CITTÀ DELLE DONNE TELEFONO ROSA PIACENZA

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Giacomo Tommasi
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1 CITTÀ DELLE DONNE TELEFONO ROSA PIACENZA

2 I DIVERSI TIPI DI VIOLENZA DI GENERE Fisica (molestia fisica, violenza sessuale ) Domestica-economica Psicologica (stalking, molestia verbale )

3 VIOLENZA SESSUALE Conseguenze fisiche (lesioni, malattie trasmissibili sessualmente, disturbi dell alimentazione e del sonno..) Conseguenze relazionali e materiali (perdita lavoro, incapacità di uscire di casa, sfiducia nel prossimo,difficoltà nel rapporto di coppia..) Conseguenze emotive (rimozione, incubi, paura, senso di colpa )

.) Conseguenze relazionali e materiali (perdita lavoro, incapacità di uscire di

4 LE VIOLENZE IN FAMIGLIA Contesto di crescita e protezione, diventa il luogo in cui, tra le mura, viene legittimata e perpetuata la violenza

5 LA VIOLENZA PSICOLOGICA Si articola in una serie di comportamenti che mirano a svalutare una persona, nella maggior parte dei casi una donna, ponendola in una condizione di subordinazione e provocando malessere emotivo e psicologico Non provoca effetti fisici evidenti Si attua all interno della comunicazione e nelle sue distorsioni Riduzione dell autonomia, senso di colpa, minacce

e provocando malessere emotivo e psicologico Non provoca effetti fisici evidenti Si attua all

6 LA VIOLENZA PSICOLOGICA Il messaggio è che la vittima sia una persona senza valore Il messaggio passa nella relazione, nelle sue regole, nei suoi non detti La vittima viene indotta ad obbedire a richieste che la privano della sua libertà e del suo senso critico, inizialmente per far piacere al partner, per dipendenza, adesione e successivamente per timore derivante da minacce velate e intimidazioni. L isolamento

che la privano della sua libertà e del suo senso critico, inizialmente per far piacere al partner, per

7 Depressione LE CONSEGUENZE PSICOLOGICHE Disturbi d ansia: attacchi di panico,doc, p.t.s.d. Disturbi alimentari Senso di vergogna, di colpa e di paura, l abuso di farmaci, alcool e droghe Perdita di fiducia nelle proprie capacità Pulsioni suicidarie

8 IL COMPORTAMENTO DELLA VITTIMA Sindrome di Stoccolma Evitamenti (strategie per reggere la situazione) Reazioni di contrattacco (sfogare l aggressività che viene dalla violenza in altri canali) Chiusura Senso di impotenza appresa

Reazioni di contrattacco (sfogare l aggressività che

9 STRATEGIE DEL MALTRATTATORE Giustificazione del proprio comportamento (è nella mia cultura, ho imparato da bambino, sono nervoso perché ) Negazione del problema (non sono quel tipo di uomo, non ricordo, ci sono sempre 2 facce della stessa medaglia..) Negazione della gravità della violenza (non le ho fatto così male, noi litighiamo come tutti, non riesco a controllarmi )

uomo, non ricordo, ci sono sempre 2 facce della stessa medaglia.

10 STRATEGIE DEL MALTRATTATORE Negazione della responsabilità ( tutti e 2 avevamo bevuto, lei lo voleva, me l ha quasi chiesto, lei sa che non mi piace che mi parli così ) Negazione della possibilità che la violenza si possa ripetere (ho imparato la lezione, ho promesso che non accadrà più, non so cosa mi è successo )

parli così ) Negazione della possibilità che la violenza si possa ripetere (ho

11 LA NEGAZIONE (Reale, 2000) Processo di difesa della donna, che nega o distorce l accaduto ma che, contemporaneamente, le impedisce di uscire dalla situazione di violenza Sentirsi oggetto di violenza può essere estremamente doloroso e umiliante, soprattutto all interno della famiglia Inoltre

dalla situazione di violenza Sentirsi oggetto di violenza può essere

12 LA NEGAZIONE (Reale, 2000) Più l accaduto si allontana dalla rappresentazione comune legata alla violenza (un aggressore sconosciuto, nella notte ) e più è difficile per la vittima riconoscerla come tale. La donna vive, quindi, un condizionamento psicologico che le impedisce di riconoscersi come vittima.

nella notte ) e più è difficile per la vittima riconoscerla come tale.

13 PERCHÉ LE DONNE NON DENUNCIANO? Vergogna, paura, condizioni economiche precarie, contesto sociale giudicante. C è chi dice che la ragazzina avesse prima accettato il corteggiamento del ragazzo, ma poi si sarebbe tirata indietro.. (Corriere della Sera, 10 aprile 2003). Spara alla ex moglie, suocera e medico; strage per gelosia. A provocare la sua follia, il sospetto che la moglie avesse una relazione con il medico e che per questo lo avesse lasciato (La Repubblica, 9 aprile 2004)

. (Corriere della Sera, 10 aprile 2003). Spara alla ex moglie, suocera e medico; strage per gelosia.

