ELABORATI GENERALI E COMUNI DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TEGLIO

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2 ELABORATI GENERALI E COMUNI DEL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO DEL COMUNE DI TEGLIO Elaborati della V.A.S. allegati al P.G.T. A- Relazione generale documento di piano; B- Documento preliminare di valutazione ambientale strategica (V.A.S.) scooping del documento di piano; C- Studio di Incidenza delle scelte di piano sui Siti Natura 2000 e sugli ambiti di trasformazione; 1-G 1-H 1-I Inquadramento territoriale ed immagine fotografica del territorio; Inquadramento territoriale ed immagine fotografica del territorio; Inquadramento territoriale ed immagine fotografica del territorio; 2-X 2-Y 2-K Estratti e coordinamento con atti di pianificazione sovra comunale-ptcp; Estratti e coordinamento con atti di pianificazione sovra comunale-ptr; Estratti e coordinamento con atti di pianificazione sovra comunale-ptr; 3-G 3-H 3-I Quadro conoscitivo territoriale; Quadro conoscitivo territoriale; Quadro conoscitivo territoriale; 4-G 4-H 4-I Quadro conoscitivo territoriale: sistema dei vincoli; Quadro conoscitivo territoriale: sistema dei vincoli; Quadro conoscitivo territoriale: sistema dei vincoli; 5-G 5-H 5-I Carta dell uso del suolo; Carta dell uso del suolo; Carta dell uso del suolo; 6-G 6-H 6-I Carta della vegetazione; Carta della vegetazione; Carta della vegetazione; 7-G 7-H 7-I Carta dei vincoli geologici; Carta dei vincoli geologici; Carta dei vincoli geologici; 8-G 8-H 8-I Reti tecnologiche del territorio comunale; Reti tecnologiche del territorio comunale; Reti tecnologiche del territorio comunale; 9-A Stato di attuazione del P.R.G. ambiti oggetto di richiesta P.C.; Stato di attuazione del P.R.G. ambiti oggetto di richiesta P.C.; Stato di attuazione del P.R.G. ambiti oggetto di richiesta P.C.; Stato di attuazione del P.R.G. ambiti oggetto di richiesta P.C.; Stato di attuazione del P.R.G. ambiti oggetto di richiesta P.C.; 9-B 9-C 9-D 9-E vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione 2

3 9-F Stato di attuazione del P.R.G. vigente, richieste specifiche popolazione e individuazione ambiti oggetto di richiesta P.C.; 10-G 10-H 10-I Quadro conoscitivo territoriale: sistema ambientale ed elementi del sistema insediativo; Quadro conoscitivo territoriale: sistema ambientale ed elementi del sistema insediativo; Reti Quadro conoscitivo territoriale: sistema ambientale ed elementi del sistema insediativo; 11 Componente storico ambientale del territorio, documentazione fotografica edifici di valore storico monumentale; 12-G 12-H 12-I Previsioni urbanistico territoriali del Documento di Piano; Previsioni urbanistico territoriali del Documento di Piano; Previsioni urbanistico territoriali del Documento di Piano. Elaborati del Documento di Piano - DdP 1 Relazione-definizioni e disposizioni generali del P.G.T. ; - DdP 2 Indicazione per gli ambiti di trasformazione e la pianificazione attuativa ; - DdP 3G - DdP 3H - DdP 3I Previsioni urbanistiche del territorio comunale (scala 1:10000); Previsioni urbanistiche del territorio comunale (scala 1:10000); Previsioni urbanistiche del territorio comunale (scala 1:10000); - Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni Previsioni DdP DdP DdP DdP DdP 4L 4M 4N 4O 4P urbanistiche urbanistiche urbanistiche urbanistiche urbanistiche territorio territorio territorio territorio territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); versante retico (scala 1:5000); fondovalle (scala 1:5000); versante orobico (scala 1:5000); d'alta quota orobie (scala 1:5000); - DdP 5G - DdP 5H - DdP 5I Sistema dei vincoli del territorio comunale (scala 1:10000); Sistema dei vincoli del territorio comunale (scala 1:10000); Sistema dei vincoli del territorio comunale (scala 1:10000); - DdP 6G - DdP 6H - DdP 6I Sistema delle reti tecnologiche del territorio comunale (scala 1:10000); Sistema delle reti tecnologiche del territorio comunale (scala 1:10000); Sistema delle reti tecnologiche del territorio comunale (scala 1:10000); - DdP 7G Sintesi conoscitiva del sistema ambientale ed elementi significativi del sistema insediativo (scala 1:10000); Sintesi conoscitiva del sistema ambientale ed elementi significativi del sistema insediativo (scala 1:10000); Sintesi conoscitiva del sistema ambientale ed elementi significativi del sistema insediativo (scala 1:10000); - DdP 7H - DdP 7I - DdP 8 Sintesi conoscitiva del sistema storico-monumentale (edifici di valore) (scala 1:1000); - DdP 9G - DdP 9H - DdP 9I Carta di sensibilità del suolo (scala 1:10000); Carta di sensibilità del suolo (scala 1:10000); Carta di sensibilità del suolo (scala 1:10000); 3

4 - DdP 10G - DdP 10H - DdP 10I Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica (scala 1:10000); Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica (scala 1:10000); Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica (scala 1:10000); - DdP 11G - DdP 11H - DdP 11I Carta dell uso del suolo (scala 1:10000); Carta dell uso del suolo (scala 1:10000); Carta dell uso del suolo (scala 1:10000); - DdP 12G - DdP 12H - DdP 12I Carta della vegetazione (scala 1:10000); Carta della vegetazione (scala 1:10000); Carta della vegetazione (scala 1:10000); Elaborati del Piano delle Regole - 1 Norme Tecniche di Attuazione; - 2 Componente paesistico ambientale del Piano delle Regole ambiti di salvaguardia e tutela; - 3 Studio per la valutazione di incidenza; - Carta Carta Carta Carta Carta 4L 4M 4N 4O 4P - 5G - 5H - 5I - 6L - 6M - 6N - 6O - 6P - 7 dei dei dei dei dei vincoli vincoli vincoli vincoli vincoli territorio territorio territorio territorio territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); versante retico (scala 1:5000); fondovalle (scala 1:5000); versante orobico (scala 1:5000); d'alta quota orobie (scala 1:5000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento dell'intero territorio comunale (scala 1:10000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento dell'intero territorio comunale (scala 1:10000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento dell'intero territorio comunale (scala 1:10000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento territorio versante retico (scala 1:5000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento territorio fondovalle (scala 1:5000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento territorio versante orobico (scala 1:5000); Carta degli usi del suolo e modalità di intervento territorio d'alta quota orobie (scala 1:5000); Carta delle tipologie di intervento degli ambiti di antica formazione planimetria Teglio centro anno 1853 (scala 1: 1000); 4

5 - 8 Carta delle tipologie di intervento degli ambiti di antica formazione Teglio centro: individuazione piani di recupero, edifici vincolati e zone vincolate (scala 1:1000); TEGLIO CENTRO: CONTRADA POZZI-BESTA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA BERTI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA VALLI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA SAN SILVESTRO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA EUFEMIA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA PIATTE valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA CASTELLO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO CENTRO: CONTRADA SOTTOCASTELLO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA CASA BRANCHI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SAN GERVASIO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA CASE MAFFENINI E CA GIANOLI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SOMMASASSA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SANTA MARIA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA FRIGERI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SANT ANTONIO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA CASTELVETRO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA PANAGGIA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SAN ROCCO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA VANGIONE DI SOTTO valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA VANGIONE DI SOPRA valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SAN GIOVANNI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA CA BOTTONI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA SCRANZI valutazioni progettuali (scala 1:500); TEGLIO: CONTRADA VILLANOVA valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA TRESENDA CENTRO valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA CASPINELLI valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA FRANCHESI-MOTTA valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA CRESPINEDO valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA CALCAROLA valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA CANALI valutazioni progettuali (scala 1:500); TRESENDA: CONTRADA BOALZO valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA MARGATTONI valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA CAì PROVAS valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA CEVO valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA RAGNO valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA NIGOLA valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA BOZZI valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA SAN SEBASTIANO valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA GADALDI valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA POSCHIAVINI valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA CANOVE DI SOTTO E CANOVE DI SOPRA valutazioni progettuali (scala 1:500); SAN GIACOMO: CONTRADA PILA valutazioni progettuali (scala 1:500); CARONA: CONTRADA CARONA valutazioni progettuali (scala 1:500);

6 L - 60M - 60N - 60O - 60P - 61A 61B 61C 61D 61E CARONA: 1:500); CARONA: CARONA: CARONA: CARONA: CARONA: CARONA: CARONA: CONTRADA BALESTRIERI E CA GUSA valutazioni progettuali (scala CONTRADA CONTRADA CONTRADA CONTRADA CONTRADA CONTRADA CONTRADA MONEGATTI valutazioni progettuali (scala 1:500); VESPRI valutazioni progettuali (scala 1:500); CAPRINALE valutazioni progettuali (scala 1:500); MOIA valutazioni progettuali (scala 1:500); LUSCIO valutazioni progettuali (scala 1:500); BONDONE valutazioni progettuali (scala 1:500); PIALI E CODURELLI valutazioni progettuali (scala 1:500); Carta di individuazione patrimonio agricolo rurale territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); Carta di individuazione patrimonio agricolo rurale territorio versante retico (scala 1:5000); Carta di individuazione patrimonio agricolo rurale territorio fondovalle (scala 1:5000); Carta di individuazione patrimonio agricolo rurale territorio versante orobico (scala 1:5000); Carta di individuazione patrimonio agricolo rurale territorio d'alta quota Orobie (scala 1:5000); edifici censiti con studio specifico Schede Schede Schede Schede Schede negli negli negli negli negli di di di di di progetto progetto progetto progetto progetto aggiornate aggiornate aggiornate aggiornate aggiornate dei dei dei dei dei fabbricati fabbricati fabbricati fabbricati fabbricati posti posti posti posti posti edifici censiti con studio specifico edifici censiti con studio specifico edifici censiti con studio specifico edifici censiti con studio specifico ambiti ambiti ambiti ambiti ambiti Tar ; Tar ; Tar ; Tar ; Tar ; Elaborati Componente Geologica di Piano - CGP0 Relazione illustrativa della componente geologica del PGT; - CGP1 Norme geologiche di piano; - CGP2a Carta della pericolosità sis.m.i.ca locale-settore retico e di fondovalle del territorio comunale (scala 1:10000); Carta della pericolosità sis.m.i.ca locale-settore orobico del territorio comunale (scala 1:10000); - CGP2b - CGP3a - CGP3b - CGP4a - CGP4b - CGP5a - CGP5b - CGP5c Carta dei vincoli- Settore retico e di fondovalle del territorio comunale (scala 1:10000); Carta dei vincoli- Settore orobico del territorio comunale (scala 1:10000); Carta di sintesi- Settore retico e di fondovalle del territorio comunale (scala 1:10000); Carta di sintesi- Settore orobico del territorio comunale (scala 1:10000); Carta di fattibilità delle azioni di piano- Settore retico montano del territorio comunale (scala 1:5000); Carta di fattibilità delle azioni di piano- Settore principale e più urbanizzato del territorio comunale (scala 1:5000); Carta di fattibilità delle azioni di piano- Settore orobico montano del territorio comunale (scala 1:10000); 6

7 - CGP5d - CGP5e - CGP6a - CGP6b Carta della sovrapposizione della pericolosità sis.m.i.ca con la fattibilità geologica dell azione di Piano- Settore retico e di fondovalle del territorio comunale (scala 1:10000); Carta della sovrapposizione della pericolosità sis.m.i.ca con la fattibilità geologica dell azione di Piano- Settore orobico del territorio comunale (scala 1:10000); Carta del dissesto con legenda uniformata a quella del PAI su cartografia CTRSettore retico e di fondovalle del territorio comunale (scala 1:10000); Carta del dissesto con legenda uniformata a quella del PAI su cartografia CTRSettore orobico montano del territorio comunale (scala 1:10000). Elaborati Valutazione del Rischio Archeologico - 1a Carta di distribuzione dei contesti archeologici; - 1b Carta di distribuzione dei contesti archeologici; -2 Carta archeologica del centro storico; -3 Carta archeologica dell area del Doss de la Forca; -4 Carta di distribuzione dei siti di culto dell età del Rame; -5 Carta del Rischio Archeologico del Comune di Teglio. -6 Fascicolo tecnico Sovrintendenza; Elaborati del Piano dei Servizi - PdS 1 Norme Tecniche di Attuazione ; - PdS 2 L - PdS 2 M - PdS 2 N - PdS 2 O - PdS 2 P - PdS 3 L - PdS 3 M - PdS 3 N - PdS 3 O - PdS 3 P Carta dei servizi - modalità attuative usi e territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); Carta dei servizi - modalità attuative usi e territorio versante retico (scala 1:5000); Carta dei servizi - modalità attuative usi e territorio fondovalle (scala 1:5000); Carta dei servizi - modalità attuative usi e territorio versante orobico (scala 1:5000); Carta dei servizi - modalità attuative usi e territorio d'alta quota orobie (scala 1:5000); classificazioni dei servizi localizzati classificazioni dei servizi localizzati classificazioni dei servizi localizzati classificazioni dei servizi localizzati classificazioni dei servizi localizzati Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio versante retico (scala 1:5000); Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio fondovalle (scala 1:5000); Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio versante orobico (scala 1:5000); Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio d'alta quota Orobie (scala 1:5000). 7

8 Indice Titolo 1. Disposizioni generali Art. 1 - Natura e contenuti del Piano dei Servizi Art. 2 - Elaborati del Piano dei Servizi Art. 3 - Articolazione delle previsioni del Piano dei Servizi PAG. 10 PAG. 10 PAG. 11 Titolo 2. Disciplina dei servizi Capo 1. Disciplina dei servizi localizzati Art. Art. Art. Art. Art Disposizioni generali Servizi alla persona Servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico Servizi alla mobilità Servizi tecnologici e ambientali PAG. PAG. PAG. PAG. PAG Capo 2. Disciplina dei servizi da precisare in fase attuativa Art. 9 Superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano PAG. 18 Capo 3. Disciplina dei servizi da localizzare a seguito degli interventi nel territorio consolidato Art Disciplina dei servizi da localizzare nei tessuti consolidati urbani del Piano delle Regole PAG. 19 Art Disciplina dei mutamenti d uso e fabbisogno di standard urbanistico negli ambiti del del Piano delle Regole PAG. 20 Capo 4. Disciplina delle dotazioni di parcheggi Art Dotazioni minime di parcheggi in relazione agli usi PAG. 21 Titolo 3. Modalità attuative delle aree a servizio Art Aree per servizi di proprietà comunale, con vincolo di acquisizione o con compensazione urbanistica Art Aree per servizi di proprietà di altri enti Art Aree per servizi con vincolo di destinazione Art. 16 -Aree per servizi con vincolo di destinazione per la realizzazione dell area sportiva turistico ricreativa del Golf Art Aree per servizi con compensazioni urbanistica Art Aree per servizi negli ambiti di trasformazione PAG. 23 PAG. 24 PAG. 24 PAG. 24 PAG. 25 PAG. 27 8

