Rassegna Stampa del 03/10/ :15
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- Marcello Viviani
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1 SICT Rassegna Stampa del 03/10/ :15 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
2 INDICE UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 03/10/2007 La Repubblica LA PUGLIA PROTAGONISTA A MARMOMACC /10/2007 Il Resto del Carlino Utef, s'inaugura l'anno accademico 03/10/2007 Il Resto del Carlino Da Bush a Copernico: «Non abbiate paura di mettervi in gioco» 03/10/2007 Il Resto del Carlino UNIVERSITA ' Laurea honoris causa ad Antonio Finotti: domani la cerimonia 02/10/2007 Il Gazzettino Sono un medico ed ho una figlia... 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Fascino evoluzionista Roversi fa il pienone 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Fascino evoluzionista Roversi fa il pienone 03/10/2007 Corriere delle Alpi CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA 03/10/2007 Giornale di Brescia Le donne e la società al centro del congresso nazionale delle ostetriche 03/10/2007 Il Centro Sette università a confronto sull'area attorno al casello 03/10/2007 Il Mattino di Padova CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA 03/10/2007 La Nuova Ferrara Il programma del mese 03/10/2007 La Nuova Ferrara Il Premio Cento stampa lancia il dibattito in città 03/10/2007 La Nuova Ferrara Il tempio di S. Cristoforo
3 03/10/2007 La Nuova Ferrara Domani laurea Honoris causa conferita ad Antonio Finotti 03/10/2007 La Nuova Ferrara BREVI 03/10/2007 La Nuova Ferrara Le liste nei tre collegi ferraresi 03/10/2007 La Nuova Ferrara La ricerca per lo sviluppo A lezione dall'ambasciatore 03/10/2007 La Nuova Sardegna Contro gli ubriachi al volante c'è il naso spia: l'auto si blocca 03/10/2007 La Nuova Venezia CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA 03/10/2007 La Tribuna di Treviso CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA
4 AZIENDA OSPEDALIERA S.ANNA 03/10/2007 La Nuova Ferrara «Ospedale, la giunta fa demagogia» 03/10/2007 La Nuova Ferrara Prendersi cura degli anziani 03/10/2007 La Nuova Ferrara Ritardi su Cona, una buona notizia 03/10/2007 La Nuova Ferrara Il Consiglio della Nord Est riunito sul futuro dell' ospedale 03/10/2007 La Nuova Ferrara I tanti mediatori interculturali 03/10/2007 La Nuova Ferrara Cona, i ritardi gonfiano il debito 03/10/2007 La Nuova Ferrara Liberal e ambientalisti al fianco di Veltroni 03/10/2007 La Nuova Ferrara «Polo» di Cona senza vendite rischio debiti AZIENDA USL DI FERRARA 03/10/2007 Il Resto del Carlino Venerdì arriva il ministro Bindi 03/10/2007 La Nuova Ferrara BREVI AZIENDA USL FERRARA LOCALI 03/10/2007 Il Resto del Carlino Cuore matto, cardioradiologi a raduno per le tecnologie di ultima generazione 03/10/2007 Il Resto del Carlino «Tagli al Borselli, il sindaco è isolato» 03/10/2007 La Nuova Ferrara Tenta il suicidio, lo salvano i carabinieri
5 03/10/2007 La Nuova Ferrara Un dibattito sulla solidarietà 48
6 SCENARIO SANITA E SALUTE 03/10/2007 Corriere della Sera Pane, amore e sanità Campagna di Toscani per ospedali e Asl 03/10/2007 La Repubblica Mauriziano tutto sbagliato tutto da rifare 03/10/2007 La Repubblica La Croce Rossa invade il Consiglio "Siamo senza soldi, aiutateci" 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' Sì alla diagnosi pre-impianto 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' Rinnovi, la partita è aperta UNIVERSITA E RICERCA 03/10/2007 Il Sole 24 Ore Talenti, missione ritorno Est e Asia ci provano 03/10/2007 La Repubblica Un test sul rischio infarto 03/10/2007 Il Sole 24 Ore - CentroNord I sostegni pubblici non attivano la spesa in ricerca 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' «Biotecnologo... Dove lavora costui?» 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' Il gap di competitività affossa l'early stage 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' Italia Bio: botte piccola, belle performance 02/10/2007 Il Sole 24 Ore Sanita' Tra scarsità di capitali e belle speranze, quotazioni crescono
