipped class

Dettagli

Ingegneria dell Automazione ATTIVAZIONE

Ingegneria dell Automazione ATTIVAZIONE ORDINAMENTO DIDATTICO LAUREA SPECIALISTICA IN INGEGNERIA DELL AUTOMAZIONE CLASSE 29/S NOME DEL CORSO Ingegneria dell Automazione ATTIVAZIONE Di nuova attivazione Corso di Laurea i cui 180 CFU sono Ingegneria

Dettagli

Programma del corso di Pedagogia generale

Programma del corso di Pedagogia generale Programma del corso di Pedagogia generale Insegnamento Pedagogia generale Corso di laurea Laurea Triennale in Scienze dell'educazione e della Formazione L-19 Settore Scientifico M-PED/01 CFU 12 Obiettivi

Dettagli

La professionalità docente nella scuola delle competenze

La professionalità docente nella scuola delle competenze La professionalità docente nella scuola delle competenze Prof. Giuliana Sandrone Boscarino Corso di formazione per docenti di Religione Cattolica delle scuole statali di ogni ordine e grado della Regione

Dettagli

Corso EPICT Animatore Digitale

Corso EPICT Animatore Digitale Corso EPICT Animatore Digitale (Certificazione EPICT Bronze Animatore Digitale) Abbiamo oggi in Italia una nuova figura professionale, quella dell Animatore digitale le cui competenze sono descritte con

Dettagli

TFA Siena Area Trasversale

TFA Siena Area Trasversale TFA Siena Area Trasversale Scienze dell educazione Didattica generale e didattica speciale Lezione 3 a cura di Carlo Mariani Qualche indicazione bibliografica M. Baldacci, Curricolo e competenze, Milano,

Dettagli

Tecniche di comunicazione e di scrittura Docente titolare: prof. Dario Corno Codice: 02FZUMN SSD: L-FIL FIL-LET/12 LET/12 Attività formative: D A scel

Tecniche di comunicazione e di scrittura Docente titolare: prof. Dario Corno Codice: 02FZUMN SSD: L-FIL FIL-LET/12 LET/12 Attività formative: D A scel Tutorato TECNICHE DI COMUNICAZIONE E DI SCRITTURA SDSS Mondovì A.A. A 2011/12 Tecniche di comunicazione e di scrittura Docente titolare: prof. Dario Corno Codice: 02FZUMN SSD: L-FIL FIL-LET/12 LET/12 Attività

Dettagli

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA AMBITO SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO

COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA AMBITO SCUOLA DELL INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA I GRADO COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA ATTIVA PRIMARIA Comunicazione La comunicazione nella La comunicazione nella nella madrelingua madrelingua è la capacità di madrelingua è la capacità di esprimere i bisogni,

Dettagli

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE

MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE ISTITUTO IIS Silvio Ceccato ANNO SCOLASTICO 2017/2018 INDIRIZZO Informatica CLASSE 3 SEZIONE AI DISCIPLINA_TPSIT: Tecnologie e progettazione dei sistemi informatici

Dettagli

LICEO PIAZZI-LENA PERPENTI. a.s. 2015/16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI COMPETENZA. Classi quarte

LICEO PIAZZI-LENA PERPENTI. a.s. 2015/16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI COMPETENZA. Classi quarte LICEO PIAZZI-LENA PERPENTI a.s. 2015/16 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA DI COMPETENZA Classi quarte Imparare ad imparare Imparare ad imparare Uso di strumenti Ricercare e selezionare in modo autonomo

Dettagli

Corso di Studio in INNOVAZIONE EDUCATIVA E APPRENDIMENTO PERMANENTE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLE PRATICHE E DEI MODELLI EDUCATIVI

Corso di Studio in INNOVAZIONE EDUCATIVA E APPRENDIMENTO PERMANENTE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLE PRATICHE E DEI MODELLI EDUCATIVI Corso di Studio in INNOVAZIONE EDUCATIVA E APPRENDIMENTO PERMANENTE a.a. 2018/2019 INSEGNAMENTO: STORIA DELLE PRATICHE E DEI MODELLI EDUCATIVI SSD M-PED/02; CFU 6 II ANNO; II SEMESTRE Docente: Prof.ssa

Dettagli

Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail De Caro Maria,

Docente responsabile Nome Cognome Indirizzo Mail De Caro Maria, Principali informazioni sull insegnamento Titolo insegnamento Interventi clinici a sostegno dell individuo e della famiglia parte B- Corso di studio Corso di laurea magistrale in psicologia clinica Crediti

Dettagli

Prof. Giuseppe Paolo Del Giovannino

Prof. Giuseppe Paolo Del Giovannino Parte seminariale -Modulo 4 Prof. Giuseppe Paolo Del Giovannino L'operazione è finanziata parzialmente dall'unione europea dal fondo sociale europeo e dal Ministero dell'educazione, della scienza e dello

Dettagli

COMPETENZA DESCRITTORI LIVELLO VOTO in decimi Competenza alfabetica funzionale E la capacità di esprimere ed interpretare concetti,

COMPETENZA DESCRITTORI LIVELLO VOTO in decimi Competenza alfabetica funzionale E la capacità di esprimere ed interpretare concetti, GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE CHIAVE EUROPEE COMPETENZA DESCRITTORI LIVELLO VOTO in decimi Competenza alfabetica funzionale E la capacità di esprimere ed interpretare concetti, L alunno padroneggia