9 Titolo 4. Obiettivi strategici dei servizi pubblici Art. 19 Scelte prioritarie ed obiettivi del P.d.S. PAG. 28 Titolo 5. Classificazione e norme attuative per la realizzazione dei servizi pubblici e privati Art. 20 Classificazioni e norme urbanistiche per tipologie di servizi pubblici Art. 21 Aree per Servizi criteri operativi e dimensionali per categoria di servizio Art. 22 Classificazioni e norme urbanistiche per tipologie di servizi attuati da operatori privati o con il concorso dell Ente pubblico. PAG. 30 PAG. 31 PAG. 33 Titolo 6. Classificazione e norme attuative per la realizzazione delle attività commerciali Art. 23 Norme per l insediamento di attività commerciali PAG. 36 Titolo 7. Disposizioni finali Art. 24 Variabilità localizzativa delle aree di uso pubblico e P.A. di vaste dimensioni PAG. Art. 25 Aree ed attrezzature pubbliche realizzate da soggetti privati PAG. Art. 26 Dotazioni di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale PAG. Art. 27 Prescrizioni generali PAG. Art. 28 Criteri per la monetizzazione PAG. Art Norme finali PAG Titolo 8. Dimensionamento di piano Art. 30 Dimensionamento di piano Art. 31 Tabelle di dimensionamento di piano (aree omogenee e servizi) PAG. 42 PAG. 45 9

10 Titolo 1. Disposizioni generali Art. 1 - Natura e contenuti del Piano dei Servizi 1. Il Piano dei Servizi, assieme al Documento di Piano e al Piano delle Regole, è articolazione del Piano di Governo del Territorio ed è redatto ai sensi e agli effetti dell art. 9 della L.R. 12/2005 e s.m. e i. 2. Il Piano dei Servizi provvede ad assicurare una dotazione di aree per servizi e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale in relazione alle esigenze dell utenza individuate. A tale fine provvede a confermare, ad ampliare e a modificare quelli esistenti, a reperire e a localizzare nuove aree ed attrezzature, a determinare la dotazione di dette aree ed attrezzature da reperire nei Piani Attuativi e negli atti di programmazione negoziata, eventualmente anche facendo ricorso alla strumento della monetizzazione. 3. Il Piano dei Servizi non ha termine di validità ed è sempre modificabile al fine di un suo costante aggiornamento dipendente dalle esigenze della comunità e del Comune di Teglio. Art. 2 Elaborati del Piano dei Servizi 1. Il Piano dei Servizi è composto dai seguenti atti: - PdS 1 Norme Tecniche di Attuazione ; - PdS 2 L Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); - PdS 2 M Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati territorio versante retico (scala 1:5000); - PdS 2 N Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati territorio fondovalle (scala 1:5000); - PdS 2 O Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati territorio versante orobico (scala 1:5000); - PdS 2 P Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati territorio d'alta quota orobie (scala 1:5000); - PdS 3 L Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio d'alta quota retiche (scala 1:5000); - PdS 3 M Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio versante retico (scala 1:5000); - PdS 3 N Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio fondovalle (scala 1:5000); - PdS 3 O Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio versante orobico (scala 1:5000); - PdS 3 P Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano territorio d'alta quota Orobie (scala 1:5000). 2. Le Norme Tecniche di Attuazione e gli elaborati Carta dei Servizi e Carta delle zone omogenee assumono efficacia confermativa. 3. Fanno parte integrante del Piano dei Servizi i seguenti elaborati: - Relazione-definizioni e disposizioni generali del P.G.T. ; - DdP 4 Carta di sintesi delle previsioni urbanistiche del documento di piano (scala 1:2000); - 1 Norme Tecniche di Attuazione ; - 4 Carta degli usi del suolo e modalità di intervento dell'intero territorio (scala 1:5000); - 5 Carta degli usi del suolo e modalità di intervento ambito di fondovalle (scala 1:2000); 10

11 - Definizioni e disposizioni generali del Piano di Governo del Territorio, - Gli elaborati del Documento di Piano in quanto forniscono le motivazioni generali delle scelte relative al Piano dei Servizi. 4. Fanno inoltre parte integrante del Piano dei Servizi: - lo studio geologico del territorio comunale; - lo studio del Reticolo idrico minore e relativo regolamento di polizia comunale; - la cartografia generale dei servizi del sottosuolo; 5. Il Piano dei Servizi sarà integrato da specifico regolamento Comunale che stabilirà le modalità di monetizzazione delle aree per servizi quando tale possibilità è prevista dalle presenti norme. Art. 3 Articolazione delle previsioni del Piano dei Servizi 1. Il Piano dei Servizi articola le previsioni relative ai servizi in: - servizi localizzati; - servizi relativi all attuazione della disciplina del Documento di Piano; - servizi relativi all attuazione della disciplina del Piano delle Regole. 2. Per servizi localizzati si intende quelli per i quali il Piano dei Servizi definisce precisamente la localizzazione e destinazione. I servizi localizzati sono classificati nell elaborato PdS2 e PdS3. 3. Per servizi relativi all attuazione della disciplina del Documento di Piano si intende l insieme delle aree destinate a servizi, o la loro monetizzazione, che l attuazione delle previsioni relative agli ambiti di trasformazione deve garantire e precisare. 4. Per servizi relativi all attuazione della disciplina del Piano delle Regole si intende l insieme delle aree destinate a servizi, o la loro monetizzazione, che l attuazione delle previsioni relative agli ambiti del territorio consolidato, nei casi in cui ciò è espressamente previsto, deve garantire e precisare. 11

12 Titolo 2. Disciplina dei servizi Capo 1. Disciplina dei servizi localizzati Art. 4 - Disposizioni generali L insieme dei servizi è stato classificato nelle categorie di seguito elencate. I servizi e le aree pubbliche sono suddivise nelle attività esistenti e in quelle di previsioni di piano e precisamente: SR1 SR2 SR3 SR4 ATTIVITA DI INTERESSE COMUNE A FUNZIONE RELIGIOSA ATTIVITA DI INTERESSE COMUNE SPAZI A PARCO, GIOCO E SPORT PARCHEGGI PUBBLICI Le macro categorie di servizi sopra elencate fanno riferimento alle funzioni specifiche e diversificate per i servizi alla persona, al tempo libero ed allo sport, alla mobilità ed ai servizi tecnologici ed ambientali. Servizi alla persona: sono i servizi destinati alle persone che risiedono o transitano nel Comune. Essi sono classificati nel seguente modo: - istruzione di base; - servizi amministrativi; - servizi assistenziali; - servizi religiosi; - servizi cimiteriali; - servizi culturali edificati; - servizi sanitari; - servizi sportivi e del tempo libero edificati. Tutti i servizi alla persona sono conteggiati come standard ai fini della verifica del dimensionamento previsto dalla L.R. 12/2005. Servizi al tempo libero sport e servizi del verde: sono i servizi destinati al disegno dello spazio inedificato della città. Essi sono classificati nel seguente modo: - parchi e spazi aperti pubblici o di uso pubblico; - spazi pavimentati pubblici o di uso pubblico; - servizi sportivi e del tempo libero inedificati; - parchi e parchi tematici; - parchi atti alla compensazione ambientale; - zona del golf. Tutti i servizi del verde sono conteggiati come standard ai fini della verifica del dimensionamento previsto dalla L.R. 12/2005 fatta salva la sola zona Golf non inserita nel dimensionamento in quanto area a carattere sovra comunale. Servizi alla mobilità: sono i servizi destinati alle diverse forme della mobilità. Essi sono classificati nel seguente modo: - aree a parcheggio; - percorso ciclabile di fondovalle; - collegamenti ciclabili e/o pedonali tra il fondovalle ed il capoluogo; - viabilità di progetto. 12

13 I servizi alla mobilità sono conteggiati come standard ai fini della verifica del dimensionamento previsto dalla L.R. 12/2005 solo relativamente alle aree a parcheggio. Servizi tecnologici e ambientali: sono le attrezzature destinate alla fornitura di determinati servizi quali il gas, l acqua,energia elettrica ecc., oppure allo smaltimento e trattamento dei rifiuti. Essi sono classificati nel seguente modo: - impianti tecnologici; Tutti i servizi tecnologici non sono conteggiati come aree a standard ai fini della verifica del dimensionamento previsto dalla L.R. 12/2005. Il mutamento di destinazione d uso dei servizi localizzati, nel casi di mutamento ad altro tipo di servizio, per esigenze prioritarie dell Amministrazione Comunale, di cui al presente articolo, è consentito senza variante al Piano dei Servizi, alle condizioni di non alterare quantitativamente la sommatoria dei servizi, come meglio esemplificati nell allegato finale della quantificazione dei servizi stessi. Art. 5 - Servizi alla persona Obiettivi: Il Piano di Governo del Territorio persegue l obiettivo di garantire una corretta presenza di servizi e di attrezzature alla persona sul territorio comunale. Tali servizi contribuiscono alla riqualificazione dello spazio urbano, al potenziamento del verde, alla estensione della rete ecologica in area urbana. Nelle aree destinate a servizi alla persona sono ammesse attività commerciali (nel limite di mq per singola attività), e di somministrazione di alimenti e bevande, strettamente collegate alla funzione di interesse pubblico che si svolge nell area e come strumento per rendere più efficace la prestazione del servizio cui l attività è abbinata. In caso di nuova costruzione dovrà essere valutata la presenza di radon nel sottosuolo e, in tal caso, prevedere l isolamento ermetico dell edificio dalle sue fondamenta, la posa di tubi di drenaggio e/o di membrane impermeabili al radon ovvero l adozione di sistemi tecnici per l espulsione continua dell aria contenente il radon. In caso di nuova costruzione dovranno essere valutate le distanze minime di rispetto dagli elettrodotti e le distanze minime relative all inquinamento elettromagnetico da strutture tecnologiche esistenti. Disposizioni specifiche in base alla classificazione I servizi alla persona si articolano nelle categorie e destinazioni come di seguito elencate. I servizi alla persona sono indicati nelle tavole del Piano dei Servizi e si distinguono in: a. Istruzione di base e Istruzione superiore L istruzione di base comprende gli asili nido, le scuole materne e cicli di istruzione fino all obbligo. L istruzione superiore comprende le scuole medie superiori (scuole secondarie di secondo grado). Sono comprese le attrezzature complementari e le aree scoperte destinate al gioco, al verde ed allo sport. b. Servizi amministrativi, istituzionali e di protezione civile I servizi amministrativi istituzionali comprendono: le sedi istituzionali amministrative (Comune), le sedi degli organi decentrati dello stato (finanziari, giudiziari, di rappresentanza istituzionale), le poste e telecomunicazioni, le caserme di carabinieri, guardia di finanza, polizia, vigili del fuoco e altri servizi similari. Le attrezzature comprendono gli spazi o le funzioni di servizio o di supporto e gli spazi tecnici. 13

14 c. Servizi assistenziali I servizi socio-assistenziali comprendono: i servizi per gli anziani (casa di riposo) e per i minori, i servizi per l assistenza socio-sanitaria (day hospital, centri di riabilitazione e altre strutture di base) e altri servizi similari (consultori familiari); sono compresi gli spazi di servizio e di supporto e gli spazi tecnici. d. Servizi religiosi I servizi religiosi comprendono gli immobili in genere destinati alle attività religiose e di culto: le chiese ed altri luoghi di culto; gli immobili destinati alla residenza dei Ministri di culto e del personale; gli oratori e i relativi immobili destinati ad attività complementari connesse (sportive, ricreative, educative, sociali, culturali, ecc); sedi di congregazioni religiose e relativi immobili destinati ad attività complementari connesse (catechistiche, ricreative, sociali, culturali, assistenziali, ricettive e di ospitalità, ecc.). e. Servizi cimiteriali Le strutture cimiteriali comprendono gli impianti e le strutture per la tumulazione ed il culto dei defunti. Sono comprese le attrezzature religiose, gli spazi tecnici e funzionali alla gestione delle attrezzature ed i servizi per il pubblico. Gli interventi sulle strutture cimiteriali inoltre sono regolate dal relativo piano di settore. f. Servizi culturali edificati I servizi culturali edificati comprendono i cinema, i teatri, gli auditorium, le sedi per mostre ed esposizioni, i centri culturali e ricreativi, le biblioteche, le sale per incontri, i centri congressi polivalenti, le sale di ritrovo e tutte le altre attività a queste assimilabili; esse comprendono gli spazi di servizio e di supporto, comprese le attività di ristorazione, gli uffici complementari e gli spazi tecnici. g. Servizi sportivi e del tempo libero edificati I servizi per lo sport e tempo libero così classificati comprendono gli impianti e i servizi destinati all impiantistica sportiva con gestione pubblica o privata. Essi comprendono attrezzature coperte quali: palestre, palazzetti dello sport; piscine ecc...; essi comprendono gli spazi di servizio (spogliatoi, servizi igienici, bar, sale di ritrovo, ecc.) e gli spazi tecnici. Art. 6 - Servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico 1. Il Piano di Governo del Territorio persegue l obiettivo della tutela, del miglioramento e dello sviluppo delle aree verdi, private e pubbliche e, più in generale, dell insieme degli spazi pubblici o ad uso pubblico inedificati sui quali si fonda il funzionamento della città pubblica, mediante la riorganizzazione degli spazi esistenti e di progetto in modo tale da dare forma ad una "maglia di spazi pubblici" fortemente riconoscibile in quanto dotata di unitarietà nella scelta delle soluzioni formali e dei materiali e in grado di riconnettere le diverse parti edificate e i differenti nuclei urbani. L insieme di aree a verde dovrà contribuire alla formazione della rete ecologica locale in area comunale. Nello specifico dovranno essere incentivate nuove alberature,schermature lineari a verde, l estensione delle aree verdi o la costruzione di siepi anche con funzione di miglioramento del microclima urbano (abbattimento delle polveri e dei rumori, riduzione delle isole di calore dovute alle superfici impermeabili). 2. Nelle aree relativi ai servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico inedificati va incentivata la messa in sicurezza della rete dei percorsi di connessione tra le varie aree distribuite sul territorio al fine di garantirne l'utilizzo dai cittadini residenti nelle differenti parti del territorio. 14

