PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA SEZIONE DI SASSARI

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1 SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER LA FORMAZIONE DEGLI INSEGNANTI DELLA SCUOLA SECONDARIA Articolo 1 REGOLAMENTO DIDATTICO DELLA SEZIONE DI SASSARI Istituzione, finalità e obiettivi generali della Scuola. Caratteristiche generali 1. E' istituita dall'università di Sassari la Sezione prevista dal Regolamento consortile per l attivazione nella Regione Sardegna di una Scuola interuniversitaria di specializzazione denominata Scuola di specializzazione per la formazione degli insegnanti della Scuola Secondaria, in ottemperanza alla legge n. 341 del La finalità fondamentale della Scuola si identifica nella formazione professionale specifica degli insegnanti della Scuola secondaria. 3. Gli obiettivi generali della Scuola si articolano nelle seguenti direzioni: a) acquisizione di competenze relative alle scienze dell'educazione e all'interazione educativa; b) acquisizione di competenze di carattere storico ed epistemologico intorno alle discipline d'insegnamento proprie di ciascuna delle abilitazioni conseguibili per le scuole secondarie; c) acquisizione di competenze di didattica delle discipline proprie di ciascuna abilitazione; d) acquisizione di competenze legate all'esercizio effettivo dell'insegnamento. Costituisce obiettivo formativo della scuola l insieme di attitudini e di competenze caratterizzanti il profilo professionale dell insegnante indicato nell allegato a) dei Criteri generali (D.M.26/5/1998). 4. Per la realizzazione di tali obiettivi potrà essere richiesto un adeguamento di particolari competenze disciplinari di base e la frequenza a specifici insegnamenti. Tali insegnamenti hanno carattere aggiuntivo rispetto agli altri. 5. La Scuola si articola in indirizzi comprendenti una o più abilitazioni all insegnamento conseguibili per le scuole secondarie in conformità con il diploma di laurea che ha dato accesso alla Scuola. 6. L' attivazione dei singoli indirizzi e i mutamenti dei loro insegnamenti, nelle ipotesi di cui al quinto comma di questo articolo, vengono attuati con delibera del Consiglio della Sezione, sentito il Consiglio del Consorzio, nell ambito del coordinamento consortile. Articolo 2

2 Organi Sono organi della Sezione: 1. il Consiglio della Sezione 2. il Direttore 3. i Consigli di indirizzo

3 1) Il Consiglio della Sezione è composto da tutti i docenti della sezione, integrato da una rappresentanza dei docenti di scuola secondaria impegnati nelle attività di tirocinio e dei laboratori didattici e da una rappresentanza degli specializzandi eletta con mandato biennale, in numero pari al 15% del Consiglio. Partecipa ai lavori del Consiglio, a titolo consultivo, un rappresentante per ciascuno dei Provveditorati agli Studi provinciali interessati. Sono compiti del Consiglio della Sezione: a) elezione del Direttore; b) programmazione dell attività didattica, individuazione dei criteri, modalità e tempi dell attività generale; attuazione della verifica della funzionalità complessiva della Sezione; c) deliberazioni sui bilanci e sulle spese della Sezione; d) approvazione dei piani di studio individuali. 2) Il Direttore: a) è eletto tra i docenti del Consiglio della Sezione; b) sovrintende al complesso di attività di pertinenza della Sezione; c) sovrintende alla gestione amministrativa e finanziaria della Sezione. 3) Ogni indirizzo ha il suo Consiglio, costituito da tutti i suoi docenti, i quali eleggono al loro interno il coordinatore. Ogni Consiglio di indirizzo propone i piani di studio e delibera intorno alle prove di ammissione ai corsi. Il coordinatore armonizza l indirizzo con tutti gli altri indirizzi e con la restante attività della Sezione. Articolo 3 Durata degli studi, scelta dell'indirizzo, determinazione del numero degli studenti ammissibili, tempi complessivi dell attività didattica. 1. La durata complessiva degli studi della Scuola è di due anni accademici, ciascuno articolato in due semestri, per un totale di almeno 10 insegnamenti semestrali più l'attività di tirocinio. Il Consiglio della Sezione può valutare un alleggerimento del carico didattico e/o un accorciamento della durata della Scuola, comunque non superiore ad un anno, sulla base del meccanismo di crediti didattici adottato.

