DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA MELO, SUSINO E ACTINIDIA 2015

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA MELO, SUSINO E ACTINIDIA 2015"

Transcript

1 IASMA Notizie IASMA Notizie FRUTTICOLTURA n. Stampato su carta certificata Ecolabel prodotta dalla cartiera Mondi EU Ecolabel: AT/11/001 Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige 17 aprile IASMA Notizie n Anno XIV - Taxe payée/tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile: Michele Pontalti - San Michele all Adige, Via E. Mach 1 - Autorizzazione Tribunale di Trento n del Stampa: Litotipografia Alcione, Lavis (TN) DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA MELO, SUSINO E ACTINIDIA 2015

2 2 17 aprile 2015 IASMA Notizie Sommario PREMESSA...3 Norme generali di difesa integrata...4 Macchine distributrici di prodotti fitosanitari, impiego DPI e smaltimento confezioni...6 MELO...8 Fitoregolatori autorizzati...9 Difesa del melo Diserbo SUSINO ACTINIDIA I Disciplinari per la Produzione Integrata (DPI) per la Provincia Autonoma di Trento per melo, susino e actinidia, elaborati da APOT con la collaborazione del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Mach, sono stati formalmente approvati dal Dirigente del Servizio Agricoltura della PAT con proprie determine n. 250 del 13 marzo 2015 per il melo e n. 249 stessa data per susino e actinidia. Il Disciplinare del melo, parte agronomica e parte difesa, ha ricevuto precedentemente la conformità attribuita dal comitato per la produzione integrata del Ministero dell Agricoltura in Roma.

3 IASMA Notizie 17 aprile Dal 13 febbraio 2014 è in vigore anche in Italia il PAN (Piano di Azione Nazionale) sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari che ha previsto due livelli di difesa integrata (di base e volontaria) e l agricoltura biologica. In particolare, la difesa integrata di base, obbligatoria per tutti gli agricoltori e per tutte le colture a partire dal 1 gennaio 2014, e quella volontaria (avanzata), definita a livello nazionale attraverso specifiche commissioni istituite in seno al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, finalizzate all implementazione del Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata. Le differenze sostanziali fra i due sistemi produttivi (livello base-obbligatorio e livello avanzato-volontario), sono definiti da limitazioni all uso delle sostanze attive registrate per quella coltura, compreso il diserbo, e da prescrizioni/limitazioni nell esecuzione di pratiche agronomiche, quali il controllo dell apporto degli elementi nutritivi, la gestione dell acqua irrigua, le rotazioni. In Provincia di Trento si sono attivati conseguentemente anche sistemi informativi diversi in accordo con il Servizio Agricoltura della Provincia che è titolare della gestione del PAN: per la difesa integrata di base vengono pubblicati settimanalmente sul sito web di FEM-IASMA i bollettini per la difesa integrata per le principali colture agrarie; per la difesa integrata volontaria vengono utilizzati i soliti sistemi informativi trasmessi via mail, sms, avvisi murali, incontri tecnici, Per l agricoltura biologica non vengono al momento pubblicati bollettini salvo quelli riguardanti le lotte obbligatorie per le patologie da quarantena (scopazzi, colpo di fuoco, Pseudomonas syringae pv actinidiae). A livello di operatore è stato introdotto il concetto di utilizzatore professionale e non professionale con relative registrazione dei prodotti fitosanitari e prescrizione diverse a seconda si rientri nella prima o seconda PREMESSA categoria. Tra l altro si segnala che con il mese di marzo sono iniziati i nuovi corsi per il rilascio delle abilitazioni all acquisto e uso dei prodotti fitosanitari ( patentini ) mentre i corsi di rinnovo delle abilitazioni scadute tra il 26/11/2014 e il 31/12/2015 verranno organizzati a partire da dopo la raccolta. Attenzione: dal 26 novembre 2015 tutti i prodotti fitosanitari per utilizzatori professionali potranno essere acquistati e utilizzati solo da chi è in possesso della relativa abilitazione. Si ricorda inoltre che tutte le attrezzature per la distribuzione dei prodotti fitosanitari, comprese le lance e le macchine del diserbo devono essere sottoposte a controllo funzionale e di regolazione della distribuzione almeno 1 volta entro il 26 novembre 2016; sono escluse le irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall operatore, con serbatoi in pressione o dotate di pompante a leva manuale e le irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore, quando non utilizzate per i trattamenti su colture protette. Dal 1 giugno 2015 potranno essere immessi sul mercato dalle ditte produttrici solo prodotti fitosanitari con la nuova classificazione denominata CLP; però fino al 1 giugno 2017 si potranno reperire sul mercato anche prodotti fitosanitari con la vecchia classificazione DPD. Questo significa che per i prossimi 2 anni (fino al 1/6/2017) si potranno trovare in commercio stessi prodotti con 2 classificazioni diverse; l agricoltore quindi in questo periodo deve prestare attenzione a non costituirsi in azienda inutili scorte di prodotto con il rischio che dopo un certo tempo questo debba essere smaltito. Attenzione anche alle limitazioni di impiego per alcune tipologie di prodotti fitosanitari previste dal PAN in prossimità di siti sensibili o frequentati da classi vulnerabili di popolazione.

4 4 17 aprile 2015 IASMA Notizie NORME GENERALI DI DIFESA INTEGRATA Le Linee Tecniche di difesa integrata rappresentano i criteri d intervento, le soluzioni agronomiche e le strategie da adottare per la difesa delle colture ed il controllo delle infestanti, nell ottica di un minor impatto verso l uomo e l ambiente, consentendo di ottenere produzioni economicamente sostenibili ( Produzione Integrata ). Le Linee, nel rispetto della normativa vigente, mirano a: adottare sistemi di monitoraggio razionali che consentano di valutare adeguatamente la situazione fitosanitaria delle coltivazioni; favorire l utilizzo degli organismi ausiliari; promuovere la difesa fitosanitaria attraverso metodi biologici, biotecnologici, fisici e agronomici in alternativa alla lotta chimica; limitare l esposizione degli operatori ai rischi derivanti dall uso degli agrofarmaci (dispositivi di protezione individuale, ); razionalizzare la distribuzione degli agrofarmaci limitandone la quantità distribuita, lo spreco e le perdite per deriva definendo i volumi d acqua di riferimento e le metodiche per il collaudo e la taratura delle attrezzature; limitare gli inquinamenti puntiformi derivanti da una non corretta preparazione delle soluzioni da distribuire e dal non corretto smaltimento delle stesse; ottimizzare la gestione dei magazzini in cui si conservano gli agrofarmaci; smaltire adeguatamente i contenitori degli agrofarmaci. Le strategie di difesa delle singole colture vengono sviluppate in schede dove vengono riportate, su colonne, le avversità, i criteri di intervento, le sostanze attive, gli organismi ausiliari e le note e limitazioni d uso. AGRICOLTURA BIOLOGICA Possono essere utilizzate tutte le sostanze attive previste dal Reg. CE n. 834/2007 e successive modifiche, a condizione che siano regolarmente registrati in Italia, con eccezione dei formulati classificati come T, T+ che potranno essere utilizzati solo se specificatamente indicati nelle norme tecniche di coltura. DEROGHE Nel caso di eccezionali condizioni meteo climatiche, infezioni o infestazioni non controllabili con i prodotti fitosanitari previsti dalle norme tecniche, la Provincia Autonoma di Trento, anche attraverso organismi tecnici all uopo delegati, potrà autorizzare deroghe aziendali o territoriali. DIFESA Adozione integrale delle linee di difesa, incluso il diserbo e solo contro le avversità per le quali sono indicate, rispettando i criteri d intervento o le limitazioni d uso. Le dosi d impiego delle sostanze attive sono quelle previste nell etichetta dei prodotti fitosanitari, salvo diversa indicazione; per i diserbi rispettare i dosaggi indicati o proporzionarli alle percentuale indicata. L utilizzo di solfato ammonico, olio minerale (ove registrato) e altri attivanti, sono ammessi secondo le necessità aziendali. DISTRIBUZIONE Le macchine distributrici di prodotti fitosanitari devono rispettare le norme e le prescrizioni riportate nei punti seguenti. SOSTANZE ATTIVE DI NUOVA REGISTRAZIONE Qualora durante l annata agraria fossero registrate nuove sostanze attive, la Provincia Autonoma di Trento potrà autorizzarne l impiego, per l anno in corso, a condizioni che sia acquisito il parere di conformità da parte del Gruppo Difesa Integrata. FORMULAZIONI Obbligo di impiegare le formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. Obbligo di impiegare le formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68). Le prescrizioni soprastanti vengono sospese per 2 anni. Le sostanze attive elencate si possono utilizzare singolarmente o in miscela tra loro, alle dosi previste in etichetta; quelle presenti esclusivamente come miscela (es. Pyraclostrobin + Boscalid) qualora registrate all uso sulla coltura interessata anche separatamente possono essere normalmente impiegate. Per il diserbo le dosi in tabella si riferiscono alla quantità massima di formulato commerciale ammessa per ettaro e per

