ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "ALLEGATO 1 CAPITOLATO TECNICO"

Transcript

1 Comune di Terzigno (Na) ALLEGATO 1 AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125, COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 DELLE ATTIVITÀ DI RILIEVO ED INDAGINE PROPEDEUTICHE ALLA PROGETTAZIONE DEGLI INTERVENTI DI MITIGAZIONE DEL TRASPORTO SOLIDO IN LOCALITA CAMPITELLI NEL COMUNE DI TERZIGNO (NAPOLI) C.I.G.: B14 C.U.P.: I38F

2 INDICE 1 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO Finalità dell affidamento Oggetto dell affidamento e attività previste Osservanza di leggi e norme tecniche Sicurezza ATTIVITÀ PRELIMINARI PER LA CAMPAGNA GEOGNOSTICA Accesso alle aree per lo svolgimento delle attività e indagini catastali Attività preliminari in campo e allestimento del cantiere SPECIFICHE TECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DEL RILIEVO Attività da svolgere Rilievo aerofotogrammetrico Ripresa aerofotogrammetrica Inquadramento geodetico Campagna topografica di appoggio Restituzione Ricognizione Editing grafico Vestizione grafica e plottaggio Ortopiano digitale Requisiti di conformità Elaborati da fornire Rilievo con tecnica LIDAR Requisiti della strumentazione e documentazione richiesta Qualità metrica e caratteristiche prestazionali Progetto del rilievo Esecuzione del rilievo Utilizzo del GPS Periodo delle misure Trattamento dei dati Controlli di qualità interni Elaborati da fornire SPECIFICHE TECNICHE PER L ESECUZIONE DI SONDAGGI GEOGNOSTICI Requisiti generali Posizionamento dei sondaggi Esecuzione dei sondaggi Programma di perforazione Prelievo di campioni indisturbati per prove geotecniche... 17

3 4.5 Esecuzione di Prove Penetrometriche Dinamiche (S.P.T.) SPECIFICHE TECNICHE PER L ESECUZIONE DELLE ANALISI GEOTECNICHE DI LABORATORIO Requisiti generali del laboratorio Identificazione e conservazione dei campioni Programma delle prove e documentazione da fornire Esecuzione delle prove Apertura e descrizione dei campioni Prove da effettuare Normativa di riferimento per l esecuzione delle prove Documentazione da consegnare SPECIFICHE TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DEI PROFILI SISMICI A RIFRAZIONE SPECIFICHE TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DEI PROFILI ELETTRICI MULTIELETTRODICI (TOMOGRAFIE GEOELETTRICHE) DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE E REPORT FINALE INDAGINI GEOGNOSTICHE Documentazione da produrre e report finale Specifiche per elaborazione e interpretazione dei dati GESTIONE DEI RIFIUTI QUALITÀ E SICUREZZA... 35

4 1 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO 1.1 FINALITÀ DELL AFFIDAMENTO Finalità dell affidamento è l esecuzione delle indagini geognostiche e geotecniche e dei rilievi topografici propedeutici alla progettazione degli interventi di mitigazione del trasporto solido proveniente dai versanti e dalle fiumare vesuviane lungo la Via Pedemontana Zabatta in loc. Campitelli nel Comune di Terzigno (Provincia di Napoli). Tali interventi si inquadrano all interno della Convenzione Quadro stipulata tra il Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Sogesid S.p.A. per la realizzazione di interventi di bonifica dei siti inquinati e potenziamento delle strutture relative al ciclo delle acque reflue previsti nell Accordo di Programma Strategico per le Compensazioni Ambientali nella regione Campania del 18 Luglio 2008 e successivo Atto Modificativo dell'8 aprile In particolare, le attività oggetto del presente affidamento sono relative all intervento n. 18 dell All. 1 al Verbale della seduta del del Comitato di Indirizzo e Controllo dell Accordo su citato: Comune di Terzigno - Completamento della rete fognaria comunale. Ampliamento rete fognaria della periferia Boccia al Mauro, canaletta di gronda lungo la via Pedemontana Zabatta in loc. Campitelli, (Cod. Commessa Sogesid COM218). 1.2 OGGETTO DELL AFFIDAMENTO E ATTIVITÀ PREVISTE Il servizio oggetto dell affidamento è costituito, in via esemplificativa, dalle seguenti attività: - attività preliminari: ricerca catastale, piano particellare, autorizzazioni per l accesso alle aree oggetto degli interventi; - rilievo aerofotogrammetrico e rilievo Lidar; - sondaggi geognostici; - Standard Penetration Test (S.P.T.); - tomografie geoelettriche; - profilo sismico a rifrazione; - prelievo, conservazione, trasporto e analisi di laboratorio chimico-fisiche di campioni di terreno. I punti di campionamento stabiliti e l area da rilevare sono riportate nella cartografia fornita dalla Sogesid. Tutte le attività dovranno essere svolte secondo le modalità dettagliate nel seguito del presente documento. In dettaglio le indagini da eseguire sono riportate nella tabella 1.1. seguente. Tabella 1.1. Attività oggetto dell affidamento DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ QUANTITÀ Attività preliminari 1. Esecuzione di rilievo aerofotogrammetrico e rilievo Lidar 130 ha 2. Sondaggi geognostici (alla profondità di 30 m) n Prelievo di campioni nei sondaggi e prove geotecniche in laboratorio n Prove penetrometriche dinamiche (SPT) n Profili sismici a rifrazione n. 6x 100 m = 600 m 6. Profili elettrici multi elettrodici (tomografie geoelettriche) n. 6x 100 m = 600 m 1

5 1.3 OSSERVANZA DI LEGGI E NORME TECNICHE Le norme da osservare per l esecuzione delle attività di cui al presente documento, oltre alle norme tecniche specifiche richiamate nel seguito per ciascun tipo di attività, sono a titolo esemplificativo e non esaustivo, le seguenti: Decreto legislativo 12 aprile 2006, n.163 Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e s.m.i.; D.P.R. del 5 ottobre 2010, n.207 Regolamento di esecuzione ed attuazione del D. Lgs. 12 aprile 2006, n.163, recante Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE e s.m.i.; Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152 "Norme in materia ambientale" e s.m.i.; Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro " e s.m.i.; Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008 Norme tecniche per le costruzioni, pubblicato nella G.U. del n. 29 e s.m.i.; Circolare del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni del 7 marzo 2008; Decreto ministeriale 19 aprile 2000, n. 145 Regolamento recante il capitolato generale d appalto dei lavori pubblici, ai sensi dell articolo 3, comma 5, della legge 11 febbraio 1994, n. 109 e s.m.i.; Legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i. Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al governo in materia di normativa antimafia e s.m.i.; Decreto Legislativo 6 settembre 2011 n Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione e s.m.i., nonche nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136 e s.m.i.; Legge 31 maggio 1965 n.575 art Disposizioni contro la mafia e s.m.i.; Decreto legislativo giugno 2010, n. 128 e s.m.i.. Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i., recante norme in materia ambientale, a norma dell articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69 e s.m.i.; Decreto Legislativo 16 gennaio 2008, n.4 - Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale e s.m.i.; Decreto 5 aprile 2006, n. 186 e s.m.i.: Regolamento recante modifiche al decreto ministeriale 5 febbraio 1998 «Individuazione dei rifiuti non pericolosi sottoposti alle procedure semplificate di recupero, ai sensi degli articoli 31 e 33 del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n. 22» e s.m.i.; D.M. 10 agosto 2012, n Regolamento recante la disciplina dell'utilizzazione delle terre e rocce da scavo. 1.4 SICUREZZA L Affidatario si obbliga, durante l esecuzione delle attività, ad osservare e far osservare scrupolosamente tutte le norme di legge per la prevenzione infortuni, igiene sul lavoro e buona tecnica, e in particolare quanto stabilito dal Decreto legislativo 9 aprile 2008, n.81 Attuazione dell'art. 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro " e s.m.i.. In particolare, l Affidatario è soggetto alla piena e scrupolosa osservanza di quanto esposto nella normativa vigente in materia di sicurezza sul lavoro. Tutto il personale dell Affidatario operante nel sito dovrà essere dotato di idonei Dispositivi di Protezione Individuale delle vie respiratorie e di un sufficiente numero di indumenti protettivi completi ed a norma. L Affidatario rimane comunque unico responsabile della sicurezza durante l espletamento delle attività. 2

6 2 ATTIVITÀ PRELIMINARI PER LA CAMPAGNA GEOGNOSTICA 2.1 ACCESSO ALLE AREE PER LO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ E INDAGINI CATASTALI Le autorizzazioni relative all accesso alle aree private interessate dalle indagini, dovranno essere richieste a cura dell Aggiudicatario. Eventuali spese saranno a carico dell Aggiudicatario. L identificazione delle Ditte proprietarie delle aree interessate dalle attività di indagine deve essere fornita dall Affidatario, mediante la redazione, a partire dalla cartografia fornita da Sogesid, del relativo piano particellare, costituito da un elenco con i dati relativi ad ogni particella catastale, con le relative visure catastali e gli estratti di mappa. 2.2 ATTIVITÀ PRELIMINARI IN CAMPO E ALLESTIMENTO DEL CANTIERE Prima di dar corso alle attività di indagine deve essere allestita l area di cantiere. Sarà cura dell Affidatario adoperarsi per reperire gli spazi necessari all allestimento del cantiere comprese le aree eventualmente necessarie al ricovero dei mezzi e delle strumentazioni di campo, nonché dell eventuale deposito dei materiali di risulta solidi e liquidi in attesa del successivo recupero/smaltimento presso impianti autorizzati. L Affidatario dovrà provvedere a predisporre, se necessaria, una recinzione provvisoria intorno all area logistica di cantiere; tale recinzione dovrà essere realizzata con pannelli in rete elettrosaldata e appoggio in blocchi di cls prefabbricato e resterà sul sito per il tempo necessario allo svolgimento delle attività. All esterno della recinzione provvisoria intorno all area logistica di cantiere dovrà essere installata la segnaletica di sicurezza prevista per legge. Preliminarmente all inizio delle attività di campo si dovrà inoltre verificare l accessibilità a tutte le zone di indagine. In relazione allo stato di fatto l Affidatario dovrà procedere all eventuale realizzazione di piste di accesso ai punti di perforazione, anche tramite eventuale decespugliamento e successiva gestione e smaltimento degli sfalci prodotti. Resta inoltre a carico dell Affidatario l ottenimento di tutti i permessi necessari all accesso alle aree di proprietà privata. La Sogesid provvederà comunque a svolgere attività di supporto nell ottenimento dei necessari permessi. 3

7 3 SPECIFICHE TECNICHE PER LA REALIZZAZIONE DEL RILIEVO 3.1 ATTIVITÀ DA SVOLGERE L attività riguarda l esecuzione di: rilievo aerofotogrammetrico; rilievo LIDAR; produzione di cartografia tecnica numerica; da eseguirsi nell ambito del territorio comunale di Terzigno a monte di via Vecchia Campitelli. Il rilievo deve interessare l intera area rappresentata indicativamente nell immagine seguente, della superficie di 130 ha. AREA OGGETTO DI RILIEVO 3.2 RILIEVO AEROFOTOGRAMMETRICO Ripresa aerofotogrammetrica La ripresa aerofotogrammetria a colori deve essere eseguita ad una quota idonea ad ottenere una scala lastra compresa fra 1:8.000 e 1:10.000, con scala apparente per ogni strisciata. La focale da utilizzare deve essere di 152 mm o di caratteristiche equivalenti superiori. 4

8 La ricopertura longitudinale (tra fotogrammi consecutivi appartenenti alla stessa strisciata) deve essere pari al 60%. La ricopertura trasversale (tra due strisciate adiacenti) deve essere pari al 20%. Le riprese devono essere eseguite nelle ore a cavallo del mezzogiorno solare. I fotogrammi devono presentarsi nitidi, privi di nubi o di ombre da esse provocate. L impresa esecutrice è tenuta ad adempiere, con ogni onere e spese a proprio carico, a tutti gli obblighi di legge circa le autorizzazioni da chiedersi alle Autorità competenti, civili e militari. In ogni caso deve essere redatto il progetto di ripresa da sottoporre, prima della missione operativa, alla Sogesid spa per il relativo assenso. Della camera aerofotogrammetria utilizzata deve essere fornito alla Sogesid il certificato di calibrazione Inquadramento geodetico L intero territorio oggetto dello studio deve essere inquadrato geodeticamente con collegamento alla rete IGM 95. A collegamento eseguito deve essere creata una sottorete locale mediante determinazione e materializzazione di almeno tre capisaldi distribuiti nell area di studio. Detti capisaldi di proprietà della Sogesid spa, opportunamente monografati secondo uno schema proposto dalla ditta aggiudicataria, costituiranno altrettanti punti di partenza (perfettamente omogenei con la cartografia tecnica-numerica alla scala prodotta) per un eventuale successivo intervento topografico e/o territoriale (progettazioni, pianificazioni, realizzazioni di opere, etc.). Il progetto di inquadramento geodetico e della determinazione della sottorete locale deve essere sottoposto, prima della realizzazione, all approvazione della Sogesid Campagna topografica di appoggio Gli stereogrammi devono essere poggiati plani metricamente ed altimetricamente mediante campagna topografica a terra, con l utilizzo di strumentazione satellitare GPS. Di tutti i punti determinati ed utilizzati per l appoggio deve essere consegnata apposita monografia secondo uno schema proposto dalla ditta aggiudicataria. Dopo la determinazione e la verifica dei punti prescelti per l appoggio degli stereogrammi, si deve quindi procedere alla triangolazione aerea delle strisciate fotogrammetriche su stereo restitutore analitico, equipaggiato con software dedicato, allo scopo di conferire a tutto il lavoro una maggiore rigorosità di calcolo ed omogeneità di precisione Restituzione La restituzione deve essere eseguita su stereorestitutore analitico di alta precisione e/o stazione digitale tipo HELAVA ed adottare tutte le prescrizioni tecniche previste per le rappresentazioni territoriali da Sogesid. Prima della fase di restituzione devono essere concordati con la Sogesid i contenuti della legenda, anche in funzione di esigenze particolari, differenziando in ogni caso (a titolo esemplificativo) i seguenti particolari: Viabilità autostrade, raccordi autostradali; strade statali e provinciali; strade secondarie; strade carrozzabili; strade in costruzione; strade campestri; mulattiere; sentieri; ponti; piazze; verde pubblico e alberature; scale e simili; marciapiedi. 5