14 AUTOSTIMA? Le donne vittime di violenza che rimangono in questa situazione sono donne che non hanno minimamente autostima, né un autoconsapevolezza positiva. Queste mancanze hanno origini molto antiche, negli STILI DI ATTACCAMENTO genitoriali: Sicuro Insicuro evitante Insicuro ambivalente

donne che non hanno minimamente autostima, né un autoconsapevolezza

15 Difficile Possibile USCIRE DALLA VIOLENZA Se c è sostegno Se c è una rete

16 IL PERCORSO DI RICERCA DI AIUTO DELLE DONNE VITTIME DI VIOLENZA 1 La donna riconosce la violenza subita come problema 2 La donna cerca aiuto all esterno da amici, familiari 3 La donna cerca aiuto all esterno in modo informale da medici, sacerdoti, centri antiviolenza.. 4 La donna cerca aiuto all esterno in modo formale: forze dell ordine, centri antiviolenza, avvocati..

donna cerca aiuto all esterno in modo informale da medici, sacerdoti, centri antiviolenza.

17 MODO O CONTENUTO? Durante il colloquio con la donna vittima di violenza, quello che c èc in gioco sono i sentimenti, le emozioni, i pensieri della donna che parla ma anche dell operatore che l ascolta. I contenuti della conversazione sono importanti, ma ancora più importante sono le modalità in cui si comunicano. Un tono freddo e distaccato o, ancor peggio, distratto, può far fallire il contatto sin dall inizio.

emozioni, i pensieri della donna che parla ma anche dell operatore che l ascolta.

18 FONDAMENTALE è riflettere sui propri pregiudizi e stereotipi che sono parte dell essere umano (Mazzara, 1997), ma che se non si riconoscono possono avere conseguenze negative. Devo chiedermi: Le differenze e i pregiudizi sono così grandi da rappresentare una barriera al colloquio con la donna? Quanto so gia di queste differenze e quanto la mia comprensione e data da pregiudizi e stereotipi?

Devo chiedermi: Le differenze e i pregiudizi sono così grandi da rappresentare una barriera al

19 E fondamentale capire quali sono i nostri atteggiamenti, perché alcuni colloqui ci suscitano certe emozioni, cosa c è alla base di una nostra reazione. Apertura ed empatia, capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni.

20 ACCETTAZIONE Cosa vuol dire? non discutere non tentare di convincere non dire ma, secondo me..

21 LE RISPOSTE CHE NON FUNZIONANO Falsi incoraggiamenti Incolpare la persona della sua condizione Dare consigli Le risposte di cortesia

22 IL SIGNIFICATO DEL SILENZIO Il silenzio di riflessione, dove la persona cerca di capire cosa sta succedendo Il silenzio dell emozione, utile intervenire facendo sentire la nostra partecipazione La resistenza a scoprirsi, non aver paura di dirlo apertamente

23 RICORDIAMOCI CHE IL SILENZIO E FONDAMENTALE PER CHI STA SOFFRENDO. IMPARIAMO A NON RIEMPIRLO CON IL RUMORE DELLE PAROLE MA CERCHIAMO DI GESTIRE IL NOSTRO IMBARAZZO

24 Quando la paura incontra il dolore, c è la pietà Quando l amore incontra il dolore, c è la compassione Quando la debolezza incontra il dolore, c è la simpatia Quando la comprensione incontra il dolore, c è l empatia

25 COME SI COSTRUISCE LA FIDUCIA? Contatto visivo positivo Rinforzo Seguire il flusso delle parole: Anche se noi pensiamo di avere già chiaro il problema e la situazione della donna, è importante lasciarla parlare; deve avere la possibilità di definire la sua situazione dal suo personale punto di vista. Importante ricordarci che è sempre meglio fare domande aperte.

26 COSA FARE SE LA DONNA PARLA ININTERROTTAMENTE? Questo comportamento può essere indice di: la donna vuole togliersi un peso, ha bisogno di sfogarsi con noi la donna ci vuole impressionare o mettere alla prova

27 SITUAZIONI DIFFICILI La persona ci chiede cosa dovrebbe fare La persona dice che nella sua vita non c è più niente per cui valga la pena di lottare La persona parla di sé come se facesse una diagnosi Sentiamo che la conversazione con la persona ci mette a disagio

28 SITUAZIONI DIFFICILI Usare la parafrasi, ottimo strumento per mettere a proprio agio: capisco che per lei sia molto difficile mi sta dicendo che per lei La donna cerca conforto, i consigli non possono essere dati dall esterno, possiamo solo aiutarla a fare chiarezza dentro di sé. Ascoltare il nostro disagio se c è, cercando di capire da dove proviene.

29 GRAZIE Dott.ssa Ilaria Egeste

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