7 UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 21 articoli
8 03/10/2007 La Repubblica Pag. 47 ED. NAZIONALE LA PUGLIA PROTAGONISTA A MARMOMACC 2007 La Puglia, grazie all'impegno dell'assessorato regionale allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica, sarà protagonista assoluta della 42esima edizione di Marmomacc, fiera internazionale di marmi, pietre, design e tecnologie, che si terrà a Verona dal 4 al 7 ottobre. Oltre ad uno stand istituzionale di 64 mq ideato e realizzato secondo i nuovi dettami dell'exhibition design internazionale in modo da attirare l'attenzione del maggior numero di visitatori sull'ampia offerta di marmi e pietre pugliesi, la Regione Puglia promuove nell'ambito di quella che si può definire senza alcun dubbio una delle più importanti fiere internazionali dedicate al mondo dei materiali lapidei, un convegno intitolato "PUGLIA di PIETRE, territori, materiali, architetture" in programma il 4 ottobre dalle ore presso la Sala Vivaldi del Centro Congressi Europa della Fiera di Verona e una mostra, ugualmente intitolata, allestita nel padiglione 7B, che sarà inaugurata lo stesso giorno del convegno e aperta al pubblico per l'intero periodo della fiera. Il programma del convegno prevede il saluto ai partecipanti da parte di Mauro Albano, Brand Manager di Marmomacc - Veronafiere, di Dario Stefàno, Presidente IV Commissione Attività Produttive della Regione Puglia e gli interventi di Vincenzo Pavan, Curatore degli eventi culturali di MARMOMACC su "Pietre Mediterranee: sostenibilità e progetto", Alessandro Anselmi, Docente alla facoltà di Architettura dell'università degli Studi Roma Tre, su " Il concetto e la sua materia: il Cimitero di Parabita quarant'anni dopo la progettazione " e Alfonso Acocella, Docente alla facoltà di Architettura dell'università di Ferrara, su " Conoscenza e comunicazione per la promozione dell'architettura litica pugliese ". Coordinerà gli interventi Domenico Potenza, Docente alla facoltà di Architettura dell'università di Pescara. Concluderà Sandro Frisullo, Vice Presidente e Assessore allo Sviluppo Economico e Innovazione Tecnologica della Regione Puglia. Sempre il 4 ottobre, come anticipato, sarà inaugurata la mostra a cura di Domenico Potenza che sarà allestita nel padiglione 7B e che, attraverso circa sessanta pannelli ed un plastico, riproporrà opere di architettura pugliese realizzate negli ultimi anni maggiormente significative dell'espressione del rapporto tra tradizione storica ed innovazione contemporanea, rappresentando i diversi territori con le peculiarità dei propri materiali, delle proprie lavorazioni e dei nuovi prodotti. Completeranno la mostra un video che accompagnerà i pannelli espositivi e un catalogo edito da Claudio Grenzi Editore che raccoglierà tutti i materiali della mostra fornendo un supporto per l'approfondimento di aspetti specifici di ognuna delle opere in esposizione. Nel 2006, l'insieme delle imprese attive nel settore lapideo in Puglia ha esportato materiale lapideo per un totale di circa 15 milioni di euro, confermando la tendenza positiva in atto negli ultimi anni e portando a segno un incremento del valore delle vendite all'estero pari al 9% rispetto all'anno precedente. Sebbene il peso delle esportazioni del settore lapideo in Puglia risulti ancora modesto rispetto alle dinamiche del settore a livello nazionale, pari al 4,8% delle esportazioni nazionali nello stesso settore, i produttori pugliesi confermano il proprio primato nel Mezzogiorno con una quota dei relativi esportativi pari al 66%. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 8