4 2. Nella domanda di ammissione il candidato deve indicare l'indirizzo della Scuola che egli intende seguire e le abilitazioni che intende conseguire. Non è ammessa l'iscrizione contemporanea a più di un indirizzo. 3. Il numero di iscritti alla Scuola nei diversi indirizzi è stabilito annualmente dal Consiglio del Consorzio, sentite le competenti autorità scolastiche e tenuto conto degli stanziamenti disponibili. 4. Per il raggiungimento degli obiettivi propri della Scuola, sono previste non meno di 1000 ore di attività, di cui almeno 300 dedicate alle attività di tirocinio e 200 ai laboratori didattici.

5 Articolo 4 Criteri di ammissione alla Scuola Possono essere ammessi alla Scuola di specializzazione: i cittadini italiani muniti di diploma di laurea che dia accesso alle classi di abilitazione nella scuola secondaria; i cittadini italiani muniti di diploma conseguito presso le Accademie di belle arti, i Conservatori e gli istituti musicali parificati, gli ISEF, ciascuno per le classi di abilitazione corrispondenti; i cittadini comunitari in possesso di titolo universitario che dia accesso alle attività di formazione e tirocinio degli insegnanti di scuola secondaria nel paese di provenienza; i cittadini extracomunitari in possesso di titolo universitario riconosciuto equipollente al diploma di laurea. All atto dell accoglimento della domanda di accettazione nella Scuola, lo studente viene iscritto all indirizzo richiesto, sulla base dei posti disponibili. Gli elementi di giudizio che concorrono a stabilire la graduatoria per l ammissione alla Scuola sono: a) prova di esame, per un punteggio massimo pari al 50% del punteggio totale; b) curriculum universitario, per un punteggio massimo pari al 20% del punteggio totale; c) altri titoli, per un punteggio massimo del 30% del punteggio totale. L esame consiste in una prova scritta vertente su argomenti fondamentali a carattere disciplinare e in un successivo colloquio riservato a coloro che abbiano superato la prova scritta. Alla formazione del punteggio relativo alla componente curriculum universitario concorrono le seguenti voci: corso di laurea specifico voto di laurea eventuale indirizzo frequentato tesi di laurea (se pertinente)

6 voti riportati in un numero prefissato di esami universitari ritenuti qualificanti dal Consiglio della Sezione. Alla formazione del punteggio relativo alla componente altri titoli concorrono le seguenti voci: eventuale seconda laurea (purchè pertinente all abilitazione richiesta) corsi di perfezionamento o assimilati scuole di specializzazione dottorati di ricerca soggiorni di studio all estero pubblicazioni scientifiche precedenti esperienze di insegnamento Tali voci saranno valutabili purchè pertinenti e quantificabili.

7 Articolo 5 Indirizzi attivati 1. In prima attuazione, la Sezione di Sassari della Scuola di specializzazione attiva i seguenti indirizzi: Indirizzo delle Scienze Naturali. Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico Indirizzo delle Scienze Umane Indirizzo Linguistico-Letterario Indirizzo delle Lingue Straniere Indirizzo Economico-Giuridico Indirizzo per l Arte ed il Disegno 2. All attuazione delle attività didattiche programmate dal Consiglio della Sezione concorrono i Corsi di Studio, le Facoltà ed i Dipartimenti dell Ateneo di Sassari attinenti alla realizzazione delle finalità di cui all art.1 comma 2. Articolo 6 Piani di studio Il Consiglio della Sezione approva per ogni allievo il piano di studio, che terrà conto del curriculum universitario precedente e dovrà prevedere almeno 5 insegnamenti semestrali dell area comune ed altrettanti dell area didattico-disciplinare. Il piano di studi potrà comprendere un maggior numero di semestralità qualora l allievo intenda conseguire una pluralità di abilitazioni. Il piano potrà altresì prevedere completamenti disciplinari, da acquisire nelle Facoltà competenti, quando nel curriculum della laurea di provenienza vi siano state carenze in qualche disciplina rilevanti ai fini dell abilitazione da conseguire. Piani di studio di un solo semestre possono essere approvati a favore di chi, già abilitato, aspiri ad una diversa abilitazione ovvero di chi sia in possesso, oltre che della laurea prevista per l abilitazione, anche di quella in scienze della formazione primaria.