15 Nelle aree del verde pubblico sono consentiti solo chioschi per bibite, giornali e simili, opere di arredo urbano,gazebo a carattere informativo ecc I servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico si articolano nelle categorie e destinazioni come di seguito elencate. I servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico sono indicati nelle tavole del Piano dei Servizi e comprendono: a. Parchi e spazi aperti pubblici o di uso pubblico; Comprendono le aree destinate alla conservazione e valorizzazione degli elementi di interesse ambientale e paesaggistico nonché le attrezzature necessarie alla corretta fruizione pubblica (chioschi, punti di ristoro e informazione, arredo urbano). b. Spazi pavimentati pubblici o di uso pubblico; Comprendono le aree destinate alla realizzazione del sistema di piazze e connessioni pedonali all interno del territorio urbanizzato. Sono comprese le attrezzature necessarie alla corretta fruizione pubblica (chioschi, punti di ristoro e informazione, arredo urbano). c. Servizi sportivi e del tempo libero inedificati; I servizi per lo sport e tempo libero così classificati comprendono gli impianti e i servizi destinati all impiantistica sportiva e ricreativa pubblica e privata. Essi comprendono gli spazi di servizio (spogliatoi, servizi igienici, bar, sale di ritrovo, ecc.) e gli spazi tecnici. d. Parco urbano Comprende le aree destinate alla formazione del parco della compensazione ambientale sito ai margini del territorio comunale di Chiuro. In tale aree sono ammessi i soli interventi di rinaturalizzazione e di sistemazione dei percorsi interni all area da destinare alla mobilità ciclabile e pedonale, nonché le attrezzature necessarie alla corretta fruizione pubblica (chioschi, punti di ristoro e informazione, arredo urbano). Relativamente a questo ambito specifico di piano, in cui si attuano anche le misure di compensazione ambientale, il Piano del Verde allegato allo studio di incidenza, precisa ulteriori disposizioni finalizzate alla tutela e valorizzazione di tali aree. Rientrano in questa categoria di Servizi anche i due parchi tematici Archeologici di Caven e del Dos De La Forca. Per questi due ambiti specifici sono attuabili interventi di ri-naturalizzazione, percorsi pedonali e ciclo-pedonali, interventi di segnaletica, arredo urbano e chioschi, punti di ristoro ed informazione. Relativamente agli interventi che interessano il suolo pubblico dovranno privilegiare la posa di alberature lungo strada, aiuole, percorsi permeabili. Gli interventi che interessano il suolo privato dovranno prevedere la realizzazione di zone a filtro, filari alberati, arbusti, ecc. Art. 7 - Servizi alla mobilità 1. Il Piano di Governo del Territorio persegue la tutela, il miglioramento e lo sviluppo della mobilità, in particolare di quella ciclo-pedonale e della sosta. L insieme dei servizi alla mobilità e alla sosta dovrà contribuire alla formazione della rete ecologica locale in area urbana. Nello specifico dovranno essere incentivate nuove alberature, l estensione delle aree verdi o la costruzione di siepi anche con funzione di miglioramento del microclima urbano (abbattimento delle polveri e dei rumori, riduzione delle isole di calore dovute alle superfici impermeabili). 15

16 2. I servizi alla mobilità si articolano nelle categorie e destinazioni come di seguito elencate. I servizi alla mobilità sono indicati nelle tavole del Piano dei Servizi con apposita simbologia come di seguito indicato. Aree a parcheggio (P) Comprendono le aree destinate alla sosta, temporanea o prolungata, dei veicoli ed i relativi spazi di accesso e di manovra. I parcheggi a raso con più di 10 posti auto debbono essere adeguatamente piantumati, normalmente in ragione di un albero di media grandezza ogni n. 2 posti auto. E da privilegiare, per queste aree, un tipo di pavimentazione drenante per mezzo di masselli in cls o polietilene atti a contenere terra coltiva. Relativamente alle specie arboree da utilizzare, devono essere rispettate le seguenti caratteristiche: specie caducifoglie con elevata capacità di ombreggiamento durante il periodo estivo; specie con apparato radicale contenuto e profondo e con chioma rotondeggiante; specie caratterizzate dall assenza di fruttificazione ed essudati. Le aree a parcheggio confinanti con Aree di interesse paesaggistico e ambientale devono prevedere specifici interventi di mitigazione paesaggistica lungo la linea di confine. Ferrovia: Sono le aree destinate alla gestione del servizio ferroviario. In tali aree sono ammesse tutte le strutture legate al trasporto su ferro ed ogni altra opera funzionale all'esercizio del servizio. Percorso Ciclopedonale di fondovalle. Sono le aree destinate al percorso Valtellina. Per esse valgono le disposizioni dell ente competente alla sua gestione. Percorsi ciclabili e ciclopedonali: Sono le aree destinate alla rete dei percorsi ciclabili e ciclopedonali indicate nelle tavole del Piano dei Servizi. La rappresentazione grafica della rete dei percorsi ciclabili, contenuta nelle tavole del piano, ha valore di massima fino alla redazione dei relativi progetti esecutivi. Eventuali indicazioni relative a sottopassi, passerelle pedonali e ciclabili assumono carattere indicativo. La loro precisa definizione planimetrica e dimensionale dovrà avvenire in sede di definizione del relativo progetto esecutivo. Viabilità di progetto: Sono le aree destinate alla rete della viabilità comunale e sovra comunale. Nelle tavole del Piano dei Servizi sono indicate le nuove strade e le sedi viarie delle quali é previsto l'ampliamento o la risistemazione. Le strade per le quali non é prodotta alcuna indicazione sono destinate a mantenere il calibro e gli allineamenti attuali. La rappresentazione grafica, contenuta nelle tavole del piano, delle strade e delle intersezioni stradali ha valore di massima fino alla redazione dei relativi progetti esecutivi. 3. L installazione di insegne pubblicitarie è vietata lungo la rete della viabilità Provinciale, ai sensi e per gli effetti delle indicazioni contenute nel P.T.C.P., lungo le strade comunali esterne ai centri abitati, lungo il Percorso Valtellina e lungo i percorsi ciclabili e pedonali. L amministrazione comunale si doterà di specifico regolamento. Art. 8 - Servizi tecnologici e ambientali 1. I servizi tecnologici ed ambientali hanno l obiettivo di dotare il sistema urbano e territoriale di Teglio delle attrezzature necessarie ad un suo corretto funzionamento. 2. I servizi tecnologici e ambientali si articolano nelle categorie e destinazioni come di seguito elencate. 16

17 I servizi tecnologici e ambientali sono indicati nelle tavole del Documento di Piano n 06 G-H-I- con apposita simbologia. a. Impianti tecnologici di uso pubblico Comprendono insediamenti ed impianti connessi allo sviluppo e alla gestione delle reti tecnologiche e dei servizi tecnologici urbani e produttivi, le stazioni per l autotrasporto, i magazzini e i depositi comunali. Sono compresi i relativi servizi, locali accessori e spazi tecnici. b. Piazzole Ecologiche e spazi di deposito di materiali naturali Sono le aree destinate alla raccolta dei rifiuti urbani sia per quanto attiene al riutilizzo degli stessi che per le zone degli scarti naturali. Lungo il confine delle aree destinate a piattaforma ecologiche e per la raccolta differenziata, nonché per le zone di deposito dei materiali naturali, devono essere piantati alberi e arbusti in modo da formare una schermatura sia nei confronti dell impatto visivo sia nei confronti dell impatto determinato da odori. In particolare dovranno essere piantati lungo l intero perimetro dell area almeno due filari sfalsati di alberi oltre agli arbusti. 17

18 Capo 2. Disciplina dei servizi da precisare in fase attuativa Art. 9 Superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano 1. Le superfici da destinare a servizi e attrezzature pubbliche negli ambiti di trasformazione sono localizzati e definiti nei relativi piani attuativi redatti con riferimento alle schede contenute nelle Norme di attuazione e indicazioni per gli ambiti di trasformazione e per la pianificazione attuativa del Documento di Piano (vedasi elaborato DdP 2). 2. Ogni intervento previsto negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano deve garantire una quantità minima di superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche così definita: - per tutte le funzioni: minimo 40% della SLP realizzabile; - per gli usi commerciali in strutture di vicinato: minimo 100% della SLP realizzabile; - per le sole funzioni produttive: minimo 20% della St di intervento. Le quantità di superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche come sopra definita devono essere cedute gratuitamente all Amministrazione comunale o asservite con vincolo perpetuo nei casi eventualmente indicate nelle singole schede regolanti l attuazione delle previsioni degli ambiti di trasformazione. Nelle schede è indicato quando è consentita la monetizzazione, parziale o totale, della superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche. La quantità di superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche come sopra definita deve essere garantita o monetizzata qualunque sia lo strumento urbanistico attuativo. 3. Negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano relativamente alle previsioni relative alla superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche sono previste due modalità attuative: a - ambiti di trasformazione con precisa individuazione delle superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche. Tutte le superfici così individuate devono essere cedute gratuitamente all amministrazione comunale. La cessione gratuita all Amministrazione Comunale delle superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche degli ambiti di trasformazione avviene contestualmente alla stipula della convenzione del Piano Urbanistico Attuativo. La previsione cartografica di aree a servizi di potrà essere modificata in ragione di un migliore assetto paesistico e ambientale e di funzionalità urbanistica, fermo restando il rispetto della dotazione minima e comunque non inferiore alla quantità individuata dalle tavole di Piano. b - ambiti di trasformazione con previsione di cessioni di superficie da destinare a servizi e attrezzature pubbliche da definire e precisare in fase di redazione dei piani urbanistici attuativi e della relativa convenzione sia come dimensione sia come localizzazione. In questo caso, fermo restando la dimensione minima di aree da cedere di cui al comma 2 del presente articolo, i criteri localizzativi dei servizi, il tipo di servizio da realizzare e l eventuale possibilità di loro monetizzazione potranno essere definite nelle schede relative agli ambiti di trasformazione contenute nell elaborato Norme di attuazione e indicazioni per la pianificazione attuativa del Documento di Piano. 4. Nell attuazione degli interventi mediante Piano Attuativo, in aggiunta alla quantità minima definita al comma 2 del presente articolo, deve essere garantita la realizzazione di standard qualitativi. La consistenza dimensionale dello standard qualitativo o la monetizzazione dello stesso viene definito in sede di predisposizione della Convenzione regolante il Piano di Intervento in funzione della consistenza dell intervento proposto. 18

19 Capo 3. Disciplina dei servizi da localizzare a seguito degli interventi nel territorio consolidato Art Disciplina dei servizi da localizzare nei tessuti consolidati urbani del Piano delle Regole 1. Nelle aree del tessuto consolidato urbano gli interventi che, in coerenza con le indicazioni del Piano delle Regole, prevedono un aumento di SLP oltre l indice di base indicato nelle tavole del Piano delle Regole, comportano una cessione di aree per servizi così quantificata: - per tutte le funzioni: minimo 40% della SLP realizzabile, - per gli usi commerciali in strutture di vendita di vicinato: minimo 100% della SLP realizzabile - per le sole funzioni produttive: minimo 20% della St di intervento. Per i Tessuti di completamento la cessione di aree per servizi come sopra definita deve essere garantita per l intera SLP realizzabile. 2. In caso di mutamento della destinazione d uso produttiva con opere di edifici o di parti di essi, localizzati all interno del tessuto consolidato, è fatto obbligo di corrispondere mediante cessione gratuita aree per servizi nella stessa quantità definita al precedente comma La quantità di aree per servizi, così come definita ai precedenti commi 1 e 2, può essere recuperata nelle aree del Piano dei Servizi in funzione della quantità di SLP in incremento. In alternativa tale superficie può essere monetizzata. 4. Non sono soggette alla corresponsione della dotazione minima di cui ai commi 1e 2 gli interventi che prevedono la realizzazione e/o la cessione di SLP per servizi in funzione dell applicazione dell indice di compensazione (I.C.). 5. Non sono soggette alla corresponsione della dotazione minima di aree per servizi, così come definita ai precedenti commi 1 e 2, gli interventi di incremento della SLP in funzione dell applicazione di misure di incentivazione (I.I.) di cui alle Definizioni e disposizioni generali del Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio. 6. Non sono soggette alla corresponsione della dotazione minima di aree per servizi, così come definita ai precedenti commi 1 e 2, gli interventi di incremento della SLP in funzione dell applicazione di misure di perequazione in ragione dello sfruttamento dell indice di saturazione (I.S.) in quanto il maggior indice è legato alla cessione gratuita alla P.A. di aree per Servizi indicate nel Piano delle Regole e di cui alle Definizioni e disposizioni generali del Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio. 19

20 Art Disciplina dei mutamenti d uso e fabbisogno di standard urbanistico negli ambiti del del Piano delle Regole Il P.G.T. individua in quali casi i mutamenti d uso ammissibili, attuati con opere edilizie e comunque con modifiche delle superfici che aggravino il peso urbanistico, comportano un aumento e quindi un fabbisogno di standard urbanistico e precisamente: Mutamento d uso da residenziale ad attività industriale artigianale: non necessita di standard aggiuntivi; Mutamento d uso da residenziale ad attività commerciale direzionale alberghiera - terziaria: mq. 65 ogni 100 mq. di SLP per mutamenti siti in edifici ed aree localizzate in zona urbanistica del Tuc; mq. 40 ogni 100 mq. di SLP per mutamenti siti in edifici ed aree localizzate in zona urbanistica del Tsa e del Tar; Mutamento d uso da attività produttiva /artigianale a residenziale: mq. 18 ogni 100 mq. di SLP. Mutamento d uso da agricolo a residenziale non principale non è assoggettato a verifica dello standard. Tale fabbisogno di aree di standard aggiuntive, indotto dalla nuova destinazione d uso, potrà essere soddisfatto con le seguenti modalità: a) Prioritariamente mediante il reperimento di aree di standard all interno della zona in cui si trova ubicato l immobile interessato dal mutamento di destinazioni d uso; b) Nel caso in cui sia materialmente impossibile il reperimento totale o parziale del precedente fabbisogno si potrà provvedere mediante cessione di altra area idonea, sita all interno del territorio comunale, come individuate sulle planimetrie del Piano dei Servizi; c) In alternativa alla cessione d area il fabbisogno potrà essere soddisfatto pagando al Comune una somma di denaro commisurato al valore economico dell area di standard da acquisire, somma che la Pubblica Amministrazione dovrà necessariamente utilizzare per incrementare la dotazione di aree pubbliche. L importo di tale monetizzazione sarà quantificato in base ai criteri di equità e generali che il comune dovrà approvare con apposito regolamento e deliberazione da aggiornare annualmente. Monetizzazione aree di standard urbanistico: Ai sensi e per gli effetti dell articolo 46 comma 1 lettera a) L.R. 12/2005 è possibile prevedere nella convenzione dei Piani Attuativi, nei Planivolumetrici Convenzionati, nei piani di Recupero negli interventi di urbanistica negoziata (P.I.I., sportello unico per le attività produttive), in alternativa parziale della cessione che all atto della stipula i soggetti obbligati corrispondano al Comune una somma commisurata all utilità economica conseguita per effetto della mancata cessione e comunque non minore al costo dell acquisizione di altre aree. In particolare, per quanto attiene ai P.A. dell ambito Tfp le quote dello standard indotto dalla trasformazione urbanistica sono: 80% monetizzabili - 20% in cessione obbligatoria; Per gli ambiti del Tsa, del Tuc e del Tar: 70% monetizzabili - 30% in cessione obbligatoria. Per i soli casi di impossibilità di realizzo delle opere, o qualora l acquisizione di tali aree non risulti possibile o non sia ritenuta opportuna dal Comune in relazione alla loro estensione, conformazione o localizzazione, a situazioni morfologiche particolari dei territori, ovvero in relazione ai programmi comunali di intervento, la convenzione può prevedere il ricorso alla monetizzazione totale. 20