9 Edifici civili; industriali; ospedali; amministrativi; religiosi; scuole; strutture adibite al pubblico spettacolo; impianti sportivi; castelli; ruderi; cimiteri; silos; tettoie; baracche; serre; prefabbricati; containers. Elementi divisori muri in cemento; muri a secco; staccionate; siepi cancellate. Curve di livello direttrici, intermedie, ausiliarie, di incerta determinazione, punti di quota. Elementi artificiali del terreno Acque scarpate; muri di sostegno. sorgenti, fontane, pozzi; fiumi e torrenti, fossi, ruscelli, canali, briglie; sifoni e vasche, serbatoi, impianti di depurazione. Tutti i punti devono essere determinati plano-altimetricamente e visualizzabili a video sia in modo grafico che numerico Ricognizione Questa fase riguarda la verifica ed il controllo sul territorio della rappresentazione territoriale ottenuta nella fase di restituzione. Se necessario devono essere apportate le correzioni del caso anche integrando la cartografia con quei particolari non restituiti perché poco visibili o perché coperti da vegetazione. Deve essere effettuata, inoltre, la raccolta di tutta la toponomastica. Infine, devono essere inserite in questa fase tutte le osservazioni ed i suggerimenti che la Sogesid riterrà opportuno formulare Editing grafico In tale fase devono essere riportate sulla cartografia restituita, con l ausilio di stazioni videografiche, tutte le correzioni ed integrazioni rilevate nella fase precedente. La fase di editing deve consistere, inoltre, in alcune operazioni sugli elementi vettoriali (polilinee) e puntiformi (punti isolati), costituenti gli oggetti cartografici numerici, e sui files complessivi, ovvero: chiusura poligonali con aggancio linee (aree chiuse); controllo delle incongruenze geometriche; 6

10 controllo altimetria; controllo toponomastica; controllo nel formato di uscita dei dati numerici. L editing, come in precedenza la restituzione, deve essere compatibile con software CAD Vestizione grafica e plottaggio In questa fase i files numerici del territorio devono essere elaborati con software dedicato, per l assegnazione dei pattern grafici (tipi linee, simboli, testi, etc.) da apposita libreria grafica predisposta per le diverse scale di plottaggio. La vestizione dei files deve essere effettuata impiegando un opportuno software elaborato per l ottimizzazione dell utilizzo degli stessi, non facendo loro perdere la caratteristica 3D anche dopo la vestizione. In tale fase si deve provvedere alla definizione della cornice, parametratura e legenda dei fogli secondo le istruzioni della Sogesid Ortopiano digitale Dagli stereogrammi utilizzati per la restituzione cartografica deve essere creato un ortopiano digitale, alla scala nominale 1:1.000, ma con la possibilità di eseguire zoomate fino alla scala 1:500 ed oltre. Le scansioni devono essere effettuate direttamente dalla bobina originale con scanner fotogrammetrico tipo LHZ DSW 500 a 1200 dpi ottici. L ortopiano deve essere poggiato sugli stessi punti utilizzati per l appoggio cartografico implementandoli, ove necessario, con punti estrapolati alla stazione videografica dalla cartografia tecnica numerica. L ortofotopiano deve avere una superficie pari a tutto il territorio cartografato Requisiti di conformità Tutte le operazioni devono essere eseguite da personale qualificato nel rispetto degli standard tecnici e delle norme vigenti, in particolare, per quanto riguarda i requisiti di qualità e di sicurezza Elaborati da fornire Devono essere forniti i seguenti elaborati: 1 serie completa di fotogrammi stereoscopici con stampa su carta a colori, con relativo piano di volo; 1 serie completa di fotogrammi stereoscopici in diapositive; Restituzione cartografica alla scala 1:1.000 con relativo quadro d unione; 1 ortopiano digitale alla scala nominale 1: Tutti i dati raccolti devono essere informatizzati con l ausilio di strumenti informatici, scelti tra i più diffusi ed aderenti agli standard di mercato. La fornitura su supporto informatico deve essere finalizzata al trasferimento, alla Sogesid, di tutte le conoscenze acquisite (inclusi eventuali modelli matematici e software sviluppati) nel corso del rilievo. Tutti i dati e gli elaborati dovranno essere compatibili con i software di cui dispone attualmente la Sogesid (Microsoft Office, Acrobat Standard, Autodesk Map 3d). 7

11 3.3 RILIEVO CON TECNICA LIDAR La fornitura ha per l oggetto l esecuzione di una campagna di telerilevamento con tecnica LIDAR (Laser Imaging Detection and Ranging) da piattaforma aeromobile. Dai dati grezzi dovranno essere ottenuti i modelli digitali di superficie DSM (Digital Surface Model) e del terreno DTM (Digital Terrain Model). La superficie oggetto della scansione LIDAR è la stessa individuata e descritta al punto 9.1 e si estende per circa 130 Ha Requisiti della strumentazione e documentazione richiesta Il sistema LIDAR dovrà possedere i requisiti minimi per garantire il raggiungimento delle precisioni e delle densità specificate al punto successivo. Il sensore LIDAR dovrà essere in grado di determinare almeno due distanze per ogni impulso laser (first-pulse, last-pulse). L Aggiudicatario dovrà consegnare alla Sogesid spa, insieme alla relazione indicata al successivo punto 3.3.2, tutta la documentazione tecnica descrittiva del sensore che intende utilizzare. Dovrà essere fornita relazione e documentazione da parte dell Impresa aggiudicataria anche sui software utilizzati e sulle procedure di elaborazione dei dati grezzi Qualità metrica e caratteristiche prestazionali Il territorio oggetto di rilievo dovrà essere rilevato con strumentazione e procedure in grado di garantire le seguenti prestazioni: - sqm altimetrico: 25 cm - sqm planimetrico: 50 cm - densità per mq: 1,5 punti - valori di risposta per impulso: >= Progetto del rilievo Prima di iniziare le attività operative, l Aggiudicatario dovrà consegnare alla Sogesid, per la sua approvazione, una relazione nella quale vengono descritte: le caratteristiche tecniche della strumentazione laser da utilizzare per il rilievo e le modalità di calibrazione del sistema; il piano di volo delle riprese laser con la suddivisione in blocchi omogenei e le modalità del rilievo che consideri la particolare morfologia del territorio da rilevare. Dovrà essere prevista una sovrapposizione laterale tra le strisciate non inferiore al 20%. Il piano di volo dovrà essere presentato su cartografia alla scala 1: e in forma numerica in formato shapefile sovrapposto a cartografia raster o vettoriale. La scelta della quota di volo dovrà garantire la densità dei punti e la precisione plano-altimetrica richiesta; i parametri tecnici e analitici di volo e le impostazioni della strumentazione che si intendono adottare affinché siano rispettate la qualità metrica e la densità dei punti sul terreno indicati al punto precedente; l individuazione e la localizzazione delle stazioni GPS di riferimento a terra per i voli di ripresa Lidar e l accertamento delle condizioni di ricezione dei segnali satellitari e di omogeneità alla rete RDN con riferimento agli elementi esposti ai successivi punti e 9.3.5; le tecniche di trattamento dati, l hardware, il software e gli algoritmi che si intende utilizzare, specificando nomi e versioni; 8

12 la procedura di generazione dei modelli digitali; il piano di dettagliato delle attività articolato e illustrato seconda la forma del Cronoprogramma Esecuzione del rilievo Le scansioni LIDAR dovranno essere eseguite nel rispetto di tutti i requisiti richiesti dalla tecnica più aggiornata, includendo l uso di sistemi GPS aerotrasportati integrati con sistemi inerziali per la determinazione dei tracciati delle traiettorie effettuate dal sensore. In funzione dell andamento e dell assetto plano-altimetrico della superficie di ripresa dovranno essere progettati e realizzati insiemi omogenei di strisciate (blocchi) e si dovrà provvedere all inserimento di strisciate trasversali in testa ed in coda a ciascun blocco di analogo sviluppo longitudinale. Ogni blocco, anche se volato in epoca differente, dovrà avere, rispetto a quelli ad esso adiacenti una zona di sovrapposizione sufficiente a garantire la continuità della copertura e a permettere il controllo della corretta georeferenziazione dei dati acquisiti. All interno dell area di lavoro l Impresa dovrà predisporre opportune aree-test sulle quali verrà eseguita la calibrazione dei sensori e verificata la stabilità della calibrazione ad ogni missione. I dati relativi alle areetest, ossia i report, i dati laser del volo, la traiettoria GPS del volo di calibrazione e la documentazione sull elaborazione dei dati INS/GPS dovranno essere consegnati alla Sogesid unitamente ad una relazione in cui vengano descritte le modalità utilizzate nel rilievo e le analisi statistiche di confronto con i dati desunti dal volo LIDAR sulle medesime aree. Ogni missione deve acquisire i dati di almeno un area di test. Se gli errori residui (cioè dopo l applicazione dei parametri di calibrazione e l eventuale correzione dei sistematismi descritta al successivo punto 3.3.7) eccedono i valori indicati al punto 3.3.2, l Impresa è tenuta a ripetere la ripresa Utilizzo del GPS Durante le riprese devono essere attivi sul terreno almeno tre ricevitori con le medesime caratteristiche di quello a bordo, oppure utilizzate almeno tre stazioni permanenti appartenenti alla RDN o alla rete regionale (con intervallo di campionamento a 1 secondo). Le distanze tra i ricevitori non devono essere inferiori a 10 km, mentre quelle tra il vettore aereo ed i ricevitori a terra non devono mai superare i 30 km per il ricevitore più vicino e i 50 km per quello più lontano. I tre ricevitori devono essere in stazione su vertici di coordinate note nel sistema di riferimento definito dalla rete geodetica nazionale e ciascuno deve tracciare almeno 5 satelliti tra quelli ricevuti sull aereo. Poiché le stazioni di riferimento a terra consentono di determinare più soluzioni indipendenti per ciascun centro di presa, la Ditta può, giustificando le scelte fatte, definire la posizione impiegando una combinazione lineare delle diverse soluzioni. Le stazioni a terra dovranno essere scelte in modo da garantire la migliore soluzione per ognuno dei blocchi in cui sarà suddiviso il territorio da rilevare Periodo delle misure L acquisizione dovrà essere effettuata nel periodo di minor copertura vegetazionale, in assenza di manto nevoso e di nubi. In ogni caso tutte le riprese dovranno avvenire con condizioni di terreno asciutto. Le date delle riprese dovranno essere concordate con la Sogesid, in modo da assicurare la sussistenza di idonee condizioni per il rilievo. 9

13 3.3.7 Trattamento dei dati I dati acquisiti dovranno essere trattati dal punto di vista della georeferenziazione, tenendo conto di tutte le informazioni derivanti dalla rete GPS di terra, dai sensori GPS e dalle piattaforme inerziali di bordo al fine di definire in modo univoco il corretto posizionamento dei punti LIDAR nel sistema di riferimento adottato. Dalla scansione laser possono risultare alcuni punti anomali (outliers), sia sotto la superficie del terreno sia sopra di esso, a causa di echi dovuti a multipath, riflessioni su cavi aerei di linee elettriche, funivie, densi fumi, volatili ecc.). Una prima fase di ripulitura dei dati deve provvedere all eliminazione di tali punti. Dovranno essere utilizzate le breakline per vincolare la modellazione delle linee di costa, dei laghi e dei fiumi di grandi dimensioni o di particolare interesse. Se sono disponibili elementi vettoriali di qualità metrica non inferiore a quella del rilievo Lidar essi potranno essere direttamente utilizzati, con eventuale correzione planimetrica - purché di entità inferiore all accuratezza planimetrica di cui al precedente punto Qualità metrica e caratteristiche prestazionali, per adattarli orizzontalmente alla posizione delle corrispondenti linee di variazione altimetrica riconoscibili sulla nuvole di punti. In caso contrario, le breakline dovranno essere tracciate sui dati LIDAR, collegando opportunamente i punti della nuvola che corrispondono alle linee di costa o agli specchi e corsi d acqua sopra definiti; se disponibili, potranno essere utilizzate informazioni preesistenti (ortofoto, CTR, ecc...), anche se di qualità geometrica inferiore al LIDAR, come ausilio per il solo riconoscimento della presenza di tali oggetti sul territorio. Mediante algoritmi automatici e/o semiautomatici dovrà inoltre essere eseguita la diversa classificazione di tutti i punti che non appartengono al terreno ( Overground : edifici, coperture arboree e vegetali, pali, tralicci, ecc...). Tale operazione potrà essere utilmente facilitata dalle informazioni desumibili dai prodotti cartografici forniti dalla Sogesid. La procedura e gli algoritmi utilizzati dovranno essere documentati mediante un apposita relazione. Dalle nuvole di punti classificate come terreno e non-terreno dovranno essere ricavati i modelli a maglia regolare DSM First pulse, DSM Last pulse e DTM, attraverso la creazione e l interpolazione di modelli di servizio a maglia triangolare (TIN). Le modalità di creazione e di interpolazione dei TIN dovranno essere approvate dalla Sogesid spa. Eventuali metodologie alternative per la generazione dei modelli a maglia regolare potranno essere concordate con la Sogesid. I modelli a maglia regolare rappresentano le seguenti superfici: DSM First pulse : terreni aperti, sommità di manufatti ed edifici, superficie superiore della nuvola di punti nelle zone con risposta ad echi multipli; DSM Last pulse : terreni aperti, sommità di manufatti ed edifici, superficie inferiore della nuvola di punti nelle zone con risposta ad echi multipli; DTM: andamento del solo terreno. Il modello è ottenuto dal DSM Last pulse mediante l eliminazione degli oggetti solidi in elevazione (edificato, manufatti ecc.); le parti di modello eliminate vengono sostituite con porzioni di superficie ottenute per interpolazione dei valori circostanti. Se nelle zone da rilevare sono presenti infrastrutture viarie sopraelevate dal terreno, quali svincoli, ponti, sovrappassi, viadotti, le parti di tali opere che si possono ritenere poggianti direttamente sul terreno (es. le rampe in rilevato) devono essere incluse nel DTM; le parti sospese generano invece una doppia modellazione: il terreno sottostante viene incluso soltanto nel DTM, mentre la superficie superiore si comporta come l edificato, partecipando ai DSM First pulse e Last pulse. In corrispondenza di depositi di materiale (impianti per il confezionamento di calcestruzzi, cave per la produzione di inerti) o di prodotti finiti o semilavorati nelle aree adiacenti edifici industriali che occupino estese porzioni di territorio, le modalità di generazione del DTM dovranno essere concordate con la Sogesid. I modelli a maglia triangolare sono prodotti di lavoro intermedio, non oggetto di consegna. È invece richiesta la consegna di una selezione di punti chiave della nuvola classificata come Ground, tale da consentire la creazione di un modello di superficie semplificato (spesso definito Keypoints Model), la cui 10

