Somministrazione di alimenti e bevande Somministrazione all'interno di circoli privati

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1 Somministrazione di alimenti e bevande Somministrazione all'interno di circoli privati Descrizione Il D.P.R. n.235/2001 distingue due tipologie di circoli: quelli aderenti ad enti o organizzazioni nazionali con finalità assistenziali; quelli non aderenti ad enti o organizzazioni nazionali con finalità assistenziali. Il D.P.R. n.235/2001 richiamando il D.P.R. n.917/1986 (art comma 3) opera una delimitazione nelle finalità dei circoli che possono usufruire di un particolare regime tributario e di conseguenza anche amministrativo. Si deve quindi trattare di circoli o associazioni politiche, sindacali, e di categoria, religiose, assistenziali, culturali, sportive dilettantistiche, di promozione sociale e di formazione extra scolastica della persona. Ovviamente queste finalità devono risultare nell atto costitutivo o nello statuto. Il legale rappresentante dell associazione o del circolo è obbligato a comunicare immediatamente al Comune le variazioni intervenute in merito al rispetto delle condizioni previste dall art.111 e seguenti del testo unico delle imposte sui redditi e della vigente normativa di settore. Requisiti Per poter somministrare alimenti e bevande ai soci del circolo alimenti e bevande, l'associazione o circolo deve essere regolarmente costituita. Questa deve avere le caratteristiche di cui all'art.111, comma 3 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi approvato con Decreto del Presidente della Repubblica n.917 del 22/12/1986 e successive modifiche. I locali dove si intende svolgere l'attività devono avere caratteristiche costruttive conformi al Decreto Ministeriale 17 dicembre 1992 n.564: "i locali di circoli privati o di enti in cui si somministrano alimenti o bevande devono essere ubicati all'interno della struttura adibita a sede del circolo o dell'ente collettivo e non devono avere accesso diretto da strade, piazze o

2 altri luoghi pubblici. All'esterno della struttura non possono essere apposte insegne, targhe o altre indicazioni che pubblicizzano le attività di somministrazione esercitate all'interno". Qualora l'attività di somministrazione sia esercitata in forma di impresa, il soggetto titolare dell'impresa individuale, il legale rappresentante della società o suo delegato, deve possedere uno dei requisiti professionali previsti dall'art.71 comma 6 del D.lgs. n.59/2010. Adempimenti Associazioni e circoli aderenti ad enti o organizzazioni nazionali aventi finalità assistenziali Le associazioni ed i circoli, di cui all art. 111, comma 3, del T.U. delle imposte sui redditi (DPR n.917/1986), aderenti ad enti od organizzazioni nazionali le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero dell Interno, che intendono svolgere direttamente attività di somministrazione di alimenti e bevande a favore dei rispettivi associati presso la sede ove sono svolte le attività istituzionali devono presentare apposita SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) tramite il presente portale accedendo alla sezione "Modulistica ed avvio pratica". Alla SCIA deve essere allegata la seguente documentazione: 1. documento identificativo del segnalatore ed eventuale permesso di soggiorno; 2. copia dell atto costitutivo o dello statuto; 3. dichiarazione di affiliazione, valida per l'anno in corso, all'ente di carattere nazionale riconosciuto dal Ministero; 4. autocertificazione attestante il possesso dell'agibilità dell'immobile; 5. autocertificazione attestante la disponibilità dei locali; 6. elenco dei soci; 7. documentazione di previsione di impatto acustico (nel caso in cui siano utilizzati impianti di diffusione sonora ovvero si svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali); 8. relazione di carico, a firma di tecnico abilitato iscritto all'albo, attestante che le strutture destinate ad accogliere i biliardi sono state calcolate per sostenere un sovraccarico di 600 kg/mq; 9. ricevuta del versamento dei diritti di segreteria; 10. planimetria quotata in scala 1:100 sottoscritta da tecnico abilitato ovvero dal legale rappresentante del circolo riportante lo stato di fatto e l'indicazione: dei locali e delle superfici; delle destinazioni; della disposizione delle attrezzature; dei locali di somministrazione ed ogni locale di accesso ai soci; degli accessi, uscite e collegamenti interni;

