Il ruolo sociale dell Orto Botanico di Tor Vergata: orto terapia e riabilitazione.
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1 Università di Roma Tor Vergata Il ruolo sociale dell Orto Botanico di Tor Vergata: orto terapia e riabilitazione. Roberto Braglia, Adalgisa Montoro, Enrico Luigi Redi, Letizia Zanella, Francesco Scuderi, Francesco Imperi, Antonella Canini
2 Planimetria Orto Botanico
3 Laboratorio per l ambiente: Piattaforma di comunicazione e di ricerca messa a disposizione degli studenti, dei ricercatori e della società civile rappresentata da aziende ed enti pubblici.
4 Caratteristiche e punti di forza: Posizione strategica Ampi spazi per la sperimentazione in campo Centro di conservazione del germoplasma
5 Linee di Ricerca: Conservazione del germoplasma di specie autoctone e di interesse agroalimentare Studio dei flussi di CO2 emessa e assorbita Fitorimedio Colture in vitro e micropropagazione Studi sulla produzione di biomasse da nuove varietà Orto terapia e riabilitazione Piante officinali e piante mellifere
6 Orto Botanico centro di conservazione del germoplasma
7 Centro di conservazione del germoplasma
8 Vivaio sperimentale
9 Giardino Biblico e Macchia mediterranea
10 Giardino Biblico Punica granatum Quercus ithaburensis Tamarix afilla Macchia mediterranea Olea europaea
11 Giardino della musica
12 Giardino della musica 2011 Salix babylonica Oggi
13 Bosco misto caducifoglio (circa 1000 piante e 4 ha)
14 Bosco misto caducifoglio Le quasi 1000 piante, messe a dimora, rappresentano le componenti principali dei consorzi boschivi del complesso dei Monti Volsini, Sabatini, Cimini, della regione della Tuscia Romana e quella dei Simbruini-Ernici. Per la scelta delle specie vegetali si è fatto riferimento ai lavori di fitosociologia della vegetazione boschiva italiana ed in particolare di quella del Lazio (schema sintassonomico). Schema sintassonomico Classe Ordine Sub-ordine Alleanza Tipo di vegetazione Querco- Fagetea Querco- Fagetalia Aceri obtusati- Fagenalia Mespilo- Carpinion betuli Boschi, collinari e planiziali, piuttosto mesofili, a dominanza di cerro e carpino bianco, a volte con Quercus petrea. Querco- Fagetea Querco- Fagetea Quercetalia humili-petraeae Quercetalia humili-petraeae Lathyro veneti- Carpinenalia betuli Lathyro veneti- Carpinenalia betuli Laburno- Ostryion Teucrio siculi- Quercion cerris Boschi semimesofili dell Appennino centrale. La fisionomia di questi boschi varia soprattutto in funzione del substrato, del contenuto di argille nel suolo e della sua porosità. Da condizioni di suolo ben drenato a suolo più argilloso, abbiamo, nell ordine: ostrieti, ostrio-cerrete e cerrete. E rappresentato soprattutto da cerrete, spesso con Q. petrea, più raramente da boschi a dominanza di farnetto, con cerro e altre specie arboree.
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16 Fascia vegetazionale a siepe (4000 piante e 2000 m)
17 Fascia vegetazionale a Siepe
18 Fascia vegetazionale a Siepe Specie Arboree La siepe, progettata a moduli climaticamente coerenti fra loro, ha classico aspetto a siepe di campagna, e ospita specie prostrate, arbustive e arboree. Specie Arbustive Quercus petraea, Quercus pubescens, Quercus cerris, Quercus ilex, Carpinus betulus, Ostrya carpinifolia, Ulmus minor, Acer campestre, Acer pseudoplatanus, Sorbus acuparia, Prunus avium, Fraxinus ornus; Crataegus monogyna, Prunus spinosa, Spartium junceum, Rosa Canina, Rosa gallica, Lonicera spp., Cistus salvifolius, Cistus incanus, Cistus monspeliensis, Syringa vulgaris, Buxus sempervirens, Laurus nobilis, Viburnum tinus, Arbutus unedo, Myrtus communis, Pistacia lentiscus, Cornus mas, Cornus sanguinea. Phillyrea angustifolia
19 Collezione di piante succulente Oltre 300 specie diverse provenienti da tutti gli ambienti in cui in natura sono diffuse La serra verrà allestita riproducendo il più possibile gli ambienti naturali. Semina di specie in allegato 1 CITES
20 COLLEZIONE DEL GENERE Quercus L. Le querce contribuiscono al benessere delle persone in tutto il mondo, fornendo servizi ecologici, economici e culturali essenziali. Gli alberi di quercia sono apprezzati per il loro uso come fonte di legname, coloranti e foraggio per gli animali. Sono di valore simbolico in molte culture e ampiamente piantati ornamentale. Quercus pontica K.Koch Quercus salicina Blume Quercus afares Pomel.