14 quota non si discosti più di 20 cm (o altro valore meno vincolante eventualmente indicato dalla committenza) da quella ottenuta con l insieme completo di punti. Il modello semplificato deve comunque garantire una densità di almeno 100 punti a km 2. Ogni missione deve acquisire i dati di almeno un area di test. Se le verifiche sulle aree di test dovessero evidenziare la presenza di un sistematismo, la Ditta deve informare tempestivamente la Sogesid e sottoporre per approvazione le procedure che intende adottare per la correzione del problema. Se non dovesse risultare possibile adottare una procedura in grado di garantire il rispetto delle accuratezze indicate al punto 3.3.2, la Ditta è tenuta a ripetere la ripresa Controlli di qualità interni L Aggiudicatario dovrà garantire l esecuzione dei lavori a regola d arte, verificare la qualità dei dati prodotti, nei limiti delle precisioni prescritte, e garantire inoltre la loro affidabilità in relazione ai fini preposti. L acquisizione dati geografici e la formazione dei prodotti richiesti sono sviluppati attraverso fasi operative distinte e successive, regolate ciascuna da specifiche prescrizioni tecniche, per cui i controlli di qualità degli elaborati intermedi devono avvenire in corso d opera, prima di ammetterli ad ogni altro successivo trattamento. Detti controlli dovranno avvenire secondo i parametri definiti dall International Standard Organization mediante la normativa ISO serie 9000, per la garanzia e l assicurazione della qualità Elaborati da fornire L Aggiudicatario dovrà fornire i seguenti documenti: grafico delle strisciate con i dati dei voli e i limiti dell area da rilevare; rapporti di volo; report dei dati laser del volo per ogni sessione di calibrazione eseguita, traiettoria del volo di calibrazione e documentazione sull elaborazione dei dati INS/GPS, che riporti le informazioni sulla qualità del dato GPS e inerziale e un indicazione sull accuratezza di determinazione della posizione del sensore al momento della misura; protocollo delle stazioni GPS permanenti, utilizzate per la correzione differenziale; dati GPS delle acquisizioni a bordo e delle stazioni a terra, in formato Rinex; report dei confronti tra i dati 3D acquisiti ed i dati plano altimetrici delle aree test, comprensivo del calcolo degli scarti delle misure eseguite ed opportuna analisi statistica degli stessi; relazione su procedure e algoritmi utilizzati per l eliminazione delle informazioni che non appartengono al terreno; garanzia scritta sui seguenti punti: non si sono verificati problemi tecnici durante i voli e l acquisizione dei dati; i dati non sono influenzati da offset, inclinazioni e curvature del volo e sono stati verificati; le aree misurate non presentano alcuna discontinuità di rilevamento. L elaborazione degli elaborati di consegna è basata sulla rappresentazione del territorio in scala nominale 1: La rappresentazione dell area dovrà essere tale da consentire la restituzione di tutte le sezioni necessarie per le verifiche di stabilità e per la ricostruzione della morfologia; in particolare, per quanto riguarda la natura del terreno e la copertura vegetale presente in sito, si dovranno rilevare ed indicare i tratti caratteristici, secondo la scala di valori di seguito riportata: 11

15 tratti con presenza di vegetazione composta prevalentemente da alberi di grande dimensione, con diametro superiore a 30 cm; tratti con presenza di vegetazione composta prevalentemente da alberi di media dimensione, con diametro inferiore a 30 cm; tratti con presenza di vegetazione composta prevalentemente da arbusti; tratti con presenza di vegetazione composta prevalentemente da erba; tratti con presenza di vegetazione composta prevalentemente da cespugli; tratti con prevalente presenza di roccia viva; tratti con prevalente presenza di materiali grossolani (ciottoli, blocchi e massi); tratti con prevalente presenza di materiali fini (argille, limi e sabbie). Dovranno altresì essere restituiti i profili e le sezioni delle principali aste individuate nella tavola inserita nel paragrafo 3.1 e di seguito elencate: tratto A-X-Y-Y1-Y4-Y8; tratto Y4-Y5-Y6; tratto Y5-Y7; tratto Y4-Y8; tratto Y1-Y3; tratto Y-Y2; tratto A-X-Z; tratto Z-Z1; tratto Z-Z2; tratto C-J; tratto A1-A2; tratto A-A1. Le sezioni fornite dovranno essere estese lateralmente alle sponde delle aste da rilevare per una larghezza di almeno 10 m in destra idraulica e 10 in sinistra idraulica; andranno rilevate tutte le discontinuità e le singolarità quali cambi di pendenza, variazione delle caratteristiche di scabrezza delle superfici interessate dal rilievo e della vegetazione. Particolare cura dovrà essere posta nella restituzione delle aree in cui sono previste le vasche di laminazione intermedie (in arancione nella tavola su citata). 12

16 4 SPECIFICHE TECNICHE PER L ESECUZIONE DI SONDAGGI GEOGNOSTICI 4.1 REQUISITI GENERALI L Affidatario deve attenersi a quanto qui definito, senza apportare variazioni al programma, alle attrezzature o alle modalità esecutive, che non siano state preventivamente approvate dalla Sogesid. Si fa presente che le specifiche tecniche riportate qui di seguito hanno carattere generale, mentre per quanto non specificato si farà riferimento alle seguenti raccomandazioni: A.G.I. (Associazione Geotecnica Italiana) - Raccomandazioni sulla Programmazione ed Esecuzione delle Indagini Geotecniche ; A.N.I.S.I.G. (Associazione Nazionale Imprese Specializzate in Indagini Geognostiche) Modalità tecnologiche e norme di misurazione e contabilizzazione per l esecuzione di lavori di indagini geognostiche. Tali norme si considerano accettate da parte dell Affidatario che dichiarerà, con la sottoscrizione del contratto, di conoscerle perfettamente. Durante l esecuzione delle indagini, potranno essere apportate modifiche alle modalità esecutive qualora le circostanze contingenti lo richiedano e solo in seguito ad autorizzazione della Sogesid, con cui in ogni caso l Affidatario è tenuto ad agire in accordo. Prima dell avvio delle indagini, saranno condotte tutte le attività necessarie affinché l esecuzione delle stesse avvenga in condizioni di sicurezza per i lavoratori impegnati. In particolare, dovrà essere verificata la stabilità dei terreni mediante rilievo geomorfologico di superficie, determinazione dei parametri geotecnici (angolo di attrito dei terreni ecc.), con conseguente recinzione delle aree a rischio d instabilità per impedirne l accesso ai lavoratori. L Affidatario applicherà quanto qui specificato, fornendo personale e attrezzature pienamente rispondenti alle esigenze qualitative dell indagine. L Affidatario deve assicurare, inoltre, a proprie spese e durante tutte le fasi di perforazione (installazione del cantiere, perforazione, cementazione, etc.) e di indagine, l'assistenza continuativa di un geologo, che sarà il Responsabile del cantiere. Il Responsabile del cantiere è tenuto a tenere in situ una copia del fascicolo, delle citate raccomandazioni A.G.I. e A.N.I.S.I.G. e degli eventuali documenti integrativi seguiti alla definizione particolareggiata delle attrezzature e delle modalità esecutive. Per una migliore gestione e un corretto svolgimento delle attività, entro 7 (sette) giorni dalla data di stipula del contratto, l Aggiudicatario dovrà presentare, per l approvazione da parte della Sogesid, un Programma dettagliato delle Attività con l indicazione giornaliera delle operazioni che si devono effettuare. Il Programma delle Attività dovrà indicare, per ciascun giorno di attività: le attività che saranno svolte; le aree interessate; il gruppo di lavoro, il tipo di personale, i mezzi e le attrezzature impiegati. La Sogesid si riserva il diritto di apportare al Programma tutte le modifiche utili o necessarie per la corretta esecuzione del servizio e per il coordinamento di tutti i soggetti interessati, senza che ciò possa costituire titolo per il riconoscimento di maggiori oneri. Al termine delle attività dovrà essere redatta una Relazione Descrittiva e prodotti gli elaborati grafici ed analitici utili a rappresentare le attività svolte ed i risultati ottenuti. Tutti i dati dovranno essere forniti sia in versione cartacea che digitale in formato editabile, in n. 2 copie. Le attività affidate dovranno essere eseguite con la più moderna strumentazione e con mezzi meccanici di nuova generazione, conformi alla Direttiva Macchine 2006/42/CE e al D. Lgs. n.17/2010 e s.m. e i., per 13

17 mantenere una produttività tale da assicurare la tempestiva ultimazione delle prestazioni richieste, da eseguire a perfetta regola d arte e secondo le prescrizioni stabilite e di seguito indicate. In particolare, i macchinari di perforazione devono essere di potenza adeguata e attrezzati per le prestazioni da eseguire. Qualora l attrezzatura di perforazione installata nel cantiere non fosse ritenuta idonea allo scopo, la Sogesid ha facoltà di richiederne l immediata sostituzione, sospendendo le indagini sino a sostituzione avvenuta, senza che l Affidatario possa vantare alcun ulteriore compenso. Le perforazioni dovranno essere eseguite nei 6 punti indicati nella cartografia fornita dalla Sogesid. Rimarrà comunque facoltà della Sogesid variare la localizzazione di tali indagini in funzione delle maggiori conoscenze e informazioni che saranno acquisite durante la fase esecutiva delle indagini o per sopravvenute nuove esigenze, senza che l Affidatario possa vantare alcun ulteriore compenso. L installazione dei macchinari di perforazione in luoghi diversi da quelli concordati comporterà una nuova installazione degli stessi e il riperforamento dei terreni, senza che l Affidatario possa vantare alcun ulteriore compenso. Tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento del programma dovranno necessariamente essere presenti in cantiere dal giorno di inizio delle attività. Tutte le attività dovranno essere eseguite da personale specializzato, efficacemente istruito e formato all utilizzo della strumentazione idonea per l esecuzione delle attività previste, nel rispetto di adeguate procedure di sicurezza. In ogni caso, l Affidatario dovrà eseguire i servizi con personale tecnico-operativo di provata capacità e idoneo, per numero e qualità, alla perfetta esecuzione delle attività richieste dalla Sogesid. Tutte le attività analitiche dovranno essere gestite nel rispetto dei protocolli che assicurano la qualità del dato e tutte le attività previste dovranno essere condotte secondo le procedure di qualità definite dalle norme ISO 9001/2008. Le analisi geotecniche dovranno essere effettuate da laboratori autorizzati con certificazione di cui all art. 59 del D.P.R n. 380 e s.m.i., rilasciata ai sensi della Circolare del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti n dell 8/9/2010. Tutte le attività dovranno altresì essere svolte nel rispetto della vigente normativa in materia di sicurezza (D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.). L Affidatario dovrà, pertanto, approntare tutte le misure (igienico-sanitarie, di protezione collettiva e individuale, di emergenza, ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività, sia per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale Sogesid, Ente di validazione, Commissariato di Governo o altro Ente interessato) che potrà essere presente durante l esecuzione del servizio. 4.2 POSIZIONAMENTO DEI SONDAGGI I sondaggi saranno ubicati tenendo presente l accessibilità e il rispetto delle condizioni di sicurezza dei lavoratori. Saranno preferibilmente realizzati con una sonda meccanica a rotazione, senza l uso di fluidi di perforazione, a carotaggio continuo del diametro di 127 mm e rivestimento a seguire del diametro di 152 mm. Il campionamento del terreno sarà effettuato avendo cura di procedere con basse velocità di rotazione del campionatore per evitare fenomeni di surriscaldamento del terreno. La scelta della tipologia di carotiere sarà condizionata dalla tipologia dei litotipi presenti. In linea generale si richiede una sonda semovente cingolata o autocarrata in grado di fornire spinta massima, tiro, coppia massima e di essere attrezzata con aste di perforazione e rivestimenti sufficienti a raggiungere agevolmente la profondità massima prevista di 8 m. In fase di piazzamento della macchina operatrice dovrà essere curata al massimo la verticalità del foro mediante controlli con livelletta idrica sulla colonna di perforazione. 14

18 I diametri saranno scelti sulla base delle caratteristiche fisico-meccaniche dai litotipi presenti, delle prove da eseguire e della strumentazione da istallare. In particolare il diametro minimo a fondo foro dovrà essere sufficiente a prelevare campioni indisturbati del diametro non inferiore a 80 mm, e comunque ad attrezzare il foro con tubo in ABS, PVC pesante di diametro interno di 80 mm. Laddove le condizioni e le caratteristiche dei terreni non garantiscano una perfetta prosecuzione della perforazione si potrà richiedere, previo esplicita autorizzazione della Sogesid S.p.A., l impiego di doppi rivestimenti metallici provvisori, uno interno con diametro pari a 127 mm e uno esterno con diametro pari a 151 mm. L impresa avrà cura di asportare, attraverso adeguate manovre di pulizia a fondo foro, tutto il materiale presente nell intercapedine tra i due rivestimenti. La Sogesid S.p.A. potrà modificare in corso d'opera il programma di attività in relazione al prelievo di campioni e anche alla profondità di indagine, alla natura dei terreni incontrati, sempre nel rispetto degli obiettivi fissati dal programma. Di norma, le percentuali di recupero, valutate per ogni singola manovra, non dovrebbero essere inferiori a: - 70% per i terreni a grana grossa (sabbia, ghiaia, ecc.); - 80% per i terreni a grana fine (argilla, argilla marmose, ecc.) e rocce fratturate; - 90% per rocce compatte in genere (calcari, calcari marnosi, conglomerati, gessi, anitriti, rocce ignee, rocce metamorfiche, ecc.). L'attribuzione dei terreni incontrati alle classi sopra riportate è fatta dal geologo incaricato per l'assistenza di cantiere; qualora il recupero risulti inferiore alle percentuali sopra riportate, a giudizio insindacabile della Sogesid S.p.A. potrà essere richiesta una ripetizione dei sondaggi senza alcun aggravio di spesa a carico della Sogesid S.p.A. stessa. In ogni caso il tratto corrispondente alla percentuale di recupero non sarà computato nella contabilità finale. Tutta l attrezzatura di perforazione sarà sottoposta a procedura di decontaminazione, prima dell inizio delle indagini, tra un sondaggio e l altro e prima di lasciare il sito. Le carote, riposte in apposite cassette catalogatrici sigillate, saranno conservate e rimarranno a disposizione per eventuali futuri rilievi. Tutte le operazioni di perforazione saranno coordinate dal geologo, responsabile tecnico, che redigerà la stratigrafia intercettata segnalando la presenza di eventuali anomalie o livelli contaminati. Il posizionamento sui punti di sondaggio dovrà avvenire tramite DGPS (Differential Global Positioning System) in modalità RTK. Di ogni campagna di rilievo dovrà essere fornito il file Rinex. Ogni punto di perforazione verrà georeferenziato nel sistema UTM (ellissoide di riferimento WGS84) e quotato sul livello del mare. La quota di ciascun piezometro dovrà essere misurata e riferita sia al piano campagna sia alla bocca-pozzo, sul quale saranno marcati con un segno indelebile, e tali dati dovranno essere riportati sulle rappresentazioni grafiche (colonne stratigrafiche). Si dovrà prestare cura che l asta del carotiere sia collimata con la verticale d indagine. 4.3 ESECUZIONE DEI SONDAGGI Il tipo di attrezzatura per l'esecuzione dei sondaggi deve essere adeguato al raggiungimento delle posizioni e delle profondità prefissate, ovvero che si renderanno necessarie, in funzione dei risultati dell'indagine fino a quel momento svolta. Pertanto, qualora le condizioni morfologiche lo richiedano dovrà essere utilizzata una sonda montata su cingoli. Le modalità di perforazione e il diametro dei fori saranno tali da rendere minimo il disturbo dei terreni attraversati. La perforazione dovrà consentire la massima percentuale di recupero delle carote in funzione del tipo di terreno attraversato; il recupero dovrà essere ritenuto idoneo dalla Sogesid. Le carote prelevate durante il corso della perforazione verranno conservate in apposite cassette catalogatrici sulle quali verranno riportati in perfetta evidenza e in modo indelebile il numero di sondaggio e la profondità del rilievo. Il compenso per la fornitura delle cassette catalogatrici verrà riconosciuto solo per quelle utilizzate per la conservazione temporanea, per il periodo richiesto. 15