3 della tipologia dell'area prospiciente l'accesso. Associazioni e circoli non aderenti ad enti o organizzazioni nazionali con finalità assistenziali Le associazioni ed i circoli, di cui all art. 111, comma 3, del T.U. delle imposte sui redditi (DPR n.917/1986), non aderenti ad enti o organizzazioni nazionali le cui finalità assistenziali sono riconosciute dal Ministero dell Interno, che intendono svolgere direttamente attività di somministrazione di alimenti e bevande a favore dei rispettivi associati presso la sede ove sono svolte le attività istituzionali devono presentare apposita domanda di autorizzazione tramite il presente portale accedendo alla sezione "Modulistica ed avvio pratica". L'istanza deve recare il numero seriale delle due marche da bollo acquistate presso le ricevitorie autorizzate. Le marche da bollo dovranno essere applicate (ed opportunamente annullate) rispettivamente sulla copia dell istanza in possesso del richiedente e sull autorizzazione che sarà trasmessa via P.E.C. dal SUAP. La domanda deve recare l'indicazione se l'attività di somministrazione verrà effettuata direttamente o in forma di impresa (cioè affidata ad impresa o società) e deve essere corredata della seguente documentazione: 1. documento identificativo del richiedente ed eventuale permesso di soggiorno; 2. copia dell atto costitutivo o dello statuto; 3. autocertificazione attestante il possesso dell'agibilità dell'immobile; 4. autocertificazione attestante la disponibilità dei locali; 5. elenco dei soci; 6. documentazione di previsione di impatto acustico (nel caso in cui siano utilizzati impianti di diffusione sonora ovvero si svolgano manifestazioni ed eventi con diffusione di musica o utilizzo di strumenti musicali); 7. relazione di carico, a firma di tecnico abilitato iscritto all'albo, attestante che le strutture destinate ad accogliere i biliardi sono state calcolate per sostenere un sovraccarico di 600 kg/mq; 8. ricevuta del versamento dei diritti di segreteria; 9. planimetria quotata in scala 1:100 sottoscritta da tecnico abilitato ovvero dal legale rappresentante del circolo riportante lo stato di fatto e l'indicazione: dei locali e delle superfici; delle destinazioni; della disposizione delle attrezzature; dei locali di somministrazione ed ogni locale di accesso ai soci; degli accessi, uscite e collegamenti interni; della tipologia dell'area prospiciente l'accesso. Se l attività di somministrazione è affidata in gestione a terzi, questi deve essere in possesso di uno dei requisiti professionali per l esercizio dell attività di somministrazione di alimenti e bevande previsti dall art.71 del D.Lgs. n.59/2010.

4 In entrambi i casi all atto dell inizio dell attività o in caso di modifica della stessa deve essere presentata, tramite il presente portale accedendo alla sezione "Modulistica ed avvio pratica" una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA - modulistica regionale unificata) allegando al modello A la seguente documentazione 1. scheda 2 (questa scheda va compilata da parte del legale rappresentante e da colui che è in possesso dei requisiti professionali); 2. planimetria in scala 1:100; 3. autocertificazione attestante la disponibilità dei locali; 4. relazione tecnica; 5. documento identificativo del segnalatore e degli intestatari della scheda 2; 6. ricevuta di versamento dei diritti di segreteria; 7. ricevuta di versamento dei diritti sanitari. Modifica dei titolari dei requisiti e della ragione sociale Occorre presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (S.C.I.A. - modulistica regionale unificata) tramite il presente portale accedendo alla sezione "Modulistica e avvio pratica". Alla S.C.I.A. modello B va allegata la seguente documentazione: 1.scheda 2 (la scheda va compilata dal segnalatore e da coloro a cui si riferisce la modifica oggetto della S.C.I.A.) 2.copia della carta di identità del segnalatore e degli intestatari della scheda 2; 3.copia dell atto notarile o certificazione notarile (solo per la variazione della ragione sociale); 4.permesso di soggiorno, nel caso in cui il segnalatore sia cittadino di uno Stato non appartenente alla Comunità Europea 5.ricevuta di versamento dei diritti di segreteria; 6.ricevuta di versamento dei diritti sanitari. Per comunicare la cessazione dell attività è necessario presentare, tramite il presente portale accedendo alla sezione "Modulistica ed avvio pratica" una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA - modulistica regionale unificata). Al modello B deve essere allegata la seguente documentazione: documento identificativo del segnalatore; ricevuta del versamento dei diritti di segreteria. La presentazione della S.C.I.A. consente di iniziare/modificare/cessare subito l attività. In caso di cessazione circolo non aderente ad enti o organizzazioni nazionali con finalità assistenziali, occorre restituire al SUAP l0originaria autorizzazione. NOTE: Il circolo privato non deve essere accessibile da una pubblica via, anche perché in tal caso si tratterebbe di un circolo pubblico, e non deve neppure recare insegna. Con sentenza n del 20/10/2008 la Corte di Cassazione ha stabilito che il circolo (associazione o similare) che distribuisce bevande dietro il pagamento di un corrispettivo e che rilascia immediatamente le tessere a chi si presenta all'ingresso E' DI FATTO APERTO AL PUBBLICO, e pertanto esercita un'attività commerciale; la Corte ricorda anche che l'attività di

5 Powered by TCPDF ( BAR con mescita di bevande DIETRO CORRISPETTIVO SPECIFICO (anche se effettuata ai propri associati) NON RIENTRA tra le finalità istituzionali del circolo stesso. Normativa /zf/files/igelsi/normativa/circolare regionale n.8 del 15 febbraio 2013.pdf