21 200 esemplari appartenenti a 150 Unità tassonomiche 13 specie Minacciate Globalmente (IUCN) 4 sezioni (Lepidobalanus, Erythrobalanu, Protobalanus, Cyclobalanopsis) rappresentative delle varie aree geografiche Copertura di circa 2 ha Quercus salicina Blume Quercus pontica K.Koch Quercus costaricensis Liebm. Quercus Quercus afares costaricensis Pomel Liebm
22 Contesto socio-economico territoriale Il VI Municipio è il più popoloso dei diciannove Municipi Romani Area di concentrazione di fattori di crisi. condizioni di disagio socio-economico, deficit culturale di base, frammentazione dei nuclei familiari, devianza e istituzionalizzazione dei minori, Rappresenta uno scenario di forte impegno da parte dell Amministrazione di Roma Capitale Creazione di un istema integrato di spazi/percorsi in grado di migliorare i livelli di vivibilità/mobilità dei residenti Riqualificazione del Parco di Via delle Rupicole Possibilità di sperimentare, nel percorso di realizzazione del parco, metodi di partecipazione della comunità locale e forme di gestione qualificanti dal punto di vista ambientale (il suo mantenimento, la sua vivibilità, la sua funzione estetica), e dal punto di vista sociale (promozione di impresa, di integrazione socio-lavorativa per fasce deboli della popolazione, di percorsi ludico-riabilitativi per i servizi socio-sanitari e culturali del territorio).
23 Disabilità e Territorio Le persone disabili assistite dai servizi per l'autonomia e l'integrazione della persona disabile (SAISH) con servizi domiciliari alla persona sono 4487 (di cui l 80% in assistenza diretta. Il 21,3% del totale degli utenti sono minori Particolarmente rilevante è l incremento dei disabili assistiti nelle scuole (+33,1% rispetto al 2003). Gli alunni disabili iscritti negli Istituti scolastici e assistiti dal servizio SAISH scuola (AEC) sono Sono almeno quattromila le famiglie che convivono con la disabilità (dalle otto alle diecimila persone). Fonti: Piano Regolatore Sociale del Municipio VIII ; Rendiconto Bilancio 2010 Roma Capitale
24 L Orto Botanico ed il Sociale L Orto botanico oltre a lavorare all interno del suo territorio svolge diverse attività in collaborazione con enti pubblici e privati. Con particolare attenzione al sociale l Orto Botanico ha avuto diversi progetti finanziati: nel contesto del progetto regionale IL Verde Sociale, I e III edizione, progetto finanziato dal comune di Roma per la realizzazione del Giardino Sensoriale al Parco delle Rupicole, progetto finanziato dalla regione Lazio Orto- terapia al parco sensoriale di Via delle Rupicole progetto da ASL Roma B I TEMPI DELL UOMO E DELLA NATURA
25 Giardino sensoriale, parco delle Rupicole
26 Giardino sensoriale, parco delle Rupicole
27 Realizzazione definitiva
28 Giardino giapponese
29 Percorsi
30 Aromaterapia
31 Giardino sensoriale, parco delle Rupicole Le attività del parco consistono nell incentivare, nel preparare e nell'affiancare il soggetto nella cura e nella gestione del verde, nella coltivazione di piante officinali, aromatiche, ecc. con l obiettivo di stimolare il senso di responsabilità e la socializzazione, sollecitare l attività motoria, migliorare il tono generale dell organismo e dell umore attraverso la stimolazione dei sensi del tatto, dell olfatto e della vista. Obiettivi dei percorsi del parco sono: l acquisizione di abilità, autonomia e competenze, la stimolazione allo sviluppo delle capacità d interazione e partecipazione, il recupero e la valorizzazione delle parti sane dell individuo. recupero delle autonomie individuali, avvii di percorsi individuali e collettivi di integrazione sociale e culturale del disabile, gli orti sociali sono luoghi importanti d integrazione, perché permettono alle persone con disagio di sviluppare e sperimentare le proprie abilità, seguendo i ritmi lenti della natura. Il Parco è luogo aperto d incontro e socializzazione,
32 Laboratorio di orticoltura Questa esperienza ha portato ad una notevole crescita personale dei partecipanti e allo sviluppo dello spirito di gruppo, in persone che oltre a vivere individualmente un problema di salute mentale, risiedono in un area periferica ad alto disagio sociale. L attività, di carattere risocializzante e riabilitativo, mira a un rafforzamento dell autostima e a un superamento dell isolamento sociale. Inoltre gli incontri a cadenza regolare, aiutano il gruppo a sviluppare un senso di responsabilità per il loro lavoro e grazie alla frequenza continua riescono a portare a termine gli obiettivi posti nel progetto di inizio anno.
33 Fasi finali della filiera produttiva: vendita al pubblico I lavori avviati nel corso dell anno sono stati pensati e affrontati per l autofinanziamento del laboratorio di giardinaggio. mercatino Natalizio in vista del quale gli utenti hanno confezionato centrotavola e decorazioni utilizzando le potature delle piante presenti all Orto Botanico. mostramercato dei Narcisi
34 Prospettive future Espansione orti sociali Costruire una filiera di prodotti a km 0 dedicata Utilizzare i partecipanti come formatori Collaborazioni con il PTV per la riabilitazione
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VIVAIO Specie arboree V 001 Fam. Aceracee Acero Campestre ACER CAMPESTRE * * * V 002 Fam. Aceracee Acero Italiano ACER OPALUS V 003 V 004 V 005 V 006 Fam. Aceracee Acero Minore ACERO MONSPESSULANUM Fam.
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