9 03/10/2007 Il Resto del Carlino Pag. XXI FERRARA Utef, s'inaugura l'anno accademico RIPARTE L'UTEF (università per l'educazione permanente città di Ferrara). La cerimonia di apertura si terrà il 10 ottobre, alle 15,30, nell'aula magna della biblioteca Muratori di Palazzo Bellini. Luigi Costato, ordinario di diritto dell'unone Europea introdurrà il nuovo anno accademico sul tema 'Ferrara : il sogno infranto della navigazione sul Po - Il taglio di Porto Viro'. Le lezioni si terranno tutti i mercoledì, a partire dal 17 ottobre (ore 15,30-17,30), con la prima lezione affidata a Carlo Alberto Campi, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'università di Ferrara, che tratterà il tema 'Dalle guerre per il petrolio ai conflitti per l'acqua'. Per la partecipazione ai corsi non è richiesto alcun titolo di studio, ma è necessario essere iscritti. Info: tel l.b. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 9
10 03/10/2007 Il Resto del Carlino Pag. IX FERRARA Da Bush a Copernico: «Non abbiate paura di mettervi in gioco» LA VISITA L'AMBASCIATORE USA RONALD SPOGLI IERI IN CITTA': 'LEZIONE' A ECONOMIA, INCONTRI IN COMUNE E PROVINCIA UN AMERICANO a Ferrara. Non uno statunitense qualsiasi, bensì l'ambasciatore in Italia Ronald Spogli, che ieri ha trascorso un'intera giornata in città. Dopo l'accoglienza a palazzo Municipale da parte del sindaco Gaetano Sateriale, il diplomatico è stato protagonista della Lezione Copernicana nell'aula magna di Economia. «Non abbiate paura di sfidare il sistema, prendetevi rischi», ha detto Spogli rivolto agli studenti nel corso del suo discorso. Tutto dedicato ai rapporti stretti che devono intercorrere, «una collaborazione naturale» ha detto esplicitamente, tra università e industria. Sui modelli dell'ateneo di Stanford e della Silicon Valley californiana, più volte citati. Spogli ha illustrato ai presenti il programma 'Partnership for growth' che si propone di stimolare l'imprenditorialità e gli investimenti statunitensi in Italia: «Ferrara può avere un ruolo rilevante sia nel campo dell'alta tecnologia e nel biomedicale che nella valorizzazione del patrimonio culturale». «Prendo sul serio la sua proposta - ha affermato il rettore Patrizio Bianchi, cui si deve la visita in città di Spogli -, siamo già nelle condizioni di attrarre investimenti, e mettere in campo i primi esperimenti». Nel pomeriggio, dopo l'incontro con il presidente della Provincia Pier Giorgio Dall'Acqua, l'ambasciatore ha fatto visita al centro Spin-off del polo tecnologico di via Saragat. Fabio Terminali UNIVERSITA' Invito ai giovani ed al rettore Bianchi a proporre idee di collaborazione UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 10
11 03/10/2007 Il Resto del Carlino Pag. VII FERRARA UNIVERSITA ' Laurea honoris causa ad Antonio Finotti: domani la cerimonia Nella solenne cornice dell'aula magna dell'università, domani alle 11.30, si terrà la cerimonia di conferimento della laurea honoris causa in Giurisprudenza ad Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo. Dopo il saluto del rettore Patrizio Bianchi, la presentazione del laureato da parte del Professore Gian Guido Balandi e la lettura della motivazione da parte del Preside della facoltà, il professore Baldassare Pastore, Antonio Finotti terrà la lectio doctoralis dal titolo 'Innovazione sociale e capacità di networking: il ruolo delle fondazioni di origine bancaria in Italia'. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 11
