PENDOLARIA 2015 NEL MUNICIPIO ROMA 5:

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1 PENDOLARIA 2015 NEL MUNICIPIO ROMA 5: - MONITORAGGIO DELLA LINEA FL2 - LA STAZIONE CASILINA - LA STAZIONE PIGNETO - IL TRANVETTO DELLA CASILINA, ovvero la TERMINI-GIARDINETTI Dicembre 2015, Campagna Pendolaria

2 MONITORAGGIO DELLE STAZIONI DELLA LINEA FL2 E NON SOLO In occasione della campagna Pendolaria di Legambiente, il cui scopo è richiedere il potenziamento del trasporto passeggeri su ferro e di promuovere la mobilità sostenibile, il Circolo Città Futura ha deciso di monitorare le stazioni ferroviarie situate nel territorio del Municipio di Roma 5 della linea FL2: Roma Prenestina, Serenissima, Palmiro Togliatti, Tor Sapienza, La Rustica Città, La Rustica UIR. Inoltre riproponiamo una fermata ferroviaria per il quartiere di Torpignattara attraverso l apertura ai passeggeri della stazione Casilina (che ora non l effettua) e capire lo stato dell arte della stazione Pigneto sulla FL1. Infine si vuole portare in evidenza la situazione del Tranvetto della Casilina, limitato alla S.ne Casilina e del quale non si conosce il suo futuro. Dati relativi alle stazioni L'indagine conoscitiva ha raccolto tutti i dati relativi alle stazioni per verificare se le stesse offrono i servizi minimi ai loro utenti. Il monitoraggio, ricavato in seguito a sopralluoghi effettuati nei giorni di dicembre 2015, puntava a verificare la presenza o meno di servizi quali la vendita di biglietti, la presenza o meno di erogatrici di biglietti e di distributori di bevande calde e/o fredde; la presenza di bar o di giornalai; il funzionamento delle obliteratrici, la presenza del personale ferroviario e dei servizi igienici. L'indagine ha analizzato la struttura delle stazioni verificando la presenza e il funzionamento di scale mobili, di ascensori, di tabelloni orari, di annunci vocali di ritardi. Inoltre si è verificato lo stato delle attrezzature nell'atrio e sulle banchine notando anche i relativi problemi di dislivello per accadere ai treni. Il monitoraggio ha visionato lo stato di pulizia delle stazioni e degli spazi circostanti e ha valutato lo stato di sicurezza nelle ore diurne e notturne. Sono stati rilevati anche eventuali problemi di raggiungibilità della stazione verificando la presenza di bus e navette e di parcheggi di scambio. Dati relativi ai treni Per quanto riguarda i treni della FL1, l indagine ha voluto verificare: - la frequenza rispetto alla domanda degli utenti; - la presenza del personale ferroviario per il contro dei titoli di viaggio, della salita e discesa dei passeggeri, dello stato degli arredi e dei servizi igienici e del condizionamento; - la dotazione, all interno delle vetture, di display con indicazioni relative al percorso e alle fermate e/o di altoparlanti per gli annunci; - la puntualità. 1

3 STAZIONE DI ROMA PRENESTINA Figura 1. Facciata della Stazione Roma Prenestina. La stazione Roma Prenestina venne inaugurata nel 1887 insieme alla ferrovia Roma-Sulmona- Pescara. All'epoca della costruzione sorgeva in piena campagna e trovava come unica ragione di vita l'essere il bivio per la stazione Termini o quella di Portonaccio (oggi Roma Tiburtina). Oggi alla Stazione Prenestina si presenta l entrata principale e il vecchio edificio, in cui risiedevano le biglietterie sono stati completamente chiusi al pubblico e, quindi, per accedere alla stazione bisogna attraversare, incomprensibilmente, i due cancelletti posti lateralmente. Per quanto riguarda i servizi presenti in stazione la prima cosa che si nota è l assenza di personale e di erogatrici di biglietti. Sono presenti cinque obliteratrici, tutte funzionanti. I servizi igienici non sono accessibili perché sono chiusi. 2