8 I piani di studio degli allievi che intendono conseguire una abilitazione valida anche per l attività didattica di sostegno comprendono aggiuntivamente almeno 400 ore di attività didattica attinenti l integrazione scolastica degli alunni portatori di handicap, attività che dovranno prevedere contenuti sia dell area delle pedagogie e delle didattiche speciali, sia dell area neuropsicologica specifica e comprendere adeguate attività di laboratorio e di tirocinio. Almeno 100 tra le ore di tirocinio sono finalizzate ad esperienze nel settore del sostegno. Chi ha già conseguito il diploma nella scuola può integrare il percorso formativo, ai fini indicati, con uno o due semestri aggiuntivi. La preparazione specialistica, necessaria in relazione a particolari handicap sensoriali, dovrà essere completata, con riferimento alle specifiche situazioni, in sede di formazione in servizio. Articolo 7 Crediti didattici Alle attività didattiche previste per ogni anno accademico viene attribuito complessivamente un credito didattico corrispondente a 60 punti. Alle attività di tirocinio è riservato non meno del 25% dei crediti didattici complessivi. Alle attività di laboratorio didattico è riservato non meno del 20% dei crediti didattici complessivi. Alle attività dell area comune è riservato non meno del 20% dei crediti didattici complessivi. Alle attività dell area didattica disciplinare è riservato non meno del 20% dei crediti didattici complessivi. Gli specializzandi ai quali siano stati riconosciuti dal Consiglio della Sezione dei crediti didattici maturati al di fuori dell attività della Scuola, entro un tetto massimo di 60 punti, potranno usufruirne in termini di alleggerimento del carico didattico e di abbreviazione della durata della Scuola. Potranno costituire credito didattico le seguenti attività: a) corsi universitari di didattiche e metodologie disciplinari b) corsi universitari di tipo epistemologico, storico-critico c) corsi universitari di tipo pedagogico, psicologico, docimologico d) corsi universitari di perfezionamento ed assimilati, purchè attinenti e) scuole di specializzazione, purchè attinenti f) dottorati di ricerca, purchè attinenti g) esperienze di insegnamento pregresse h) esperienze formative acquisite in strutture post-secondarie

9 Ai fini del riconoscimento dei crediti, il Consiglio della Sezione potrà richiedere la documentazione analitica del programma ufficiale dei corsi e delle esperienze didattiche e formative per i quali viene richiesto il credito.

10 Art. 8 Organizzazione dell insegnamento e delle attività 1. Gli obiettivi della Scuola sono perseguiti mediante insegnamenti e attività comuni a tutti gli iscritti e insegnamenti e attività specifici di indirizzo. 2. Le aree di insegnamento e il tirocinio didattico compresi dalla Scuola sono individuati nel modo seguente: a) insegnamenti di area comune, in relazione agli obiettivi indicati nell' art. 1, comma 3, punto a); b) insegnamenti di didattica disciplinare, con adeguato spazio agli aspetti storici ed epistemologici, riguardanti le materie insegnate nelle scuole secondarie, in relazione agli obiettivi indicati nell' art. 1, comma 3, punti b) e c); c) il laboratorio didattico; d) il tirocinio didattico, in relazione agli obiettivi indicati nell'art. 1, comma 3, punto d). 3. Gli insegnamenti riguardanti l' eventuale completamento delle competenze di cui all'art. 1, comma 3 e 4, possono essere mutuati, per non più di un quarto degli insegnamenti attivati nella sezione, da corsi di laurea presenti nell' ateneo, oppure, ove ciò non sia possibile, possono essere impartiti attraverso corsi di didattica integrativa organizzati all' interno delle attività disciplinari. Articolo 9 Insegnamenti della Scuola: area comune 1. Per la formazione delle competenze nelle discipline attinenti l area comune, la scuola organizza 5 insegnamenti, denominati corsi integrati, più un insegnamento (denominato corso integrato) di didattica di sostegno, riservato agli allievi che intendono acquisire l abilitazione all attività didattica di sostegno ai sensi dell art. 14, comma 2, della legge n. 104), ciascuno di durata semestralizzata (tab. 1): 1. Corso integrato di PEDAGOGIA Pedagogia generale Pedagogia speciale Pedagogia sperimentale Storia della scuola e delle istituzioni educative Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica

11 Filosofia dell educazione 2. Corso integrato di DIDATTICA Didattica generale Tecnologia dell istruzione e dell apprendimento Didattica speciale e dell orientamento Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo Teorie e metodi di programmazione e valutazione scolastica