12 02/10/2007 Il Gazzettino Pag. 12 ED. NAZIONALE Sono un medico ed ho una figlia... Sono un medico ed ho una figlia che, questo anno, è riuscita a fare ed a superare il test di ammissione a Medicina. Perché questa premessa e perché sottolineo la parola fare? Cominciamo da questo: mia figlia, maturità classica conseguita lo scorso anno a Padova, decide di fare il test di ammissione a Medicina e, come tutti, fa un certo numero di pre-iscrizioni in facoltà di alcune città. Nel fare le pre-iscrizioni considera, come molti, alcune variabili come per esempio il rapporto iscritti al test\\numero di posti disponibili, migliore\\peggiore punteggio. Inoltre passa l'estate dopo la maturità a prepararsi con serietà e partecipa ai corsi alfa test. Le pre-iscrizioni, come risaputo, hanno anche un costo, in diritti di segreteria, variabile da università ad università. Fatte le proprie valutazioni, mia figlia decide di sostenere la prova di ammissione a Ferrara ma il giorno fatidico non viene ammessa perché ha pagato oltre il termine stabilito dal bando i diritti di segreteria che, per inciso,erano il doppio rispetto ad altre università e che, la procedura informatica adottata dall'università, ha accettato nonostante fossero scaduti i termini. In altre università non funzionava in questo modo. Dopo consultazione con il mio avvocato abbiamo deciso di fare ricorso al Tar di Bologna. Il Tar,oltre a darci ragione nel merito (e il merito è che in un bando non si possono mettere delle clausole così stupide - consentitemi il termine - e che come risultato hanno comportato per mia figlia la perdita di un anno di studio o peggio di lavoro futuro) aveva stabilito che l'università di Ferrara utilizzasse una prova di riserva come quella che si utilizzerà sicuramente oggi per Catanzaro. Strano paese (con la minuscola sì) questo dove un ente pubblico e un ministero ignorano le disposizioni di un tribunale, quando si tratta di un singolo,mentre ora che c'è uno scandalo non c'è bisogno neanche di una sentenza. Ad ogni modo, questo anno, mia figlia si è presentata a Padova, dove tradizionalmente vi sono sempre stati i candidati più preparati e, lo giuro su quanto di più sacro possa esserci, senza alcun imbroglio o aiuto, con le sue sole capacità, preparazione e determinazione, ha superato il test ponendosi circa a metà graduatoria. Ora sarebbe un vero abominio se qualcuno, che comunque non è stato in grado di garantire il corretto svolgimento delle prove, decidesse di annullare i test in tutta Italia. Già lo scorso anno mia figlia ne soffrì amaramente sentendosi anche colpevole e fallita, questa volta non se ne farebbe certo una ragione e di sicuro non avrebbe mai più fiducia non dico nello Stato ma in nessuna istituzione, in nessun adulto che avesse la pretesa di insegnarli qualcosa (le università insegnano?). Ho iniziato dicendo che sono un medico: mi sono laureato nel 1977 con 110 e lode; quando mi sono iscritto non vi era il numero chiuso e le aule, a Padova, non contenevano tutti gli studenti che andavano a lezione ma ho studiato ugualmente, a volte neanche frequentando le lezioni. Dopo la laurea il lavoro che credo di svolgere bene nonostante il modo in cui ho frequentato l'università. Quello che voglio dire è che, forse, il numero programmato rispondeva a delle necessità (pletora di studenti e poi di medici) ma ha tolto la libertà di seguire i propri desideri, le proprie predisposizioni, le proprie illusioni e perché no, fallimenti. Ho l'impressione che i giovani abbiano perso di vista da molto tempo l'importanza di alcuni concetti generali come appunto la libertà. Ma persone, più o meno, della mia età come il ministro, queste cose le dovrebbero ricordare. Attilio Colangelo Padova UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 12
13 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Pag. 12 TRENTO Serata a teatro con Telmo Pievani e Guido Barbujani Fascino evoluzionista Roversi fa il pienone In scena al Sociale il viaggio di Darwin Dialogo fra scienziati e «turisti per caso» TEATRO - Riempire un teatro parlando di evoluzionismo. È possibile se - com'è accaduto l'altra sera a Trento, al teatro Sociale - chi modera l'incontro con il pubblico è Patrizio Roversi, il noto «turista per caso» del piccolo schermo. E se alla regia c'è un'istituzione (il Museo tridentino di scienze naturali) che da anni investe nella