21 Capo 4. Disciplina delle dotazioni di parcheggi Art Dotazioni minime di parcheggi in relazione agli usi 1. Fatto salve le disposizioni della L. 122/89, le quantità di parcheggi di pertinenza, non conteggiabili ai fini dello standard pubblico o delle aree da destinare a servizi, sono così determinate: a. Funzione residenziale - abitazioni residenziali - 1 posto auto per appartamento o alloggio abitabile e comunque mq di superficie netta di parcamento veicolare ogni 100,00 mq. di SLP b. Funzioni commerciali - Commercio al dettaglio - Esercizi di vicinato 100 mq di parcheggio per 100 mq di SLP. - Somministrazione alimenti e bevande 100 mq di parcheggio per 100 mq di SLP Per gli esercizi in area pedonale non è richiesta alcuna dotazione minima c. Funzioni ricettive - Attrezzature alberghiere ed extra alberghiere 50 mq di parcheggio per 100 mq di SLP d. Funzioni direzionali - Uffici a servizio delle attività commerciali, produttive= 50 mq di parcheggio per 100 mq di SLP - Uffici privati= 100 mq di parcheggio per 100 mq di SLP e. Attività produttive, artigianali e industriali - Artigianato produttivo e industria 30 mq di parcheggio per 100 mq di SLP - Artigianato di servizio 50 mq di parcheggio per 100 mq di SLP 2. Il calcolo della dotazione di parcheggi va riferito ai parametri quantitativi prescritti o a frazioni degli stessi. 3. La dotazione di parcheggi di pertinenza come sopra articolata vale sia per gli interventi previsti nel Piano delle Regole sia per gli interventi in attuazione delle previsioni per gli ambiti di trasformazione previsti dal Documento di Piano. 4. Le superfici da destinare a parcheggio possono essere ricavate in autorimesse multipiano sia sottosuolo che soprasuolo. 5. La dotazione di parcheggi deve essere pertinenziata attraverso atto d obbligo unilaterale da trascrivere nei registri immobiliari, fatte salve le disposizioni legislative vigenti in materia. 6. La verifica della dotazione di parcheggi, secondo le disposizioni del precedente comma 1, è richiesta per i seguenti interventi: - nuova costruzione; - ampliamento e ristrutturazione, per la sola parte ampliata; - ricostruzione nella fattispecie di demolizione e ricostruzione; - cambi di destinazione d uso con o senza esecuzione di opere edilizie. In questo caso la verifica va effettuata per differenza tra le quantità indicate nell elenco di cui al precedente comma 1 e, qualora l intervento sia previsto all interno dei tessuti di antica formazione, la verifica è richiesta unicamente per le attività di vendita al dettaglio Medie strutture di vendita e per le attività direzionali. 7. Negli edifici di uso promiscuo la dotazione va calcolata separatamente per le porzioni di edificio aventi diversa destinazione (abitazioni, uffici e negozi, abitazione e laboratorio, abitazione ed industria, ecc ) 21

22 8. Allorché il richiedente dimostri la difficoltà o l impossibilità di realizzare sul lotto, in tutto od in parte, la dotazione prescritta, oppure allorché l Amministrazione Comunale lo ritenga opportuno sotto il profilo urbanistico, quest ultima, nell ambito di un impegnativa unilaterale, può: - accettare che i posteggi mancanti siano ricavati in aree debitamente servite per tale uso, esterne al lotto; possono essere utilizzate a parcheggio anche aree non contigue purché esse: a. non siano comprese in zone soggette a vincolo preordinato all espropriazione od a servitù di uso pubblico; può essere utilizzato il sottosuolo delle aree pubbliche eventualmente concesso ai sensi dell art. 9.4 della legge 122/89 b. siano poste di norma ad una distanza non superiore a 300 m. di percorso pedonale; c. vengano vincolate a tale funzione fino a quando perduri la destinazione che ha determinato la dotazione minima. 9. Nei casi in cui per ragioni di indisponibilità, di non idoneità del terreno o per limitazioni di accesso, non sia possibile la realizzazione dei parcheggi, il Comune si riserva la facoltà di richiedere, in alternativa totale o parziale dell area a parcheggio, la corresponsione di una somma commisurata all estensione ed alla localizzazione dell area, determinata con Delibera dal Consiglio Comunale e finalizzata alla realizzazione di ulteriori parcheggi pubblici. 10. La realizzazione e la manutenzione dei parcheggi di dotazione è a totale carico del proprietario. 11.In ogni intervento di ricostruzione / ristrutturazione e di recupero del patrimonio edilizio esistente, che comporti aumento di SLP e/o cambi di destinazione d uso, debbono essere riservati appositi spazi (frazionabili in posti macchina) per parcheggi privati, in misura non inferiore a 33.5 mq. ogni 100 mq. di SLP, escludendo dal computo gli accessi, le strade interne, le rampe ecc, assicurando comunque la dotazione minima di 1posto auto per alloggio. I parcheggi possono essere ricavati in aree sia all interno della superficie coperta, sia all esterno o promiscuamente. I parcheggi di norma verranno realizzati nell area di pertinenza del fabbricato, ma nei casi in cui fosse necessario, per ragioni di indisponibilità, di non idoneità del terreno o per limitazioni di accesso, le aree per parcheggio possono essere ricavate in spazi non contigui all intervento, purché accessibili dalla pubblica via, purché il richiedente ne dimostri la disponibilità con atto di asservimento trascritto, e purché tali spazi siano compresi in un raggio di ml. 300 di percorso pedonale. Nei soli casi di impossibilità nel reperimento del parcheggio, è possibile ricorrere alla monetizzazione degli stessi, con apposita procedura amministrativa che consenta di determinare il costo al mq. delle aree da destinarsi a parcheggio stesso. L importo della monetizzazione sarà inserito nel capitolo delle opere pubbliche inerenti la costruzione di spazi a parcheggio pubblico. 12. La dotazione di aree per parcheggi privati all interno delle zone del Tsa (tessuto storico ambientale) e del Tar (ambiti del tessuto agricolo-rurale) sono esplicitamente definiti agli articoli 9.6 e dell allegato normativo 1. 22

23 Titolo 3. Modalità attuative delle aree a servizio Art Aree per servizi di proprietà comunale, con vincolo di acquisizione o con compensazione urbanistica Le aree del Piano dei Servizi, comprese le aree necessarie per la realizzazione di sedi stradali o di percorsi ciclo-pedonali, per le quali è prevista l acquisizione da parte dell Amministrazione Comunale sono individuate nelle tavole: - PdS 2 L-M-N-O-P Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi localizzati; - PdS 3 L-M-N-O-P Carta delle zone omogenee - dimensionamento di piano; - 9/59 valutazioni progettuali ambiti del Tsa (per quanto attiene nello specifico alla localizzazione dei servizi e delle aree per la mobilità). L acquisizione delle aree così classificate può avvenire secondo le modalità previste dalla legislazione vigente regolanti le misure espropriative. In alternativa all esproprio e sulla base del principio della Compensazione urbanistica l acquisizione delle aree può avvenire mediante cessione gratuita all Amministrazione Comunale delle aree stesse e trasferimento di diritti edificatori sulle aree del tessuto urbano consolidato per le quali il Piano delle Regole permette l incremento della SLP o sugli ambiti di trasformazione del Documento di Piano. A questo fine alle aree per servizi così classificate, comprese le aree necessarie per la realizzazione di sedi stradali o di percorsi ciclo-pedonali è riconosciuta una capacità edificatoria variabile in funzione delle diverse zone e indicata nelle tavola DP10 G-H-I carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica. Sino all acquisizione dell area o alla sua cessione all Amministrazione Comunale a seguito dell utilizzo della capacità edificatoria assegnata, su edifici o manufatti esistenti sono ammesse solo opere di manutenzione ordinaria, straordinaria e di adeguamento tecnologico. Sulle aree così classificate e mediante apposita convenzione, l Amministrazione Comunale può affidare - adottando le prescritte procedure - l intervento ad altri Soggetti che dimostrino titolarità ai sensi dei disposti della vigente normativa sui pubblici appalti e contratti nonché della vigente normativa sui servizi e interventi pubblici locali. I succitati Soggetti devono: - provvedere alla realizzazione, su area concessa in diritto di superficie, in edifici nuovi o di recupero, dell attrezzatura pubblica prevista dal Piano dei Servizi, in base ad un progetto conforme alle esigenze dell Amministrazione Comunale e da essa approvato; - provvedere alla gestione del servizio insediato secondo i contenuti della concessione; La convenzione regola i termini temporali, economici e prestazionali della concessione di servizi nel rispetto degli indirizzi amministrativi e dei disposti della vigente normativa sui contratti pubblici. La stessa convenzione disciplina, attenendosi alla regolamentazione vigente sulle opere pubbliche (contratti pubblici, norme tecniche, norme sulla sicurezza, ecc.), lo svolgimento della realizzazione dell attrezzatura pubblica. 23

24 Art Aree per servizi di proprietà di altri enti Le aree del Piano dei Servizi di proprietà di altri enti gestori di servizi pubblici o di uso pubblico e/o collettivo sono individuate nella tavole di piano e in quelle del sistema delle reti tecnologiche. Le previsioni del Piano dei Servizi così definite demandano al proprietario dell area la diretta realizzazione delle attrezzature e dei servizi previsti dal piano stesso. Le previsioni del Piano dei Servizi per le aree classificate come Aree per servizi di proprietà di altri enti non configurano vincolo espropriativo da parte dell Amministrazione Comunale e non sono soggette a decadenza. Il proprietario dell area, in base alle necessità del servizio svolto e/o in previsione dello stesso, potrà attuare gli interventi edilizi come meglio precisati ai successivi articoli delle presenti norme. Art Aree per servizi con vincolo di destinazione Concorrono alla formazione dell offerta di servizi anche i servizi gestiti da privati che assumono valore interesse generale. I servizi privati sono da intendersi di interesse generale se assimilabili a servizi pubblici ovvero finalizzati a produrre rilevanti benefici collettivi e a garantire qualità, accessibilità ed equità del costo di fruizione. Le previsioni del Piano dei Servizi per le aree classificate come Ambiti per servizi di proprietà privata con vincolo di destinazione non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza. Le previsioni del Piano dei Servizi così definite demandano al proprietario dell area la diretta realizzazione delle attrezzature e dei servizi previsti dal piano stesso. Per gli edifici esistenti nelle aree per servizi con vincolo di destinazione è ammessa la sola manutenzione ordinaria e straordinaria. Il recupero edilizio e il cambio di destinazione può avvenire solo in funzione del servizio da realizzare secondo la classificazione contenuta nella tavola PdS1 Usi e classificazione dei servizi localizzati. La realizzazione da parte dei privati di servizi e attrezzature può avvenire alle seguenti condizioni: - gli interventi devono essere oggetto di convenzione e approvati dal Consiglio Comunale per il riconoscimento della pubblica utilità, salvo che non si tratti di previsioni confermate o contenute in strumenti di pianificazione particolareggiata già definitivamente approvati; - il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla stipulazione, con il Comune, di apposita convenzione che dovrà definire natura, dimensioni e limiti del servizio proposto, stabilire tempi e modalità per la diversa destinazione degli immobili in caso di cessazione del servizio proposto. Art Aree per servizi con vincolo di destinazione per la realizzazione dell area sportiva turistico ricreativa del Golf. Concorrono alla formazione dell offerta di servizi anche i servizi gestiti da privati che assumono valore interesse generale. I servizi privati sono da intendersi di interesse generale se assimilabili a servizi pubblici ovvero finalizzati a produrre rilevanti benefici collettivi e a garantire qualità, accessibilità ed equità del costo di fruizione. Le previsioni del Piano dei Servizi per le aree classificate come Ambiti per servizi-area sportiva ricreativa gioco e parcheggio area golf PLC, con compensazione urbanistica configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza. Le previsioni del Piano dei Servizi così definite demandano allo strumento del planivolumetrico l attuazione del progetto ed agli accordi convenzionali tra l operatore privato e la Pubblica Amministrazione per la diretta realizzazione delle attrezzature e dei servizi previsti dal piano stesso. 24