5 IASMA Notizie 17 aprile ciclo colturale; al variare della percentuale di principio attivo, le dosi vanno opportunamente modificate e rapportate alla dose indicata. DISERBO La quantità di prodotto diserbante impiegabile ad ettaro dipende dalla concentrazione della sostanza attiva nel prodotto stesso; per ogni sostanza attiva il disciplinare prevede una dose massima per una concentrazione specifica. Esempio Per il Disciplinare Produzione Integrata su melo è consentito utilizzare un prodotto commerciale a base di Glifosate al 30,4% (es. Gliphyt, ) di sostanza attiva alla dose massima di 9 l/ha anno, è possibile diserbare al massimo il 50% di superficie. Il calcolo da effettuare è: 9 : 2 = 4,5 l/anno di Gliphyt Nel caso di un prodotto fitosanitario con percentuale diversa, per esempio del 39,7% (es. Ermex), il calcolo diventa: (9 x 30,4) / 39,7= 6,89 l 2,29 / 2 = 3,445 l/ha anno di Ermex Il PAN prevede che nelle aree agricole, adiacenti alle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili, quali parchi e giardini pubblici, campi sportivi, aree ricreative, cortili e aree verdi all interno con plessi scolastici, parchi gioco per bambini, superfici in prossimità di strutture sanitarie, è vietato l utilizzo, a distanze inferiori di 30 metri dalle predette aree, di prodotti fitosanitari classificati tossici, molto tossici e/o recanti in etichetta le frasi di rischio R40, R42, R43, R60, R61, R62, R63 e R68, ai sensi del Decreto legislativo n. 65/2003 successive modificazioni ed integrazioni, o le indicazioni di pericolo corrispondenti, di cui al regolamento (CE) n. 1272/2008. Nel caso in cui vengano adottate misure di contenimento della deriva, tenuto conto delle prescrizioni indicate in etichetta e fatte salve determinazioni più restrittive delle Autorità locali competenti, tale distanza può essere ridotta fino ad una distanza minima di 10 metri. Per le altre norme previste dal PAN per le aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili si rimanda al Decreto 22 gennaio 2014 relativo all approvazione del Piano d azione nazionale nel capitolo A.5.6: misure per la riduzione dell uso o dei rischi derivanti dall impiego dei prodotti fitosanitari nelle aree frequentate dalla popolazione o da gruppi vulnerabili. REGISTRO DEI TRATTAMENTI Adozione del registro dei trattamenti, o similari, ai sensi del D. Lgs 150/2012. GIACENZE DI MAGAZZINO DEI PRODOTTI FI- TOSANITARI Autorizzato l impiego dei prodotti fitosanitari previsti nelle norme tecniche o nei disciplinari dell anno precedente, ma esclusi nella presente stagione. Tale indicazione deve intendersi valida esclusivamente per l esaurimento delle scorte presenti in azienda e registrate nelle schede di magazzino alla data dell entrata in vigore delle nuove norme o per le quali sia dimostrabile l acquisto prima di tale data. Tale autorizzazione, valida solo per una annata agraria, non può intendersi attuabile qualora siano venute meno le autorizzazioni all impiego e può essere applicata utilizzando le sostanze interessate secondo le modalità previste nelle norme tecniche nell anno precedente. RATTICIDI È consentito l impiego di ratticidi regolarmente registrati per questo impiego, quali il Bromadiolone. Si raccomanda di disporre le esche in modo che siano inaccessibili ai bambini ed a specie diverse dal bersaglio quali animali domestici o uccelli selvatici. Tabellare le aree trattate con cartelli indicanti Attenzione derattizzazione in corso. Terminata la disinfestazione le esche residue devono essere distrutte o eliminate secondo le norme previste. TRAPPOLE PER INSETTI FITOFAGI L impiego delle trappole è obbligatorio tutte le volte che le catture sono ritenute necessarie per giustificare l esecuzione di un trattamento. È possibile fare riferimento a monitoraggi comprensoriali eseguiti dai servizi tecnici. Inoltre l installazione non è obbligatoria quando per la giustificazione di un trattamento sia previsto, in alternativa, il superamento di una soglia d intervento relativa ad altri stadi di sviluppo del parassita. PRECISAZIONE PER PIRETRINE PURE Nel testo delle norme di colture viene inserita la possibilità di utilizzare Piretrine Pure, intendendo con questa definizione comprendere: Piretrine, Piretrine pure, Piretro naturale e Piretro.

6 6 17 aprile 2015 IASMA Notizie UTILIZZO DI ACARICIDI Nell esecuzione dei trattamenti con acaricidi ammesse miscele tra le sostanze attive indicate nelle schede di coltura, a prescindere dalla limitazione dei trattamenti contro l avversità (es. limite di 1 trattamento all anno, ma ammessa miscela estemporanea con due delle s.a. presenti nella scheda di coltura per la difesa dagli acari). MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI, IMPIEGO DPI E SMALTIMENTO CONFEZIONI SCELTA DELLE MACCHINE DISTRIBUTRICI DI PRODOTTI FITOSANITARI (PF) Le nuove macchine devono essere scelte in base alle caratteristiche dell azienda e delle colture da trattare (specie, forme di allevamento, tipologie di impianto, ), ed alla facilità e flessibilità d uso e di regolazione. Quando possibile si dovranno acquistare nuove macchine dotate di certificazione (ENAMA/EN- TAM EN 12761). È importante la scelta di attrezzature adeguatamente predisposte per contenere l effetto deriva (dispositivi di avvicinamento dell attrezzatura alla vegetazione, meccanismi di recupero, deflettori, ugelli antideriva, sistemi di esclusione dell aria, ). MANUTENZIONE E GESTIONE DELLE MACCHI- NE DISTRIBUTRICI L azienda agricola deve mantenere le attrezzature di distribuzione in uno stato di funzionamento efficiente e sottoporle a manutenzione almeno annuale, o comunque cadenzati in funzione della frequenza dell utilizzo. Allo scopo andranno effettuate verifiche aziendali, successivamente registrate, sulla regolare funzionalità dei principali componenti, con particolare riguardo per gli ugelli di distribuzione, manometro, pompa, portata ugelli, agitatore. L attrezzatura deve essere regolarmente sottoposta ad una adeguata pulizia per garantire il mantenimento del corretto funzionamento e per evitare imbrattamenti accidentali di persone, animali e cose. L attrezzatura deve essere comunque accuratamente bonificata in ogni sua parte ogni qualvolta ci sia il rischio di possibili contaminazioni con sostanze attive non ammesse dal piano di protezione per la coltura che ci si accinge a trattare. REVISIONE PERIODICA DELLE MACCHINE DI- STRIBUTRICI (controllo funzionale e regolazione distribuzione) Al fine di verificare se le attrezzature sono mantenute in corretto stato di efficienza si deve prevedere un controllo funzionale (UNI EN ISO 13790) con una periodicità di almeno 5 anni da parte di una struttura riconosciuta dalle autorità Provinciali fino al 2020 e poi ogni 3 anni. In coerenza con quanto stabilito dal PAN, tutte le attrezzature utilizzate per la distribuzione dei PF dovranno essere sottoposte a controllo funzionale almeno 1 volta entro il 26 novembre Le attrezzature nuove dovranno essere ispezionate entro 5 anni dall acquisto. Sono esonerati dalle ispezioni le irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall operatore, con serbatoi in pressione o dotate di pompante a leva manuale e le attrezzature spalleggiate a motore, senza ventilatore se non utilizzate in colture protette. L ispezione delle attrezzature per l applicazione dei PF deve riguardare tutti gli aspetti importanti per ottenere un elevato livello di sicurezza e di tutela della salute e dell ambiente nelle diverse fasi operative (riempimento, preparazione della miscela, trasporto, distribuzione, svuotamento, lavaggio). Occorre dedicare particolare attenzione ai seguenti elementi: elementi di trasmissione, pompa, agitazione, serbatoio per l irrorazione di prodotti liquidi, sistemi di misura, controllo e regolazione, tubi, filtraggio, barra irrorante (per le attrezzature che irrorano PF mediante una barra orizzontale situata in prossimità della coltura o del materiale da trattare), ugelli, distribuzione e ventilatore (per le attrezzature che distribuiscono i PF con sistema pneumatico) Per il corretto impiego delle macchine distributrici di PF è importante che le macchine stesse siano sottoposte a periodici controlli di taratura, al fine di

7 IASMA Notizie 17 aprile stabilire i parametri operativi più adeguati in funzione delle colture presenti in azienda, delle forme di allevamento, dei sistemi di impianto, dello stadio fenologico. CORRETTO IMPIEGO La preparazione della miscela dovrà essere effettuata con la massima attenzione a non determinare inquinamenti puntiformi. L esecuzione dei trattamenti dovrà avvenire nel rispetto delle precauzioni operative orientate alla minimizzazione degli effetti deriva. Ad esempio: trattare in assenza di vento, mantenere adeguata distanza da corpi idrici dalle strade e dalle abitazioni. Lo smaltimento dei residui del trattamento e delle acque di lavaggio dovrà essere attuato in modo da evitare contaminazioni puntiformi di PF nell ambiente. Può a questo proposito essere opportuno gestire lo smaltimento aziendale dei residui di trattamento e di lavaggio attraverso vasche attrezzate per la raccolta e/o sistemi bio-bed. IMPIEGO DEI DISPOSITIVI DI PROTEZIONE IN- DIVIDUALE In merito all impiego di DPI (dispositivi di protezione individuale), in tutte le fasi operative, dal prelievo del PF fino allo smaltimento del residuo di miscela, il personale addetto alla preparazione ed alla distribuzione delle miscele deve operare nel rispetto delle indicazioni riportate nelle schede di sicurezza dei singoli PF impiegati, adottando adeguate protezioni a difesa dei rischi derivanti da assorbimento cutaneo, contaminazione oculare, assorbimento per inalazione e orale. I DPI (tute, stivali, guanti ) devono essere mantenuti in idonee condizioni di pulizia e conservate in luogo separato rispetto ai PF. I filtri per maschere e cabine pressurizzate vanno periodicamente sostituiti, con frequenza proporzionata al periodo d uso. SMALTIMENTO DELLE CONFEZIONI Per lo smaltimento delle confezioni vuote o di PF revocati e dei DPI sostituiti, l agricoltore farà riferimento alle norme vigenti a livello provinciale (accordo di programma sui rifiuti).