12 3. Corso integrato di PSICOLOGIA Psicologia generale Psicologia dell apprendimento Psicologia della personalità Psicologia di comunità 4. Corso integrato di PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO Psicologia dell educazione e dell orientamento Psicodinamica delle relazioni familiari Teoria e tecniche delle dinamiche di gruppo Psicopatologia dello sviluppo e dell orientamento 5. Corso integrato di SOCIOLOGIA Sociologia generale Sociologia dell educazione Antropologia culturale Sociologia della famiglia 6. Corso integrato di DIDATTICA DI SOSTEGNO (riservato agli allievi che intendono acquisire l abilitazione all attività didattica di sostegno ai sensi dell art. 14, comma 2, della legge n. 104) Psicopatologia dello sviluppo Neuropsichiatria infantile Neuropsicologia Pedagogia speciale

13 Didattica speciale 2. Obiettivo degli insegnamenti dell area comune è l'acquisizione delle competenze necessarie per affrontare i compiti formativi generali proposti alle scuole secondarie; per individuare obiettivi comuni e forme di coordinamento del lavoro didattico; per fornire alle competenze disciplinari e di didattica disciplinare supporti opportuni per il perseguimento degli stessi obiettivi disciplinari. 3. Gli obiettivi propri degli insegnamenti indicati nel comma precedente sono sinteticamente indicati nel seguente modo: Ø Ø Ø Ø Ø fornire competenze teoriche e operative intorno alla programmazione degli interventi educativi e di istruzione, nonché nelle tecniche di valutazione ad essi inerenti: competenze che costituiscono un fattore qualificante della professionalità docente e caratterizzano positivamente i processi di insegnamento/apprendimento secondo un approccio di tipo sperimentale; fornire strumenti di riflessione storico - critica intorno alle finalità generali dell'educazione e dell'insegnamento e informazioni e tecniche riguardanti la programmazione educativa e didattica, anche con riferimento all' integrazione dei soggetti portatori di handicap; fornire una conoscenza dei processi psicologici che sul piano cognitivo e socio - affettivo influenzano il fatto formativo, tenendo conto che tale conoscenza rappresenta un requisito essenziale per gli insegnanti, in quanto li orienta verso modalità di intervento che valorizzano la dimensione soggettiva dell'allievo e ne suscitano motivazione ad apprendere; fornire competenze teoriche e pratiche circa l'attività collegiale, che caratterizza come forma di organizzazione/funzionamento l' istituzione scolastica, oltre che come esigenza pedagogica, larga parte del lavoro degli insegnanti; far acquisire il concetto che l'apprendimento e la capacità di controllo delle dinamiche che vengono attivate all'interno del gruppo, e che ne condizionano la produttività, si configurano come costituenti rilevanti della formazione professionale dei docenti; fornire consapevolezza teorica della centralità del linguaggio e della comunicazione nella didattica e nei processi di apprendimento; fornire capacità operative di gestione della educazione all'ascolto, al parlato, alla lettura e alla scrittura nell'ambito delle varie discipline e dei loro specifici linguaggi; Ø fornire conoscenze riguardo al funzionamento della scuola come istituzione, all'organizzazione dell'istruzione in Italia, agli interventi legislativi che hanno determinato gli obiettivi e l'assetto attuale; Ø fornire conoscenze e competenze alle tecnologie didattiche, intese non soltanto come strumenti, ma anche come ambienti di formazione dell esperienza e della conoscenza.

14 4. Gli insegnamenti dell area comune sono svolti di norma in forma congiunta per gli allievi dei diversi indirizzi; possono essere peraltro disposte, quando ciò appaia opportuno, parziali differenziazioni in funzione del grado scolastico e delle discipline dei diversi indirizzi della Sezione. Articolo 10 Insegnamenti della Scuola: discipline di carattere didattico - disciplinare. 1. Per la formazione delle competenze di carattere storico, epistemologico e didattico che riguardano le discipline d'insegnamento proprie di ciascuna abilitazione, la Scuola organizza per ciascun indirizzo non meno di 5 insegnamenti, ciascuno di durata semestrale, organizzati in corsi monodisciplinari e corsi integrati (tab.2). 2. In relazione alla formazione delle competenze di carattere storico ed epistemologico e di carattere didattico riguardanti le discipline proprie di ciascuna abilitazione, gli insegnamenti annualmente attivati sono indicati dal Consiglio della Sezione della Scuola all'atto della emanazione del bando di ammissione. 3. Obiettivo degli insegnamenti di didattica disciplinare e dei relativi laboratori è l'acquisizione di conoscenze riguardanti lo sviluppo storico delle singole discipline ed i rapporti tra esse ricorrenti, la riflessione epistemologica sulla natura dei problemi affrontati e sulle metodologie di ricerca utilizzate, la creazione di competenze specifiche intorno alla determinazione degli obiettivi didattici, alla scelta dei contenuti e alla loro organizzazione curricolare, e alla scelta e alla costruzione di strategie di insegnamento e di accertamento dei risultati raggiunti.