25 Per gli edifici esistenti nelle aree per servizi con vincolo di destinazione è ammessa la sola manutenzione ordinaria e straordinaria. Il recupero edilizio e il cambio di destinazione può avvenire solo in funzione del servizio da realizzare secondo la classificazione contenuta nella tavola PdS1 Usi e classificazione dei servizi localizzati. La realizzazione da parte dei privati di servizi e attrezzature può avvenire alle seguenti condizioni: - il rilascio del permesso di costruire è subordinato alla stipulazione, con il Comune, di apposita convenzione che dovrà definire natura, dimensioni e limiti del servizio proposto, stabilire tempi e modalità per la realizzazione degli interventi, modalità per la diversa destinazione degli immobili in caso di cessazione del servizio proposto, garanzie assicurative per l attuazione del programma di sviluppo. Art Aree per servizi con compensazioni urbanistica. 1. Concorrono alla definizione dell offerta del Piano dei Servizi le superfici destinate alla formazione dei servizi indicati sulle tavole del piano stesso e che verranno acquisite sulla base del principio della compensazione urbanistica. A questo fine a tutte le aree così classificate viene attribuita una capacità edificatoria così come indicata tavola DdP10 G-H-I carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica, per mezzo dell indice I.S.=Indice di saturazione. Permette la compensazione urbanistica mediante la quale viene permesso, ai proprietari di aree ed edifici destinati a servizi ed alla viabilità, anche oggetto di vincolo preordinato all esproprio, o in caso di sua successiva reiterazione, di recuperare adeguata capacità edificatoria, nella forma di diritti edificatori (espressi in SLP o copertura), su altre aree, previa cessione alla stessa Amministrazione dell area e/o edificio oggetto di vincolo, in alternativa all indennizzo. Tale diritto edificatorio si genera a favore dei proprietari delle aree destinate a servizi ed alla viabilità nel momento in cui esse vengono cedute gratuitamente (e con specifica convenzione) all Amministrazione Comunale per la realizzazione di servizi e della viabilità. La compensazione urbanistica si specifica secondo parametri specifici per la perequazione e compensazione a seconda della zona ove sono identificati i servizi o la viabilità e secondo il grado di importanza degli stessi. All interno delle sotto zone indicate nelle norme tecniche del Piano dei Servizi e del Piano delle Regole vengono specificati i valori relativi alle cessioni delle aree espressi in mq. di superficie come nel dettaglio sotto indicato: A) I.S.=Indice di saturazione/compensazione volumetrica, per interventi negli ambiti di trasformazione e di completamento pari a: Mq./Mq. per aree per servizi azzonate nel capoluogo Tellino e nell abitato di Tresenda e San Giacomo Mq./Mq. per aree per servizi azzonate nell area a corollario di Teglio Centro e Frazioni limitrofe Mq./Mq. per aree per servizi azzonate al di fuori delle due zone sopra descritte. Il tutto come meglio individuato sulle allegate tavole di rappresentazione grafica: - DdP 10G - DdP 10H - DdP 10I Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica ; Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica ; Carta dei parametri per la perequazione e compensazione urbanistica. La compensazione urbanistica è attuabile con la cessione di aree alla Pubblica Amministrazione oltre che per terreni di proprietà comunale, che producono indici trasferibili. In questo ultimo caso l indice edificatorio, può essere ceduto ai privati utilizzando i relativi diritti edificatori. L indice di 25

26 saturazione è quindi un indice aggiuntivo compensatorio per la cessione di aree di standard e/o per la realizzazione di opere pubbliche. Tale indice è chiaramente correlato alla cessione di aree pubbliche al Comune ed alla loro importanza strategica sul territorio. L indice di saturazione costituisce un diritto edificatorio che può essere utilizzato negli ambiti del Piano delle Regole, secondo la disciplina lì inserita, o negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano. 2. Per la definizione della superficie di compensazione il riferimento dimensionale è quello del lotto edificatorio di base per l indice di base. Alla SLP risultante si applica la compensazione urbanistica, nel limite massimo del 20% della SLP calcolata con l indice base, per le sole zone degli ATR del Tuc e Tfp con l esclusione delle zone del Tsa, degli ambiti del verde privato e degli spazi significativi non costruiti da conservare del Tuc e del Tar. In ogni caso la superficie del lotto di proprietà ove è applicata la compensazione urbanistica, ai fini del maggior sfruttamento edificatorio, potrà avere superficie massima di 2.000,00 mq.; In relazione alla maggior SLP derivante dall applicazione degli indici ( ) l operatore dovrà cedere alla P.A. aree azzonate per standard e servizi e/o monetizzare le stesse secondo i parametri Comunali. -L Amministrazione si riserva, con atti deliberativi successivi all approvazione del P.G.T., di evidenziare ai privati cittadini le aree per le quali sussiste una priorità, al fine dell esecuzione o del completamento di aree e/o edifici per servizi pubblici. -Per gli edifici esistenti all interno delle aree così classificate viene promossa e incentivata la delocalizzazione. A tal fine all edificazione insediata in queste aree, regolarmente realizzata e non abusiva, viene attribuito un diritto edificatorio, con destinazione funzionale analoga all esistente e pari al valore di 1.5 della SLP esistente. Il diritto edificatori così formato può essere utilizzato negli ambiti del Piano delle Regole, secondo la disciplina lì inserita, o negli ambiti di trasformazione del Documento di Piano. 3.Nelle aree così classificate, mediante specifica convenzione, è consentita la realizzazione di servizi da parte dei privati. 4.Gli ambiti del Tfp- tessuto produttivo della lavorazione degli inerti di fondovalle, per gli interventi attuati con PLC comprendenti l estensione globale di tali aree, concorrono alla formazione di aree per servizi a verde con lo strumento della Compensazione ambientale. In tal caso acquisiscono, come contro-partita, la possibilità di una copertura massima del 5% in più rispetto a quella esistente e già consolidata dal punto di vista Amministrativo. Esemplificazione della compensazione ambientale per i lotti compresi negli ambiti Tfp della lavorazione degli inerti. S.C. esistente e legittimata dal punto di vista amministrativo= mq. 1000,00 S.C. aggiuntiva per compensazione ambientale=max. 5% S.C. esistente =mq I.S. Maggiore edificatoria ,00 mq. 50,00 mq. 50,00 mq. capacità Superficie in cessione Per compensaz. ambientale 500,00 mq. (50/0.10) 1000,00 mq. (50/0.05) 1667,00 mq. (50/0.03) 26

27 Art Aree per servizi negli ambiti di trasformazione 1. Concorrono alla definizione dell offerta del Piano dei Servizi le superfici da destinare a servizi che derivano dall attuazione delle previsioni del Documento di Piano relativamente agli ambiti di trasformazione in esso individuati e nelle quantità minime indicate dalle presenti norme. Le aree per servizi negli ambiti di trasformazione, qualora indicate negli elaborati grafici del Documento di Piano, non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza. 2. All interno degli ambiti di trasformazione, qualora l acquisizione delle aree per i servizi e le attrezzature pubbliche risultasse necessaria per il completamento e il raggiungimento degli obiettivi definiti per ciascuna area di trasformazione, l Amministrazione Comunale può sempre intervenire direttamente attraverso le procedure espropriative. In questo caso la capacità edificatoria complessiva dell area di trasformazione viene diminuita della quota spettante all area espropriata. I relativi diritti edificatori rimangono in capo all Amministrazione Comunale. 3.Gli ambiti di trasformazione, secondo quanto riportato nell allegato specifico normativo D.d.P.2 concorrono alla formazione di aree per Servizi a verde con lo strumento obbligatorio della Compensazione ambientale. 3.Gli ambiti di trasformazione concorrono alla politica della compensazione ambientale. La stessa è attuata a mezzo della monetizzazione sulla base delle superfici attuabili per ogni intervento attuativo, con la sola esclusione dell ambito Atr.1 Prato Valentino, ove la compensazione è attuata in loco. Per gli altri ambiti la monetizzazione è funzionale all attuazione delle politiche di creazione e/o acquisizione di aree per servizi previste nel parco sud e/o attuando interventi specifici segnalati nelle schede di azione delle zone protette. L importo della monetizzazione è da calcolarsi con i criteri e le quantità di cui alle singole schede degli Atr. E sarà definita con apposito regolamento Comunale dopo l approvazione del P.G.T. 27

28 Titolo 4. Obiettivi strategici dei servizi pubblici Art. 19 Scelte prioritarie ed obiettivi del P.d.S. La previsione, localizzazione delle aree per servizi pubblici nel presente P.G.T. si prefigge lo scopo prioritario di assicurare una razionale distribuzione di aree ed attrezzature urbane nelle diverse parti del territorio comunale di Teglio, sia in termini quantitativi che anche dal punto della realizzabilità e della gestione. Il Piano dei Servizi, si basa sul quadro conoscitivo e orientativo del territorio comunale definito dal Documento di Piano e sulla scorta di ulteriori e specifiche indagini sulla situazione locale. Il Piano dei Servizi definisce, pertanto, le necessità di sviluppo e integrazione dei servizi esistenti e le modalità di intervento, sia in riferimento alla realtà comunale consolidata, che alle previsioni di sviluppo residenziali e produttive e riqualificazione del proprio territorio, assicurando in ogni caso una dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche, e di interesse pubblico o generale pari a 18 mq. per abitante. Per quanto riguarda la politica dei servizi, la localizzazione di nuove aree ed il loro dimensionamento è effettuato differenziando le aree per servizi già attuate e vigenti da quelle di nuova introduzione di piano. Le aree per Servizi di nuova introduzione sono ubicate negli ambiti del capoluogo e delle frazioni con una logica del decentramento dei servizi e di una attenta politica riferita principalmente alle zone a verde attrezzato sport e tempo libero ed ai parcheggi, oltre al potenziamento ed ampliamento di alcune strutture cardine. Le scelte di progetto nella localizzazione delle aree pubbliche sono le seguenti; a) Considerazione della funzione ambientale del verde (zone a parco per il gioco, lo svago, le attrezzature sportive e ricreative); b) Localizzazione dei parcheggi e delle zone di sosta negli ambiti limitrofi alle zone storiche al fine di favorire da una parte gli interventi di recupero e dall altra la politica di riqualificazione funzionale della viabilità interna pedonale. c) Valorizzazione ed incentivazione dell iniziativa privata nella fase di realizzazione e gestione dello standard. Lo strumento generale del P.G.T. attuato per mezzo dei disposti normativi del P.d.S. individua area a verde e per attrezzature sportive-ricreative-collettive posta sul fondovalle tra la zona di Nigola ed il confine di Chiuro, oltre all area centrale della pineta di Teglio e la vasta area a corollario del capoluogo ipotizzata come zona per lo sport in tempo libero del PLC Golf. Tale cintura a verde permetterà una sicura perimetrazione inedificata della zona tutelata, ed assieme uno spazio organizzato di aggregazione sociale, oltre che di nuovo impulso per le dinamiche turistiche del capoluogo Tellino. Questa zona andrà ad integrarsi con la nuova rete del verde e della viabilità pedonale organizzata all interno delle zone Storiche. L ipotesi è di creare dei percorsi integrati al verde, spazi di sosta nelle aree limitrofe al centro storico e luoghi interni organizzati e finalizzati al recupero ed alla rivitalizzazione degli ambiti storici stessi. Ulteriori nuove proposte per il verde sono racchiuse da un sistema di percorsi naturalistici che permettono la connessione con le aree di interesse notevole quali la zona museale della valle dei mulini della Rogna ed i due nuovi parchi tematici archeologici di Caven e del Dos della Forca. Le altre aree di rilevanza pubblica costituiscono il completamento dei servizi alla persona e sono individuate nei plessi scolastici di Teglio e Tresenda e nelle strutture destinate a centri sociali e servizi localizzate a Tresenda e San Giacomo di Teglio. 28

29 Le zone a verde proposte e collegate agli itinerari pedonali e ciclo pedonali (percorso di fondo valle esistente del percorso Valtellina) sono servizi capillari estesi a tutto il territorio abbisognano, per l attuazione diretta di limitati interventi quali: sistemazioni a verde con interventi di rinaturalizzazione anche con impianto di specie vegetali autoctone e secondo modelli appropriati all ambiente di riferimento. Opere di stabilizzazione dei versanti con ricorso a tecniche di ingegneria naturalistica, curando il miglior inserimento dal punto di vista ambientale paesistico. Percorsi pedonali e ciclabili (mountain bike) ed equestri da realizzare senza utilizzazione di pavimentazioni impermeabilizzanti ma con l utilizzo di semplice pietrisco compattato. Le aree a verde hanno anche un significato pubblico per quanto attiene all organizzazione degli spazi ed all aggregazione sociale. Questa nuove zone (ipotizzate anche per permettere interventi compensativi relativi alle nuove superfici degli ambiti di trasformazione e di completamento) andranno ad integrarsi con la rete del verde e della viabilità pedonale organizzata all interno delle zone storiche. L ipotesi è di creare dei percorsi integrati al verde, spazi di sosta nelle aree limitrofe al centro storico e luoghi interni organizzati e finalizzati al recupero ed alla rivitalizzazione degli ambiti storici stessi. Il potenziamento delle strutture collettive, soprattutto del capoluogo, permette l uso consapevole di strutture oggi poco utilizzate, per il raggiungimento di elevati standard qualitativi legati al sistema museale diffuso, al ri-utilizzo di fabbricati oggi in fase di deterioramento. 29

30 Titolo 5. Classificazione e norme attuative per la realizzazione dei servizi pubblici e privati Art. 20 Classificazioni e norme urbanistiche per tipologie di servizi pubblici A completamento ed a maggior definizione del presente studio specifico di regolamentazione, localizzazione ed organizzazione dei servizi ed attrezzature pubbliche, vengono di seguito sotto riportate le classificazioni e le norme urbanistiche prescritte per ogni zona e tipologia delle strutture e dei servizi: A) ISTRUZIONE INFERIORE comprendono le aree destinate agli edifici ed alle attrezzature per scuole materne, scuole elementari e medie e per le altre attività connesse o complementari all istruzione. Il progetto esecutivo dell opera da realizzare, nel caso di nuovi edifici od attrezzature, ha cura del miglior inserimento dell opera stessa nel contesto urbano, con particolare riferimento alla tipologia edilizia, alla conservazione di adeguati spazi aperti o inedificati, alla distanza dagli altri edifici e dai confini dell area oggetto di intervento. Nelle nuove costruzioni dovranno essere previste aree per parcheggi od autorimesse in misura non inferiore a quella necessitante alla sosta del personale addetto al servizio. B) ATTREZZATURE DI INTERESSE COMUNE Comprendono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di servizi civili, religiosi, culturali, sociali, assistenziali, sanitari, amministrativi e di altri servizi pubblici o di uso pubblico, di interesse comunale. Il progetto esecutivo dell opera da realizzare, nel caso di nuovi edifici ed attrezzature, ha cura del miglior inserimento dell opera stessa nel contesto urbano, con particolare riferimento alla tipologia edilizia, alla conservazione di adeguati spazi aperti o inedificati, alla distanza dagli altri edifici e dai confini dell area oggetto di intervento. Nelle nuove costruzioni dovranno essere previste aree per parcheggi od autorimesse in misura non inferiore a quella necessitante alla sosta del personale addetto al servizio. C) VERDE PUBBLICO PER GIARDINI E SPAZI PEDONALI Sono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di spazi di verde pubblico a giardino, parco ecc...; su tali aree si prevedono in generale solo opere di sistemazione a verde con impianto di alberature e arbusti, formazione di superfici prative con presenze fioristiche, realizzazione di percorsi pedonali, di aree di sosta, di piccole aree di gioco per bambini, di giochi d acqua, di piccoli padiglioni coperti e di piccoli chioschi per ristorazione e bar, punti informativi, segnaletica ed arredo urbano. Con tale tipologia di aree sono anche individuati sulle tavole di P.G.T. quei percorsi e spazi pedonali che dovranno avere idonea sistemazione di pavimentazione ed arredo con integrazioni di opere in verde. D) VERDE PUBBLICO PER GIOCO E SPORT Sono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di spazi di verde pubblico attrezzato per il gioco, lo sport ed il tempo libero; le aree non interessate da costruzioni saranno di norma sistemate a verde alberato. Su tali aree possono essere costruiti impianti sportivi ed attrezzature per il gioco ed il tempo libero; è ammessa la realizzazione di residenze per il solo personale di custodia. Il progetto esecutivo dell opera da realizzare, nel caso di nuovi edifici od attrezzature, ha cura del miglior inserimento dell opera stessa nel contesto urbano, con particolare riferimento alla tipologia 30

