Città di Follonica. REFERTO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (Artt e 198bis D.Lgs.. 267/2000) ANNO 2012
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1 Città di Follonica REFERTO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (Artt e 198bis D.Lgs.. 267/2000) ANNO 2012 Contenuto del referto 2012 In applicazione delle disposizioni contenute nel testo Unico degli Enti Locali agli artt. 197 Modalità del controllo di gestione, 198 Referto del controllo di gestione e 198 bis Comunicazione del Referto, il Comune di Follonica, attraverso la struttura operativa cui è affidato il controllo di gestione, collocata all interno del Settore II, provvede annualmente alla redazione del presente referto. Il documento rappresenta lo strumento di rendicontazione delle attività e dei progetti inerenti il controllo di gestione e si pone come documento di verifica e di monitoraggio dei risultati gestionali raggiunti rispetto alle previsioni annuali. Le risultanze delle analisi infrannuali contenute, sono il prodotto di elaborazioni di dati contabili e di informazioni extra contabili, desunte rispettivamente dalle procedure di contabilità dell ente, implementati periodicamente dai responsabili dei servizi. Lo scopo è quello di rappresentare una sintesi sullo stato generale delle risultanze contabili del Comune di Follonica, con particolare riferimento ad alcuni progetti presidiati dal
2 servizio e a tipologie di spesa oggetto di monitoraggio e controllo ai sensi della normativa vigente. Considerato che la sezione regionale della Corte dei Conti opera, ai sensi della L. 131 del 2003, un controllo collaborativo sulla gestione degli enti locali, con lo scopo di individuare illegittimità e violazioni di legge e di informare i Consigli degli enti sullo svolgimento della gestione e delle eventuali incongruenze riscontrate, il Comune di Follonica sottopone il presente referto all approvazione del Consiglio Comunale, quale parte integrante del Bilancio consuntivo. Riferire all organo elettivo, risponde ad un principio di coerenza istituzionale e al tempo stesso fornisce la massima trasparenza sull attività e sui risultati conseguiti dalla struttura amministrativa. A fine anno, inoltre, è stato approvato il decreto legge 10 ottobre 2012, n. 174, convertito con modificazioni dalla legge n. 213/2012, in tema di rafforzamento dei controlli sulle autonomie locali mediante modifica testuale di una serie di disposizioni del TUEL. Tale misura si colloca in un contesto nel quale viene decisamente innovata la disciplina dei controlli interni con un rinnovato interesse da parte del legislatore alla effettiva funzionalità di un sistema di programmazione, gestione e controllo. I controlli dovranno costituire un solido supporto per scelte decisionali funzionali alla realizzazione di processi di razionalizzazione della gestione e della spesa e ad innescare un radicale mutamento dei comportamenti amministrativi. La nuova impostazione dei controlli interni si appunta, per molti aspetti, sulla regolarità amministrativa e contabile e sulla dimensione finanziaria dei fenomeni, ma concretizza, altresì, una visione più ampia nella quale vengono in evidenza ulteriori aspetti. Una osservazione più estesa degli aspetti della gestione non manca di risultare rilevante anche per assicurare la sostenibilità degli equilibri finanziari. Il complesso di queste linee di azione, che solo un sistema funzionale di controlli interni può supportare, dovrà condurre verso l economicità della gestione con la riduzione dei costi di erogazione dei servizi, senza ridurne sensibilmente la qualità e l estensione. I mutamenti organizzativi saranno evidenti durante l anno 2013, con l attuazione del relativo regolamento avvenuta con Delibera di C.C. n. 5 del 28/02/2013.
3 La popolazione residente Alla data del 1 gennaio 2010 nel territorio comunale di Follonica risultavano residenti persone (pari al 9,8% della popolazione provinciale ed allo 0,6% di quella regionale), di cui il 47,1% maschi (Graf. 1). Graf. 1: numero indice della popolazione residente a Follonica, Grosseto e in Toscana (Anno base=2004). L analisi del bilancio demografico ci mostra il motivo dell arresto della crescita demografica nel comune di Follonica arrestato. Negli anni scorsi la dinamica positiva della popolazione è sempre stata vincolata ai movimenti migratori, grazie ai quali sono stati compensati i valori negativi dei saldi naturali. Nel 2010, però, si conferma una situazione i cui segnali si possono già leggere dall anno 2007, ovvero la continua e sensibile diminuzione del saldo migratorio. Nella Tav. 3 è rappresentata la distribuzione della popolazione residente rispetto ad alcune specifiche classi d età, categorie indicative di quei fenomeni demografici che possono influenza direttamente il tessuto economico del territorio, in quanto riguardano la forza lavoro ed il tasso di attività di una popolazione 1. I dati della tavola confermano l esistenza di processi ormai consolidati nel tempo: il peso della classe anni nella composizione percentuale dei residenti, risulta tendenzialmente in 1 Ai fini dell analisi che intendiamo svolgere, ovvero studiare gli aspetti demografici in funzione delle potenzialità che questi offrono al contesto economico e produttivo locale, poniamo particolare attenzione alle classi di età 0-14 anni e maggiore di 65 anni, tradizionalmente considerate inattive dal punto di vista lavorativo, ed alla classe anni che è quella che contiene la cosiddetta popolazione attiva. Le due fasce d età anni e anni, per il loro stesso posizionamento rappresentano i flussi in entrata ed in uscita dalla popolazione attiva.