divulgazione scientifica. Evoluti per caso - questo il nome dell'appuntamento - ha narrato al pubblico una grande avventura: quella compiuta da Adriatica, barca a vela supertecnologica e superecologica, sulle orme del grande naturalista vittoriano Charles Darwin, in un viaggio dalle Galapagos al Brasile, passando per la Terra del Fuoco. Capitanata da Roversi e dall'inseparabile Syusy Blady, una squadra composta di volta in volta da scienziati esperti di varie discipline ha così circumnavigato l'america Latina, regalando agli esperti occasioni di studio, e alla coppia conduttrice «un'opportunità per vedere a che punto è l'evoluzione dell'uomo». Al teatro Sociale la prospettiva della scienza era rappresentata da due esperti - Telmo Pievani e Guido Barbujani - coinvolti sin dal principio nella programmazione del viaggio e nella scelta dei temi scientifici da affrontare in ogni meta. Pievani, filosofo della scienza, ha partecipato alla tappa ecuadoregna, comprensiva di visite a comunità indios e ricerche di animali dai comportamenti inconsueti. Quella di Barbujani, professore di genetica all'università di Ferrara ed esperto di studi sul Dna antico, è stata invece «soprattutto un'esperienza didattica. Volevamo portare gli studenti - ha spiegato lo studioso - a vedere i luoghi di Darwin, e far capire loro la portata delle sue scoperte». Darwin non conosceva certo la genetica; eppure, tale disciplina rientra oggi perfettamente negli schemi tracciati dal grande scienziato per fondare la sua teoria evoluzionistica. «Darwin trovò, nel corso del suo viaggio, le ossa di animali estinti. E fece un'osservazione importante, e cioè che gli animali del passato non erano come quelli del presente. Qualcosa era cambiato. D'altro canto, questi animali estinti avevano parentele con quelli attuali. Da questo gli derivò l'idea che le specie attuali si fossero sviluppate a partire da antenati comuni. Si delineava così l'idea di evoluzione». La tappa di Buenos Aires non si è curata però di resti di dinosauro. «Ci siamo occupati di un caso specifico - ha proseguito Barbujani - ovvero dello studio del Dna nelle ossa degli individui scomparsi durante la dittatura argentina e poi sepolti in fosse comuni. Abbiamo intervistato una donna, Sofia Caravelos: una delle poche persone cui hanno restituito i corpi dei genitori desaparecidos, identificati con l'analisi del patrimonio genetico». Caso isolato, quello della Caravelos. «Ma in Argentina, oggi, non si tratta di identificare un singolo cadavere, come fa la polizia anche qui in Italia, e di trovare il colpevole di un crimine. Si tratta invece di dare un'identità a un numero che va dai 15 ai 30mila individui, scomparsi durante la dittatura e mai più ritornati». La spiegazione del procedimento necessario per l'identificazione ricorda qualche macabro thriller: «Per prima cosa bisogna avere un'idea a priori di chi possa essere stata la persona di cui si cercano i resti. Poi si prendono le ossa dalla sepoltura e si confronta il Dna estratto con quello dei parenti ancora in vita. Un figlio ha il 50% del Dna del padre, un fratello un po' di meno, un cugino meno ancora. Ma è una sorta di carta d'identità che non permette errori». Il dettaglio delle ricerche rientra in un quadro più ampio: far capire al grande pubblico l'immensa portata degli studi darwiniani. Paragonato a Freud e a Einstein, Charles Darwin «aveva capito che gli individui con certe caratteristiche, che oggi chiamiamo genetiche, sono più adatti a sopravvivere in un UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 13
14 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Pag. 12 TRENTO certo ambiente. E che chi sopravvive di più lascia più figli, le cui caratteristiche si diffondono nella popolazione. Una scoperta che apre gli occhi sul mondo moderno». Elisabetta Curzel IL GENETISTA In Argentina ci siamo occupati dello studio del Dna nelle ossa dei desaparecidos. Si sta cercando di dare un'identità a un numero che va dai 15 ai 30mila individui scomparsi SCIENZA Patrizio Roversi ha condotto al teatro Sociale un seguitissimo incontro sull'evoluzionismo con gli studiosi Telmo Pievani e Guido Barbujani UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 14
