PROGETTO FINANZIATO. Domenico Bruziches Bruziches Marilena De Feudis Giovanna Finocchi Elisabetta Forti Rossella Saturnini Addolorata Vassallo

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1 PROGETTO FINANZIATO La Qualità dei Centri Ospedalieri dei Fatebenefratelli in Italia : elaborazione ed utilizzo degli strumenti di valutazione della Qualità nelle Direzioni delle Professioni Sanitarie, nei Servizi di medicina Preventiva e del lavoro,nei Corsi di laurea in Infermieristica Domenico Bruziches Bruziches Marilena De Feudis Giovanna Finocchi Elisabetta Forti Rossella Saturnini Addolorata Vassallo Ospedale S.Giovanni Calibita Fatebenefratelli Isola Tiberina Roma

2 INDICE PARTE I - PROGETTO DI RICERCA 3 MOTIVAZIONE : 4 OBIETTIVI: 5 PARTE II - RAPPORTO DI RICERCA 6 1. DISEGNO DELLA RICERCA 7 FASI DELLA RICERCA 7 MATERIALI E METODI 7 2. ANALISI DEI DATI 10 PARTE III -PROPOSTA DI CRITERI DI QUALITA 13 MODELLI DI RIFERIMENTO 14 DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE 14 SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA E/O MEDICINA DEL LAVORO 15 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA 16 PROPOSTE DI CRITERI DI QUALITA 17 DIREZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE 17 SERVIZIO DI MEDICINA PREVENTIVA E/O MEDICINA DEL LAVORO 20 CORSO DI LAUREA IN INFERMIERISTICA 22 PARTE IV - CONCLUSIONI 24 BIBLIOGRAFIA 26 SITI CONSULTATI: 28 2

3 PARTE I - PROGETTO DI RICERCA 3

4 RICERCA La qualità dei Centri Ospedalieri dei Fatebenefratelli in Italia: elaborazione ed utilizzo degli strumenti di valutazione della Qualità nelle Direzioni delle Professioni Sanitarie; nei servizi di Medicina Preventiva e del Lavoro; nei Corsi di Laurea in Infermieristica. Progetto biennale (2008/2009). MOTIVAZIONE : L accreditamento volontario o professionale o all eccellenza è un attività autonoma, sistematica e periodica, finalizzata a garantire il miglioramento continuo della qualità dei Servizi Sanitari (qualità organizzativa, professionale e percepita). Pertanto la motivazione della realizzazione di nuovi indicatori di qualità dei Servizi Sanitari degli Ospedali Fatebenefratelli si fonda sui seguenti aspetti fondamentali : 1. confrontare gli standard di qualità definiti dalla comunità scientifico/professionale e dalle autorità sanitarie, con i valori e gli obiettivi dichiarati nella mission dei Fatebenefratelli (Carta d Identità). 2. coinvolgere percentuali sempre più ampie di professionisti nel processo di valutazione interno, al fine di perseguire l obiettivo del miglioramento continuo. Per essere in linea con la mission dell Associazione, tale progetto di ricerca era stato elaborato da due Centri AfaR : Osp. S.G. Calibita - Roma, Osp. Sacra Famiglia - Erba (Como); per problemi inerenti l organizzazione interna del servizio di Erba, la dott.ssa Sandra Riva si è ritirata dal gruppo di progetto. 4

5 OBIETTIVI: Gli obiettivi previsti per l anno 2008 erano i seguenti: 1. verificare l esistenza delle strutture oggetto della ricerca (Direzioni delle Professioni Sanitarie, Servizi di Medicina preventiva e Corsi di Laurea in Infermieristica) nei Centri Italiani Fatebenefratelli. 2. elaborare, sulla base della letteratura, criteri e indicatori di qualità dei suddetti servizi. Gli obiettivi da raggiungere nel 2009 riguardavano la sperimentazione degli indicatori in tutti i centri italiani dell Ordine, coinvolgendo i diversi responsabili. Poiché dalla prima parte della ricerca risulta che le strutture oggetto della ricerca non sono presenti o lo sono in forma molto embrionale o non autonoma, il gruppo di ricerca ha deciso di interrompere il progetto, non essendo presenti i presupposti per proseguire la ricerca. Il gruppo ha ritenuto stilare un rapporto sull attività di ricerca svolta nell anno Il rapporto si divide in due parti, ciascuna delle quali risponde ad un obiettivo della ricerca. Nell ultima parte del rapporto sotto la voce Proposte si ipotizza di continuare il lavoro di ricerca intrapreso, attraverso l utilizzo dei criteri e degli indicatori da noi individuati (come da obiettivo n.2 ), nel progetto di un sistema di Certificazione della Qualità che la Direzione Generale del nostro Ospedale ha manifestato di introdurre a breve. 5

6 PARTE II - RAPPORTO DI RICERCA ANNO

7 OBIETTIVO 1. Verificare l esistenza delle strutture oggetto della ricerca 1. Disegno della ricerca FASI DELLA RICERCA Consultazione della letteratura nazionale ed internazionale e dei riferimenti legislativi. Redazione questionario/intervista Somministrazione questionario/intervista a tutti i centri dell Ordine di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli) in Italia. Analisi qualitativa e quantitativa dei dati raccolti, ed elaborazione statistica. Redazione di un elenco di indicatori efficaci per la misurazione della Qualità delle Strutture Sanitarie oggetto della Ricerca Presentazione del Rapporto della Ricerca MATERIALI E METODI 1. Creazione del gruppo di lavoro. Consultazione della letteratura nazionale ed internazionale e dei riferimenti legislativi Il gruppo di lavoro ha consultato la letteratura nazionale ed internazionale sull organizzazione delle Strutture oggetto della Ricerca, i testi consultati sono riportati nella bibliografia. 7

8 2. Redazione questionario/intervista Per il raggiungimento dell obiettivo n.1 : verificare l esistenza delle strutture oggetto della ricerca (Direzioni delle Professioni Sanitarie, Servizi di Medicina preventiva e Corsi di Laurea in Infermieristica) nei Centri Italiani dell Ordine di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli) è stata elaborata una scheda di raccolta dati (vedi allegati) per l individuazione della presenza delle strutture oggetto della ricerca e della loro organizzazione. Il Campione della ricerca è costituito dai 16 Centri Italiani dell Ordine S. Giovanni di Dio situati nella : Provincia Lombardo Veneta 1. Brescia Ospedale Sant Orsola 2. Brescia IRCCS San Giovanni di Dio 3. Cernusco sul Naviglio (MI) Centro Sant Ambrogio 4. Erba (CO) Ospedale Sacra Famiglia 5. Gorizia Casa di Riposo San Giusto 6. Romano d Ezzelino(VI) Istituto San Pio X 7. San Colombano al Lambro(MI) Istituto Sacro Cuore di Gesù 8. San Maurizio Canavese (TO) Istituto B.V. della Consolata 9. Solbiate Comasco(CO) Casa di Riposo San Carlo Borromeo 10. Trivolzio (PV) Casa di Riposo San Riccardo Pampuri 11. Venezia Ospedale San Raffaele Arcangelo Provincia Romana 12. Roma Ospedale San Pietro 13. Genzano (RM) Centro San Giovanni di Dio 14. Napoli Ospedale Madonna del Buon Consiglio 15. Benevento Ospedale Sacro Cuore di Gesù 16. Palermo Ospedale Buccheri La Ferla 8

9 Nell elaborazione di una scheda di raccolta dati per verificare l esistenza delle strutture oggetto della ricerca e la loro organizzazione, il gruppo ha fatto riferimento alle strutture organizzative presenti nell Ospedale S.Giovanni Calibita dell Isola Tiberina. 3. Somministrazione questionario /intervista per via telefonica. Il gruppo ha contattato telefonicamente i 16 Centri Italiani facenti parte del campione, annotando sulla scheda predisposta i dati forniti dai referenti telefonici di ogni Struttura intervistata. Da sottolineare che non sempre le persone intervistate erano in grado di fornirci le informazioni richieste, diverse volte c è stato bisogno di più di una telefonata. 9