15 Articolo 11 Tirocinio e laboratorio didattico 1. Il tirocinio didattico consiste in esperienze svolte presso istituzioni scolastiche ed è finalizzato all'acquisizione di competenze legate all'esercizio effettivo dell'insegnamento, alla padronanza dei linguaggi e dei processi di comunicazione, all'uso critico delle tecnologie didattiche, e allo sviluppo di comportamenti e di atteggiamenti costruttivi e di collaborazione nelle interazioni sociali richieste dall'attività professionale. 2. Elementi caratterizzanti del tirocinio e del laboratorio didattico sono: a) la elaborazione, la sperimentazione e la valutazione di progetti di lavoro e di ricerca didattica distinti per ciascuno studente. Tali progetti sono comprensivi delle attività di tirocinio eventualmente presenti nei laboratori di didattica disciplinare o in altri insegnamenti; b) l organizzazione di attività distinte di indirizzo; c) il coordinamento con le attività didattiche di esercitazione e di laboratorio; d) utilizzazione delle risorse didattiche delle strutture universitarie interessate, e in particolare dei laboratori didattici in esse organizzati. 3. Il tirocinio viene espletato per l intera durata della scuola, ed è obbligatorio. 4. L organizzazione delle attività di tirocinio è devoluta, per ciascun indirizzo, a un collegio tutoriale composto da titolari delle didattiche, dei laboratori di didattica e delle discipline dell area delle scienze dell educazione per quell indirizzo e da insegnanti di scuole secondarie dei livelli scolastici corrispondenti. Il coordinamento del collegio tutoriale è conferito a uno degli insegnanti di scuola secondaria facenti parte del collegio stesso. Il numero dei componenti tale collegio è fissato dal Consiglio della Sezione. 5. Nel quadro delle indicazioni fornite dal Consiglio della Sezione, il coordinatore di ciascun indirizzo ricerca le opportune intese organizzative e culturali tra le attività di tirocinio didattico e gli altri insegnamenti. 6. Per l organizzazione delle attività del tirocinio, opportune intese sono tempestivamente perseguite dal Consiglio della Sezione - nel quadro di una apposita normativa da definire di concerto con i provveditorati agli studi, le scuole secondarie e gli insegnanti delle classi nelle quali le attività stesse si svolgono. Analoghe intese possono pure essere perseguite con il competente Istituto regionale per la ricerca, la sperimentazione e l aggiornamento educativi. Articolo 12 Valutazione delle attività e dissertazione finale

16 1.Fermo restando quanto previsto dal DPR n. 162 del 10 marzo 1982, art. 11, comma 2, «il giudizio globale sul livello di preparazione del candidato nelle singole discipline e relative attività pratiche prescritte» viene formulato sulla base di votazioni distinte per ciascuna disciplina. E prevista in ogni caso una prova specifica di conoscenza di una lingua straniera. In riferimento al tirocinio lo studente è tenuto a presentare una relazione analitica sulla attività svolta da sottoporre al giudizio del collegio tutoriale di cui all art. 10. Tale giudizio dovrà essere considerato, ai fini del giudizio globale, con un peso doppio. 2. I voti, eventualmente conseguiti dagli iscritti alla Scuola a seguito del superamento di esami, nei corsi di laurea, relativi ad insegnamenti indicati per il completamento delle competenze culturali, costituiscono anch essi base per il giudizio globale di cui al comma precedente. 3. Superati gli esami di profitto e conseguiti i crediti didattici previsti dal piano di studi, lo studente conclude gli studi stessi con un esame finale, consistente nella discussione di una relazione scritta relativa ad attività svolte nel tirocinio e nei laboratori didattici, eventualmente integrato da uno specifico lavoro di tesi, secondo modalità definite dal Consiglio della Sezione. 4. Della relativa Commissione esaminatrice fanno parte, oltre ai docenti universitari, anche insegnanti delle istituzioni scolastiche che abbiano svolto attività nella Scuola di specializzazione. La misura di questa partecipazione non può comunque essere superiore ai quattro undicesimi della Commissione. 5. L esame finale per il conseguimento del diploma di specializzazione ha valore di esame di stato quale abilitazione per le classi corrispondenti al curriculum seguito; il diploma conseguito costituisce titolo di ammissione ai concorsi a posti di insegnamento nelle scuole secondarie. Articolo 13 Durata del regolamento Il presente regolamento ha carattere sperimentale e può essere modificato ogni anno, prima dell inizio dell anno accademico, con delibera della struttura competente.

