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1 PROGRAMMA DI ATTIVITÀ anno 2015 Consigliera regionale di Parità Legge regionale 23dicembre 2009, n.53

2 Programma di attività anno 2015 Compiti e funzioni della Consigliera di Parità La legge regionale 23 dicembre 2009, n.53 recante Disposizione in materia di Consulta regionale per le pari opportunità e di Consigliera regionale di Parità, detta, al capo III, disposizioni in materia di Consigliera di Parità, disciplinandone le attribuzioni, i requisiti e le modalità di nomina, in attuazione dell art. 10, comma 4 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n.196 e in conformità ai principi di cui la decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198. L attuale Consigliera regionale di Parità è stata nominata con Decreto del Presidente della Regione n.16, in data 22 gennaio La Consigliera di Parità è una figura istituzionale i cui compiti e funzioni vengono sostanzialmente definiti dall art. 15 del Codice delle Pari opportunità tra uomo e donna (decreto legislativo 11 aprile 2006, n.198): le consigliere ed i consiglieri di Parità intraprendono ogni utile iniziativa, ai fini del rispetto del principio di non discriminazione e della promozione di pari opportunità per lavoratori e lavoratrici, svolgendo in particolare i seguenti compiti: a) Rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, al fine di svolgere funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni nell accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, ivi compresa la progressione professionale e di carriera, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari collettive di cui al decreto legislativo 5 dicembre 2005 n. 252; b) Promozione di progetti di azioni positive, anche attraverso l individuazione delle risorse comunitarie, nazionali e locali finalizzate allo scopo; c) Promozione della coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi comunitari, nazionali e regionali in materia di pari opportunità; d) Sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, sotto il profilo della promozione e della realizzazione di pari opportunità; e) Promozione dell attuazione delle politiche di pari opportunità da parte di soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro; 1

3 f) Collaborazione con le direzioni provinciali del lavoro al fine di individuare procedure efficaci di rilevazione delle violazioni alla normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi; g) Diffusione della conoscenza e dello scambio di buone prassi e attività di formazione culturale sui problemi delle pari opportunità e sulle varie forme di discriminazioni; h) Verifica dei risultati della realizzazione dei progetti di azioni positive; i) Collegamento e collaborazione con gli assessorati, gli enti locali e con organismi di parità. In sintesi, la Consigliera di Parità ha: - l obiettivo di promuovere le Pari Opportunità e di contrastare le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro e, nello svolgimento di detto compito, è pubblico ufficiale con obbligo di segnalazione dei reati di cui viene a conoscenza ed in caso di discriminazioni, dirette od indirette, può agire in giudizio, anche in rappresentanza dei soggetti discriminati; - compiti specifici nel sostegno delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative e nella promozione di politiche di Pari Opportunità da parte di soggetti pubblici e privati che operano nel mercato del lavoro. A supporto dell attività della Consigliera regionale di Parità la Giunta regionale determina, nell ambito dell organico della Giunta regionale, la dotazione organica necessaria e assegna alla stessa locali idonei allo svolgimento della sua attività (art. 23, legge regionale n.53/09). Risorse per il funzionamento dell ufficio della Consigliera di Parità Al finanziamento delle attività e dell ufficio della Consigliera regionale di Parità si provvede con risorse derivanti dalla quota di riparto annuale di cui all art.18, comma 2, lettera b, del dlgs. 198/2006 e con le risorse regionali determinate annualmente con la legge di bilancio. Le risorse assegnate per l attuazione delle attività previste per l anno 2015, ammontano complessivamente a ,01 di cui: ,01 derivanti dalla quota di riparto del Fondo nazionale; 4.508,4 di risorse regionali, determinate con legge di bilancio. 2

