Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale
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- Cornelio Rubino
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1 Assessorato del Lavoro, Formazione professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Allegato B INDICAZIONI OPERATIVE PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Il Piano formativo individuale è il documento che descrive il percorso formativo dell apprendista per l intera durata del contratto di apprendistato, sia per la formazione formale sia per la formazione non formale. Può essere predisposto direttamente dall impresa oppure con il supporto tecnico di uno dei seguenti soggetti: Organismi Bilaterali, Agenzie formative accreditate. Se l impresa lo ritiene, può delegare i soggetti di cui sopra anche alla trasmissione del Piano e alla cura delle modifiche e/o integrazioni dello stesso Piano, se richieste. COME RICHIEDERE IL PARERE DI CONFORMITA DEL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Prima dell inizio della formazione ed entro 15 giorni dalla data di assunzione dell apprendista, l impresa deve predisporre il Piano Formativo Individuale e chiedere il parere di conformità tra il Piano formativo presentato e il profilo formativo individuato per l apprendista. A tal fine il datore di lavoro compila gli allegati B (modello Piano Formativo Individuale ) e C (modello Richiesta del parere di conformità ) e li invia, tramite raccomandata A.R. oppure consegna brevi manu, ai seguenti soggetti: a) agli Enti bilaterali costituiti a livello regionale o provinciale su iniziativa delle organizzazioni dei lavoratori e dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative, ove previsto dalla contrattazione collettiva o da accordi nazionali e/o regionali sottoscritti dalle stesse organizzazioni. oppure b) in carenza della suddetta previsione nella contrattazione collettiva o in assenza di organismi bilaterali, alla Regione Sardegna (Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale- Servizio Programmazione e gestione del sistema della Formazione Professionale, via XXVIII Febbraio, Cagliari) COM E STRUTTURATO IL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Il Piano è strutturato in tre parti.
2 Nella prima parte si inseriscono le principali informazioni anagrafiche dell azienda, del tutor aziendale, dell apprendista. Si sintetizza,inoltre, altresì il percorso formativo dell apprendista, indicando i principali corsi frequentati e a loro durata (in ore). Nella seconda parte si descrive il percorso formativo dell apprendista, formale e non formale, con riferimento alle competenze da sviluppare,articolate per la formazione trasversale,settoriale e specialistica. Nella terza parte si specificano le modalità di erogazione della formazione formale (esterna, interna, integrata). Nel caso di formazione formale esterna o integrata, deve essere indicato il Soggetto attuatore accreditato dalla Regione e scelto dall impresa. IL PERCORSO FORMATIVO GENERALE DELL APPRENDISTA Il percorso formativo generale è articolato in due parti: A) La formazione formale B) La formazione non formale A)La Formazione Formale (durata minima pari a 120 ore annue 1 2 )è il percorso formativo: - realizzato in un contesto strutturato -assistito da figure professionali in possesso di specifici requisiti -realizzato mediante una specifica progettazione -che produce esiti verificabili e certificabili. La formazione formale riguarda due diverse aree formative: Area trasversale Area Tecnico- professionale Le competenze trasversali sono quelle che qualunque lavoratore deve possedere, qualunque sia il settore in cui presta la sua opera. Rappresentano quindi strumenti-base per orientarsi ed inserirsi nei contesti lavorativi e per avere una cognizione chiara dei propri diritti e doveri in azienda. Sono riconducibili alle seguenti aree: - competenze relazionali; - organizzazione ed economia; - disciplina del rapporto di lavoro; - salute e sicurezza dei luoghi di lavoro; - informatica e lingua inglese; 1 Salvo diverse disposizioni contrattuali 2 Tale monte ore è da intendersi come media ; il minimo annuo di ore formative non può essere inferiore alle 80 ore
3 - pari opportunità. La formazione relativa allo sviluppo delle competenze tecnico professionali è differenziata per ciascuna figura professionale ed è caratterizzata dai seguenti contenuti generali: - i prodotti e i servizi di settore e del contesto aziendale di riferimento; - le innovazioni di prodotto, di processo e di contesto in cui si opera; - la sicurezza sui luoghi di lavoro ed i mezzi di protezione individuali specifici del settore di riferimento; - le attrezzature, i macchinari e gli strumenti di lavoro utilizzati nel ciclo produttivo dell impresa; - le misure di tutela ambientale da adottare nello specifico settore produttivo. La formazione formale, trasversale e tecnico- professionale deve essere realizzata nel rispetto delle DURATE MINIME sotto indicate: prima annualità unità formative di base trasversali = 60 ore unità formative professionalizzanti di settore = 24 ore unità formative professionalizzanti specialistiche = 36 ore seconda annualità unità formative di base trasversali = 48 ore unità formative professionalizzanti di settore =30 ore unità formative professionalizzanti specialistiche =42 ore annualità successive unità formative di base trasversali = 30 ore unità formative professionalizzanti di settore = 30 ore unità formative professionalizzanti specialistiche = 60 ore La formazione formale relativa ai contenuti trasversali deve prevedere tra i moduli iniziali 3 interventi formativi in materia di prevenzione e protezione nei luoghi di lavoro, della durata minima di 18 ore annue. B)La Formazione non Formale Per formazione non formale si intende la formazione attuata principalmente per affiancamento in contesto produttivo e tesa a conseguire l apprendimento di abilità tecnico operative. Relativamente alla formazione non formale, il Piano dovrà riportare i seguenti elementi: 3 Non oltre il primo 25% del monte ore previsto per la formazione formale