19 L'impresa potrà recuperare le cassette al termine dei lavori, con l'onere del trasporto a discarica del materiale estratto. Dopo aver completato ogni singola cassetta, l impresa è tenuta ad eseguire a proprie cure e spese, almeno una fotografia su stampa a colori del contenuto, in cui sia visibile, oltre alle carote, l indicazione del cantiere, il numero del sondaggio, la profondità dal piano di campagna cui corrisponde la cassetta e un comparatore colorimetrico. Le stampe dovranno essere fornite insieme alla relazione tecnica, al termine dei lavori. In terreni teneri la perforazione sarà eseguita con carotiere semplice ed assolutamente a secco. In presenza di terreni consistenti, o in particolari condizioni stabilite dalla Sogesid, la perforazione dovrà essere eseguita con carotiere doppio o altra attrezzatura ritenuta idonea dalla Sogesid; in ogni caso si dovrà limitare l'uso dell'acqua. Per evitare il franamento delle pareti dei fori di sondaggio saranno impiegati rivestimenti metallici il cui avanzamento seguirà quello della perforazione. Il diametro dei rivestimenti sarà tale da permettere l'uso dei campionatori previsti e di quant'altro necessario per effettuare le prove in sito. In presenza di foro poco stabile l'operatore dovrà mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari ad assicurane la stabilità. Eventuali deformazioni di fori non rivestiti o franamenti delle pareti comportano l'esecuzione di perforazioni sostitutive, a distanza di 2-3 m, sino alla quota precedentemente raggiunta, senza che la Ditta appaltatrice possa chiedere compensi o sovrapprezzi. Nel corso dei sondaggi sarà rilevata la stratigrafia del terreno attraversato; in essa dovranno comparire tutti gli elementi relativi ai campioni rimaneggiati ed indisturbati. Per ogni sondaggio eseguito in terreni sciolti e/o coesivi dovrà essere descritto: - ubicazione e denominazione del cantiere; - committente ed Impresa esecutrice; - quota dei sondaggi; - orientamento del sondaggio e inclinazione rispetto alla verticale; - data di inizio e fine della perforazione; - metodi di perforazione impiegati nei diversi tratti; - caratteristiche dell'attrezzatura di perforazione e diametro di perforazione del carotiere; - eventuali metodi di stabilizzazione del foro adottati; - tipo e diametro degli eventuali rivestimenti; - profilo stratigrafico rilevato durante la perforazione con denominazione e rappresentazione simbolica della natura e consistenza dei terreni attraversati, con profondità dal piano di campagna e spessore dei diversi tipi litologici; - profondità di prelievo dei campioni disturbati e/o indisturbati; - note relative a perdite di fluidi di circolazione, eventuali franamenti delle pareti, rifluimenti dal fondo e quant'altro possa essere rilevato in campagna; - profondità di ogni manifestazione acquifera incontrata, da semplici perdite ai livelli freatici, di cui dovrà essere fornita la quota massima e minima rilevate nel corso del sondaggio fino a stabilizzazione o diversamente, a richiesta della Sogesid. Le misurazioni inoltre andranno sempre effettuate all'inizi, alla fine di ogni turno di lavoro e alla sospensione antimeridiana, avendo cura che il foro sia libero da eventuali materiali che impediscano alla falda di raggiungere, durante la notte, il livello statico. Il sondaggio, se non utilizzato per la posa in opera di strumentazione geotecnica, dovrà essere riempito con idoneo materiale, secondo le indicazioni della Sogesid, con onere dell'impresa. Per sondaggi in roccia o in strati cementati, il diametro di perforazione sarà tale da ottenere carote del diametro di almeno 85 mm. Non è consentito l'uso di attrezzi quali triconi, scalpelli o altri che operino "a distruzione", a meno che ciò non sia, per fini particolari, esplicitamente richiesto. Il loro uso è consentito per alesare un foro in cui siano già state prelevate le carote con le modalità sopra indicate. 16

20 I sondaggi saranno preferibilmente realizzati con una sonda meccanica a rotazione a carotaggio continuo, ad andamento verticale del diametro di 127 mm e rivestimento a seguire del diametro di 152 mm. Le pareti del perforo dovranno essere sostenute mediante una tubazione di rivestimento provvisoria (camicia di acciaio), che sarà approfondita man mano che avanza la perforazione. Le operazioni di perforazione dovranno essere eseguite rigorosamente a secco con estrusione delle carote tramite pistone. In caso di necessità, previa autorizzazione della Sogesid S.p.A., potrà essere utilizzato come fluido di perforazione l acqua, per la quale sarà verificata, a cura e oneri dell Affidatario, la provenienza e la qualità mediante lo svolgimento regolare di analisi chimiche. In linea generale, si richiede una sonda semovente cingolata o autocarrata in grado di fornire spinta massima di danm, tiro di danm, coppia massima di danm e di essere attrezzata con aste di perforazione e rivestimento sufficienti a raggiungere profondità di almeno 50 m. Laddove le condizioni e le caratteristiche dei terreni non garantiscano una perfetta prosecuzione della perforazione si potrà richiedere, in base a esplicita autorizzazione della Sogesid S.p.A., l impiego di doppi rivestimenti metallici provvisori, uno interno con diametro pari a 127 mm e uno esterno con diametro pari a 151 mm. L Affidatario avrà cura di asportare, attraverso adeguate manovre di pulizia a fondo foro, tutto il materiale presente nell intercapedine tra i due rivestimenti. La profondità che dovrà essere raggiunta sarà indicata dalla Sogesid S.p.A., prima dell inizio del foro ed eventualmente durante la perforazione in relazione alla natura dei terreni incontrati. La Sogesid S.p.A. potrà modificare in corso d opera il programma preliminare d indagine in relazione al prelievo di campioni e anche alla profondità nel rispetto degli obiettivi fissati dal programma. Dopo ogni battuta il materiale raccolto per mezzo del carotiere dovrà essere estruso, a mezzo di pistone, senza ricorrere a liquidi e disposto nelle apposite cassette catalogatrici, avendo cura di rispettare la naturale successione stratigrafica. Dovranno essere osservate tutte le norme di sicurezza previste per le perforazioni in aree contaminate Programma di perforazione Al momento della consegna delle attività l Affidatario dovrà proporre un dettagliato "Programma di perforazione", il quale indicherà: la tecnica di perforazione; la profondità; i diametri di perforazione iniziale e finale; L Affidatario dovrà attenersi scrupolosamente a tale programma comunicando tempestivamente l eventuali variazioni provocate da difficoltà incontrate o accorgimenti per dare migliore funzionalità all opera. Non potranno essere attuate varianti al programma se non ordinate o confermate dalla Sogesid. Ultimata la perforazione l Affidatario presenterà alla Sogesid la stratigrafia dettagliata del pozzo. La Sogesid ha, comunque, la facoltà di accettare la proposta dell Affidatario o di ordinare il completamento secondo le proprie indicazioni senza che ciò dia diritto a ulteriori compensi oltre quanto previsto dal capitolato. 4.4 PRELIEVO DI CAMPIONI INDISTURBATI PER PROVE GEOTECNICHE In contemporanea alla realizzazione dei sondaggi si dovrà procedere al prelievo di campioni indisturbati. Per n. 6 sondaggi geognostici, da indicarsi a cura della Sogesid, si dovranno prelevare i seguenti campioni: n. 1 campione indisturbato nel tratto compreso tra 0 e 20 m dal p.c.; n. 3 campioni indisturbati su indicazione della Sogesid. 17

21 I campioni destinati ad analisi geotecniche di laboratorio dovranno essere di tipo indisturbato, prelevati con idoneo campionatori, scelti in base alle caratteristiche dei terreni. Nei terreni coesivi e semicoesivi saranno utilizzati campionatori Shelby, Osterberg o analoghi). I campioni indisturbati avranno dimensioni non inferiori a 100 mm di diametro e 50 cm di lunghezza. Per campioni indisturbati s intendono quelli prelevati con apparecchiature idonee a conferire il massimo grado di qualità, compatibilmente con la natura del terreno, in base alla classificazione proposta dalle Raccomandazioni AGI ("Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche" elaborate dalla Commissione AGI per la Normativa Geotecnica), Q.4 Q.5 per terreni coesivi e Q.2 Q.3 per terreni incoerenti o comunque difficili. Ogni campionamento dovrà essere preceduto dalle seguenti operazioni: adeguata stabilizzazione del foro mediante rivestimento provvisorio; controllo della profondità dopo l introduzione del campionatore; ulteriore manovra di pulizia con metodi adeguati (da definirsi in ogni caso specifico), qualora si accertasse la presenza di detriti sul fondo foro per un altezza incompatibile con la lunghezza del campionatore; la tolleranza in tal senso può essere maggiore nel caso di apparecchi muniti di pistone e in pratica "chiusi" alla base prima dell infissione. L'infissione del campionatore deve sempre avvenire in un'unica tratta. I campionatori a pistone devono essere costruiti in modo da poter portare alla pressione atmosferica, a fine prelievo, la superficie di contatto tra la parte alta del campione ed il pistone. Nel campionatore rotativo, la sporgenza della fustella dal carotiere esterno può essere regolata a priori fra 0,5 e 3 cm, ma deve poi rimanere costante durante ciascun prelievo. Il prelievo di campioni indisturbati deve seguire la manovra di perforazione e precedere quella di rivestimento a quota; nel caso l'autosostentamento del foro nel tratto scoperto non esista anche per il breve lasso di tempo necessario al prelievo, si rivestirà prima di campionare avendo cura di fermare l'estremità inferiore del rivestimento metallico provvisorio 0,2-0,5 m più in alto della quota di inizio prelievo, ripulendo quindi il fondo del foro. Si deve, inoltre, evitare qualsiasi eccesso di pressione nel fluido di circolazione nella fase di installazione dei rivestimenti. A tal fine, la pressione del fluido alla testa del foro dovrà essere controllabile in ogni istante attraverso un manometro di basso fondo scala (10 bar) (da escludere nelle fasi di campionamento Osterberg, ove sono necessarie pressioni maggiori) Ultimata l infissione, il campionatore sarà estratto usando gli accorgimenti necessari per staccare il campione dal terreno sottostante e per ridurre il disturbo dovuto alla decompressione e al risucchio. Subito dopo l estrazione, dalle estremità della fustella dovranno essere accuratamente rimosse le parti disturbate. A tal proposito occorrerà osservare che, a pulizia avvenuta e a parità di tipo di materiale, la consistenza del terreno nella parte alta del campione sia simile a quella misurabile nella parte bassa. In caso contrario la rimozione di terreno disturbato nella parte alta del campione dovrà proseguire fino ad ottenere dati soddisfacenti. In terreni cementati e rocciosi si prelevano dal carotaggio spezzoni di lunghezza >=15 cm, purché rappresentativi del tipo litologico perforato. Gli spezzoni di carota devono essere puliti, paraffinati ed inseriti in un involucro rigido di protezione (contenitori cilindrici di PVC); l'intercapedine tra la carota ed il cilindro verrà riempita con paraffina fusa che verrà impiegata anche per sigillare le due estremità. Qualunque sia il tipo di terreno, dopo la pulizia delle estremità le medesime dovranno essere sigillate con paraffina fusa e ove il campione risultasse notevolmente più corto rispetto alla fustella, sopra la paraffina si dovrà porre della sabbia umida fino alla sommità della fustella. Le estremità dei campioni indisturbati dovranno essere chiuse con tappi e protette con nastro adesivo. Il campione dovrà essere riposto in luogo riparato dal gelo e dal sole in attesa di essere inviato al laboratorio geotecnico. I campioni dovranno essere contraddistinti da cartellini inalterabili, che indicheranno: cantiere; 18

22 numero del sondaggio; numero del campione; profondità di prelievo; tipo di campionatore impiegato; data di prelievo; tipo di prova di laboratorio geotecnica previsto per il campione (a.e. edometria e caratterizzazione meccanica ); parte alta (per campioni indisturbati e spezzoni di carota). Il numero del campione, il tipo di campionatore usato e il metodo di prelievo dovranno essere riportati anche nel caso di prelievi non riusciti. Nella relativa documentazione sarà richiesto anche: metodo d infissione del campionatore; lunghezza del campione, misurata prima della sigillatura; classificazione macroscopica del terreno, per quanto è visibile alle estremità del campione; altre eventuali osservazioni ritenute utili dall operatore. I campioni destinati al laboratorio saranno sistemati in cassette con adeguati separatori ed imbottiture alle estremità, onde assorbire le inevitabili vibrazioni del trasporto. Le cassette andranno collocate in un locale idoneo, protette dal sole e dalle intemperie, fino al momento della spedizione, e dovranno contenere un massimo di 6 fustelle onde facilitarne il maneggio; saranno dotate di coperchio e maniglie. Sul coperchio si indicherà la parte alta. Il trasporto verrà effettuato con tutte le precauzioni necessarie per evitare il danneggiamento dei campioni sotto la diretta responsabilità dell'affidatario. 4.5 ESECUZIONE DI PROVE PENETROMETRICHE DINAMICHE (S.P.T.) È prevista l esecuzione di n. 130 Prove Penetrometriche Dinamiche (S.P.T) che saranno effettuate secondo una maglia 100x100 m. La normativa di riferimento per l esecuzione della prova S.P.T. è la seguente: A.G.I. Associazione Geotecnica Italiana (1977). Raccomandazione sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche; ASTM D (74); D Standard Method for Penetration Test and Split-Barrel Sampling of Soil; ISSMFE Techn. Committee (1988) Standard Penetration Test (SPT): International Reference Test procedure. Per la prova dovrà essere usato un campionatore Raymond di lunghezza 711 mm, diametro esterno di 50,8 mm, diametro interno 34,9 mm e un dispositivo di guida e di sgancio automatico del maglio, di peso 63,5 kg, che assicuri una corsa a caduta libera di 0,76 mm. Le aste di perforazione non dovranno superare il peso di 10 kg/m. La differenza tra il diametro esterno delle aste e diametro interno della tubazione provvisoria di rivestimento non deve superare di norma i 6 cm; in caso contrario, dovranno essere predisposte, lungo la batteria delle aste ad intervalli di 3 m, opportune alette di irrigidimento di dimensioni adeguate al diametro interno effettivo della tubazione di rivestimento provvisoria. Fra la testa di battuta in sommità delle aste e il piano di campagna deve essere installato almeno un centratore di guida ed irrigidimento delle aste stesse. Sul fondo foro provvisorio opportunamente pulito, dovrà essere infisso a percussione un campionatore di forma e dimensioni standard (tipo Raymond), per tre tratti consecutivi di 15 cm ciascuno, misurando il numero dei colpi (N) necessari alla penetrazione di 45 cm. Il valore Nspt è dato dalla somma dei colpi ottenuti per il secondo e il terzo tratto di 15 cm. 19