4 Figura 2. Stazione Prenestina: veduta dell interno. Per usufruire del servizio della FL2 bisogna raggiungere il secondo e terzo binario attraverso un sottopassaggio munito di telecamere ed ascensori per disabili, ma questi ultimi non sono funzionanti. Lungo le banchine vi sono panchine e cestini e sono presenti tabelloni orari su carta collocati in bacheche e sono presenti anche schermi LCD indicanti gli orari di arrivo e partenza dei treni con relativi ritardi. L arrivo dei treni e i ritardi vengono comunicati anche tramite annunci vocali elettronici. Lo stato di pulizia è buono ma è carente la sicurezza: le sole telecamere, seppur svolgano un ruolo deterrente, non sono sufficienti a garantire ai viaggiatori un riparo dai delinquenti. E una stazione priva di vita, triste, malinconica. Il fabbricato della stazione potrebbe avere una seconda vita (all interno potrebbero trovare spazio attività utili al territorio, servizi alla sostenibilità ecc), soprattutto rispettandone la sua storia. Per quanto riguardo il collegamento della stazione con altri mezzi di trasporto, c è un parcheggio per auto, usato anche dall Ama, c è una fermata bus delle linee ATAC 213 e 541 poste nel piazzale davanti all ex entrata della stazione. Deve essere ancora realizzata la ciclabile come da progetto! 3

5 Figura 3, 4, 5. Stazione Prenestina: vedute dell interno. 4

6 STAZIONE SERENISSIMA Figura 1. Ingresso della stazione Serenissima. La stazione Serenissima è stata inaugurata nel 2007 è strutturata come una fermata metropolitana: i due binari sono sotterranei, accessibili da 4 rampe di scale: scale mobili e ascensore per disabili non sono in funzione. Vi sono 5 obliteratrici di cui 3 funzionanti e tabelloni orari cartacei e schermi LCD con gli orari di arrivo e di partenza dei treni con i relativi ritardi che non funzionano così come non funzionano gli annunci vocali elettronici. Non è presente personale né erogatrici di biglietti, quindi i viaggiatori devono presentarsi già muniti del titolo di viaggio. Lungo le banchine vi sono cestini e panchine e in uno stato decente; mentre la pulizia è carente. La sicurezza è affidata alle sole telecamere, quindi è scarsa. La stazione non dispone di un vero e proprio parcheggio, ma è collegata agli altri mezzi pubblici 5

7 con la vicina fermata ATAC 542, 544, 548 attraverso un percorso tortuoso di 200 metri, al buio, soprattutto per gli utenti che scendono dalla fermata direzione Centocelle. Sono presenti numerosi senzatetto che fanno dei locali tecnici delle stazioni e del cavalcavia di viale della Serenissima la propria casa come è evidente dalla quantità di rifiuti presente. Figura 2. Stazione Serenissima: in alto a sinistra, il degrado sotto il cavalcavia Serenissima. Figura 3 e 5. Ascensore e scala mobile non funzionanti. Figura 4. Un intervento di pulizia effettuato da volontari del Circolo Città Futura di Legambiente e da Retake Centocelle. 6