4 - le attività più ricorrenti e/o professionalmente più rilevanti svolte dall apprendista, in modo da evidenziare il tipo di contributo professionale che si ritiene l apprendista possa arrivare a fornire nel corso dell intero contratto. - Il grado di autonomia che sarà richiesto all apprendista per un determinato tipo di attività, usando la seguente classificazione: 1. Attività svolta in affiancamento ad un tutor oppure ad un operatore esperto 2. Attività svolta sotto la supervisione di un tutor o di un operatore esperto 3. Attività svolta in autonomia. MODALITA DI EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE Per l erogazione della formazione formale all apprendista l impresa può scegliere una delle seguenti opzioni: A) Formazione formale interna Tutta la formazione formale, trasversale e tecnico-professionale, è erogata direttamente dall impresa. In questo caso l impresa, nel campo denominato L azienda ha dichiarato la capacità formativa deve barrare sia la casella relativa alle competenze trasversali sia quella delle competenze tecnico-professionali. Deve inoltre indicare la sede dove sarà realizzata la formazione. (pag.8 del Piano Formativo Individuale- L azienda ha dichiarato la capacità formativa ) B) Formazione formale esterna: Tutta la formazione formale (trasversale, tecnico-professionale) è erogata esternamente all impresa. In questo caso l impresa sceglie, tra i soggetti accreditati dalla Regione, un Agenzia formativa e la indica nel Piano,nel campo denominato L azienda non ha dichiarato la capacità formativa,riportando i dati relativi all indirizzo, ai recapiti, al referente, alla sede dove sarà realizzata la formazione. (pag.8 del Piano Formativo Individuale - L azienda non ha dichiarato la capacità formativa ) C) Formazione formale integrata La formazione formale di tipo trasversale è erogata esternamente all impresa; quella di tipo tecnico- professionale è erogata dall impresa. In questo caso l impresa sceglie, tra i soggetti accreditati dalla Regione, un Agenzia formativa per l erogazione della formazione di tipo trasversale e la indica nel Piano, nel campo denominato L azienda non ha dichiarato la capacità formativa, riportando i dati relativi all indirizzo, ai recapiti, al referente, alla sede dove sarà realizzata la formazione. (pag.8 del Piano Formativo Individuale- L azienda non ha dichiarato la capacità formativa ).
5 L impresa deve inoltre barrare, nel campo denominato L azienda ha dichiarato la capacità formativa, la casella relativa alle competenze tecnico-professionali ed indicare la sede dove sarà realizzata la formazione. (pag.8 del Piano Formativo Individuale- L azienda ha dichiarato la capacità formativa ). Le imprese che intendono erogare direttamente la formazione formale devono autocertificare, ai sensi dell art.47 del D.P.R. n. 455/2000, la propria capacità formativa ed attestare il possesso degli standard minimi necessari per poter esercitare le funzioni di soggetto formativo. L autocertificazione deve essere effettuata prima della compilazione e trasmissione del Piano Formativo Individuale dell apprendista, in ogni caso va inviata entro e non oltre i 15 giorni a partire dalla data di assunzione dell apprendista. L autocertificazione deve essere redatta in base ai modelli allegati E.1(Modello Capacità formativa dell Azienda relativamente alla formazione formale di tipo trasversale ) e E.2 (Modello Capacità formativa dell Azienda relativamente alla formazione formale di tipo tecnico- professionale ). COMPILAZIONE E SOTTOSCRIZIONE DEL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Il Piano Formativo individuale deve essere compilato in ogni sua parte e sottoscritto da tutti i soggetti interessati: - dal datore di lavoro e dall apprendista (nel caso di formazione formale interna); - dall Agenzia formativa, dal datore di lavoro, dall apprendista e dall Agenzia formativa (nel caso di formazione formale esterna). Il PFI deve essere pertanto considerato come un vero e proprio patto formativo attraverso il quale i soggetti firmatari si assumono le responsabilità relative a quanto in esso dichiarato e si impegnano formalmente, per la durata dello stesso, a concretizzare il processo formativo in esso pianificato. MODIFICHE DEL PIANO FORMATIVO INDIVIDUALE Il Piano Formativo Individuale può essere modificato nel corso del contratto di apprendistato, in accordo con l apprendista e su istanza del tutor aziendale e/o dell Agenzia formativa accreditata. In ogni caso la modifica non può riguardare il profilo formativo (qualifica) dell apprendista. CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO CON CONTRATTO DI APPRENDISTATO Nel caso l apprendista cessi il rapporto di lavoro prima del quindicesimo giorno dalla data di assunzione, il datore di lavoro è obbligato ad inoltrare al soggetto competente (Enti bilaterali oppure Regione come di seguito individuati) il Piano Formativo Individuale (parte prima) integrato della comunicazione riportante la data e i motivi della cessazione.
6 In tutti gli altri casi è fatto obbligo al datore di lavoro di comunicare al soggetto competente la cessazione del rapporto di apprendistato, indicando i dati dell impresa e dell apprendista, la data e la motivazione della cessazione, entro 30 gg. dalla cessazione.
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