31 edilizia, alla conservazione di adeguati spazi aperti o inedificati, alla distanza dagli altri edifici e dai confini dell area oggetto di intervento. Nelle nuove costruzioni dovranno essere previste aree per parcheggi od autorimesse in misura non inferiore a quella necessitante alla sosta del personale addetto al servizio. E) PARCHEGGI PUBBLICI Sono le aree destinate alla conservazione ed alla realizzazione di parcheggi pubblici per la sosta di autoveicoli. Oltre ai parcheggi a raso, è ammessa la costruzione di edifici per il personale di servizio e custodia, e la realizzazione entro e fuori terra di autorimesse d uso pubblico. È ammessa la realizzazione di spazi commerciali e di servizio funzionali al completamento e alla integrazione dei parcheggi e delle autorimesse pubbliche. Il Dirigente del servizio dell Edilizia Privata Comunale, sentito il parere della Commissione Paesaggio, può concedere l apertura di accessi carrai alle proprietà private attestate sulle aree del presente articolo a condizione che venga dimostrata l impossibilità di realizzare l accesso carraio al di fuori del parcheggio pubblico e che ciò non pregiudichi l utilizzazione e la funzionalità del parcheggio stesso. Il progetto esecutivo dell opera da realizzare ha cura del miglior inserimento dell opera stessa nel contesto urbano, con particolare riferimento alla distanza dagli altri edifici e dai confini dell area oggetto di intervento. Nei parcheggi a raso, di norma, ed ove possibile anche nelle coperture delle autorimesse interrate, le superfici carreggiabili ed i posti auto saranno adeguatamente pavimentati e si avrà cura di porre in opera alberature con funzione di mascheramento e di interruzione della continuità dei posti auto. Art. 21 Aree per Servizi criteri operativi e dimensionali per categoria di servizio 1) Aree per attrezzature al servizio degli insediamenti residenziali Aree per l istruzione inferiore (trova applicazione anche per gli edifici esistenti): Tali aree sono destinate alla realizzazione di scuole dell obbligo ed strutture similari (dopo scuola, mense, laboratori ecc...). Le nuove costruzioni devono essere rispettate le norme vigenti relative all edilizia scolastica e i sotto elencati indici:. Indice di Superficie edificabile : 0.90 mq./mq. Altezza degli edifici (H) : ml Rapporto di copertura (RC):30% Distanza minima degli edifici dal confine di proprietà (Dc):m.5.00 Distanza minima tra edifici (Df), per gli interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma preesistente, di ristrutturazione edilizia è prescritta una distanza minima di metri assoluta. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia nel rispetto del sedime e della sagoma dell edificio preesistente, la distanza minima tra edifici è la pre-esistente, fatte salve prescrizioni e normative di natura sovra-comunale. Superficie a verde (Sv):30% Aree per attrezzature di interesse comune (trova applicazione anche per gli edifici esistenti): Tali aree sono destinate alla realizzazione di attrezzature religiose, culturali, sociali, assistenziali, sanitarie, amministrative. Le nuove costruzioni verranno progettate secondo le vigenti norme in materia ed in ogni caso nel rispetto dei seguenti indici: Indice di Superficie edificabile: 0.90 mq./mq. Altezza degli edifici (H) : ml Rapporto di copertura (RC):30% Distanza minima degli edifici dal confine di proprietà (Dc):m

32 Distanza minima tra edifici (Df), per gli interventi di nuova costruzione e, ove non sia mantenuto il sedime e la sagoma preesistente, di ristrutturazione edilizia è prescritta una distanza minima di m assoluta. Per gli interventi di ristrutturazione edilizia nel rispetto del sedime e della sagoma dell edificio preesistente, la distanza minima tra edifici è la pre-esistente, fatte salve prescrizioni e normative di natura sovra-comunale. Superficie a verde (Sv):20% Aree per spazi pubblici a parco, per il gioco e lo sport: Tali aree sono destinate alla realizzazione di spazi di verde pubblico attrezzato quali: nuclei elementari di verde, aree di gioco per i bambini ed i ragazzi, aree per l esercizio degli sport, parchi urbani e tematici, strutture informative, ricreative, interventi ambientali, di ri-naturalizzazione, interventi di segnaletica e di arredo urbano, costruzione tracciati pedonali e ciclabili ecc... Su tali aree possono essere anche realizzati impianti sportivi coperti. Nelle aree per servizi limitate da particolari prescrizioni geologiche (limiti di edificabilità temporanei) la costruzione di manufatti edilizi sarà possibile solo a decadenza dei vincoli sulla base di opere realizzate di messa a sicurezza. Per i servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico inedificati trovano applicazione i seguenti parametri: - Rapporto di copertura = 5% Aree per parcheggio di uso pubblico Tali aree sono destinate alla realizzazione di spazi di sosta per gli autoveicoli, motoveicoli ecc...per tutti gli interventi nella Zona per servizi del territorio comunale è ammessa l'applicazione delle disposizioni sulle deroghe ed in particolare: A) Su tutte le aree destinate a servizi per parcheggio gli stessi potranno essere realizzati in superficie o a livelli interrati. B) I parcheggi potranno essere realizzati anche in aree destinate a standard per verde; in tal caso i parcheggi dovranno essere interrati e dovrà essere realizzata la sistemazione a verde con strato coltivo superiore di almeno cm. 50. Sul perimetro di tali aree saranno messe a dimora alberature ed arbusti come meglio precisati al precedente articolo 7. 32

33 Art. 22 Classificazioni e norme urbanistiche per tipologie di servizi attuati da operatori privati o con il concorso dell Ente pubblico. A: AMBITI PER SERVIZI DI PROPRIETÀ PRIVATA CON VINCOLO DI DESTINAZIONE - Definizione della zona 1. La zona sportiva privata (ambiti per servizi di proprietà privata con vincolo di destinazione) S.p. appartiene a quella parte del territorio destinata all'insediamento ed al Consolidamento di attrezzature sportive di proprietà e gestione privata. - Criteri operativi 1. Gli interventi ammessi dal Piano dei Servizi attuano mediante piano attuativo di iniziativa privata, corredato di atto convenzionale per disciplinare; in particolare, oltre che le caratteristiche plani volumetriche delle opere, il PLC. deve anche regolare le condizioni d'uso e le caratteristiche del servizio offerto. - Funzioni ammesse - Principale: Attrezzature sportive private; - Complementari: Volumi tecnici e/o di servizio; Attrezzature di ristoro e ricreative per il tempo libero, entro il volume totale di piano. - Parametri di utilizzazione SLP= 200 mq.; H max <=6,00 ml; N piani <= 2; -Rapporto di copertura (RC):30% -Distanza minima degli edifici dal confine di proprietà (Dc): m Distanza minima tra edifici (Df), = m assoluta. -Superficie a verde (Sv):70% - Prescrizioni generali 1. Negli edifici esistenti sono consentite le attività in atto al momento dell'adozione del P.G.T., anche se non riconoscibili fra le funzioni ammesse sin tanto che non sia stato presentato uno studio compiuto su tutta l area. 2. In tutta la zona Sp deve essere garantita la conservazione della vegetazione, da individuarsi puntualmente anche negli elaborati della pianificazione attuativa; la conservazione e la valorizzazione della vegetazione ed, in particolare, della piantumazione, dovrà essere oggetto della massima cura progettuale e realizzativa. 3. Nell'ambito della zona SP, è ammesso l'insediamento di un campeggio nei termini delle disposizioni contenute nelle disposizioni sovra comunali vigenti; tale insediamento è ammesso mediante piano attuativo di iniziativa privata, corredato di atto convenzionale, per disciplinare ogni aspetto dell'intervento. 33

34 B: AMBITI PER SERVIZI AREA SPORTIVA-RICREATIVA GIOCO E PARCHEGGIO AREA PLC GOLF - Definizione della zona 1. La zona sportiva, ricreativa appartiene a quella parte del territorio destinata all'insediamento di attrezzature sportive-ricreative aventi valenza turistica di proprietà e gestione pubblico/privata localizzata ad anello sul territorio compreso tra San Giovanni-Scranzi-Frigeri-Teglio Nord e SudSommasassa e Crocetta di Sopra. - Criteri operativi 1. Gli interventi ammessi dal Piano dei Servizi del P.G.T. si attuano mediante planivolumetrico convenzionato PLC di iniziativa pubblica/privata, corredato da accordo negoziato di programma e di specifico atto convenzionale per disciplinare, in particolare, oltre che le caratteristiche delle opere, anche le condizioni d'uso. L obiettivo di piano è quello di una riqualificazione turistica del territorio proponendo una nuova forma d uso che non contrasti con le previsioni di tutela ambientale, in una logica precisa di coinvolgimento dell operatore pubblico e privato. La zona potrà essere utilizzata prevalentemente con la creazione di un campo atto per il gioco del golf a 18 buche, campo pratica, percorsi ciclopedonabili, aree attrezzate ricreative sportive, zone per sport acquatici (bacino artificiale di Sommasassa), zone per parcheggi pubblici ecc... - Funzioni ammesse - Principale: Attrezzature sportive ricreative per il gioco, lo sport, parcheggi privati, aree di sosta attrezzate, percorsi ciclopedonabili ecc... - Complementari: Volumi di servizio alle attività; Attrezzature di ristoro e ricreative per il tempo libero, Residenze turistico-alberghiere, entro i limiti dimensionali sotto elencati; - Parametri di utilizzazione - SLP max= 750,00 mq. per quanto attiene alle sole superfici da destinarsi alle attrezzature ricreative (bar-ristorante- club house- cucine spazi per il personale e di servizio ecc...) - SLP max = 1.000,00 per quanto attiene ai volumi destinati a Residence-alberghieri - H max <= 7,50 ml; - N piani <= 2; - SLP per ciascun edificio non superiore a 300,00 mq. - Parcheggi pubblici attestati in corrispondenza delle attrezzature sportive ed i volumi nella misura minima di 200 posti auto a servizio delle attrezzature ricreative. I volumi destinati ad attrezzature sportive e residenziali concorreranno alla realizzazione di parcheggi interrati nel rapporto di 1/mq. ogni 10 Mc. - Le distanze dai confini del comparto, dai fabbricati e dai cigli stradali sono stabilite dalla convenzione di piano. - Prescrizioni generali 1. In tutta la zona deve essere garantita la conservazione della vegetazione, da individuarsi puntualmente anche negli elaborati della pianificazione attuativa; la conservazione e la valorizzazione della vegetazione ed, in particolare, della piantumazione, dovrà essere oggetto della massima cura progettuale e realizzativa, ed in particolare: 34

35 1. Il progetto di dettaglio dei nuovi percorsi, dei volumi, delle piazzole campo gioco è preventivamente sottoposto a valutazione di impatto ambientale. 2. La zona del comparto è subordinata a particolare incidenza e valutazione progettuale per quanto attiene agli aspetti naturalistici. 3. A recepimento delle indicazioni fornite nello Studio di Incidenza ( 3), la progettazione dovrà da subito ottemperare alle sotto indicate osservazioni prescrittive: - la superficie destinata alla realizzazione dell effettivo percorso per la pratica del golf e delle relative strutture recettive (bar-ristorante- club house- cucine, residence, ecc.) dovrà essere limitata alla porzione sud-orientale dell anello, a partire dalla zona a monte di via Carec fino a via Tudori. - la restante porzione, a ovest del centro abitato potrà ospitare strutture ricreativo-sportive che non alterino le caratteristiche della vegetazione naturale presente o che valorizzino le coltivazioni tradizionali presenti (in senso paesaggistico, turistico e naturalistico). - Le essenze arboree e arbustive da utilizzare nelle piantumazioni dovranno essere scelte secondo i criteri indicati nello Studio di Incidenza e nel Piano del Verde. In questa zona, per i soli edifici esistenti, sono ammissibili opere di cui alle lettere a) b) c) dell articolo 27 della Legge Regionale 12/2005 e s.m.i. ed interventi di realizzazione di autorimesse pertinenziali, limitate al raggiungimento del rapporto dimensionale pari a 1/10 mq./mc. e solo se realizzate nel sedime del lotto di proprietà o nei lotti contermini, senza alterare la morfologia degli spazi e solamente nell esistenza di pre-ordinata viabilità di accesso al lotto. 35