8 8 17 aprile 2015 IASMA Notizie Il disciplinare per la produzione integrata del melo, per la Provincia di Trento, il cui rispetto rappresenta l adesione al SQNPI (sistema qualità nazionale di produzione integrata) è composto dalla parte agronomica e dalla parte difesa (difesa integrata volontaria). Per la parte agronomica si segnalano gli aspetti irrigazione e fertilizzazione che richiederanno da parte degli agricoltori particolare attenzione e relative registrazioni sul quaderno di campagna aziendale. MELO IRRIGAZIONE Essa deve soddisfare il fabbisogno idrico della coltura evitando di superare la capacità di campo, per contenere lo spreco di acqua, la lisciviazione dei nutrienti e lo sviluppo di avversità. Le aziende devono disporre dei dati meteo aziendali o messi a disposizione dalle reti regionali. Il DPI prevede: l utilizzo di efficienti tecniche di distribuzione irrigua (ad es. irrigazione a goccia, microirrigazione, subirrigazione, pioggia a bassa pressione, ) volumi di irrigazione determinati in relazione al bilancio idrico che tiene conto di fasi fenologiche, tipologie di suolo e condizioni climatiche dell ambiente di coltivazione la redazione di un piano di irrigazione basato sul bilancio idrico della coltura Per il melo l azienda deve registrare su apposite schede: data e volume di irrigazione per ogni intervento dato di pioggia ricavabile da pluviometro o da capannina meteorologica, oppure disporre di dati forniti da Servizi meteo ufficiali e riconosciuti Sono stati stabiliti i volumi massimi per intervento, che sono in funzione del tipo di terreno: terreno sciolto 35 mm terreno medio impasto 45 mm terreno argilloso 55 mm La situazione fondiaria trentina è diversa dalle altre e per questo si è previsto che per le aziende con superficie aziendale inferiore ad 1 ha e per le aziende che utilizzano impianti microirrigui è sufficiente indicare il volume di irrigazione distribuito per l intero ciclo colturale e le date di inizio e fine irrigazione. Queste stesse aziende sono esentate dalla registrazione del dato di pioggia In caso di gestione consortile o collettiva dell irrigazione i dati indicati possono essere forniti a cura della struttura che gestisce la risorsa idrica (es. Consorzio irriguo o Consorzio Miglioramento Fondiario) FERTILIZZAZIONE Il DPI prevede analisi del suolo per la stima della disponibilità di macroelementi e degli altri principali parametri della fertilità (con un intervallo di 5 anni per le colture erbacee e all impianto per le colture arboree); in alternativa l uso di carte pedologiche se adeguate come definizione. L imprenditore agricolo deve prevedere un piano di fertilizzazione con quantitativi massimi di N, P e K annuali per coltura/ ciclo colturale. In alternativa al piano di fertilizzazione analitico è possibile adottare un modello semplificato secondo le schede a dose standard per coltura (la dose standard va intesa come la dose di macroelemento da prendere come riferimento in condizioni ritenute ordinarie di resa produttiva, di fertilità del suolo e di condizioni climatiche). In Trentino si è scelto quest ultima strada e le informazioni tecniche del CTT rappresentano il piano di fertilizzazione a cui fare riferimento. La tabella con le dosi ammesse è reperibile sul quaderno di campagna melo ed il piano puntuale è riportato sulla circolare tecnica n. 4 del 02/04/2015 Sia per l irrigazione che per la fertilizzazione è opportuno fare riferimento alle specifiche schede presenti sul quaderno di campagna del melo.

9 IASMA Notizie 17 aprile FITOREGOLATORI AUTORIZZATI COLTURA ATTIVITÀ S.A. IMPIEGABILE Melo Allegante Anticascola Antiruggine Contenimento della vigoria (Regolatore dei processi di crescita della pianta) Diradante Favorisce uniformità frutti Acido gibberellico (GA3) Gibberelline (A4-A7) 6-Benziladenina NAA Acido gibberellico (GA3) Gibberelline (A4-A7) + 6-Benziladenina Prohexadione calcium NAA 6-Benziladenina NAA 6-Benziladedina + NAA NAD Etefon Metamitron Acido gibberellico (GA3) Gibberelline (A4-A7) + 6-Benziladenina NOTE E LIMITAZIONI D USO Impiego limitato n caso di rischio di danno da freddo Si raccomanda di utilizzarli solo in relazione a parametri territoriali oggettivi (Cvs, andamento climatico e/o parametri di maturazione) Vincolato a condizioni climatiche avverse ALTERNATIVA AGRONOMICA (PROPOSTA) Utilizzo di bombi e api Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Integrazione con diradamento manuale Nel 2015 è stato inserito l impiego del Metamitron: essendo il primo anno di possibile impiego su larga scala di questo prodotto molto efficace (Brevis), saranno importanti aumentare le conoscenze sul prodotto stesso interagendo in maniera continua con il tecnico di zona.

10 10 17 aprile 2015 IASMA Notizie DIFESA DEL MELO Per la parte difesa, le norme generali rimangono invariate rispetto al 2014, mentre per quanto riguarda i prodotti utilizzabili sono intervenute le modifiche di seguito riassunte. Sono state escluse le sostanze attive (s.a.) revocate o che hanno subito modifiche registrative. La commissione di Roma (GDI) ha deciso di mantenere la sospensione sull uso del Glufosinate ammonio per problemi tossicologici (frasi di rischio). Si ricorda che tutte le sostanze attive prima presenti solo in miscela (es. Boscalid e Pyraclostrobin) se registrate per avversità del melo previste nelle linee guida sono utilizzabili anche singolarmente. Si ricorda inoltre che per tutti i formulati commerciali tolti dal commercio, non per sospensioni cautelative riguardanti la tossicità o per restrizioni particolari esiste la possibilità di smaltire le scorte presenti in azienda, entro l anno successivo rispetto a quello normalmente autorizzato, se a disposizione prima dell emissione delle nuove norme. LE NOVITÀ Nella mese di dicembre sono state apportate le seguenti modifiche: inserimento della sostanza attiva Penthiopyrad (Fontelis) per la difesa dalla ticchiolatura, inserimento della sostanza attiva Diflufenican (es Stopper, Pelican) per il controllo delle malerbe inserimento della sostanza attiva Metamitron (Brevis) come diradante sospese per 2 anni le seguenti prescrizioni: Obbligo di impiegare le formulazioni Nc, Xi e Xn quando della stessa sostanza attiva esistano anche formulazioni di classe tossicologica T o T+. Obbligo di impiegare le formulazioni Nc e Xi quando della stessa sostanza attiva esistano formulazioni a diversa classe tossicologica (Xn, T o T+) con frasi di rischio relative ad effetti cronici sull uomo (R40, R60, R61, R62, R63, R68) nella scelta del prodotto fitosanitario meno tossico se della stessa sostanza attiva ne esiste di più tossico se nel trattamento acaricida si impiegano miscele di sostanze attive ad azione diversa, nel conteggio del numero massimo di trattamenti questo vale per 1 intervento inserite le soglie degli acaricidi (eguali a quelle presenti nel quaderno di campagna) inserita la seguente dicitura per le miscele di fungicidi: nelle miscele di fungicidi non impiegare più di 2 s.a. diverse contemporaneamente per ciascuna avversità; sono esclusi dalla limitazione i prodotti rameici, il Fosetil Al, i prodotti biologici e il Fosfonato di K. Utilizzabile 1 formulato commerciale per ogni s.a. inserimento di un numero massimo di trattamenti annui per il gruppo ditianon + captano a seconda di gruppi varietali così suddivisi: varietà resistenti alla ticchiolatura, R. Canada, Evelina, Gala, Red D. 12 trattamenti; Golden D., Morgenduft, Granny Smith, Fuji, Braeburn, Stayman, varietà minori 14 trattamenti Nella seduta di GDI del 25 marzo, dopo che la Provincia di Trento aveva già approvato i disciplinari sono stati inoltre apportate le ulteriori modifiche: inserimento delle sostanze attive in miscela Fluopyram + Tebuconazolo (Luna experience) su ticchiolatura e oidio (vedere limitazioni per gli IBE e per gli SDHI) inserimento Acetamiprid, con le stesse limitazioni per i neonicotinodi, contro Ceratitis capitata In giallo sono evidenziate le prescrizioni obbligatorie

