Azienda per i Servizi Sanitari 1 Triestina. Comune di Trieste GUADAGNARE SALUTE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Azienda per i Servizi Sanitari 1 Triestina. Comune di Trieste GUADAGNARE SALUTE"

Transcript

1 Azienda per i Servizi Sanitari Triestina Comune di Trieste GUADAGNARE SALUTE Progetto di prevenzione delle malattie cronico degenerative con particolare riguardo a quelle cardiovascolari per i dipendenti del Comune di Trieste. Trieste, ottobre 2007

2 Indice. Titolo e riferimenti generali pag Introduzione pag Obiettivo generale pag Obiettivi specifici ed indicatori pag Programmazione operativa pag Monitoraggio e piano di valutazione pag Piano finanziario pag 6 8. Cronogramma del primo anno di attività pag. 2 2

3 . Titolo e riferimenti generali PROGETTO: prevenzione delle malattie cronico degenerative con particolare riguardo a quelle cardiovascolari per i dipendenti del Comune di Trieste TITOLO: Guadagnare salute RIFERIMENTI GENERALI Il Comune di Trieste conta dipendenti, con un età media di 48 anni (range anni). Le donne sono il 64%. Il 75% ha una scolarità medio-alta (> 8 anni). Il personale è distribuito su un centinaio di sedi, di cui l 80% circa con meno di 0 dipendenti. Il bacino di provenienza dei dipendenti è rappresentato dalla provincia di Trieste, per la quale sono disponibili le informazioni demografiche e sanitarie del sistema PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), che raccoglie dati dai residenti di età tra 8 e 69 anni. Un indagine sui fattori di rischio cardiovascolare e sulla conoscenza dei medesimi fra i dipendenti del Comune di Trieste, svolta nel corso del 2005, ha fornito ulteriori dettagli e, soprattutto, ha messo in risalto la compliance degli interessati (70% di adesione ad un questionario autosomministrato). Tali indagini non sono però in grado di quantificare il rischio cardiovascolare. L approccio con il singolo (da parte del medico curante o di altro operatore sanitario) risulta d altro canto ancora scarsamente diffuso (3% secondo PASSI 2006). Più di 2 / 3 dei dipendenti è sottoposto alle visite mediche previste dalla L 626/94: 488 a cadenza annuale, 734 a cadenza biennale. Questi.222 dipendenti effettuano, contestualmente alla visita, anche un prelievo di sangue per accertamenti ematochimici. I restanti dipendenti sono in buona parte considerati nella categoria videoterminalisti, con accertamenti senza prelievi ematici e con periodicità variabile. Questi appuntamenti costituiscono un occasione opportuna per qualunque attività di prevenzione individuale. Visite mediche e prelievi sono svolti presso la sede di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, di Trieste. Il Dipartimento di Prevenzione dell Azienda per i Servizi Sanitari è la struttura che coordina e promuove azioni di prevenzione, svolgendo un ruolo di riferimento e di stimolo per comportamenti, individuali e collettivi, finalizzati ad una migliore tutela della qualità del vivere di tutti. Il presente progetto è stato redatto da un gruppo di lavoro misto composto da operatori del Dipartimento di Prevenzione e del Comune di Trieste. Enti esecutori: Azienda per i Servizi Sanitari Triestina e Comune di Trieste Responsabile del Progetto: dott.ssa Marina Brana Referente per il Comune di Trieste: Signora Romana Meula, Direttrice dell Area Risorse umane e formazione Referente per RFI, Rete Ferroviaria Italiana, dottoressa Antonella Detoni Responsabile scientifico: dott. Riccardo Tominz Tel: e mail: riccardo.tominz@ass.sanita.fvg.it Dati del

4 2. INTRODUZIONE Le malattie cardiovascolari hanno un origine multifattoriale. Sono noti diversi fattori che aumentano nella persona il rischio di sviluppare la malattia. I più importanti sono: abitudine al fumo di sigaretta, diabete, obesità, scarsa attività fisica, ipercolesterolemia, ipertensione arteriosa oltre alla familiarità per la malattia, all età e al sesso. L entità del rischio che ogni persona ha di sviluppare la malattia dipende dalla combinazione dei fattori di rischio o meglio dalla combinazione dei loro livelli. Le malattie cardiovascolari sono riconosciute come una priorità di sanità pubblica: in provincia di Trieste sono al primo posto fra le cause di morte (40% dei decessi), al secondo posto (dopo i tumori) per gli anni di vita perduti (il 25% degli anni perduti prima del compimento del 75 anno di vita). Per quanto concerne i ricoveri, esse risultano al primo posto per numero di eventi (6% del totale), per numero di giornate di ricovero (22% del totale) e per il costo del medesimo (2% del totale). Anche l analisi dei costi per le prescrizioni di farmaci in fascia A vede al primo posto tali malattie. Qualora invece si considerino indici diversi quali il DALY (Disability Adjusted Life Years) che cumula, a livello di popolazione il peso espresso in anni della mortalità precoce (quella al di sotto di un traguardo convenzionale raggiungibile da tutti qualora siano controllate le variabili di rischio) e le conseguenze non fatali di patologie e incidenti, l ischemia cardiaca si pone (a livello Europeo) al secondo posto, e le patologie cerebrovascolari al quarto In letteratura sono disponibili numerose valutazioni sull efficacia e sull effectiveness di interventi di sanità pubblica atti a prevenire queste patologie: di particolare interesse quelli attuati sul luogo di lavoro. Nel 988 il Ministero giapponese del lavoro lanciò il Total Health Promotion Plan per la prevenzione nei lavoratori di malattie correlate a stili di vita quali ipertensione, iperlipidemia, malattie cardiovascolari e malattie ischemiche cerebrovascolari. Anche in altri paesi, dove programmi di promozione alla salute sui luoghi di lavoro sono stati attuati per lunghi periodi, diversi studi epidemiologici hanno valutato gli effetti su obesità, fumo, ipertensione e iperlipidemia Una Cochrane EBM review ha dimostrato che programmi di promozione alla salute a componenti multiple sono stati efficaci nel migliorare obesità, ipertensione e iperlipidemia quando valutati a 8 mesi dall inizio del programma di intervento principale 7. L Organizzazione Mondiale della Sanità afferma che Interventi di prevenzione e controllo delle malattie cardiovascolari attuati nei luoghi di lavoro sono fattibili e portano spesso a sensibili miglioramenti nella salute dei lavoratori. Tali interventi possono portare a notevoli guadagni, sia a breve che a lungo termine, per i dipendenti e per i datori di lavoro. La partecipazione e la frequenza a questi programmi possono essere aumentate da incentivi economici anche correlati al lavoro (come considerare Shimizu T, Horiguchi I, Kato T, Nagata S.; Relationship between an interview-based health promotion program and cardiovascular risk factors at Japanese companies. J Occup Health May;46(3): R Bruno, C Arnold, L Jacobson, W Winick and E Wynder: Randomized controlled trial of a nonpharmacologic cholesterol reduction program at the worksite. Prev Med 2, (983). KR Pelletier: A review and analysis of the health and cost-effective outcome studies of comprehensive health promotion and disease prevention programs at the worksite: update. Am J Health Promot 0, (996). MG Wilson: A comprehensive review of the effects of worksite health promotion on health-related outcomes: an update. Am J Health Promot, (996). CA Heaney and RZ Goetzel: A review of health-related outcomes of multi-component worksite health promotion programs. Am J Health Promot, (997). K Furuki, S Honda, D Jahng, M Ikeda and T Okubo: The effects of a health promotion program on body mass index. J Occup Health 4, 9-26 (999) Muto T, Yamauchi K.; Evaluation of a multicomponent workplace health promotion program conducted in Japan for improving employees' cardiovascular disease risk factors. Prev Med. 200 Dec;33(6):

5 orario d ufficio il tempo di un corso o di uno screening), agevolazioni sulle attività di fitness, messa a disposizione di attività di fitness gratuite. Un approccio comprensivo che includa sia politiche da parte del datore di lavoro sia programmi specifici aumenta la probabilità che il lavoratore voglia partecipare. Il presente progetto nasce con l indagine svolta nel 2005 fra i dipendenti del Comune di Trieste che ha portato alla produzione del report allegato; obiettivo di tale studio era di effettuare una mappatura della conoscenza dei fattori di rischio per patologie cardiovascolari e raccogliere dati circa abitudini che possono influire sul rischio cardiovascolare tramite questionario anonimo autosomministrato nella popolazione dei dipendenti del Comune di Trieste, al fine della pianificazione di interventi di sanità pubblica, con interventi collettivi per i fattori di rischio di cui sopra e proposte di interventi individuali. 5