4 Attività di sportello e azioni di contrasto alle discriminazioni di genere sui luoghi di lavoro E molto probabile che siano le donne ad avvertire maggiormente le conseguenze del prolungarsi della crisi economica ed occupazionale, come anche a godere più lentamente dei benefici di un recupero futuro. Si ritiene quindi opportuno privilegiare, nell azione programmata, l attività di sportello, intesa come servizio rivolto ai lavoratori, ma in particolar modo alle lavoratrici, che accusano comportamenti discriminatori sui luoghi di lavoro. Si prevede inoltre di continuare ad operare per garantire i servizi di: consulenza alle aziende con più di 100 dipendenti nella compilazione del rapporto sulla situazione occupazionale maschile e femminile, ai sensi dell art. 9 della legge 125/91; consulenza alle aziende sull applicazione dei dispositivi previsti dall art. 9 della legge 8 marzo 2000, n.53 e diffusione della conoscenza della responsabilità sociale delle imprese in un ottica di genere. L Ufficio garantisce un apertura al pubblico dal lunedì al venerdì dalle ore 9,00 alle ore 12,00 grazie alla presenza della segreteria. La Consigliera riceve comunque l utenza su appuntamento anche in orari diversi da quelli previsti per l apertura al pubblico, garantendo una presenza di almeno 8 ore settimanali. In materia di contrasto alle discriminazioni di genere si ritiene indispensabile, di fronte alle difficoltà generate dalla crisi economica, che comunque permangono nel mercato del lavoro valdostano, mantenere attiva e vigile la rete tra i soggetti che sul territorio regionale, a vario titolo, collaborano per la promozione e la tutela dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. E quindi necessario continuare ad attivare rapporti interni con settori ed organizzazioni della Regione, in particolare: Dipartimento personale e organizzazione; Dipartimento politiche strutturali ed affari europei; Dipartimento politiche del lavoro e della formazione; Dipartimento industria artigianato ed energia; Dipartimento Sovrintendenza agli studi; Dipartimento sanità, salute e politiche sociali; 3

5 Dipartimento turismo sport e commercio; Comitato Pari opportunità; Difensore civico; Consiglio permanente degli Enti locali. Nella trattazione dei casi di discriminazione di genere è importante promuovere relazioni di fattiva collaborazione con la Direzione Regionale del Lavoro, l INPS e l INAIL. In materia di contrasto delle discriminazioni di genere e in relazione a specifici temi quali la conciliazione, i differenziali salariali e reddituali, il gender gap nelle evoluzioni di carriera, il sostegno alla diffusione del diritto antidiscriminatorio in materia di lavoro, necessari saranno i rapporti di collaborazione con: Direzione regionale del Lavoro; Organizzazioni sindacali; Organizzazioni imprenditoriali; Comitato Unico di garanzia; Comitato per l imprenditorialità femminile; Università della Valle d Aosta. Attività di informazione di promozione di azioni positive e di cultura di parità Nell agenda della Consigliera di Parità si intrecciano l attività di contrasto, assistenza, consulenza e intervento e l attività di prevenzione e rimozione delle cause di discriminazione. Vale a dire attività di informazione, formazione, promozione, finalizzate alla rimozione delle cause e degli ostacoli alla piena esplicazione della parità. La Consigliera di Parità è chiamata inoltre a svolgere attività diretta alla diffusione della cultura e delle tematiche di genere, di esperienze e buone prassi, a partire dalla conoscenza della figura e dei compiti della consigliera stessa attraverso strumenti culturali diversi e mirati. Al fine di rispondere ai compiti specifici relativi alle funzioni promozionali, l Ufficio della Consigliera regionale di Parità, nel corso del 2015, intende: avviare la campagna di informazione La Consigliera regionale di parità che attraverso gli organi di formazione e i social network raggiungano in maniera più capillare la cittadinanza facendo conoscere meglio l attività di sportello (si è notato, nel 2014, che 4

6 molte donne si sono rivolte alla consigliera di parità solo dopo le indicazioni dei sindacati, perché prima ne ignoravano l esistenza). valorizzare le politiche territoriali di conciliazione famiglia-lavoro e delle reti di imprese nel biennio ponendo, nel 2015, le basi per la definizione delle nuove strategie territoriali di intervento, individuando gli elementi centrali del programma che si incentrerà sulla concessione di incentivi alle persone per il ricorso a servizi di cura e a servizi socio-educativi per l infanzia, sul sostegno alle imprese che introducono nuove modalità di lavoro family friendly (es. flessibilità oraria) o nuovi interventi di welfare aziendale e interaziendale (es. trasporto, babysitter di emergenza, micro nido); Sostegno per la promozione di azioni volte a favorire piani personalizzati di congedo di maternitàpaternità/ parentali alle lavoratrici madri/lavoratori padri; aggiornamento e orientamento per favorire l occupazione nei servizi legati alla conciliazione famiglia lavoro. prevedere, in occasione dell 8 Marzo, Giornata internazionale della Donna, un iniziativa pubblica dal titolo Miti che odiano le donne. Nelle più diverse aree geografiche, storiche e culturali esiste una costante a monte della violenza sulle donne: il mito. L iniziativa chiamerà a convegno studiose delle tradizioni culturali europee ed extraeuropee per confrontare miti di ambito greco, ebraico, africano, indiano, cinese, giapponese, e rintracciarne le persistenze nella realtà attuale. predisporre il rapporto Stato dell arte sulle imprese con più di 100 dipendenti in Valle d Aosta acquisendo i dati sul personale, divisi per genere, che le aziende sopra i 100 addetti devono fornire ogni due anni all Ufficio della Consigliera di Parità, in base all art.9 della legge 125/91. I dati riguardano le singole aziende e consentono di vedere gli effetti positivi e negativi delle politiche aziendali sugli squilibri di genere. L analisi sarà dedicata ai dati dell ultimo biennio 2014/2015 secondo il seguente percorso: le imprese che hanno risposto in questa e nelle precedenti rilevazioni; le caratteristiche strutturali e organizzative delle imprese; la segregazione orizzontale (settori, posizioni, utilizzo forme contrattuali); la segregazione verticale (posizione nelle gerarchie, accesso alla formazione); le differenze di inquadramento; i differenziali retributivi 5