36 Titolo 6. Classificazione e norme attuative per la realizzazione delle attività commerciali Art. 23 Norme per l insediamento di attività commerciali Le presenti norme disciplinano gli interventi commerciali in attuazione alle disposizioni vigenti in materia di urbanistica commerciale a cui si fa espresso riferimento per quanto non direttamente disciplinato dal presente articolo. I criteri di cui al presente punto e di regolamentazione commerciale sono prioritariamente intesi all ammissibilità urbanistica degli insediamenti stessi. La valutazione del contesto urbano comunale, le sue caratteristiche storiche, le tendenze evolutive nella localizzazione degli esercizi commerciali, l analisi della domanda e dell offerta commerciale, la distribuzione nel territorio urbanizzato permette di definire compatibili nell intero territorio i soli esercizi di vicinato intesi come strutture di vendita con superficie massima di 150 mq. Tali esercizi possono essere localizzati nel tessuto urbano consolidato (Nuclei storici di valore ambientale), e negli ambiti di completamento del tessuto consolidato. La dotazione minima di aree per attrezzature pubbliche funzionali ai nuovi insediamenti commerciali è stabilita nella misura del 100% della SLP insediata in qualsiasi ambito funzionale. Di tali aree il 50% deve essere destinata a parcheggi di uso pubblico. È consentita la facoltà di reperimento di aree o la monetizzazione come meglio definito nell allegato Piano dei Servizi e più precisamente: Possono essere utilizzate a parcheggio anche aree non contigue agli spazi a "negozi" purché esse: - Non risultino classificate a verde ovvero comprese in zone soggette a vincolo preordinato all'espropriazione od a servizi di uso pubblico; - Siano poste ad una distanza non superiore a 150 ml. di percorso pedonale; - Vengano vincolate a tale funzione fino a quando perduri la destinazione commerciale dell'insediamento oggetto dell'intervento, mediante atto da trascriversi nei Registri Immobiliari a cura dell'edificante; Ogni insediamento di attività commerciali compreso nel P.d.R. è assoggettato all'applicazione delle disposizioni regolamentari Commerciali Comunali e dalle norme sovra ordinate in materia di urbanistica commerciale. Per gli insediamenti commerciali occorre prestare particolare attenzione alla qualità progettuale dell intervento; a tal fine occorre che il progetto sia qualitativamente apprezzabile in relazione agli aspetti sia di carattere edilizio, sia di correlazione con l intorno; tali aspetti sia di carattere edilizio, sia di correlazione con l intorno; tali aspetti di qualità progettuale vengono opportunamente valutati dalla Commissione Paesaggio in sede di parere per il rilascio dei necessari atti abilitativi. Al fine di favorire la riqualificazione urbana ed ambientale, è ammessala realizzazione di opere di arredo urbano, da intendere quale progettazione coordinata delle pavimentazioni, dell illuminazione, della segnaletica, di altre attrezzature quali panchine, fioriere, contenitori per rifiuti, fontanelle, pensiline e sedili per l attesa dei mezzi pubblici di trasporto, chioschi, cabine telefoniche, insegne e simili e delle sistemazioni del verde pubblico, da parte dell operatore o dei soggetti privati interessati a scomputo totale o parziale del contributo relativo agli oneri di urbanizzazione. Deve essere sempre predisposto lo studio degli spazi aperti pedonali, di quelli per la sosta e la mobilità degli automezzi dell utenza e per l espletamento delle operazioni di carico-scarico delle merci; i posti auto sono prevalentemente ricavati nell ambito interrato del sedime commerciale; i 36

37 parcheggi a raso, dotati di opportune alberature, sono comunque localizzati e disegnati in modo da evitare la configurazione di edifici isolati in un grande parcheggio. Per quanto possibile deve essere preservata l unitarietà morfologica e tipologica del centro storico; gli interventi di carattere commerciale non devono alterare i caratteri, gli elementi connotativi e le relazioni tra le diverse parti del tessuto storico meritevoli di conservazione. Il riadattamento funzionale di unità edilizie esistenti deve essere coerente con gli elementi tipomorfologici e strutturali dell organismo edilizio da trasformare. Il rapporto tra l organismo commerciale, gli spazi pubblici circostanti e il contesto urbano viene calibrato in modo tale da preservare le peculiarità identificative del luogo storico, evitando l eccessiva caratterizzazione commerciale mediante insegne pubblicitarie di forte impatto, arredi urbani omologati, cromatismi. eccessivi o estranei al contesto; su tali aspetti la normativa del piano procede ad un attenta disciplina raccordandosi, per quanto necessario, con il Regolamento Edilizio. Il P.G.T. comunale favorisce la conservazione, nonché l insediamento di nuovi esercizi di vicinato, capaci di valorizzare particolari percorsi e luoghi tradizionali del centro storico, individuando contestualmente idonee misure per l accessibilità e la fruibilità dei medesimi, quali parcheggi, zone pedonali, arredi urbani e simili. 37

38 Titolo 7. Disposizioni finali Art. 24 Variabilità localizzativa delle aree di uso pubblico e P.A. di vaste dimensioni Qualora l'ambito di intervento sia assoggettato a Piano Attuativo ed all'interno dello stesso siano previste dotazioni di aree per servizi, entro lo stesso perimetro, le aree ad uso pubblico, in sede di pianificazione attuativa o di planivolumetrico convenzionato, possono essere diversamente ubicate, purché sia mantenuta la loro superficie globale e resa più funzionale la localizzazione. Art. 25 Aree ed attrezzature pubbliche realizzate da soggetti privati L Amministrazione Comunale in riferimento al comma 10 art. 9 della L.R. 12/2005 e s.m.i. può rilasciare autorizzazioni e/o concessioni, previa conforme delibera dell organo competente, per interventi sulle aree di standard a Società od Associazioni, a privati e ad aziende per la realizzazione di strutture ed opere di tipo pubbliche; in tali casi è d obbligo la stipula di convenzione (atto di asservimento o regolamento d uso) che preveda: a) L uso dell area mirato ad assicurare lo svolgimento delle attività collettive; b) La concessione del diritto di superficie dell area da parte del Comune per la realizzazione delle attrezzature (se il suolo è di proprietà comunale); c) L impegno del richiedente a mantenere la destinazione d uso prevista in progetto ed in particolare a garantire l uso pubblico delle attrezzature e delle aree anche attraverso un controllo del Comune sull organizzazione e sui prezzi dell attività. In generale le aree di cui al presente Piano dei Servizi ed alle allegate tavole grafiche: - PdS 2 L Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi territorio d'alta quota retiche ; - PdS 2 M Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi territorio versante retico ; - PdS 2 N Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi territorio fondovalle ; - PdS 2 O Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi territorio versante Orobico ; - PdS 2 P Carta dei servizi - modalità attuative usi e classificazioni dei servizi territorio d'alta quota Orobie ; localizzati localizzati localizzati localizzati localizzati Sono riservate dall Amministrazione Comunale alla realizzazione di edifici, impianti ed attrezzature di uso ed interesse collettivo. La pubblica Amministrazione ne prevede l acquisizione o l assoggettamento a servitù di uso pubblico. Su tali aree si opera per intervento diretto. Tutti gli interventi su tali aree sono operati dal Comune o da altro Enti Pubblici competenti che abbiano ricevuto apposito mandato ed approvazione alla realizzazione diretta delle opere con delibera del Consiglio Comunale; il Comune può rilasciare autorizzazioni ad intervenire su tali aree ad enti di culto e religiosi; in tali casi la servitù di uso pubblico è soddisfatta mediante l attività di servizio di interesse comune che tali Enti forniscono alla comunità in adempimento dei proprio fini d istituto. Il Comune può rilasciare autorizzazione ad intervenire sulle aree pubbliche a società od associazioni sportive, a privati, ad aziende, per la realizzazione di attrezzature; in tali casi la concessione può essere rilasciata solo mediante stipula di Convenzione o atto d obbligo. 38

39 Art Dotazioni di aree per attrezzature pubbliche e di interesse pubblico o generale In ottemperanza ai disposti normativi sovra comunali vigenti, il Documento di Piano, il Piano delle Regole ed i piani attuativi assicurano una dotazione globale di aree per attrezzature pubbliche e d interesse pubblico o generale, sulla base dei seguenti requisiti minimi: - Dotazione per attrezzature pubbliche non inferiore a mq./abitanti 18. In generale ogni intervento previsto negli ambiti di trasformazione e nelle zone già assoggettate a pianificazione attuativa, negli ambiti del tessuto di completamento Tuc deve garantire una quantità minima di superfici da destinare a servizi ed attrezzature pubbliche così definita: -per le funzioni residenziali= 40% della SLP realizzabile. -per gli usi commerciali (esercizi di vicinato) =100% della SLP realizzabile. -per gli usi produttivi= 20% della Superficie Territoriale. -per gli usi alberghieri, socio assistenziali privati=100% della SLP Le quantità di superficie da destinare a servizi ed attrezzature pubbliche, come sopra definito, devono essere cedute gratuitamente all Amministrazione Comunale. In caso di mutamento d uso della destinazione in atto a destinazioni che prevedono un maggior carico urbanistico, con opere di edifici o parti di esse, all interno del tessuto di completamento e del tessuto consolidato, è fatto obbligo corrispondere o monetizzare le aree per servizi da calcolarsi sulla base delle funzioni sopra descritte. Negli ambiti di Trasformazione e in quelli del Tessuto urbano di completamento, gli interventi di incremento della SLP in funzione dell applicazione di misure di perequazione, compensazione ed incentivazione, non sono soggetti alla corresponsione della dotazione minima di aree per servizi. Art. 27 Prescrizioni generali 1. Per tutti gli interventi nella Zona per servizi è ammessa l'applicazione delle disposizioni sulle deroghe. 2. Su tutte le aree destinate a standard per parcheggio potranno essere realizzati parcheggi in superficie o a livelli interrati. 3. I parcheggi potranno essere realizzati anche in aree destinate a standard per verde; in tal caso i parcheggi dovranno essere interrati e dovrà essere realizzata la sistemazione a verde con strato coltivo superiore di almeno cm La realizzazione di parcheggi interrati anche multipiano e consentita sotto tutte le sedi viarie, piazze esistenti comprese. La destinazione di tali parcheggi e pubblica o oggetto di convenzionamento con il Comune. 5. Interventi edilizi sugli edifici esistenti in zona di standard urbanistico. Su tutti gli edifici esistenti alla data di approvazione del P.G.T., inseriti in zona servizi, sono consentiti esclusivamente interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria e risanamento conservativo così come definiti alle lettere a), b), c) dell articolo 27, comma 1, della L.R. 12/2005. Non sono consentiti inoltre interventi edilizi comportanti aumenti volumetrici, recupero dei sottotetti e modifiche alle destinazioni d uso vigenti e/o assentite. Il rilascio del Permesso di Costruire e/o D.I.A. per gli interventi di cui alle lettere a), b), c), è subordinato alla sottoscrizione di un obbligazione contrattuale, registrata e trascritta a cura del richiedente, che dichiari esplicitamente, che le opere da eseguirsi sul fabbricato, non costituiranno motivi di maggior indennizzo nel momento in cui, l Amministrazione Comunale, addiverrà 39

40 all esproprio e/o alla cessione amichevole del bene, in relazione all esecuzione delle opere di standard pubblico previste dal P.G.T. 6. In relazione all'impossibilità di predeterminare, a livello di pianificazione generale, la localizzazione di vasche dell acqua, depuratori, ed in generale per attrezzature ed impianti tecnologici di interesse pubblico, si ammette la loro installazione anche a prescindere dal rispetto della destinazione d'uso consentita e dell'altezza massima ammessa nella zona di utilizzazione, purché la loro compatibilità venga verificata mediante atto deliberativo consiliare e modifica delle tavole del piano dei Servizi. 7. I fabbricati delle cabine secondarie sono considerati, volumi tecnici ed in quanto tali non sono sottoposti alle limitazioni delle zone di piano su cui sorgeranno e non sono computati nel calcolo della Superficie Lorda di Pavimento. Nel caso di edificazione da parte di privati, l intervento è subordinato al benestare della Commissione Paesaggio. L edificazione delle cabine secondarie potrà essere consentita anche nelle fasce di rispetto stradale, mediante autorizzazione dell Amministrazione Comunale e può non essere assoggettata ai vincoli di distanza dai confini, previo accordo con i proprietari interessati. 8. La rete dell energia elettrica e i relativi fabbricati delle cabine secondarie di trasformazione sono considerate opere di urbanizzazione primaria. Art. 28 Criteri per la monetizzazione 1. L'Amministrazione Comunale definirà con propria deliberazione i criteri di carattere generale per la monetizzazione delle aree per servizi urbanistici di cui al P.d.S. e per la compensazione ambientale di cui al D.d.P. del P.G.T. Art Norme finali 1. Fino a quando l Amministrazione Comunale o l ente pubblico competente o i privati non daranno attuazione alle previsioni del Piano dei Servizi nelle aree interessate dalle indicazioni del Piano dei Servizi stesso, sono consentiti esclusivamente gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e gli interventi finalizzati alla messa in sicurezza degli impianti in funzione esclusivamente dell applicazione di disposizioni legislative e la prosecuzione delle attività in atto. 2. Le aree a servizi interne agli ambiti di trasformazione rimangono destinate a servizi, e vengono classificati e normati all interno del Piano dei Servizi, fino all approvazione degli strumenti attuativi finalizzati all attuazione delle previsioni previste per gli ambiti di trasformazione stesse. In sede di definizione dello strumento attuativo potrà essere prevista una diversa localizzazione, forma e dimensione dell area a servizi. 3. Le destinazioni riportate nelle tavole del P.d.S. con apposita simbologia secondo la classificazione dei servizi stessi e delle presenti norme, hanno valore indicativo e potranno essere variate, sempre nell ambito delle destinazioni per servizi, in ragione dei programmi di intervento comunali o di specifici progetti, con la stessa deliberazione di Consiglio Comunale che approvi detti programmi o progetti, senza che per ciò si debba approvare apposita variante al Piano dei Servizi. Parimenti potranno essere variate le specifiche destinazioni per servizi e attrezzature pubbliche o di interesse pubblico o generale, eventualmente previste negli atti del P.G.T., con particolare riferimento agli ambiti di trasformazione; in tali casi le relative motivazioni devono essere contenute nella deliberazione di adozione del piano attuativo da parte del Consiglio Comunale. 40

41 4. Le destinazioni riferite ai servizi del verde e degli spazi pubblici o ad uso pubblico, in quanto finalizzate alla costruzione della rete ecologica e alla struttura di funzionamento complessivo della città e del territorio, non sono modificabili con altre destinazioni. 5.Il piano dei servizi del presente P.G.T. è integrato all infrastrutturazione del sottosuolo secondo le tavole di settore allegate al D.d.P. secondo quanto previsto al comma 8 dell articolo 9 della L.R. 12/2005 e s.m.i. 6. Il piano dei servizi non ha termini di validità ed è sempre modificabile. 7. Le previsioni contenute nel piano dei servizi, concernenti le aree necessarie per la realizzazione dei servizi pubblici e di interesse pubblico o generale, hanno carattere prescrittivo e vincolante. 8. I vincoli preordinati all espropriazione per la realizzazione, esclusivamente ad opera della Pubblica Amministrazione, di attrezzature e servizi previsti dal piano dei servizi hanno durata di anni cinque, decorrenti dall entrata in vigore del piano stesso. Detti vincoli decadono qualora, entro tale termine, l intervento di cui sono preordinati non sia inserito, a cura dell ente competente per la sua realizzazione, nel programma triennale delle opere pubbliche e relativo aggiornamento, ovvero non sia stato approvato lo strumento attuativo che ne prevede la realizzazione. 9. Non configurano vincolo espropriativo e non sono soggette a decadenza le previsioni del P.d.S. che demandano al proprietario dell area la diretta realizzazione di attrezzature e servizi, ovvero ne contemplino la facoltà in alternativa all intervento della pubblica Amministrazione. 41