15 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Pag. 12 TRENTO Serata a teatro con Telmo Pievani e Guido Barbujani Fascino evoluzionista Roversi fa il pienone In scena al Sociale il viaggio di Darwin Dialogo fra scienziati e «turisti per caso» TEATRO - Riempire un teatro parlando di evoluzionismo. È possibile se - com'è accaduto l'altra sera a Trento, al teatro Sociale - chi modera l'incontro con il pubblico è Patrizio Roversi, il noto «turista per caso» del piccolo schermo. E se alla regia c'è un'istituzione (il Museo tridentino di scienze naturali) che da anni investe nella divulgazione scientifica. Evoluti per caso - questo il nome dell'appuntamento - ha narrato al pubblico una grande avventura: quella compiuta da Adriatica, barca a vela supertecnologica e superecologica, sulle orme del grande naturalista vittoriano Charles Darwin, in un viaggio dalle Galapagos al Brasile, passando per la Terra del Fuoco. Capitanata da Roversi e dall'inseparabile Syusy Blady, una squadra composta di volta in volta da scienziati esperti di varie discipline ha così circumnavigato l'america Latina, regalando agli esperti occasioni di studio, e alla coppia conduttrice «un'opportunità per vedere a che punto è l'evoluzione dell'uomo». Al teatro Sociale la prospettiva della scienza era rappresentata da due esperti - Telmo Pievani e Guido Barbujani - coinvolti sin dal principio nella programmazione del viaggio e nella scelta dei temi scientifici da affrontare in ogni meta. Pievani, filosofo della scienza, ha partecipato alla tappa ecuadoregna, comprensiva di visite a comunità indios e ricerche di animali dai comportamenti inconsueti. Quella di Barbujani, professore di genetica all'università di Ferrara ed esperto di studi sul Dna antico, è stata invece «soprattutto un'esperienza didattica. Volevamo portare gli studenti - ha spiegato lo studioso - a vedere i luoghi di Darwin, e far capire loro la portata delle sue scoperte». Darwin non conosceva certo la genetica; eppure, tale disciplina rientra oggi perfettamente negli schemi tracciati dal grande scienziato per fondare la sua teoria evoluzionistica. «Darwin trovò, nel corso del suo viaggio, le ossa di animali estinti. E fece un'osservazione importante, e cioè che gli animali del passato non erano come quelli del presente. Qualcosa era cambiato. D'altro canto, questi animali estinti avevano parentele con quelli attuali. Da questo gli derivò l'idea che le specie attuali si fossero sviluppate a partire da antenati comuni. Si delineava così l'idea di evoluzione». La tappa di Buenos Aires non si è curata però di resti di dinosauro. «Ci siamo occupati di un caso specifico - ha proseguito Barbujani - ovvero dello studio del Dna nelle ossa degli individui scomparsi durante la dittatura argentina e poi sepolti in fosse comuni. Abbiamo intervistato una donna, Sofia Caravelos: una delle poche persone cui hanno restituito i corpi dei genitori desaparecidos, identificati con l'analisi del patrimonio genetico». Caso isolato, quello della Caravelos. «Ma in Argentina, oggi, non si tratta di identificare un singolo cadavere, come fa la polizia anche qui in Italia, e di trovare il colpevole di un crimine. Si tratta invece di dare un'identità a un numero che va dai 15 ai 30mila individui, scomparsi durante la dittatura e mai più ritornati». La spiegazione del procedimento necessario per l'identificazione ricorda qualche macabro thriller: «Per prima cosa bisogna avere un'idea a priori di chi possa essere stata la persona di cui si cercano i resti. Poi si prendono le ossa dalla sepoltura