6 3. OBIETTIVO GENERALE OBIETTIVO GENERALE Promuovere la salute dei dipendenti del Comune di Trieste attraverso la prevenzione delle malattie croniche in generale e di quelle cardiovascolari in particolare, sviluppando armonicamente sia la strategia individuale che quella di popolazione, con l intento esplicito di modificare permanentemente l approccio di promozione della salute e preventivo cardiovascolare, dopo l investimento iniziale, al fine di garantirne la sostenibilità e pertanto l efficacia nel tempo. Il Ministero della Salute e le Regioni sono già impegnate nell azione di contrasto alle malattie croniche attraverso il Piano Nazionale della Prevenzione, previsto dall intesa Stato-Regioni del 23 marzo 2005 e suggeriscono, fra l altro, di trovare alleanze con il mondo del lavoro. I luoghi di lavoro infatti costituiscono un ambiente particolarmente adeguato, data l alta e stabile concentrazione di persone di varia identità socio demografica, per la realizzazione di azioni di prevenzione fondate sull informazione, l educazione e la tempestiva identificazione o autoidentificazione dei soggetti a rischio. Un tanto anche in considerazione delle implicazioni sulla produttività lavorativa. Le patologie individuate come prioritarie sono quelle cardiovascolari, ictus, cancro, malattie respiratorie e diabete. Considerata la popolazione dei dipendenti del Comune di Trieste e tenuto conto dei dati epidemiologici disponibili e delle possibilità di intervento, si è ritenuto prioritario un intervento sulle malattie cardiovascolari. Le tabelle seguenti elencano i fattori intermedi di rischio e le cause comuni modificabili per le patologie cardiovascolari (e, in realtà anche per le restanti malattie croniche sopra riportate): 6 Piano Regionale della Prevenzione (di cui intesa Stato / Regioni del 23 marzo 2005).

7 Tabella Fattori intermedi di rischio fattore criticità possibile soluzione (a livello individuale) ipertensione In terapia anti ipertensiva 28% dei dipendenti arteriosa fra 55 e 68 anni, 4% fra 45 e 54 anni Rilevare il dato attuale e fornire counseling, iperglicemia % di diabetici fra i dipendenti utilizzando la carta del rischio cardiovascolare iperdislipidemia 24% non ricorda di aver mai misurato la con stampa di referto in duplice copia (per colesterolemia o di averlo fatto più di 2 anni l utente e per il curante). fa. Fra quelli che lo hanno fatto, /3 dichiara ipercolesterolemia * sovrappeso obesità 3% di sovrappeso/obesi 44% dei residenti in provincia di Trieste in sovrappeso si considera normopeso * indagine fra i dipendenti del Comune di Trieste * PASSI 2006 Tabella 2 Fattori intermedi di rischio Calcolo del BMI 2, con stampa di referto in duplice copia (per l utente e per il curante) ed invio al curante in caso di sovrappeso/obesità. fattore criticità possibile soluzione (a livello di collettività) Dieta 74% non fa colazione adeguata 43% ha come pasto principale la cena 42% non mangia frutta ogni giorno 44% non mangia verdura ogni giorno Disponibilità di alimenti sani, prezzi agevolati per alcuni alimenti ed informazioni nei punti vendita 3, mediante interventi complessivi presso i distributori automatici, i bar interni e le mense. Attività fisica 37% non svolge nessuna attività fisica sportivo/ricreativa 62% sul lavoro svolge attività fisica a livello nullo o basso Segnaletica motivazionale 4. Fumo di tabacco 25% fuma Counseling tabagico ed offerta attiva di un ciclo terapeutico gratuito per smettere di fumare 5, contestualmente al calcolo del rischio cardiovascolare. indagine fra i dipendenti del Comune di Trieste Il punteggio del rischio cardiovascolare è uno strumento semplice e obiettivo, destinato alle persone di età maggiore uguale a 40 anni, per stimare la probabilità di andare incontro a un primo evento cardiovascolare maggiore (infarto del miocardio o ictus) nei 0 anni successivi, conoscendo il valore di sei fattori di rischio: sesso, diabete, abitudine al fumo, età, pressione arteriosa sistolica e colesterolemia. Di questi sesso ed età rappresentano dati anagrafici immediatamente disponibili. L abitudine al fumo è definita dall affermazione o meno, da parte del paziente, del suo stato di fumatore (cioè di persona che fuma regolarmente almeno una sigaretta al giorno, oppure che ha smesso di fumare da meno di 2 mesi). Il diabete è definito come diagnosi riferita dal paziente (oppure due glicemia a digiuno superiori o uguali a 26 mg/dl). Pressione sanguigna (sistolica), colesterolemia totale e colesterolo HDL vanno misurati (anche sul momento). E quindi possibile eseguire la valutazione sul momento (in circa 5 minuti) ottenendo una stampa del referto con gli eventuali consigli, e di una lettera per il medico curante. Secondo PASSI 2006 nell ASS solo il 3% della popolazione riferisce di aver mai avuto il calcolo del punteggio di rischio cardiovascolare. Attraverso il calcolo del rischio cardiovascolare si può ottenere un valore numerico relativo al paziente che può essere confrontato con quello calcolato in momenti successivi, in modo da valutare miglioramenti o peggioramenti legati a variazioni di stili di vita (fumo, abitudini alimentari, attività fisica) o indotti da specifiche terapie farmacologiche. Il calcolo del rischio cardiovascolare è inoltre un importante strumento per la comunicazione del rischio. 2 Il Body Mass Index (indice di massa corporea) definisce le caratteristiche ponderali degli individui. E calcolato dividendo il peso in kg per la statura in metri elevata al quadrato. Si considerano quattro categorie: sottopeso (BMI < 8,5); normopeso (BMI 8,5-24,9); sovrappeso (BMI 25-29,9); obeso (BMI 30). Per il suo calcolo sono necessari una comune bilancia ed uno statimetro. Per ottenere dati sufficientemente utili non è necessario far spogliare la persona, ma basta eseguire le misure con abiti leggeri e senza scarpe. 3 Interventi di informazione ai posti di ristoro (distributori automatici, mense), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande, interventi di counseling risultano fattibili ed efficaci,. Matson-Koffman DM, Brownstein JN, Neiner JA, Greaney ML. A site-specific literature review of policy and environmental interventions that promote physical activity and nutrition for cardiovascular health: what works? Am J Health Promot Jan-Feb;9(3): La segnaletica motivazionale consiste in cartelli disposti all ingresso degli ascensori e dalle scale mobili per consigliare alla gente di utilizzare le scale vicine per prevenire malattie o per perdere peso. Per chi desidera aumentare il proprio livello di attività fisica questi segnali servono da ricordo per prendere le scale ed offrono informazioni sui benefici per la salute di questa scelta. Tutti gli interventi valutati da The Community Guide in questa categoria erano basati solo su questa attività. Questi segnali sono efficaci nell aumentare il numero di persone che utilizza le scale piuttosto che scale mobili o ascensori. Questo intervento è risultato efficace in diversi settings sottogruppi di popolazione. Non sono stati riportati effetti collaterali negativi né dati di impatto economico (The Community Guide). 5 Data la rilevanza del problema in termini di frequenza (/4 dei dipendenti), di gravità (5% della mortalità a partire dai 35 anni di età) e di soluzioni praticabili (72% dei dipendenti fumatori vorrebbe smettere o almeno ridurre il fumo e la metà dei fumatori gradirebbe un aiuto per smettere di fumare da parte dell Azienda per i Servizi Sanitari) è opportuno ampliare questo punto rispetto a quanto richiesto dal calcolo del rischio cardiovascolare, con un intervento di primo livello per smettere di fumare. Questo consiste nel misurare il grado di dipendenza e di motivazione a smettere (questionario di 6 domande), offrire la possibilità di una cura specialistica (e gratuita, presso l ambulatorio dell ASS) o, in subordine, un counseling breve. Questo punto può essere messo in pratica anche dal medico competente del Comune nel corso delle visite ex decreto legislativo 626/94. 7