17 TABELLA 1 DEGLI INSEGNAMENTI DA ATTIVARE A) INSEGNAMENTI DI AREA COMUNE 1. Corso integrato di PEDAGOGIA Pedagogia generale Pedagogia speciale Pedagogia sperimentale Storia della scuola e delle istituzioni educative Istituzioni di diritto pubblico e legislazione scolastica Filosofia dell educazione 2. Corso integrato di DIDATTICA Didattica generale Tecnologia dell istruzione e dell apprendimento Didattica speciale e dell orientamento Metodologia e tecnica del lavoro di gruppo Teorie e metodi di programmazione e valutazione scolastica 3. Corso integrato di PSICOLOGIA Psicologia generale Psicologia dell apprendimento Psicologia della personalità Psicologia di comunità 4. Corso integrato di PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO

18 Psicologia dell educazione e dell orientamento Psicodinamica delle relazioni familiari Teoria e tecniche delle dinamiche di gruppo Psicopatologia dello sviluppo e dell orientamento 5. Corso integrato di SOCIOLOGIA Sociologia generale Sociologia dell educazione Antropologia culturale Più Sociologia della famiglia Corso integrato di DIDATTICA DI SOSTEGNO (riservato agli allievi che intendono acquisire l abilitazione all attività didattica di sostegno ai sensi dell art. 14, comma 2, della legge n. 104) Psicopatologia dello sviluppo Neuropsichiatria infantile Neuropsicologia Pedagogia speciale Didattica speciale TABELLA 2 DEGLI ISEGNAMENTI DA ATTIVARE B) INSEGNAMENTI DI AREA DI INDIRIZZO *

19 Indirizzo delle Scienze Naturali e Indirizzo Fisico-Matematico-Informatico 1. Corso integrato Didattica della chimica Laboratorio di Didattica della chimica 2. Corso integrato di Didattica della matematica Laboratorio di Didattica della matematica 3. Corso integrato di Didattica della fisica Laboratorio di Didattica della fisica 4. Corso integrato di Didattica delle scienze naturali Laboratorio di Didattica delle scienze naturali 5. Corso integrato di Didattica delle scienze della terra Laboratorio di Didattica delle scienze della terra 6. Corso integrato di Didattica di esperienze didattiche di biologia Laboratorio di Didattica della biologia 7. Epistemologia 8. Didattica dell educazione sanitaria

20 Indirizzo delle Scienze Umane: 1. Corso integrato di FILOSOFIA Didattica della filosofia Epistemologia Filosofia morale Laboratorio di Filosofia Laboratorio di Storia della filosofia 2. Corso integrato di STORIA Didattica della storia romana e medievale Didattica della storia moderna e contemporanea Didattica della preistoria e protostoria della Sardegna Laboratorio di Documentazione e storia moderna Laboratorio di Epigrafia e informatica Laboratorio di Paleografia e storia medievale Laboratorio di Preistoria e protostoria della Sardegna 3. Corso integrato di PSICOLOGIA APPLICATA Didattica della psicologia Igiene Mentale Laboratorio di Dinamiche di gruppo Laboratorio di Psicologia dello sviluppo Psicopatologia della relazione

21 4. Corso integrato di PSICOPEDAGOGIA Laboratorio di Dinamiche di gruppo nella scuola Laboratorio di Psicopedagogia sperimentale Psicopedagogia dell'orientamento Pedagogia della marginalità e della devianza minorile 5. Corso integrato di SOCIOANTROPOLOGIA Laboratorio di Antropologia culturale Laboratorio di Metodologia della ricerca Laboratorio di Sociologia Laboratorio di Sociologia della comunicazione di massa Sociologia della comunicazione di massa

