Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012
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- Lino Parodi
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1 Progetto Competenze In Rete PON Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza Asse E Capacità istituzionale Obiettivo specifico 5.1 Accrescere l innovazione, l efficacia e la trasparenza dell azione pubblica Il feedback Laboratorio sulle competenze relazionali Regione Sicilia, Palermo 23 maggio 2012
2 Gli elementi della comunicazione
3 Le distorsioni della comunicazione Il fatto che un emittente ed un ricevente avviino un processo di comunicazione, non garantisce che i messaggi arrivino in maniera coerente con le intenzioni ed i significati di ciascuno Le persone capiscono, in prima battuta, ciò che in un dato momento stimola l attenzione ed e coerente con il proprio modo di vedere l altro, in base anche al contesto di riferimento Le cause della distorsione sono sia di carattere psicologico che fisiologico e sono attribuibili sia a chi parla che a chi ascolta CIÒ CHE VIENE COMUNICATO non sempre corrisponde a CIÒ CHE VIENE RECEPITO La differenza tra questi due momenti genera l arco di distorsione
4 Il feedback Per controllare e attenuare gli effetti della distorsione del messaggio nel processo comunicativo è essenziale dare e richiedere dei feedback all interlocutore. Questo permette di: migliorare la comprensione del messaggio creare un clima relazionale aperto e collaborativo.
5 Cos è un feedback? Nel linguaggio dell informatica e della cibernetica feed-back significa retroazione ovvero messaggio di ritorno ad un evento Nel linguaggio corrente, dare e ricevere feed-back indica un processo comunicativo, verbale e non verbale, attraverso il quale una persona comunica le proprie opinioni, percezioni, valutazioni sentimenti circa il comportamento di un altra persona
6 Identikit di un feedback Il feedback è sempre descrittivo, non valutativo. Si limita a descrivere la reazione a un dato comportamento. ES.: Quando ti comporti nel modo x, il tuo comportamento mi fa l effetto y e mi sento z
7 Identikit di un feedback Il feedback va dato utilizzando un tono e delle espressioni che comunichino l intento di aiutare e supportare, non di punire e umiliare.
8 Dare e ricevere feed-back Per una comunicazione efficace, dobbiamo fare molta attenzione non solo a ciò che diciamo noi, ma a ciò che risponde e a sua volta dice il nostro interlocutore Il suo feedback (l insieme di reazioni e risposte) mi permette di capire se sono stato chiaro, come mi percepisce il mio interlocutore, se è attento o meno, se è d accordo o no, ecc. Come dare Feedback Descrivere, il fatto, comportamento, situazione: non valutare o giudicare Immediato, senza far passare troppo tempo Specifico e concreto, non generale Utile: servire e dare una mano, essere attuabile Opportuno, dato nel momento e luogo, giusto Come ricevere Feedback Ascoltare attentamente, mantenersi aperti e disponibili (calma) Verificare la comprensione Richiedere chiarimenti Offrire la propria interpretazione e ringraziare
9 Come dare un feedback: 1. ESSERE SPECIFICI 2. ASSICURARSI DI POTERNE PARLARE 3. NIENTE SPINE NEL FIANCO (nel caso di elogio) 4. CERCARE OCCASIONI PER LODARE-MOTIVARE In caso di fb ufficiale: - REGISTRARLO - RENDERLO PUBBLICO - FARLO CIRCOLARE
10 Quando si riceve un feedback Chiedere feedback senza timore; Essere aperti a ciò che si ascolta; Porre domande chiarificatrici, senza polemizzare; Fa che sia un passo avanti nel processo di consapevolezza di te stesso; Accordarsi su obiettivi futuri.
11 Il processo del feed-back 1.PROBLEMA Qual è il problema che dobbiamo affrontare io e il mio interlocutore? Qual è il risultato atteso che non è stato raggiunto e che incide sulle mie/sue performance? 2.INFORMAZIONI Quali informazioni sono in mio possesso e quali devo ricercare in modo che possano essermi utili nella gestione dell incontro? 3. CAUSE Quali sono le cause principali dell insuccesso o del problema oggetto dell incontro? Qual è il punto di vista dell interlocutore e qual è il mio? Qual è il valore in gioco per il mio interlocutore? E per me? Cosa vedrei se guardassi un film che proietta ciò che è successo nel corso dell incontro? 4. OBIETTIVI Quali sono gli obiettivi standard da ottenere dalla gestione del problema oggetto dell incontro difficile? Entro quanto tempo ci attendiamo la risoluzione del problema oggetto dell incontro? 5.IPOTESI OPERATIVE Con quale modalità stimolare il mio interlocutore a formulare un piano d azione (e di che tipo) per giungere alla soluzione congiunta del problema? Non cedere alla tentazione di incitare ad un azione preconfezionata da noi 6.CHECK CONTROL Quali impegni assumere e fare assumere? Che stile utilizzare nell incontro per una sua gestione più efficace? Che tipo di feedback dare e chiedere? Quali strumenti di controllo utilizzare e condividere (schede, mail, telefonate, ulteriori incontri)? Quali valori mettere in campo per motivare il mio interlocutore alla soluzione del problema? Che responsabilizzazione dare e come motivarla?
12 Grazie per la partecipazione e l attenzione Ci vediamo sulla community!!!
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