42 Titolo 8. Dimensionamento di piano Art. 30 Dimensionamento di piano In riferimento alle norme regionali la capacità insediativa teorica di piano è stata calcolata distinguendo il territorio nelle zone edificate esistenti (Tsa, Tuc e Tfp) e di espansione (ATR). Nelle prime si è fatto riferimento agli abitanti insediati al 31/12/2010 sommando il volume urbanistico derivante da aumenti. Nelle altre sono stati considerati gli abitanti teorici derivati dall applicazione dell indice di zona a cui si sono sommate le medie degli indici di saturazione e di incentivazione. È stato altresì considerato il volume urbanistico derivante dai mutamenti d uso per tutti i fabbricati rurali siti in zona del tessuto storico (Tsa) che assumono nel tempo la destinazione residenziale. Le previsioni urbanistiche del Territorio Tellino, intese come nuove aree di sviluppo sono assolutamente contenute sia in proporzione all estensione territoriale del Comune che agli abitanti teorici insediabili in tali ambiti e sono localizzate in zone perimetrali ma limitrofi a zone del tessuto consolidato e comunque urbanizzato. L unico ambito che si trova tra le Frazioni di Santa Maria e San Rocco ha una precisa vocazione funzionale di tipo assistenziale e curativo. La localizzazione in quest ambito preciso deriva dal fatto di ubicare la nuova struttura sanitaria in un ambito decentrato ma allo stesso tempo a stretto contatto con l abitato di Teglio. Questo potrà permetterà nel tempo una sinergia tra Enti Pubblici e privati per lo sfruttamento dei servizi che potranno essere coordinati e consorziati in una logica di sinergia delle risorse. Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un edificio che consente una localizzazione di circa 60 pazienti con un consumo di suolo limitato. Il calcolo relativo alla massima capacità edificatoria è chiaramente rappresentato sulla base dei volumi indotti dalle nuove superfici inserite e tale dato trova conferma nella massima capacità endogena ed esogena fissata dal P.T.C.P. Le valutazioni sulle previsioni statistiche di incremento della popolazione rappresentano un modello matematico che non trova sicuramente riscontro nella realtà del sito ma anche nelle politiche di sviluppo dell intero settore casa dell intera Regione. Infatti e per quanto attiene alle dinamiche demografiche se è pur vero che si assiste ad un trend di parziale decrescita vi è da rimarcare che: Le massime superfici residenziali e produttive-assistenziali degli ambiti di trasformazione del P.G.T. sono stimate rispettivamente in mq ,00 (corrispondenti a mc ,00 rapportati ad un altezza virtuale di ml. 3.00) e mq ,00 e sono pertanto inferiori alle massime previste all articolo 61 del P.T.C.P. Il calcolo della massima superficie edificatoria è determinato quale sommatoria della capacità endogena ed esogena in quanto la reale richiesta di nuovi alloggi ed aree edificabili fa riferimento ad una realtà abitativa residenziale oltre che ad un comune con diffusa presenza turistica di prime e seconde case (nel calcolo generale della popolazione finale di piano, alla popolazione residente ed a quella derivante dalle previsioni insediative del P.G.T., si è sommata la quota di n presenze di popolazione turistica fluttante il tutto come pre-ordinato al comma 2 art. 9 della L.R e s.m.i.). Per il dimensionamento delle ATR, (come meglio specificato nel paragrafo del dimensionamento), ci si è riferiti all indice base di piano ed ai possibili indici di incentivazione e perequazione; anche per il dimensionamento generale e per il calcolo della dotazione minima di aree destinate a servizi (la cui dotazione non può essere inferiore a mq./ab. 18) si sono sommati anche gli indici premiali, il cui scopo prioritario è quello della perequazione con l intento di pareggiare diritti e doveri vantaggi e svantaggi urbanistici, nonché diminuire la conflittualità pubblico-privata ed acquisire gratuitamente aree da destinare a servizi, oltre che incentivare con premi volumetrici le costruzioni virtuose che incrementano i risparmi energetici oltre i limiti di legge (oltre ai premi per il recupero della acque piovane, l incremento della permeabilità dei suoli, l utilizzo del verde ecc...). 42

43 Per quanto attiene agli ambiti del tessuto consolidato residenziali e produttivi, nella maggioranza dei casi danno luogo solamente in modo teorico ad un incremento della popolazione e producono minimali consumi di suolo; si pensi ad esempio agli ampliamenti per il miglioramento qualitativo delle intervenute nuove esigenze abitative o agli interventi di recupero dell esistente tessuto con interventi di recupero del sottotetto. Per precisare la questione del rapporto dinamica demografica e dimensionamento residenziale del P.G.T., occorre precisare che la sola verifica quantitativa del trend degli abitanti totali degli ultimi anni non è in grado di definire un quadro di legittimazione sufficiente della proposta di dimensionamento complessivo, ne è in grado di chiarire le effettive condizioni di interrelazione fra numero degli abitanti effettivi e fluttanti ed alloggi. La questione più sostanziale è da riferirsi al chiarimento del dato apparentemente contrastante (e comune a moltissime realtà urbane della Provincia) fra la recente diminuzione progressiva del numero degli abitanti e il costante incremento della domanda e relativa offerta di nuovi alloggi per le abitazioni principali residenziali e per quelle secondarie di uso turistico. La descrizione delle dinamiche comunali in atto è altrettanto riferibile a condizioni generalizzabili e non strettamente riferibili alla realtà di Teglio: in buona parte il fenomeno della popolazione decrescente e della domanda crescente seppur a prima analisi contradditorio è generalmente riconducibile a: -diverse condizioni di abitabilità degli alloggi e connessa crescente domanda di spazio procapite (non ci si riferisce pertanto più al rapporto classico di una stanza per abitante ma ad un indice che fa riferimento a effettivi valori del rapporto tra residenza esistente/abitante); -diversa composizione dei nuclei familiari dove la parcellizzazione dei nuclei stessi e la scarsa flessibilità degli alloggi determina una richiesta di nuovi spazi abitativi a fronte anche di una forma di sottoutilizzazione delle residenze originarie del nucleo familiare; -politiche della casa incentivanti la proprietà dell alloggio e del mercato finanziario che favorisce l investimento immobiliare diffuso, orientato alla creazione di nuovi alloggi nonché alla conversione di quelli esistenti. È importante rimarcare che il consumo di suolo degli ambiti di trasformazione previsti dal documento di piano hanno una percentuale pari allo 0.014% ( mq./ 115' mq./) dell intero territorio comunale, mentre l indice di consumo di suolo esistente, inteso come rapporto tra la superficie del territorio comunale e la superficie del territorio urbanizzato è pari al 46.97% ( mq. esistenti urbanizzati+mq ATR=mq. 54' /115' mq./). Pertanto la quota assoluta di incremento di consumo del suolo del P.G.T., riferito alle attuali aree urbanizzate di mq. 54'000'000 è pari allo 0.03% (16 058/mq. 54'000'000). Sia per gli ambiti di trasformazione che per il tessuto di completamento, i nuovi volumi indotti, comportano una esigua nuova popolazione teorica (la validità quinquennale del D.d.P. rende possibile l implementazione delle nuove aree in un arco temporale che è giusto prevedere nel prossimo ventennio) che non comporterà significative pressioni sulle matrici ambientali (ad esempio sui maggiori consumi energetici -poiché il piano prevede meccanismi. premiali per il raggiungimento di elevate classi energetiche- sulla maggiore produzione di inquinanti poiché veramente contenute sulla base della nuova popolazione aggiunta, sulla verifica di compatibilità dell effettiva capacità di trattamento dell impianto di depurazione consortile, sulla prevista formulazione dei criteri di compensazione ambientale ecc...) Per quanto attiene alla capacità insediativa degli ATR e del tessuto consolidato la L.R. 12/2005 ha abrogato la normativa in essere (come espressamente dettata al titolo III della L.R. 1/2001) senza provvedere ad individuare alcun parametro confermativo o sostitutivo del precedente. Inoltre, con la soppressione delle L.R. 51/75 e 1/2001, non sono state introdotte misure atte a definire, 43

44 sostituendo o confermando, le tipologie di servizi e di attrezzature pubbliche o di interesse pubblico e generale fermo restando l obbligo minimo di cui al D.M. 1444/1978 di mq./ab Per stabilire dei dati attendibili e circostanziati, non aleatori quali spesso si dimostrano i parametri teorici, si è pensato che per la realtà in oggetto si potesse ricercare un valore aderente del sito, basandosi su misurazioni di grandezze oggettivamente riscontrabili. L obiettivo è quello di ottenere un risultato che rifletta l effettivo trand dinamico delle relazioni tra popolazione e forme di insediamento, o meglio, risalire ad una misura che renda conto di quanto territorio urbanizzato è asservito agli abitanti residenti. Il criterio per determinare questo dato fondamentale, che altro non rappresenta se non la reale capacità insediativa del territorio, lo si evince da un rapporto così definito: ricostruendo il numero che lega la superficie destinata alle zone edificate ed edificabili del comune alla quantità di residenti in un preciso momento. Pertanto partendo dalla misurazione dei lotti residenziali realizzati e previsti sul territorio comunale, ricadenti in zona residenziale dello strumento urbanistico vigente (P.R.G.) è stata ottenuta una superficie complessiva pari a mc. 1' (sommatoria lotti liberi zone A ed ambiti esistenti residenziali e di completamento ex zone B-C1-C2-Vp) a fronte di una popolazione residente (dato 31/08/2006) di 4775 abitanti. Pertanto il rapporto mc./ab. assomma ad un valore teorico di Il dato equivale a circa 88 mq. di superficie lorda di pavimento per abitante. Il valore sopra calcolato è stato determinato con i massimi indici volumetrici consentiti per le varie zone Comunali; è ragionevole quindi pensare che il rapporto sopra calcolato sia tendenzialmente inferiore al numero reale. Il valore di mc./ab. calcolato interpolando le informazioni teoriche derivanti dall ultima variante del P.R.G. con i dati anagrafici forniti dal Comune, ha rilevato un indicatore che è il presupposto di riferimento per il calcolo degli abitanti insediabili con il P.G.T. Tale valore infine e per motivi prudenziali è impostato sul valore medio di 250 mc./ab. (corrispondenti ad un valore di 83 mq. di SLP per abitante) per quanto attiene alle verfiche dimensionali di piano. 44

45 Art. 31 Tabelle di dimesionamento di piano (aree omogenee e servizi) 45

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47 Tsa- Tessuto storico ambientale 47

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57 Tuc-Ambiti di completamento residenziale del tessuto consolidato SUPERFICIE AMBITO INDICE DI ZONA 0.40 MQ./MQ INDICE DI SATURAZIONE (I.S.) MEDIA INDICI=6% MAX 20%SLP/SC INDICE DI INCENTIVAZIONE (I.I.) (MEDIA INDICI=0.075) TOTALE SLP MAX (I.Z.+I.S.+I.I.) TOTALE ABITANTI (SLP MAX/83ab/mq. ) Tuc-Ambiti del tessuto residenziale di sviluppo e completamento di fondovalle e versante SUPERFICIE AMBITO INDICE DI ZONA 0.30 MQ./MQ INDICE DI SATURAZIONE (I.S.) MEDIA INDICI=6% MAX 20%SLP/SC INDICE DI INCENTIVAZIONE (I.I.) (MEDIA INDICI=0.075) TOTALE SLP MAX (I.Z.+I.S.+I.I.) TOTALE ABITANTI (SLP MAX/83ab/mq. ) Tuc-Ambiti del verde privato e spazi significativi non costruiti da conservare SUPERFICIE AMBITO % MEDIA SLP EDIFICATA PER AMBITO= 7.5% AMPLIAMENTO SLP MAX 10% INDICE DI INCENTIVAZION TOTALE SLP E MAX (I.I.) (SLP+10%+I.I.) (MEDIA INDICI=0.075) TOTALE ABITANTI (SLP MAX/83ab/mq.)

58 TOTALE ABITANTI TEORICI DI PIANO DELLE ZONE Tsa-Tuc-ATR Tsa- Tessuto storico ambientale Ambiti di trasformazione Tuc- Ambiti di completamento residenziale del tessuto consolidato Tuc- Ambiti del tessuto residenziale di sviluppo e completamento fondovalle e versante Tuc- Ambiti del verde privato e spazi significativi non costruiti da conservare Totale abitanti teorici di piano Popolazione fluttuante (abitanti derivanti da presenze stagionali/turistiche) (Alberghi e seconde case) Totale generale Tfp-Ambiti di completamento del tessuto produttivo SUPERFICIE AMBITO INDICE DI ZONA 0.40 MQ./MQ INDICE DI SATURAZIONE (I.S.) MEDIA INDICI=6% MAX 20%SLP/SC INDICE DI INCENTIVAZIONE (I.I.) (MEDIA INDICI=0.075) TOTALE SLP MAX (I.Z.+I.S.+I.I.) Tfp-Ambiti di completamento del tessuto ricettivo alberghiero SUPERFICIE AMBITO INDICE DI ZONA 0.50 MQ./MQ INDICE DI SATURAZIONE (I.S.) MEDIA INDICI=6% MAX 20%SLP/SC INDICE DI INCENTIVAZIONE (I.I.) (MEDIA INDICI=0.075) TOTALE SLP MAX (I.Z.+I.S.+I.I.) In virtù di tali calcoli analitici il P.G.T. è dimensionato per complessivi abitanti teorici quali sommatoria del tessuto ambientale esistente, degli ambiti di completamento del tessuto consolidato e degli ambiti di trasformazione, di cui abitanti principali e abitanti derivanti dalla presenza di seconde case, presenze alberghiere, turistiche, stagionali ecc... Per quanto attiene alle attività produttive, la massima superficie di copertura delle zone di completamento del tessuto stesso assomma a mq e mq di SLP per le strutture alberghiere ricettive. Il piano ha analizzato compiutamente sul territorio l attuale localizzazione e quantificazione delle aree ed infrastrutture pubbliche a cui ha sommato le nuove previsioni urbanistiche derivanti da aree per servizi pubblici. In particolare la dotazione di Standard esistente assomma a mq di cui mq per parcheggi, mq per attività di interesse comune a funzione religiosa, mq per aree di interesse comune e mq per attrezzature collettive e sportive. 58

59 A questa dotazione esistente va aggiunta la sommatoria delle superfici per servizi di previsione di piano di complessivi mq di cui mq per parcheggi, mq per attività di interesse comune a funzione religiosa, mq per aree di interesse comune e mq per attrezzature collettive e sportive. La sommatoria delle superfici esistente e previste comporta quindi una dotazione di aree per servizi pari a mq (escludendo da queste la zona PLC golf di mq che pur essendo azzonato non viene considerato nel dimensionamento di piano, in quanto servizio a scala sovra comunale). 59

60 60

61 61

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67 Sondrio, li novembre 2012 Il progettista di piano Dott. Arch. Massimo Palladini 67

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