FRA PARLARE E COMUNICARE. Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi

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1 FRA PARLARE E COMUNICARE Dott.ssa Alessia La Barbera Dott. Luciano Rombi

2 TIPI DI COMUNICAZIONE % VERBALE PARA-VERBALE NON VERBALE

3 CREDENZE ECCO LE %

4 La comunicazione parte da dentro e filtra il verbale e il non verbale LE NOSTRE CREDENZE

5 CREDENZA: sensazione di certezza riguardo a qualcosa

6 CONVINZIONI - POTENZIANTI - LIMITANTI

7 SI VERIFICA IL FOCUS MENTALE!

8 IL BUON COMUNICATORE E UN INDIVIDUO IN GRADO DI DECODIFICARE LA «MAPPA DEL MONDO» DEL SUO INTERLOCUTORE PER «ADEGUARSI» AD ESSA

9 ASSERTIVITA

10 Nelle situazioni relazionali tendiamo a rispondere secondo determinati stili comunicativi

11 PASSIVO BISOGNI ALTRUI GLI ALTRI SONO OK ASSERTIVO AGGRESSIVO IO SONO OK BISOGNI PERSONALI

12 QUAL E IL VOSTRO STILE COMUNICATIVO PREVALENTE?

13 Perché scegliamo uno stile comunicativo, piuttosto che un altro?

14 STILE PASSIVO 1) Desiderio di essere simpatici e di voler essere quindi accettati da tutti. 2) Riluttanza a trovarsi in conflitti. 3) Timore che il proprio coinvolgimento non produca risultati positivi. 4) Apprensione nel caso in cui dovesse perdere il controllo di se stesso ed alzare il tono più del lecito.

15 MA EVITARE I CONFLITTI E UNA STRATEGIA DEL TUTTO INEFFICACE!!!!

16 QUINDI: È importante affrontare i conflitti quando si trovano nello stadio iniziale Non possiamo piacere a tutti! Beneficio a breve termine ma non a lungo termine Poca autostima

17 STILE AGGRESSIVO 1) Attraverso il piglio duro ed aggressivo, si ottengono i risultati. 2) Dopo aver aggredito qualcuno, scaraventando contro di lui la nostra rabbia, ci si sente meglio.

18 Si vede forte e vincente MA Viene considerato come una persona da cui allontanarsi Vede solo i risultati a breve termine

19 STILE ASSERTIVO (no essere sempre solari) Rinconosco i tuoi diritti Ti ascolto NEGOZIAZIONE

20 E LA COMUNICAZIONE VERBALE?

21 1) Ascolto attivo STILE ASSERTIVO COME?

22 ESERCITAZIONE n.2 ASCOLTO ATTIVO

23 OBIETTIVO Per chiedere spiegazioni, ottenere maggior informazioni, controllare se si è ben capito Per controllare la precisione dell ascolto, incoraggiare un ulteriore discussione e dimostrare che si è ben capito Per dimostrare che stiamo ascoltando e abbiamo capito, per ridurre l ansia ed ogni altro sentimento negativo, per dimostrare a chi parla che ci rendiamo conto dei suoi sentimenti Per tirare le somme, per passare ad una nuova fase della discussione, per riprendere alcuni argomenti come spunto per un approfondimento, per fare il punto della situazione Per mantenere una posizione neutrale pur mostrandosi interessato, incoraggiare l altro a parlare Per riconoscere l esistenza del problema METODO Fare una domanda del tipo: che cosa, come, quando, dove; e poi ripetere quello che si ritiene di aver capito Ripetere i concetti fondamentali di chi parla, sottolineando i fatti Illustrare con parole diverse i sentimenti di chi parla. Assumere l atteggiamento di chi parla, serio o noncurante che sia Ripetere, ponderare e riassumere i concetti e i giudizi più importanti Non pronunciarsi né a favore né contro pur usando un tono cordiale Affermare che esiste un problema

24 Cosa NON bisogna fare quando una persona ha bisogno di essere ascoltata Dare consigli non richiesti Cercare di trovare soluzione al suo problema Dire che non dovrebbe sentirsi in quel modo MA ACCOGLIERE LE SUE EMOZIONI 24

25 STILE ASSERTIVO COME? 1) Ascolto attivo 2) Descrizione non valutativa del comportamento 3) Accettazione personale ed espressione del sentimento 4) Indicazione degli effetti

26 LO STILE ASSERTIVO Esempio: Il fatto che Lei mi interrompa spesso quando parlo (descrizione non valutativa del comportamento), mi irrita (espressione del sentimento) perché mi fa dimenticare alcune cose che volevo dirle a proposito di suo figlio (indicazione degli effetti).

27 STILE ASSERTIVO Esempi: Quando intervieni così spesso, mi sento a disagio perché. Ho notato che alcune volte non presti attenzione a quanto sto dicendo e ciò mi dispiace perché.

28 Ciò che A comunica, ma non è nelle sue intenzioni B1 ARCO DI DISTORSIONE A B Ciò che A ha intenzione di comunicare 15 novembre

29 15 novembre

30 I MITI - MITO DELLA MODESTIA: disagio di fronte ad apprezzamenti positivi su di sé; vi è l incapacità a parlare positivamente di sé concentrandosi sugli aspetti negativi - MITO DEL VERO AMICO: convincimento che la corrispondenza di intenti e affetti tra due amici deve essere tale da anticipare e comprendere i bisogni, i pensieri, le aspettative l uno dell altro, senza che ci si debba esprimere in proposito - MITO DELL ANSIA: esprimere agli altri la propria ansia viene percepito come segno di debolezza - MITO DELL OBBLIGO: da una parte vi è l incapacità di rifiutare un favore ad un amico o di dissentire dalle opinioni espresse dalle persone a cui si desidera piacere; dall altro vi è la convinzione che ogni richiesta che facciamo agli altri sia un imposizione e come tale va evitata per non recare fastidio

31 I DIRITTI. - Di essere trattato con rispetto e dignità - Di avere sentimenti ed opinioni personali e di poterli esprimere - Di essere ascoltato e di essere preso sul serio - Di valutare i propri bisogni, di stabilire priorità e prendere decisioni personali - A dire di no - Di chiedere ciò che si ritiene più giusto e opportuno, nel rispetto del reciproco diritto a rifiutare dell'interlocutore - Di cambiare idea - Di sbagliare - Di chiedere chiarimenti e di essere informato - Di ottenere ciò per cui si è pagato - Di essere giudici del proprio comportamento indipendentemente dalla benevolenza degli altri - Di decidere se far valere o meno i propri diritti

32 Lo stile assertivo mantiene e favorisce lo scambio comunicativo tra le persone, garantendo una crescente disponibilità al dialogo ed al confronto.

33 Che tipo di stile comunicativo hai? ESEGUI IL TEST SU: sotto la voce MATERIALI

34 Grazie per l attenzione

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