23 La prova viene sospesa quando il numero di colpi, per un tratto di 15 cm, supera i 50; in tal caso si annota la penetrazione (in cm) ottenuta con i 50 colpi e tale valore rappresenta il rifiuto. Le fasi da eseguire per la prova sono le seguenti: controllo della quota del fondo foro con lo scandaglio e verifica della stessa con quella raggiunta con la manovra di perforazione o di pulizia precedentemente eseguita; se tale differenza di quota, per effetto di del fondo foro o per decantazione di detriti in sospensione del fluido, supera i 7 cm, è necessario effettuare un altra manovra di pulizia; installazione a fondo foro della batteria di prova; l evntuale affondamento del campione, per il peso proprio e delle aste deve essere annotato, ma è già parte integrante dei 45 cm di infissione complessiva; infissione, contando e annotando il numero di colpi del maglio; il ritmo di percussione deve essere compreso tra 10 e 30 colpi al minuto; estrazione del campione, che sarà misurato, descritto, trascurando l eventuale parte alta costituita dai detriti, sigillato in apposito contenitore e inviato in laboratorio; In presenza di materiali molto compatti o ghiaie grossolane, si adotterà la particolare punta conica. La norma ASTM n. D potrà essere derogata nel caso in cui i terreni interessati siano molto compatti o ghiaiosi; in tal caso, previa autorizzazione da parte della Sogesid S.p.A, l Affidatario potrà impiegare, al posto della scarpa del campionatore sopra descritto, una punta conica del diametro di 51 mm e di 60 di apertura angolare. Le tre fasi di penetrazione di 15 cm ciascuna andranno comunque eseguite e per ciascuna fase, in caso di rifiuto, andrà indicata la penetrazione raggiunta in cm. La documentazione da presentare per ciascuna prova deve comprendere: quota della tubazione di rivestimento provvisorio del foro; quota raggiunta con la manovra di perforazione o pulizia; quota del fondo del foro controllata prima di iniziare la prova; penetrazione (per peso proprio e delle aste) del campionatore; N di infissione di ciascuno dei tre tratti di 15 cm; eventuale rifiuto ; peso per metro lineare delle aste impiegate; lunghezza e descrizione geotecnica del campione estratto; tipo di campionatore (aperto o chiuso) impiegato. Inoltre per ciascuna verticale indagata dovrà essere riportato il grafico Nspt in funzione della profondità. Nel caso sia disponibile il dispositivo per la determinazione dell energia trasmessa al campionatore, le caratteristiche del sistema di misure e i risultati determinati saranno parte integrante della documentazione. 20

24 5 SPECIFICHE TECNICHE PER L ESECUZIONE DELLE ANALISI GEOTECNICHE DI LABORATORIO 5.1 REQUISITI GENERALI DEL LABORATORIO I campioni indisturbati prelevati in numero di 18 (n. 6 sondaggi x 3 campioni), accompagnati da opportuni documenti di trasporto, dovranno essere analizzati in laboratorio geotecnico con prove di laboratorio atte alla caratterizzazione meccanica del terreno. Analogamente si provvederà per i n. 6 campioni rimaneggiati superficiali (n. 6 sondaggi x 1 campione) L attività del laboratorio di prova dovrà essere condotta in accordo alla norma UNI-CEI-EN Criteri generali per il funzionamento dei laboratori di prova. Il laboratorio di prova dovrà essere competente per l esecuzione delle prove in programma; il personale tecnico sarà in numero sufficiente, avrà adeguata formazione ed aggiornamento documentabili e farà capo ad un Responsabile di laboratorio. Le prove dovranno eseguirsi in laboratori certificati ai sensi del D.P.R. n. 380/2001 art. 59 e s.m.i. e delle Circolari del n. 7618/STC e s.m.i.. L ambiente in cui le prove vengono eseguite non deve in alcun modo invalidarne i risultati né influenzare le misure: i locali di prova dovranno essere opportunamente protetti da condizioni anomale quali temperatura, polveri, umidità, vapori, vibrazioni, disturbi o interferenze elettromagnetiche; dovranno inoltre essere sufficientemente spaziosi e dotati di apparecchiature e sorgenti di alimentazione adeguate. Per quanto riguarda ambienti particolari quali camera umida di conservazione o zona di preparazione provini e assemblaggio delle prove, i locali dovranno essere dotati di strumentazione di controllo e condizionamento ambientale. L accesso alle zone di prova dovrà essere controllato e regolato da procedure. Il laboratorio di prova deve essere fornito di tutte le apparecchiature necessarie per la corretta esecuzione delle prove in programma. Tutte le apparecchiatura devono essere conservate con cura e devono essere disponibili idonee procedure di manutenzione. Per le apparecchiature di prova principali dovrà essere disponibile un sistema di registrazione in cui sia riportato: il nome dell apparecchiatura; il nome del fabbricante, l identificazione del tipo ed il numero di serie; la data di acquisizione e la data di messa in servizio; lo stato al momento del ricevimento; le operazioni di manutenzione eseguite; i danni subiti e le riparazioni eseguite; copia del certificato di taratura di data non anteriore di sei mesi alla data di prova. Una copia delle schede di registrazione delle apparecchiature da utilizzare dovrà essere fornita alla Sogesid prima dell inizio dell attività di prova. Gli strumenti di misura e le apparecchiature di prova dovranno essere sottoposte a taratura secondo un programma temporale adeguato al carico di lavoro del laboratorio, e comunque ad intervalli non superiori ai sei mesi. La taratura degli strumenti di misura e di prova dovrà essere effettuata in modo da garantire la riferibilità delle misure effettuate alla catena metrologica internazionale. Copia dei certificati di taratura delle apparecchiature e degli strumenti di misura utilizzati per l esecuzione delle prove, di data non anteriore di sei mesi la data di prova, dovrà accompagnare il rapporto di prova emesso dal laboratorio. 5.2 IDENTIFICAZIONE E CONSERVAZIONE DEI CAMPIONI Sarà necessario presentare alla Sogesid le procedure adottate dal laboratorio prove per l identificazione dei campioni e delle parti di campioni da sottoporre a prova. Al momento del ricevimento dei campioni si 21

25 dovrà controllare la corrispondenza con le distinte o le stratigrafie di accompagnamento, segnalando immediatamente alla Sogesid qualsiasi difformità. Tutti i campioni e le relative porzioni da sottoporre a prova (provini) dovranno essere chiaramente identificati da una sigla o codice che accompagnerà il campione o il provino in tutte le fasi dell attività di laboratorio (conservazione, preparazione, esecuzione delle prove, preparazione della documentazione di prova e del rapporto finale); dovrà inoltre essere stabilita una corrispondenza tra il codice di identificazione adottato dal laboratorio e il sistema di identificazione utilizzato durante il prelievo in situ, in modo che i risultati delle prove di laboratorio siano sempre chiaramente attribuibili. Prima dell inizio delle attività di laboratorio dovrà essere redatta e trasmessa alla Sogesid una scheda contenente: la località di prelievo; il numero del sondaggio o del pozzetto esplorativo; la profondità di prelievo; il codice adottato nel corso del campionamento; il codice identificativo del campione o del provino adottato in laboratorio; il programma di prove indicato dalla società; il programma temporale di attuazione. I campioni consegnati al laboratorio dovranno essere conservati in modo da non alterarne le caratteristiche naturali. All atto della consegna si verificheranno le condizioni di sigillatura dei campioni e si segnaleranno tempestivamente alla Sogesid eventuali danni alle fustelle che potrebbero aver alterato le condizioni originarie dei campioni (ovalizzazioni, deformazioni anomale, etc.). I campioni dovranno essere conservati in cella umidificata a temperatura ed umidità controllata in modo da garantire il mantenimento dei seguenti parametri ambientali: temperatura : 20 ± 2 umidità relativa > 95% Al termine delle attività di prova, i campioni residui non sottoposti a prova dovranno essere conservati in ambiente ad atmosfera controllata e potranno essere avviati a discarica, unitamente ai campioni ed ai provini sottoposti a prova, idoneamente conservati, solo previa autorizzazione della Sogesid o, salvo diverse indicazioni, dopo 2 anni dalla fine delle attività. In tutte le fasi dell attività di laboratorio, i campioni e le relative porzioni da sottoporre a prova dovranno essere trattati e manipolati in modo di minimizzare il disturbo ad essi arrecato e di alterarne il meno possibile le caratteristiche e le proprietà naturali che devono essere determinate o investigate. In particolare si dovrà avere la massima cura per evitare di: alterare significativamente il contenuto d acqua; modificare la struttura del terreno; applicare sollecitazioni tali da alterare lo stato tensionale residuo; modificare la composizione granulometrica del terreno. Risulta di conseguenza necessario che le operazioni di apertura, descrizione, selezione dei materiali e preparazione dei provini siano effettuati in ambienti con temperatura intorno ai 20 ed umidità non inferiore al 75%, meglio se ad atmosfera controllata; in ogni caso le condizioni ambientali della zona di preparazione dei provini devono essere tali da assicurare variazioni del contenuto d acqua non superiori all 1 %. L inizio delle analisi o prove programmate dovrà immediatamente seguire l apertura dei campioni; nel caso in cui l inizio delle attività di prova debba essere necessariamente procrastinato, i provini già confezionati, opportunamente siglati e sigillati, dovranno essere conservati nel locale ad atmosfera controllata utilizzato per la conservazione dei campioni. Durante le fasi di montaggio e di avvio delle prove dovrà essere garantito il mantenimento delle condizioni originarie dei campioni, segnalando le 22

26 eventuali variazioni connesse alle procedure di prova ed evitando ogni tipo di modificazione incontrollata. 5.3 PROGRAMMA DELLE PROVE E DOCUMENTAZIONE DA FORNIRE Il laboratorio dovrà comunicare alla Sogesid il programma temporale delle attività, in modo che sia possibile presenziare all apertura dei campioni. Il Responsabile del laboratorio manterrà i contatti con la Sogesid, cui dovrà comunicare qualsiasi problema o inconveniente che dovesse insorgere durante l effettuazione delle prove in programma e si farà carico di trasmettere settimanalmente un rapporto comprendente lo stato di avanzamento dell attività di laboratorio e i risultati delle prove già eseguite, anche in bozza. In caso di controversie o di perplessità relative alle modalità operative del laboratorio, la Sogesid si riserva la facoltà di richiedere l esame di alcuni campioni o l esecuzione di alcune prove di controllo e verifica da effettuarsi presso un laboratorio di sua fiducia. Alla consegna dei certificati di prova dovrà essere fornita anche una sintesi che riporterà i risultati principali ottenuti dalle singole prove. Tale sintesi, espressa in un quadro riepilogativo generale, dovrà contenere: la sigla identificativa del campione e la profondità di prelievo; le percentuali delle diverse frazioni granulometriche; i valori dei limiti di consistenza e dell indice di plasticità; le classificazioni AGI, USCS e CNR-UNI 10006; il contenuto d acqua e il peso di volume naturale; i valori ottenuti dalle prove di taglio diretto e dalle prove triassiali; i valori di modulo edometrico, permeabilità, coefficiente di consolidazione verticale e coefficiente di consolidazione secondaria per una determinata pressione di riferimento. Il rapporto finale di ciascuna prova dovrà comprendere almeno le seguenti informazioni: il nome e l indirizzo del laboratorio di prova; l identificazione univoca del rapporto di prova, di ciascuna sua pagina e del numero totale delle pagine; il nome ed indirizzo del committente; l identificazione dei campioni; la data di ricevimento dei campioni e la data di prova; lo standard di riferimento seguito per l esecuzione delle prove; tutte le misure, gli esami e i loro risultati, corredati di tabelle, grafici, disegni e fotografie e tutte le anomalie individuate; la firma del responsabile del rapporto di prova e la data di emissione. I risultati di tutti i calcoli e le determinazioni eseguite dovranno essere espressi in opportune unità SI, con relative multipli o sottomultipli. 5.4 ESECUZIONE DELLE PROVE Apertura e descrizione dei campioni Per i campioni indisturbati, l estrusione dalle fustelle o dalle cassette di alloggiamento dovrà avvenire tramite l utilizzo di un estrusore idraulico, con lentezza e continuità, evitando l applicazione di sforzi eccessivi o l esecuzione di brusche manovre, il tutto in modo da minimizzare il disturbo arrecato al campione. 23

27 Dopo l estrusione il campione sarà sottoposto a scorticatura e ripulitura delle estremità e si procederà alla descrizione geotecnica visivo-manuale del materiale, indicando natura, colore, strutture, inclusioni, frammenti di conchiglie, resti organici, eventuale odore ed ogni altro elemento ritenuto significativo. La descrizione geotecnica visivo-manuale dovrà essere condotta in accordo allo standard ASTM D (Standard Practice for Description and Identification of Soils - Visual-Manual Procedure). Si effettuerà quindi una ripresa fotografica a colori del campione, avendo cura che l immagine risulti nitida e chiaramente leggibile; la foto comprenderà anche una scala colorimetrica e una scala metrica di riferimento e riporterà la completa identificazione del campione e del suo alto. Successivamente si procederà all esecuzione di prove speditive con penetrometro e scissometro tascabile ad intervalli regolari, per la determinazione dello stato di consistenza del materiale campionato. Da ultimo si procederà alla selezione delle porzioni del campione da sottoporre a prova, avendo particolare cura di escludere, dal confezionamento dei provini da sottoporre a prova, le porzioni disturbate per rammollimento o deformazione eccessiva, e di scegliere porzioni omogenee del campione per l esecuzione di prove che richiedano la preparazione di una serie di provini. Nella scelta delle porzioni di campione da sottoporre a prova assume particolare rilevanza la valutazione della stato di qualità del campione che dovrà in ogni caso essere indicata. Al termine dell esame sarà redatto un apposito modulo contenente tutte le osservazioni e le misure condotte, l indicazione delle prove da eseguire e dei relativi provini, le indicazioni sullo stato di qualità del campione e della fustella, le dimensioni della fustella e del campione estruso. Il modulo sarà corredato dalla documentazione fotografica del campione. Per i campioni rimaneggiati, l estrazione di un campione rimaneggiato dal contenitore di alloggiamento (sacchetto, barattolo, vasetto, etc.) sarà seguita dalla descrizione geotecnica visivo-manuale del materiale, condotta in accordo allo standard ASTM D (Standard Practice for Description and Identification of Soils - Visual-Manual Procedure). Il materiale campionato sarà sottoposto a ripresa fotografica a colori, avendo cura che l immagine risulti nitida e chiaramente leggibile; la foto comprenderà anche una scala colorimetrica e una scala metrica di riferimento e riporterà la completa identificazione del campione. Anche in questo caso, al termine delle operazioni, si procederà alla redazione di un modulo contenente la descrizione geotecnica del campione, l indicazione delle prove da eseguire e l eventuale documentazione fotografica Prove da effettuare Per ciascun campione di terreno indisturbato, saranno effettuate le seguenti prove: determinazione del contenuto d acqua allo stato naturale; determinazione dei limiti di consistenza (liquidità/plasticità); determinazione dei limiti di ritiro; determinazione della resistenza al taglio di picco tramite prova di taglio diretto; determinazione della saturazione con il metodo della saturazione completa; determinazione del peso di volume allo stato naturale (peso specifico apparente); determinazione della porosità (indice dei vuoti); analisi granulometrica per vagliatura; analisi granulometrica per sedimentazione; La consistenza del terreno si misurerà utilizzando il penetrometro tascabile o, caso dei terreni molto teneri, il Torvane. Un campione indisturbato a sondaggio, prelevato in corrispondenza dello strato più superficiale del sondaggio, dovrà essere sottoposto a: Prova di consolidazione edometrica; Prova triassiale consolidata non drenata (CU); Prova triassiale non consolidata non drenata (UU). 24