8 4. OBIETTIVI SPECIFICI N. OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI. Conoscenza del rischio individuale di.a. sviluppare le principali malattie cronico dipendenti invitati degenerative e counseling specifico..b. Valutare i fattori di rischio comuni modificabili ed i fattori di rischio intermedi e fornire counseling specifico in almeno 50% dei dipendenti del Comune. Per i dipendenti.c dipendenti di età maggiore di 34 anni i dati raccolti saranno utilizzati anche per il calcolo del punteggio di.d. rischio cardiovascolare. Le valutazioni inizieranno nel primo trimestre del Considerando un adesione del 50% la valutazione per.400 dipendenti potrà essere conclusa nell arco di un anno. I referti saranno stampati in duplice copia e consegnati all interessato ed al curante. rischio CV calcolato.e. rilevato.f. Qualora possibile le misure saranno ripetute nel 2009 e nel 200 per la valutazione dei cambiamenti, per un totale previsto di accertamenti nel triennio. Nr. dipendenti che afferiscono all ambulatorio di prevenzione/nr. totale Nr. dipendenti che afferiscono all ambulatorio di prevenzione/nr. totale Nr. dipendenti con punteggio di rischio CV calcolato/nr.totale dip Nr. dipendenti con punteggio di rischio cardiovascolare > 5%/Nr. Dip con punteggio di Nr. dipendenti obesi/nr. dip. con IMC Nr. dipendenti sovrappeso/nr. dip. con IMC rilevato.g. Nr. dipendenti che mangiano almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura/nr. dip. con anamnesi alimentare.h. Nr. dipendenti con attività fisica adeguata/nr. dip. con anamnesi attività fisica 2. Interventi di informazione presso i due bar comunali (ed in altre sedi da individuare), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande con divieto di somministrazione e vendita di alcolici e superalcolici, interventi di counseling 2 ed conferenze di approfondimento per promuovere una dieta corretta. Esporre entro giugno 2008 ed almeno fino a dicembre 200, presso i bar all interno delle sedi del Comune ed in altre sedi da individuare un poster con informazioni su dieta adeguata. Collocare entro giugno 2008 ed almeno fino a dicembre 200 presso i bar all interno delle sedi suddette un espositore con depliant con informazioni su dieta adeguata. Garantire un offerta alimentare adeguata presso i bar all interno del Comune, con prezzi agevolati rispetto agli alimenti meno sani. Effettuare nell arco del triennio conferenze di approfondimento con merceologo, dietista, esperta in comunicazione. 3. Segnaletica motivazionale all ingresso degli ascensori. Disporre all ingresso su ogni piano degli ascensori (circa 00) idonea cartellonistica per consigliare a dipendenti e/o utenti l utilizzo preferenziale delle scale. La cartellonistica dovrà essere esposta a lato di tutti gli ingressi di tutti gli ascensori in tutti gli edifici del Comune entro giugno 2008 ed almeno fino a dicembre a. Nr. di bar che espongono poster con informazioni su dieta sana/ nr. totale di bar all interno delle sedi comunali 2.b. Nr. di bar che espongono depliant informativi su dieta sana/ nr. totale di bar all interno delle sedi comunali 2.c. Nr. di alimenti sani offerti a prezzo agevolato nei bar/totale degli alimenti presenti nei bar 2.d. Nr. di alimenti sani venduti nei bar/totale degli alimenti venduti nei bar 2.e. nr. dipendenti con counseling alimentare/nr. accessi all ambulatorio di prevenzione 2.f. nr. dipendenti che partecipano agli incontri di approfondimento/nr.di dipendenti che hanno partecipato al progetto 3.a. Nr. di ascensori che espongono poster con segnaletica motivazionale/ nr. totale di ascensori all interno delle sedi comunali (70) 2 Sesso, Età, Fumo di sigaretta, Pressione sistolica, Colesterolemia totale e HDL, Trigliceridi, Glicemia, Diagnosi di diabete, Farmaci anti-ipertensivi, Peso; Altezza, Giro vita, Attività fisica, Dieta. Nel contesto delle attività di cui all obiettivo specifico. 8

9 N. OBIETTIVO SPECIFICO INDICATORI 4. Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo Riferire a cure specialistiche anti tabagiche almeno a. dipendenti del Comune di Trieste nel triennio Prevenzione e ottenere la cessazione dal fumo per almeno 60 di questi, 5.b. con la finalità di ridurre la percentuale di fumatori fra i dipendenti del Comune, anche tramite il sostegno per l applicazione della legge 3/2003 per quanto concerne il fumo passivo sui Luoghi di lavoro. Prevenzione Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento all Ambulatorio per il tabagismo/nr. dipendenti fumatori visti dal Medico competente ma che non afferiscono all Ambulatorio di Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento all Ambulatorio per il tabagismo/nr. dipendenti fumatori afferenti all Ambulatorio di 5.c. Nr. di telefonate ricevute mensilmente dal Call Center (dipendenti e non dipendenti) 5.d. nr. interventi del Gruppo di lavoro/nr. di telefonate ricevute da parte dei referenti antifumo 5.e. Nr. astinenti alla fine del trattamento ed a 6 mesi dalla fine/nr. dipendenti fumatori che hanno iniziato il trattamento 9

10 5. PROGRAMMAZIONE OPERATIVA N. OBIETTIVO SPECIFICO. Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico degenerative e counseling specifico. Gruppo di azioni.. Costruzione di una rete.2. Creazione di un ambulatorio di prevenzione.3. Gestione appuntamenti (fase A, cadenza annuale) Gestione appuntamenti (fase B, cadenza mensile).4. Contatto presso il medico competente (in orario di lavoro).5. Contatto presso l Ambulatorio di prevenzione (in orario di lavoro) Azioni Riunioni del team di progetto congiunto Comune - Azienda per i Servizi Sanitari con le Unità Distrettuali di Medicina Generale. Ideazione di un depliant informativo di tutto il progetto da distribuire a tutti i dipendenti del Comune. Realizzazione di un banner sul sito intranet del Comune. Presso una sede comunale idonea viene istituito un Ambulatorio di prevenzione, dove un operatore sanitario (assistente sanitaria) in base a dati di laboratorio, anamnesi e misure antropometriche può fornire all utente informazioni circa il suo rischio di andare incontro a malattie cronico degenerative ed il counseling specifico del caso. Creazione e gestione di flussi informativi fra l ambulatorio, il Dipartimento di Prevenzione, il Medico competente del Comune, i MMG. Fornitura di arredo ed apparecchiature: sfigmomanometro, fonendoscopio, bilancia, statimetro, metro a nastro, lettino (a cura dell ASS), computer con stampante, collegato a internet, telefono, scrivania, due sedie, appendiabiti, schedario con chiusura a chiave a cura del Comune).. L' Area Risorse Umane e Formazione del Comune fornisce l elenco di tutti i dipendenti L Ufficio del Medico Competente procura l elenco dei dipendenti che devono effettuare nel corso dell anno gli accertamenti ai sensi della 626 con esami ematochimici e quello dei dipendenti che li devono effettuare senza tali esami. Vengono identificate tre sottopopolazioni: chi deve effettuare nell anno la visita dal medico competente con esami, chi la deve effettuare ma senza esami, chi non la deve effettuare. A ciascun dipendente è inviata una lettera (diversa per ognuna delle tre sottopopolazioni di cui sopra) di invito di adesione al progetto; gli interessati dovranno confermare la propria adesione all' Area Risorse Umane e Formazione. I nominativi degli aderenti sono trasmessi all Ufficio del Medico Competente per la generazione dei calendari degli appuntamenti presso detto Ufficio. I calendari (dipendenti da visitare con data e ora della visita) sono inviati al Dipartimento di Prevenzione per generare il calendario dell Ambulatorio di Prevenzione e, per ciascun dipendente, la lettera con la comunicazione dei due appuntamenti (dal Medico Competente e presso l Ambulatorio di Prevenzione), che trasmette per via informatica al Area Risorse Umane e Formazione. Il Area Risorse Umane e Formazione stampa e recapita le lettere di cui sopra. Il Dipartimento di Prevenzione annota sulla cartella informatica dell Ambulatorio di Prevenzione eventuali esenzioni ticket per diabete mellito (P20, 03) e ipercolesterolemia familiare (P43; 025) ed i ricoveri per eventi cardiovascolari maggiori o ictus, in almeno una delle diagnosi. Raccolta del consenso informato a partecipare al progetto (consenso alla trasmissione dei referti all ASS per la loro elaborazione ed anche consenso al prelievo per i dipendenti che non vi siano tenuti ai sensi della 626) e di eventuali referti di esami effettuati nel corso dell ultimo anno Prelievo di sangue ed analisi del medesimo Invio al Dipartimento di Prevenzione di: referti degli esami ematochimici e modulo di consenso alla partecipazione al progetto sottoscritto dall interessato (tramite messo del Comune). Raccolta di anamnesi, effettuazione di misure antropometriche e determinazione della pressione arteriosa che, assieme ai dati di laboratorio, permettono di valutare il rischio cardio vascolare e quelli connessi ad alterazioni dell Indice di Massa Corporea, alla dieta o alla sedentarietà. Counseling mirato Stampa di un report in duplice copia (una per il soggetto ed una per il suo curante). 0 ICD-9: 40-44, 342, ,

