COMUNE DI SANT'ANGELO ROMANO. Provincia di Roma
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1 COMUNE DI SANT'ANGELO ROMANO Provincia di Roma COPIA DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE Atto N. 9 del OGGETTO: ASSIMILAZIONE PER QUALITÀ E QUANTITÀ DEI RIFIUTI SPECIALI NON PERICOLOSI AI RIFIUTI URBANI, AI FINI DELLA RACCOLTA E DELLO SMALTIMENTO, PROVENIENTI DA LOCALI E LUOGHI DIVERSI DA QUELLI INDICATI ALLA LETTERA A) DELL ARTICOLO 7 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 22 DEL L'anno 2013 il giorno 26 del mese di aprile alle ore e seguenti, nella sala delle adunanze consiliari di questo Comune, su invito scritto del Sindaco. Alla I convocazione in sessione ordinaria partecipata ai signori Consiglieri a norma di legge, risultano all'appello nominale. CONSIGLIERI Presenti Assenti 1 Mascetti Mario X 2 Domenici Martina X 3 Bergamini Mauro X 4 Carolini Claudio X 5 Cornacchia Attilio X 6 Verdirosi Giulio X 7 Foresi Vincenzo X 8 Dionisi Jonata X 9 Mariani Lorenzo X 10 D Antoni Bartolomeo X 11 Santolamazza Virginio X 12 Domenici Mario X 13 Cornacchia Antonio X 14 Gabrielli Angelo X 15 Scardazza Fabio X 16 Mattei Ottorino X 17 Palombi Tiziano X Presenti n. 12 Assenti n. 5 Risultato legale il numero degli intervenuti, assume la presidenza il signor Mascetti Mario. Assiste il Segretario Comunale dr.ssa Di Legge Alessia. Vengono dal presidente nominati a scrutatori i signori: Dionisi Jonata, Verdirosi Giulio e Palombi Tiziano. Il Presidente dichiara aperta la discussione sull argomento in oggetto regolarmente iscritto all ordine del giorno,premettendo che sulla proposta della presente deliberazione ha espresso parere favorevole. Il responsabile del servizio interessato(art.49 c.1 del T.U. n.267/2000) per quanto concerne la regolarità tecnica. La seduta è pubblica f.to dott.sa Alessia Di Legge
2 IL CONSIGLIO COMUNALE Illustra il Sindaco; PRESENTI 12 ASSENTI 5 VOTANTI 12 FAVOREVOLI 12 CONTRARI / ASTENUTI / DELIBERA Di approvare la proposta di deliberazione avente ad oggetto: assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, ai fini della raccolta e dello smaltimento, provenienti da locali e luoghi diversi da quelli indicati alla lettera a) dell articolo 7 del decreto legislativo n. 22 del f.to dott.sa Alessia Di Legge
3 SCHEMA DI DELIBERAZIONE IL CONSIGLIO COMUNALE Richiamati: la lettera g) dell articolo 21 del decreto legislativo n. 22 del 1997 che acconsente al Comune di assimilare per qualità e quantità i rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani ai fini della raccolta e dello smaltimento sulla base dei criteri fissati ai sensi dell articolo 18, comma 2, lettera d); la lettera b) del comma 2 dell articolo 7 del decreto legislativo n. 22 del 1997 che classifica come urbani i rifiuti non pericolosi da locali diversi da quelli provenienti dalle utenze domestiche; l articolo 56 del decreto legislativo n. 22 del 1997 che ha abrogato le norme che rendevano in ogni caso speciali i rifiuti provenienti dalle attività industriali, agricole e sanitarie; Ritenuto di assimilare, indipendentemente dalla loro quantità e dalla loro provenienza, i seguenti rifiuti: imballaggi primari e rifiuti di imballaggi terziari o secondari purchè conferiti in frazioni non voluminose, in genere di carta, cartone, plastica, legno, metallo e simili;. contenitori vuoti (fusti, vuoti di vetro, plastica e metallo, latte o lattine e simili);. sacchi e sacchetti di carta o plastica; fogli di carta, plastica, cellophane; cassette, pallets;. accoppiati, quali carta plastificata, carta metallizzata, carta adesiva, carta catramata, fogli di plastica metallizzati e simili;. frammenti e manufatti di vimini e di sughero;. paglia e prodotti di paglia;. scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, trucioli e segatura;. fibra di legno e pasta di legno anche umida, purchè palabile;. ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta;. feltri e tessuti non tessuti;. pelle e simil-pelle;. gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come camera d'aria e copertoni;. resine termoplastiche e termo-indurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali materiali;. imbottiture, isolanti termici ed acustici costituiti da sostanze naturali e sintetiche, quali lane di vetro e di roccia, espansi plastici e minerali e simili;. moquettes, linoleum, tappezzerie, pavimenti e rivestimenti in genere;. materiali vari in pannelli (di legno, gesso, plastica e simili);. frammenti e manufatti di stucco e di gesso essiccati;. manufatti di ferro tipo paglietta metallica, filo di ferro, spugna di ferro e simili;. nastri abrasivi;. cavi e materiale elettrico in genere;. pellicole e lastre fotografiche e radiografiche sviluppate;. scarti in genere della produzione di alimentari, purchè non allo stato liquido, quali ad esempio scarti di caffè, scarti dell'industria molitoria e della plastificazione, partite di alimenti deteriorati, anche inscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi, caseina, sanse esauste e simili;. scarti vegetali in genere (erbe, fiori, piante, verdure etc), anche derivanti da lavorazioni basate su processi meccanici (bucce, baccelli, pula, scarti di sgranatura e di trebbiatura, e simili);. residui animali e vegetali provenienti dall'estrazione di principi attivi;. accessori per l'informatica;
4 Sono poi assimilati ai rifiuti urbani come indicato al comma precedente i sotto elencati rifiuti provenienti da strutture sanitarie pubbliche e private, definiti non pericolosi ai sensi dell articolo 2 del DPR n. 254 del 2003, i rifiuti industriali ed agricoli non pericolosi. Ritenuto di precisare che l assimilazione delle sostanze sopra elencate è effettuata dal Comune senza alcun limite di quantità. Ciò premesso, D e l i b e r a a) di assimilare le seguenti sostanze non pericolose provenienti da utenze diverse da quelli domestiche ai rifiuti urbani, ai fini della raccolta e dello smaltimento:. imballaggi primari e rifiuti di imballaggi terziari o secondari purchè conferiti in frazioni non voluminose, in genere di carta, cartone, plastica, legno, metallo e simili;. contenitori vuoti (fusti, vuoti di vetro, plastica e metallo, latte o lattine e simili);. sacchi e sacchetti di carta o plastica; fogli di carta, plastica, cellophane; cassette, pallets;. accoppiati, quali carta plastificata, carta metallizzata, carta adesiva, carta catramata, fogli di plastica metallizzati e simili;. frammenti e manufatti di vimini e di sughero;. paglia e prodotti di paglia;. scarti di legno provenienti da falegnameria e carpenteria, trucioli e segatura;. fibra di legno e pasta di legno anche umida, purchè palabile;. ritagli e scarti di tessuto di fibra naturale e sintetica, stracci e juta;. feltri e tessuti non tessuti;. pelle e simil-pelle;. gomma e caucciù (polvere e ritagli) e manufatti composti prevalentemente da tali materiali, come camera d'aria e copertoni;. resine termoplastiche e termo-indurenti in genere allo stato solido e manufatti composti da tali materiali;. imbottiture, isolanti termici ed acustici costituiti da sostanze naturali e sintetiche, quali lane di vetro e di roccia, espansi plastici e minerali e simili;. moquettes, linoleum, tappezzerie, pavimenti e rivestimenti in genere;. materiali vari in pannelli (di legno, gesso, plastica e simili);. frammenti e manufatti di stucco e di gesso essiccati;. manufatti di ferro tipo paglietta metallica, filo di ferro, spugna di ferro e simili;. nastri abrasivi;. cavi e materiale elettrico in genere;. pellicole e lastre fotografiche e radiografiche sviluppate;. scarti in genere della produzione di alimentari, purchè non allo stato liquido, quali ad esempio scarti di caffè, scarti dell'industria molitoria e della plastificazione, partite di alimenti deteriorati, anche inscatolati o comunque imballati, scarti derivanti dalla lavorazione di frutta e ortaggi, caseina, sanse esauste e simili;. scarti vegetali in genere (erbe, fiori, piante, verdure etc), anche derivanti da lavorazioni basate su processi meccanici (bucce, baccelli, pula, scarti di sgranatura e di trebbiatura, e simili);. residui animali e vegetali provenienti dall'estrazione di principi attivi;. accessori per l'informatica; b) di precisare che l assimilazione delle sostanza indicate alla lettera a) opera indipendentemente dalla quantità smaltita dall utente; c) di precisare che il presente provvedimento trova applicazione anche nei confronti dei rifiuti provenienti dalle attività industriali, sanitarie ed agricole. f.to dott.sa Alessia Di Legge
5 COMUNE DI SANT ANGELO ROMANO PROVINCIA DI ROMA P.zza S. Liberata, Tel. 0774/ / Fax. 0774/ comunesar.it - P. IVA C.F PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE OGGETTO: assimilazione per qualità e quantità dei rifiuti speciali non pericolosi ai rifiuti urbani, ai fini della raccolta e dello smaltimento, provenienti da locali e luoghi diversi da quelli indicati alla lettera a) dell articolo 7 del decreto legislativo n. 22 del Lì, () da inserire nell ordine del giorno Il Sindaco f.to dott. Mario Mascetti ALLEGATI: 1). 2). 3). 4). IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO/SETTORE INTERESSATO: Per quanto concerne la regolarità tecnica esprime parere favorevole. Data, LA RESPONSABILE DI RAGIONERIA: IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to rag. Claudio Panichi Per quanto concerne la regolarità contabile esprime parere favorevole Data, IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO f.to rag. Lilia Spagnoli
6 IL SINDACO IL SEGRETARIO COMUNALE f.to dott. Mascetti Mario f.to dott.sa Di Legge Alessia N CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE Il sottoscritto Segretario Comunale visti gli atti d'ufficio, ATTESTA Che la presente deliberazione, in applicazione del D.Lgs. 18 Agosto 2000 n.267: E' stata affissa all'albo Pretorio Comunale il Per rimanervi 15 giorni consecutivi. Il Messo Comunale f.to ESECUTIVITA' Il sottoscritto Segretario Comunale visti gli atti d'ufficio, ATTESTA Che la presente deliberazione, in applicazione del D.Lgs. 18 Agosto 2000 n.267: [] è stata dichiarata immediatamente eseguibile (art.134 comma 4 D.Lgs. 267/2000 e ss.mm.ii.); E' divenuta esecutiva il Dalla residenza Comunale, Lì Copia Conforme all'originale per uso amministrativo. Dalla Residenza Comunale, Lì
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