8 STAZIONE PALMIRO TOGLIATTI Figura 1. Stazione Palmiro Togliatti vista da Via Collatina. La stazione Palmiro Togliatti si trova al di sotto del viadotto di viale Palmiro Togliatti dove è presente un accesso, l altro si trova nella sottostante via Collatina tramite un sottopassaggio (raggiungibile solo da un lato della via) che porta ai binari. La stazione si presenta in uno stato di abbandono dove non funzionano gli ascensori. Delle 4 obliteratrici ne funzionano 4. Lungo le banchine vi sono coperture per ripararsi dalle intemperie, panchine e cestini in discrete condizioni e tabelloni cartacei e monitor con gli orari dei treni. Vi sono anche altoparlanti per gli annunci vocali. Lo stato di pulizia è nel complesso sufficiente mentre la sicurezza è affidata alla videosorveglianza e non da un senso di tranquillità. La stazione è difficile da raggiungere a piedi, in auto, e in bus soprattutto data l assenza di illuminazione adeguata e controllo in contrapposizione con il fiorire della prostituzione nelle strade limitrofe. I servizi in generale sono funzionanti, seppure in essi siano evidenti i segni del vandalismo e della trascuratezza. La stazione non è provvista di parcheggi e di collegamenti con altri mezzi pubblici a raso, mentre dal viadotto di viale Palmiro Togliatti c è un interscambio con il bus 451. E auspicabile la realizzazione della tramvia Ponte Mammolo Cinecittà creando un utile incrocio della cura del ferro per questo quadrante. 7

9 Figure 2-8. Stazione Palmiro Togliatti. Lo stato di degrado e abbandono. 8

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11 STAZIONE DI TOR SAPIENZA Figure 1 e 2. Ingresso della stazione di Tor Sapienza La stazione Tor Sapienza è stata realizzata all interno della galleria artificiale nella trincea della ferrovia Roma Sulmona Pescara. Ennesimo caso di semi-abbandono, gestita dal comitato di quartiere più che dal comune e ferrovie. Delle 5 obliteratrici 4 sono in funzione, sono presenti i cestini e le panchine in discrete condizioni e come nelle precedenti stazioni vi sono tabelloni orari cartacei e monitor. Lo stato di pulizia è insufficiente e la videosorveglianza è l unico mezzo adottato per la sicurezza della stazione e lo riteniamo insufficiente. C è un parcheggio nelle vicinanze, però non è custodito e secondo le lamentele dei suoi fruitori è spesso territorio di ladri. L illuminazione è stata potenziata, tamponando leggermente il problema del vandalismo e della prostituzione che comunque rappresentano il maggiore disagio ai passeggeri. L interscambio con le linee bus non è agevole perché quest ultimi non transitano nelle vicinanze. La stazione complessivamente è in condizioni dignitose, seppur panchine divelte, scritte, erba incolta e assenza di controllo la rendano comunque inadeguata al servizio per cui è stata creata. 10

12 STAZIONE LA RUSTICA CITTA Figure 1, 2 e 3. Scalinata, ingresso e piazzale della stazione La Rustica Città. La stazione La Rustica Città è situata all interno del quartiere, l accesso ad essa si trova in tre punti diversi: Via Vertunni, Via Sileno e Via Vitalini. Per quanto riguarda i servizi, la struttura e la sicurezza è analoga alla Stazione Tor Sapienza. Anche qui non si acquistano i biglietti e funzionano 3 obliteratrici su 4. Sono presenti ascensori per i diversamente abili, panchine e cestini, ma tutto abbastanza malridotto e fatiscente. I pendolari lamentano inoltre la mancanza di illuminazione adeguata, di informazioni sui treni, di biglietterie e di un generale stato di abbandono esteso a tutta 11

13 la stazione di cui il parco (mai aperto dall inaugurazione nel 2007) è il simbolo, con erba alta rifiuti e giochi per bambini mai utilizzati. Lo stato di pulizia è sufficiente. Da segnalare l assenza di parcheggi, almeno c è la fermata dei bus 447 e la 543 davanti alla stazione. 12