28 5.4.3 Normativa di riferimento per l esecuzione delle prove Le prove dovranno essere effettuate facendo riferimento alle più importanti normative nazionali e internazionali esistenti (C.N.R. - U.N.I. A.S.T.M. - B.S.) e alle raccomandazioni A.G.I.: A.G.I. (1977) Raccomandazioni sulla programmazione ed esecuzione delle indagini geotecniche ; A.G.I. (1994) Raccomandazioni sulle prove geotecniche di laboratorio ; norma CNR UNI 10010/64 Prove sulle terre. Peso specifico di una terra ; norma CNR UNI 10014/64 Prove sulle terre. Determinazione dei limiti di consistenza (o di Atterberg) di una terra ; U.S.A. ASTM D421 - D2217 per la analisi granulometrica mediante vagliatura; ISO del 1998 e ISO del 2004 per la determinazione delle curve caratteristiche idrauliche del terreno non saturo. Più dettagliatamente: Per la determinazione delle caratteristiche fisiche generali: contenuto naturale d acqua (ASTM D Standard Test Method for Laboratory Determination of Water (Moisture) Content of Soil and Rock); limiti di consistenza (ASTM D Standard Test Method for Liquid Limit, Plastic Limit, and Plasticity Index of Soils); limiti di ritiro (ASTM D Test Method for Shrinkage Factors of Soils by the Mercury Method; tenuto conto della tossicità del mercurio utilizzato nel metodo è consentito l uso dello standard alternativo ASTM D ); resistenza al taglio di picco (ASTM D Standard Test Method for Direct Shear Test of Soils Under Consolidated Drained Conditions); saturazione con il metodo della saturazione completa; Peso di volume allo stato naturale o peso specifico apparente (BS 1377 (1990) Methods of test for soils for civil engineering purposes - Part 2: Classification tests); Porosità o indice dei vuoti; Analisi granulometrica per vagliatura (ASTM D (90) - Standard Test Method for Particle-Size Analysis of Soils; ASTM D (93) - Standard Practice for Dry Preparation of Soil Samples for Particle-Size Analysis and Determination of Soils Constants); analisi granulometrica per sedimentazione (ASTM D (90) - Standard Test Method for Particle-Size Analysis of Soils; ASTM D (93) - Standard Practice for Dry Preparation of Soil Samples for Particle-SizeAnalysis and Determination of Soils Constants); Per la determinazione delle caratteristiche fisico-meccaniche: Prova di consolidazione edometrica a incrementi di carico controllati (IL) (ASTM D Standard Test Method for One-Dimensional Consolidation Properties of Soils); Prova triassiale consolidata non drenata (CU); Prova triassiale non consolidata non drenata (UU) (ASTM D Standard Test Method for Unconsolidated, Undrained Compressive Strength of Cohesive Soils in Triaxial Compression) Documentazione da consegnare Di seguito si riporta la documentazione minima da fornire per ciascun tipo di prova. Contenuto naturale d acqua identificazione completa del campione sottoposto a prova; 25

29 valore percentuale del contenuto d acqua espresso alla prima cifra decimale; documentazione delle pesate eseguite; note sulla eventuale disomogeneità del campione ed indicazione della porzione a cui si riferisce la determinazione; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Limiti di consistenza identificazione completa del campione sottoposto a prova; risultato delle determinazioni espresse come valori percentuali con indicazione della prima cifra decimale; documentazione delle pesate eseguite; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Limiti di ritiro identificazione completa del campione sottoposto a prova; risultato espresso come valore percentuale con indicazione della prima cifra decimale, calcolato come media delle due determinazioni effettuate; documentazione delle pesate eseguite; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Taglio di picco identificazione completa del campione e dei provini sottoposti a prova; dimensioni iniziali dei provini; peso di volume naturale, contenuto d acqua e grado di saturazione iniziale e finale dei provini; tabella con la progressione di carico adottata in fase di consolidazione per ciascun provino; tabella con i valori della variazione di altezza e dei relativi tempi di acquisizione durante la fase di consolidazione per ciascun provino; diagramma della deformazione verticale - logaritmo del tempo, o in alternativa deformazione verticale - radice quadrata del tempo per ciascun provino; valore del tempo di fine consolidazione t100 di ciascun provino; altezza dei provini al termine della fase di consolidazione; velocità di deformazione adottata nella fase di rottura; tabella di sintesi con i valori di resistenza al taglio, scorrimento orizzontale e deformazione verticale registrati per ciascun provino in fase di rottura; diagramma della resistenza al taglio - scorrimento orizzontale per ciascun provino; diagramma della deformazione verticale - scorrimento orizzontale per ciascun provino; eventuale diagramma cumulato della resistenza al taglio - scorrimento orizzontale per la determinazione della resistenza residua; valori della resistenza al taglio e dello scorrimento orizzontale a rottura per ciascun provino; eventuali valori della resistenza al taglio residua e del relativo scorrimento orizzontale per ciascun provino; rappresentazione dello stato di sollecitazione a rottura ed eventualmente allo stato residuo di tutti i provini sottoposti a prova espresso in termini di sforzi efficaci nel piano σ/τ con indicazione dell inviluppo di rottura; 26

30 indicazione del valore di resistenza al taglio di picco ed eventualmente residua del campione esaminato espresso in termini di tensioni efficaci dai parametri c e φ'; documentazione delle misure effettuate; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo (bilancia, comparatori millesimali o trasduttori lineari di spostamento, anelli dinamometrici o trasduttori di carico), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Saturazione identificazione completa del campione sottoposto a prova; risultato della determinazione espresso in unità SI con definizione della seconda cifra decimale; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo (bilancia, comparatori millesimali o trasduttori lineari di spostamento, anelli dinamometrici o trasduttori di carico), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Peso di volume allo stato naturale identificazione completa del campione sottoposto a prova; risultato della determinazione espresso in unità SI con definizione della seconda cifra decimale; documentazione delle pesate eseguite e delle dimensioni dei provini; note sulla eventuale disomogeneità del campione ed indicazione della porzione a cui si riferisce la determinazione; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Porosità (indice dei vuoti) identificazione completa del campione sottoposto a prova; risultato della determinazione espresso in unità SI con definizione della seconda cifra decimale; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo (bilancia, comparatori millesimali o trasduttori lineari di spostamento, anelli dinamometrici o trasduttori di carico), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Analisi granulometrica per vagliatura identificazione completa del campione sottoposto a prova; diametro massimo del campione analizzato; quantità di materiale analizzato; tabella con indicazione della percentuale di materiale trattenuto a ciascun setaccio; diagramma semilogaritmico % di trattenuto - diametro; classificazione granulometrica del materiale analizzato; documentazione delle pesate eseguite; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Analisi granulometrica per sedimentazione identificazione completa del campione sottoposto a prova; quantità di materiale analizzato; data di preparazione della soluzione disperdente; tabella con indicazione della percentuale di materiale trattenuto in corrispondenza di ciascun diametro; diagramma semilogaritmico % - diametro; classificazione granulometrica del materiale analizzato; 27

31 documentazione delle letture di densità e temperature eseguite; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, termostato, termometro), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Prova di consolidazione edometrica identificazione completa del campione sottoposto a prova; dimensioni iniziali e finali del provino; contenuto d acqua iniziale e finale del provino; indice dei vuoti iniziale e finale del provino; peso di volume iniziale e finale del provino; grado di saturazione iniziale e finale del provino; tabella riassuntiva riportante i valori di deformazione verticale percentuale e di indice dei vuoti per ciascun livello di carico ed i valori del modulo edometrico nei tratti di carico; tabella con i valori di cv, k e c ove richiesto; diagramma indice dei vuoti - logaritmo del carico verticale efficace (e - logσ v) costruito sulla base dei cedimenti corrispondenti ai t100 di fine consolidazione; diagramma logaritmo del carico - logaritmo del modulo edometrico; tabelle cedimento - tempo per ciascun gradino di carico o scarico; diagramma cedimento - logaritmo del tempo per tutti i gradini di carico; documentazione delle misure effettuate; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo impiegati (bilancia, comparatori o trasduttori di spostamento lineari, eventuali trasduttori di carico), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Prova triassiale consolidata non drenata identificazione completa del campione sottoposto a prova; dimensioni dei provini; peso di volume naturale; contenuto d acqua dei provini; velocità di deformazione adottata; valore della pressione di cella adottata per ciascun provino; tabella di sintesi con i valori di sforzo e deformazione assiale registrati per ciascun provino; diagramma sforzo - deformazione per ciascun provino; valori dello sforzo e della deformazione assiale a rottura per ciascun provino; rappresentazione dello stato di sforzo a rottura, espresso in termini di sforzi totali nel piano σ/τ a mezzo cerchi di Mohr, con indicazione dell inviluppo di rottura; documentazione delle misure effettuate; risultato della determinazione espresso in unità SI con definizione della seconda cifra decimale; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo (bilancia, comparatori millesimali o trasduttori lineari di spostamento, anelli dinamometrici o trasduttori di carico), non anteriore di sei mesi alla data di prova. Prova triassiale non consolidata non drenata identificazione completa del campione e dei provini sottoposti a prova; dimensioni dei provini; peso di volume naturale; contenuto d acqua iniziale dei provini; 28

32 velocità di deformazione adottata; valore della pressione di cella adottata per ciascun provino; tabella di sintesi con i valori di sforzo deviatorico e deformazione assiale registrati per ciascun provino; diagramma dello sforzo deviatorico - deformazione assiale per ciascun provino; valori dello sforzo deviatorico e della deformazione assiale a rottura per ciascun provino; rappresentazione dello stato di sforzo a rottura, espresso in termini di sforzi totali nel piano σ/τ a mezzo cerchi di Mohr, con indicazione dell inviluppo di rottura; indicazione del valore di resistenza al taglio del campione esaminato, espresso in termini di tensioni totali dal parametro cu; documentazione delle misure effettuate; copia del certificato di taratura degli strumenti di misura e controllo (bilancia, comparatori millesimali o trasduttori lineari di spostamento, anelli dinamometrici o trasduttori di carico; manometri o trasduttori di pressione), non anteriore di sei mesi alla data di prova. 29

33 6 SPECIFICHE TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DEI PROFILI SISMICI A RIFRAZIONE È una metodologia geofisica di rilevazione rigorosamente non invasiva di carattere qualitativo che consente di definire le caratteristiche sismostratigrafiche dei litotipi e classificare sismicamente il suolo secondo la normativa vigente (D.M. 14 gennaio 2008) e di conseguenza condurre un analisi della risposta sismica del suolo fornendo il calcolo degli spettri di risposta elastici delle componenti orizzontale e verticale delle azioni sismiche di progetto (D.M. 14 gennaio 2008). Tale metodologia si basa sull analisi multicanale delle onde superficiali di Rayleigh MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) ed è una efficiente ed accreditata metodologia sismica per la determinazione delle velocità delle onde di taglio VS. L indagine sarà condotta mediante l utilizzo di sismografo 24 bit 24 canali, strumento progettato e realizzato appositamente per eseguire indagini di prospezione sismica convenzionali (rifrazione, riflessione) e non convenzionali [Re.Mi. (Refraction Microtremor); M.A.S.W. (Multichannel Analysis of Surface Waves); S.A.S.W. (Spectral Analysis of Surface Waves)]. L indagine sarà condotta con base fino a 34m con uso di sismografo multicanale di 24 canali, con sommatoria sincrona dei segnali, con profilo diretto e coniugato, con qualsiasi tipo di energizzazioni escluso l'uso di esplosivi di 2 con spaziature geofoniche > m 5 e < m 10. La relazione di indagine riporterà la determinazione delle velocità delle onde di taglio VS alle varie profondità, il valore medio nel tratto 4-34m e la conseguente categoria di suolo. L esecuzione di ciascun profilo sismico a rifrazione dovrà essere effettuata con base fino a 230 m con sismografo multicanale di almeno 24 canali, con sommatoria sincrona dei segnali, con profilo diretto e coniugato, con qualsiasi tipo di energizzazioni escluso l'uso di esplosivi, con spaziature geofoniche fino a 5 m: polarizzazione e misura sia di onde di compressione sia di onde di taglio P+S. 30

34 7 SPECIFICHE TECNICHE PER LA DETERMINAZIONE DEI PROFILI ELETTRICI MULTIELETTRODICI (TOMOGRAFIE GEOELETTRICHE) Questo tipo di indagine, eseguita con diverse configurazioni (Wenner, dipolo-dipolo o Schlumberger), può essere utilizzata con successo nella definizione della geometria e dello spessore di strutture sepolte a piccola profondità; volta per volta verrà definita la profondità dell indagine e quindi le caratteristiche delle geometrie impiegate. L attrezzatura di prova dovrà essere costituita dai seguenti componenti: - strumentazione di acquisizione multicanale (fino a 96) e che dovrà eseguire in automatico le seguenti operazioni: cancellazione automatica dei potenziali spontanei; sommatoria automatica del segnale ( stacking ) programmabile; possibilità di impostare finestre di misura; risoluzione di misura fino a 30 Nv; elettrodi definiti intelligenti, dotati, cioè, di elettronica interna (smart electodes), montati permanentemente sul cavo elettrico; cavi di collegamento vari ed accessori. Le esatte modalità di configurazione in fase di prova saranno preventivamente concordati con la Sogesid. In ogni caso la tomografia elettrica dovrà essere eseguita con una configurazione Wenner, dipolo-dipolo e Schlumberger, dovranno comunque essere utilizzati stendimenti base composti da 48/72/96 elettrodi ubicati ad intervallo regolare lungo il profilo con passo di 5 metri, per uno sviluppo massimo di 475 metri lineari. In relazione al dettaglio richiesto ed alla profondità di indagine potranno variare sia la spaziatura degli elettrodi che la dimensione finale dello stendimento di base. La suddetta strumentazione di acquisizione dovrà essere in grado di gestire, acquisire e memorizzare automaticamente le misure, tramite opportuno software e sarà costituita da tre elementi principali: unità di controllo, sistema automatico di commutazione degli elettrodi, set di cavi multicanale con elettrodi dotati di elettronica interna (smart electrodes). Il ricoprimento tra due basi contigue verrà acquisito secondo la modalità del roll along, ripetute secondo passo regolare con spostamenti successivi dello stendimento principale e sarà definito dalla profondità d indagine richiesta, secondo il rapporto AB / Pf = 6. La posizione degli elettrodi dovrà essere oggetto di adeguato rilievo planoaltimetrico. L elaborazione dei dati seguirà due fasi successive: - ricostruzione di pseudosezioni di resistività tramite l utilizzo di software di definizione delle linee di contorno ( countouring ) tipo Surfer; - inversione mono e bidimensionale per lo sviluppo di un adeguato modello di distribuzione della resistività del sottosuolo; il software d inversione dovrà essere in grado di applicare l eventuale correzione topografica (tipo RES2D inv). 31