7 assegnare il proprio patrocinio e contribuire all iniziativa della decima edizione del concorso letterario, fotografico e per illustrazioni "Donne in opera" e proposta di realizzazione di una mostra fotografica a carattere informativo sulla valorizzazione e la non discriminazione delle donne nel mondo del lavoro e nella società. La decima edizione del concorso "Donne in opera" vuole essere l'occasione per lanciare una riflessione sul futuro delle donne, per raccogliere stimoli e riflessioni di donne di tutte le generazioni e indicare implicitamente un orizzonte di senso in cui collocare l'impegno femminile per migliorare la propria personale situazione e in generale potenziare il ruolo sociale delle donne nel nostro Paese. In ragione di ciò è stato scelto per la presente edizione di "Donne in opera" il seguente titolo: "Il futuro che è in me. Pensieri, testimonianze e narrazioni sulle speranze di cambiamento delle e per le donne". Quello che si chiede alle partecipanti al concorso è di riflettere sulle difficoltà presenti in riferimento all'ambito del lavoro (crisi ed effetti sulle donne espulse dal mercato del lavoro o impossibilitate a entrarvi), alla maternità (conciliazione dei tempi di lavoro con quelli familiari), alla cura (divisione degli impegni di cura tra uomini e donne), di raccontare come si può uscire da situazione di violenza domestica, come si può essere libere dai condizionamenti derivati dagli stereotipi di genere e inventarsi nuovi modelli estetici e di comportamento. Curare la realizzazione di una mostra fotografica a carattere informativo sulla valorizzazione e la non discriminazione delle donne nel mondo del lavoro e nella società Per celebrare i dieci anni del concorso Donne in Opera l associazione culturale Solal ha proposto alla Consigliera di parità di realizzare per Suo conto una mostra fotografica. L'esposizione comprenderà una ventina di opere fotografiche, realizzate per l'occasione da fotografe professioniste valdostane, che interpreteranno i temi affrontati dal concorso "Donne in opera" in questi dieci anni. Le fotografie saranno accompagnate da pannelli informativi e da una scelta di testi (poesie e racconti) premiati nelle passate edizioni di "Donne in opera". In particolare verrà messo l'accento sulla necessità di valorizzare il ruolo delle donne nel mondo del lavoro contrastando ogni forma di discriminazione fondata sul genere. La mostra così concepita avrà carattere itinerante e verrà proposta a biblioteche, Comuni e associazioni sia in Valle d'aosta che in altre regioni. Collaborare alla realizzazione del Portale benessere sociale in Valle d Aosta : con DGR n. 485 del 22 marzo 2013 la Giunta ha approvato nell ambito del Piano di Azioni Positive 2013/2015 la realizzazione del Portale Conciliazione Lavoro Famiglia destinato al 6