11 Flussi informativi azioni Elenco A: Calendario visite L 626 con prelievo Agenda AdP in base a date accertamenti L 626 STOP per l anno in corso No Elenco B: Calendario visite L 626 senza prelievo Stampa lettere invito (A, B e C) Adesione al Progetto Si Elenco C: Dipendenti senza viste L 626 nell anno in corso Spedizione lettere di invito Prelievo sangue Privacy Informativa e consenso Counseling Profilo di rischio Referto colesterolemia etc. Revisione Agenda AdP Valutazione e indicazioni Valutazione e indicazioni copia per il curante copia per il dipendente Trattamento tabagismo Legenda: Dipartimento di Prevenzione Preparazione cartella AdP Dipendente Modifica appuntamento Ambulatorio tabagismo Comune Medico competente AdP: Ambulatorio di Prevenzione

12 N. OBIETTIVO SPECIFICO 2. Interventi di informazione presso i bar comunali (ed in altre sedi da individuare), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande con divieto di somministrazione e vendita di alcolici e superalcolici, interventi di counseling ed conferenze di approfondimento per promuovere una dieta corretta. Gruppo di azioni Azioni 2.. Cartellonistica Ideazione dei cartelloni (formato A3) Produzione dei cartelloni Distribuzione dei cartelloni Affissione dei cartelloni 2.2. Depliant Esposizione dei cartelloni presso i bar ed in altre sedi da individuare Ideazione dei depliant (formato A4) Produzione dei depliant Distribuzione dei depliant 2.3. Offerta alimentare nei bar delle sedi comunali Esposizione dei depliant presso i bar ed in altre sedi da individuare Collaborazione alla stesura del capitolato per le gare d appalto con particolare riguardo alla possibilità di proporre l acquisto di alimenti sani offrendoli ad un prezzo più vantaggioso e di vietare alcolici e superalcolici 2.4 Interventi di counseling alimentare Disponibilità degli alimenti suddetti Anamnesi alimentare ai dipendenti che si presentano all ambulatorio di prevenzione Misurazioni antropometriche per BMI e circonferenza addome Individuazione dei comportamenti alimentari a rischio Counseling alimentare ai dipendenti con abitudini alimentari a rischio in sede ambulatoriale Conferenze di approfondimento con supporto di dietista, merceologo, assistente sanitaria esperta N. OBIETTIVO SPECIFICO 3. Segnaletica motivazionale all ingresso degli ascensori. Gruppo di azioni Azioni 3.. Cartellonistica Ideazione dei cartelloni Produzione dei cartelloni Distribuzione dei cartelloni Affissione dei cartelloni Esposizione dei cartelloni Nel contesto delle attività di cui all obiettivo specifico. 2

13 N. OBIETTIVO SPECIFICO 4. Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo Gruppo di azioni 4.. Riferire alle cure specialistiche dell Ambulatorio per il tabagismo dell Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente, i dipendenti fumatori che vengono visitati dal Medico competente corso degli anni 2008, 2009 e 200 e che non accettano l accesso all Ambulatorio di Prevenzione Riferire alle cure specialistiche dell Ambulatorio per il tabagismo dell Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente, i dipendenti fumatori che afferiscono all Ambulatorio di Prevenzione (obiettivo ) nel corso degli anni 2008, 2009 e Effettuare per ciascun anno del progetto una campagna informativa mediante poster 2 presso tutte le sedi comunali, spazio (banner) sul portale intranet aziendale, per invitare i dipendenti fumatori ad acquisire informazioni al fine di accedere all Ambulatorio per il tabagismo mediante un call center presso l Azienda per i Servizi Sanitari. Tale accesso NON è riservato esclusivamente ai dipendenti del Comune 4.4. Raccogliere sistematicamente ed attivamente le segnalazioni di fumo in locali delle aziende (tramite alla segreteria del Centro Interdipartimentale Prevenzione e Cura del Tabagismo dell Azienda per i Servizi Sanitari) ed intervento del team di progetto per attività di supervisione e supporto, comprensiva se del caso del rilievo delle polveri (PM e 2,5). Azioni Preparazione programma informatico Formazione del personale dello staff del Medico competente al protocollo per il counseling ed alla registrazione dati Compilazione di un questionario con, per i soli fumatori, test di dipendenza e motivazionale, individuazione dei fumatori motivati e, con il loro consenso, riferimento all ambulatorio per il tabagismo Compilazione di un questionario con, per i soli fumatori, test di dipendenza e motivazionale Individuazione dei fumatori motivati e, con il loro consenso, riferimento all ambulatorio per il tabagismo Ideazione poster e banner Stampa poster Distribuzione poster Messa in rete del messaggio su sito intranet Attivazione del call center dell ASS perché tratti anche i dipendenti del Comune di Trieste nel contesto dell utenza che richiede counseling tabagico e/o invio all Ambulatorio per il tabagismo Rispondere alle domande di approfondimento, individuare i soggetti motivati ed inviarli all ambulatorio per il tabagismo Ideazione e produzione di un protocollo di intervento Riunione dei referenti antifumo Trattamento dei singoli episodi con contatto del referente anti fumo interessato ed eventuale sopralluogo, con possibili misurazioni delle polveri ambientali (PM e PM 2,5 specifiche di combustione) I gruppi di azioni e 2 si estrinsecano essenzialmente nell anamnesi per il fumo, intesa come Intervento breve per il tabagismo, volta all invio del tabagista all ambulatorio del Centro Interdipartimentale per la Prevenzione e la Cura del Tabagismo. Il gruppo di azioni 3 è volto a informare tutti i dipendenti circa la possibilità di smettere di fumare, anche e non solo rivolgendosi al CIPCT. Il gruppo di azione 4, infine, è volto primariamente al controllo del fumo passivo, considerando che, come effetto secondario di questa attività vi è la riduzione del numero di sigarette fumate e l aumento dei tentativi di smettere di fumare. 2 vedi Obiettivo formato A3: il numero è da stabilirsi in base alla numerosità delle sedi ed alle dimensioni di ciascuna di queste 3