35 8 DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE E REPORT FINALE INDAGINI GEOGNOSTICHE 8.1 DOCUMENTAZIONE DA PRODURRE E REPORT FINALE La documentazione inerente il lavoro svolto sarà progressivamente aggiornata nel corso delle attività e sarà sempre a disposizione della Sogesid. La documentazione definitiva sarà trasmessa alla Sogesid, in due copie cartacee e due copie digitali, entro e non oltre 15 giorni dalla conclusione delle attività e sarà redatta in accordo alla normativa vigente. La Relazione Descrittiva delle attività di investigazione dovrà contenere: la relazione di sintesi e interpretativa dei dati ricavati dalle indagini geofisiche e geotecniche in situ; la descrizione delle attività svolte in campo; la ricostruzione dell assetto geologico e idrogeologico del sito in funzione dei risultati delle indagini; la descrizione delle indagini svolte in laboratorio (sotto forma di tabelle di sintesi, di rappresentazioni grafiche e cartografiche) e dei relativi metodi utilizzati. Tale relazione descrittiva dovrà, inoltre, contenere le relazioni di cantiere firmate dal professionista geologo abilitato responsabile del cantiere e delle attività, i grafici e i risultati relativi alle diverse indagini e prove effettuate. Dovranno, inoltre, essere prodotti i seguenti elaborati: planimetrie con l ubicazione effettiva delle stazioni di campionamento; schede tecniche descrittive delle attività svolte relative alle fasi di campionatura debitamente compilate; originali e copia di tutti i rapporti di campo e di prova descritti nei capitoli precedenti; dettagliata documentazione fotografica in formato digitale dei punti di prelievo. I dati acquisiti saranno georeferenziati nel sistema UTM WGS84 e resi su supporto informatico (in versione 3D e in versione 2D), in modo da essere inseriti in un SIT. 8.2 SPECIFICHE PER ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DEI DATI Al termine di tutte le attività di indagine di campo e di laboratorio, dovrà essere prodotta, da parte dell Affidatario, una Relazione Tecnica finale relativa a tutte le investigazioni eseguite. Tale relazione dovrà descrivere le modalità di esecuzione delle stesse e riportare i risultati delle attività di campo e di laboratorio svolte. I risultati delle attività di campo e di laboratorio dovranno essere espressi anche sotto forma di tabelle di sintesi e di rappresentazioni cartografiche. La relazione finale dovrà riportare tutte le informazioni richieste per i rapporti finali delle singole attività precedentemente esplicitate (es: rapporto finale sondaggi elettrici verticali, ecc.). L Affidatario dovrà restituire i dati relativi alle attività svolte come di seguito riportato: carta georeferenziata dell ubicazione dei punti di sondaggio con distinzione tipologica (Sondaggi e Pz, prove penetrometriche, indagini geofisiche e sismiche) e profondità di prelievo dei campioni, da restituire su formato cartaceo e informatizzato (dwg e shapefile); report fotografico di tutte le attività eseguite in sito (esecuzione di S.E.V. prove penetro metriche, prove sismiche, esecuzione sondaggi, esecuzione campionamento terreni ecc.); tutti i dati raccolti durante la caratterizzazione (dati numerici, alfa numerici, grafici, raster, vettoriali o misti, dati conseguenti all elaborazione dei dati grezzi, dati derivanti dalle analisi di 32

36 laboratorio ecc.) dovranno essere restituiti in formato digitale, per essere poi inseriti in una banca dati relazionale, georeferenziata e dettagliatamente documentata, ed infine trasferiti in un unico Sistema Informativo Territoriale (G.I.S.); i dati derivanti dalle attività di caratterizzazione dovranno essere resi disponibili anche in formato digitale per essere poi inseriti in una banca dati relazionale, in un unica tabella in formato excel e MDB (Microsoft Access), georeferenziata e dettagliatamente documentata, per essere eventualmente trasferiti in un unico Sistema Informativo Territoriale (G.I.S.); la formattazione dei dati dovrà rispondere ai seguenti requisiti generali: - I nomi dei campi della tabella non dovranno contenere né spazi né caratteri speciali o di punteggiatura. - I primi campi della tabella access dovranno essere obbligatoriamente i seguenti: Codice del sondaggio Codice del campione Est UTM (m) Nord UTM (m) è ammesso l uso del carattere underscore (_) e del carattere. tutte le coordinate dovranno essere riferite al datum WGS84 UTM fuso 32N. Le coordinate geografiche dovranno essere restituite come gg pp.mmmm (4 cifre decimali per le frazioni di primo); tutte le quote dovranno essere espresse in metri con precisione centimetrica (2 cifre decimali); ad ogni campione dovrà essere associato un unico record di una tabella che dovrà contenere tutte le informazioni richieste; i campi relativi alle tipologie di analisi che prevedono risultati di tipo descrittivo (granulometria, descrizione del campione, qualità organolettiche, ecc ) dovranno essere di tipo testo; i campi relativi alle informazioni e alle tipologie di analisi che prevedono dati di tipo numerico (ad es. coordinate, profondità, analisi chimico-fisiche, ecc ) dovranno essere unicamente di tipo numerico. La precisione dovrà essere adeguata al parametro descritto; tutti i risultati analitici al di sotto del limite di rilevabilità dovranno essere indicati con un valore pari alla metà del limite stesso; i Rapporti di Prova dovranno essere forniti, oltre che in originale, in formato pdf (Adobe Reader), completi delle informazioni richieste in merito all Assicurazione Qualità del dato analitico. Si ricorda la necessità di verificare ed assicurare l esatta corrispondenza tra il dato riportato sul Rapporto di Prova ed il dato in forma digitale, corredato dalle coordinate effettive registrate al momento del campionamento. 33

37 9 GESTIONE DEI RIFIUTI Tutti i rifiuti, sia solidi che liquidi, provenienti dalle attività eseguite, dovranno essere gestiti nel rispetto della vigente normativa in materia di trasporto e smaltimento. L Affidatario dovrà procedere, ai sensi della vigente normativa, ad indicare la classificazione dei rifiuti che saranno prodotti e gestiti nelle varie fasi di intervento, fino al successivo smaltimento. Il produttore di rifiuti è tenuto ad effettuare la caratterizzazione di base di ciascuna categoria di rifiuti (omologa del rifiuto) realizzata con la raccolta di tutte le informazioni necessarie per uno smaltimento finale in condizioni di sicurezza. Se le caratteristiche di base di una tipologia di rifiuti dimostrano che gli stessi soddisfano i criteri di ammissibilità per una categoria di discarica, tali rifiuti sono considerati ammissibili nella corrispondente categoria. A tal fine i rifiuti solidi prodotti e destinati allo smaltimento in discarica, dovranno essere sottoposti alla caratterizzazione ai sensi del D.M. 27/09/2010. I rifiuti liquidi dovranno essere codificati e caratterizzati ai sensi del Nuovo Codice CER e inviati a impianto di destinazione finale. L Affidatario sarà considerato responsabile della corretta gestione dei rifiuti prodotti all interno dell area di lavoro e pertanto, ai fini delle operazioni di prelievo, trasporto, recupero e/o smaltimento sarà considerata a tutti gli effetti il produttore e detentore dei rifiuti in oggetto. L Affidatario dovrà comunque fornire alla Stazione Appaltante per l approvazione, prima dell inizio delle attività di campo, un piano di gestione dei rifiuti prodotti nel corso delle attività. I rifiuti e i materiali di risulta prodotti dalle attività di perforazione potranno essere temporaneamente collocati in un apposita area logistica di cantiere; la loro permanenza in tale area, nell attesa del successivo smaltimento secondo la normativa vigente, a cura del prestatore del servizio, dovrà perdurare entro e non oltre i tre mesi successivi al termine delle attività in sito. Si rammenta che le cassette catalogatrici dovranno essere conservate per un periodo di tempo non inferiore a 6 mesi e successivamente smaltite di concerto e a seguito di autorizzazione della Sogesid. Il trasporto dei rifiuti dovrà avvenire con mezzi adeguati ed autorizzati al trasporto in ottemperanza alle norme vigenti in materia. Per tutti i rifiuti inviati a smaltimento, sia solidi che liquidi, l Affidatario dovrà trasmettere alla Committente, oltre la quarta copia del formulario di trasporto, anche il certificato di avvenuto smaltimento rilasciato dal titolare dell'impianto. Nel caso i rifiuti siano conferiti in impianti autorizzati situati all interno del territorio nazionale la quarta copia del formulario dovrà essere trasmessa alla Committente entro tre mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore; tale termine è esteso a sei mesi nel caso di spedizioni transfrontaliere. Il certificato di avvenuto recupero e/o smaltimento dovrà essere trasmesso alla Sogesid rispettivamente entro quattro e sette mesi dalla data di conferimento dei rifiuti al trasportatore. 34

38 10 QUALITÀ E SICUREZZA Nell espletamento dell incarico l Affidatario si impegna a: - utilizzare esclusivamente strumenti di misura tarati per l esecuzione delle attività di propria competenza ed a fornire preventivamente copie delle suddette certificazioni al Direttore dell esecuzione del contratto indicato dalla Sogesid S.p.A.; - utilizzare laboratori accreditati presso gli appositi organismi di competenza per l esecuzione delle attività affidate esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. copie delle rispettive autorizzazioni; - accettare integralmente l attività di controllo che verrà messa in atto dalla Sogesid S.p.A. secondo le procedure aziendali interne redatte in conformità agli standard ISO 9001:2008; - utilizzare software regolarmente licenziati esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. copia delle rispettive certificazioni; - utilizzare macchinari o attrezzature dotate di Marcatura CE secondo le vigenti normative comunitarie (es. Direttive Macchine 2006/42/CE recepita dal D. Lgs. 17/2010 e s.m.i.) esibendo a richiesta del personale della Sogesid S.p.A. copia delle rispettive certificazioni di conformità; - gestire i rifiuti nel rispetto degli artt. 188 e segg. del D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i. ed a consegnare alla Sogesid S.p.A. fotocopia della 4 copia del FIR esibendo, a richiesta, il registro carico/scarico di cui all art. 190 del citato D. Lgs.; - garantire (a proprie spese) l esecuzione di tutte le misure previste dal D. Lgs. 81/2008 e s.m.i. in materia di salute, sicurezza ed igiene sul lavoro ed approntare tutte le misure (igieniche, di protezione collettiva e individuale, di emergenza ecc.) necessarie a svolgere in completa sicurezza le varie tipologie di attività per il proprio personale incaricato sia per il personale esterno (personale Sogesid S.p.A. o altro Ente interessato) che potrà essere presente durante l esecuzione dei servizi. 35

39 PLANIMETRIA CON UBICAZIONE DELLE INDAGINI 36

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA

LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA LINEE GUIDA PER LA COSTRUZIONE DI POZZI PER L ESTRAZIONE DI ACQUA SOTTERRANEA Le domande di autorizzazione e di concessione per la costruzione di un pozzo devono essere corredate da un progetto preliminare

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006)

CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI. (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) COMUNE DI IMPRUNETA Provincia di Firenze CAPITOLATO SPECIALE PER L AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEI SERVIZI CIMITERIALI (art. 30 del D.Lgs. 163/2006) ALLEGATO Interventi sugli impianti elettrici Il Responsabile

Dettagli

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ufficio Cartografico Servizio Cartografia e Gis della Provincia di Brescia Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ing. Antonio Trebeschi L attività dell Ufficio Cartografico

Dettagli

LE LINEE GUIDA PROVINCIALI

LE LINEE GUIDA PROVINCIALI LE LINEE GUIDA PROVINCIALI 2) INDICAZIONI PER LA CORRETTA COMPILAZIONE DEI MODULI ELABORATO PROGETTUALE (Mod.( A) predisposto dal produttore delle terre e rocce da scavo va presentato all autorità competente

Dettagli

CIG: ZAA0954778 CUP: I18F11000080001

CIG: ZAA0954778 CUP: I18F11000080001 ALL. B Oggetto: Affidamento delle Indagini geotecniche e di caratterizzazione dei terreni propedeutiche alle seguenti progettazioni definitive: - Riqualificazione ambientale delle zone alta e bassa in

Dettagli

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA

Ristrutturazione del complesso ENAV di Roma ACC - Ciampino Roma Progetto definitivo delle strutture - RELAZIONE GEOTECNICA INDICE 1 PREMESSA... 2 2 INQUADRAMENTO GEOLOGICO... 2 3 SISMICITA DELL AREA... 3 4 LE INDAGINI GEOGNOSTICHE... 3 5 ASPETTI IDROGEOLOGICI GENERALI... 5 6 ASPETTI GEOTECNICI DEL PROGETTO LE STRUTTURE FONDALI...

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario Inserimento semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

UNISERVIZI S. p. a. ELENCO PREZZI

UNISERVIZI S. p. a. ELENCO PREZZI UNISERVIZI S. p. a. Fornitura, posa in opera, attivazione, messa in servizio e gestione di gruppi di misura dotati di apparati con funzioni di telelettura come previsto dalla Deliberazione dell Autorità

Dettagli

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO

A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY. Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO Associata al sistema Confindustria A.S.A. S.p.A. POTENZIAMENTO DEPURATORE DI ROSIGNANO SOLVAY Comune di Rosignano Marittimo PIANO DI GESTIONE TERRE E ROCCE DI SCAVO ai sensi del D.Lgs 156/06 s.m.i. e della

Dettagli

BOLLO 14.62 ALLEGATO B. CAGLI, lì. AL Sig. SINDACO DEL COMUNE DI 61043 C A G L I -----------------------------------------------------

BOLLO 14.62 ALLEGATO B. CAGLI, lì. AL Sig. SINDACO DEL COMUNE DI 61043 C A G L I ----------------------------------------------------- ALLEGATO B BOLLO 14.62 CAGLI, lì AL Sig. SINDACO DEL COMUNE DI 61043 C A G L I ----------------------------------------------------- Oggetto: L.R. 9 giugno 2006 n. 5 - Domanda di autorizzazione alla perforazione

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica

IL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative

FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE. Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative Ing. Marco CONTI FORUM SICUREZZA NEI CANTIERI EDILI NORMATIVA E CRITICITA IRRISOLTE Il Coordinatore della Sicurezza e le recenti modifiche legislative INTRODUZIONE Legge 1 ottobre 2012, n. 177 Modifiche

Dettagli

PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica

PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica ALLEGATO F PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture, Urbanistica Appalto n. 1649 - S.P. n. 29 del Colle di Cadibona. Lavori di adeguamento del tracciato stradale

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE

LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE ALLEGATO N. 2 LINEE GUIDA PER LA REDAZIONE DELLE RELAZIONI GEOLOGICHE E GEOTECNICHE E RELATIVE INDAGINI GEOGNOSTICHE Le seguenti linee di indirizzo per la redazione della relazione geologica e relazione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n.

Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. Compilazione del modulo di dichiarazione per l utilizzo terre e rocce da scavo come sottoprodotto, ai sensi della legge 9 agosto 2013 n. 98 A seguito dell entrata in vigore della Legge 09.08.2013 n. 98,

Dettagli

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili

Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo

Dettagli

MODULO PREVENTIVO ECONOMICO

MODULO PREVENTIVO ECONOMICO ALL. B Oggetto: Affidamento del servizio di Indagini geotecniche e di caratterizzazione dei terreni propedeutiche alla progettazione definitiva della Realizzazione dell impianto di depurazione a servizio

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano Prof.Livio Pinto Ing. Daniele Passoni Milano, 28.1.2010 INTRODUZIONE (1/2) Un DataBase Topografico

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA

ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA ELABORATO TECNICO DELLA COPERTURA Legge Regionale 3 gennaio 2005, n. 1 - articolo 82, comma 16 Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 dicembre 2013, n. 75/R Regolamento di attuazione dell articolo

Dettagli

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ

DICHIARAZIONE SOSTITUTIVA DI ATTO DI NOTORIETÀ DICHIARAZIONE IN MERITO AL RISPETTO DEI CRITERI PREVISTI IN TEMA DI RIUTILIZZO DI TERRE E ROCCE DA SCAVO DAL COMMA 1 DELL ART. 41bis DEL DECRETO LEGGE 21 GIUGNO 2013, N 69, RECANTE DISPOSIZIONI URGENTI

Dettagli

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica

Relazione Geologica e Relazione Geotecnica Relazione Geologica e Relazione Geotecnica La Relazione Geologica e la Relazione Geotecnica sono due documenti progettuali sempre distinti. La Relazione Geologica è essenziale per il geotecnico e lo strutturista,

Dettagli

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO.

INTRODUZIONE. 4 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE. 5 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI. 5 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO. SOMMARIO 1 INTRODUZIONE... 4 2 RIMOZIONE MASSICCIATA STRADALE... 5 3 DEMOLIZIONE MANUFATTI EDILI E STRADALI... 5 4 SCAVO TRADIZIONALE ALL APERTO... 6 5 TRIVELLAZIONI... 6 6 CARATTERIZZAZIONE CHIMICA...

Dettagli

COMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.

COMUNE DI VILLABATE. Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali. COMUNE DI VILLABATE Corpo di Polizia Municipale Via Municipio, 90039 VILLABATE (PA) Tel. 0916141590 Fax 091492036 pm.villabate@tiscali.it Allegato A Elaborato Tecnico relativo alla gara di appalto per

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) Comune di Calcinaia Servizio Affari Generali e Legali DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DI INTERFERENZE (D.U.V.R.I.) DATA: COMMITTENTE: Comune di Calcinaia IMPRESA APPALTATRICE 1 OGGETTO: AFFIDAMENTO

Dettagli

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4

Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 Relazione di calcolo illuminotecnico Sommario PREMESSA... 1 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 1 CALCOLO ILLUMINOTECNICO... 4 PREMESSA Oggetto del seguente lavoro è il calcolo illuminotecnico da effettuarsi nel

Dettagli

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione

2.2. Il modello di denuncia e la documentazione 2.2. Il modello di denuncia e la documentazione Per tutte le opere e gli interventi sottoposti a denuncia e sull intero territorio regionale, la denuncia è redatta ai sensi dell art. 93 del D.P.R. 380/2001

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute

Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Sistemi di ancoraggio permanenti per dispositivi di protezione individuale contro le cadute Atto di indirizzo e coordinamento per la prevenzione delle cadute dall alto nei lavori in quota della Regione

Dettagli

ACEA Distribuzione Direzione Operazioni Rete AT

ACEA Distribuzione Direzione Operazioni Rete AT Capitolato Tecnico per le prestazioni professionali relative alla redazione di documentazione inerente la gestione delle terre e rocce da scavo DATA rev. 00 ottobre 2012 Elaborato N. 7-3-329 REDATTO VERIFICATO

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5

Protocollosicurezzacnism.doc vers. 17 luglio 2006 - pag. 1 di 5 PROTOCOLLO DI INTESA SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LUOGO DI LAVORO TRA CONSORZIO NAZIONALE INTERUNIVERSITARIO PER LE SCIENZE FISICHE DELLA MATERIA (CNISM) E UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA Art. 1. Generalità

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita

Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Pag. 1 di 5 Norme di sicurezza e comportamentali del personale autorizzato a lavorare nei locali adibiti a Camera Pulita Premessa Questa nota è indirizzata al personale, dipendente e/o associato, autorizzato

Dettagli

AVEZZANO VERIFICA SISMICA SCUOLA G.MAZZINI COMUNE (PROVINCIA DE L AQUILA) DOTT. GEOL. AGNELLI ADELE. TECNOSOIL snc COMMITTENTE OGGETTO TECNOSOIL

AVEZZANO VERIFICA SISMICA SCUOLA G.MAZZINI COMUNE (PROVINCIA DE L AQUILA) DOTT. GEOL. AGNELLI ADELE. TECNOSOIL snc COMMITTENTE OGGETTO TECNOSOIL COMUNE AVEZZANO (PROVINCIA DE L AQUILA) COMMITTENTE DOTT. GEOL. AGNELLI ADELE OGGETTO VERIFICA SISMICA SCUOLA G.MAZZINI RAPPORTO SULLE INDAGINI GEOGNOSTICHE E GEOTECNICHE TECNOSOIL S.n.c. TECNOSOIL snc

Dettagli

COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Ambiente

COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Ambiente Allegato 1 Udine, COMUNE DI UDINE Dipartimento Gestione del Territorio, delle Infrastrutture e dell Ambiente Servizio Edilizia Privata e Ambiente REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI A FAVORE DI

Dettagli

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI)

Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) FORNITURA IN OPERA DI MISURATORI IDRAULICI DI PORTATA PER I NODI DELLE SOTTORETI DELLA CITTA DI PALERMO, PER I SERBATOI E PER I POZZI GESTITI. Documento unico di valutazione dei rischi interferenziali

Dettagli

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin

MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO. Geol. Fabio Garbin MODELLO GEOLOGICO E MODELLO GEOTECNICO Geol. Fabio Garbin Preparazione all Esame di Stato, Roma 8 aprile 2011 Riferimenti Normativi essenziali D.M. 14.01.2009: Approvazione delle nuove Norme Tecniche sulle

Dettagli

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO

DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CAPITOLATO TECNICO ALL. C AFFIDAMENTO AI SENSI DELL ART. 125 COMMI 10 E 11 DEL D.LGS. 163/2006 E S.M.I. DEL SERVIZIO DI CATALOGAZIONE, ARCHIVIAZIONE, GESTIONE E CONSULTAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE CARTACEA AZIENDALE CIG:

Dettagli

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);

aggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione); FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA

PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

Consorzio di Bonifica «UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI» Via S. Martino 60 56125 PISA tel. 050 505411 fax 050 505438 www.ufficiofiumiefossi.

Consorzio di Bonifica «UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI» Via S. Martino 60 56125 PISA tel. 050 505411 fax 050 505438 www.ufficiofiumiefossi. AVVISO PUBBLICO INSERIMENTO NELL ELENCO APERTO DI FORNITORI DI BENI E SERVIZI DEL CONSORZIO DI BONIFICA UFFICIO DEI FIUMI E FOSSI DI PISA. Art.1 Oggetto dell avviso Procedura da seguire per l inserimento

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000)

Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Protocollo Informatico (D.p.r. 445/2000) Ricerca veloce degli atti, archiviazione, fascicolazione ed inventario semplice e funzionale Collegamento tra protocolli tramite la gestione dei fascicoli e visualizzazione

Dettagli

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio Ufficio Settimo Nota prot. n. 5743 del 17

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti:

Delibera n. 129/04 L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS. Nella riunione del 22 luglio 2004. Visti: Pagina 1 di 5 Pubblicata sul sito www.autorita.energia.it il 29 luglio 2004, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della deliberazione dell'autorità per l'energia elettrica e il gas 20 febbraio 2001, n. 26/01

Dettagli

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa.

Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Firenze, 26 giugno 2006 CONVEGNO Sicurezza nei cantieri mobili e temporanei: i lavori in altezza Le scelte progettuaii, i documenti necessari e gli apprestamenti di difesa. Regolamento di attuazione dell

Dettagli

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze

Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze Dipartimento Risorse Interne Servizio Bilancio e Finanze DETERMINAZIONE N 688 Anno 2006 del: 27/12/2006 OGGETTO: Attività straordinarie riguardanti un progetto di adeguamento della cartellonistica pubblicitaria

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE

CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE ALLEGATO 6 CAPITOLATO SPECIALE PER LA SICUREZZA DEL LAVORO NEI CONTRATTI D APPALTO, D OPERA O DI SOMMINISTRAZIONE Articolo 1 Definizioni 1. Ai fini del presente Capitolato, alle seguenti espressioni sono

Dettagli

COMUNE DI BASCIANO S.U.E. P.A.S. PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA

COMUNE DI BASCIANO S.U.E. P.A.S. PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA Riservato al protocollo COMUNE DI BASCIANO S.U.E. P.A.S. PROCEDURA ABILITATIVA SEMPLIFICATA (Art. 6, D.Lgs. 03/03/2011, n. 28 D.g.r. n. 294 del 02/05/2011 Articoli 22 e 23 del D.P.R. n. 380 del 2001) Il

Dettagli

PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE

PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE PIANO DI GESTIONE DELLE TERRE PROGETTO.. Richiedente: Tecnico: PREMESSA Il presente Piano di Gestione delle terre è stato redatto nel rispetto e in ottemperanza delle seguenti normative specifiche in materia:

Dettagli

PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER I COLLAUDI STATICI

PRESTAZIONI PROFESSIONALI PER I COLLAUDI STATICI Via Giovanni Giolitti, 1-10123 Torino - Tel. 011 562.24.68 - Fax 011 562.13.96 e-mail: ordine.ingegneri@ording.torino.it - sito internet: www.ording.torino.it Cod. Fisc. 80089290011 Allegato A alla Circolare

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo

Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo Studio per il riutilizzo delle terre e rocce da scavo Premesse Ai sensi dell art. 185 e 186 del decreto legislativo 152/2006 e successive modifiche ed integrazioni, le terre e rocce da scavo riutilizzate

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012

DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 DECRETO SEGRETARIALE N. 10 DEL 03.01.2012 OGGETTO: L. 365/00. Istanza di aggiornamento PAI Tagliamento, ai sensi dell art. 6 delle Norme di Attuazione, a seguito della progettazione di interventi urgenti

Dettagli

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO

DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO ALLEGATO D DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (DUVRI) LOTTO.. A) ANAGRAFICA DELL APPALTO CONTRATTO. DATORE DI LAVORO COMMITTENTE : MINISTERO DELL INTERNO DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA

Dettagli

ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS

ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS ISPEZIONI PROGRAMMATE RETI GAS Ai sensi della Delibera dell Autorità per l Energia Elettrica e il Gas n. 120/08 (art. 12 Obblighi di servizio relativi alla sicurezza), il Distributore deve annualmente

Dettagli

I GRADI DI PROGETTAZIONE

I GRADI DI PROGETTAZIONE Università degli Studi di Cagliari A.A. 20012-2013 I GRADI DI PROGETTAZIONE SECONDO IL CODICE DEGLI APPALTI (Progetto esecutivo) approvato con il decreto legislativo n. 163 del 12 aprile 2006 ed aggiornato

Dettagli

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI

Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Manuale delle Procedure ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI Codice procedura: AC01 Revisione n 2 Data revisione: 23-07-2013 MANUALE DELLE PROCEDURE Sommario 1. Scopo della procedura 2. Glossario 3. Strutture

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N.

COMUNE DI CISLIANO. Provincia di Milano D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZ E (ART. 26 DEL D.LGS N. 81/08) SERVIZIO DI PULIZIA DEGLI IMMOBILI COMUNALI CIG Z7C0D7B416 1 Premessa Il presente documento unico di valutazione

Dettagli

IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER

IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER IL RILIEVO TOPOGRAFICO CON LASER SCANNER fb.m. s.r.l. 1 Il continuo sviluppo della tecnica di rilievo e la ricerca continua del miglior risultato ore-lavoro, ha prodotto la strumentazione per il rilievo

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016

UNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.)

RELAZIONE TECNICA DI ASSEVERAMENTO (Art. 23, comma 1, del D.P.R. 06/06/2001, n. 380 e s.m.i.) Estremi archiviazione pratica edilizia: Prot. Gen. n. del Pratica Edilizia N Denuncia di inizio attività N ALLO SPORTELLO UNICO PER L EDILIZIA DEL COMUNE DI OGGETTO: Denuncia di inizio attività presentata

Dettagli

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 SOMMARIO 1. PREMESSA 3 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 3. INTRODUZIONE METODOLOGICA 5 4. ANALISI METODOLOGICA

Dettagli

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA

Strategia di classificazione della clientela relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA relativamente ai servizi d investimento offerti dalla Banca Nazionale del Lavoro SpA Classification Policy PREMESSA, FONTI NORMATIVE ED OBIETTIVO DEL DOCUMENTO... 3 1. DEFINIZIONI... 3 1.1. CLIENTI PROFESSIONALI...

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI...

BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... INDICE 1 PREMESSA... 2 2 BILANCIO DI PRODUZIONE DI MATERIALE DA SCAVO E/O DI RIFIUTI... 2 3 CRITERI PER LA LOCALIZZAZIONE E GESTIONE DELLE AREE DI CANTIERE DA ADIBIRE A DEPOSITO TEMPORANEO... 3 File: 13-033_gen01es_r0

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE

RELAZIONE SULLE INTERFERENZE RELAZIONE SULLE INTERFERENZE 1. PREMESSA Il tipo di lavorazione prevalente, prevista nel presente progetto, consiste nella posa di tubazioni in ghisa o acciaio, di diversi diametri, fino al DN150, su strade

Dettagli

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale

Dettagli

Comune di Spoleto QUESITI E RISPOSTE

Comune di Spoleto QUESITI E RISPOSTE Procedura aperta per fornitura chiavi in mano di una suite applicativa gestionale Web based completamente integrata e comprensiva dei relativi servizi di assistenza e manutenzione QUESITI E RISPOSTE Quesito

Dettagli

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI.

TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. TRACCIA PER LA REDAZIONE DELLA RELAZIONE GEOLOGICA E DELLA RELAZIONE GEOTECNICA FACENTI PARTE DI UN PROGETTO PER COSTRUZIONI. PRECISAZIONI Il presente documento nasce dalla pressante richiesta di iscritti

Dettagli

COSTI PER LA SICUREZZA

COSTI PER LA SICUREZZA COSTI PER LA SICUREZZA All. XV 4.1-D.Lgs 81/2008 DALL USCITA DELLA 494/96 ESISTE L OBBLIGO DI REDIGERE UN COMPUTO PER LA SICUREZZA CIOE EFFETTUARE UNA VALUTAZIONE DEGLI ONERI PER LA SICUREZZA TALE VALUTAZIONE

Dettagli

COMUNE di EMPOLI Settore Lavori Pubblici AVVISO PUBBLICO

COMUNE di EMPOLI Settore Lavori Pubblici AVVISO PUBBLICO Allegato B COMUNE di EMPOLI AVVISO PUBBLICO PER LA SELEZIONE DI SOGGETTI A CUI AFFIDARE LA MANUTENZIONE DELLE ROTONDE COMUNALI CON PUBBLICIZZAZIONE DELL INTERVENTO RIFERIMENTI GENERALI L Amministrazione

Dettagli

Modifiche ed integrazioni al disciplinare tecnico

Modifiche ed integrazioni al disciplinare tecnico REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA TERRITORIALE E DELLA VIGILANZA EDILIZIA SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO

LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.

Dettagli

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA

COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli