IGIENE E PREVENZIONE PER GLI OPERATORI DEI CENTRI PER MIGRANTI

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IGIENE E PREVENZIONE PER GLI OPERATORI DEI CENTRI PER MIGRANTI"

Transcript

1 IGIENE E PREVENZIONE PER GLI OPERATORI DEI CENTRI PER MIGRANTI FER - Fondo Europeo Rifugiati Azione 4

2 Coordinatore nazionale Progetto Praesidium, responsabile sanitario: Alessandra Diodati Coordinatore attività di supporto psicologico Praesidium VII: Gessica De Cesare Facilitatore del progetto Marta Parisi Per info e contatti: Croce Rossa Italiana Progetto Praesidium Via B. Ramazzini, Roma Croce Rossa Italiana Comitato Centrale Via Toscana, Roma

3 INTRODUZIONE La prevenzione costituisce uno degli strumenti più efficaci per ridurre il rischio di trasmissione di gran parte delle malattie infettive, attraverso la promozione di stili di vita sani. Essa risulta quindi fondamentale in luoghi come i Centri per migranti, i quali sono spesso sovraffollati, per cui il contatto ravvicinato e continuo tra le persone che vi risiedono potrebbe rendere più facile la trasmissione di malattie. Inoltre, lasciato il centro, spesso è difficile mantenere contatti con ospiti bisognosi di monitoraggio, che vanno a costituire una popolazione difficile da raggiungere e da trattare, a rischio di mancato accesso alle cure. L informazione e la formazione del personale operante in questi contesti può essere determinante per riconoscere situazioni potenzialmente pericolose e per adottare le necessarie contromisure che permettano la tutela personale e la tutela della sanità pubblica. Più specificamente, operatori sanitari e non sanitari, ricoprono un ruolo fondamentale non solo nella cura delle malattie, ma anche nel vigilare affinché buone norme proteggano la comunità e gli operatori stessi.

4 CONCETTI GENERALI 1 A partire dal 1978, l Organizzazione Mondiale della Sanità dà il via ad una prospettiva di sanità pubblica che richiama l attenzione sull importanza della prevenzione nell ambito delle politiche internazionali ed all interno dei sistemi sanitari nazionali. Sanità pubblica: Azione della comunità rivolta ad evitare le malattie ed ogni altra forma di minaccia alla salute ad al benessere degli individui e della popolazione Medicina di sanità pubblica: Scienza e arte di prevenire le malattie, di prolungare la vita e di promuovere la salute attraverso gli sforzi organizzati della società Salute: Igiene: Informazione sanitaria Educazione sanitaria Promozione della salute è diritto fondamentale di ogni essere umano il possesso del miglior stato di salute che ciascuno è capace di raggiungere, intendendosi per salute non solo l'assenza di malattia, ma un completo stato di benessere fisico, mentale e sociale Disciplina che ha per fine di promuovere e conservare la salute sia individuale che collettiva Intervento teso a fornire conoscenze relative ai temi riguardanti la salute Insieme di interventi coordinati per aiutare l'individuo o il gruppo a conoscere, ad accettare e ad acquisire dei modi di agire che siano utili a mantenere e a migliorare la salute propria e degli altri Processo che conferisce alle persone la capacità di aumentare e migliorare il controllo sulla propria salute La Prevenzione: mira al mantenimento ed al miglioramento dello stato di salute della popolazione; le attività di prevenzione sono messe in atto prima dell instaurarsi dello stato di malattia. Prevenzione attiva Prevenzione di comunità Prevenzione Primaria Prevenzione Secondaria Prevenzione Terziaria Insieme degli interventi di prevenzione offerto in maniera attiva alla popolazione o ai soggetti a rischio da parte dei diversi attori del Sistema Sanitario Nazionale Insieme degli interventi diretti ad intere popolazioni, che rientrano generalmente nell'ambito nell'ambito della prevenzione primaria e che non coinvolgono necessariamente personale sanitario Insieme di interventi volti ad impedire lo sviluppo delle malattie. Essa agisce sulla rimozione dei fattori di rischio, che favoriscono l'insorgere di determinate malattie, prima dell'instaurarsi di un qualsiasi stato di malattia Intervento volto all'identificazione precoce di malattie cronico-degenerative o di fattori di rischio, affinchè si impedisca l'instaurarsi di uno stato di malattia in soggetti già esposti a fattori di rischio. Si conclude con l'intervento terapeutico per bloccarne o limitarne il percorso Intervento volto alla riduzione delle complicanze di una malattia che però è già manifesta

5 Pulizia Nell ambito della prevenzione primaria da adottare nei confronti delle malattie infettive, occorre considerare anche le seguenti pratiche: PULIZIA procedimenti ed operazioni atti a rimuovere polveri, materiale non desiderato, sporcizia da superfici, oggetti, ambienti confinati ed aree di pertinenza DISINFEZIONE procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante la distruzione o l'inattivazione di microrganismi patogeni DISINFESTAZIONE procedimenti ed operazioni atti a distruggere specie vegetali non desiderate e piccoli animali, sia perché parassiti, veicoli di agenti patogeni, sia perché molesti DERATTIZZAZIONE procedimenti ed operazioni di disinfestazione atti a determinare la distruzione completa o la riduzione della popolazione dei ratti o dei topi SANIFICAZIONE STERILIZZAZIONE procedimenti ed operazioni atti a rendere sani determinati ambienti mediante l'attività di pulizia, o disinfezione, o disinfestazione, ovvero mediante il controllo ed il miglioramento delle condizioni del microclima per quanto riguarda la temperatura, l'umidità, la ventilazione, l'illuminazione ed il rumore eliminazione da un substrato di ogni forma vivente, patogena e non patogena; si ottiene attraverso l'utilizzo di agenti fisici e chimici

6 Principali fattori di rischio per la salute del migrante: Sono le condizioni che determinano un decadimento delle condizioni di salute e riducono le difese immunitarie, oppure rendono difficile cure adeguate Alimentazione insufficiente e/o sbilanciata Discriminazione nell'accesso e/o utilizzo dei servizi socio-sanitari Inadeguatezza alloggiativa: sovraffollamento, carenze igieniche, mancanza di acqua salubre, mancanza di acqua e luce, umidità permanente, insufficiente altezza dei locali rispetto alle misure standard Diversità climatiche Disoccupazione o precarietà occupazione, scarsa tutela sul lavoro Sradicamento culturale, diversità di costumi e valori Difficoltà comunicative e di inserimento sociale Lontananza dagli affetti, mancanza di supporto psico-affettivo Principali interventi di Prevenzione primaria Vaccinazioni 1 Isolamento a seguito di diagnosi di caso contagioso Bonifica ambientale Corretta gestione e smaltimento dei rifiuti Controllo sugli alimenti e sull'acqua potabile Legislazione e normativa in materia di igiene edilizia Riduzione del sovraffollamento Educazione alimentare Campagne di informazione ed educazione sanitaria contro stili di vita insalubri 1 Si ricorda che le vaccinazioni dei minori sono obbligatorie e che sono necessarie alla tutela della salute dei minori stessi e delle comunità che frequentano (in particolare, la scuola)

7 PREVENZIONE GENERALE DELLE MALATTIE Le malattie si dividono in due distinte categorie: - malattie non infettive, che sono spesso la risultante di fattori di rischio che si combinano tra loro, correlati a caratteristiche genetiche proprie dell individuo, a stili di vita inappropriati ed a fattori ambientali; esse hanno un decorso cronico, spesso di lunga durata; - malattie infettive, che si verificano quando un germe penetra nell organismo umano e si riproduce a spese della salute. In seguito all esposizione all agente patogeno vi è un periodo di incubazione, in cui il soggetto non accusa sintomi, poi una fase prodromica, caratterizzata dalla comparsa di sintomi aspecifici, in cui il soggetto può anche eliminare il microrganismo; infine, se ciò non avviene, vi è la fase conclamata della malattia, caratterizzata dai sintomi tipici delle varie patologie; Una citazione specifica è necessaria per l infestazione, la quale si verifica quando i sintomi della malattia sono legati alla presenza dell ospite-parassita attraverso prurito, o conseguenti lesioni cutanee. Si trasmette con il passaggio del parassita per contatto cute/cute, o tramite abiti e lenzuola. Tipici esempi sono la scabbia e la pediculosi. I principali organismi di difesa dell organismo contro le malattie infettive sono: - cute e rivestimenti degli organi interni (mucose); - sistema immunitario (cellule e linfociti che producono anticorpi). Modalità di trasmissione delle malattie infettive. Le malattie infettive possono essere trasmesse da un individuo all altro: i germi patogeni iniziano a diffondersi a partire da soggetti infetti, che li liberano attraverso diverse vie di eliminazione, e raggiungono altri soggetti attraverso due modalità di trasmissione: Trasmissione diretta Trasmissione indiretta i germi passano direttamente dalla fonte di infezione al soggetto sensibile i germi emessi dalla fonte di infezione sostano nell'ambiente, più o meno a lungo, e raggiungono il soggetto sensibile indirettamente, trasportati da altri veicoli Raggiunto l individuo sensibile, i germi patogeni possono penetrare all interno dell organismo attraverso specifiche vie d ingresso, diverse da malattia a malattia e da germe a germe. Le modalità di trasmissione, quindi, dipendono dalle vie di ingresso dei microrganismi patogeni e dalla loro resistenza nell ambiente

8 esterno. Quelle più frequentemente utilizzate dai patogeni sono l apparato respiratorio, l apparato digerente, le vie genito-urinarie e le congiuntive oculari. La cute rappresenta una buona barriera difensiva, che può essere superata solo se sono presenti ferite o escoriazioni, o a causa di punture di insetti e morsi di animali. Le malattie sono classificabili a seconda delle modalità di trasmissione: - malattie trasmissibili attraverso l aria (via aerea); - malattie trasmissibili attraverso il sangue o il contatto con liquidi biologici (via parenterale o sessuale); - malattie trasmissibili attraverso il contatto interumano diretto con portatori di infezioni o malati e attraverso alimenti, bevande o oggetti contaminati (via oro-fecale). Trasmissione Vie di ingresso Esempi di patologie Influenza, Meningite, Polmonite,Tubercolosi Trasmissione aerea respiro, tosse, starnuti polmonare Trasmissione parenterale e sessuale sangue, liquidi biologici Epatiti, HIV Trasmissione oro-fecale feci, intestino Epatite A, Tifo, Poliomelite, Colera Zoonosi: da animale ad essere umano Peste, Rabbia, Tubercolosi bovina.. Via verticale: madre-feto placenta HIV, Epatite B, TORCH Trasmissione per contatto diretto con esseri umani o animali cute Prurito, lesioni cutanee per grattamento MISURE PER IL CONTRASTO ALLA DIFFUSIONE DELLE MALATTIE: IL CASO DEI CENTRI DI ACCOGLIENZA Il sovraffollamento, la mancanza di spazi, la conseguente carenza o inadeguatezza igienica dei servizi, può avere effetti dirompenti sulle condizioni generali di salute degli ospiti, ai quali non vengono garantite le più elementari norme igieniche e sanitarie, dato che gli stessi sono costretti a vivere in uno spazio che non corrisponde a quello minimo vitale, con una riduzione della mobilità che è causa di patologie specifiche. Il sovraffollamento può assumere dimensioni tali da creare problemi di ordine pubblico: in situazioni di emergenza che recentemente si sono verificate, il rapporto numerico tra migranti e doperatori, inclusi educatori ed assistenti sociali, ha spesso frustrato ogni possibile serio tentativo di intraprendere e seguire, per la maggior parte dei migranti, percorsi socio-sanitari individualizzati ed adeguati. Alcune malattie infettive altamente contagiose richiedono l applicazione di misure di riduzione del rischio di trasmissione ad altri individui potenzialmente suscettibili. Due sono particolarmente utili nei contesti relativi ai migranti:

9 1. Sistema di notifica obbligatoria delle malattie infettive: il medico che fa diagnosi di una determinata malattia infettiva, la deve obbligatoriamente notificare alle autorità sanitarie competenti; 2. Isolamento: separazione per il periodo di contagiosità di persone infette in luoghi o condizioni, al fine di ridurre o limitare il rischio di contagio.tale modalità è applicabile sia nelle strutture sanitarie che nei Centri. RACCOMANDAZIONI E BUONE PRATICHE IGIENICHE Spesso chi lavora nelle comunità a contatto con le persone, anche apparentemente sane, sono soggette a contrarre malattie ma diventano anche veicoli di diffusione delle malattie all interno dell ambiente di lavoro e all esterno tra le persone che frequentano fuori dell orariodi lavoro.esistono cinque gruppi di buone pratiche igieniche, con le quali gli operatori che lavorano in ambienti comunitari e a contatto con le persone, possono ridurre la possibilità di contrarre malattie durante il lavoro e di diffonderle. Norme di igiene personale Utensili e oggetti di uso personale Lavaggio delle mani dopo ogni contatto con materiale potenzialmente sporco, o dopo aver starnutito, tossito, usato servizi igienici. E' consigliato l'utilizzo di oggetti monouso, o effettuare cambi e lavaggi con frequenza almeno settimanale Ambienti Tenere gli ambienti più sgombri possibile, disporre i letti ad una distanza di almeno 70 cm l'un l'altro e lontano da correnti d'aria o fonti di calore intenso, assicurarsi della perfetta chiusura di porte e finestre. Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Essi sono attrezzature che l'operatore indossa per proteggersi dai rischi per la salute e la sicurezza durante il lavoro. Ci si riferisce a guanti, mascherine e camici, che hanno una funzione di tutela sia nei confronti degli operatori, che degli utenti Vaccinazioni consigliate per gli operatori sanitari In condizioni di particolare emergenza si aggiungono specifiche vaccinazioni a quelle già previste di norma

10 Un buon esempio su come applicare queste norme sono le raccomandazioni di comportamento diffuse dall OMS e dalla IFRC durante l epidemia di influenza H1N1 Come riconoscere l influenza La nuova influenza A/H1N1 è un infezione virale acuta dell apparato respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell influenza: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale; la diagnosi è basata sul solo criterio clinico: un affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con la compresenza di una triade di sintomi ovvero: - febbre a 38 C - un sintomo respiratorio tra i seguenti: tosse, mal di gola, congestione nasale e naso che cola - un sintomo sistemico tra i seguenti: cefalea, malessere generalizzato, sensazione di febbre (sudorazione, brividi), astenia La via di trasmissione più diffusa del virus dell'influenza AH1N1 è quella diretta da uomo a uomo per via aerea, attraverso le gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce, e per via indiretta, attraverso il contatto con mani contaminate dalle secrezioni respiratorie. Il periodo di contagiosità va da -1 a + 7 giorni dall inizio della sintomatologia negli adulti, ed è un po più lungo nei bambini (ai fini pratici si considera il limite di 10 giorni dall inizio dei sintomi). Cosa dovete fare se siete affetti da influenza 1. rimanere a casa. Se le condizioni cliniche non migliorano nel periodo previsto (in genere tre giorni) avvisare il proprio Medico di Famiglia. 2. soggiornate per il periodo della malattia in una sola stanza; 3. identificate se possibile un solo familiare che abbia contatto con voi; 4. evitare contatti non strettamente necessari con familiari e amici e ancor più con i bambini e donne in stato di gravidanza; 5. coprire bocca e naso con fazzoletto di carta in caso di tosse o starnuti; 6. eliminare i fazzoletti di carta monouso in sacchetti chiusi, normalmente come rifiuto urbano. Raccomandazioni ai familiari e/o conviventi: 1. arieggiare gli ambienti più volte al giorno; 2. lavarsi accuratamente le mani con acqua calda e sapone dopo ogni contatto con il malato, i suoi effetti personali e quelli presente nell ambiente; 3. evitare il contatto diretto con le diverse secrezioni ed escrezioni del malato: se questo dovesse verificarsi lavate immediatamente le mani o le altre parti del corpo, cambiare gli indumenti e lavarli come di consueto; 4. evitare di toccarsi con le mani gli occhi, il naso e la bocca;

11 5. indossare guanti monouso per la pulizia di materiali usati dal malato, o contaminati da secrezioni del malato e lavarsi sempre le mani dopo la rimozione dei guanti. Non riutilizzare i guanti una volta tolti e smaltirli in sacchetti chiusi normalmente come rifiuto urbano; 6. non utilizzare direttamente salviette, asciugamani, posateria, bicchieri, indumenti, lenzuola, coperte, federe usate dal malato; possono invece essere riutilizzati da chiunque dopo il consueto lavaggio a caldo con sapone o con gli usuali detersivi/detergenti domestici; 7. la pulizia di superfici, oggetti e quant altro venuti a contatto con il malato o con le sue secrezioni può essere fatta con gli usuali prodotti detergenti/disinfettanti di uso domestico utilizzando materiale di carta che va poi eliminato come rifiuto urbano, in sacchetti chiusi; 8. i rifiuti contaminati dalle secrezioni/escrezioni del paziente (fazzoletti e salviette di carta, etc) vanno introdotti e chiusi in un sacchetto di plastica ed eliminati con i rifiuti; lavarsi le mani dopo questa operazione.

12 LAVARSI LE MANI E UNO DEI MEZZI PIU EFFICACI PER RIDURRE IL CONTAGIO TRA LE PERSONE Lava le mani regolarmente, Lavale se starnutisci o tossisci, se ti soffi il naso o aiuti una persona che tossisce o starnutisce. Lava le mani con acqua e sapone e asciugale accuratamente. Usa preparati a base alcolica se non puoi lavarti le mani con l acqua e sapone. OCCORRE FARLO SPESSO, E FARLO BENE!!! BAGNA LE MANI CON L ACQUA e APPLICA IL SAPONE oppure SPRUZZA IL PRODOTTO DISINFETTANTE Poi inizia STROFINA PALMO CONTRO PALMO POI IL DORSO E TRA LE DITA LAVA LE PUNTE DELLE DITA E POI PASSA AI POLLICI E ANCORA UNA VOLTA SUL PALMO CON LE DITA RISCIACQUA CON ACQUA ASCIUGA LE MANI CON UNA SALVIETTA DI CARTA MONOUSO USA LA SALVIETTA PER CHIUDERE L ACQUA E POI GETTALA ADESSO LE TUE MANI SONO PULITE RIPETI GLI STESSI GESTI ANCHE QUANDO PULISCI LE MANI CON UN PRODOTTO DISINFETTANTE SENZA ACQUA 2 Durata del lavaggio: secondi 2 Fonte OMS.

13 SFATIAMO UN MITO.LA SCABBIA:PREVENZIONE E TRATTAMENTO La scabbia è solitamente una parassitosi di modesta contagiosità e di scarsa gravità. Il serbatoio d infezione è l uomo. Il contagio avviene quasi sempre per contatto interumano ed è tipico il contagio tra persone che condividono lo stesso letto o gli stessi indumenti. La probabilità che si sviluppino casi secondari, conseguenti a contatti occasionali, è molto bassa. Eventuali epidemie causate da soggetti malati presuppongono un contatto prolungato e si hanno, in genere, solo tra soggetti conviventi o contatti sessuali (epidemie intrafamiliari). La scabbia oggi viene annoverata tra le infezioni sessualmente trasmissibili, poiché la trasmissione interumana necessita di contatti intimi e prolungati, come può avvenire nei rapporti sessuali. Le persone immunocompromesse (es. HIV+, anziani, ecc.) sono invece a maggior rischio di contagio e nelle comunità in cui sono ospiti possono verificarsi più facilmente epidemie di scabbia. In caso di primo contagio, il periodo di incubazione è di circa tre settimane, mentre è molto più breve, 1-3 giorni, in caso di reinfestazione. Quadro clinico La sintomatologia della scabbia è rappresentata dal prurito intenso e prevalentemente notturno che non lascia dormire il paziente. L eruzione cutanea è costituita da lesioni patognomoniche (cunicoli scabbiosi e vescicole perlacee) e altre lesioni, più spesso da trattamento (papule, noduli, escoriazioni e croste). La malattia non comporta rischi per la vita, ma il prurito intenso, ingravescente e persistente e le infezioni secondarie possono essere invalidanti. Diagnosi La diagnosi si basa sulla storia di contatto con persone che lamentano prurito e sul quadro clinico. Le caratteristiche del prurito, soprattutto notturno, sono tipiche delle malattie. L esame microscopico diretto delle squame prelevate dalla cute può evidenziare la presenza dell acaro o delle uova. Gli esiti del trattamento e la valutazione della sua efficacia sono possibili dopo circa giorni. Come trattare il paziente affetto da scabbia? La terapia della scabbia è, salvo qualche eccezione, topica: il prodotto anti-scabbia va applicato su tutta la superficie cutanea, dal collo ai piedi (esclusi il capo - a meno che non sia direttamente colpito dall infestazione e l intera zona circostante l ano e i genitali). Il tempo di contatto deve essere di 24 ore, senza lavarsi, ciò vale anche per le mani, che, se vengono lavate prima di questo tempo, devono essere ritrattate. L applicazione deve essere accurata, specie sulla pelle tra le dita e intorno alle unghie.

14 Non sempre un ciclo di trattamento è sufficiente ad eliminare in modo completo l infestazione: a volte a distanza di una settimana può essere indispensabile effettuare un secondo ciclo, su indicazione dello specialista. Tuttavia, dopo 48 ore si può solitamente già notare una diminuzione del prurito. Il persistere del prurito, anche per una o 2 settimane dopo il ciclo di trattamento anti-scabbia, non è tuttavia da considerarsi necessariamente un fallimento della terapia, potendo essere legato a fenomeni di sensibilizzazione e/o all azione irritante del farmaco usato per eliminare il parassita. Le possibili papule post-infestazione valutate dallo specialista dermatologo possono essere trattate con pomate; nei casi di infezione batterica delle lesioni da grattamento, è indicato l uso di un antibiotico (di solito per bocca). Può essere utile la somministrazione serale di un farmaco per bocca, per ridurre il prurito. Abitualmente i prodotti anti-scabbia sono applicati dopo un bagno caldo; tuttavia questo non è necessario, anzi, esistono evidenze che un bagno caldo possa aumentare l assorbimento del farmaco, riducendone la concentrazione nella sede d azione, cioè sulla cute. Che precauzioni sono consigliabili? Per quanto riguarda le misure igieniche e di profilassi, la persona affetta da scabbia deve essere trattata con apposita terapia, evitando contatti intimi con altre persone per almeno 24 ore dall inizio del trattamento e mantenendo la vita comunitaria, senza necessità di un isolamento completo. Al termine del trattamento è necessario cambiare gli abiti, inclusa la biancheria intima, le lenzuola ed il materasso, se l infestazione si è verificata mentre il migrante si trovava nel Centro. E consigliabile, inoltre, lavare gli indumenti in acqua molto calda ed esporre il materasso al sole per almeno 48 ore. Per l ambiente in generale non sono necessari interventi di disinfestazione, ma è indispensabile un accurata pulizia dei locali con i comuni detergenti. Il giorno successivo al trattamento è necessario fare un bagno di pulizia e cambiare biancheria personale e lenzuola. FER - Fondo Europeo Rifugiati Azione 4

La catena Epidemiologica

La catena Epidemiologica La catena Epidemiologica STORIA NATURALE DELLE MALATTIE esposizione al/ai fattori di rischio insorgenza della malattia esito guarigione cronicizzazione decesso Principali differenze tra malattie infettive

Dettagli

Misure di protezione personale utili per ridurre il rischio di contrarre o trasmettere l'influenza umana

Misure di protezione personale utili per ridurre il rischio di contrarre o trasmettere l'influenza umana Influenza Pandemica Misure di protezione personale utili per ridurre il rischio di contrarre o trasmettere l'influenza umana L'influenza è un'infezione virale che si trasmette da persona a persona principalmente

Dettagli

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO

Dipartimento di Prevenzione U.O.C. HACCP- RSO La presente istruzione operativa dettaglia una specifica attività/fase di un processo descritto dalla procedura Piano Interno di Intervento Emergenza Migranti. La sanificazione ambientale viene intesa

Dettagli

GESTIONE SCOLASTICA DEL VIRUS INFLUENZALE A/H1N1

GESTIONE SCOLASTICA DEL VIRUS INFLUENZALE A/H1N1 I.T.I. OMAR GESTIONE SCOLASTICA DEL VIRUS INFLUENZALE A/H1N1 Procedure igienico sanitarie OTTOBRE 2009 REVISIONE 01 SOMMARIO La sindrome influenzale da virus A/H1N1 3 Misure di prevenzione 3 Come lavare

Dettagli

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI

RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI RISCHI DA AGENTI BIOLOGICI definizione Rischio da agenti biologici Si sviluppa in seguito all esposizione a microorganismi: BATTERI VIRUS PARASSITI .Le malattie infettive Il rapporto che l agente infettivo

Dettagli

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v

PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v PRECAUZIONI DA ADOTTARE NELLA GESTIONE DEI CASI DI INFLUENZA DA VIRUS A (H1N1)v Cesena, 12 settembre 2009 Direzione Infermieristica e Tecnica Paola Ceccarelli PRECAUZIONI DA ADOTTARE Popolazione: misure

Dettagli

Igiene ed autoprotezione

Igiene ed autoprotezione Igiene ed autoprotezione Alessio Riitano Istruttore PSTI Croce Rossa Italiana Recapiti: E-mail: alessio.riitano@gmail.com Web: http://www.aleritty.net Creative Commons BY-NC-SA Obiettivi: Conoscere le

Dettagli

IL RISCHIO BIOLOGICO

IL RISCHIO BIOLOGICO LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA IL RISCHIO BIOLOGICO protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico

Dettagli

Sono di importanza fondamentale:

Sono di importanza fondamentale: La Pandemia influenzale H1N1 2009 Misure di protezione per operatori sanitari Paola Bertoli - Resp. Servizio Prevenzione Protezione Azienda USL di Parma Sono di importanza fondamentale: 1) Per tutta la

Dettagli

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività

IGIENE. disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale dell individuo e della collettività IGIENE branca della medicina che ha lo scopo di promuovere e mantenere lo stato di salute della popolazione disciplina che studia i mezzi e definisce le norme atte a conservare la salute fisica e mentale

Dettagli

Che cosa è la infezione da HIV?

Che cosa è la infezione da HIV? Che cosa è l HIV? L HIV - human immunodeficiency virus è un virus che progressivamente distrugge le difese del nostro corpo contro le infezioni e alcuni tumori Che cosa è la infezione da HIV? L infezione

Dettagli

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni

www.zampadicane.it Guida alle Vaccinazioni VACCINAZIONI Le vaccinazioni da fare al proprio cane sono parecchie, alcune sono obbligatorie ed alcune facoltative e possono essere consigliate dal veterinario in casi specifici. Vediamo nel dettaglio

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

elenco prodotti detergenti Igienizzanti PRATIKA LAVAMANI Lavamani liquido pag 138 ROSè Lavamani liquido profumato pag 139

elenco prodotti detergenti Igienizzanti PRATIKA LAVAMANI Lavamani liquido pag 138 ROSè Lavamani liquido profumato pag 139 134 elenco prodotti detergenti PRATIKA LAVAMANI Lavamani liquido pag 138 ROSè Lavamani liquido profumato pag 139 LILLIMAN Lavamani delicato profumato pag 140 Igienizzanti LILLIGEN Lavamani igienizzante

Dettagli

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA

IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E MEDICINA GENERALE L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA IL MEDICO DI MEDICINA GENERALE E L ALLARME EBOLA: CLINICA E MANAGEMENT DELLE EPIDEMIE DEL TERZO MILLENNIO NEL SETTING DELLA MEDICINA GENERALE CORSO DI FORMAZIONE A DISTANZA I CRITERI PER LA CLASSIFICAZIONE

Dettagli

CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Sesto San Giovanni Gruppo Pionieri. Attività Per i Giovani Educazione Sanitaria Scuole Elementari A.I.D.S.

CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Sesto San Giovanni Gruppo Pionieri. Attività Per i Giovani Educazione Sanitaria Scuole Elementari A.I.D.S. CROCE ROSSA ITALIANA Comitato Locale di Sesto San Giovanni Gruppo Pionieri Attività Per i Giovani Educazione Sanitaria Scuole Elementari A.I.D.S. COSA E L A.I.D.S.? Il sistema immunitario Il corpo umano

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Informativa sull influenza A/H1N1

Informativa sull influenza A/H1N1 Informativa sull influenza A/H1N1 Indicazioni per il personale aziendale per ridurre il rischio di diffusione della malattia Indicazioni per i Responsabili di Sede per ridurre il rischio di diffusione

Dettagli

H.A.C.C.P. 1998 D.Lgs 155/97. 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT

H.A.C.C.P. 1998 D.Lgs 155/97. 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT H.A.C.C.P. HAZARD ANALISIS AND CRITICAL CONTROL POINT 1998 D.Lgs 155/97 2006 pachetto igiene (regolamenti europei) A CHI E RIVOLTO Aziende di trasformazione degli alimenti (confetture latte verdure in

Dettagli

Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee

Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Motta di Livenza,, 13 marzo 2010 Aspetti igienici nella preparazione e presentazione degli alimenti nell ambito delle manifestazioni temporanee Luigi Tonellato Articolo 18 Rintracciabilità 1. È disposta

Dettagli

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18

Le esperienze dei CCIO locali: ESPERIENZA DELL AZIENDA 18 Convegno La prevenzione delle infezioni nelle strutture sanitarie della Regione Veneto: i progetti regionali e le esperienze locali Castelfranco Veneto, 18 novembre 2005 Le esperienze dei CCIO locali:

Dettagli

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE

U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DIRETTORE RISCHIO BIOLOGICO Gestione Aziendale di caso di influenza da virus A/H1N1 percorso di biosicurezza PIACENZA 4 16 Settembre 2009 U.O. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE D.Lgs 81/08 Titolo X DIRETTORE

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO. PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner PROCEDURE DI SICUREZZA: RISCHIO CHIMICO dovuto all uso di stampanti e toner Procedure di sicurezza: RISCHIO CHIMICO DOVUTO ALL USO DI STAMPANTI E TONER Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE

Dettagli

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA?

CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? MALATTIE INFETTIVE CHE COSA E UNA MALATTIA INFETTIVA? E IL RISULTATO DEL CONTATTO TRA UN SOGGETTO SANO E UN MICRORGANISMO I MICRORGANISMI POSSONO ESSERE DI DIVERSI TIPI: BATTERI VIRUS FUNGHI BATTERI Posseggono

Dettagli

Influenza suina: l influenza A (H1N1)

Influenza suina: l influenza A (H1N1) . Influenza suina: l influenza A (H1N1) Il virus: lui chi è Ad aprile si sono registrati in Messico casi di infezione nell uomo da nuovo virus influenzale di tipo A (H1N1), precedentemente identificato

Dettagli

Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti

Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti Come Proteggere i tuoi Prodotti Seguendo Metodi Sicuri di Trattamento degli Alimenti 4 C (39 F) -21 C (-5 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) 4 C (39 F) -21 C (-5 F) Quando il pesce entra

Dettagli

Consigli ai genitori. La dermatite atopica Come curarla

Consigli ai genitori. La dermatite atopica Come curarla Consigli ai genitori La dermatite atopica Come curarla I consigli Quando? Al momento di una diagnosi certa o nelle ricadute Come? Con spiegazioni orali, con scheda Perché Serve a rendere autonomo il genitore,

Dettagli

Meglio informati sul raffreddore

Meglio informati sul raffreddore Informazioni per i pazienti Meglio informati sul raffreddore Quelli con l arcobaleno Informazioni sul raffreddore Il naso sano La mucosa nasale sana produce muco 1, che trattiene le particelle di polvere

Dettagli

Sito dell Assessorato alla tutela della salute e sanità www.regione.piemonte.it/sanita

Sito dell Assessorato alla tutela della salute e sanità www.regione.piemonte.it/sanita Iniziativa di comunicazione della Regione Piemonte. Sito dell Assessorato alla tutela della salute e sanità www.regione.piemonte.it/sanita Non farti influenzare Contro l A/H1N1 scegli la prevenzione www.regione.piemonte.it/sanita

Dettagli

SCABBIA. www.fisiokinesiterapia.biz

SCABBIA. www.fisiokinesiterapia.biz Epidemie frequenti in comunità a stretto contatto: ospedali, carceri, case di riposo, caserme Riaccensioni cicliche ventennali www.fisiokinesiterapia.biz SARCOPTES SCABIEI VAR. HOMINIS -Specie specifico

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco

Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola. Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco Aspetti preventivi clinici e gestionali della malattia da virus Ebola Definizione di contatto e sua gestione Toni Francesco 15 Novembre 2014 Migranti che arrivano con gli sbarchi via mare 1- La grande

Dettagli

Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela

Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015. Introduzione. Dr. Marco Mela Giornata informativa per acconciatori, estetisti, tatuatori Sanremo 30 Novembre 2015 Introduzione Dr. Marco Mela Obiettivo Sanità Pubblica Prevenzione primaria: Ridurre la frequenza di nuovi casi di malattia

Dettagli

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo

HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS e Benessere Riproduttivo HIV-AIDS Un emergenza da non dimenticare A livello globale, l epidemia di HIV-AIDS pare essersi stabilizzata. Il tasso di nuove infezioni è in costante diminuzione dalla

Dettagli

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma

Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Via Portuense, 292-00149 Roma PROCEDURA PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA DEGLI OPERATORI

Dettagli

Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri. 16/05/05 Luca Ricci - Az. USL 2 Lucca U.O. Igiene e Sanità Pubblica

Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri. 16/05/05 Luca Ricci - Az. USL 2 Lucca U.O. Igiene e Sanità Pubblica Linee Guida per l'igiene di Parrucchieri e Barbieri 1 Introduzione Le infezioni possono trasmettersi: per contatto diretto operatore/cliente (e viceversa) per contatto indiretto con gli strumenti, le attrezzature

Dettagli

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE

CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE SCARLATTINA Ex ASL NA 2 Nord AREA DI EPIDEMIOLOGIA E PREVENZIONE CONSIGLI SULLA PREVENZIONE DI ALCUNE MALATTIE INFETTIVE una raccolta di schede informative relative alle principali malattie infettive per

Dettagli

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI

INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI INFEZIONI DA MENINGOCOCCO: INFORMAZIONI PER I CITTADINI S.I.S.P. - U.O.S. Epidemiologia e Profilassi Malattie Infettive Dr.ssa Andreina Ercole La meningite batterica Evento raro, nei paesi industrializzati,

Dettagli

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza

KPC Le domande piùfrequenti. Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza KPC Le domande piùfrequenti Cristina Disconzi Infermiera Controllo Infezioni Correlate Assistenza Perchédobbiamo adottare le misure di controllo? A parità di criticità aumento mortalità Lasciano poche

Dettagli

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014

04/11/2014. Convegno HSF 25-26 ottobr e 2014 Virus Ebola: 15 cose da sapere Continuano ad aumentare le vittime della malattia emorragica in Africa. Come si previene? Come si cura? È sicuro viaggiare? Procedure tecniche e operative Convegno HSF 25-26

Dettagli

ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE

ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE ALLEGATO 5) PIANO DI SANIFICAZIONE 1 Norme Generali Prodotti di Sanificazione RISPETTARE E AGGIORNARE IL PIANO DI SANIFICAZIONE IN MODO PERIODICO E OGNI VOLTA CHE INTERVENGONO DEI CAMBIAMENTI (indicare

Dettagli

POTEMA per abitare sano

POTEMA per abitare sano POTEMA per abitare sano 1 Made in Germany Sistema di pulizia per materassi Anti batterico- con test anti allergia Non e un prodotto chimico Servizio a domicilio,per hotel,case di cura e privati Perche

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze LA PEDICULOSI NELLE SCUOLE prevenzione e controllo Assistente Sanitario Dott.ssa Elisa Sereno, Dott.ssa Daniela Zocchi U.O. Assistenza Sanitaria in Ambito Preventivo Direttore

Dettagli

Cremolan Nail. Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie.

Cremolan Nail. Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie. Cremolan Nail Unghie decolorate e deformate? Aspettare non serve. Micosi delle unghie. Cremolan Nail Unghie alterate? Le sue unghie dei piedi o delle mani hanno cambiato colore o si sono deformate? Spesso

Dettagli

IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori

IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori IGIENE MANI Informazioni per parenti e visitatori le cure pulite sono le cure più sicure 2 PERCHÉ L IGIENE DELLE MANI È IMPORTANTE? I pazienti ospedalieri generalmente non stanno bene, si stanno riprendendo

Dettagli

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini

COME PREVENIRE IL CANCRO. Dott.ssa Giulia Marini COME PREVENIRE IL CANCRO Dott.ssa Giulia Marini LA PREVENZIONE DEL CANCRO Prevenire il cancro è possibile: 1. Prima che si manifesti la malattia: con stili di vita adeguati e vaccini contro il cancro 2.

Dettagli

Rischi del soccorritore

Rischi del soccorritore Rischi del soccorritore Presidi di autoprotezione Istruttore PSTI e Monitore VDS Rita Damignani Istruttore PSTI e Monitore VDS Carlo Fagioli Obiettivi Informare il volontario dei rischi inerenti all attività

Dettagli

adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo

adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo PREVENZIONE PROTEZIONE individuazione ed eliminazione dei pericoli alla fonte adozione di tutte le misure necessarie per impedire o ridurre la possibilità di contatto con il pericolo 2 NORME GENERALI DI

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE

DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE DECRETO LEGISLATIVO 81/2008 NOZIONI DI BASE D.Lgs.81 - Introduzione D.Lgs.81 - Introduzione TITOLO I: PRINCIPI COMUNI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1: Finalità; Art. 2: Definizioni; Art. 3: Campo di

Dettagli

STUDI SU MATERIALE GENETICO

STUDI SU MATERIALE GENETICO Istituto Oncologico Veneto Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Ospedale Busonera I.O.V. ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO I.R.C.C.S. STUDI SU MATERIALE GENETICO Comitato Etico Istituto Oncologico

Dettagli

PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU

PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU PERCORSI PRE TRIAGE E TRIAGE NEL DEU Cagliari, 21 Dicembre 2009 Medicina e Chirurgia d Urgenza e Accettazione P.O SS. Trinità Coordinatore Infermieristico Ilenia Piras 1 MASS MEDIA E INFORMAZIONE 2 OMS

Dettagli

Le malattie parassitarie vengono convenzionalmente riconosciute come infestazioni.

Le malattie parassitarie vengono convenzionalmente riconosciute come infestazioni. Le malattie parassitarie vengono convenzionalmente riconosciute come infestazioni. I parassiti possono trovarsi all'interno dell'organismo ( endoparassiti ) o sulla superficie esterna (ectoparassiti).

Dettagli

Il Rischio Biologico Relatore Dr. Mattia Gargano Cosa è il Rischio Biologico? E la possibilità di contrarre durante l espletamento della propria attività lavorativa: INFEZIONI (penetrazione e la moltiplicazione

Dettagli

PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO

PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO PREVENZIONE MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI ASP RAGUSA - SERT VITTORIA DOTT.SSA M. CAPUZZELLO DOTT.SSA D. DI STEFANO Cosa sono le MST? Le malattie sessualmente trasmissibili, dette anche malattie veneree,

Dettagli

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente

La sicurezza sul lavoro. Concetti di base e accenni alla normativa vigente La sicurezza sul lavoro Concetti di base e accenni alla normativa vigente BENVENUTI! Contenuti: - Cenni storici; - Concetti di base: Infortunio e Malattia lavoro-corr. Pericolo Rischio Valutazione dei

Dettagli

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;

b) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per

Dettagli

LA REALTA PIEMONTESE

LA REALTA PIEMONTESE LA REALTA PIEMONTESE Annalisa Lantermo S.Pre.S.A.L. TO1 Convegno Nazionale DIAGNOSI DELLA INFEZIONE TUBERCOLARE LATENTE: LUCI E OMBRE Torino, 20-21 settembre 2012 CAMPO DI APPLICAZIONE D.Lgs. 81/08 (art.

Dettagli

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI

STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI STRUMENTO EDUCATIVO PER PAZIENTI CHE ASSUMONO FARMACI CHEMIOTERAPICI ORALI Questo strumento è stato creato per facilitare gli operatori sanitari nella valutazione e nell educazione dei pazienti trattati

Dettagli

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità

igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità igiene Scienza della salute che si propone il compito di promuovere, conservare e potenziare lo stato di salute di una comunità salute Art. 32 della Costituzione Italiana: la Repubblica tutela la salute

Dettagli

PARASSITOSI CAUSATA DA UN INSETTO. che si nutre di sangue, il Pediculus humanus capitis, comunemente chiamato. pidocchio

PARASSITOSI CAUSATA DA UN INSETTO. che si nutre di sangue, il Pediculus humanus capitis, comunemente chiamato. pidocchio PEDICULOSI DEL CAPO PARASSITOSI CAUSATA DA UN INSETTO che si nutre di sangue, il Pediculus humanus capitis, comunemente chiamato pidocchio IL PIDOCCHIO è importante sapere che Non è vettore di malattie

Dettagli

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO

LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO LA PREVENZIONE DEL RISCHIO BIOLOGICO Campo di applicazione Tutte le attività lavorative in cui vi è rischio di esposizione ad agenti biologici Definizioni Agente Biologico (a.b.) Qualsiasi microorganismo

Dettagli

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte

Infezione da HIV e AIDS in Piemonte Infezione da HIV e AIDS in Piemonte anno 212 a cura di Chiara Pasqualini, Vittorio Demicheli si ringraziano i medici referenti del Sistema di Sorveglianza HIV/AIDS del Piemonte: O. Bargiacchi, S. Bonora,

Dettagli

I Papillomavirus sono tutti uguali?

I Papillomavirus sono tutti uguali? Cos è il Papillomavirus? Il Papillomavirus è un microscopico nemico della tua salute. Attento, però, a non sottovalutare la pericolosità di questo microrganismo lungo solo 55 milionesimi di millimetro.

Dettagli

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento.

Gentile paziente, Il personale dello studio è a tua disposizione per ulteriori delucidazioni in merito all argomento. Gentile paziente, Desideriamo informarti circa i rigorosi protocolli di disinfezione e sterilizzazione che vengono routinariamente adottati nel nostro studio, nell interesse tuo e di tutto il personale,

Dettagli

Influenza A(H1N1) How to protect yourself and others. www.euro.who.int/influenza

Influenza A(H1N1) How to protect yourself and others. www.euro.who.int/influenza Influenza A(H1N1) How to protect yourself and others www.euro.who.int/influenza INFLUENZA A(H1N1) COSA E QUESTA NUOVA INFLUENZA 1. Cosa è l Influenza A(H1N1)? L influenza A(H1N1) è un nuovo virus influenzale

Dettagli

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE LA GESTIONE DELLA SICUREZZA IN LABORATORIO Dr.ssa Laura Gasperetti IZSLT Sezione di Pisa DEFINIZIONE DI DPI Art. 74 D. lgs. 81/08 Si intende per dispositivo di protezione

Dettagli

Pediculosi del capo. Che cos'è

Pediculosi del capo. Che cos'è Pediculosi del capo Che cos'è La pediculosi è una infestazione da parte di pidocchi, piccoli insetti che vivono succhiando il sangue dell'ospite. Esistono 3 tipi di pidocchi: il pidocchio della testa,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI VERONA SERVIZIO PREVENZIONE PROTEZIONE Direttore Dr. Claudio Soave Strada Le Grazie, 8-37134 Verona - Tel. 045 8027627-0458027627 - Fax 045 8027626 e-mail: servizio. prevenzioneprotezione@univr.it

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA

ISTRUZIONE OPERATIVA LT 0 Pag. : 1 di 6 Redatta da: Giancarlo Paganico Verificata da: Giancarlo Paganico Approvato da: DUO COPIA N... N. REV. PAGG. PRINCIPALI MODIFICHE DATA 1 2 3 4 5 Pag. : 2 di 6 INDICE 1. PREMESSA 3 2.

Dettagli

Criteri di selezione del collettivo e definizioni

Criteri di selezione del collettivo e definizioni Appendice A Criteri di selezione del collettivo e definizioni Introduzione L indagine sull integrazione sociale delle persone con disabilità è stata realizzata nell ambito del progetto Sistema di Informazione

Dettagli

LA SCABBIA NELLA STORIA

LA SCABBIA NELLA STORIA LA SCABBIA LA SCABBIA NELLA STORIA Il termine scabbia deriva dal latino scabere = grattare. La scabbia è già menzionata nelle Sacre Scritture ed è ampiamente trattata nel De Ornatum Mulierum della dott.

Dettagli

RISCHI ADDETTO PULIZIE

RISCHI ADDETTO PULIZIE Organismo Paritetico Provinciale RISCHI ADDETTO PULIZIE Speciale Inserti: Rischi Addetto Pulizie Pagina 1 Attività svolta L attività dell addetto prevede la pulizia degli ambienti di lavoro di uffici,

Dettagli

Malattie sessualmente trasmesse

Malattie sessualmente trasmesse Malattie sessualmente trasmesse Che cosa sono le malattie sessualmente trasmesse? Le malattie sessualmente trasmesse (MST) sono infezioni che si possono contrarre attraverso i rapporti sessuali. Sono causate

Dettagli

SITUAZIONE MATERIALI DA DISINFETTARE PROCEDURE

SITUAZIONE MATERIALI DA DISINFETTARE PROCEDURE Il 5 luglio scorso l Organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato contenuta in tutto il mondo l epidemia di SARS. Ciononostante occorre mantenere alta la vigilanza globale. A questo proposito

Dettagli

Pediculosi. Un bel grattacapo per tutti

Pediculosi. Un bel grattacapo per tutti Pediculosi Un bel grattacapo per tutti POSSIAMO SCONFIGGERLA! MA SOLO SE C'E' COLLABORAZIONE TRA... Famiglia Scuola Famiglia Includere tra le normali cure parentali il controllo periodico della testa del

Dettagli

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE'

ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' ISTITUTO ATERNO-MANTHONE' INTRODUZIONE Il termine sicurezza nella comune accezione indica una caratteristica di ciò che non presenta pericoli o ne è ben difeso. Sicurezza è una caratteristica anche delle

Dettagli

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature

Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Convalida delle LAVAENDOSCOPI 1 Fulvio Toresani CONVALIDA Convalide e controlli sulle attrezzature Prove di Tipo / Prove di Fabbrica Prerequisiti

Dettagli

Regolamento di pasticceria

Regolamento di pasticceria Regolamento di pasticceria Norme igieniche Della persona Non si possono portare orecchini, bracciali, collane e anelli in laboratorio. Avere sempre le mani pulite con unghie corte e senza smalto. Non mettere

Dettagli

LE CONOSCENZE SUL TEMA HIV E LA RAPPRESENTAZIONE DEL MALATO INDAGINE SULLA POPOLAZIONE ITALIANA

LE CONOSCENZE SUL TEMA HIV E LA RAPPRESENTAZIONE DEL MALATO INDAGINE SULLA POPOLAZIONE ITALIANA LE CONOSCENZE SUL TEMA HIV E LA RAPPRESENTAZIONE DEL MALATO INDAGINE SULLA POPOLAZIONE ITALIANA GfK Eurisko Milano, 29 Settembre 2014 Premessa e obiettivi dell indagine Verificare presso la popolazione

Dettagli

RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI

RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI RACCOLTA DEL SANGUE E DEL TESSUTO CORDONALE ISTRUZIONI PER OPERATORI SANITARI Informazioni importanti per Medici ed Ostetriche per la raccolta del sangue cordonale Questa è una procedura molto semplice,

Dettagli

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte.