14 STAZIONE LA RUSTICA UIR Figura 1. Facciata della stazione La Rustica U.I.R. La stazione Rustica UIR è, per struttura e servizi, analoga alle altre nuove stazioni della linea FL2, tranne dal fatto che è in superficie. Ci sono 5 obliteratrici funzionanti e gli arredi sono tenuti in discrete condizioni. Lo stato di pulizia è sufficiente. La sicurezza e la manutenzione sono insufficienti tanto che sono numerosi i gesti di vandalismo e i conseguenti malfunzionamenti all interno della stazione ne fanno le spese gli ascensori. La stazione si trova al di fuori del centro abitato, ma può avere un ruolo molto importante con l interscambio col trasporto su gomma grazie alla sua posizione strategica a ridosso dell uscita La Rustica del GRA. Inoltre la stazione è di fondamentale importanza per chi lavora presso gli uffici della UIR (Unione Industriali Romani) e del Centro Servizi del Ministero delle Finanze. La stazione non è collegata con linee bus e manca di un capiente parcheggio per auto e moto. 13

15 OSSERVAZIONI E PROPOSTE Le stazioni monitorate, dal punto dei servizi offerti alla clientela, versano in uno stato non molto confortante: in tutte manca una erogatrice automatica dei biglietti, cosicché chi volesse prendere il treno è costretto ad acquistare precedentemente il titolo di viaggio o a cimentarsi nella ricerca di una rivenditoria nelle vicinanze, cosa non molto semplice nella maggior parte dei casi. I bagni sono assenti in tutte le stazioni ad eccezione di Roma Prenestina in cui sono chiusi. Per quanto riguarda le barriere architettoniche, fino a che non verranno attivati i montacarichi per le persone disabili le stazioni, con i loro sottopassi e scalinate, sono completamente inaccessibili. Figura 1. Montacarichi della stazione La Rustica Città. Figura 2. Sottopassaggio della stazione Roma Prenestina. La percezione della sicurezza all interno delle stazioni, ma anche nei luoghi limitrofi (accessibilità, parcheggi laddove ci sono) è scarsa: si ha un senso di stare in luoghi poco sicuri. Sufficiente è lo stato della pulizia e degli arredi delle stazioni. Meglio le obliteratrici, delle quali solo un 20% di quelle monitorate non funziona. Le proposte. Per migliorare i servizi offerti al viaggiatore basterebbe, con un piccolo investimento, dotare le stazioni di almeno un erogatore di biglietti e di una macchinetta automatica per snack e bevande. Inoltre la presenza del personale o di un agente di sicurezza pubblico o privato farebbe aumentare il livello di sicurezza percepito all interno della stazione: le telecamere non bastano. 14

16 Ancora molto si può fare per rendere le stazioni più accessibili per chi si muove con mezzi pubblici o privati per esempio creando nuovi parcheggi nelle vicinanze e potenziando le linee di bus che le servono nonché realizzare il prolungamento del tram fino alla Stazione Palmiro Togliatti che consentirebbe di sfruttarne a pieno le potenzialità. Vanno creati luoghi sicuri nelle stazioni, dove lasciare le bici per incentivarne l utilizzo al fine di creare un interscambio tra le due ruote e i treni FL. O prevedere dei treni, circolanti su entrambe le linee, che diano ai viaggiatori la possibilità di portarsi al seguito la propria bici. Crediamo che vada fatta una campagna di promozione dell uso della FL2, perché tutte le stazioni interne a Roma sono sotto utilizzate e questo anche perché gli utenti non sono a conoscenza del servizio, ed è un male per i cittadini dei quartieri limitrofi, perché potrebbero avere una valida alternativa all uso della propria auto: prendere il treno per raggiungere il centro della città senza inquinarla e congestionarla. Ma per far questo deve aumentare la frequenza dei passaggi dei treni della FL2: oggi c è mediamente un treno ogni mezz ora: per quartieri così popolosi ci vorrebbe un treno ogni 10 minuti almeno nelle ore di punta a partire da Tivoli! Sembra che sia migliorata la puntualità (mancano però le informazioni audio e video), ma ciò non basta per rispondere positivamente alla richiesta di mobilità sostenibile che proviene da questo quadrante di città. Infine ci vorrebbe più presenza del personale viaggiante e per avere un servizio degno di questo nome. 15

17 STAZIONE CASILINA Figure 1, 2 e 3. Esterno e interni della stazione Casilina. 16

18 La stazione Casilina non effettua servizio passeggeri e per questo è chiusa al pubblico. Grazie ad un tecnico delle FS, siamo riusciti a fare delle foto all interno della stazione e ai binari. In oltre ci è stato detto che la stazione viene utilizzata esclusivamente per far sostare i treni merci in modo da poter dare la precedenza ai treni delle FL. Per questi motivi la stazione non è collegata con gli altri mezzi di trasporto pubblico. Si propone di aprire la stazione agli utenti e quindi di renderla fermata e soprattutto di collegarla con il quartiere di Torpignattara, in modo da offrire ad un quartiere molto popoloso una valida alternativa sostenibile (i vari treni FL che vi transitano) a raggiungere il centro di Roma senza utilizzare l auto privata e quindi inquinare e intasare la città. 17

19 STAZIONE FL PIGNETO Finalmente la stazione FL Pigneto (per le linee FL1 e FL3) è diventata una certezza. Circa due mesi fa è stata aggiudicata definitivamente la gara per la progettazione esecutiva e realizzazione della stazione ferroviaria lungo la circonvallazione Casilina che avrà da subito il collegamento con la fermata Metro C Pigneto. In linea generale le opere che saranno realizzate con questo appalto consistono in: realizzazione fermata su FL1/FL3, con realizzazione banchine, locali tecnici, ascensori e scale mobili; tombamento parziale del vallo ferroviario, corrispondente alla sola area sovrastante la nuova stazione, e realizzazione di aree verdi e arredo urbano; sottopasso di collegamento con la Linea C della metropolitana. A oggi non si hanno notizie ufficiali sull attivazione dell iter contrattuale, che se non fosse già partito lo sarà comunque con ragionevole certezza con l inizio del prossimo anno. La progettazione esecutiva con relative indagini sarà conclusa nel giro di 4 mesi; A valle della validazione partiranno i cantieri per arrivare all attivazione della stazione entro l estate del Figura. Circonvallazione Casilina, dove verrà costruita la fermata FL Pigneto. 18