10 2. Analisi dei dati I risultati delle interviste sono sintetizzati nelle tabelle seguenti. Si può notare che non esiste un uniformità di tipologia di azienda sanitaria, infatti sono presenti : 7 Ospedali 4 Istituti Psichiatrici 1 Istituto di ricerca a carattere scientifico 4 Case di Riposo Questa diversa tipologia sicuramente influisce sull Organizzazione interna dei diversi organi di gestione. Infatti non tutte le Strutture oggetto della ricerca sono presenti nei vari Centri, sebbene la Direzione delle Professioni Sanitarie e il Servizio di Medicina Preventiva, Igiene Ospedaliera e Medicina del Lavoro siano disciplinati da precise norme di legge. Invece la presenza dei Corsi di Laurea nei luoghi di cura non è obbligatoria, perciò non può rientrare nei criteri di misurazione della Qualità. Altro dato interessante: là dove sono presenti le Strutture oggetto della ricerca si osserva che hanno diverse denominazioni (Tab. 1 e Tab. 2). Si evidenziano inoltre diversità di ruoli nei responsabili delle strutture stesse (Tab. 3 e Tab. 4). 10

11 Tab. 1 - Sintesi dati raccolti Direzione Professioni Sanitarie Servizio di Medicina Preventiva e del lavoro Corso di Laurea in Infermieristica Ist.Beata Vergine della Consolata Ufficio Infermieristico Ufficio Medicina Preventiva Non presente San Maurizio Canavese (TO) Ospedale Sacra Famiglia -Erba (MI) Ufficio Infermieristico Non presente Non presente San Pio X -Romano d Ezzelino (VI) Ufficio Personale Curia Provinciale Non presente San Riccardo Pampuri -Trivolzio (PV) Non presente Non presente Non presente S.Ambrogio Non presente Non presente Non presente Cernusco sul Naviglio (MI) Madonna del Buonconsiglio Napoli Area Infermieristica Servizio di prevenzione e protezione Non presente Ospedale Sacro Cuore di Gesù - Servizio infermieristico Non presente Non presente Benevento Ospedale Buccheri La Ferla - Palermo Ufficio Infermieristico Servizio di prevenzione e protezione Non presente Ospedale San Pietro - Roma Servizio Infermieristico Servizio di Medicina preventiva Corso di Laurea San Giovanni di Dio Genzano (Roma) Direzione delle Professioni Non presente Non presente Sanitarie San Carlo Borromeo-Solbiate Ufficio Capo Servizi Sanitari Non presente Non presente Comasco(MI) Sacro Cuore di Gesù Ufficio Infermieristico Medicina Preventiva Non presente San Colombano al Lambro (MI) S. Raffaele Arcangelo - Venezia Ufficio Capo Servizi Sanitari Direzione Sanitaria Non presente Villa San Giusto - Gorizia Non presente Non presente Non presente Centro San Giovanni di Dio Ufficio Infermieristico Servizio di Prevenzione e Protezione Non presente Brescia Ospedale S.Orsola - Brescia Servizio Infermieristico Servizio di Medicina preventiva Non presente 11

12 Tab. 2 - Denominazione del servizio DIREZIONE PROFESSIONI SANITARIE MEDICINA PREVENTIVA Corso di Laurea in Infermieristica Ufficio Infermieristico Ufficio Medicina Preventiva Corso di Laurea 1 5 Ufficio CSS 1 Curia Provincia le (?) 2 Servizio Infermieristico 1 Servizio di Prevenzione e Protezione 3 Area Infermieristica 3 Medicina Preventiva 1 Direzione Professioni sanitarie 1 Servizio di Medicina Preventiva 1 Ufficio Personale 2 1 Tab. 3 Ruolo del Responsabile della Direzione delle Professioni Sanitarie Dirigente Infermieristico (DS4) Coordinatore Capo Personale Laurea Specialistica(DS4) Infermiere Consulente Cooperativa Tab. 4 Ruolo del responsabile del Servizio di Medicina Preventiva Medico Competente Coordinatore Assistente Sanitario Direttore Sanitario Infermiere Cooperativa Consulente Coordinatore Infermiere

13 PARTE III -PROPOSTA DI CRITERI DI QUALITA 13

14 OBIETTIVO 2. Elaborare criteri di qualità per le strutture oggetto della ricerca La quinta fase del progetto di ricerca prevedeva la redazione di un elenco di indicatori efficaci per la misurazione della Qualità delle Strutture oggetto della ricerca, al fine di validarli come strumenti efficaci e sensibili. Considerata la scarsa diffusione delle strutture oggetto della ricerca, valutata la grande disomogeneità di organizzazione di servizi presenti, si è deciso di interrompere la ricerca alla sola fase descrittiva e propositiva, programmata per il primo anno. Si propongono dunque criteri e indicatori per la valutazione della qualità dei servizi in esame, costruiti sulla base della letteratura e delle norme attualmente vigenti sul territorio nazionale. Il gruppo di lavoro ha inoltre fatto riferimento alla normativa della Regione Lazio, per quanto riguarda la DPS, e ai modelli presenti nell Ospedale S. Giovanni Calibita- Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma. MODELLI DI RIFERIMENTO Direzione delle Professioni sanitarie La Dirigenza delle Professioni Sanitarie è disciplinata da una legge dello Stato (L.251/2000) che prevede tale figura, come ultimamente ribadito e disciplinato dalla normativa concorsuale per la dirigenza unica. La Direzione delle Professioni Sanitarie dell Ospedale S.Giovanni Calibita dell Isola Tiberina di Roma, è una Struttura dell Ospedale finalizzata all attività di Coordinamento ed integrazione di tutti i processi assistenziali, di formazione e di aggiornamento continuo, nonché organizzativo del personale infermieristico, ostetrico, tecnico, riabilitativo, ausiliario ed altro personale che, nei diversi ruoli e responsabilità, è impegnato nella sfera sanitaria dell Ente. E diretta da un Professionista Sanitario in possesso del Diploma di Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche. Nella 14

15 DPS lavorano inoltre tre Coordinatori, di cui uno con AFD e due con Diploma DAI Per gli ambiti di propria competenza deve : garantire la risposta ai bisogni di assistenza infermieristica, ostetrica e tecnica ed igienico alberghiera di elevata qualità attraverso la gestione delle risorse umane, coerentemente agli obiettivi aziendali assicurare, ai vari livelli organizzativi dell ospedale, le risposte di razionalizzazione delle risorse umane e materiali garantire la continuità assistenziale promuovendo e potenziando l integrazione tra le diverse UU.OO. dell Ospedale e tra Ospedale e territorio/domicilio promuovere lo sviluppo professionale attraverso la Formazione continua e permanente migliorare l efficienza del processo assistenziale attraverso la ricerca concorrere alla pianificazione e realizzazione dei piani strategici aziendali Servizio di Medicina Preventiva e/o Medicina del Lavoro Il Servizio di Medicina Preventiva, Igiene Ospedaliera e Medicina del Lavoro è un servizio specializzato afferente alla Direzione Sanitaria per la gestione delle normative vigenti in materia di Igiene Ospedaliera e del Lavoro. Le normative di riferimento sono: DPR 303/56;L. 185/64; DPR 128/69; T.U. delle Leggi Sanitarie. L adeguamento in materia di sicurezza sul lavoro derivante dal recepimento delle Direttive Comunitarie, D.Lgs. 626/94 e sue successive modificazioni e D.Lgs. 230/95 e 241/2000 in materia di Radioprotezione ha comportato l ampliamento di fatto delle attribuzioni del Servizio di Medicina Preventiva e del Lavoro. Il Servizio di Medicina Preventiva e del Lavoro dell Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, attivo dal 1982, afferisce alla Direzione Sanitaria. E composto da 3 unità: 1 Assistente Sanitaria coordinatrice e 2 Assistenti Sanitari collaboratori. La finalità del Servizio è di promuovere e conservare il completo benessere fisico e psichico dei lavoratori facendo ricorso a conoscenze 15

16 multidisciplinari, al fine di fornire al mondo del lavoro gli elementi indispensabili per l attuazione della prevenzione primaria e per la creazione di condizioni di lavoro a misura d uomo. Il settore della profilassi ed igiene ospedaliera effettua inchieste epidemiologiche in tema di Infezioni Correlate alle Pratiche Assistenziali, elabora protocolli per la prevenzione delle malattie infettive, esegue inchieste per infortuni sul lavoro, svolge attività di consulenza interna in tema di sanificazione, gestisce campagne vaccinali per il personale dipendente, collabora con il Comitato delle Infezioni Ospedaliere. Nel settore della Radioprotezione è di supporto all attività del Medico Autorizzato, gestisce i documenti sanitari personali ed i rapporti con l Esperto Qualificato. Collabora con il Medico Competente per la Sorveglianza Sanitaria del personale dipendente, organizza le visite mediche preventive, periodiche e straordinarie dei lavoratori. Il Servizio si occupa, inoltre, di attività di informazione e formazione per il personale dipendente e per terzi, in collaborazione con la Fondazione Internazionale Fatebenefratelli. Corso di Laurea in Infermieristica Dal 1995 l Ospedale ha stipulato una Convenzione con l Università di Tor Vergata per la formazione infermieristica, sulla base del protocollo d intesa Regione Lazio/Università. La Convenzione prevede 25 posti ogni anno; perciò l Ospedale cura la formazione di circa 100 studenti Infermieri (del primo, secondo, terzo anno e anni fuori corso). Il Corso di Laurea, triennale, prevede una preparazione teorico-pratica. Le lezioni sono svolte in prevalenza da docenti (medici, infermieri, psicologi, biologi) dipendenti dall Ospedale e da circa dieci docenti esterni. Tutti i docenti del ruolo sanitario sono nominati con decreto rettorale e figurano come professori a contratto. Per quanto riguarda il tirocinio gli studenti sono seguiti e valutati dal personale infermieristico dell Ospedale sugli obiettivi formativi concordati con la Direzione Didattica. 16

17 L organico del Corso è composto da una Coordinatrice, in possesso della Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche e riconosciuta come Direttrice di sede dal Presidente del Corso di Laurea di Tor Vergata, prof. Augusto Panà ; da una Coordinatrice delle lezioni, in possesso della Laurea Specialistica in Scienze Infermieristiche e Ostetriche con incarico di vice Direttrice;da due Coordinatrici del Tirocinio, in possesso dell Abilitazione a Funzioni Direttive. Il personale infermieristico del Corso di Laurea è sempre stato costituito da Coordinatori dell organico dell Ospedale. PROPOSTE DI CRITERI DI QUALITA Direzione delle Professioni Sanitarie Il miglioramento dell'erogazione del processo assistenziale è possibile grazie allo sviluppo di approfondite competenze professionali e l'acquisizione di specifiche metodologie e di modalità operative, tali da affrontare e dare soluzione ai problemi prioritari di salute e di qualità dei servizi, in un'ottica più ampia di attenzione all'organizzazione, alla struttura, ai processi e alle risorse con le quali si opera in termini di efficienza raggiunta (saper fare ) e di competenza dimostrata (sapere e saper essere ). "La verifica e revisione della qualità é la misura del livello reale della qualità dei servizi erogati sommata agli sforzi fatti per modificarne quando necessario, le caratteristiche, alla luce dei risultati della misurazione stessa" 1. La VRQ può essere intesa come un processo dinamico e continuo che, partendo dall'osservazione quotidiana dell'assistenza, ne individua le carenze e si propone di risolverle. La VRQ è caratterizzata da vari elementi, quali: la centralità dell' utente, la multidisciplinarietà (tutti gli operatori sono coinvolti), 1 HANNU, VUORI, Verifica e revisione della qualità nei servizi sanitari, concetti e metodologia, Edimedica Due, Edizione Italiana,

18 la finalità non punitiva (raggiungere obiettivi e non sanzionare errori), l accessibilità (il sistema informativo è aperto). Sono molti i motivi per cui è importante monitorare e verificare la qualità dell assistenza infermieristica. Innanzitutto è fondamentale per noi infermieri monitorare continuamente la qualità dell'assistenza erogata poiché solo in questo modo e possibile documentare se la nostra attività viene esercitata rispettando le linee guida, i protocolli e soprattutto il codice deontologico. Infatti, osservare il codice deontologico significa garantire un' assistenza infermieristica di qualità sia dal punto di vista tecnico che scientifico, umano e morale, ma soprattutto un'assistenza in piena autonomia,naturalmente sempre tenendo presenti i valori dell Ordine secondo la gestione carismatica. E quindi importante che gli infermieri si autovalutino e che verifichino continuamente la qualità dell'assistenza erogata proprio perché in questo modo si possono constatare le carenze e vi si può porre rimedio. Con i sistemi di VRQ si possono individuare le aree di spreco e, le aree assistenziali in cui c'è bisogno di maggiore impegno. Per i pazienti è importante avere delle garanzie ed è per questo che ci sono pressioni internazionali e sul piano legislativo affinché tutti i servizi sanitari adottino sistemi di VRQ al fine di garantire livelli assistenziali idonei alle richieste della popolazione. Si sono perciò elaborati i criteri e indicatori di qualità come descritti nella Tabella 5. 18

19 Tab.5 - Direzione Professioni Sanitarie CRITERI INDICATORI DI STRUTTURA INDICATORI DI PROCESSO INDICATORI DI RISULTATO 1. Accoglienza del Personale Neoassunto Colloquio iniziale Manuale informativo sull Organizzazione dell Assistenza e sull Ordine di S. Giovanni di Dio Disponibilità al colloquio da parte del Personale della Direz.Profes.Sanit. Consegna Manuale di Accoglienza del Nuovo Assunto Inserimento nell equipe Partecipazione alle attività dell Ospedale secondo lo stile di S. Giovanni di Dio Corso formativo/informativo Agevolazione partecipazione al Corso Interiorizzazione delle norme e orientamento all interno della Struttura 2. Presenza Personale adeguato per Quantità e Qualità Programmazione delle necessità di risorse assistenziali da parte del Responsabile della Direz.Profess.Sanitarie Raccolta e valutazione delle proposte inoltrate dai Dipartimenti in merito al fabbisogno di risorse umane Garanzia della presenza degli organici come programmato Organizzazione in collaborazione dell Area delle Risorse umane del reclutamento delle risorse Adozione di strumenti flessibili per il reclutamento del personale Assegnazione del Personale nei tempi opportuni Partecipazione alla definizione dei criteri organizzativi assistenziali in tema di gestione del personale Assegnazione delle risorse ai Dipartimenti sulla base delle priorità organizzative assistenziali Soluzioni organizzative assistenziali 19

20 Servizio di Medicina Preventiva e/o Medicina del Lavoro Le fonti principali a cui si è attinto per la scelta dei criteri riguardo al Servizio di MP sono : IL CODICE INTERNAZIONALE DI ETICA per GLI OPERATORI DI MEDICINA DEL LAVORO ( ICOH), La Legislazione vigente italiana ed europea, SISTEMA DI QUALITA della norma UNI- EN ISO Tali documenti mettono in risalto gli obiettivi primari : la tutela della salute, la sicurezza degli Operatori il tutto in un ambiente di lavoro sicuro 20

21 Tab.6 -Servizio di Medicina Preventiva Igiene Ospedaliera e Medicina del Lavoro CRITERI INDICATORI DI STRUTTURA INDICATORI DI PROCESSO INDICATORI DI RISULTATO TUTELA SALUTE Presenza di Procedure per la Sorveglianza Sanitaria dei lavoratori (PpSS) : Preventive Periodiche Straordinarie Diffusione e distribuzione a tutti i lavoratori, in tutte le UO delle PpSS Percentuale n. lavoratori visitati / n. lavoratori NSP disertori AMBIENTE DI LAVORO SICURO Presenza di Istruzioni Operative Per il Controllo delle Infezioni Correlate Pratiche Assistenziali ( ICPA ) Diffusione e presenza in tutte le UO Delle Istruzioni Operative ICPA Percentuale Numero pz. ICPA / N. pz. Ricoverati UO SICUREZZA del Paziente e dell Operatore Presenza di Protocolli - Procedure per gli Infortuni Professionali / Malattie Professionali Diffusione e conoscenza dei Protocolli - Procedure in tutte le UO Percentuale Numero infortuni / n. lavoratori 21

22 Corso di Laurea in Infermieristica Le fonti prioritarie a cui si è attinto per la formulazione dei criteri riguardo ai CLI sono i documenti del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario (CNVSU); tali documenti indicano la trasparenza nella comunicazione come obiettivo primario. Nel caso del sistema universitario la trasparenza rappresenta un requisito multidimensionale : il risultato cioè di una serie di azioni complementari che gli Atenei devono produrre al fine di assicurare una corretta comunicazione verso l interno e l esterno; concetto essenziale in una visione di affermazione del dovere della comunicazione da parte delle Pubbliche Amministrazioni e, quindi, anche delle università. 2 Segue poi la qualità dei processi formativi, le risorse di docenza di ruolo e le risorse strutturali. I criteri e gli indicatori proposti nella Tabella 7 non sono sufficienti per un esaustivo controllo di gestione della qualità, ma possono costituire una sintesi significativa; ogni sistema di Quality Management, infatti, opera una scelta di alcuni criteri e indicatori emergenti o multidimensionali che riescano a rappresentare la realtà, di per sé molto più variegata e complessa. Il secondo criterio: Accoglienza dello studente e personalizzazione del percorso formativo, è una scelta particolare che caratterizza il luogo formativo secondo lo stile ispirato al carisma juandediano dell Ospitalità. Questo aspetto vuole arricchire gli indicatori di risultato sui numeri di studenti che abbandonano, che riescono a laurearsi in tre anni o che vanno fuori corso, con aspetti umanizzanti, che mettano veramente al centro lo studente in formazione. Il criterio di performance non è quindi la quantità di studenti che terminano il percorso, ma la qualità di tale percorso e le proposte che si riescono a fare a giovani che, oltre che diventare infermieri, stanno maturando come persone, come cittadini e come futuri potenziali collaboratori delle opere dei Fatebenefratelli. 2 Mario Porcellini, Gruppo di lavoro sull accreditamento del CNSVU (maggio 2005). 22

23 Tab. 7 -Corso di Laurea in Infermieristica CRITERI INDICATORI DI STRUTTURA INDICATORI DI PROCESSO INDICATORI DI RISULTATO 1. Trasparenza nella comunicazione 2. Accoglienza dello studente e personalizzazione del percorso formativo Presenza Regolamento Didattico Presenza di Documenti sulla mission e il Carisma di San Giovanni di Dio Presenza di mensa Presenza di obiettivi formativi: comportamentali, gestuali e cognitivi graduali nei tre anni Presenza di personale dedicato e formato al tutoraggio Presenza di documentazione didattica Diffusione e distribuzione del Regolamento agli studenti Inserimento di seminari a tema facoltativi di sede nel Piano Formativo annuale Gli orari della mensa sono compatibili con gli orari dell attività formativa Aggiornamento degli obiettivi, utilizzo degli obiettivi nella valutazione del tirocinio e negli esami Ogni anno si svolgono corsi di formazione ai tutor clinici. Gli strumenti sono compilati e consegnati entro le scadenze stabilite. Pubblicazione documenti dell applicazione del regolamento (ammissione/esclusione esami, fogli di registrazione presenze ecc.) Presenza degli studenti ai seminari (Comportamenti coerenti al Carisma durante il tirocinio e il corso di studi) Almeno due volte ogni anno lo studente ha un colloquio di orientamento e valutazione globale con i tutor Percentuale studenti in corso sul totale degli studenti Durante ogni esperienza di tirocinio si documenta una valutazione formativa in itinere ed una sommativi finale 23