In entrambe le sezioni vi sono domande a scelta multipla e domande aperte. Facoltà di Agraria UNIPD Precorso Biologia 2011 Verifica le tue competenze Leggi attentamente il testo e rispondi alle domande che seguono. Le domande sono divise in due sezioni: le domande di competenza

Dettagli

Pediculosi del capo (i pidocchi)

Pediculosi del capo (i pidocchi) Pediculosi del capo (i pidocchi) Scarsi sintomi, molta preoccupazione La pediculosi del capillizio è una malattia infettiva dovuta al pidocchio del capo. Si tratta del Pediculus humanus varietà capitis,

Dettagli

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA

RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA RACCOLTA FIRMA PER L INTRODUZIONE DEL REGISTRO DEI TESTAMENTI BIOLOGICI DEL COMUNE DI VERONA Premesso che: - l articolo 32 della Costituzione Italiana afferma che "La Repubblica tutela la salute come fondamentale

Dettagli

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA

OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA OBIETTIVO LEGIONELLA: PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI, STRATEGIE DI MANUTENZIONE, DI CONTROLLO E DI BONIFICA Mercoledì 13 novembre 2013 Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma RISCHIO LEGIONELLA AUTOCONTROLLO

Dettagli

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv)

HPV. proteggiti davvero. Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) HPV proteggiti davvero Campagna di informazione sulle patologie da Papillomavirus umano (hpv) Che cos è il Papillomavirus (hpv)? L hpv è un virus molto diffuso, che si trasmette in particolare attraverso

Dettagli

INDICAZIONI PER IL LAVAGGIO DELLE MANI

INDICAZIONI PER IL LAVAGGIO DELLE MANI INDICAZIONI PER IL LAVAGGIO DELLE MANI (Ministero della Salute - http://www.salute.gov.it) INTRODUZIONE Le mani sono un ricettacolo di germi; circa il 20% è rappresentato da microrganismi non patogeni,

Dettagli

OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE

OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE OPERARE IN SICUREZZA NELLA DISINFESTAZIONE Rodolfo Veronesi Centro Agricoltura Ambiente G.Nicoli Argomenti Il concetto di pericolo,di rischioe di danno I fattori di rischio Prevenzione e protezione Il

Dettagli

FEBBRE DEL LABBRO MAI PIÙ HERPOTHERM

FEBBRE DEL LABBRO MAI PIÙ HERPOTHERM FEBBRE DEL LABBRO MAI PIÙ HERPOTHERM Alta tecnologia Made in Germany per una nuova terapia di Herpes Labialis - senza sostanze chimiche! Che cosa è HERPOTHERM? HERPOTHERM è un nuovo, ma soprattutto innovativo,

Dettagli

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI

ASPP Modulo A6 RISCHI SPECIFICI : RISCHI DA AGENTI FISICI REGIONE BASILICATA ASM AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA AMBITO TERRITORIALE DI MONTALBANO JONICO DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE DELLA SALUTE UMANA U.O. DI PREVENZIONE, PROTEZIONE ED IMPIANTISTICA NEI LUOGHI

Dettagli

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI)

ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Data 01-03-2010 Rev. N. 00 Pagina 1 di 8 ELENCO ED ISTRUZIONI OPERATIVE PER L UTILIZZO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Documento unico formato da 8 pagine Ddl RSPP RLS MC INDICE ISTITUTO

Dettagli

Eritemi solari e herpes labiale

Eritemi solari e herpes labiale Eritemi solari e herpes labiale ERITEMI SOLARI E HERPES LABIALE L eritema solare è un ustione di primo grado che si manifesta a seguito di una prolungata esposizione ai raggi UV; solitamente, la comparsa

Dettagli

Aspetti Sanitari per la cura del cane e del gatto. 30 Gennaio 2010 IGIENE COME MEZZO DI CONTROLLO DELLE PARASSITOSI

Aspetti Sanitari per la cura del cane e del gatto. 30 Gennaio 2010 IGIENE COME MEZZO DI CONTROLLO DELLE PARASSITOSI Aspetti Sanitari per la cura del cane e del gatto 30 Gennaio 2010 IGIENE COME MEZZO DI CONTROLLO DELLE PARASSITOSI Roberta Galuppi DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA VETERINARIA E PATOLOGIA ANIMALE UNIVERSITA

Dettagli

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita

Che cos è l AIDS. Il virus H.I.V. è la causa dell immunodeficienza acquisita HIV e AIDS Che cos è l AIDS L A.I.D.S. o S.I.D.A. è una sindrome da immunodeficienza acquisita. E una malattia del sistema immunitario che ne limita e riduce le funzioni. Le persone colpite sono più suscettibili

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio

LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA. Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio LAZIOSANITÀ - AGENZIA DI SANITÀ PUBBLICA Meningite Cos'è e come affrontarla? Regione Lazio L'obiettivo di questo opuscolo è di fornire informazioni semplici ai cittadini su alcune malattie infettive, su

Dettagli

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione

Indice. PARTE I Igiene generale. Autore. Prefazione Indice I Autore Prefazione XI XIII PARTE I Igiene generale CAPITOLO 1 Medicina clinica, preventiva e predittiva 1 1.1 Concetto di salute 1 1.2 Determinanti della salute 3 1.2.1 Modelli concettuali 3 1.3

Dettagli

La norma ISO 7218:2007

La norma ISO 7218:2007 La norma ISO 7218:2007 Novità ed implicazioni nella gestione del laboratorio Dr. Angelo Viti ROMA ISS 19-20- Dicembre 2009 Angelo Viti 1/22 Angelo Viti 2/22 Organizzazione generale di un laboratorio di

Dettagli

Pulizie Locali Punto di Prelievo REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI

Pulizie Locali Punto di Prelievo REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE STATO DELLE REVISIONI REDAZIONE, VERIFICA, APPROVAZIONE, AUTORIZZAZIONE, EMISSIONE Redazione Verifica Approvazione Autorizzazione Emissione Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR Rosselli Federico Responsabile Qualità UdR

Dettagli

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015

COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 COMUNE DI GONNOSNO PROVINCIA DI ORISTANO PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2013/2015 Approvato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 64 del 18/10/2013 Fonti Normative: La parità tra donne e uomini

Dettagli