11 IASMA Notizie 17 aprile FUNGICIDI AVVERSITÀ CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D USO Ticchiolatura (Venturia inaequalis) Mal bianco (Podosphaera leucotricha, Oidium farinosum) Cancri e disseccamenti rameali (Nectria galligena) Marciume del colletto (Phytophthora spp.) Marciume lenticellare (Gloesporium album) Alternaria (Alternaria spp.) Interventi chimici Cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno fisso o allungato in funzione dell andamento climatico e della persistenza del fungicida. Interrompere i trattamenti antiticchiolatura, o ridurli sensibilmente, dopo la fase del frutto noce se nel frutteto non si rilevano attacchi di ticchiolatura. Interventi agronomici Asportare durante la potatura invernale i rametti con gemme oidiate ed eliminare in primavera-estate i germogli colpiti Interventi chimici sulle varietà più recettive e nelle aree di maggior rischio intervenire preventivamente sin dalla prefioritura, mentre negli altri casi attendere la comparsa dei primi sintomi Interventi chimici Di norma si prevede una applicazione autunnale poco prima della defogliazione ed una primaverile, ad ingrossamento gemme. Nei frutteti giovani od in quelli gravemente colpiti è opportuno intervenire in autunno anche a metà caduta foglie. Interventi chimici Intervenire in modo localizzato solo nelle aree colpite Intervenire dopo la ripresa vegetativa. Evitare i ristagni idrici, favorire i drenaggi. Interventi chimici Solo in pre-raccolta Prodotti rameici Polisolfuro di Ca Captano (A) Dodina Trifloxystrobin (1) Pyraclostrobin (1) Boscalid (2)(****) Dithianon IBE (3) (**) Pirimetanil (1b) (**) Ciprodinil (1b) (**) Propineb (4) Metiram (4) Bacillus subtilis Fosetil Al Fluazinam (***) Penthiopyrad (****) Fluopyram (****) + Tebuconazolo (3) Zolfo IBE (3) Pyraclostrobin (1) Boscalid (2) Trifloxystrobin (1) Quinoxifen Bupirimate ( ) Cyflufenamid ( ) Fluopyram (****) + Tebuconazolo (3) Prodotti rameici Dithianon Tiofanate metil* Fosetil Al Metalaxyl-m Prodotti rameici Metalaxyl Captano (A) Pyraclostrobin (1) + Boscalid (2) Thiram (TMTD) (4) Fludioxonil Iprodione (5) Pyraclostrobin (1) + Boscalid (2) Thiram (TMTD) (4) Propineb (4) Fludioxonil (**) Se ne consiglia l utilizzo in miscela con prodotti a diverso meccanismo d azione (***) Fare attenzione al tempo di carenza 60 (****) Max 4 trattamenti/anno per il gruppo SDHI (Boscalid, Penthiopyrad, Fluopyram) ( ) Fitotossico su cultivar Imperatore ( ) Massimo 2 trattamenti anno (****) Max 4 trattamenti/anno per il gruppo SDHI (Boscalid, penthiopyrad, Fluopyram) *Solo in post raccolta, massimo 2 trattamenti Al massimo 2 interventi all anno contro questa avversità Colpo di fuoco batterico (Ervinia amylovora) Lotta obbligatoria Acibenzolar metil Prodotti rameici Bacillus subtilis Bacillus amyloliquefaciens

12 12 17 aprile 2015 IASMA Notizie (A) Dithianon e Captano vanno considerati in blocco con queste modalità: varietà resistenti alla ticchiolatura, R. Canada, Evelina, Gala, Red D. 12 trattamenti; Golden D., Morgenduft, Granny Smith, Fuji, Braeburn, Stayman, varietà minori 14 trattamenti (1) Al massimo 3 interventi all anno per i prodotti della stessa famiglia (1b) Al massimo 4 interventi all anno (2) Al massimo 3 interventi all anno (3) IBE ammessi: Penconazolo, Fenbuconazolo, Tetraconazolo, Difenconazolo, Miclobutanil, Tebuconazolo, Triadimenol, Ciproconazolo. Al massimo 6 interventi all anno (4) Al massimo 5 trattamenti con ditiocarbammati all anno. (5) Al massimo 2 interventi all anno; 3 per la varietà Golden Delicious, Gala e Cripps Pink Nelle miscele di fungicidi non impiegare più di 2 s.a. diverse contemporaneamente per ciascuna avversità; sono esclusi dalla limitazione i prodotti rameici, il Fosetil Al, i prodotti biologici e il Fosfonato di K. Utilizzabile 1 formulato commerciale per ogni s.a. INSETTICIDI AVVERSITÀ CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D USO Cocciniglia di San Josè (Comstockaspis perniciosa) Afide Grigio (Dysaphis plantaginea) Pandemis, Archips, Adoxophies, Eulia (Pandemis cerasana, Archips podanus, Adoxophies orana, Pandemis heparana, Argyrotaenia pulchellana) Carpocapsa (Cydia pomonella) Soglia - Presenza - A fine inverno, in caso di presenza, trattare alla migrazione delle neanidi Soglia Presenza Soglia Soglie d intervento raccomandate dagli enti di consulenza locali Ove possibile da privilegiare l impostazione della difesa sul metodo della confusione e del disorientamento sessuale. Per trattamenti preventivi seguire le indicazioni della consulenza locale. Soglie per trattamenti su infestazioni in atto (controlli su 500 frutti/ha): giugno 0,3% luglio 0,5% agosto 0,8% Olio minerale Fosmet (*) Clorpirifos metile (*) Buprofezin Pyriproxifen Spirotetramat ( ) Fluvalinate (1) Imidacloprid (2) Thiamethoxam (2) Acetamiprid (2) Flonicamid (3) Clotianidin (2)(4) Azadiractina Sali potassici acidi grassi Pirimicarb Spirotetramat ( ) Bacillus thuringiensis Tebufenozide (**) Metoxifenozide (**) Clorpirifos metile (*) Clorpirifos etile (*) Spinosad (2) Clorantraniliprole ( ) Emamectina benzoato ( ) Indoxacarb (3)( ) Confusione e disorientamento sex Virus della granulosi Diflubenzuron (**) Metoxifenozide (**) Tebufenozide (**) Spinosad (2) Etofenprox (3) Clorpirifos etile (*) Clorpirifos metile (*) Fosmet (*) Thiacloprid (4) Clorantraniliprole ( ) Emamectina benzoato ( ) ( ) Al massimo 2 trattamenti (1) Al massimo 1 intervento all anno, solo in pre-fioritura (2) Tra Acetamiprid, Thiamethoxam, Clotianidin e imidacloprid al massimo 1 intervento all anno 3) Al massimo 1 intervento all anno (4) Ammesso in post-fioritura ( ) Al massimo 2 trattamenti Trappole aziendali o reti di monitoraggio (2) Al massimo 3 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno (3) Prodotto attivo anche nei confronti della piralide, nottue e falene ( ) Al massimo 4 interventi all anno Trappole aziendali o reti di monitoraggio (2) Al massimo 3 interventi all anno (3) Al massimo 2 interventi all anno (4) Al massimo 2 interventi all anno Impiegabile anche su prima generazione qualora si siano impiegati altri neonicotinoidi contro gli afidi (effetto collaterale psilla) ( ) Al massimo 2 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno È possibile utilizzare i nematodi specifici quali S. carpocasae e S. feltiae

13 IASMA Notizie 17 aprile AVVERSITÀ CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D USO Cidia del Pesco (Cydia molesta) Litocollete, Cemiostoma (Lithocolletis blancardella) (Leucoptera scitella) (Phyllonorycter corylifoliella) (Lyonetia clerkella) Rodilegno rosso (Cossus cossus) Soglia Ovideposizioni o 1% di fori di penetrazione verificati su almeno 100 frutti a ettaro Vedi raccomandazioni degli enti di consulenza locali Bacillus thuringiensis Confusione e disorientamento sex Metoxifenozide (**) Etofenprox (1) Spinosad (2) Clorantraniliprole ( ) Emamectina benzoato ( ) Acetamiprid (1) Imidacloprid (1) Thiamethoxam (1) Spinosad (2) Clorantraniliprole ( ) Emamectina benzoato ( ) Catture massali con trappole a feromoni (1) Al massimo 2 interventi all anno (2) Al massimo 3 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno (1) Tra Acetamiprid, Thiamethoxam, Clotianidin e Imidacloprid al massimo 1 intervento all anno (2) Al massimo 3 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno ( ) Al massimo 2 interventi all anno Presenza sporadica di Cemiostoma in Trentino Rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) Orgia (Orgyia antiqua) Ragnetto rosso (Panonychus ulmi) (Tetranychus urticae) Eriofidi (Aculus schlechtendali) Afide verde (Aphis pomi) Afide lanigero (Eriosoma lanigerum) Sesia (Synanthedon sp.) Soglia Presenza di attacchi larvali Soglia: Mag 3-5; Giu 5-7; Lug 8-10; Ago 16-20; Set +20; acari/foglia Soglia Presenza di danni da melata Soglia 10 colonie vitali su 100 organi controllati con infestazioni in atto Verificare la presenza di Aphelinus mali che può contenere efficacemente le infestazioni Catture massali con trappole a feromoni Confusione sex Confusione sex Bacillus thuringiensis Diflubenzuron (**) Olio minerale Clofentezine Piridaben Etoxazole Exitiazox Fenpiroximate Tebufenpirad Acequinocyl Mylbemectina Abamectina (1) Abamectina (1) Spirodiclofen (2) Olio minerale Pirimicarb Azadiractina Thiamethoxam (1) Acetamiprid (1) Clotianidin (1)(2) Sali potassici acidi grassi Flonicamid (3) Spirotetramat ( ) Thiametoxam (1) Acetamiprid (1) Imidacloprid (1) Clorpirifos etile (*) Pirimicarb Sali potassici acidi grassi Spirotetramat ( ) Catture massali con trappole alimentari Contro queste avversità al massimo 2 interventi all anno. (1) Al massimo 1 intervento all anno Nell esecuzione dei trattamenti ammesse miscele tra le s.a. indicate, a prescindere dalla limitazione dei trattamenti contro l avversità In presenza di utili (fitoseidi) le soglie sopra riportate possono essere aumentate (1) Al massimo 1 intervento all anno a caduta petali (2) Al massimo 1 intervento all anno (1) Tra Acetamiprid, Thiamethoxam, Clotianidin e Imidacloprid al massimo 1 intervento all anno (2) Ammesso in post-fioritura (3) Al massimo 1 intervento all anno ( ) Al massimo 2 trattamenti (1) Tra Acetamiprid, Thiamethoxam, Clotianidin e Imidacloprid al massimo 1 intervento all anno ( ) Al massimo 2 trattamenti

14 14 17 aprile 2015 IASMA Notizie AVVERSITÀ CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D USO Psille (Cacopsilla melanoneura) (Cacopsilla picta) Cicaline (Empoasca vitis) Maggiolino Melolontha melolontha Lotta obbligatoria Clorpirifos etile (*) Etofenprox (1) Fosmet (*) Sali potassici acidi grassi Buprofezin Vedi raccomandazioni degli enti di consulenza locali Acetamiprid (1) Topi e arvicole Sfalci frequenti Bromadiolone Bostrico Presenza Trappole massali Ceratitis capitata Presenza Deltametrina ( ) Fosmet Acetamiprid (1) (1) Al massimo 2 interventi all anno (1) Al massimo un trattamento all anno in aggiunta ai neonicotinoidi previsti ( ) Solo in abbinamento con metodo attract and kill (1) Tra Acetamiprid, Thiamethoxam, Clotianidin e Imidacloprid al massimo 1 intervento all anno (*) Indipendentemente dall avversità, ammessi complessivamente 4 interventi all anno con Clorpirifos etile, Fosmet, Clorpirifos metile-massimo 4 trattamenti di ognuno di essi (**) Indipendentemente dall avversità ammessi complessivamente 4 interventi all anno con: Metoxifenozide, Tebufenozide, Diflubenzuron e Metoxifenozide: effetto secondario su falene e nottue Si ricorda che nel 2015 le comunicazioni tecniche riporteranno le dosi dei prodotti fitosanitari espresse in dose massime ad ettaro per una quantità di miscela pari ai 15 hl/ha con trattamenti a volume normale. In una prima fase si riporteranno anche le dosi ad hl per permettere una facile interpretazione della comunicazione tecnica agli agricoltori.

15 IASMA Notizie 17 aprile DISERBO Le prescrizioni sull utilizzo del diserbo ed in particolare la limitazione della superficie massima diserbabile del 50% hanno creato negli scorsi anni alcune incomprensioni. Si ricorda la nota chiarificatrice di GDI del 2013: sulla base di quanto definito dalle norme tecniche e considerato il vincolo dell applicazione localizzata al massimo sul 50% della superficie, si ribadisce che in un anno su un frutteto della superficie complessiva di 1 ettaro, si possono impiegare al massimo litri 4,5 di formulato commerciale di Glifosate con una concentrazione del 30,4% di s.a. Attenzione particolare merita la s.a. Oxifluorfen che è presente sia in miscela con altri diserbanti, che da sola. Si invitano gli agricoltori a prestare particolare attenzione alle etichette dei prodotti contenenti Oxifluorfen e nello specifico sui periodi di utilizzo, ed in generale comunque a tutte le etichette. DISERBANTI INFESTANTI Graminacee e Dicotiledoni Graminacee CRITERI DI INTERVENTO Interventi agronomici Operare con inerbimenti, sfalci, trinciature e/o lavorazioni del terreno Non ammesse: - Lavorazioni nelle interfile di impianti dotati di sistemi di irrigazione Interventi chimici: Non ammessi interventi chimici nelle interfile Interventi localizzati sulle file, operando con microdosi su infestanti nei primi stadi di sviluppo. Ripetere le applicazioni in base alle necessità. Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L uso di diserbanti può essere opportuno quando : - Vi sia sulle file una distanza tra pianta e pianta inferiore a m 1,5 / 2 m - Le piante abbiano apparato radicale superficiale (es. M9 e M26) - Vi siano rischi di erosione (es. pendenze superiori al 5%) - Vi siano impianti con impalcature basse e di dimensioni tali da limitare la possibilità di intervenire con organi meccanici. Interventi chimici Vedi nota precedente Interventi chimici solo su astoni nei primi due anni di allevamento Solo in pre ripresa vegetativa, solo localizzati sulla fila e solo in impianti con: - distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a 1,50 m - o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra SOSTANZA ATTIVA % S.a. DOSE l/ha ANNO Indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi: Glifosate 30,4 l/ha = 9,0 Oxifluorfen (1) 22,9 l/ha = 1 MCPA 25,0 l/ha = 1,5 Oxadiazon (3) 34,10 l/ha = 4 Fluroxipir 20,6 l/ha = 1,5 Carfentrazone etile (4) 6,45 l/ha = 1 Pyraflufen ethile (6) 2,65 l/ha= 1,6 Pendimetalin (5) 38,72 l/ha = 2 Ciclossidim 10,9 2-4 Oxifluorfen (2) 22,9 l/ha = 2 Il diserbo deve essere localizzato sulla fila. L area trattata non deve superare il 50% dell intera superficie. (1) Da utilizzarsi a dosi ridotte (l 0,3-0,45 per intervento) in miscela con prodotti sistemici (2) Impiegabile solo su astoni e non su piante innestate (3) Uso autorizzato esclusivamente nei primi tre anni di impianto (4) In impianti fino a tre anni la dose massima è di 2 l/ha per anno (5) Impiegabile solo in impianti fino a 3 anni (6) Da usare in alternativa al carfentrazone solo come spollonante

16 16 17 aprile 2015 IASMA Notizie È possibile utilizzare solo i prodotti registrati sulle avversità e sulle colture riportate in etichetta. L autorizzazione al loro utilizzo è strettamente vincolata al formulato commerciale e non al principio attivo. Si consiglia pertanto di non creare in azienda scorte di prodotti fitosanitari per non incappare in usi non più consentiti o nella necessità di un oneroso smaltimento. Sempre più attenzione va posta ai dosaggi, che oltre ad SUSINO FASE FENOLOGICA AVVERSITÀ PRINCIPI ATTIVI FORMULATO COMMERCIALE Periodo invernale, gemme rigonfie Rottura gemme Pre-fioritura Batteriosi, cancri, marciumi monilia Uova di acari e afidi avere una limitazione di concentrazione ad ettolitro, presentano in alcuni casi anche una dose massima ad ettaro. Per facilitare il lavoro di chi coltiva susino in Trentino, sono state realizzate tabelle di facile lettura dove vengono riportate, per ogni fase fenologica, le possibili patologie presenti in pianta, nonché i principi attivi e relativi prodotti commerciali utilizzabili nei trattamenti fitosanitari. È consentito l uso di tutte le sostanze attive autorizzate in agricoltura biologica su susino. DOSE A ETTOLITRO (g-ml/hl) Rame Vari Varie DOSE A ETTARO (l-kg/ha) CARENZA (gg) NOTE Limitare i trattamenti al periodo invernale Olio minerale, olio 1000 Vari bianco Olio minerale, olio Cocciniglia bianco Vari Varie 20 Buprofezin Applaud Plus Tetrasol Tiram Gommosi liquido, Rame Tetraram Flonicamid Teppeki 0,14 35 Max 1 tratt./anno Max 2 interventi Acetamiprid Epik 120 1,8 14 Afide l anno farinoso Pirimir 17,5, Pirimicarb Spirotetramat Movento 48 SC ,5 21 Max 2 tratt./anno Afidi Azadiractina Oikos, ,5 3 Ziram Crittam WG, Fine fioritura Corineo Rame Cuprofrut Bc ,2 20 Tiram Pomarsol 80 WG, Max 3 tratt./anno Monilia Tiram Pomarsol 80 WG, Max 3 tratt./anno Ruggine Rame Cuprofrut BC ,2 20 Afidi Imidacloprid Vari Max 1 tratt./anno Thiamethoxan Actara 20 0,2-0,3 14 Max 1 tratt./anno Corineo Tiram Pomarsol 80 WG Max 3 tratt./anno Monilia Tiram Pomarsol 80 WG Max 3 tratt./anno Moniliosi del frutto Moniliosi del frutto, clodosporiosi Ciprodinil Chorus ,75 7 Boscalid + Pyraclostrobin Bellis drupacee, Postfioritura 0,60-0,75 3 Max 3 interventi Boscalid Cantus 40 0,40 14 Max 3 interventi

17 IASMA Notizie 17 aprile FASE FENOLOGICA AVVERSITÀ PRINCIPI ATTIVI FORMULATO COMMERCIALE Postfioritura (continua) DOSE A ETTOLITRO (g-ml/hl) DOSE A ETTARO (l-kg/ha) CARENZA (gg) NOTE Zolfo Vari Varie 5 Myclobutanil Thiocur forte, 1,25-1,50 7 Cyproconazolo Caddy 12,5 7 Oidio Tebuconazolo + Flint max 20 0,30 14 Trifloxystrobin Pyraclostrobin + Bellis drupacee Boscalid 75 0,75 14 Ruggine Tebuconazolo Foliar WA, ,75-1,125 7 Max 2 tratt./anno Batteriosi Rame Flowbrix, Zolfo Microsulf WG Bacillus thuringensis kurstaki Rapax, Fosmet Spada WDG, ,2 14 Cydia Etofenprox Trebon up, 50 7 Clorantraniprole Coragen ,3 14 Max 2 tratt./anno Thiacloprid Calypso Spinosad Laser, ,3-0,45 7 Max 3 tratt./anno Emamectina benzoato Affirm Max 3 tratt./anno Eulia Fosmet Vedi sopra Thiamethoxam Actara Clofentezine Acarispop, Ragno rosso Olio minerale Biolid E, Etoxazole Borneo ,3-0,5 45 Pyridaben Nexter, Acetamiprid Vedi sopra Max 2 tratt./anno Minatrice Azadiractina Oikos, ,5 3 Fosmet Vedi sopra Imidacloprid Vedi sopra Max 1 tratt./anno Tentredine del susino Imidacloprid Vedi sopra Tignola Bacillus thuringensis Vari Varie Tortricidi defoglia tori Bacillus thuringensis Vari Varie e ricamatori Beuveria Bassiana Naturalis 120 Azadiractina Vari Varie Tripidi Olio minerale Biolid E, Fosmet Vedi sopra Spinodad Laser, ,3-0,45 7 Max 3 tratt./anno Optoptere, Orgya, Falene, Bacillus thuringensis Vari Varie

18 18 17 aprile 2015 IASMA Notizie FASE FENOLOGICA AVVERSITÀ PRINCIPI ATTIVI FORMULATO COMMERCIALE Pre-raccolta Diserbanti Botrite, mal bianco Monilia dei frutti DOSE A ETTOLITRO (g-ml/hl) CARENZA (gg) NOTE Tebuconazolo Folicur WG, Max 2 tratt./anno Fenexamide Teldor ,5 3 Max 4 tratt./anno Fludioxonil + Max 2 tratt./anno in Switch 60 0, Ciprodinil pre-raccolta DOSE A ETTARO (l-kg/ha) 0,75-1,125 Fenbuconazolo Indar 5 EW, Fenexamide Vedi sopra Tebuconazolo + Trifloxystrobin Flint max 20 0,3 14 Pyraclostrobin + Bellis drupacee Boscalid 75 0,75 14 Ciproconazolo Caddy 12,5 7 Ciprodinil Chorus ,75 7 Fenexamide Teldor ,50 3 Max 4 tratt./anno Mycobutanil Thiocur forte, 0,125-0,150 7 Boscalid Cantus 40 0,4 14 Max 3 interventi Glifosate Vari Varie Oxadiazion Ronstar FL 6,5 Oxifluorfen Vari Varie Carfentraszone etile Spotlight plus 1 Glufosinate ammonio Basta ,5 12,5 14 Rodenticidi Bromadiolone Agrirat,

19 IASMA Notizie 17 aprile ACTINIDIA I principi attivi autorizzati su actinidia sono limitati a quelli riportati nella seguente tabella. Si ricorda che è consentito l utilizzo di tutte le sostanze autorizzate in agricoltura biologica su actinidia. FASE FENOLOGICA AVVERSITÀ PRINCIPI ATTIVI UTILIZZABILI Periodo invernale, gemme rigonfie Postfioritura Primavera estate Diserbanti FORMULATO COMMERCIALE DOSE A ETTOLITRO (g-ml/hl) DOSE A ETTARO (l-kg/ha) CARENZA (gg) Alternaria, batteriosi, maculatura batterica, marciume del colletto Rame Vari Varie Cocciniglia Olio minerale Chemol, Cocciniglia Buprofezin Applaud Plus Fitoftora Idrossido di rame Cuprossil idro 25 WP Gestione vigore Forclorfenuron Sitofex 1,3 50 Afidi, cicaline, minatori Azadiractina Oikos, ,5 3 fogliari, tripidi Marciume del colletto Rame Vari 20 Botrite Iprodione Rovral Alternaria Iprodione Rovral 150 1,5 15 Trebon star, Etofenprox Metcalfa Buprofezin Applaud Plus Mosca della Trebon star, Etofenprox frutta Regolatore di crescita Forchlorfenuron Sitofex 0,4-1,3 50 Eulia, Tignola Bacillus thuringensis Vari 3 Rodenticidi Bromadiolone Agrirat, Fitoftora Metalaxil M Ridomil gold 1-2 ml/m 2 Glifosate Vari Varie Glufosinate ammonio Basta ,5 12,5 14 NOTE Limitare i trattamenti al periodo invernale o caduta foglie

20

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Linee tecniche di DIFESA INTEGRATA per l anno 2015 NORME GENERALI Le Linee Tecniche di difesa integrata predisposte dalla Provincia Autonoma di Trento e approvato dal Gruppo

Dettagli

Provincia Autonoma di Trento DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA

Provincia Autonoma di Trento DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA Provincia Autonoma di Trento DISCIPLINARE DI PRODUZIONE INTEGRATA DIFESA MELO 2015 FUNGICIDI AVVERSITÀ CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI NOTE E LIMITAZIONI D USO Ticchiolatura (Venturia inaequalis)

Dettagli

LINEE GUIDA SUSINO E ACTINIDIA 2011

LINEE GUIDA SUSINO E ACTINIDIA 2011 Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige 1 n. n. 24 - Anno X - Taxe payée/tassa riscossa - TN-CPO - Direttore responsabile:

Dettagli

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi

Allegato I. Parte A Obiettivi formativi Allegato I Parte A Obiettivi formativi Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012, si riportano di seguito i contenuti comuni degli specifici corsi

Dettagli

MELO DIFESA 2018 D INTERVENTO

MELO DIFESA 2018 D INTERVENTO MELO DIFESA 2018 AVVERSITA CRITTOGAME Ticchiolatura (Venturia inaequalis) CRITERI D INTERVENTO Interventi chimici: cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno fisso o allungato

Dettagli

Allegato parte integrante MISURE PER L'IMPIEGO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE O DA GRUPPI VULNERABILI

Allegato parte integrante MISURE PER L'IMPIEGO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE O DA GRUPPI VULNERABILI Allegato parte integrante MISURE PER L'IMPIEGO SOSTENIBILE DEI PRODOTTI FITOSANITARI NELLE AREE FREQUENTATE DALLA POPOLAZIONE O DA GRUPPI VULNERABILI Articolo 1 Principi e quadro normativo di riferimento

Dettagli

Controllo Integrato delle infestanti dell'actinidia. INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Indipendentemente dal

Controllo Integrato delle infestanti dell'actinidia. INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Indipendentemente dal INFESTANTI CRITERI DI INTERVENTO SOSTANZE ATTIVE % S.a. DOSE l/ha ANNO Graminacee e Interventi chimici: Glifosate 30.40 9 l/ha Consigliabili le applicazioni nel periodo autunnale. L'uso di diserbanti può

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Linee tecniche di DIFESA INTEGRATA per l anno 2015 NORME GENERALI Le Linee Tecniche di difesa integrata predisposte dalla Provincia Autonoma di Trento e approvato dal Gruppo

Dettagli

Gestione integrata degli insetti nocivi della FRAGOLA: tripide e moscerino dei piccoli frutti. Aggiornamenti tecnici e normativi

Gestione integrata degli insetti nocivi della FRAGOLA: tripide e moscerino dei piccoli frutti. Aggiornamenti tecnici e normativi Gestione integrata degli insetti nocivi della FRAGOLA: tripide e moscerino dei piccoli frutti. Aggiornamenti tecnici e normativi SOSTENIBILITA FORMAZIONE PROFESSIONALE PAN 26 novembre 2015 gli utilizzatori

Dettagli

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari

PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari PROGRAMMA Formazione e aggiornamento degli utilizzatori professionali e dei consulenti fitosanitari Tenuto conto dei contenuti formativi riportati nel PAN, nell Allegato I del decreto legislativo n. 150/2012,

Dettagli

INCONTRO TECNICO FRUTTICOLO

INCONTRO TECNICO FRUTTICOLO 1 INCONTRO TECNICO FRUTTICOLO Manta 10 dicembre 2013 Giacomo Michelatti Settore Fitosanitario Regionale 2 NORME TECNICHE DI PRODUZIONE INTEGRATA Aggiornamento 2014 3 Aggiornamenti difesa frutta Coltura

Dettagli

DIFESA INTEGRATA DEL MELO Malus domestica

DIFESA INTEGRATA DEL MELO Malus domestica AVVERSITA CRITTOGAME Ticchiolatura Venturia inaequalis Mal bianco Oidium farinosum Cancri e disseccamenti rameali Nectria galligena ecc. Marciume lenticellare Gleosporium album Marciume del colletto Phytophthora

Dettagli

Bollettino di Difesa Integrata obbligatoria

Bollettino di Difesa Integrata obbligatoria del 24-06-2015 Provincia di BOLOGNA Bollettino di Integrata obbligatoria PREVISIONI DEL TEMPO (24/06/15) Un vasto promontorio anticiclonico, in espansione sull europa occidentale manterrà sulla nostra

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Attivatore delle autodifese della pianta per la lotta contro il cancro batterico dell actinidia (PSA)

Attivatore delle autodifese della pianta per la lotta contro il cancro batterico dell actinidia (PSA) BION 50 WG Attivatore delle autodifese della pianta per la lotta contro il cancro batterico dell actinidia (PSA) BION 50 WG ha ottenuto la registrazione di emergenza fitosanitaria ai sensi dell art. 53,

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE ROSMARINO DA PRODUZIONE INTEGRATA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia e

Dettagli

REGISTRO AZIENDALE DELLE OPERAZIONI COLTURALI

REGISTRO AZIENDALE DELLE OPERAZIONI COLTURALI Allegato 1 del Decreto n. 1204/DecA/40 del 28.06.2011 MISURA 214 AZIONE 6 - PRODUZIONE INTEGRATA REGISTRO AZIENDALE DELLE OPERAZIONI COLTURALI Registro n. Scheda A n. DATI ANAGRAFICI RELATIVI ALL AZIENDA

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE INTEGRATA. Edizione 2012 MELO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE INTEGRATA. Edizione 2012 MELO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO DISCIPLINARE PER LA PRODUZIONE INTEGRATA Edizione 2012 MELO Documento Tecnico elaborato da Apot con la collaborazione del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione

Dettagli

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni

Codice Ambientale. Scopo e campo di applicazione. Definizioni Codice Ambientale Scopo e campo di applicazione Il presente documento, regola le norme che il personale della Società Nava deve rispettare nell esecuzione dei servizi di pulizia in merito alle modalità

Dettagli

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA

IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA IMPORTANZA DEL MONITORAGGIO DELLE COLTURE NELLA DIFESA INTEGRATA E I NUOVI ORIENTAMENTI DELLA NORMATIVA EUROPEA Dott.ssa Flavia Grazia Tropiano SeSIRCA Regione Campania Caserta 24 novembre 2011 La difesa

Dettagli

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari La direttiva sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Il nuovo contesto IL PIANO D AZIONE NAZIONALE PER L USO SOSTENIBILE Le indicazioni per i trattamenti nelle aree sportive e frequentate dalla

Dettagli

Relatore: per.agr. Roberto Nataloni Dlgs 150/2012 Art. 1 Oggetto Il presente decreto definisce le misure per un uso sostenibile dei pesticidi, che sono prodotti fitosanitari come definiti all articolo

Dettagli

DIFESA INTEGRATA MELO

DIFESA INTEGRATA MELO CRITTOGAME Prodotti rameici 6 Kg* * In un anno al massimo 6 kg di s.a./ha Bicarbonato di K 5 Ticchiolatura Interventi chimici: Polisolfuro di Ca (Venturia inaequalis) Cadenzare i trattamenti a turno biologico,

Dettagli

IASMA Notizie DIFESA DA TICCHIOLATURA, OIDIO E AFIDI IN PRE E POST FIORITURA TICCHIOLATURA FRUTTICOLTURA

IASMA Notizie DIFESA DA TICCHIOLATURA, OIDIO E AFIDI IN PRE E POST FIORITURA TICCHIOLATURA FRUTTICOLTURA IASMA Notizie FRUTTICOLTURA Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige n. 4 IASMA Notizie - n. 14 - Anno VIII - Taxe

Dettagli

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA

Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA REPUBBLICA ITALIANA Regione Siciliana ASSESSORATO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA, DELLO SVILUPPO RURALE E DELLA PESCA MEDITERRANEA DIPARTIMENTO REGIONALE DELL'AGRICOLTURA SERVIZIO 5 FITOSANITARIO REGIONALE

Dettagli

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO

PROCEDURA GESTIONE APPROVVIGIONAMENTO E FORNITORI 02 30/09/2006 SOMMARIO Pagina 1 di 6 SOMMARIO 1 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...2 2 RESPONSABILITÀ...2 3 FLOW PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO...3 4 ORDINI DI ACQUISTO...4 5 CONTROLLI AL RICEVIMENTO...5 6 SELEZIONE E QUALIFICA

Dettagli

DIFESA INTEGRATA DEL PERO - Pyrus communis

DIFESA INTEGRATA DEL PERO - Pyrus communis AVVERSITA CRITTOGAME Ticchiolatura Venturia pirina Maculatura bruna Stemphylium vesicarium DIFESA INTEGRATA DEL PERO - Pyrus communis CRITERI D INTERVENTO - prestare attenzione dalla ripresa vegetativa

Dettagli

PRODUZIONE PRIMARIA E SISTEMA COMPLESSO

PRODUZIONE PRIMARIA E SISTEMA COMPLESSO L esperienza della Regione Lombardia e il progetto vite Eugenio Ariano Laboratorio Regionale di Approfondimento Prevenzione in agricoltura Milano, 31 gennaio 2014 Clinica del Lavoro Luigi Devoto La valutazione

Dettagli

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012).

FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). FORMAZIONE E PRESCRIZIONI PER GLI UTILIZZATORI, I DISTRIBUTORI E I CONSULENTI (ARTICOLI 7, 8, 9 E 10 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 150/2012). INTRODUZIONE In Italia il sistema di formazione, di base e di

Dettagli

L attuazione del PAN nel razionalizzare l applicazione dei prodotti fitosanitari. Piacenza 22 novembre 2013

L attuazione del PAN nel razionalizzare l applicazione dei prodotti fitosanitari. Piacenza 22 novembre 2013 L attuazione del PAN nel razionalizzare l applicazione dei prodotti fitosanitari Piacenza 22 novembre 2013 Obiettivo La 128/2009/CE istituisce un quadro per realizzare un uso sostenibile dei PF per: assicurare

Dettagli

Tripidi, afidi, aleurodidi, dorifora, nottue, tignole Azadirachta indica (albero del Neem)

Tripidi, afidi, aleurodidi, dorifora, nottue, tignole Azadirachta indica (albero del Neem) ALLEGATO II B. ANTIPARASSITARI 1. Prodotti fitosanitari Condizione generali applicabili per tutti i prodotti composti o contenenti le sostanze attive appresso indicate: - impiego in conformità ai requisiti

Dettagli

Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 che istituisce un

Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 che istituisce un Direttiva 2009/128/CE del 21 ottobre 2009 che istituisce un quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi. La direttiva assegna agli Stati Membri il compito di garantire

Dettagli

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ CILIEGIO Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti Norme Tecniche di Coltura. SCELTA DELL AMBIENTE DI COLTIVAZIONE E VOCAZIONALITÀ

Dettagli

programmi di difesa: pero

programmi di difesa: pero Il pero Stadi fenologici secondo Fleckinger A Gemma d inverno B Gemma gonfia C Apertura gemme D Comparsa mazzetti D1 Comparsa mazzetti E Mazzetti divaricati F Fiorirtura G Caduta petali H Allegagione J

Dettagli

NORME GENERALI. Premessa. Norme comuni di coltura

NORME GENERALI. Premessa. Norme comuni di coltura LINEE TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA per l anno 2010 NORME GENERALI Premessa Le Linee Tecniche di difesa integrata predisposte dalla Provincia Autonoma di Trento e approvato dal Gruppo Difesa Integrata

Dettagli

IASMA Notizie. Cocciniglie. Corineo e batteriosi ORTOFLOROFRUTTICOLTURA

IASMA Notizie. Cocciniglie. Corineo e batteriosi ORTOFLOROFRUTTICOLTURA IASMA Notizie ORTOFLOROFRUTTICOLTURA Notiziario tecnico del Centro Trasferimento Tecnologico della Fondazione Edmund Mach - Istituto Agrario di S. Michele all Adige n. 8 IASMA Notizie - n. 21 - Anno VIII

Dettagli

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.

PO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A. INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE

Dettagli

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 17 DEL 29.07.2015

BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 17 DEL 29.07.2015 BOLLETTINO DI PRODUZIONE BIOLOGICA ED INTEGRATA N 17 DEL 29.07.2015 Le informazioni di seguito riportate fanno riferimento alle disposizioni relative ai Regolamenti CE sull Agricoltura Biologica n 834/2007

Dettagli

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone

Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone pag. 1 Marchio dei prodotti agroalimentari del Parco di Montevecchia e della Valle del Curone DISCIPLINARE DI PRODUZIONE PRODUZIONI ORTICOLE DA PRODUZIONE BIOLOGICA Premessa Il Parco Regionale di Montevecchia

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

NORME GENERALI. Premessa. Norme comuni di coltura

NORME GENERALI. Premessa. Norme comuni di coltura LINEE TECNICHE DI DIFESA INTEGRATA per l anno 2009 Premessa NORME GENERALI Le Linee Tecniche di difesa integrata predisposte dalla Provincia Autonoma di Trento e approvato dal Gruppo Difesa Integrata

Dettagli

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale)

CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) CEREALI (autunno-vernini) (frumento duro, frumento tenero, orzo, avena, farro e triticale) Le indicazioni contenute nelle Norme Generali devono essere considerate preliminarmente alla lettura delle presenti

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde

Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde Applicazione del PAN in Emilia Romagna Linee guida e protocollo tecnico per la protezione del verde Nicoletta Vai Servizio Fitosanitario Regione Emilia-Romagna Massimo Bariselli e Nicoletta Vai Servizio

Dettagli

REGIONE LAZIO. BANDO PUBBLICO MISURA 10 Pagamenti Agro-climatico-ambientali

REGIONE LAZIO. BANDO PUBBLICO MISURA 10 Pagamenti Agro-climatico-ambientali REGIONE LAZIO ASSESSORATO AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA DIREZIONE REGIONALE AGRICOLTURA E SVILUPPO RURALE, CACCIA E PESCA (In attuazione del Regolamento (UE) N. 1305/2013) BANDO PUBBLICO

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli

La protezione del melo

La protezione del melo La protezione del melo 7 Lepidotteri, acari ed eriofidi del melo Insetticida-larvicida specifico per il controllo dei lepidotteri di frutta, vite e orticole AFFIRM, a base di emamectina benzoato, è un

Dettagli

PERO DIFESA n massimo interventi per gruppo di s.a. n massimo interventi per s.a.

PERO DIFESA n massimo interventi per gruppo di s.a. n massimo interventi per s.a. PERO DIFESA 2018 n massimo interventi per s.a. AVVERSITA CRITERI D INTERVENTO S.A. E AUSILIARI Ticchiolatura Prodotti rameici 6 Kg/ha/anno (Venturia pirina) Zolfo Interventi chimici: Bicarbonato di K 5

Dettagli

Rapporto ambientale Anno 2012

Rapporto ambientale Anno 2012 Rapporto ambientale Anno 2012 Pagina 1 di 11 1 ANNO 2012 Nell anno 2005 la SITI TARGHE srl ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008 e

Dettagli

Indicazioni Scadenzari Obblighi Suggerimenti Patentini Formazione

Indicazioni Scadenzari Obblighi Suggerimenti Patentini Formazione C.e.c.a.t. Centro per l educazione, la cooperazione e l assistenza tecnica Piazza Europa Unita, 26 - Castelfranco Veneto (TV) Indicazioni Scadenzari Obblighi Suggerimenti Patentini Formazione A- Prodotti

Dettagli

Oidio e black rot. Linea di protezione Syngenta

Oidio e black rot. Linea di protezione Syngenta Oidio e black rot Linea di protezione Syngenta Il fungicida di ultima generazione contro l oidio Cidely è il nuovo antioidico di Syngenta dotato di caratteristiche uniche e innovative che lo rendono uno

Dettagli

PROGRAMMA FORMATIVO CORSI BASE E DI AGGIORNAMENTO PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI E CONSULENTI DEI PRODOTTI FITOSANITARI

PROGRAMMA FORMATIVO CORSI BASE E DI AGGIORNAMENTO PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI E CONSULENTI DEI PRODOTTI FITOSANITARI PROGRAMMA FORMATIVO CORSI BASE E DI AGGIORNAMENTO PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI E CONSULENTI DEI PRODOTTI FITOSANITARI (COME STABILITO DALL ARTICOLO 6 DEL D.LGS 14/08/2012, N. 150 RECANTE: ATTUAZIONE

Dettagli

Pensato per chi fa agricoltura sostenibile

Pensato per chi fa agricoltura sostenibile Pensato per chi fa agricoltura sostenibile 1 2 Scopri cosa c è di più in Fitogest Vai su www.fitogest.com/piu 3 Acquista Fitogest+ Cos è Fitogest+ integra le funzionalità del portale www.fitogest.com con

Dettagli

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52

Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Estratto dal settimanale Terra e Vita n. 16/2004, pagg. 51-52 Ve.Pro.L.G. Esempio d applicazione del software, nell assistenza tecnica per ottimizzare l impiego di acqua e di energia negli impianti di

Dettagli

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni

Dettagli

IL CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI

IL CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI Direzione Regionale Agricoltura e Sviluppo Rurale, Caccia e Pesca Servizio Fitosanitario Regionale IL CONTROLLO FUNZIONALE DELLE MACCHINE IRRORATRICI La legge prevede che le macchine per la distribuzione

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PRESENTAZIONE PAN

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PRESENTAZIONE PAN Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari PRESENTAZIONE PAN QUADRO NORMATIVO DIRETTIVA 2009/128/CE Quadro per l azione comunitaria ai fini dell utilizzo sostenibile dei pesticidi Direttiva

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Metodi di controllo di Cydalima perspectalis (Walker)

Metodi di controllo di Cydalima perspectalis (Walker) Metodi di controllo di Cydalima perspectalis (Walker) Dott. For. Daniele Benassai Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali di Firenze Giovedì 2 ottobre e Mercoledì 12 novembre 2014 Palazzo Vecchio

Dettagli

programmi di difesa: albicocco

programmi di difesa: albicocco programmi di difesa: albicocco L albicocco Stadi fenologici A Gemma d inverno B Gemma gonfia C Calice visibile D Corolla visibile E Stami visibili F Fioritura G Caduta petali H Allegagione I Frutto giovane

Dettagli

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi

Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Schema funzionale del sistema di valutazione del rischio nei depositi frigoriferi Identificazione pericoli Figure professionali Ambienti Valutazione di esposizione dei rischi Altri rischi antiparassitari

Dettagli

La forma della trappola (Fig. 1) riveste un ruolo fondamentale per il suo corretto funzionamento.

La forma della trappola (Fig. 1) riveste un ruolo fondamentale per il suo corretto funzionamento. Monitoraggio difesa: tecniche dei di principali campionamento fitofagi La riduzione progressiva di fitofarmaci autorizzati unitamente al loro sempre più specifico meccanismo di azione rende essenziale

Dettagli

Esposizione ad agenti biologici

Esposizione ad agenti biologici Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...

«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

Gli strumenti a supporto delle decisioni nella difesa dalla mosca delle olive in Toscana

Gli strumenti a supporto delle decisioni nella difesa dalla mosca delle olive in Toscana Gli strumenti a supporto delle decisioni nella difesa dalla mosca delle olive in Toscana Massimo Ricciolini Regione Toscana - Servizio Fitosanitario Regionale 1 La conoscenza di un territorio e di come

Dettagli

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013.

Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Nota 9 maggio 2014, n. 3266 Domanda di riduzione del tasso medio di tariffa ai sensi dell art. 20 MAT e domanda di riduzione del premio ai sensi della Legge 147/2013. Modulo di domanda Come noto (NOTA

Dettagli

Sommario. Il registro riporta:

Sommario. Il registro riporta: Gli acquirenti e gli utilizzatori di prodotti fitosanitari hanno l obbligo della tenuta del Registro dei trattamenti nel quale vengono annotati tutti i trattamenti con i relativi dati caratteristici. Il

Dettagli

CORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI

CORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI CORSI DI FORMAZIONE PER UTILIZZATORI PROFESSIONALI, DISTRIBUTORI E CONSULENTI DI VENDITA DI PRODOTTI FITOSANITARI I corsi di formazioni sono suddivisi in Unità formative di 4 ore ciascuna e si distinguono

Dettagli

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS

Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA

PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA Assessorato all Agricoltura e alle Attività Produttive PIANO REGIONALE DI CONSULENZA ALLA IRRIGAZIONE PER UN USO CONSAPEVOLE DELL ACQUA IN AGRICOLTURA IL FATTORE ACQUA è per l agricoltura un fattore determinante

Dettagli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli

ARPA FVG. Gestione dei rifiuti agricoli ARPA FVG Gestione dei rifiuti agricoli SOC Dipartimento Provinciale di Pordenone ARPA FVG Palmanova - Italy dott. Elena Della Donna Deposito temporaneo Sommario: Raccolta e smaltimento dei contenitori

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Riferimenti normativi

Riferimenti normativi CRITERI E MODALITÀ PER IL RIMBORSO DELLE SPESE DIRETTAMENTE SOSTENUTE DALLE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI REGOLAMENTATI DA CONVENZIONE I Progetti possono essere integrativi

Dettagli

Strumenti della nuova PAC per l attuazione del Piano nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari

Strumenti della nuova PAC per l attuazione del Piano nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Strumenti della nuova PAC per l attuazione del Piano nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Dr. Giuseppe CACOPARDI MIPAAF Direzione Generale Sviluppo Rurale PRIORITÀ DELL UNIONE IN MATERIA

Dettagli

Decreto di attuazione della direttiva 128/2009

Decreto di attuazione della direttiva 128/2009 Gli inoculi di funghi micorrizici e la loro importanza per una agricoltura sostenibile Decreto di attuazione della direttiva 128/2009 Giovedì 31 Ottobre 2013 Rosarno (RC) Laura Critelli ARSAC Calabria

Dettagli

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.

Dettagli

Misure per la tutela dell ambiente e degli ecosistemi

Misure per la tutela dell ambiente e degli ecosistemi Misure per la tutela dell ambiente e degli ecosistemi Carlo Zaghi Dirigente Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Direzione Generale per le Valutazioni e le Autorizzazioni Ambientali

Dettagli

DELIBERA. Art. 1. Requisiti di Accreditamento

DELIBERA. Art. 1. Requisiti di Accreditamento DELIBERA n. 13/13 del 31 luglio 2013 Regolamento per l accreditamento degli Organismi di Certificazione della Norma Tecnica denominata Codice di Pratica di cui alla delibera del Comitato Centrale per l

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. N. 7103 del 31 marzo 2015 Avviso pubblico Presentazione di manifestazioni di interesse per l accesso ai benefici del Programma nazionale di sviluppo rurale 2014-2020, Misura 17 - Gestione dei Rischi,

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

Filippo Urbinati; Bruno Busin; Paolo Borsa. 1 Public Document

Filippo Urbinati; Bruno Busin; Paolo Borsa. 1 Public Document Filippo Urbinati; Bruno Busin; Paolo Borsa 1 Public Document Syngenta: unico gruppo interamente dedicato all Agricoltura Syngenta è uno dei principali attori dell'agro-industria mondiale, impegnata nello

Dettagli

Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari

Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Lo Stoccaggio dei Prodotti Fitosanitari Dal 01/01/15, come previsto dal Piano di Azione Nazionale sull uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, diventeranno obbligatorie le norme relative al Deposito

Dettagli

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA I SISTEMI DI GESTIONE DELLA SICUREZZA ing. Davide Musiani Modena- Mercoledì 8 Ottobre 2008 L art. 30 del D.Lgs 81/08 suggerisce due modelli organizzativi e di controllo considerati idonei ad avere efficacia

Dettagli

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO

1. DISTRIBUZIONE Direzione, RSPP, RLS, preposti 2. SCOPO Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA Sede legale in Cuneo, Corso Nizza 9 acquedotto.langhe@acquambiente.it www.acquambiente.it SGSL Procedura Monitoraggio salute e del 16/09/09 1. DISTRIBUZIONE, RSPP,

Dettagli

AMBIENTE E AGRICOLTURA

AMBIENTE E AGRICOLTURA Comunicazione Energia Ambiente Il Tuo spazio dedicato all Ambiente Incontro formativo AMBIENTE E AGRICOLTURA Proposte per una corretta gestione San Ginesio - 12 febbraio 2005 La corretta gestione dei rifiuti

Dettagli

Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011

Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011 Problemi applicativi riscontrati nel computo delle garanzie fideiussorie di cui alla DGR n. 1635 del 7 dicembre 2011 In vista della scadenza del 21 febbraio 2012 per la prestazione delle garanzie fideiussorie,

Dettagli

DIFESA INTEGRATA MELO

DIFESA INTEGRATA MELO CRITTOGAME Ticchiolatura Prodotti rameici 6 Kg* (*) In 1 anno al massimo 6 kg di s.a./ha (Venturia inaequalis) - cadenzare i trattamenti a turno biologico, oppure adottare un turno Zolfo fisso o allungato

Dettagli

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere. Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni

Dettagli

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 41 DEL 23 LUGLIO 2007

BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 41 DEL 23 LUGLIO 2007 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 15 giugno 2007 - Deliberazione N. 1006 - Area Generale di Coordinamento N. 11 - Sviluppo Attività Settore Primario - "Istituzione dell'albo delle strutture

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE

REGOLAMENTO PER IL COMITATO TECNICO DI CERTIFICAZIONE Pagina 1 di 5 Revisione Data Descrizione Redazione Approvazione Pagina 2 di 5 Indice 1 Scopo e campo di applicazione 2 Riferimenti normativi 3 Costituzione e funzionamento del Comitato di Certificazione

Dettagli

Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze

Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze ALLEGATO VI Indicazioni per la manipolazione e lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari e trattamento dei relativi imballaggi e delle rimanenze VI.1 - Stoccaggio dei prodotti fitosanitari Fatte salve le

Dettagli