8 personale del comparto unico. Gli EELL hanno approvato a loro volta nell ambito del loro Piano di Azioni Positive la fornitura delle informazioni e dati utili alla realizzazione del Portale.Il Comitato Unico di Garanzia, avviando i lavori, si è reso conto che la maggiore fonte di informazioni in questo ambito è la mappa della conoscenza del piano di zona, un sistema di raccolta di informazioni e aggiornamento delle stesse utilizzate dagli sportelli sociali a servizio del cittadino. Il Comitato ha preso quindi contatti con la responsabile del piano di zona ed assieme, analizzando l obiettivo e confrontandosi anche con la struttura Politiche Sociali dell Assessorato Sanità ci si è resi conto che il progetto avrebbe potuto essere ampliato ed essere messo al servizio di tutte le famiglie e i cittadini valdostani e non solo del personale degli enti del Comparto unico. L idea si è sviluppata quindi in un portale dei servizi di welfare presenti sul territorio valdostano, mantenendo anche un accesso specifico, con informazioni normative-contrattuali, per il personale del comparto unico. L idea progettuale iniziale si è così trasformata in un azione di sistema territoriale da realizzare in sinergia con tutti i soggetti istituzionalmente competenti. Il progetto, predisposto da INVA, su richiesta del Dipartimento Sistemi Informativi, prevede 6 fasi: Progettazione del Sistema Mappa del Welfare (Requisiti funzionali e tecnologici; Architettura applicativa e di integrazione; Progettazione della piattaforma per la raccolta, archiviazione e pubblicazione dei servizi; Progettazione del catalogo con le caratteristiche generali dei servizi/gestori (è esclusa in questa fase la progettazione dei flussi specializzati per tipologia di servizi). Progettazione del Portale (Raccolta esigenze informative e fonti; Organizzazione e articolazione del sito e delle sezioni; Impostazione modello redazionale) Prototipo (Organizzazione della Home; Esempio di navigazione menù; Mockup della sezione di consultazione dei servizi. Realizzazione del Sistema Mappa del Welfare(Catalogo dei servizi e nomenclatori; Implementazione Banche dati; Sistemi di raccolta; Sistemi di pubblicazione; Sistemi di analisi e monitoraggio; Integrazione con sistemi esistenti (ASSANI, Segretariato Sociale, ) Realizzazione del Portale Progettazione grafica; Implementazione di tutte le sezioni/pagine del sito; Realizzazione delle funzionalità interattive, Realizzazione della pagine di ricerca e consultazione dei servizi. Attuazione organizzativa: definizione procedure e modelli di relazione tra i soggetti; Definizione atti formali; Raccolta e popolamento iniziale dei servizi e informazioni; Inserimento dei contenuti sul sito e attivazione comitato redazionale ; Attivazione dei canali di aggiornamento; Progettazione dei flussi informativi specializzati e implementazione. 7

9 Organizzare iniziative di formazione e sensibilizzazione in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, in programma per il mese di novembre 2015 Creare, in collaborazione con le istituzioni scolastiche delle Regione il Manuale delle Dis-parità: brochure divulgativa, destinata a una fascia di utenti di età tra i 15 e i 19 anni, sugli stereotipi legati al genere nel mondo della scuola dello sport, della televisione continuare a curare l aggiornamento dei contenuti delle pagine web dedicate e presenti nel sito della Regione, provvedendo a inserire informazioni e materiali ritenuti utili e funzionali nell ambito di competenza; Attività antidiscriminatoria La Consigliera di parità continuerà a garantire ascolto, sostegno ai lavoratori/trici che incontrano, durante la loro vita professionale, situazioni di violazioni di leggi riguardanti i principi di Pari Opportunità. Il servizio, in particolare, si propone di: accogliere le persone; sostenerle nella ricerca di possibili soluzioni; metterle in contatto diretto con interlocutori specifici. I contatti con l ufficio della consigliera avverranno: attraverso contatto telefonico presso l ufficio; presso l ufficio senza contatto preliminare; attraverso richiesta di consulenza e di incontro tramite ; attraverso contatto indiretto tramite OOSS, Ispettorato del lavoro e/o altri enti. I colloqui con le lavoratrici e i lavoratori avverranno in forma privata presso l ufficio della Consigliera. Ove il caso lo richiedeva e con esplicito consenso della lavoratrice o del lavoratore, la Consigliera incontrerà anche il datore di lavoro al fine di confrontare i punti di vista e ricercare le vie di conciliazione amichevole. 8

10 Nei casi che non saranno risolvibili in via bonaria potrà rendersi necessario l ausilio di un avvocato che assisterà la Consigliera di parità nel fornire assistenza legale alla lavoratrice, lavoratore. Partecipazione ai tavoli istituzionali La Consigliera di Parità garantirà la propria presenza nei seguenti tavoli e organismi: Politica Regionale di sviluppo: - programma operativo regionale FSE Valle d Aosta - comitato di sorveglianza por occupazione FSE Politiche regionali: Consiglio regionale delle politiche del lavoro e gruppi di lavoro collegati; Forum contro le molestie e la violenza di genere Organismi di parità: Rete nazionale della Consigliera di parità; Università della Valle d Aosta Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni Commissione pari opportunità dell ordine dei geologi della Valle d Aosta Aosta, novembre 2015 La Consigliera di Parità Cristina Machet 9

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