The ILLUSIONIST NIENTE è COME SEMBRA

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1 N 7 ANNO LXII Agosto 2010 FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI ATTUALItà 007 AL LAVORO PER INCHIODARE I BIG DEL CREDITO quadri direttivi controllori e controllati Supplemento al numero odierno di MF/Milano Finanza - Il quotidiano dei mercati finanziari Spedizione in A.P. 45% art. 1 c. 1 L. 46/04, DCB Milano. Direttore responsabile Paolo Panerai. Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 14/4/1989. The ILLUSIONIST NIENTE è COME SEMBRA FILO DIRETTO BENE IL TETTO AI SUPERBONUS DEI MANAGER, MA FILO DIRETTO BANCHE, SPRECHI E RINNOVO CCNL. TUTTI GIù PER TERRA? SPAZIO DONNA CARNE DI DONNA

2 UN PROgETTO DI SOLIDARIETà TARgATO CUORE FABI IL SOGNO DI ARUNAS Serve poco per rendere una vita felice. NON DEVI METTERE MANO ALLE TASCHE. BASTA UNA FIRMA PER DONARE IL TUO 5 PER MILLE. IL SOGNO DI ARUNAS onlus C.F Via Cefalonia 41/a Brescia IBAN IT34C Banca di Credito Cooperativo di Brescia Via Crotte n Brescia

3 FILO DIRETTO 2 > Cara Europa, bene il tetto ai bonus dei manager, ma... 3 > Le aziende vorrebbero riportarci in dietro agli anni '50 EDITORIALE FOCUS 4 > Atleti senza eccessi SINDACATO & SERVIZI 5 > quota periscopica ATTUALITà 8 > 007 al lavoro per inchiodare i big del credito 9 > L'Aquila regina per una notte 10 > Qual è il valore etico delle pressioni commerciali? 11 > Che cosa ci deve insegnare la vicenda di Pomigliano d'arco 12 > Prosolidar, solidarietà permanente 13 > Outplacement, un paracadute in più per chi perde il posto 14 > Lavori in corso alla Cassa Mutua - Nazionale BCC 15 > Nuovo beneficio al Fondo Pensione BCC 16 > Nella morsa dell'usura bancaria Quadri direttivi 17 > Controllori e controllati ESATToriali 18 > A rischio la lotta all'evasione Sicurezza 19 > Conoscere per sapere e per agire Pensionati 20 > 18 ottobre, Assemblea Nazionale Pensionati ed Esodati SPAZIO DONNA 21 > Carne di donna 22 > "Orari più flessibili per le lavoratrici madri" 23 > Salute parere legale 24 > Controlli occulti 25 > FISCO non solo banca HI TECH 26 > Chiavette virtuali per telefoni La fabbrica dei sogni 26 > Un amore inatteso Percorsi 27> Weekend a Livorno 27 > Perbacco 28 > SEGNALIBRO 28 > Avviso ai naviganti l'angolo del sociologo 29 > Ultimo tango del ceto medio? ALTROTURISMO 30 > Da Fattori a Casorati 31 > Maioliche alla Rocca Borromeo di Angera Chi c'è C'è 32> Il cartellone di Agosto/Settembre di Lando Maria Sileoni - Segretario generale FABI Si dice che quando s intende costruire qualcosa, è indispensabile avere un'idea chiara del progetto. È sempre stato così. L'ideazione deve trovare la sua forza empirica nel momento realizzativo che si manifesta, appunto, in un progetto che, man mano, prende forma. Gli strateghi delle banche avranno concepito il loro progetto del nuovo contratto in questo modo? Quale realtà ci troveremo di fronte? Quella vera, di un'economia che soffre e di lavoratori che sono costretti a difendere i propri posti di lavoro, oppure quella, artificiale, fatta di illusioni, di ripresa già consolidata, di aziende brillanti che superano ogni ostacolo? È difficile capire quale sia la verità. I banchieri stanno già tirando i fili delle proprie trame in vista del rinnovo del contratto, cercando di dare una rappresentazione dei fatti economici non sempre oggettiva, ma strettamente funzionale ai propri scopi. Drammatizzano quando vogliono risparmiare, enfatizzano quando vogliono apparire e guadagnare. La crisi appare e scompare, a lampi, a seconda del bisogno, della circostanza, della convenienza degli interlocutori. La crisi - come la luce di un faro - ci abbaglia o ci lascia al buio, a seconda di quanto vada "spaventato" o intimorito l'interlocutore. In questo percorso mistificatorio, che vuole addomesticare la realtà, strumentalizzando cifre e fatti, l'abi trova buoni compagni di strada, a seconda del momento, tra gli economisti, tra gli imprenditori, tra i politici e, spiace dirlo, talvolta, anche, tra gli stessi (inconsapevoli?) sindacalisti. È il momento di dire con chiarezza che il tempo degli illusionisti è tramontato. Non potremo non smascherare comportamenti, affatto riconoscibili, diretti a costituire artificialmente le condizioni per un negoziato contrattuale al ribasso. Se il problema sono le risorse da utilizzare, esse vanno individuate: producendo meglio, lavorando meglio, risparmiando dove è giusto e possibile, ma soprattutto facendo scelte coraggiose. Scendiamo sul terreno concreto. Se dobbiamo parlare di costi, ebbene, allora documentiamo pubblicamente il peso economico di organismi societari (come consigli di amministrazione, comitati esecutivi, ecc.), spesso alimentati da occupanti di lunghissima navigazione, oramai insediati soltanto per ottenere un gettone di presenza. Parliamo - alla luce del sole - dei ricchi contratti di consulenza sottoscritti con società che, poi, riescono a far assumere dalle aziende committenti - quasi come cavalli di Troia - i propri partner o i propri capi progetto. Parliamo di managers di primo livello, che affidano mandati di ricerca per importanti posizioni dirigenziali a società amiche (cosiddette società di executive search) per dotarsi di un'assicurazione sulla vita professionale. Gli stessi managers committenti poi, nel momento del bisogno professionale - in caso di necessità - si faranno ripescare da quelle stesse società di ricerca alle quali avevano fornito lavoro. Questo è regolarmente sempre avvenuto nelle banche italiane. Oppure, parliamo ancora di contratti sottoscritti per disegnare sistemi informatici incapaci di reggere il peso dell'operatività e non in grado di rispondere alle esigenze di flessibilità commerciale. E ancora: di come appaia goffo e ridicolo il tentativo di semplificare le procedure e le norme operative, tentativo fatto da chi ha, quale primo scopo, quello di tutelare la propria posizione, anziché favorire lo snellimento del lavoro. La burocrazia, sempre emergente e risorgente, ha un costo enorme nelle banche. Questo costo, quasi come un mostro, sfocia anche nella disaffezione dei clienti ed è fonte di malessere per il personale. Qui nessuno vuole fare grandi promesse. I desideri non sono materia contrattuale. Conosciamo troppo bene il nostro mestiere per sapere che non dobbiamo coltivare illusioni. Dobbiamo contare sulla nostra capacità di entrare nei contenuti di tutti i temi contrattuali, cercando di ragionare sempre e solo sui fatti. Ma sui fatti veri, non su una realtà di comodo, forzatamente eletta a paradigma. Il buon contratto o il cattivo contratto non esistono in assoluto. Esistono, piuttosto, delle priorità e delle scelte. Insistiamo nell'indicare, fra queste, un riequilibrio della componente retributiva sia nella parte tabellare, sia nella componente indiretta costituita da percorsi di carriera certi, non affidati alla sola discrezionalità aziendale. Altra scelta è quella di considerare l'evoluzione dell'organizzazione del lavoro sia per la parte commerciale sia per la tecnostruttura, lasciando uno spazio per cogliere le specificità di ogni singola impresa bancaria. Insomma, il confronto deve partire dai fatti, dai fatti come sono, e non da forzature determinate da visioni unilaterali: questo vale per entrambe le parti. È una sfida difficile alla quale, con lealtà, come FABI, non ci sottrarremo. Direttore responsabile Paolo Panerai Direttore editoriale Lando Maria Sileoni Comitato di direzione Gianfranco Luca Bertinotti Mauro Bossola Franco Casini Giuliano De Filippis Attilio Granelli Mauro Morelli THE ILLUSIONIST NIENTE È COME SEMBRA Mauro Scarin Lando Maria Sileoni Capo redattore Lodovico Antonini Collaboratori Luciano Quaranta, Clinica oculistica Università degli Studi di Brescia Luca Riciputi, esperto risorse umane e consulente aziendale Domenico Secondulfo, Ordinario di Sociologia Generale Università di Verona Maddalena Sorrentino, docente di informatica generale, Università Cattolica - Milano Flavia Gamberale Illustrazioni: Roberto Mangosi Editing: Mariapaola Diversi Grafica: -comunicazione.com DTP: ERRE Creativity - Alessandro Villa Stampa: Elcograf, Beverate di Brivio (Lc) Direzione, Redazione, Amministrazione Roma - Via Tevere 46 Telefoni: /2/3/4 Fax: redazione@fabi.it Edizione web: federazione@fabi.it

4 FILO DIRETTO L EUROPA DELLE REGOLE BUSSA ALLA PORTA DELLE BANCHE ITALIANE CARA EUROPA BENE IL TETTO AI BONUS DEI MANAGER MA Ben venga una seria regolamentazione sulle società di rating, sui derivati, sull esposizione delle banche ai rischi sistemici, ma il pericolo che oggi si corre è quello di trattare tutti alla stessa maniera, danneggiando proprio quelle istituzioni, come le banche italiane ed il nostro sistema di vigilanza, che hanno affrontato la tempesta finanziaria in modo nettamente migliore di tante banche europee e americane 2 In vita, le banche globali fanno profitti a livello internazionale. In morte causano problemi transnazionali. (Financial Tiimes 15 luglio 2010). Per questa fondamentale ragione, le istituzioni europee dopo aver promosso la liberalizzazione e l integrazione del mercato finanziario continentale, stanno cercando finalmente di regolamentarlo. Un regime improntato al cosiddetto liberalismo su scala internazionale rende, infatti, inevitabilmente più semplice la diffusione su larga scala delle conseguenze degli errori o delle omissioni commesse. Inoltre, i costi di queste disavventure finanziarie non ricadono su un inesistente scacchiere europeo, ma sulle economie e, quindi, sulle popolazioni dei singoli stati. È qui che nasce la contraddizione tra scelte liberiste, che vengono effettuate a livello europeo in materia di mercato dei servizi, e necessità di difendere coloro che devono dirottare parte delle loro tasse nazionali per coprire i buchi di una finanza creativa d importazione. È il caso di molti Paesi, dall Irlanda alla Spagna, dal Portogallo alla Gran Bretagna, fino alla Francia e alla Germania, dove le iniezioni di capitale pubblico nelle banche private hanno assunto proporzioni colossali e, in qualche caso, anche paradossali. Non è il caso dell Italia, da molti additata come paese a rischio per l immane peso del debito pubblico, dove - al contrario - le aziende di credito sono state solo sfiorate dallo tsunami finanziario. Da ultimo, la decisione del Consiglio europeo di individuare nel debito integrato, e non nel solo debito pubblico, uno dei principali indicatori di sostenibilità, è altamente condivisibile e ha fatto giustizia delle varie voci, essendo quella italiana la popolazione europea con la più alta propensione al risparmio e con la più bassa all indebitamento delle famiglie. Al solito, si è detto molto anche sul fatto che il nostro sistema creditizio di Mauro Bossola, Segretario Generale Aggiunto FABI avrebbe resistito meglio, perché tra i più arretrati, mentre è stato poco sottolineato che è tra quelli in cui il peso della finanziarizzazione è più basso ed i proventi da trading coprono appena il 20% del totale, contro medie europee doppie, se non triple. Ciò significa che la gran parte degli investimenti delle vituperate banche italiane sono diretti verso l economia reale, cioè verso le imprese, le famiglie, il finanziamento all acquisto dell abitazione. Oltre a queste caratteristiche, le banche italiane hanno potuto profittare della lunga fase di riorganizzazione e consolidamento che le ha interessate dal 1993, grazie all impulso della Banca d Italia e al Protocollo stipulato con il Governo e i Sindacati del settore. L esperienza maturata in quell occasione ha informato, pur con talune cadute, la crescita del livello di confronto tra le Parti sociali, mentre l azione della vigilanza e il tipo di regolamentazione, alla quale sono soggette le banche nel nostro Paese, è stata una chiave di volta altrettanto importante per la salvaguardia del sistema creditizio nazionale. È ora che anche l Europa si doti di regole adeguate rispetto al funzionamento del sistema cardio-circolatorio del sistema produttivo delle nazione, che è quello finanziario. Mentre, con una decisione che non ha eguali nel resto del mondo, l Europarlamento ha approvato il più rigido e restrittivo set di regole alla proliferazione dei bonus ai top manager della banche, assistiamo con crescente preoccupazione al braccio di ferro che si sta sviluppando in tema di requisiti di capitale per le aziende di credito. Il tetto dei bonus ai banchieri, invocato ripetutamente anche dalla FABI, risponde alla necessità inderogabile di cambiare radicalmente comportamenti e mentalità di una classe dirigente bancaria europea che, in molti casi, ha portato ad assumere rischi eccessivi,

5 FILO DIRETTO contribuendo così al deterioramento degli asset patrimoniali e, in ultima analisi, all esplodere e al diffondersi della crisi finanziaria. Ben venga, quindi, una normativa europea che rafforzi quella già emanata dalla Banca d Italia e da altre autorità nazionali, volte a legare i premi ai risultati di medio-lungo periodo, proporzionandoli alla retribuzione base e inserendo tetti precisi nella loro composizione. L intervento sui requisiti di capitale e di liquidità minimi per le banche, noto all opinione pubblica come Basilea 3, verrà presentato in tempo per la riunione del G20, in programma a Seul nel mese di novembre di quest anno, e prevede concrete raccomandazioni sulla definizione del capitale delle banche, sul trattamento del rischio di controparte, sui limiti della leva finanziaria e sui requisiti di liquidità. Materie cruciali, che sono state in questi anni forse sottovalutate in termini di regole condivise, proprio quando, invece, la globalizzazione del sistema finanziario internazionale ne avrebbe richieste di più stringenti e condivise. Il rischio che oggi si corre è, però, quello di impiantare un sistema regolatorio che, per andare bene a tutti e per forza, finisca per trattare tutti alla stessa maniera, danneggiando proprio quelle istituzioni, come le banche italiane ed il nostro sistema di vigilanza, che hanno affrontato la tempesta finanziaria in modo nettamente migliore di tante banche europee e americane. D altro canto, va meglio definita e fatta rapidamente progredire la regolamentazione sulle società di rating, sui derivati, sull esposizione delle banche ai rischi sistemici. E poi c è da affrontare il poderoso dossier costruito dal Financial Stability Board. Occorre, però, che si distingua tra le istituzioni finanziarie che hanno contribuito a causare la crisi, da quelle che l hanno subita, evitando a queste ultime, oltre al danno, anche la beffa di una normativa che porterebbe ad un inasprimento delle condizioni del credito a famiglie ed imprese e avrebbe, quindi, pesanti conseguenze sull economia di interi Paesi, tra cui il nostro. Gli Stati Uniti di Obama hanno approvato una riforma che è stata giudicata storica, perché prevede più controlli sui mercati e più tutele per i risparmiatori e, ancora, perché è stata approvata, dopo mille incertezze ed indecisioni, proprio là dove la crisi dei mercati finanziari aveva avuto le sue origini. L Europa oggi è, a sua volta, di fronte alla responsabilità di promuovere innovazioni decisive che, come quella sui tetti ai bonus dei manager, salvaguardino le differenze e le specificità che ci sono tra chi ha cavalcato la crisi finanziaria e chi ha cercato di starne fuori e di arginarla. Le aziende vorrebbero riportarci indietro agli anni Cinquanta TUTTI GIÙ PER TERRA? Mentre i manager si arricchiscono sempre più, ai lavoratori si imputano colpe non loro e si chiedono continui sacrifici. Per il CCNL la FABI vuole una trattativa a 360 gradi. Se la musica non cambia, il nostro sindacato si metterà di traverso. di Mauro Morelli, Segretario nazionale FABI Crediamo che le motivazioni che hanno spinto il lavoratore, all inizio del secolo scorso alla ribellione e negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ad associarsi e a dar vita al movimento sindacale, siano fondamentalmente tre: la fame, la dignità e la speranza di un mondo migliore. E mentre il progresso, la tecnologia, negli anni hanno pressoché eliminato, almeno nei paesi cosiddetti civilizzati, il primo problema, dopo un periodo di grandi conquiste, di ideali, di speranze di un mondo un po più uguale, un po più dignitoso, ora stiamo assistendo,senza se e senza ma, ad un tentativo sempre più marcato di riportare indietro il clima lavorativo agli inizi degli anni Cinquanta. Al grido di salviamo le aziende, la classe datoriale chiama al capezzale i lavoratori ed il sindacato, riproponendo i rimedi che da decenni sono sempre gli stessi: taglio dei costi del personale, ristrutturazione, efficientamento, riorganizzazione, contrazioni occupazionali, cassa integrazione, contratti di apprendistato. Insomma, un mondo precario. Non fa certo eccezione il nostro settore dove, nonostante una forte riduzione dei livelli salariali garantiti e una marcata contrazione dei livelli occupazionali, specie nei grandi gruppi, e nonostante la mancanza totale di regole di mercato e la massima discrezionalità nella ripartizione meritocratica (sic!) dei premi incentivanti, i grandi manager milionari non riescono a dare stabilità e progetto ad un settore, che sta subendo ormai da 15 anni piani industriali che hanno visto come unica medicina la riduzione dei costi per la gran parte del personale. Ma se veramente volessimo fare una lotta agli sprechi, prima di andare a toccare le tasche o ad incidere sul futuro pensionistico dei lavoratori del credito, che cosa, senza pensarci troppo, ci verrebbe in mente? Un tetto agli emolumenti dei super manager? La riduzione drastica se non l azzeramento delle consulenze esterne, spesso troppo costose, numericamente eccessive, a volte clientelari? L utilizzo al minimo dei voli pendolari (sembra che il lunedì ed il venerdì, in giro negli aeroporti, ci siano più dirigenti bancari che altri passeggeri)? Un attenta analisi ed una progressiva eliminazione dei costi che le banche si sobbarcano per gli affitti di lussuosi appartamenti a vari dirigenti e manager sparsi in Italia e per il mondo (appartamenti spesso scelti con cura, ma non con parsimonia, in pieno centro cittadino)? Un sostanziale ripensamento sui premi incentivanti e sulla loro trasparenza, che per molti colleghi sono appena un contentino e per altri possono arrivare a superare di gran lunga lo stipendio? Qualche convention inutile di meno (specie in inglese ad un pubblico tutto italiano)? Qualche auto blu di meno, in un quadro che potrebbe essere numericamente ed economicamente molto rilevante? (a chi e quante sono in giro per l Italia e all estero?) Ma tutto quello scritto sopra sono costi o che cosa? Oppure, qualcuno pensa che sono nostre fantasie? Ci accingiamo ad una trattativa sul contratto nazionale, dove le banche già parlano di riassetti e di nuovi equilibri, di contrazioni e di rivoluzioni filosofiche. Tutte parole per tentare di avviare la trattativa su un unico binario, quello dei sacrifici. Dobbiamo trovare la forza di equilibrare la parola sacrifici, con qualche altra parola, magari trasparenza, equità, professionalità, meritocrazia, tentando di togliere dal vocabolario sindacale: trattativa debole, salario discrezionale (=incentivante), riduzione degli sprechi (quali? Certo, quelli delle Direzioni!). Saranno disponibili le Aziende a parlare una volta per tutte a 360 gradi, guardando finalmente anche la trave nel proprio occhio??? Su queste due filosofie si giocherà una partita decisiva per tutti e per il futuro della categoria, ma anche per la credibilità di un sistema che da troppo tempo si è retto solo sulla penalizzazione dei lavoratori più deboli. Allora diciamo subito che per la FABI, se la musica non cambia, non va bene! 3

6 focus SALUTE Gli esami da effettuare per non trasformare lo sport estivo occasionale in un danno ATLETI SENZA ECCESSI Per i forzati della scrivania, che hanno disertato palestre e centri sportivi durante tutto l anno, l arrivo dell estate può rappresentare una buona occasione di riscatto per recuperare salute e forma fisica. Dopo mesi d inattività ci si può esporre a potenziali quanto spiacevoli infortuni 4 innanzitutto ricordare che l esercizio fisico è un ottima medicina, ma come i farmaci «Bisogna va dosato correttamente in base all organismo, sapendo che può presentare effetti collaterali se assunto in quantità eccessiva», spiega Paolo Zeppilli, direttore del Centro di medicina dello sport del Policlinico Gemelli di Roma. «Lo sport deve essere affrontato con serietà, con un allenamento progressivo, che tenga conto della propria età, del peso e delle condizioni generali di salute». Nei primi giorni di vacanza, in assenza di una preparazione adeguata, è consigliabile non tuffarsi a capofitto in una disciplina nuova, ma cominciare con gradualità a preparare il fiato e il sistema cardio-circolatorio, migliorando i movimenti delle articolazioni e lavorando sull allungamento e l agilità dei muscoli. «È indispensabile non pretendere troppo, proprio perché, se il fisico non è abituato alla fatica, non se ne conoscono bene i limiti», prosegue Zeppilli. Per chi è da tempo sedentario l attività fisica deve cominciare solo dopo una visita clinica del proprio medico di base ed eventualmente dello specialista di medicina sportiva, specie se si sono superati i 35 anni. Oltre agli esami di base, del sangue e delle urine, si procede a un elettrocardiogramma a riposo, dopo sforzo e sotto sforzo e, in caso di dubbi, a un ecocardiogramma che accerta eventuali anomalie nella morfologia e contrattilità cardiaca. È consigliabile, infine, la spirometria per valutare la funzionalità polmonare e un esame dell acuità visiva. «La mancanza di allenamento incrementa il rischio generale di danni muscolari e osteoarticolari, quali ad esempio stiramenti e distorsioni, specie in sport di contatto come il calcio, ma anche nel tennis, una disciplina in cui gli arti inferiori sono molto sollecitati dal repentino cambio di direzione e di velocità del movimento», continua Zeppilli. Alcuni sport, come il tiro con l arco, richiedono invece la ripetizione frequente di gesti a cui non si è abituati. In questo caso l assenza di allenamento aumenta la possibilità d infiammazioni ai tendini, specie della mano, dell avambraccio e della spalla. Costituisce poi un ottimo esercizio una corsa leggera, non superiore ai 10 km/h, eseguita per non più di minuti, sotto la soglia anaerobica, ossia fino a quando si riesce a parlare o fischiare mantenendo un respiro tranquillo. In montagna non esistono particolari problemi di adattamento all altitudine, se si rimane sotto la soglia dei metri. Se s intende svolgere attività fisica sopra i metri, bisogna assicurarsi di essere in buono stato di salute e di non soffrire né di ipertensione né di coronaropatie. La riduzione della pressione parziale dell ossigeno nell atmosfera porta, infatti, al calo della concentrazione di ossigeno nel sangue, con la possibilità che si verifichino tachicardia, respiro affannoso, problemi cardiovascolari e aumento della pressione arteriosa. Chi è rimasto inattivo a lungo, è in sovrappeso e presenta qualche disturbo cardiovascolare deve evitare attività che richiedono un lavoro intenso delle articolazioni degli arti inferiori come il calcio, il tennis e anche il beach-volley, che con scatti e scivolate mette a dura prova il distretto della spalla. «Un percorso in bicicletta di 20 minuti/mezz ora, non in pendenza, costituisce, invece, un attività alla portata di tutti, ideale da praticare in estate così come il nuoto, indicato anche per la riabilitazione e per chi ha problematiche alla colonna vertebrale», spiega Piero Volpi, responsabile dell unità di chirurgia del ginocchio e di traumatologia dello sport dell Istituto clinico Humanitas di Rozzano (Mi). In acqua, infatti, si lavora con una ridotta forza di gravità; ciò fa diminuire il carico ponderale sugli arti e consente di effettuare i movimenti con più scioltezza. Il flusso dell acqua e la variazione termica producono uno stimolo benefico anche a livello circolatorio, mentre la ginnastica acquatica aiuta a rafforzare la coordinazione, la mobilità, nonché la muscolatura del tronco e delle braccia. «L impiego degli attrezzi rende poi necessaria una conoscenza specifica perché l uso improprio può condurre a gestualità scorrette e nocive», continua Volpi, «basti pensare che una racchetta da tennis con le corde troppo tese potrebbe provocare una fastidiosa epicondilite al gomito dello sprovveduto giocatore. Per i neofiti è sempre consigliabile cominciare con un istruttore per apprendere la tecnica di base ed effettuare i movimenti in modo appropriato. Nel surf, per esempio, in cui il piede non è fissato alla tavola, l improvvisazione può provocare pericolose lesioni alla caviglia o al ginocchio, mentre in discipline come la canoa esistono anche problemi legati all ambiente. Le correnti avverse del mare sono da tenere in considerazione così come le distanze da percorrere, da valutare in relazione alla propria resistenza». La canoa, il tennis e le discipline che comportano un movimento omeroscapolare con rotazione possono infine indurre dolori e infiammazioni alla spalla, un articolazione molto delicata. «Per quanto riguarda l attività subacquea, la visita medica di idoneità non è obbligatoria, ma altamente consigliabile per evitare sorprese», spiega Renato Moroni, responsabile dell unità di medicina iperbarica dell Istituto clinico Città di Brescia e membro della Società italiana di medicina subacquea ed iperbarica (Simsi). «In effetti, si può andare sott acqua anche solo con il certificato di buona salute redatto dal medico di famiglia. Tuttavia, almeno per la prima volta, sarebbe meglio approfondire sottoponendosi a una visita specialistica oltre che a una radiografia del torace e ad un elettrocardiogramma, in modo da escludere patologie che rappresentano controindicazioni quali malattie polmonari, neurologiche, cardiache e diabete. La visita otorinolaringoiatrica, per chi ha avuto problemi alle orecchie, accerta la funzionalità delle tube di Eustachio e la capacità del timpano di compensare l aumento di pressione, cosa che potrebbe essere resa più difficile da disturbi quali ipertrofia dei turbinati, deviazione del setto nasale, sinusite». Il corso per principianti si chiama brevetto turistico e permette di scendere fino a 10 metri accompagnato da un istruttore, mentre con il primo grado si scende fino a circa 18 metri in coppia. Per svolgere l immersione in sicurezza e cercare, per quanto possibile, di scongiurare la malattia da decompressione è importante rispettare i limiti e le regole del proprio brevetto, le tabelle e le tappe di decompressione.

7 QUOTA PERISCOPICA LAVORO NERO IL SETTORE DEI SERVIZI È AL PRIMO POSTO Sorpresa. Il maggior numero di lavoratori in nero, in Italia, è concentrato nel settore dei servizi: sono circa 2 milioni, lavorano in media 12 ore alla settimana e guadagnano complessivamente (ipotizzando una paga di 7 euro l ora) 8 miliardi e 736 milioni di euro. Lo rivela una stima di Donneuropee-Federcasalinghe, associazione che a luglio ha presentato l Agenzia di intermediazione specializzata nel segmento del lavoro occasionale (Agile), un servizio presto attivo in tutta Italia che si pone l obiettivo di contribuire ad arginare il fenomeno del sommerso attraverso l offerta di impieghi temporanei. Sempre in base ai dati diffusi da Federcasalinghe, sono 300mila le persone senza contratto impiegate nell agricoltura, 500mila quelle nell edilizia e 400mila i lavoratori non in regola nel comparto del turismo. Con il sommerso, ha dichiarato la presidente di Federcasalinghe, Federica Rossi Gasparrini, non si fa solo un danno all economia ma anche alla persona. Abbiamo deciso di creare la nostra Agenzia d intermediazione proprio perché il lavoro occasionale potrebbe essere un opportunità per donne e giovani che vogliono mettersi regolarmente sul mercato. Senza dimenticare che il sommerso danneggia sia il lavoratore, in quanto non gli consente di mettere da parte contributi previdenziali, sia lo Stato, che da esso non può trarre fonte di finanziamento. La previsione di Prometeia L OCCUPAZIONE? RIPARTE DAL 2011 Secondo le stime della società di statistica, nei prossimi tre anni si dovrebbero recuperare 368 mila posti di lavoro sugli 800 mila persi tra il 2008 e il 2009 Dovremmo lasciarci alle spalle la crisi nel corso del 2011, anno in cui l occupazione comincerà finalmente a ripartire con nuove assunzioni soprattutto nel settore industriale. È quanto prevede Prometeia, associazione che elabora stime sull economia italiana e internazionale. Nel rapporto di previsione presentato a luglio a Bologna, in cui si ipotizzano gli andamenti economici del prossimo triennio, si pronostica che dopo aver perso 800mila posti di lavoro tra il 2008 e il 2010 (728mila nel settore industriale), nei prossimi tre anni se ne dovrebbero recuperare 368mila nell intera economia, di cui poco più di 100mila nell industria. Il recupero di meno della metà dei posti di lavoro persi, grave dal punto di vista sociale, avrà effetti significativi sulla crescita della produttività del lavoro industriale, rileva Prometeia, che nel quadriennio avrebbe un incremento del 13% a fronte di una caduta, registratata nel biennio , pari al 10%. Bancari e social network È UNICREDIT LA BANCA PIÙ CONNESSA A LINKEDIN In Italia sono i dipendenti del Gruppo Unicredit i bancari più presenti su Linkedin, il social network dedicato al mondo del lavoro che nel Belpaese conta circa un milione di utenti. Insieme ad Accenture, Telecom, Ibm ed Eni il colosso della finanza rientra nella classifica delle cinque aziende più connesse alla community. Secondo le ultime rilevazioni, inoltre, a pubblicare il proprio curriculum in questo grande spazio virtuale sono soprattutto imprenditori, manager, consulenti, ingegneri e insegnanti. Linkedin è stato lanciato nel 2003 da una società con sede a Palo Alto, in California, e ad oggi rappresenta il più grande network professionale al mondo con oltre 70 milioni di iscritti sparsi in tutto il globo, soprattutto nei Paesi anglosassoni. Il servizio consente agli utenti registrati di creare una pagina personale dove poter rendere pubbliche le proprie esperienze professionali e stabilire così una fitta rete di contatti utili per trovare nuove opportunità di lavoro. Negli Stati Uniti le aziende che reclutano personale, soprattutto di alto livello, attraverso questo sistema sono sempre più numerose. news la crisi si sono evidenziate tutte le problematiche e le differenze Con territoriali: le grandi città, che vivono di settore terziario e di pubblica amministrazione, si sono impoverite maggiormente anche a causa del più elevato costo della vita. Questo il primo amaro commento del vicepresidente dell Italia dei Diritti, Roberto Soldà, in seguito all inchiesta del quotidiano La In Italia aumenta la diseguaglianza sociale Repubblica che, facendo riferimento agli studi di vari economisti, evidenzia come ci sia una stretta relazione tra economia malata e aumento della diseguaglianza sociale. La disparità territoriale a cui fa riferimento l esponente del movimento presieduto da Antonello De Pierro, non è solamente in rapporto alle altre nazioni ma anche molto marcata all interno del nostro paese che vede il Friuli Venezia- Giulia in testa tra le regioni con più benessere e maggiore eguaglianza sociale, mentre al Lazio spetta il triste primato della zona più diseguale d Italia. È ovvio spiega Soldà che in aree dove la fonte di reddito principale non è costituita dal terziario e dagli impiegati pubblici ci sono più possibilità di lavoro e redditi maggiori, c è pure da sottolineare che lo stipendio degli impiegati statali ha un valore diverso se si vive in un piccolo centro o in una metropoli dove gli affitti sono alle stelle. Le classi medie si sono sempre più impoverite e hanno perso lo status sociale che avevano un tempo, non è un caso che tra i nuovi poveri ci siano sempre più colletti bianchi. I ricchi sono sempre più agiati, i poveri sprofondano. Sarebbe opportuno conclude Soldà aumentare gli stipendi e pensare seriamente ai figli della quasi estinta classe media che, vivendo nel disagio della precarietà, pagheranno il prezzo più alto. 5

8 Scheda Preventivo Auto / Moto Convenzione FABI INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO Data ISCRITTO FABI Cognome Nome Matricola DATI CONTRAENTE Cognome Nome Codice Fiscale Indirizzo N Civico CAP Città Provincia Professione Telefono Ufficio Fax Ufficio Ufficio DATI INTESTATARIO AL P.R.A. (PUBBLICO REGISTRO AUTOMOBILISTICO) Cognome Nome Codice Fiscale Professione Data di Nascita Sesso Comune di Resid. Intestazione al P.R.A. Provincia M F DATI VEICOLO Autovettura Fuoristrada Roulotte Camper Moto/Scooter Marca Modello Completo Targa Furto audiofonovisivi (compresi nella somma assicurata) SI NO Prima Immatricolazione al P.R.A. Alimentazione Cavalli Fiscali (CV) Prima Immatricolazione SI NO Benzina Gasolio GPL Mese Anno ATTUALE CLASSE DI MERITO (BONUS/MALUS) Massimale Gancio Traino Rinuncia Rivalsa Danni a cose di terzi trasportati Valore Autovettura Veicoli adibiti a Scuola Guida SI NO SI NO Dichiarazione di Sinistrosità: Almeno un sinistro nell ultimo anno Nessun sinistro ultimo anno Nessun sinistro ultimi 3 anni Nessun sinistro ultimi 5 anni Data Scadenza Annuale Polizza Attuale Compagnia Frazionamento Semestrale del Premio SI NO DATI PER GARANZIE AGGIUNTIVE (DETTE ARD) + PACCHETTI* Garanzie Gruppo 5 (conprensiva eventi naturali e sociopolitici) Garanzia Valore a Nuovo Furto Totale e Parziale Incendio Kasko Collisione Antifurto Satellitare DATI PER GARANZIE ADDIZIONALI Infortuni Conducente Tutela Legale Rottura Cristalli Sospensione Patente 180 gg 365 gg SERVIZIO ASSISTENZA Servizi Assistenza VINCOLO SUL VEICOLO Istituto Vincolatario Scadenza del Vincolo Tipo Patente (A, B, C, ecc.) *N.B. LE GARANZIE PACCHETTO SONO OPERANTI SOLO PER LE AUTOVETTURE IN PRESENZA DI GARANZIA INCENDIO/FURTO Le informazioni sono raccolte ed elaborate elettronicamente da Biverbroker allo scopo di formulare un preventivo di una polizza auto. Lei ha la possibilità (ai sensi dell art. 13 legge 675/96) di accedere ai suoi dati personali per aggiornarli, modificarli, integrarli, o chiederne la cancellazione scrivendo a: Biverbroker Via Carducci, Milano ( media@biverbroker.it). Il Sottoscritto 6 Direzione Generale: Via Carducci, Milano Tel Fax infocomm@biverbroker.it Sede Legale: Via Gramsci, 12/F Biella Tel Fax info.bi@biverbroker.it Sede Milano/AGOAL: Via Unione, Milano Tel Fax preventivi.fabi@biverbroker.it

9 Polizza dell abitazione Formula Assicurativa Iscritti Fabi INVIA QUESTO MODULO VIA FAX AL NUMERO Il sottoscritto, preso atto che BIVERBROKER SrL, nell ottica di agevolare ed incoraggiare il ricorso a forme facoltative di assicurazione, ha predisposto alcuni prodotti assicurativi che, a condizioni di mercato particolarmente favorevoli potranno essere offerte ai dipendenti, e che BIVERBROKER SrL intende mediare tali prodotti offrendoli ai dipendenti, pensionati ed esodati bancari e loro famigliari iscritti alla FABI che dichiara di essere interessato a tale offerta. A tal fine il sottoscritto dichiara di ricevere le condizioni di contratto relative alle polizze sulla Responsabilità civile della famiglia, Tutela giudiziaria vita privata, Incendio e Furto dell Abitazione, e di averne presointegralevisione. Il sottoscritto, alle condizioni tutte sopra richiamate, che formano parte integrante della presente assicurazione, le accetta e dà la propria adesione alla proposta formulata dichiarando quantosegue: Cognome Nome Codice Fiscale Indirizzo/Ubicazione del rischio Via o piazza, n dimora abituale DURATA CONTRATTO Annuale Città dimora saltuaria - Ubicazione del rischio nuova adesione adesione in sostituzione della scheda di adesione n. del Effetto dalle ore 24 del 1-15 Scadenza dalle ore 24 del L operatività dell assicurazione è subordinata al pagamento del premio relativo a BIVERBROKER SrL di seguito riportato e convalidato per quietanzamento C) ASSICURAZIONE INCENDIO FURTO DELL ABITAZIONE RESP. CIVILE TUTELA GIUD. (*) NEL CASO DI DIMORA SALTUARIA LE SOMME ASSICURATE PER IL FURTO SONO PARI AL 50% DI QUELLE ESPOSTE Il Sottoscritto dichiara di essere dipendente della Banca e iscritto alla FABI di impegnandosi a comunicare a BIVERBROKER SrL l eventuale venire meno in corso di contratto dei requisiti per usufruire delle su indicate condizioni d Assicurazione, consapevole che il venir meno di tali requisiti comporta la non concedibilità delle stesse, dallo scadere della presente copertura assicurativa. Il Sottoscritto si impegna inoltre in caso di denuncia di sinistro a presentare, a richiesta di BIVERBROKER SrL, un documento personale (tessera FABI) attestante la Sua qualità di avente diritto alle condizioni predette, consapevole che nel caso di applicazione non dovuta delle stesse, l indennizzo dovuto sarà dedotto in sede di liquidazione proporzionalmente della differenza tra il premio pagato e quello dovuto. L ASSICURATO L Assicurato dichiara di aver ricevuto l Informativa AllegatoDP relativa al trattamento dei dati personali comuni e sensibili, ai sensi del D.Lgs.n CONSENSO al trattamento dei dati personali, sia comuni, sia sensibili, che mi riguardano, funzionale al rapporto giuridico da concludere o in essere con la Società assicuratrice; alla comunicazione degli stessi dati alle categorie di soggetti indicate al punto 5, lett. a), della predetta informativa, che li possono sottoporre a trattamenti aventi le finalità di cui al punto 1), lett. a), della medesima informativa o obbligatoria per legge; al trasferimento degli stessi dati all estero come indicato al punto 7 della predetta informativa (Paesi UE e Paesi extra UE). Ai sensi degli artt.1341 e 1342 C.C. il Sottoscritto dichiara di approvare specificatamente le seguenti Condizioni di assicurazione: Per le Polizze Responsabilità Civile Terzi, Tutela Giudiziaria: art. 8 (Proroga dell assicurazione e periodo di assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima della scadenza). Per la Polizza incendio - furto dell abitazione: art. 20 (procedimento per la determinazione del danno - nomina dei periti: deroga alla competenza dell Autorità Giudiziaria), art. 23 (Recesso in caso di sinistro); art.26(proroga dell assicurazione: tacita proroga in mancanza di disdetta data almeno 30 giorni prima della scadenza). L ASSICURATO Luogo data CAP Sigla Provincia Rateazione annuale GARANZIE SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE SOMME ASSICURATE FURTO E RAPINA 2.582,28(*) 5.164,57(*) 7.746,85(*) 7.746,85(*) INCENDIO DEL , , , ,98 CONTENUTO INCENDIO DEL , , , ,45 FABBRICATO RESPONSABILITÀ CIVILE , , , ,45 DELLA FAMIGLIA TUTELA GIUD.VITA PRIV , , , ,57 TIPO DI ABITAZIONE Abitazione in condominio Abitazione Abitazione in isolata condominio Abitazione Abitazione in isolata condominio Abitazione Abitazione in isolata condominio Abitazione isolata DIMORA ABITUALE PREMIO LORDO ANNUO DIMORA SALTUARIA PREMIO LORDO ANNUO 145,56 171,58 158,57 189,80 192,39 223,60 208,01 244,40 244,43 280,83 270,45 306,84 260,03 301,65 286,05 330,27 barrare (X) la combinazione scelta C1a C1b C2a C2b C3a C3b C4a C4b PREMIO ANNUO TOTALE L ASSICURATO Decorrenza prima rata successiva Firma per esazione dell importo totale del premio Luogo data ora POLIZZA GLOBALE ABITAZIONE Estratto condizioni Convenzione FABI OGGETTO ASSICURAZIONE: 1) Incendio danni materiali dell abitazione 2) Furto e rapina dell abitazione 3) Responsabilità civile della famiglia 4) Tutela giudiziaria della vita privata 1) Incendio danni materiali dell abitazione La Società si obbliga a tenere indenne nei limiti delle somme assicurate i danni materiali e diretti subiti dalle cose assicurate in conseguenza degli eventi di seguito indicati, anche se dovuti a colpa grave dell Assicurato: Incendio, Fulmine, Esplosione o scoppio non causato da ordigni esplosivi; Caduta di aeromobili, loro parti o cose da essi trasportate, Onda sonica; Urto di veicoli stradali o natanti in transito sulla pubblica via o su corsi d acqua, non appartenenti all Assicurato o in uso allo stesso; Rovina di ascensori o montacarichi, compresi i danni agli impianti; Sviluppo di fumi, gas, vapori; Guasti arrecati per ordine dell Autorità o dall azione di terzi o dell Assicurato al fine di impedire od arrestare l incendio; Guasti arrecati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, qualora non sia stata pattuita la garanzia furto; Fumo da incendio anche di cose diverse da quelle assicurate; Caduta di antenne radio - televisive, compresi i danni subiti dalle stesse Eventi atmosferici, Sovraccarico di neve, Eventi socio - politici, Fuoriuscita di acqua condotta, Fenomeni elettrici Ricorso Terzi, Rischio locativo, Terremoto, Inondazioni, alluvioni, allagamenti. Spese di demolizione, sgombero e trasloco, Spese fatte per evitare il sinistro, Danni da impiego di mezzi Rottura lastre, Spese per la riparazione o il rimpiazzo di apparecchi 2) Furto e Rapina dell abitazione La Società si obbliga ad indennizzare l Assicurato, entro i limiti della somma convenuta in polizza, dei danni materiali e diretti a lui derivanti da furto o rapina nei locali della propria dimora abituale identificati nel certificato di adesione. L assicurazione è estesa, fino alla concorrenza della somma assicurata: ai guasti cagionati dai ladri per commettere il furto o la rapina o per tentare di commetterli, alle parti del fabbricato costituenti i locali che contengono le cose assicurate ed agli infissi posti a riparo e protezione degli accessi ed aperture dei locali stessi; ai guasti ed agli atti vandalici commessi dagli autori del furto o della rapina consumati o tentati al furto con destrezza, rapina o scippo di gioielli, preziosi o pellicce di uso personale, che l Assicurato ed i suoi famigliari conviventi hanno indosso al di fuori dei locali assicurati, purché in Italia; al furto ed alla rapina delle cose contenute nei ripostigli non comunicanti con l abitazione e nelle autorimesse ad uso esclusivo della stessa, limitatamente a mobilio, arredamento, vestiario, provviste, attrezzi e dotazioni comuni. La garanzia rapina è operante anche quando le persone sulle quali viene fatta violenza o minaccia siano prelevate dall esterno e costrette a recarsi nei locali indicati in polizza. 3) Responsabilità civile della famiglia La Società, nel limite del massimale pattuito ed indicato sulla Scheda di adesione costituente parte integrante della polizza, si obbliga a tenere indenne l Assicurato di quanto questi sia tenuto a pagare, quale civilmente responsabile, ai sensi di legge, a titolo di risarcimento (capitali, interessi e spese) di danni involontariamente cagionati a terzi per morte, per lesioni personali e per danneggiamenti a cose, in conseguenza di un fatto accidentale inerente a: La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a: manutenzione ordinaria e straordinaria dell abitazione predetta, ma con riferimento alla straordinaria, limitatamente alla responsabilità dell Assicurato quale committente; restano comunque escluse le responsabilità derivanti al committente ai sensi del D.Lgs. 494/96 spargimento di liquidi e rigurgiti di fogne; uso di apparecchi elettrodomestici in genere caduta dell antenna radiotelevisiva o per radioamatore scoppio del tubo catodico del televisore. La garanzia è valida anche per i rischi inerenti a: intossicazione od avvelenamento causati da cibi o bevande preparati o somministrati dall Assicurato pratica dilettantistica di attività sportive comuni, esclusa la partecipazione a gare in genere e alle relative prove, salvo che si tratti di corse podistiche, di tennis, di golf, di pesca non subacquea, di tiro a segno e a volo, di gare bocciofile; proprietà ed uso di giocattoli anche a motore e biciclette; fatto dei figli minori dell Assicurato che mettano in movimento o in circolazione veicoli o natanti pur essendo sprovvisti dei requisiti richiesti dalla legge per la guida o il trasporto di persone, con esclusione dei danni subiti dai veicoli o natanti. La garanzia è estesa al fatto dei figli minori in possesso dei requisiti di legge per la guida di ciclomotori che trasportino persone su tale tipo di veicolo. L assicurazione è operante a condizione che la messa in movimento o circolazione del veicolo o natante o il trasporto illecito di persone siano avvenuti all insaputa dei genitori e che il mezzo stesso, se di proprietà dell Assicurato, risulti coperto, al momento del sinistro, con polizza di assicurazione contro il rischio della Responsabilità Civile Auto secondo quanto disposto dalla legge sull assicurazione obbligatoria per veicoli e natanti a motore. La presente garanzia è operante soltanto in relazione all azione di regresso eventualmente svolta dall assicuratore della Responsabilità Civile Auto, ovvero per le somme che risultino dovute in eccedenza a quelle garantite da detto assicuratore; proprietà, possesso ed uso di cavalli, cani ed altri animali domestici; proprietà, possesso ed uso di armi per scopo di difesa, per tiro a volo, tiro a segno, pesca subacquea, purché gli Assicurati siano in regola con le leggi vigenti; all ordinaria conduzione e manutenzione dei locali in cui risiedono anche non abitualmente l Assicurato e le persone con esso conviventi; nonché alla proprietà di abitazioni diverse da quella assicurata con la Scheda allegata, purché comunque assicurate con altre Schede di adesione Danni da Incendio Danni da interruzione o sospensione di attività L assicurazione è operante per l Assicurato ed ogni familiare e/o persona con lui stabilmente convivente, nonché per fatto di collaboratori domestici nello svolgimento delle loro mansioni. L assicurazione vale per i danni che avvengono in tutto il mondo, esclusi Stati Uniti d America e Canada. 4) Tutela giudiziaria vita privata La Società assume a proprio carico, fino alla concorrenza del massimale indicato nella Scheda di adesione ed alle condizioni di seguito zindicate, l onere delle spese per l assistenza stragiudiziale e giudiziale - civile e penale - conseguenti ad un sinistro rientrante in garanzia. le spese per l intervento di un legale; le spese sostenute in sede giudiziale per l intervento di un perito nominato dall Autorità Giudiziaria o dall Assicurato e approvato dalla Società; le spese di giustizia; le eventuali spese del legale di controparte, in caso di transazione autorizzata dalla Fondiaria - Sai divisione Fondiaria e/o Europa; le spese di soccombenza liquidate alla controparte in caso di condanna dell Assicurato. Nel caso di controversie tra Assicurati con la stessa polizza la garanzia viene prestata unicamente a favore dell Assicurato/Contraente. P.S.: la garanzia riguarda esclusivamente i sinistri accaduti nell ambito della vita privata extraprofessionale dell Assicurato e si riferisce ai seguenti casi: 1) controversie per danni extracontrattuali subiti dall Assicurato per fatto illecito di altri soggetti; 2) controversie per danni extracontrattuali cagionati ad altri soggetti in conseguenza di fatti illeciti dell Assicurato (la garanzia opera con i limiti del successivo Art. 16; 3) difesa penale dell Assicurato per delitto colposo o contravvenzione; 4) controversie nascenti da pretese inadempienze contrattuali, proprie o di controparte, il cui valore in lite non sia inferiore a. 516,45 sono inoltre comprese alle stesse condizioni le controversie relative alla proprietà o locazione della unità immobiliare costituente la dimora abituale dell Assicurato; nella copertura sono inoltre comprese le altre unità immobiliari a disposizione dell Assicurato e costituenti dimore stagionali di vacanza, purché comunque assicurate con altre Schede di adesione 5) controversie individuali di lavoro con i collaboratori domestici 6) controversie nei confronti di Istituti o Enti Pubblici di Assicurazioni Previdenziali e di Assistenza Sociale; 7

10 SINDACATO E SERVIZI attualità Le banche evadono il fisco? Gli 007 al lavoro per inchiodare i Big del credito Gli 007 del fisco, allo stato attuale, hanno sollevato solo il coperchio. Dalle prime verifiche sarebbe venuto fuori un sistema grazie al quale, banche, società di risparmio gestito e fondi d investimento, sottrarrebbero all Erario italiano, una fetta molto grossa di tasse. Stando a quanto riferito dal quotidiano Libero, nel mirino dell Agenzia delle Entrate, sarebbero finiti i bilanci degli anni 2005 e 2006 di fondi di investimento e società di risparmio gestito. Si tratterebbe, ma il condizionale è d obbligo, anche se gli accertamenti sono reali ed effettivamente in corso, nonché oggetto di verbalizzazione da parte dei consigli di amministrazione di banche e SGR, che hanno ricevuto ispezioni da funzionari dell Agenzia delle Entrate, di attività riconducibili ad alcuni tra i primi gruppi creditizi del nostro Paese. Nel corso degli accertamenti eseguiti qualche settimana addietro, l Agenzia delle Entrate avrebbe contestato una lunga serie di irregolarità, che si sono tradotte in evasioni di decine di milioni di euro. Ma la lista delle contestazioni è molto lunga e sostanziosa. La vicenda, nel dettaglio, riguarderebbe operazioni effettuate in paesi facenti parte della cosiddetta blacklist e non dichiarate; extracosti caricati in maniera illegittima sui bilanci, in modo da abbassare gli utili e pagare meno tasse; fatture non regolarizzate per le attività di banca depositaria; bonus in favore dei manager spalmati indebitamente su diversi anni di riferimento; sponsorizzazioni non suffragate da documenti contabili e violazioni sui prezzi di trasferimento con le controllate estere. Tutte manovre che sarebbero finalizzate, secondo l Agenzia delle Entrate, a nascondere l imponibile e, quindi, versare meno soldoni nelle casse dello Stato. Ovviamente si tratta di una indagine che - inutile dirlo - è di una delicatezza estrema, perché, allo stato attuale, e ciò lo abbiamo già detto e ridetto in diverse occasioni, lo Si tratterebbe, ma il condizionale è d obbligo, di attività riconducibili ad alcuni tra i primi gruppi creditizi del nostro Paese. Intanto, banche e banchieri ancora alla ribalta della cronaca per fatti che, se accertati, contribuirebbero pesantemente a creare ulteriore senso di sfiducia e insicurezza fra i cittadini e risparmiatori di Gianni Di Gennaro, Segretario Coordinatore FABI Ragusa e Componente del Dipartimento Comunicazione & Immagine FABI scontro tra politica e finanza, è impari, in quanto quest ultima è assolutamente vincente sulla prima. Tutto ciò cosa determina? È facilmente intuibile: un ulteriore danno all intero sistema creditizio, che da tempo è in croce, a causa dei prodotti che i bancari sono costretti a vendere; una accentuazione della crisi in atto, crisi che, anche se in più occasioni dichiarata come passata, è ancora fortemente visibile, tangibile e con effetti palpabili sotto gli occhi di tutti. Le banche e i banchieri, quindi, ancora alla ribalta della cronaca per fatti, che se accertati, contribuiscono pesantemente a creare ulteriore senso di sfiducia e insicurezza fra i cittadini e i risparmiatori. Ovviamente, a pagare le spese sono sempre i soliti noti, ovvero i bancari, che continuano a subire i tagli occupazionali, le pressioni commerciali, i ricatti e persino i licenziamenti. L arroganza dei banchieri, infatti, si è spinta sino al punto di licenziare un collega sindacalista della FABI, reo di nulla. Sì, proprio NULLA! Ma noi, Segretario Generale in testa, ci stiamo opponendo a questo tentativo di delegittimazione dei rappresentanti dei lavoratori e ci batteremo con le unghie e con i denti sino a che giustizia non sarà fatta. E se qualcuno pensa che lo spettro della perdita del posto di lavoro per aver fatto il nostro dovere o per aver denunciato comportamenti illeciti delle banche possa minimamente intimidirci, si sbaglia di grosso. 8 Lotta alla corruzione, evasione, sprechi IL TESORO NASCOSTO Se riuscissimo a debellare all 80% la corruzione, l evasione e gli sprechi in Italia ci ritroveremmo con un vero e proprio tesoro che equivarrebbe al 15% del Pil totale. E questo è un dato che, pur facendo le debite proporzioni su una situazione che altrove è minore, potrebbe interessare le economie dell U.E. poiché è un male comune anche per loro. Per l Europa l unica via d uscita dalla crisi economica e del debito la crescita reale del Pil attraverso una politica d investimenti a lungo termine nei settori delle infrastrutture, dell energia e delle modernizzazioni tecnologiche, il vantaggio sarebbe indubbio. Ed è appunto in quest ottica che le CDP (Casse Depositi e Prestiti) europee, forti di un volume di capitali di oltre miliardi di euro, sono impegnate a definire nuove strategie e promuovere nuovi strumenti d intervento. Ma questa spinta virtuosa male si accompagna con una visione della politica che non riesce a sottrarsi a quelle forze centrifughe, che vivono e prosperano su un sistema che non riesce a darsi a livello internazionale, più che nazionale, essendo in una economia globalizzata, delle regole comuni e, ancor più, una forma di legalità condivisa, capace d incidere con determinazione sui facili arricchimenti e sulle speculazioni finanziarie. Per l Italia possiamo aggiungere che il nostro male oscuro si ripone nella mente di quanti non intravedono il bene comune, ma solo quello personale. Il tutto si riverbera nella politica che fa da volano per le attività che l attraversano e che vi dipendono allorché si cerca di mettere mano ad un ordinato svolgimento della società, al rispetto delle regole e ad un efficace e incisivo regime dei controlli. Da qui potrebbe discendere una crescita del sistema paese con l introduzione di alte dosi tecnologiche e di una rete di trasporto e di distribuzione che riesca ad abbattere news i costi indiretti dei servizi e della stessa produzione industriale. Sembra ovvio e persino scontato, ma i leader che reggono le sorti del mondo continuano a fare la parte delle tre scimmiette: non vedono, non sentono, non parlano. Tuttavia, ciò che più ci sconcerta è che la gente sta alla finestra per uno spettacolo che sembra non li riguardi.

11 SINDACATO E SERVIZI di Paola Cogli, Dipartimento Nazionale Comunicazione & Immagine Il Ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, lo aveva preannunciato durante l ultima Assemblea Nazionale del Forum dei Giovani, tenutasi a Roma lo scorso aprile: La possibilità di costruire un Centro di eccellenza per i giovani a L Aquila, come è stato fatto in passato a Budapest e Strasburgo, è un iniziativa interessante, per la quale siamo disposti a spenderci. In quella sede, per la FABI, era presente Francesca Azimonti, presidente in FNG (Forum nazionale dei Giovani) della Commissione Lavoro, Famiglia e Politiche Sociali e membro del Coordinamento giovanile del nostro sindacato. Pochi mesi dopo, il Forum ha centrato il primo obiettivo che va in tale direzione, aprendo il Gran Galà del Forum Nazionale dei Giovani proprio nel capoluogo abruzzese, tra il 26 ed il 29 Giugno. L evento, che ha vantato il patrocinio del Dipartimento della Gioventù Presidenza del consiglio dei Ministri, di Progetto Giovani per l Abruzzo e del Comune de L Aquila, si è articolato in diversi momenti, fra cui la presentazione di un musical dal titolo Ragazzi che dovreste conoscere, durante lo svolgimento del quale, grazie ai laboratori artistici, musicali e teatrali degli adolescenti aquilani, si è inscenata una parodia dei Promessi Sposi. È stato raggiunto il nostro obiettivo ha dichiarato a margine il Consigliere del Forum con delega alla Cultura, Carmelo Lentino- cioè quello di regalare attualità L evento reso possibile anche grazie alla FABI L AQUILA REGINA PER UNA NOTTE A fine giugno nel capoluogo abruzzese si è svolto il Gran Galà del Forum nazionale Giovani, l organismo di cui fa parte Francesca Azimonti, nostra dirigente sindacale e presidente della Commissione Lavoro. Spettacoli, performance, momenti di discussione: la kermesse organizzata dal Forum ha contribuito a riaccendere i riflettori sulla città e a regalare un sorriso agli aquilani un sorriso ai ragazzi dell Aquila. Siamo stati a stretto contatto con loro, abbiamo visto la loro forza ed il loro coraggio. L evento è stato visto in tutto il mondo grazie alla diretta streaming avvenuta sulle pagine Facebook di FNG, durante la quale si è promosso anche l appuntamento internazionale del Volunteering fissato dall European Youth Forum, che ha trattato il tema del volontariato e le nuove normative europee in materia. Contestualmente alla manifestazione, si è poi svolta l Assemblea programmatica del Forum, alla presenza dei Consiglieri del Direttivo, 12 presidenti di Commissione e 40 Delegati in rappresentanza delle 78 Associazioni giovanili aderenti, tra le quali FABIGiovani si è sempre distinta per la fattiva ed efficace partecipazione. Abbiamo scelto di essere a L Aquila - ha dichiarato il portavoce di FNG, Antonio De Napoli - per dimostrare la nostra solidarietà ed il nostro impegno concreto nella ricostruzione di un tessuto sociale. Noi giovani non possiamo non avere a cuore il presente e il futuro dei nostri coetanei abruzzesi. I nostri giovani hanno, così, dimostrato la loro vicinanza all Abruzzo con una serie d iniziative positive e giocose. Ragazzi attivi e coesi per la costruzione di un futuro migliore per tutte le generazioni. Un esempio che il Coordinamento Giovani della FABI promuove con impegno da anni, grazie al supporto costante della Segreteria Nazionale. news Dalla Toscana un esempio concreto di politica orientata alla finanza etica L ETICA POSSIBILE Per quanto taluni ritengano che etica e finanza siano antitetiche, c è chi scommette su un futuro diverso, in cui la responsabilità sociale dell impresa vada a braccetto con la trasparenza, col diritto al credito e con la ricerca del profitto. Purché non basato solo sul possesso e sullo scambio di denaro I giovani imprenditori toscani hanno ora la possibilità di accedere a fondi per la realizzazione di nuove attività, a patto che i loro investimenti siano etici. La proposta parte dall assessore toscano al bilancio e alle finanze, Riccardo Nencini, che, con l idea di creare un grande patto per un fondo di garanzia, ha coinvolto nel progetto anche le Camere di Commercio, i Confidi tra cui Artigiancredito, gli enti locali, gli enti previdenziali, le banche e i privati. Lo Smoat, Sistema per il Microcredito Orientato Assistito Toscano, esiste in realtà già dal 2006, la novità consiste, tuttavia, nel creare un fondo specifico per garantire piccoli prestiti ai giovani dai 20 a 35 anni, che vogliono mettersi in proprio o fondare una cooperativa, ma anche a chi di anni ne ha di più, ha perso il lavoro e incontra magari qualche difficoltà a ricollocarsi. La situazione, in particolare, il target a cui il progetto si rivolge è oggi quanto di più tipico il mercato del lavoro ci presenti, anche a causa di un sistema economico che ha visto nei decenni crescere e realizzarsi un disegno mirato ad una redditività superiore (maggiori profitti) a discapito di una massimizzazione delle risorse per la produzione (minore forza-lavoro). Spesso, ciò che è razionale per gli investitori, cioè distruggere capitale fisso e variabile per rilanciare i profitti, diventa assolutamente irrazionale, e spesso distruttivo, per i lavoratori, per l indotto, per la collettività e i territori che subiscono contraccolpi sociali ed economici. Per contrastare questa tendenza, da ormai vari decenni si è diffusa nel mondo una cultura che mira all investimento con caratteristiche etiche, dove l investitore punta non solo al mero guadagno, ma anche ad attività di interesse comune, attività che rispondano a requisiti ed esigenze di carattere sociale ed ambientale. Già dalla fine degli anni Sessanta, ma più concretamente negli anni successivi, l Europa vede svilupparsi i primi esempi di una finanza alternativa: nel 1980 nasce in Olanda la Triodosbank, che opera nei settori dell economia sociale, dell ambiente, del non-profit, dell arte, della cooperazione internazionale e del commercio equo-solidale. Ma nel panorama mondiale, l esperienza più importante è la Grameem Bank, dal bengalese banca del villaggio : lo storico istituto, fondato in Bangladesh nel 1976 dal premio Nobel Muhammad Yunus, rappresenta la prima banca dei poveri, in quanto fondata appunto sul concetto che i poveri abbiano attitudini e capacità imprenditoriali sottoutilizzate. In Italia la finanza etica nasce tra la fine degli anni Settanta e gli anni Novanta con le Mag (mutua auto gestione), cooperative finanziarie autogestite che raccolgono il risparmio tra i propri soci per finanziare progetti con elevata utilità sociale, secondo i principi di trasparenza e partecipazione. Silvia Catalucci 9

12 10 SINDACATO E SERVIZI attualità Da quando nel lontano 2005 BNL ha emanato il Codice Etico (D. Leg. vo 231/01) raccomandandone il rispetto e la diffusione tra i propri collaboratori sono mutate molte cose in questa Azienda: la Banca ha cambiato proprietà, la struttura organizzativa è stata rivoluzionata, le politiche commerciali e di budget sono sempre più esasperate, l organico è ridotto all osso; il recente piano di sviluppo, inoltre, prevede l apertura di 165 agenzie, molte delle quali con sole tre persone, ben sapendo che quei colleghi si troveranno costretti ad operare, molto spesso, in numero inferiore. Tra i cambiamenti avvenuti il fattore che è aumentato di intensità in maniera esponenziale ed in contrasto con i codici che la Banca stessa si è data è rappresentato dalle pressioni commerciali. La stessa Consob, recentemente, ha accertato che: il personale può essere indotto a collocare i prodotti, spesso quelli sviluppati dalla casa, secondo criteri a budget, indipendentemente dall adeguatezza degli investimenti per la clientela e che, come peraltro denunciato più volte dalle scriventi OO.SS., le politiche commerciali della BNL (e altri 4 istituti) risultano in larga parte imperniate su logiche di prodotto anziché di servizio. Infatti, mentre l attività commerciale e il monitoraggio dei risultati dovrebbe svolgersi nel rispetto dei criteri e dei principi stabiliti dal Codice Etico, dalla tanto decantata quanto inapplicata Circolare 22/2008, e dal Verbale di Accordo sulle Pressioni Commerciali firmato l 8/7/2009, si registra sul territorio il perdurare di iniziative che vanno al di fuori di ogni previsione, quali ad esempio: news COMUNICATO UNITARIO DEL SINDACATO DI BANCA NAZIONALE DEL LAVORO QUAL È IL VALORE ETICO DELLE PRESSIONI COMMERCIALI? La Banca ha cambiato proprietà, la struttura organizzativa è stata rivoluzionata, ma le politiche commerciali e di budget sono sempre più esasperate e l organico è ridotto all osso. Alla faccia del codice etico sottoscritto dall azienda assegnazione ai collaboratori/collaboratrici di obiettivi a breve termine, anche giornalieri, a prescindere dal piano precedentemente programmato, avulsi da ogni realtà; richieste di monitoraggio dei risultati con mezzi estemporanei, con frequenza assillante, più volte al giorno, con rilevazione di dati e compilazione di file a mano, ostacolando in tal modo la stessa attività di vendita; circolazione di con dati, raffronti personali, commenti sui singoli colleghi/colleghe e graduatorie comparative lesive della dignità delle lavoratrici/lavoratori; richieste di assurde previsioni di vendite con pretesa indicazione della produzione relativamente ai primi giorni dei mesi successivi; convocazione di riunioni al di Assegno bancario «Si può rifiutare solo per giustificato motivo» L assegno bancario può essere rifiutato solo per giustificato motivo, che dovrà essere allegato e all occorrenza provato dal creditore. Questo è quanto statuito dalle Sezioni Unite con la sentenza n del 4 giugno 2010 con la quale la Suprema Corte. Nel caso sottoposto all attenzione dei giudici di legittimità una società aveva proposto opposizione a procedura esecutiva per aver tempestivamente eseguito la prestazione a suo carico mediante l'invio di un assegno bancario, trattenuto dalla creditrice. Tesi accolta dal tribunale di primo grado e respinta in secondo. Con la sentenza in esame le Sezioni Unite hanno respinto il ricorso della creditrice contro la sentenza del precedente grado di giudizio e richiamandosi alla sentenza n del 18 dicembre 2007 in base alla quale nella valutazione del comportamento del creditore, la regola della correttezza e della buona fede oggettiva costituisce il fondamento logico del principio secondo cui, nelle obbligazioni pecuniarie, il cui importo sia inferiore a euro o per le quali non sia imposta per legge una diversa modalità di pagamento, il debitore ha facoltà di pagare, a sua scelta, fuori del normale orario di lavoro con l invito a non segnalare lo straordinario. E che dire poi dell Agenda condivisa, che, nata come strumento di pianificazione è invece utilizzata come strumento di pressione e di controllo? Nel suo codice etico, l Azienda, inserisce i dipendenti tra i propri stakeholders, mentre sul territorio si assiste ad una totale, deliberata mancanza di rispetto della normativa e degli accordi firmati in moneta avente corso legale nello Stato o mediante consegna di assegno circolare o bancario.mentre nel primo caso, il creditore non può rifiutare il pagamento, nel secondo ciò può avvenire solo per giustificato motivo da valutare secondo la regola della correttezza e della buona fede oggettiva. L'estinzione dell'obbligazione con l'effetto liberatorio del debitore si verifica, nel primo caso, con la consegna della moneta e, nel secondo caso, quando il creditore acquista concretamente la disponibilità giuridica della somma di denaro, ricadendo sul debitore il rischio dell'inconvertibilità. con il Sindacato proprio in materia di pressioni e monitoraggio, con conseguente attacco alla dignità dei lavoratori e delle lavoratrici i quali, a fronte di un possibile mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati, a prescindere dalle ragioni sottostanti, sono minacciati anche di trasferimento funzionale e/o geografico. Questa situazione, collegata ai provvedimenti disciplinari derivanti da problemi imputabili ad una precaria organizzazione del lavoro e a ritmi che ostacolano il rispetto delle procedure, minano un clima aziendale già da tempo deteriorato. Alla luce di quanto esposto, le sottoscritte OO.SS. pretendono che il rispetto del lavoratore in BNL non sia un valore condiviso solo sulla carta, ma diventi praticato da tutti ad ogni livello e che vengano individuate e rimosse tutte quelle situazioni che ne impediscono la realizzazione. Fondamentale, pertanto, risulta il ruolo che la commissione appositamente costituita, e che tornerà a riunirsi nei prossimi giorni, deve rivestire in ordine alla ricomposizione di un equilibrio aziendale complessivo che allo stato risulta in una fase di progressivo degrado. L Intersas Nazionale invita nuovamente tutti i colleghi e le colleghe a segnalare alle Rappresentanze Sindacali Aziendali ogni atteggiamento riconducibile a pratiche vessatorie e, nel caso se ne ravvisassero le condizioni, a procedere senz altro all attivazione del dispositivo di allerta etico.

13 SINDACATO E SERVIZI CHE COSA CI DEVE INSEGNARE LA VICENDA DI POMIGLIANO D ARCO L ARCO DI ULISSE Solo l eroe della mitologia greca riusciva a tendere il suo arco, così come solo Marchionne ed illuminate scelte imprenditoriali, politiche e sindacali potranno risolvere l intricata vicenda della Fiat di Pomigliano d Arco. Guardando al futuro di tutti Ogni evento, piccolo o grande che sia, qualunque natura abbia, esprime un contenuto sostanziale e, insieme, un significato simbolico. Altrimenti detto: un accadimento economico, politico, artistico viene colto per quello che comporta in termini pratici, per le sue conseguenze visibili, per gli eventuali cambiamenti che induce; ma agisce anche nel profondo, dove abitano le figure dell inconscio, delle emozioni, dell immaginario, non sempre immediatamente avvertibili. È questo il territorio del simbolico, che non è, come potrebbe interpretare una lettura banale, una questione piccola, superficiale, secondaria, bensì quel di più di senso che si radica nel tempo della storia, delle persone e delle cose. L evento in questione è la vicenda deldi Gianfranco Amato, Presidente Centro Studi Nazionale Pietro Desiderato attualità lo stabilimento Fiat a Pomigliano d Arco; evenienza, dunque, di economia industriale, con tutte le conseguenze sociali, politiche, ambientali, familiari che ne derivano; ma, soprattutto, per quello che più ci interessa, conseguenze sindacali. Senza alcuna pretesa di essere esaurienti, tentiamo almeno una sintesi attendibile. Con una forse imprudente semplificazione si può dire che ci troviamo di fronte ad un importante rilancio produttivo (con investimenti sostanziosi e conseguenze benefiche nell area geografica di riferimento) a fronte della cessione, o quantomeno dell allentamento, di alcune garanzie sindacali e normative, in modo particolare per ciò che riguarda l assenza per malattia, la distribuzione e il carico dei turni di lavoro, l esercizio del diritto di sciopero. Inevitabile la divisione tra le parti politiche: tra chi sostiene l iniziativa della Fiat, individuandone gli aspetti solo positivi e chi parla apertamente di ricatto, l alternativa essendo la chiusura dello stabilimento. Altrettanto prevedibile la netta differenza tra le OO.SS. subito firmatarie quelle riferite a Cisl e Uil, tenacemente contrarie la Fiom/Cgil e altre non confederali, ma di consistenza marginale. Referendum con una vittoria, inferiore alle previsioni, dei SI all accordo. Prospettive, allo stato, di una ripresa delle trattative a certe condizioni. Fino a qui la cronaca, ma la storia, come sappiamo, è un altra cosa, poiché coinvolge altri elementi che concorrono a formare le opinioni: psicologici, politici, ideali, anche ideologici. Per tacer della storia futura, che ovviamente non conosciamo, ma che possiamo almeno intravedere. Non è poi così difficile capire che la questione di Pomigliano non è un episodio di scelte industriali (e conseguenti relazioni sindacali) chiamate a rimanere all interno di quell area, sia geografica che imprenditoriale, bensì, con buona probabilità, destinate a diventare - certo in tempi diversi e con misure graduali - un buon esempio da seguire anche in altre aziende ed in altri settori. È poi così lontana la prospettiva di una restrizione delle tutele sindacali e individuali, a fronte dell offerta o della conservazione del lavoro? Ci appare così estranea l idea di una rinuncia ad Qui sopra, Maurizio Landini, Segretario Generale della FIOM In alto a sinistra, Sergio Marchionne, CEO della Fiat alcune garanzie e di un aumento dei carichi di lavoro contro una qualche stabilità dell occupazione ed una prevedibile assenza (o peggio) di aumenti salariali? Domande aperte, in attesa di risposte. Ma, se è vero che una delle conseguenze del mercato globale da tempo enunciate consiste nella evaporazione dei posti di lavoro, ne deriva un cambiamento obbligato delle regole alle quali eravamo abituati. Produrre di più per consumare di più, con l obiettivo luminoso di aumentare il Pil, poiché, altrimenti, siamo votati ad una recessione permanente. Ma tutto questo come si concilia con il calo (mondiale) dell occupazione, visto che le macchine sostituiranno sempre di più le braccia (e la mente) dell uomo? Crescita all infinito, e dunque senza senso. Fino a quando? Ecco il significato simbolico, che evoca scenari fino ad ora estranei alle nostre categorie di pensiero. 11

14 SINDACATO E SERVIZI attualità SETTORE ABI, PROSOLIDAR ONLUS SOLIDARIETÀ PERMANENTE Negli oltre quattro anni di vita di Prosolidar finanziate decine d iniziative in Italia e all estero, per una raccolta totale di oltre 2,8 milioni di euro e progetti finanziati per quasi 1,5 milioni nell anno in corso Ora Abi e Sindacati nazionali hanno sottoscritto un accordo per stabilizzare e valorizzare l attività del fondo. Nel 2006 veniva costituito Prosolidar - Fondo nazionale del settore del credito per progetti di solidarietà - Onlus, quale risultato di un attività pluriennale di progetti di solidarietà, che tutti i Sindacati del Credito e l Associazione Bancaria Italiana hanno deciso di rendere permanente. In quella occasione le Parti Sociali hanno fatto una scelta che rappresenta una novità assoluta, in Europa e nel mondo, nel panorama delle relazioni industriali. Prosolidar è la prima ed unica esperienza di un Ente voluto dalle parti in un contratto nazionale, esclusivamente dedicato a progetti di solidarietà e finanziato attraverso il match-gifting, cioè la condivisione del contributo in misura uguale tra lavoratori ed imprese. La gestione del Fondo è assicurata da rappresentanti dell ABI e delle Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali del settore del Credito; il contributo dei lavoratori è fissato nella misura di 6 euro annui da trattenere sull importo della 13.ma mensilità e, per ogni dipendente che volontariamente aderisce, di altrettanti che vengono versati dall azienda presso cui il dipendente presta servizio. Questo ha permesso, negli oltre quattro anni di vita di Prosolidar, di finanziare decine di iniziative, in Italia e all estero, come testimonia la mole di documentazione consultabile on-line sul sito www. prosolidar.eu, per una raccolta totale di oltre 2,8 milioni di euro e progetti finanziati per quasi 1,5 milioni nell anno in corso. Visti questi risultati, ABI e Organizzazioni Sindacali nazionali, nell intento di stabilizzare e valorizzare l attività del Fondo, per far fronte efficacemente alle crescenti richieste di contribuzione provenienti dal mondo dell associazionismo, dalle ONG umanitarie, dalle tante persone impegnate nel volontariato, hanno sottoscritto un nuovo accordo che stabilisce quanto segue: 1. Tutti i lavoratori e le lavoratrici dipendenti da aziende di credito conferenti ad ABI mandato di rappresentanza sindacale contribuiranno al Fondo Prosolidar, a far tempo dall anno 2010, nella misura fissata rispettivamente in 6 euro annui a carico del dipendente e di altrettanti a carico dell azienda, salvo diversa volontà dell interessato/a, da esprimersi per iscritto secondo l allegato testo; 2. Il contributo relativo all anno in corso sarà trattenuto sulla busta paga del mese di febbraio 2011, mentre quello relativo al prossimo anno ed agli anni successivi riprenderà la consueta cadenza sull importo della 13.ma mensilità. Siamo certi che tutte le lavoratrici e i lavoratori bancari sapranno apprezzare questa iniziativa, soprattutto in un momento in cui la crisi colpisce i più deboli ed i meno garantiti e dove più forte occorre far sentire la voce della solidarietà. 12 Cassazione Assegni familiari anche per i figli delle coppie di fatto La normativa sull assegno famigliare richiede la qualifica di figlio naturale riconosciuto e non necessariamente l inserimento nella famiglia legittima. Per percepire l assegno è necessario e sufficiente provare che i minori vivono a proprio carico in quanto si provvede al loro mantenimento La Corte di Cassazione, con sentenza n del 18 giugno 2010, ha ribadito il diritto per le coppie di fatto all assegno per il nucleo familiare, per i figli naturali legalmente riconosciuti e conviventi. Il fatto ha riguardato un uomo, che, dalla convivenza more uxorio ha avuto tre figli, tutti legalmente riconosciuti, minori e conviventi con loro e a loro carico. Tuttavia, il soggetto, risultava ancora sposato con la precedente moglie, con la quale aveva convissuto pochi mesi e, dalla quale non si era legalmente separato per Buone notizie per i coniugi separati che debbono pagare il mantenimento alla ex. Fintanto che c'è il mutuo da pagare, la misura dell'assegno può essere ridotta. Lo ha ricordato la prima sezione civile della Corte di Cassazione (sentenza n.15333/2010) riconoscendo che "è legittima la decurtazione dell assegno di mantenimento" per il fatto che "il coniuge cui spetta l obbligo difficoltà economiche. Sulla base di questo fatto, l Inps negava al richiedente l assegno per i tre figli minori (nati dalla convivenza) a suo carico. Secondo Inps, infatti, l assegno non può essere riconosciuto perché i tre figli, non risultano immessi nel nucleo familiare sorto con il matrimonio, in quanto, il nucleo familiare del richiedente, risulta essere ancora formalmente costituito con la moglie. Sia il Tribunale di primo grado sia quello d Appello, accoglievano la richiesta del soggetto, dichiarando il diritto del ricorrente a percepire gli assegni per il nucleo Cassazione Mantenimento ridotto se lui paga il mutuo dell assegno" sta pagando per intero "la rata del mutuo della casa coniugale" in cui vive la moglie. Nel caso esaminato dalla familiare per i figli naturali legalmente riconosciuti e conviventi. L Inps ricorreva in Cassazione. Secondo la Corte, ai fini della normativa che disciplina l assegno famigliare (L. 153/88) per nucleo familiare si deve intendere quello composto dai coniugi, con esclusione di quelli legalmente separati, e dai figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni. L equiparazione ai figli, riguarda i figli adottati e quelli affiliati, quelli naturali legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati e quelli nati da un precedente matrimonio con l altro news Corte la casa coniugale era stata acquistata in regime di comunione dei beni e poi assegnata alla moglie pur in assenza di figli. news coniuge. Per figlio naturale riconosciuto si deve intendere, ai sensi dell art. 250 c.c. il figlio riconosciuto dalla madre o dal padre anche se uniti in matrimonio con altra persona al tempo del concepimento. La normativa sull assegno famigliare, richiede la qualifica di figlio naturale riconosciuto e non necessariamente l inserimento nella famiglia legittima. Il concetto di nucleo familiare, continua la Corte, va al di là della famiglia configurata dal matrimonio e, ricomprende anche i figli nati fuori dal matrimonio, legalmente riconosciuti, anche se non inseriti nella famiglia legittima. Per percepire l assegno per il nucleo familiare per i tre figli legalmente riconosciuti, conclude la Corte, è necessario e sufficiente provare che i minori vivono a proprio carico in quanto si provvede al loro mantenimento.

15 SINDACATO E SERVIZI attualità Outplacement: un paracadute in più per chi perde il posto IL NUOVO LAVORO? TE LO TROVA L AZIENDA Ultimamente in Italia si stanno facendo largo i servizi di ricollocazione professionale, offerti dalle imprese ai lavoratori in mobilità. Agenzie specializzate, convenzionate con le aziende, aiutano i dipendenti in esubero e rimettersi sul mercato. Tempi impiegati per trovare una nuova occupazione? Mediamente tra i 5 e i 6 mesi. Da maggio anche le banche, grazie a un accordo siglato da Abi e sindacati, potranno sistematicamente avvalersi di questi strumenti di Flavia Gamberale La traduzione dall inglese suona piuttosto minacciosa: piazzare fuori. Eppure, a dispetto del significato letterale della parola, l outplacement sta cominciando a riscuotere apprezzamento anche in Italia. Con questo termine si intendono i servizi di ricollocazione professionale offerti da agenzie specializzate ai dipendenti messi in mobilità dalle aziende. Il meccanismo è semplice: qualora sia costretta a dichiarare esuberi, l impresa si fa carico di aiutare il lavoratore licenziato supportandolo concretamente nella ricerca di un nuovo impiego tramite la collaborazione con società di outplacement convenzionate. Le agenzie in questione si occupano di assistere, per un periodo di tempo definito, il lavoratore, indirizzandolo verso quelle offerte di impiego più in linea con le sue attitudini e specializzazioni. La pratica, ormai ampiamente collaudata nei mercati anglosassoni da quasi 50 anni, ha cominciato a prendere piede in Italia sul finire degli anni 80. Se inizialmente gli interventi di outplacement erano previsti soprattutto per i dirigenti, causa le sempre più frequenti turbolenze del mercato, essi hanno interessato nell ultimo periodo anche i quadri e gli impiegati. I settori coinvolti? Sostanzialmente tutti. L ultimo dei quali, in ordine di tempo, è stato proprio quello creditizio. Grazie al recente accordo sottoscritto a maggio da Abi, sindacati (Fabi in testa) e le principali associazioni che riuniscono le società di outplacement, a partire da quest anno i servizi di ricollocazione professionale saranno, infatti, appannaggio anche dei bancari in esubero. Questi ultimi, oltre a ricevere un indennità di disoccupazione di due anni, così come previsto dalla sezione emergenziale del Fondo di sostegno al reddito, potranno avvalersi del supporto di società specializzate che li aiuteranno a trovare un nuovo impiego. I costi del servizio saranno a carico della banca. L accordo stipulato è particolarmente innovativo, spiega Augusto Mastropasqua, responsabile del Dipartimento Contrattualistica della Fabi, perché promuove per la prima volta una politica attiva di sostegno all occupazione. Ormai in uno scenario industriale come il nostro, dove le ristrutturazione aziendali sono all ordine del giorno, non basta più sostenere i lavoratori usciti forzatamente dal ciclo produttivo solo con indennità economiche, peraltro circoscritte nel tempo, ma occorre soprattutto fare in modo che le persone rientrino al più presto nel mercato del lavoro. E le società di outplacement servono proprio a questo. Secondo una recente rilevazione dell Aiso (Associazione che riunisce la maggioranza delle società di outplacement in Italia), chi si affida ad agenzie per la ricollocazione professionale impiega mediamente tra i 5 e i 6 mesi per trovare una nuova occupazione, contro la media dei due anni di attesa del lavoratore non assistito da alcuna agenzia. Già prima che venisse sottoscritta, la convenzione in Abi, tuttavia, alcune banche hanno cominciato a sperimentare questi servizi, seppure in maniera sporadica e in forma autonoma. Nel 2009, rivela Marco Tagliabue, presidente di Aiso, abbiamo gestito la ricollocazione di circa 539 persone provenienti dal settore del credito, di cui il 16% dirigenti e l 84% quadri e impiegati con un età media di 39 anni. Tutti hanno ottenuto un nuovo impiego nel giro di 5 mesi. E non sempre il nuovo posto di lavoro rientrava nel vecchio settore di provenienza. Spesso è capitato, racconta news ISTAT Nel 2009 crollo della spesa media delle famiglie: -1,7% Nel 2009, l'anno della crisi economica, calano in modo significativo i consumi delle famiglie. La spesa media mensile per famiglie nello scorso anno, in valori correnti, è stata di euro, con una variazione rispetto all'anno precedente pari a -1,7%. Lo rileva l'istat che ha condotto l'indagine su un campione di circa 23mila famiglie. Considerando che la variazione incorpora sia la dinamica inflazionistica (nel 2009 l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività è pari in media allo 0,8% con differenze non trascurabili tra i diversi capitoli di spesa) sia la diminuzione del valore del fitto figurativo (-1,1%), la riduzione della spesa media mensile per consumi in termini reali "appare - spiega l'istituto Cinzia Rossi, consigliere di Assores (Associazione italiana ricerca e selezione personale), che alcuni bancari si sono ritrovati ad approdare in un ambito completamente diverso da quello di partenza. È il caso di un direttore di filiale finito a vendere libri antichi. Quella dei volumi di pregio era una sua passione da tanti anni. Spesso, quando si cerca un occupazione, ci si dimentica di assecondare le attitudini personali. Noi invece cerchiamo di valorizzarle. di statistica - alquanto significativa". Il valore mediano della spesa per famiglia, cioè quello al di sotto del quale si colloca la spesa della metà delle famiglie, è pari a euro (-2,9% rispetto al 2008 in termini nominali), accentuando la flessione osservata in termini di valore medio. La contrazione della spesa per consumi appare particolarmente evidente tra le famiglie con livelli di spesa medio-alti. 13

16 SINDACATO E SERVIZI attualità Cassa Mutua Nazionale per le Banche di Credito Cooperativo WORK IN PROGRESS Bilancio positivo per uno strumento sempre più indispensabile a compensare le carenze del Sistema Sanitario Nazionale. Conquiste contrattuali e scelte lungimiranti a favore dei lavoratori e delle loro famiglie. Ora si guarda al futuro: modifiche strutturali per adeguare la Cassa Mutua ai cambiamenti in atto La popolazione assistita dalla Cassa Mutua Nazionale delle Bcc dipendenti, pensionati del movimento credito cooperativo e i loro familiari - era composta da persone, nel 1994, per arrivare alle persone nel Altro dato, a dimostrazione del forte apprezzamento dello strumento della C.M.N., è rappresentato dalle prestazioni erogate: nel 1994, nel Tutto ciò assume un importanza sempre maggiore, a fronte di quanto si sta delineando circa il nuovo sistema di Stato sociale, che dovrebbe sostituire l attuale modello, di tipo prevalentemente risarcitorio, con un nuovo assetto, basato sui criteri della responsabilità e sull opportunità della loro applicazione Il nuovo modello dovrà essere giustificato dalla, per tale motivo facendo riferimento alla ricchezza disponibile. Va da sé che l ambito nevralgico della spesa sanitaria, peraltro di grandi dimensioni, sarà il primo ad affrontare i problemi di una reale disponibilità dei mezzi finanziari. La Sanità, infatti, si troverà in un corridoio sempre più stretto: da un lato minori risorse da destinare alla copertura delle prestazioni, dall altro l invecchiamento progressivo della popolazione, il quale tenderà a spingere la domanda di servizi di Alessandra Panico, componente Comitato Amministratore Cassa Mutua Nazionale BCC sempre più in alto. Va ricordato che, ad oggi,il nostro sistema sanitario è considerato dall Organizzazione Mondiale della Sanità, uno dei migliori del mondo, in seguito alla valutazione di 3 parametri: CALCOLOSI DA FUMO? copertura sanitaria di tutta la popolazione; miglioramento dello stato di salute generale; coerenza tra le aspettative di assistenza dei cittadini e le risposte del sistema. Una caratteristica, invece, negativa va individuata nella differenza tra gli standard quantitativi e qualitativi delle prestazioni, offerte sul territorio nazionale dalle diverse realtà regionali. Accanto al sistema nazionale esistono, da lungo periodo, diverse forme di contrattazione, che hanno consentito la nascita di numerosi fondi dedicati alla sanità integrativa, come appunto la Cassa Mutua Nazionale delle Banche di Credito Cooperativo, istituita nel 1994, con l obiettivo di integrare e o sostituire le prestazioni della sanità pubblica. All inizio gestita in forma assicurativa; dal 1998 si procede con gestione diretta. L attività della C.M.N. si è ulteriormente sviluppata, grazie all ultimo rinnovo del CCNL, con l acquisizione della copertura per i non autosufficienti. Scelta, quest ultima, davvero lungimirante, in quanto ha consentito di poter rispettare i parametri imposti dal Ministero, a seguito della riforma, per poter continuare a fruire dei benefici fiscali. L attenzione complessiva nei confronti della C.M.N. trova,inoltre, un corrispettivo territoriale nell interesse che molte regioni hanno rivolto al tema della sanità durante le fasi di rinnovo dei contratti integrativi. Il periodo attuale ci vede impegnati a tradurre in prestazioni sanitarie quanto accantonato a tale scopo dagli ultimi contratti integrativi regionali. Resta ferma la convinzione che la Cassa Mutua Nazionale è destinata ad affrontare un momento di svolta piuttosto delicato, in cui le crescenti aspettative, da parte dei lavoratori, dovranno trovare risposte sempre più adeguate. Ancor più tenendo conto di una carenza progressiva dell offerta pubblica, come già detto. Il rinnovo del prossimo CCNL sarà certamente la sede idonea per rivedere, in modo sostanziale, l attuale contribuzione, unica fonte di finanziamento della C.M.N. All interno di questo delicato percorso, si renderà necessaria una serie di modifiche strutturali dello Statuto, al fine di renderlo coerente con i cambiamenti in atto. news Il calcolo lo hanno fatto preciso: quattro minuti per raggiungere la sala fumatori o l'esterno dell'azienda, sei minuti per godersi la sigaretta. Che moltiplicato per tutte le pause del giorno fanno un bel calo di produttività. Morale: c è chi ha lanciato una proposta destinata a suscitare polemiche. Tagliare un'ora di stipendio ai fumatori. Un'ora al giorno. Se fumate, fatevi un po' di conti... Sono bei soldi! Altro che le piroette del governo sulle tasse (che pure hanno scontentato tutti a giorni alterni). Un bel deterrente, che certo farebbe scendere ancora il numero dei fumatori. Oggi sono il cinquanta per cento del personale contro il 62 che era prima della legge Sirchia. Un calo drastico. D'altra parte le aziende non hanno tutti i torti: quei dieci minuti a sigaretta sono un'interruzione mica da poco. Pesa nelle imprese in cui si fabbricano oggetti con ritmi da rispettare, come pesa per chi fa un lavoro intellettuale. Una pausa è una pausa... E non sappiamo come si metterà per i fumatori di pipa o per quelli di sigaro. Comunque, state tranquilli: per ora è solo una proposta. Da discutere con i sindacati. Il pezzo è fatto. Ora vado a fumare... 14

17 SINDACATO E SERVIZI attualità Nuovo beneficio per gli iscritti al Fondo pensione Bcc IN PENSIONE MI MANDA PAPÀ Grazie al regolamento recentemente approvato dal CdA, gli iscritti al Fondo avranno la possibilità di versare i contributi per la pensione integrativa anche a favore delle persone fiscalmente a proprio carico, come parenti e soprattutto figli. Mazzoldi (FABI): Un vantaggio soprattutto per i più giovani che, attraverso i versamenti effettuati dai genitori, potranno un domani incrementare il loro magro assegno pensionistico Buone notizie per gli iscritti al Fondo di previdenza complementare delle Banche di credito cooperativo. A partire dal 2011 avranno la possibilità di versare i contributi per la pensione integrativa anche a favore delle persone fiscalmente a proprio carico: figli, fratelli, genitori o chiunque viva sotto il loro stesso tetto e non percepisca reddito. L importo del contributo sarà a totale discrezione di chi lo effettua. Il consiglio d amministrazione del Fondo complementare ha infatti approvato il regolamento che dà applicazione a una norma della legge sulla previdenza complementare, peraltro già recepita dallo Statuto delle Bcc, in base a cui gli iscritti ai fondi privati possono effettuare versamenti contributivi anche a beneficio di quanti rientrano nel loro stato di famiglia. Questa novità andrà a vantaggio soprattutto dei giovani figli dei dipendenti Bcc, i quali attraverso i contributi volontari di mamma e papà, potranno un domani incrementare la loro pensione, la cui consistenza è stata già ampiamente compromessa dalle recenti riforme del Welfare, che hanno gradualmente abbassato i coefficienti di calcolo dell assegno pensionistico, soprattutto per i nati dal 1970 in giù. Soddisfatto Piergiuseppe Mazzoldi, consigliere d amministrazione del Fondo in quota FABI. Da tre anni aspettavamo il parere obbligatorio della Commissione di vigilanza sui Fondi pensione per poter varare il regolamento. Appena la Covip si è espressa abbiamo così provveduto ad approvarlo. Finalmente anche i lavoratori del credito cooperativo potranno usufruire di un diritto di cui già godono gli iscritti ad altri Fondi pensione privati. Troppo spesso, sottolinea e aggiunge Mazzoldi si ignora l importanza della previdenza integrativa, che assumerà un peso decisivo soprattutto negli anni a venire. Iniziative come quelle del Fondo Bcc contribuiscono a instillare nella gente una solida cultura del risparmio, che tornerà utile nell immediato futuro, quando gli investimenti dello Stato nel Welfare si assottiglieranno e si renderà sempre più necessario affidarsi alla previdenza complementare. Attualmente sono iscritti al Fondo pensione di settore, creato nel 1986, circa dipendenti del credito cooperativo. Ognuno di loro annualmente versa il 2% dello stipendio in contributi integrativi, a cui si aggiunge un versamento dell azienda pari al 4,5%, o al 5,1%, per gli iscritti più giovani. Secondo stime recentemente effettuate, un iscritto con 40 anni di contribuzione volontaria può arrivare a mettere da parte un gruzzolo di oltre 200mila euro, considerando gli interessi maturati sui contributi con un ipotesi di rendimento medio annuo del 5%. I versamenti ai Fondi pensione complementari danno diritto, inoltre, a cospicue agevolazioni fiscali, come la riduzione dell imponibile per chi versa fino a 5.164,56 euro annui. Sarà anche per questo, forse, che degli oltre 33mila lavoratori delle Bcc, ben hanno scelto di aderire al Fondo di settore F.G. news Il Parlamento europeo ha approvato nuove regole per disciplinare le remunerazioni dei banchieri. Dal 2011 saranno in vigore norme più stringenti riguardanti le modalità di pagamento. Giro di vite per i manager di banche che hanno ricevuto gli aiuti di stato. Era ora Intervento dell Unione Europea LIMITI AI SUPERBONUS DEI TOP MANAGER Il parlamento europeo ha approvato nuove regole per disciplinare le remunerazioni dei banchieri. A partire dall inizio del 2011, infatti, i manager degli istituti di credito presenti nei ventisette Paesi membri dell Ue non potranno ricevere più di un terzo dei propri bonus in contanti. Il 40% della parte variabile dei loro stipendi, inoltre, sarà dilazionato nel tempo. Un giro di vite ancora più duro, poi, riguarda i dirigenti di quelle banche che non hanno ancora restituito gli aiuti degli Stati ricevuti per superare il periodo più duro della crisi finanziaria globale. Per loro, infatti, non sarà possibile ricevere alcun pagamento extra, e anche i loro salari base non potranno eccedere determinati limiti. L europarlamento è riuscito a stabilire che la maggior parte dei bonus sia legata ai risultati, ha sottolineato con soddisfazione il deputato francese Pascal Canfin. Infatti, secondo i termini dell accordo, solo il 30% dei premi sarà pagato immediatamente: un altro 30% sarà corrisposto in azioni non rivendibili prima di un determinato lasso di tempo, mentre il rimanente 40% sarà spalmato in un arco temporale più ampio e concesso per metà in contanti e per metà in strumenti finanziari direttamente legati alle performance degli istituti. La direttiva, che è stata battezzata con il nome di Capital Requirements Directive (CRD3), dovrà essere recepita dai Paesi membri prima del prossimo gennaio. 15

18 SINDACATO E SERVIZI attualità Presentati a Roma i dati choc del Forum nazionale Antiusura OLTRE UN MILIONE DI FAMIGLIE NELLA MORSA DELL USURA BANCARIA Secondo l osservatorio, sono quasi 25 milioni gli italiani esclusi d imperio dall operatività bancaria, mentre solo negli ultimi quattro mesi sono stati una ventina gli imprenditori che si sono tolti la vita perché vittime di usura da parte degli istituti di credito. Scilipoti, presidente del Forum: «Il tasso applicato dalle banche italiane sui conti in rosso è usurario: arriva al 10% ed è il più alto d Europa. Serve una legge per arginare questo fenomeno» Tagliati fuori. Ben 24 milioni e 400mila italiani, una fetta cospicua della popolazione, sono esclusi d imperio dall operatività bancaria, non possono cioè ottenere credito dalle banche. Diversi i motivi dell esclusione: 6,5 milioni di loro perché hanno subito uno o più protesti; 7,2 milioni perché sono iscritti nei database per pagamenti ritardati anche di soli tre giorni; 9,4 milioni in quanto censiti nella centrale rischi di Bankitalia per posizioni debitorie con gli istituti di credito, anche se è in corso una causa con queste ultime; 1,3 milioni perché iscritti nella centrale di allarme interbancario per protesti assegni. Ma ancora più grave è la situazione di circa un milione e 250 mila famiglie, che rischiano di vedersi pignorare la casa perché il loro conto bancario è andato in rosso. Cifre impressionanti fornite alla stampa nell ultimo convegno del Forum Nazionale Antiusura bancaria, che si è svolto a giugno a Roma e ha visto riuniti a raccolta circa 700 imprenditori vittime di questo fenomeno. Il tasso applicato dalle banche italiane sui conti in rosso è usurario, ha detto Domenico Scilipoti, presidente di Flavia Gamberale del Forum, è il più alto d Europa e arriva al 10%: un vero e proprio salasso che mette in ginocchio le imprese e le porta al fallimento. Da tempo il Forum propone alle autorità competenti una revisione di questo tasso, in modo tale che si allinei agli standard europei. A settembre 2009, secondo una rilevazione statistica di Bankitalia, ha proseguito il presidente del Forum, l usura bancaria era pari a 33 miliardi di euro. In Parlamento, attualmente, giacciono diverse proposte di legge per tutelare chi subisce questo abuso. Una di esse, presentata recentemente da Scilipoti, prevede che, qualora venga accertata la condotta scorretta della banca, alla vittima di usura sia corrisposto un risarcimento equivalente al triplo della somma illegittimamente confiscata dall istituto di credito. Di usura bancaria, intanto, molti imprenditori continuano a morire. Negli ultimi 3-4 mesi sono stati circa 20, infatti, i suicidi dei titolari d impresa finiti nella morsa dei protesti degli istituti di credito. Oltre a riportare evidenti danni economici alla loro attività, spiega Scilipoti, queste persone subiscono anche gravi ripercussioni sul loro stato di salute e sviluppano la sindrome del debito ingiusto, una patologia con caratteristiche proprie studiata e riconosciuta dal professor Vento dell università La Sapienza di Roma. Un male di vivere che, nella gran parte dei casi, conduce alla depressione e poi al suicidio. Allarme di Confesercenti L'USURA DILAGA OLTRE Le Vittime news 16 La crisi economica sta facendo alzare il livello dell usura e le vittime, che prima erano 160mila, hanno superato i 200mila. È l allarme lanciato dal presidente della Confesercenti, Marco Venturi, secondo cui il giro d affari che finisce nelle tasche degli usurai è di 20 miliardi di euro. L usura - afferma Venturi nella relazione all assemblea torna a essere un emergenza nazionale alimentata da un indebitamento che è raddoppiato rispetto a 10 anni fa, per la paura dei protesti e dei fallimenti, che negli ultimi due anni hanno registrato una forte accelerazione. Dobbiamo reagire con determinazione - conclude il presidente - per affermare il primato della legalità e mettere in campo coesione e vcapacità di reazione per contrastare ogni forma di criminalità.

19 SINDACATO E SERVIZI Controllori e controllati, l eterno gioco delle parti UN CONTROLLO AL GIORNO TOGLIE LE GRANE DI TORNO Previsti dalla legge e dalle disposizioni di Bankitalia, i controlli sono ormai una prassi nel mondo bancario. Preposti ad effettuarli sono i responsabili d ufficio e i direttori di filiale, che per questo spesso si attirano le antipatie dei controllati. Eppure, è sempre meglio un ispezione in più che una in meno. Motivo? Salva il lavoratore da eventuali provvedimenti disciplinari o, peggio ancora, da denunce penali di Giuliano Xausa responsabile Coordinamento nazionale Quadri Direttivi Intendiamo fare una riflessione questa volta su un tema strano e forse un po spinoso: quello dei controlli. Non passa mese, oramai, che un qualche organo legislativo nazionale o internazionale deliberi nuove leggi, applicazioni, codici o circolari su privacy, antitrust, antiterrorismo, o quant altro. Tali necessarie normative vanno ad alimentare una serie di altre disposizioni da parte di Bce, di Banca d Italia o qualsivoglia altro ente, che inevitabilmente vengono a condizionare il nostro lavoro di bancari. Esse provocano una logica conseguenza, spesso vista come fumo negli occhi o, quantomeno, come una grossa scocciatura: un aumento del tempo dedicato ai Controlli. Noi bancari italiani, i controllati, abbiamo forse una ragione in più di altri colleghi europei nel vedere poco di buon occhio tali disposizioni, abituati come siamo alle nebulose interpretazioni che spesso la nostra legislazione ci propina. D altra parte, noi quadri responsabili di ufficio o direttori di filiale, spesso i controllori dei colleghi (controllati), non possiamo esimerci dall eseguirli, pur consapevoli degli intoppi che tali controlli provocano e dell antipatia che suscitano. Perciò, volenti o nolenti, tutti dobbiamo sottostare a questo gioco delle parti nel quale ognuno di noi deve interpretare il proprio ruolo di giocatore nella grande partita. Se a ciò aggiungiamo il naturale lavoro dei nostri uffici Ispettorato e talvolta quello degli Ispettori della Banca d Italia, il cerchio si chiude con un gigantesco giramento di trottole, che tuttavia è necessario e inevitabile. Ma sono poi così inutili o poco importanti questi controlli, visto che spesso ci dimentichiamo di eseguirli? Noi pensiamo di no. Il rapporto di amicizia e di collaborazione tra colleghi, peraltro indispensabile per una buona riuscita di un lavoro di squadra, non ci esime dall effettuarli. Se siamo controllati per avere la certezza di eseguire correttamente il nostro lavoro; se siamo controllori per evitare di venire coinvolti in altrui disattenzioni. In troppi casi di contestazioni disciplinari avvenute in questo ultimo periodo per operatività non in linea con le disposizioni aziendali o di legge, abbiamo assistito ad quadri direttivi un coinvolgimento, per non dire un accanimento, contro chi avrebbe potuto evitarli con semplici, ma metodici, controlli. È forse preferibile subire un provvedimento disciplinare (se va bene), o in casi più gravi, una denuncia penale per non aver dato la necessaria importanza alle direttive? Ancora una volta diciamo, e con insistenza, no! E dobbiamo, purtroppo, renderci conto che ciò di cui stiamo parlando non sono ipotesi, fantasie o teorie scolastiche, ma casi concreti troppe volte sulla scrivania di noi sindacalisti FABI. Controllati, non temete i controlli,:sono a vostra tutela. Controllori, non temete di effettuarli: sono a vostra garanzia. Chiarito ciò, non saranno certamente i controlli effettuati in maniera seria e sistematica a distruggere rapporti di amicizia, di collaborazione e gioco di squadra. Per il bene di ognuno di voi e anche per quello - non ce ne vogliate - di noi sindacalisti impegnati a difendervi. NUMB3RS miliardi euro Il debito pubblico italiano ha raggiunto un livello record: alla fine di aprile ammontava a miliardi di euro, lo 0,8 per cento in più rispetto a marzo, come ha reso noto la Banca d Italia il 14 giugno. Nel 2009 il debito ha raggiunto il 115,8 per cento del Pil, mentre, secondo le previsioni del governo, nel 2010 dovrebbe attestarsi sul 118,4 per cento $ NUMB3RS di Flavia Gamberale I lavoratori italiani nel 2008 hanno mediamente messo in tasca dollari (circa euro) contro i ( euro) dei loro omologhi residenti negli altri Paesi più industrializzati. Lo rivela l ultimo rapporto dell Ocse, l Employment Outlook 2010, precisando che dieci anni prima il salario medio nel Belpaese si attestava a dollari euro Fino a 5mila euro. A tanto potrà ammontare il prestito concesso dalle banche, aderenti al programma Fondo Credito per i nuovi nati, alle famiglie che nel corso del 2010 e del 2011 avranno un bambino o lo adotteranno. Grazie all accordo tra Abi e Consiglio dei Ministri, i neogenitori potranno restituire la somma prestata a un tasso agevolato entro 5 anni. 44% Il 44,4% dei giovani in Italia ha un lavoro precario, mentre uno su quattro non lo ha affatto. Lo rivela il rapporto Employment Outlook 2010 dell Ocse, reso noto alla stampa a luglio. La disoccupazione giovanile nel nostro Paese sta continuando a crescere in maniera preoccupante, ha commentato a margine della presentazione il vicedirettore del Centro ricerca Ocse sull occupazione, Stefano Scarpetta. -12,1% Un anno avaro di investimenti. Si è caratterizzato così il 2009 in Italia. Per via della crisi, la spesa in beni capitali è diminuita del 12,1%, raggiungendo il livello più basso dal Una performance negativa simile a questa, ma di minore entità, si è avuta soltanto nel 1993, quando gli investimenti lordi fissi hanno toccato quota -11,5%. A rivelarlo l ultimo studio dell Istat Sono stati ben i lavoratori del nostro Paese che nel 2009 hanno perso la vita in un cantiere. Un dato, questo, che colloca l Italia in fondo alla classifica degli Stati europei per quanto riguarda la sicurezza sui posti di lavoro. I decessi sono stati più del doppio di quelli registrati in Spagna. 17

20 SINDACATO E SERVIZI esattoriali IL GOVERNO MINACCIA IL BLOCCO DELLE RETRIBUZIONI DEI LAVORATORI ESATTORIALI A RISCHIO LA LOTTA ALL EVASIONE I lavoratori di Equitalia e di Riscossione Sicilia in prima linea per stanare evasori e finti poveri e per difendere i poveri veri. Grandi i risultati del contrasto al sommerso, ma se passa la manovra del Governo così com è, << la lotta all evasione presenta profonde incertezze>>, come ha ricordato Draghi Impressiona leggere che nei primi quattro mesi di quest anno l evasione è stimata in crescita del 6,7%, che all erario non arriveranno ben oltre 100 miliardi di tasse, che sono circa tre milioni i lavoratori in nero (irpef, inps) e che poche società di capitali dichiarano più di 10mila euro (ndr: il 50% dichiara di avere un reddito negativo). Poi, girando un po per questa Italia di poveri evasori, scopriamo che in una piccola provincia del Lazio sono state immatricolate vetture con oltre cc. di cilindrata. A ben guardare, i dati non possono essere analizzati e classificati solo come dati di cassa, ma sono la fotografia di un contesto sociale e politico in cui lo Stato ha perso l autorità morale d indicare i comportamenti riprovevoli e di perseguirli. Via via nel tempo, la classe dirigente di questa Seconda Repubblica ha perso i solidi riferimenti etici, che avevano contribuito a creare se non Governi solidi - almeno il benessere della maggioranza degli Italiani. L opera moralizzatrice è, però, già iniziata e lo Stato - inserito in un Europa che produce più debito che ricchezza, più deficit che Pil sta segnando l inversione di tendenza per far quadrare i conti. Sulle ceneri di Concessionari della Riscossione di proprietà bancaria, da Intesa a Unicredit fino a Monte dè Paschi, nel 2006 sono nate Equitalia Spa e Riscossione Sicilia. Aziende di proprietà Statale (Agenzia delle Entrate e Inps) che, a differenza di tutte le altre società pubbliche, sono efficienti, hanno un contratto di lavoro di Pieluigi Pratola, responsabile Coordinamento nazionale Esattoriali nuncia esasperata di casi di errore residuali, ha sottolineato l efficienza nella riscossione quotidiana e l aggressività nella lotta all evasione da riscossione. Tutto questo è reso possibile solo grazie alla grande professionalità che i lavoratori della Riscossione, ad ogni livello e in ogni struttura, mettono a disposizione dello Stato e dei cittadini contribuenti. È appena il caso di ricordare gli strumenti incisivi dei fermi sui veicoli e dei pignoramenti immobiliari, ma anche delle maggiori rateazioni dei tributi e le recenti norme antiburocrazia che anche grazie all integrazione delle banche dati evitano ai contribuenti di di tipo bancario e, quindi, di diritto privato. Forse è qui il segreto dell efficienza che queste società stanno sviluppando. Equitalia e Riscossione Sicilia sono società dinamiche, cui il Governo ha affidato la missione di contrasto all evasione fiscale e contributiva, ottenendo risultati eccezionali, superiori a ogni previsione di budget, come hanno evidenziato nel 2010 sia la Corte dei Conti sia una recente audizione parlamentare al Senato Ma la testimonianza più conosciuta è -purtroppo - quella della trasmissione televisiva REPORT che, attraverso la degirare tra gli enti impositori. È in questo scenario che la manovra correttiva, in discussione alla camera nel momento in cui andiamo in stampa, appare come una grossa nube scura sopra le teste dei lavoratori di Equitalia e Riscossione. Una manovra che, se da un lato, eliminando le cartelle esattoriali, rende pressoché immediata la riscossione, punisce con la reclusione i furbi, che per sottrarsi al pagamento dei tributi alienano i propri beni; dall altro cala la scure sugli stipendi di Equitalia, assimilandoli ai dipendenti pubblici nel blocco delle retribuzioni fino al Questa manovra, fatta di tagli lineari, produrrà una serie di effetti devastanti che la Segreteria Nazionale unitamente al Coordinamento Esattoriali FABI, sta cercando di scongiurare, intervenendo nelle sedi istituzionali con l obiettivo di tenere fuori gli esattoriali dal blocco. Bloccare le retribuzioni in Equitalia, oltre a non incidere in alcun modo sulla spesa dello Stato (trattandosi di una Spa), avrà al contrario l effetto fondamentale di far diminuire progressivamente la spinta motivazionale degli Esattoriali, impegnati in prima linea nella lotta contro i furbetti e gli evasori. Ciò contraddice - nei fatti le belle parole di Tremonti, che annuncia la volontà di contrasto all evasione, ma poi mina alle fondamenta quel patto fiscale tra lo Stato e i cittadini, di cui Equitalia e Riscossione Sicilia stavano per diventare i garanti, attraverso la quotidiana opera moralizzatrice attuata dai lavoratori della Riscossione Licenziamento illegittimo se periodo di comporto è superato per malattia da mobbing La Corte di Appello di Firenze, con sentenza 155/2010, ha stabilito che è illegittimo il licenziamento intimato ad una lavoratrice sul presupposto di aver superato il cosiddetto periodo di comnews 18 porto se risulta provato, anche attraverso CTU (Consulente Tecnico d Ufficio), che la malattia che ha causato il superamento del predetto periodo è stata cagionata da demansionamento illegittimo e da fatti integranti mobbing e bossing (= mobbing dall alto). Ne consegue che, oltre all indennità sostitutiva di reintegra, la lavoratrice ha diritto anche al risarcimento del danno.

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