14 6. MONITORAGGIO E PIANO DI VALUTAZIONE N. OBIETTIVO SPECIFICO. Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico degenerative e counseling specifico. INDICATORI MODALITA DI VALUTAZIONE E.a. Nr. dipendenti che afferiscono all ambulatorio di prevenzione/nr. totale dipendenti invitati.b. Nr. dipendenti che afferiscono all ambulatorio di prevenzione/nr. totale dipendenti.c. Nr. dipendenti con punteggio di rischio CV calcolato/nr.totale dip.d. Nr. dipendenti con punteggio di rischio cardiovascolare > 5%/Nr. Dip con punteggio di rischio CV calcolato.e. Nr. dipendenti obesi/nr. dip. con IMC rilevato.f. Nr. dipendenti sovrappeso/nr. dip. con IMC rilevato.g. Nr. dipendenti che mangiano almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura/nr. dip. con anamnesi alimentare.h Nr. dipendenti con attività fisica adeguata/nr. dip. con anamnesi attività fisica TEMPISTICA Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza mensile. Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Il punteggio del rischio è valutato tramite collegamento a cuore.exe. Un dato globale si ricava da elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Come sopra. Cadenza annuale. Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. N. OBIETTIVO SPECIFICO 2. Interventi di informazione presso i bar comunali (ed in altre sedi da individuare), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande, interventi di counseling ed incontri di approfondimento per promuovere una dieta corretta. INDICATORI MODALITA DI VALUTAZIONE E 2.a. Nr. di bar che espongono poster con informazioni su dieta sana/ nr. totale di bar 2.b. Nr. di bar che espongono depliant informativi su dieta sana/ nr. totale di bar 2.c. Nr. di alimenti sani offerti a prezzo agevolato nei bar/totale degli alimenti presenti nei bar 2.d. Nr. di alimenti sani venduti nei bar/totale degli alimenti venduti nei bar 2.e. nr. dipendenti con counseling alimentare/nr. accessi all ambulatorio di prevenzione 2.f. nr. dipendenti che partecipano agli incontri di approfondimento/nr.di dipendenti che hanno partecipato al progetto TEMPISTICA Ispezione da parte del referente comunale dell obiettivo. Cadenza semestrale Ispezione da parte del referente comunale dell obiettivo. Cadenza semestrale Rispetto dei criteri imposti dalla gara di appalto per i bar. Valutazione annuale del capitolato Rapporto mensile di vendita da parte della ditta appaltatrice. Cadenza mensile Elaborazione di dati della base dati informatizzata dell Ambulatorio di prevenzione, costruita ad hoc in Access, eseguita con Epi Info. Cadenza annuale. Confronto fra le registrazioni di partecipanti. Cadenza annuale Nel contesto delle attività di cui all obiettivo specifico. 4

15 N. OBIETTIVO SPECIFICO 3 Segnaletica motivazionale all ingresso degli ascensori. 3.a. INDICATORI Nr. di ascensori che espongono poster con segnaletica motivazionale/ nr. totale di ascensori all interno delle sedi comunali MODALITA DI VALUTAZIONE E TEMPISTICA Ispezione da parte del referente comunale dell obiettivo. Cadenza semestrale N. OBIETTIVO SPECIFICO 4. Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo INDICATORI 4.a. Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento all Ambulatorio per il tabagismo/nr. dipendenti fumatori visti dal Medico competente ma che non afferiscono all Ambulatorio di Prevenzione 4.b. Nr. dipendenti fumatori che accettano il riferimento all Ambulatorio per il tabagismo/nr. dipendenti fumatori afferenti all Ambulatorio di Prevenzione 4.c. Nr. di telefonate ricevute mensilmente dal Call Center (dipendenti e non dipendenti) 4.d. nr. interventi del Gruppo di lavoro/nr. di telefonate ricevute da parte dei referenti antifumo 4.e. Nr. astinenti alla fine del trattamento ed a 6 mesi dalla fine/nr. dipendenti fumatori che hanno iniziato il trattamento MODALITA DI VALUTAZIONE E TEMPISTICA Cadenza mensile. Dati forniti da Medico competente Cadenza mensile. Banca dati Ambulatorio prevenzione Cadenza mensile. Call Center Cadenza annuale. Cadenza annuale. Banca dati Ambulatorio per il tabagismo. 5

16 7. PIANO FINANZIARIO N. OBIETTIVO SPECIFICO. Conoscenza del rischio individuale di sviluppare le principali malattie cronico degenerative e counseling specifico. Gruppo di azioni Azioni Personale Beni e servizi Totale.. Costruzione di una Riunioni ed attività varie rete depliant Creazione di un ambulatorio di prevenzione Creazione e gestione di flussi informativi fra l ambulatorio, il Dipartimento di Prevenzione, il Medico competente del Comune, i MMG Gestione appuntamenti.4. Contatto presso il medico competente.5. Contatto presso l Ambulatorio di prevenzione Raccolta di anamnesi, effettuazione di misure antropometriche e determinazione della pressione arteriosa che, assieme ai dati di laboratorio, permettono di valutare il rischio cardio vascolare e quelli connessi ad alterazioni dell Indice di Massa Corporea, alla dieta o all attività fisica Totale N. OBIETTIVO SPECIFICO 2. Interventi di informazione presso i due bar comunali (ed in altre sedi da individuare), agevolazioni di prezzo per alcuni alimenti, offerte adeguate di alimenti e bevande, interventi di counseling ed incontri di approfondimento per promuovere una dieta corretta. Gruppo di azioni Personale Beni e servizi Totale 2. Cartellonistica Depliant Offerta alimentare nei bar delle sedi comunali Interventi di counseling alimentare Totale N. OBIETTIVO SPECIFICO 3. Segnaletica motivazionale all ingresso degli ascensori. Gruppo di azioni Personale Beni e servizi Totale 2. Cartellonistica Totale Nel contesto delle attività di cui all obiettivo specifico. 6

17 N. OBIETTIVO SPECIFICO 4. Dipendenti del Comune di Trieste liberi dal fumo Gruppo di azioni 4.. Riferire alle cure specialistiche dell Ambulatorio per il tabagismo dell Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente ed in orario di lavoro, il 30% dei dipendenti fumatori che vengono visitati dal Medico competente 4.2. corso Riferire degli alle anni cure 2008, specialistiche 2009 e 200 dell Ambulatorio e che non accettano per il tabagismo l accesso dell Azienda per i Servizi Sanitari, gratuitamente ed in orario di lavoro, il 30% dei dipendenti fumatori che afferiscono all Ambulatorio di Prevenzione Effettuare (obiettivo per ) nel ciascun corso anno degli del anni progetto 2008, una 2009 campagna e 200. informativa mediante poster 3 presso tutte le sedi comunali, spazio (banner) sul portale intranet aziendale, per invitare i dipendenti fumatori ad acquisire informazioni al fine di accedere all Ambulatorio per il tabagismo mediante un call center presso l Azienda per i Servizi Sanitari. Tale accesso NON è riservato 4.4. esclusivamente Raccogliere sistematicamente ai dipendenti del ed Comune attivamente le segnalazioni di fumo in locali delle aziende (tramite alla segreteria del Centro Interdipartimentale Prevenzione e Cura del Tabagismo dell Azienda per i Servizi Sanitari) ed intervento del team di progetto per attività di supervisione e supporto, comprensiva se del caso del rilievo delle polveri (PM e 2,5). Personale Beni e servizi Totale Totale Quadro riassuntivo obiettivo specifico Risorse Tot Personale Beni e servizi Totale da proporre vedi Obiettivo il numero è da stabilirsi in base alla numerosità delle sedi ed alle dimensioni di ciascuna di queste 7

Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion)

Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work health promotion) Progetto CCM Prevenzione delle malattie cardiovascolari negli ambienti di lavoro (Work SPISAL Ulss 20 Verona, Ulss 12 Venezia, Ulss 16 Padova LE MALATTIE CARDIOVASCOLARI Nel mondo, le malattie cardiovascolari

Dettagli

CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017

CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017 CONVEGNO CARD TRIVENETO 2017 Il management di iniziativa di fronte alla sfida dell integrazione istituzionale, organizzativa e assistenziale Udine,13 ottobre 2017 Relazione: La sinergia tra Distretto e

Dettagli

IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI

IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI IL DIABETE NELLE MARCHE: I dati dalla Sorveglianza PASSI 2013-2016 Dott.ssa Di Vincenzo Marina Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche Ancona, 16

Dettagli

Capitolo 1. Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi

Capitolo 1. Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi Capitolo 1 Le carte del rischio e lo score: le linee guida Europee Prof. Mauro Borzi Linee guida europee Linee guida europee 3 Le linee guida Europee sono state pubblicate nel 2012 e sono il riferimento

Dettagli

rischio cardiovascolare

rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare rischio cardiovascolare 30 ipertensione arteriosa 31 ipercolesterolemia 32 calcolo del rischio cardiovascolare 33 29 Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari rappresentano

Dettagli

Sorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini

Sorveglianza PASSI. Asl Roma D. Risultati dell indagine PASSI nella prevenzione del rischio cardiovascolare. Dr.ssa Rosanna Trivellini DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Sorveglianza PASSI Asl Roma D Risultati dell indagine PASSI 2009-2012 nella prevenzione del rischio cardiovascolare Dr.ssa Rosanna Trivellini Coordinatore Aziendale Sorveglianza

Dettagli

Come considerano il proprio peso le persone intervistate?

Come considerano il proprio peso le persone intervistate? Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Rischio cardiovascolare Sistema di Sorveglianza PASSI - Provincia Autonoma di Bolzano Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa

Dettagli

Sovrappeso e obesità in Veneto i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Sovrappeso e obesità in Veneto i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Sovrappeso e obesità in Veneto i dati dei sistemi di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione adulta?

Dettagli

UNITÀ SANITARIA LOCALE N 2 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.S.D. di Epidemiologia

UNITÀ SANITARIA LOCALE N 2 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.S.D. di Epidemiologia UNITÀ SANITARIA LOCALE N 2 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE U.O.S.D. di Epidemiologia Accordo 2008 Medicina Generale Risultati obiettivo Rischio Cardiovascolare Globale Dicembre 2009 A cura di: Igino Fusco

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL Viterbo 27-21 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia

Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Stato nutrizionale e abitudini alimentari della popolazione della città di Rieti e della sua Provincia Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione;

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Sistema di Sorveglianza PASSI 28 Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta

Dettagli

Progetto Donna. Ricerca

Progetto Donna. Ricerca Ricerca Progetto Donna Indagine trasversale per la valutazione del profilo di rischio cardiovascolare nella popolazione di soggetti assistibili di sesso femminile afferenti ai Medici di Medicina Generale

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante

Dettagli

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010

Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Sovrappeso e obesità nell ASL 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza PASSI 2011 e OKKIO 2010 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Qual è lo stato nutrizionale nella popolazione

Dettagli

La sorveglianza sulla popolazione adulta: le informazioni di PASSI

La sorveglianza sulla popolazione adulta: le informazioni di PASSI Alimentazione e attività fisica La sorveglianza sulla popolazione adulta: le informazioni di PASSI Angelo D Argenzio per il Gruppo Tecnico PASSI Napoli, 25 Ottobre 2009 Malattie croniche in Europa Causa

Dettagli

La sorveglianza PASSI per Guadagnare Salute I dati nella ASL Roma D. La sorveglianza PASSI

La sorveglianza PASSI per Guadagnare Salute I dati nella ASL Roma D. La sorveglianza PASSI La sorveglianza PASSI per Guadagnare Salute I dati 2010-2013 nella ASL Roma D La sorveglianza PASSI a cura di Rosanna Trivellini e Domenico Follacchio P.A.S.S.I. (Progressi delle Aziende Sanitarie per

Dettagli

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano)

Rischio Cardiovascolare. Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Rischio Cardiovascolare Dr.ssa Gabriella Masciocco Cardiologia II Dip. Cardiologico De Gasperis Ospedale Niguarda Ca Granda (Milano) Introduzione Le patologie cardiovascolari sono la prima causa di morte

Dettagli

Regione Puglia PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE

Regione Puglia PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Regione Puglia ALLEGATO A PREVENZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE Il contesto epidemiologico Regionale Nel complesso, le malattie del sistema cardiocircolatorio rappresentano più del 10% delle cause di

Dettagli

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia

5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia 5. Approfondimento: confronto stime Banca Dati Assistiti vs Sistema di Sorveglianza Passi 9 per Diabete e Cardiovasculopatia Il diabete e le malattie cardiovascolari sono condizioni di salute a forte impatto

Dettagli

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale

Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale CNESPS Utilizzare i dati a livello regionale: il caso dell eccesso ponderale Massimo O. Trinito Dipartimento di Prevenzione Azienda Usl Roma C Roma, 21 luglio 2005 La rilevanza del problema ECCESSO PONDERALE

Dettagli

IL PROGETTO F.R.E.S.C.O. A CHE PUNTO SIAMO

IL PROGETTO F.R.E.S.C.O. A CHE PUNTO SIAMO Convegno regionale 31.01.2014 Bologna PREVENIRE LE RECIDIVE CARDIOVASCOLARI NELLE PERSONE CHE HANNO AVUTO UN INFARTO MIOCARDICO IL PROGETTO F.R.E.S.C.O. A CHE PUNTO SIAMO DR ANNA MARIA FERRARI REGIONE

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella popolazione adulta dell ASL Roma H I dati del sistema di monitoraggio PASSI raccolti tra il 2008 e 2011 Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione

Dettagli

LA SALUTE : UNA QUESTIONE DI STILE ANCHE AL LAVORO Sani Stili di Vita per Guadagnare Salute

LA SALUTE : UNA QUESTIONE DI STILE ANCHE AL LAVORO Sani Stili di Vita per Guadagnare Salute Bologna 28 aprile 2010 LA SALUTE : UNA QUESTIONE DI STILE ANCHE AL LAVORO Sani Stili di Vita per Guadagnare Salute Emilia Guberti - Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione Azienda USL di BOLOGNA Maria Grazia

Dettagli

lavorativo E PROMOZIONE DELLA SALUTE: IL CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE DI SAPIENZA

lavorativo E PROMOZIONE DELLA SALUTE: IL CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE DI SAPIENZA LA MEDICINA La tutela OCCUPAZIONALE della sicurezza e della TRA salute PREVENZIONE in ambito lavorativo E PROMOZIONE DELLA SALUTE: IL CENTRO DI MEDICINA OCCUPAZIONALE DI SAPIENZA Prof.ssa Sabina Sernia

Dettagli

PRP nel LAZIO. ... Lazio libero dal fumo... In Salute in Azienda

PRP nel LAZIO. ... Lazio libero dal fumo... In Salute in Azienda PROGRAMMA PRP nel LAZIO Promozione di stili di vita salutari nella popolazione generale per guadagnare salute nel Lazio Prevenzione e controllo delle MCNT a maggior rilevanza...... Promozione della salute

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO RISCHIO CARDIOVASCOLARE PASSI 11 - Regione Le malattie cardiovascolari (rappresentate soprattutto dalle malattie ischemiche del cuore e da quelle cerebrovascolari) rappresentano

Dettagli

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio

La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Lucca 11 ottobre 2008 La realizzazione di un percorso di accoglienza per il paziente in sovrappeso: l esperienza dell Azienda USL 12 di Viareggio Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO LA CARTA DEL RISCHIO E IL PUNTEGGIO INDIVIDUALE

VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO LA CARTA DEL RISCHIO E IL PUNTEGGIO INDIVIDUALE SESSIONE 2 / MODULO 1 VALUTAZIONE DEL RISCHIO CARDIOVASCOLARE ATTRAVERSO LA CARTA DEL RISCHIO E IL PUNTEGGIO INDIVIDUALE Obiettivi di apprendimento Elencare i fattori di rischio cardiovascolare utilizzati

Dettagli

I fattori di rischio cardiovascolare. Dott. Franco Sciuto

I fattori di rischio cardiovascolare. Dott. Franco Sciuto I fattori di rischio cardiovascolare Dott. Franco Sciuto «la maggiore epidemia dell umanità, la cardiopatia ischemica, ha raggiunto proporzioni enormi Nei prossimi anni diventerà la più grande epidemia

Dettagli

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale?

Alimentazione. Qual è lo stato nutrizionale della popolazione? Quante e quali persone sono in eccesso ponderale? Alimentazione Lo stato nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio rilevante per le principali patologie

Dettagli

Abitudini alimentari e situazione nutrizionale

Abitudini alimentari e situazione nutrizionale CNESPS Abitudini alimentari e situazione nutrizionale Marco Cristofori U.O. di Epidemiologia e Biostatistica ASL 4 Terni Roma, 11 ottobre 06 Una sezione importante perché Le patologie associate all eccesso

Dettagli

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE PASSI 212 - Regione Piemonte La situazione nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta

Dettagli

Valutare la prevenzione secondaria del Diabete attraverso il PASSI

Valutare la prevenzione secondaria del Diabete attraverso il PASSI Valutare la prevenzione secondaria del Diabete attraverso il PASSI F. Lombardo, V. Minardi ISS, 25 Settembre 2013 III Workshop del Coordinamento Nazionale PASSI flavia.lombardo@iss.it valentina.minardi@iss.it

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 21-213 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Lo stato nutrizionale di una popolazione

Dettagli

FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE

FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE FATTORI DI RISCHIO CONDIZIONI DI SALUTE CURE Dr.ssa Federica Carfagnini Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva Università Politecnica delle Marche FATTORI DI RISCHIO Attività fisica

Dettagli

VALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

VALORI PERCENTUALI. 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso 18,41% 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 2) Sesso M F 81,59% 18,41% Sesso F 18,41% M 81,59% 2) Sesso 0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00% 4) Numero di assistiti SSN < 500 500-1000 1000-1500 > 1500 3,78% 14,38%

Dettagli

Valore aggiunto del PASSI per programmare l azione sanitaria

Valore aggiunto del PASSI per programmare l azione sanitaria CNESPS Valore aggiunto del PASSI per programmare l azione sanitaria Massimo O. Trinito Dipartimento di Prevenzione Azienda Usl Roma C Roma, 7 ottobre 2005 I DATI ESISTENTI EVIDENCE La situazione più frequente

Dettagli

La Prevenzione cardiovascolare primaria: l esperienza di Este

La Prevenzione cardiovascolare primaria: l esperienza di Este La prevenzione del sovrappeso e dell'obesità come strumento per la prevenzione del diabete e delle malattie croniche Genova 15 dicembre 2011 La Prevenzione cardiovascolare primaria: l esperienza di Este

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare ASP COSENZA Dati del sistema di sorveglianza PASSI 2014-2017. A cura di: Amalia Maria Carmela De Luca, Daniela Guarascio,

Dettagli

La diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI

La diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI La diffusione dell uso della carta del Rischio Cardiovascolare: i dati della Sorveglianza di Popolazione PASSI Massimo O. Trinito Asl Roma C - Coordinatore regionale PASSI Roma, 14 giugno 2011 La Sorveglianza

Dettagli

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari

Situazione nutrizionale e abitudini alimentari Studio PASSI 6 AUSL Modena Situazione nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso

Dettagli

Il sistema italiano di sorveglianza d e l l a s a l u t e

Il sistema italiano di sorveglianza d e l l a s a l u t e Il sistema italiano di sorveglianza d e l l a s a l u t e PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) é il sistema di sorveglianza italiano sui comportamenti rischiosi (o vantaggiosi)

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Somministrazione della Carta del Rischio CV Sardegna Quadriennio 2009-2012 Redazione a cura dell Osservatorio Epidemiologico

Dettagli

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni

ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni ADULTI IN TUTTO? Occorre esserlo anche osservando corretti stili di vita. La sorveglianza nutrizionale negli adulti dai 18 ai 70 anni Nell anno 2007 è stato avviato un progetto di sorveglianza nutrizionale

Dettagli

Sintesi dei risultati della sorveglianza PASSI

Sintesi dei risultati della sorveglianza PASSI Sintesi dei risultati della sorveglianza PASSI 2010-2013 Descrizione campione (%-IC 95%) Numerosità 1208 22087 151688 Uomini 50,5 (47,6-53,4) 49,4 (48,7-50,0) 49 Donne 49,5 (46,6-52,4) 50,6 (50,0-51,3)

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Il rischio cardiovascolare

Il rischio cardiovascolare Il rischio cardiovascolare Studio PASSI 2005 ASL 2 Savonese Roberto Carloni Savona 7 Maggio 2007 L origine di Passi Il Piano Sanitario Nazionale 2003-2005 sottolinea come l adozione di stili di vita non

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute

ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Titolo: Il cuore: quando allarmarsi? Dai fattori di rischio all insorgenza dei sintomi. Relatori: Dott. A. Bonso Dott. G. Bilardo Dott. C. Piergentili 12 febbraio

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Percorsi. Nuovi interventi nelle Medicine di Gruppo e nelle Associazioni di Volontariato. Contrasto al tabagismo in provincia di Ferrara

Percorsi. Nuovi interventi nelle Medicine di Gruppo e nelle Associazioni di Volontariato. Contrasto al tabagismo in provincia di Ferrara Percorsi Contrasto al tabagismo in provincia di Ferrara Nuovi interventi nelle Medicine di Gruppo e nelle Associazioni di Volontariato Carlo Alberto Guidoboni Urbano Viviani 4 dicembre 2008 1 Il ruolo

Dettagli

PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SISTEMI DI SORVEGLIANZA

PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SISTEMI DI SORVEGLIANZA PROGRAMMAZIONE SANITARIA E SISTEMI DI SORVEGLIANZA Dott. Maurizio Castelli Direttore Dipartimento di Prevenzione Azienda USL della Valle d Aosta Aosta 26 ottobre 2016 Gli stili di vita non salutari determinano

Dettagli

PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA

PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA PROGETTO SULLA SINDROME METABOLICA INFORMATIVA La Sindrome Metabolica (SM) è una condizione clinica complessa, che consiste nella contemporanea presenza di alterazioni metaboliche, ipertensione arteriosa,

Dettagli

Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale?

Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale? Quali patologie costituiscono la prima causa di morte nel mondo occidentale? Malattie oncologiche Malattie polmonari Malattie cardiovascolari Incidenti stradali Prev cv La carta del rischio del Progetto

Dettagli

L ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007

L ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007 L ABITUDINE AL FUMO Reggio Emilia 19 maggio 27 Dr.ssa Anna Maria Ferrari Dirigente Medico del Dipartimento di Sanità Pubblica Referente per l Educazione alla Salute dell AUSL di R.E. Il fumo di tabacco

Dettagli

STATO NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI nella provincia di Chieti

STATO NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI nella provincia di Chieti STATO NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI nella provincia di Chieti I dati 2015-2018 del sistema di sorveglianza PASSI STATO NUTRIZIONALE E ABITUDINI ALIMENTARI La situazione nutrizionale di una popolazione

Dettagli

VALORI PERCENTUALI 20,63%

VALORI PERCENTUALI 20,63% 2) Sesso M F 79,37 20,63 20,63 79,37 M F 4) Numero di assistiti SSN < 500 500-1000 1000-1500 > 1500 1,59 9,52 50,79 36,51 > 1500 1000-1500 500-1000 < 500 0,00 10,00 20,00 30,00 40,00 50,00 60,00 5) Sede

Dettagli

rilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto

rilevazione dei soggetti affetti da sindrome metabolica. Sulla base del progetto già previsto Progetto di attivazione PDT: SINDROME METABOLICA ASL BARI A partire dal 1 settembre 2012 nella ASL BARI si avvia un progetto che vede impegnati i Medici di Medicina Generale in un percorso di screening

Dettagli

La sorveglianza P.A.S.S.I. nella prevenzione del rischio cardiovascolare

La sorveglianza P.A.S.S.I. nella prevenzione del rischio cardiovascolare La sorveglianza P.A.S.S.I. nella prevenzione del rischio cardiovascolare a cura di Rosanna Trivellini e Domenico Follacchio LA SORVEGLIANZA P.A.S.S.I. P.A.S.S.I. (Progressi delle aziende sanitarie per

Dettagli

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico

Prevenzione delle Malattie Coronariche. Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico Indice Introduzione Valutazione del rischio per la selezione dei pazienti da sottoporre a trattamento clinico XIII Tabella 1 Che cosa caratterizza un paziente ad alto rischio? 1 Tabella 2 Diabete mellito

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Rischio cardiovascolare periodo 2010-2013 Valle d Aosta Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono

Dettagli

PROGETTO PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI

PROGETTO PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI Direzione Generale V Politiche Sanitarie, Risorse Naturali e Tutela Ambientale Servizio Igiene e Prevenzione PROGETTO PREVENZIONE DELLE RECIDIVE NEI SOGGETTI CHE HANNO GIA AVUTO ACCIDENTI CARDIOVASCOLARI

Dettagli

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE PASSI 11 - Regione Piemonte La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante essenziale delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso

Dettagli

CAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE

CAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE Attenzione dei sanitari e promozione alla salute CAPITOLO 17. ATTENZIONE DEI SANITARI E PROMOZIONE ALLA SALUTE Sintesi. L indagine ISTMO indaga l attenzione dei sanitari nei confronto dei fattori di rischio

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI

Sistema di Sorveglianza PASSI ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema

Dettagli

Perché valutare la qualità

Perché valutare la qualità Perché valutare la qualità Misurare è il primo passo per migliorare (sir William Petty 1700) La conoscenza del livello delle prestazioni facilita l impegno a migliorare Per ottenere informazioni oggettive

Dettagli

quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI

quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI quali e quanti sono ed il loro peso economico LE MALATTIE CRONICHE CORRELATE AGLI STILI di VITA Il Sistema di Sorveglianza PASSI Michela Morri Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL Rimini Le malattie cronico-degenerative

Dettagli

PROGETTO: RISTORANTI DELLA SALUTE. A cura di: ASL VARESE UNIASCOM-CONFCOMMERCIO - ASSOCIAZIONE PROVINCIALE RISTORATORI

PROGETTO: RISTORANTI DELLA SALUTE. A cura di: ASL VARESE UNIASCOM-CONFCOMMERCIO - ASSOCIAZIONE PROVINCIALE RISTORATORI PROGETTO: RISTORANTI DELLA SALUTE A cura di: ASL VARESE UNIASCOM-CONFCOMMERCIO - ASSOCIAZIONE PROVINCIALE RISTORATORI I 10 PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO PER LA SALUTE PER I PAESI A ELEVATO REDDITO Da Global

Dettagli

XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS Investire in salute: sistemi e reti per ottimizzare i risultati

XV CONFERENZA NAZIONALE RETE HPH & HS Investire in salute: sistemi e reti per ottimizzare i risultati XV CONFERENZA NAZIONALE RETE Investire in salute: sistemi e reti per ottimizzare i risultati F.R.E.S.C.O. Fumo nella Regione Emilia-Romagna dopo Sindromi Coronariche Dr.ssa Anna Maria Ferrari Regione Emilia

Dettagli

Stato nutrizionale (Sorveglianza PASSI: )

Stato nutrizionale (Sorveglianza PASSI: ) Stato nutrizionale (Sorveglianza PASSI: 2012-2015) La situazione nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta un fattore di rischio

Dettagli

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale.

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale. Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica La situazione nutrizionale di una popolazione

Dettagli

Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA

Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Clinica Medica AMBULATORIO SINDROME METABOLICA Che cos è la Sindrome Metabolica La Sindrome Metabolica è una combinazione di alterazioni metaboliche che determina un incremento del rischio cardio-vascolare.

Dettagli

I dati Passi sui fattori di rischio cardiovascolare: Ipertensione, Colesterolo, Fumo, Diabete

I dati Passi sui fattori di rischio cardiovascolare: Ipertensione, Colesterolo, Fumo, Diabete Congresso - Guadagnare Salute: Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Napoli, 24-25 Settembre 2009 I dati Passi sui fattori di rischio cardiovascolare: Ipertensione, Colesterolo, Fumo,

Dettagli

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione

Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione La programmazione 2005 Dott.ssa Giovanna Camarlinghi Responsabile Unità Funzionale Igiene Alimenti e Nutrizione ASL 12 Viareggio Linee di sviluppo generali

Dettagli

POTENZIALITÀ DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA BASATI SUI DATI RIFERITI: IL SISTEMA PASSI

POTENZIALITÀ DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA BASATI SUI DATI RIFERITI: IL SISTEMA PASSI POTENZIALITÀ DEI SISTEMI DI SORVEGLIANZA BASATI SUI DATI RIFERITI: IL SISTEMA PASSI Le analisi sull uso dei farmaci: metodi ed esperienze in Italia Gianluigi Ferrante - Istituto Superiore di Sanità, CNRVF

Dettagli

WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute

WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute Aziende che promuovono Salute WHP - Workplace Health Promotion La Rete lombarda delle aziende che promuovono salute A cura di M.A. Bianchi UOC Prevenzione e Promozione Salute nelle Comunità Programmi di

Dettagli

Lo studio PASSI in provincia di Modena

Lo studio PASSI in provincia di Modena CNESPS Lo studio PASSI in provincia di Modena Giuliano Carrozzi, Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Modena Modena, 17 maggio 2006 Studio PASSI 2005: uno

Dettagli

Tavola Rotonda Interventi sul fumo come parte integrante delle politiche regionali di tutela della salute: da progetto a processo DARIO GRISILLO

Tavola Rotonda Interventi sul fumo come parte integrante delle politiche regionali di tutela della salute: da progetto a processo DARIO GRISILLO Tavola Rotonda Interventi sul fumo come parte integrante delle politiche regionali di tutela della salute: da progetto a processo DARIO GRISILLO Integrare gli interventi sul tabagismo nelle politiche regionali

Dettagli

Le caratteristiche ella sorveglianza PASSI

Le caratteristiche ella sorveglianza PASSI Convegno Regionale «Le Sorveglianze di Popolazione PASSI e PASSI d ARGENTO» Ancona 16 dicembre 2017 Le caratteristiche ella sorveglianza PASSI Dott.ssa Liana Spazzafumo PF Flussi Informativi Sanitari e

Dettagli

Sintesi dei risultati (PASSI )

Sintesi dei risultati (PASSI ) Sintesi dei risultati (PASSI 07-09) Il campione 07-09 Nel triennio 07-09 il campione provinciale è risultato costituito da 2.060 persone di 18-69 anni selezionate in modo casuale stratificato dalle liste

Dettagli

Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale),

Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale), Ideazione a cura di Giustini Sceneggiatura di Giustini, Gori, Tenaglia, Bussotti Insieme a Meacci e Pastacaldi (Agliana), Mandelli (Montale), Montalti, Vannucci e Venturini (Pistoia) 1 Giustini et al 2

Dettagli

ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL

ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL ELABORAZIONE DATI SONDAGGIO DIPENDENTI ASL Premessa La sedentarietà è una delle prime dieci cause di mortalità e di morbilità. La quota di popolazione stimata di adulti sedentari a Lecco è intorno al 60-85%.

Dettagli

Stili di vita e ambienti di lavoro: le iniziative dell INAIL Ricerca

Stili di vita e ambienti di lavoro: le iniziative dell INAIL Ricerca Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale Stili di vita e ambienti di lavoro: le iniziative dell INAIL Ricerca Tiziana Paola Baccolo Bologna, 21 ottobre 2016 Promozione della

Dettagli

Il rischio cardiovascolare nella ASL 2 Lucca Dati del sistema di sorveglianza PASSI

Il rischio cardiovascolare nella ASL 2 Lucca Dati del sistema di sorveglianza PASSI Il rischio cardiovascolare nella ASL 2 Lucca Dati del sistema di sorveglianza PASSI 2010-2013 Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse, le più frequenti delle quali

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

POLITICHE ITALIANE PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO

POLITICHE ITALIANE PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO POLITICHE ITALIANE PER LA PROMOZIONE DI UNO STILE DI VITA ATTIVO XII Congresso Cure Primarie Empoli, 14-16 giugno 2012 Simona Giampaoli Istituto superiore di Sanità Roma Eventicardiovascolari cardiovascolari

Dettagli

Diabete e fattori di rischio cardio e cerebrovascolari: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

Diabete e fattori di rischio cardio e cerebrovascolari: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Diabete e fattori di rischio cardio e cerebrovascolari: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Massimo O. Trinito -Vito Ruscio Coordinatore regionale PASSI - Coordinamento PASSI Asl RmG Roviano, 6 giugno

Dettagli

Screening cardiovascolare: l esperienza di ATS Brescia

Screening cardiovascolare: l esperienza di ATS Brescia Università di Padova Screening di popolazione Where are we now and what s next Screening cardiovascolare: l esperienza di ATS Brescia Dr.ssa Grazia Orizio Dipartimento Programmazione per l'integrazione

Dettagli

D T O T.. GIA I NLU L IG I I I SP S ATA

D T O T.. GIA I NLU L IG I I I SP S ATA NUTRIZIONE E DIETETICA COME LEITMOTIV DI UN OSPEDALE PROIETTATO SUL TERRITORIO Erba 9 novembre 2013 DOTT. GIANLUIGI SPATA MEDICO DI MEDICINA GENERALE PAZIENTE DIETOLOGICO? Paziente affetto da patologie

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

CNESPS PASSI PER L ITALIA. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Preparazione e realizzazione dell indagine nelle Regioni

CNESPS PASSI PER L ITALIA. Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia. Preparazione e realizzazione dell indagine nelle Regioni CNESPS PASSI PER L ITALIA Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Preparazione e realizzazione dell indagine nelle Regioni Linda Gallo Istituto Superiore di Sanità, 1 Marzo 2005 Lo indagine

Dettagli