e si confronta il Dna estratto con quello dei parenti ancora in vita. Un figlio ha il 50% del Dna del padre, un fratello un po' di meno, un cugino meno ancora. Ma è una sorta di carta d'identità che non permette errori». Il dettaglio delle ricerche rientra in un quadro più ampio: far capire al grande pubblico l'immensa portata degli studi darwiniani. Paragonato a Freud e a Einstein, Charles Darwin «aveva capito che gli individui con certe caratteristiche, che oggi chiamiamo genetiche, sono più adatti a sopravvivere in un UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 15
16 03/10/2007 Corriere dell'alto Adige Pag. 12 TRENTO certo ambiente. E che chi sopravvive di più lascia più figli, le cui caratteristiche si diffondono nella popolazione. Una scoperta che apre gli occhi sul mondo moderno». Elisabetta Curzel IL GENETISTA In Argentina ci siamo occupati dello studio del Dna nelle ossa dei desaparecidos. Si sta cercando di dare un'identità a un numero che va dai 15 ai 30mila individui scomparsi SCIENZA Patrizio Roversi ha condotto al teatro Sociale un seguitissimo incontro sull'evoluzionismo con gli studiosi Telmo Pievani e Guido Barbujani UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 16
17 03/10/2007 Corriere delle Alpi Pag. 9 ED. NAZIONALE CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA CONFERITA DALL'ATENEO DI FERRARA LAUREA HONORIS PER FINOTTI Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cariparo, domani riceverà la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'università di Ferrara. UN'ALTRA CONTROLLATA DOPO BPT FRIULIA PREPARA UNA QUOTAZIONE Friulia, la holding del Friuli Venezia Giulia, mentre sta portando in Borsa la Bpt, «sta già pensando al mercato per un'altra sua controllata». Lo ha detto Federico Marescotti, spiegando che il Cda l'ha già approvata e la quotazione è prevista entro la prima metà del NUOVA FILIALE A MONSELICE CARIFE CRESCE IN VENETO La Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife) ha inaugurato la filiale di Monselice. Carife è sempre più presente nel Veneto e oggi può contare su dodici filiali dislocate nelle province di Padova, Vicenza e Rovigo; a queste poi si aggiungono le dipendenze di Banca di Treviso (10 sportelli) e quelle della CreverBanca di Verona (5). UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 17
18 03/10/2007 Giornale di Brescia Pag. 6 NEI GIORNI SCORSI A BRESCIA Le donne e la società al centro del congresso nazionale delle ostetriche La disciplina ostetrica nel panorama di una professione e di una società in continua evoluzione, nella quale emergono nuovi problemi e bisogni concernenti la salute della donna. Il trentunesimo Congresso nazionale delle Ostetriche (organizzato dalla Federazione nazionale Collegi Ostetriche), ospitato dal 26 al 29 settembre scorsi alla Camera di Commercio di Brescia, ha dedicato i lavori al tema «L'ostetrica per la donna e la società». All'appuntamento, strutturato in workshop precongressuali e in sessioni e simposi dedicati a un ampio spettro di tematiche, hanno presenziato relatori provenienti da tutta Italia. L'apertura della fase congressuale è stata affidata alla presidente e alla vicepresidente della Fnco, Maria Santo e Maria Vicario, al presidente della Icm Victor Varela, alla presidente del Collegio delle Ostetriche di Brescia e provincia, Miriam Guana e alle autorità locali. «Da quando sono stati istituiti i collegi e gli ordini professionali è la prima volta che il congresso nazionale viene organizzato a Brescia», sottolinea Miriam Guana. Nell'ambito del congresso, sono state allestite alcune mostre fotografiche: «La donna nei Paesi in via di sviluppo», organizzata dalla Facoltà di Medicina e chirurgia dell'università degli studi di Brescia (Dipartimento Materno-Infantile e delle Tecnologie Biomediche, Cattedra di Scienze Infermieristiche, Ostetrico-Ginecologiche), coordinata da