22 Indirizzo LINGUISTICO LETTERARIO: 1. Corso integrato di LINGUISTICA Glottodidattica Linguistica generale e applicata Linguistica sarda 2. Corso integrato di LINGUE CLASSICHE Didattica delle letterature classiche Didattica delle lingue classiche Filologia latina Laboratorio di Didattica delle lingue classiche 3. Corso integrato di LINGUA ITALIANA Didattica della letteratura e filologia sarda Didattica della letteratura italiana Didattica della lingua italiana Laboratorio di Didattica della letteratura italiana Laboratorio di Didattica della lingua italiana 4. Corso integrato di GEOGRAFIA Didattica della geografia Didattica della geografia della Sardegna Didattica della cartografia Laboratorio di geografia

23 Laboratorio di Geografia della Sardegna Laboratorio di Cartografia 5. Corso integrato di STORIA Didattica della storia romana e medievale Didattica della storia moderna e contemporanea Didattica della preistoria e protostoria della Sardegna Laboratorio di Documentazione e storia moderna Laboratorio di Epigrafia e informatica Laboratorio di Paleografia e storia medievale Laboratorio di Preistoria e protostoria della Sardegna 6. Corso integrato di STORIA DELL ARTE Didattica della storia dell'arte Fenomenologia degli stili Laboratorio di Didattica della storia dell'arte Laboratorio di Discipline etnodemologiche Psicologia dell'arte e della Letteratura Storia dell'arte in Sardegna

24 Indirizzo delle Lingue Straniere: 1. Glottodidattica 2. Corso integrato di didattica della lingua inglese Laboratorio di Lingua inglese 3. Corsi integrato di didattica della lingua francese Laboratorio di Lingua francese 4. Corso integrato di didattica della lingua tedesca Laboratorio di Lingua tedesca 5. Corso integrato di didattica della lingua spagnola Laboratorio di Lingua spagnola 6. Corso integrato di didattica della letteratura Letteratura inglese-francese-tedesca-spagnola 7. Linguaggi dell informatica 8. Linguaggi specialistici 9. Tecniche dell insegnamento a distanza

25 Indirizzo per l Arte ed il Disegno: 1. Corso integrato di STORIA DELL'ARTE CLASSICA Didattica della storia dell'arte classica e medioevale Laboratorio di Restauro Laboratorio di Discipline etnodemologiche Laboratorio di Storia dell'arte classica e medioevale 2. Corso integrato di STORIA DELL'ARTE MODERNA Didattica della storia dell'arte moderna e contemporanea Didattica delle arti visive Laboratorio di Arti visive Laboratorio di Storia dell'arte moderna e contemporanea Storia dell'arte in Sardegna 3. Corso integrato di FENOMENOLOGIA DEGLI STILI Didattica delle mode e stili Laboratorio di Mode e stili Psicologia dell'arte e della Letteratura 4. Corso integrato di SEMIOLOGIA DELLE ARTI Didattica della critica d'arte

26 Didattica della metodologia artistica Laboratorio di Metodologia della pittura Laboratorio di Metodologia della scultura Laboratorio di Metodologia scenografica Semiologia delle arti 5. Corso integrato di TEORIA DELLE FORME Didattica della letteratura artistica Didattica delle arti comparate Laboratorio di Letteratura artistica Laboratorio di Arti comparate

27 Indirizzo economico-giuridico: 1. Corso integrato di DIDATTICA DELL ECONOMIA Laboratorio di Didattica dell economia politica Metodologie e determinazioni quantitative d azienda Didattica di economia e gestione delle imprese Laboratorio di didattica della tecnica commerciale Didattica della geografia economica Didattica della merceologia 2. Corso integrato di DIDATTICA DEL DIRITTO Laboratorio di Diritto pubblico Laboratorio di Diritto privato Laboratorio di Diritto commerciale Laboratorio di Diritto amministrativo e ambientale Laboratorio di Diritto dell urbanistica e del territorio Laboratorio di Diritto e legislazione sociale Laboratorio di Diritto comunitario 3. EPISTEMOLOGIA DEL DIRITTO 4. EPISTEMOLOGIA DELL ECONOMIA POLITICA 5. Corso integrato di INFORMATICA DEL DIRITTO E DELL ECONOMIA Laboratorio di Informatica giuridico-economica

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