20 TRANVETTO DELLA CASILINA Una delle linee suburbane più degradate di Roma è la Termini-Giardinetti, da pochi mesi diventata Termini-Centocelle. I disservizi e l inefficienza della tratta sono all ordine del giorno e con un peggioramento crescente ormai da anni. Gli ultimi 3 anni sono senza dubbio i peggiori della storia di questa linea con costanti scioperi, guasti, malfunzionamenti, inconvenienti tecnici e addirittura numerosi scontri tra i convogli ed i tram urbani. La linea Termini-Centocelle vive una situazione paradossale di vuoto dove da un lato gli investimenti (in personale, in vetture, attrezzature ecc.) sono praticamente inesistenti e dall altro la tanto decantata Metro C è lontana anni dall essere messa in funzione fino a S. Giovanni come visto dove scambierebbe con la Linea A della metropolitana. Il futuro al momento rimane incerto, con uno studio del dipartimento Mobilità, per un restyling della stazione Centocelle e quindi il capolinea alla stazione Togliatti per agevolare lo scambio con la metro C, con costi attorno ai 600mila euro. Purtroppo un possibile collegamento con l area universitaria ed ospedaliera di Tor Vergata rimane una chimera. In più la scelta di troncare la linea a Centocelle non è piaciuta al territorio, che lamenta un'insufficienza della metro C nel sopportare il bacino di utenza sulla Casilina, e comunque di aver perso un mezzo importante diretto alla stazione Termini, dove ancora la metro non arriva. Non ha aiutato a placare gli animi di Roma Est l'eliminazione del 50 Express sulla consolare e le corse ridotte del 105. Un infrastruttura dimenticata ma che servirebbe da grande collegamento per tutto il settore Est di Roma è il tram su Viale Palmiro Togliatti. Il progetto in realtà, presentato nel 2005, prevede 17 km di linea per 18 stazioni partendo dal quadrante Nord, a Saxa Rubra, per arrivare a Laurentino attraversando aree come Fidene, Talenti, Montesacro, Ponte Mammolo (con lo scambio per la Metro B), Centocelle, Togliatti (dove avverrebbe la connessione con la Linea C) e Subagusta (Metro A). I Comitati di quartiere interessati hanno negli scorsi mesi rilanciato l ipotesi visto che nel Primo Rapporto dell Agenzia per la Mobilità di Roma è stata inserita indicandone anche il costo, fissato in 82 milioni di euro per la tratta centrale (da Ponte Mammolo a Cinecittà per un totale di 8 km). Infine due parole sulla Metro C. Altra questione critica per i pendolari dell area romana è quella della linea C della metropolitana. Dopo l apertura, con notevoli ritardi, delle prime tratte, è fondamentale ora accelerare per portare la linea all interconnessione dapprima con la metro A, a San Giovanni, e poi con la linea B a Colosseo. Il nuovo cronoprogramma degli interventi, disattendendo quindi quanto detto in passato, doveva consentire l'apertura al pubblico della stazione San Giovanni per il 30 giugno Considerando anche il collaudo, l apertura della tratta San Giovanni-Pantano al momento sembra destinata ad avvenire addirittura nel In questo contesto di continui ritardi chiaramente sono i costi ad aumentare sempre di più. La linea C rischia infatti di essere l opera pubblica più costosa del dopoguerra visto l appalto aggiudicato ai vincitori ad un prezzo di 2,7 miliardi per l intera tratta di 25,6 Km ed i già spesi 3,7 miliardi per i soli tratti ad est del centro storico. Ad oggi i cantieri sono chiusi vergognosamente da un mese!!! 19

21 Legambiente è impegnata a fare del trasporto pendolare una grande questione nazionale. La risposta ai problemi del trasporto pendolare deve diventare uno degli obiettivi strategici delle politiche nazionali. Noi ci mobilitiamo per dare voce a un alleanza di cittadini, associazioni, comitati che si battono per questo interesse generale. Recuperare i ritardi è possibile, invertire il rapporto tra mobilità pubblica e privata non è utopia. Un forte rilancio del trasporto ferroviario pendolare è una scelta lungimirante, che incrocia nuove domande e bisogni dei cittadini e insieme guarda al futuro delle città italiane. Perché offre la possibilità a centinaia di migliaia di persone che oggi sono obbligate a muoversi in macchina di scegliere un treno, migliorando così la qualità della vita e diminuendo congestione e inquinamento urbano. La realizzazione degli obiettivi del Protocollo di Parigi passa inevitabilmente di qui ma anche l ambizione di avere condizioni di mobilità degne di un Paese moderno e civile. Nelle città si concentra infatti oltre l 80% della domanda di spostamenti delle persone in Italia. La direzione è quella di una politica della mobilità che permetta di avere più treni in circolazione, più puntuali e puliti che nelle stazioni (dove devo essere allestiti luoghi per il ricovero delle bici) incontrano metro, tram e autobus per raggiungere nel modo più efficiente e veloce la destinazione di lavoro prevista. In questa direzione i Comuni e i Municipi non sono esclusi da responsabilità rilevanti. Alla base dell esperienze di maggiore successo di integrazione tra linee di trasporto ferroviario regionale e metropolitano con il trasporto pubblico locale nelle città europee c è una forte condivisione di obiettivi e strategie tra i diversi Enti Locali. In Italia occorre rivedere poteri e competenze in materia proprio perché oggi in assenza di Città metropolitane con poteri in materia l articolazione delle competenze di divide tra Comuni con perimetri troppo limitati e senza risorse, Regioni interessate a collegamenti autostradali e lungo le reti nazionali e europee. 20