Miriam Guana, con fotografie legate alle esperienze di alcune studentesse del corso di Laurea in Ostetricia e di alcuni docenti, tra cui PierGiovanni Grigolato; «La levatrice e la somministrazione del Santo battesimo nella storia», curata da Alessandro Porro, docente di Storia della Medicina, Erika Vaccari, vicepresidente del Collegio delle Ostetriche bresciane, e Raffaella Gualerzi, presidente del Collegio delle Ostetriche di Reggio Emilia; «Iconografia di qualità percettiva», a cura di Gianna Turazza, presidente del Collegio delle Ostetriche di Ferrara. «Siamo orgogliose - conclude Miriam Guana - che il premio "Lucia Sassi", un riconoscimento consegnato alla migliore comunicazione scientifica del congresso, sia stato assegnato a un'ostetrica bresciana, Desirée Gatti, che lavora all'ospedale Sant'Orsola, per il suo "Studio epidemiologico sulla tutela della salute sessuale - riproduttiva delle donne in un carcere femminile». p. gr. UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 18
19 03/10/2007 Il Centro Pag. 4 TERAMO Oggi incontro sul nodo di Mosciano Sette università a confronto sull'area attorno al casello MOSCIANO. Oggi a Pescara, nell'aula rossa della facoltà di architettura di viale Pindaro, saranno presentati i risultati dei lavori del seminario sul nodo infrastrutturale di Mosciano. Un "pezzo" del piano d'area della Val Tordino, avviato dalla Provincia. Le facoltà di architettura di sette università (Pescara, Ljubljana, Patras, Camerino, Ferrara, Politecnica delle Marche e Roma Tre) hanno analizzato l'area che gravita intorno al casello autostradale di Mosciano, una zona investita da trasformazioni urbanistiche particolarmente interessanti, nodo centrale del sottosistema della Val Tordino inserito in un più ampio territorio che è quello della "città Adriatica". L'immagine restituita da queste "vision" di larga scala tendono ad incardinare l'area del casello di Mosciano entro dinamiche molto vitali e in una sorta di "campo di tensione" tra la direzione Nord-Sud (sistema adriatico) e quella Est-Ovest (sistema adriatico-tirrenico). I lavori saranno aperti dal presidente Ernino D'Agostino alle e dal preside della facoltà di architettura, Alberto Clementi. «Siamo alle fasi iniziali del piano d'area e il valore del nodo infrastrutturale di Mosciano, vero crocevia fra il sistema adriatico e quello tirrenico, è confermato dall'interesse che ha suscitato in queste università», dichiara il Presidente, «la visione d'insieme che si ricava dai lavori del seminario verrà utilizzato dai tecnici incaricati di redigere il piano; uno strumento che ha come obiettivo quello di pianificare progetti e azioni per valorizzare le risorse e le dinamiche socio-economiche della vallata del Tordino». UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 19
20 03/10/2007 Il Mattino di Padova Pag. 17 ED. NAZIONALE CONFERITA DALL' ATENEO DI FERRARA CONFERITA DALL'ATENEO DI FERRARA LAUREA HONORIS PER FINOTTI Antonio Finotti, presidente della Fondazione Cariparo, domani riceverà la laurea honoris causa in Giurisprudenza dall'università di Ferrara. UN'ALTRA CONTROLLATA DOPO BPT FRIULIA PREPARA UNA QUOTAZIONE Friulia, la holding del Friuli Venezia Giulia, mentre sta portando in Borsa la Bpt, «sta già pensando al mercato per un'altra sua controllata». Lo ha detto Federico Marescotti, spiegando che il Cda l'ha già approvata e la quotazione è prevista entro la prima metà del NUOVA FILIALE A MONSELICE CARIFE CRESCE IN VENETO La Cassa di Risparmio di Ferrara (Carife) ha inaugurato la filiale di Monselice. Carife è sempre più presente nel Veneto e oggi può contare su dodici filiali dislocate nelle province di Padova, Vicenza e Rovigo; a queste poi si aggiungono le dipendenze di Banca di Treviso (10 sportelli) e quelle della CreverBanca di Verona (5). UNIVERSITÀ E CONSORZIO FERRARA RICERCHE 20
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