Dettagli

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E

P I A N O P E R S O N A L I Z Z A T O D E L L E A T T I V I T A E D U C A T I V E I S T I T U T O C O M P R E N S I V O T I V O L I C E N T R O I I S C U O L A D E L L I N F A N Z I A P l e s s i I. G i o r d a n i e S. P o l o d e i C a v a l i e r i a. s. 2 0 1 3-2 0 1 4 P I A N O

Dettagli

PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE

PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE I.I.S. G. CENA PIANO DI LAVORO DIPARTIMENTALE Anno scolastico: 2018-2019 Disciplina: Diritto ed Economia Prof.ssa Elisabetta Rizzo Classi: 3^ Psc MODULO 1: I soggetti del diritto e i diritti sulle cose

Dettagli

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 1 Scuola secondaria di 1 grado

PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 1 Scuola secondaria di 1 grado PROGETTAZIONE ANNUALE: ARTE E IMMAGINE Classe 1 Scuola secondaria di 1 grado COMPETENZE SPECIFICHE DELLA DISCIPLINA: 1- Esprimersi e comunicare o Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCIENZE UMANE (primo biennio della Riforma 2015/2016)

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCIENZE UMANE (primo biennio della Riforma 2015/2016) ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE C. BERETTA data 10/10/2018 pag. 1 / 1 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA SCIENZE UMANE (primo biennio della Riforma 2015/2016) PROGRAMMAZIONE DIPARTIMENTALE SCIENZE UMANE SCUOLA

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI COMPLEMENTI DI MATEMATICA CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI COMPLEMENTI DI MATEMATICA CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI COMPLEMENTI DI MATEMATICA CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE Gli Allegati A (Profilo culturale, educativo e professionale) e C (Indirizzi, Profili, Quadri orari e Risultati

Dettagli

Le prove INVALSI del 2018 Novità e caratteristiche

Le prove INVALSI del 2018 Novità e caratteristiche Le prove INVALSI del 2018 Novità e caratteristiche Anna Maria Ajello Presidente INVALSI Roma, MIUR - 5 luglio 2018 Le novità Introduzione della prova di Inglese (grado 5 e 8) Prove al computer (CBT: grado

Dettagli

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio.

Periodi di svolgimento periodo I II III IV. marzo maggio verifica finale fine novembre fine gennaio fine marzo fine maggio. PIANO DELLE UNITA DI APPRENDIMENTO Indirizzo: Servizi Socio Sanitari Articolazione Livello Classe: Primo biennio Disciplina: Metodologie operative Periodi di svolgimento periodo I II III IV lezione ottobre

Dettagli

ASSE CULTURALE DI RIFERIMENTO

ASSE CULTURALE DI RIFERIMENTO PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI DIPARTIMENTO Anno scolastico 2018-2019 DIPARTIMENTO DISCIPLINA Religione Religione Tutte CLASSI ANNO SCOLASTICO 2018-2019 RESPONSABILE DI DIPARTIMENTO Nebuloni Patrizia ASSE

Dettagli

Nichelino Scuola media di via Sangone a.sc. 2008/09

Nichelino Scuola media di via Sangone a.sc. 2008/09 Nichelino Scuola media di via Sangone a.sc. 2008/09 Criteri di progettualità educativa e di descrivibilità delle competenze comuni alle diverse aree disciplinari Progetto di ricerca per l elaborazione

Dettagli

Dipartimento di Informatica

Dipartimento di Informatica Progettazione curricolo verticale percorso formativo per Unità di Apprendimento (UDA) Dipartimento di Informatica L asse scientifico-tecnologico Allegato1 DM 139/2007 Prime classi: CHIMICA -FISICA-SCIENZE

Dettagli

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche

Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Università degli Studi di Enna Kore Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche Anno Accademico 2018 2019 A.A. Settore Scientifico Disciplinare CFU Insegnamento Ore di aula Mutuazione 2018/19 IUS/14 8 Diritto

Dettagli

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi

Ore settimanali di lezione: 3 h di cui 2 in compresenza con l insegnante di Lab. di Informatica prof.ssa E.De Gasperi Anno scolastico 2015/2016 Piano di lavoro individuale ISS BRESSANONE-BRIXEN LICEO SCIENTIFICO - LICEO LINGUISTICO - ITE Classe: III ITE Insegnante: Prof.ssa Maria CANNONE Materia: INFORMATICA Ore settimanali

Dettagli

ALLEGATO 5 COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA

ALLEGATO 5 COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA ALLEGATO 5 COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA 1 COMPETENZE IN CHIAVE EUROPEA COMPETENZE IN CHIAVE IMPARARE A IMPARARE EUROPEA Competenze specifiche Abilità Conoscenze, saperi essenziali Compiti Ricavare da fonti

Dettagli

La classe : il cuore della relazione educativa. saperi

La classe : il cuore della relazione educativa. saperi La classe : il cuore della relazione educativa alunno insegnante saperi 1 Nella classe si trasmettono conoscenze o saperi? conoscenze saperi - tacita - esplicita - dichiarativa - procedurale - condizionale

Dettagli

AREA DI COMPETENZA: MANAGER

AREA DI COMPETENZA: MANAGER AREA DI COMPETENZA: MANAGER 1. HUMAN RESOURCES MANAGEMENT a. HR Manager, processi di selezione, risorse umane Il corso è diretto a coloro che svolgono funzioni nella Business Unit Risorse Umane HR, Organizzazione

Dettagli