24 PARTE IV - CONCLUSIONI 24

25 CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE Il gruppo di lavoro ha prodotto tre schemi di indicatori di qualità, specifici per la Direzione delle Professioni Sanitarie, per il Servizio di Medicina Preventiva e per il Corso di Laurea, rinunciando per il momento a sperimentarli negli altri centri a causa delle considerazioni esposte nelle pagine precedenti. Tali indicatori potrebbero essere utilizzati ed il gruppo di ricerca si rende disponibile a collaborare con le Direzioni coinvolte per elaborare un sistema di controllo di qualità e conseguente accreditamento. Per coinvolgere percentuali sempre più ampie di professionisti nel processo di valutazione interno, al fine di perseguire l obiettivo del miglioramento continuo, il Gruppo di Ricerca propone di progettare nel piano formativo aziendale eventi di Formazione sulla Qualità, rivolti ai Coordinatori, e agli operatori delle professioni sanitarie. Tali eventi dovrebbero sensibilizzare i partecipanti al concetto di qualità e di implementazione della stessa, dando strumenti operativi che possano essere immediatamente e quotidianamente applicati dall équipe di lavoro. 25

26 BIBLIOGRAFIA Davi F; Stillo P; De Feo C; Divo A; Esposito G; Follador E; Moschella S; Terentieva I; Venaruzzo S I piani di apprendimento: l esperienza di un approccio innovativo nella formazione infermieristica Rivista Dell Infermiere (RIV INFERM), 1998 Apr-Jun; 17(2): Binetti P, Flora C, Ferrazzoli F. Tutorship as a strategy por personal improvement: the student as a resource [Italian]. International Nursing Perspectives (INT NURS PERSPECT), 2002 Sep-Dec; 2(3): Binetti P. Evaluation of scholarship of teaching [Italian]. International Nursing Perspectives (INT NURS PERSPECT), 2002 Jan-Apr; 2(1): (28 ref) Atti del Seminario su L accreditamento dei corsi di studio: possibili indicatori e soglie 21 giugno Facoltà di Scienze Politiche, Università di Roma Tre Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio Fatebenefratelli Carta dell ordine L assistenza ai malati e ai bisognosi secondo lo stile di San Giovanni di Dio Miligraf, Roma

27 Doran I., O Brien-Pallas L., L., Sidani S., McGillis Hall L., Petryshen P., Hawkins J., Watt-Watson J., Thomson D. Valutazione degli esiti sensibili all assistenza infermieristica per una assistenza di qualità International Nursing Perspectives (INT NURS PERSPECT), 2003 Sept-Dec; 3(3): Nursing Oggi, n 1, 1997 Teoria e metodi: costruzione di indicatori di qualità a partire dalla Carta dei servizi Panorama della Sanità, n 28, 1999 Valutare la qualità Mecosan, n 29, Sez. 3a Il sistema qualità ISO (Bianchi e Altri, 1996) Qualità e Sicurezza, n 44, 1998 Strategie per la qualità nelle strutture sanitarie De Qualitate, Novembre 1998 La qualità totale del valore I Documenti di Panorama della Sanità, n 33, 1998 Metodologia Epidemiologica per il perseguimento della Qualità Totale Federazione Nazionale Collegi IPASVI QUALITA, ACCREDITAMENTO, INDICATORI Logiche e percorsi per un ruolo degli infermieri nella valutazione dell assistenza 1998, ROMA : S. Tonelli - S.Beccastrini A. Gardini PICCOLO DIZIONARIO DELLA QUALITA ad uso degli operatori sociali e sanitari TOSCA Editoriale 1994 Piccoli Saggi : 6-32 S. Tonelli, M. Ronchetti, G. Geraci, G. Caracci a cura di Quaderno di Formazione - Azienda Sanitaria ROMA C Introduzione alla QUALITA ED. ASL C 2001 :

28 Siti consultati: MINISTERO DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario ( consultazione del 19/02/08) Definizione di criteri per la classificazione e la valutazione delle caratteristiche dell offerta formativa universitaria aprile (consultazione del 24/11/08) CODICE ETICO INTERNAZIONALE PER GLI OPERATORI DELLA MEDICINA DEL LAVORO (consultazione del 04/09/08) Università PISA Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro - IL SISTEMA QUALITA (consultazione del 04/09/08) Norma UNI-EN ISO 9002 Testo Unico DLgs 81/2008 sulla Sicurezza del Lavoro (consultazione del 04/09/08) Direzione Presidi Ospedalieri: Savona Alberga Cairo Montenotte Piano Sviluppo Sistema gestione Qualita asl2.liguria.it (consultazione del 04/09/08) 28

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