4 diminuzione in quasi i contesti territoriali considerati (in provincia di Grosseto nel 2010 si registra una lieve crescita), a testimonianza di come si stia progressivamente riducendo la fascia di popolazione attiva, ovvero quella classe di popolazione potenzialmente utile a sostenere lo sviluppo del tessuto economico e produttivo. Tav. 3: composizione percentuale della popolazione residente nel Comune di Follonica, nella provincia di Grosseto ed in Toscana per particolari classi d età alla data del 1 gennaio anni 10,61 10,66 10,69 Follonica 10,69 10,72 10,85 11, anni 64,94 64,57 64,13 63,80 63,68 63,41 62,86 > di 65 anni 24,45 24,78 25,18 25,51 25,60 25,75 26, anni 3,64 3,52 3,77 3,82 3,98 3,88 4, anni 7,33 7,17 6,94 7,21 7,29 7,70 7, anni 10,85 10,88 10,99 Grosseto 11,05 11,16 11,34 11, anni 64,4 64,31 64,1 63,99 64,09 63,88 63,95 > di 65 anni 24,75 24,81 24,91 24,96 24,75 24,78 24, anni 3,81 3,79 3,86 3,97 4,02 4,00 4, anni 6,58 6,28 6,11 6,35 6,62 6,91 7,13 Toscana 0-14 anni 11,87 12,01 12,13 12,25 12,36 12,51 12, anni 65,18 64,95 64,65 64,41 64,38 64,22 64,13 > di 65 anni 22,95 23,04 23,22 23,34 23,26 23,27 23, anni 4,05 4,03 4,07 4,11 4,15 4,12 4, anni 6,37 6,14 5,87 6,12 6,35 6,57 6,71 Aspetti generali del Sistema produttivo Locale L analisi effettuata sui dati disponibili al mese di ottobre del 2011, presso il Registro Imprese della Camera di Commercio di Grosseto, indica in le iscrizioni (Tav. 1) relative ad imprese con sede o unità locali (attive o inattive) presenti nel territorio comunale di Follonica (come detto in precedenza in questa cifra sono state considerate anche le imprese extraterritoriali). Il 4% di queste imprese risulta inattivo, mentre il 14,9% è rappresentato da unità locali la cui sede è collocata nel Comune di Follonica, in altro Comune della provincia di Grosseto o in altra provincia italiana. Tav. 1: distribuzione delle imprese del Comune di Follonica iscritte alla CCIAA di Grosseto per tipologia ( ; valori assoluti e distribuzione percentuale).
5 Var. % v.a. % v.a. % 2009/2011 Imprese attive con sede a Follonica , ,2-4,8 Imprese inattive 304 9, ,0-64,5 UL di imprese con sede a Follonica o in provincia , ,1-45,7 UL di imprese con sede fuori provincia 165 5, ,8-20,6 TOTALE ,3 In un biennio, ovvero rispetto al 2009, le imprese iscritte sono diminuite del 17,3%, ma osservando più in dettaglio l evoluzione del tessuto economico e produttivo si può osservare come in tale flessione si nasconda una risposta fisiologica al momento di crisi globale. Infatti, i dati rappresentano non tanto una contrazione delle imprese attive con sede a Follonica (diminuite nel biennio del 4,8%), ma soprattutto una contrazione delle unità locali di imprese follonichesi o provinciali (-45,7%) e delle unità locali di imprese extraprovinciali (-20,6%). A tale evoluzione si è unita la cancellazione di un gran numero di aziende classificate come inattive (-64,5%). Ad ottobre 2011, il capitale di imprese attive del Comune di Follonica è pari unità. L analisi dei dati riguardanti le imprese extraterritoriali (che, lo ricordiamo, sono quelle con sede fuori dalla provincia di Grosseto, ma con Unità Locale nel Comune di Follonica), ci mostra una consistente flessione rispetto al dato del 2009: nel biennio il loro numero è sceso da 165 a 131. La maggior parte di queste è di provenienza regionale (Tav. 2): il 25,19% delle imprese extraterritoriali è rappresentata da insediamenti produttivi di aziende residenti nella provincia limitrofa di Livorno, ma anche Pisa (8,4%) e Siena (11,45%) fanno registrare una presenza molto consistente tra le imprese extraterritoriali. Complessivamente, le imprese toscane rappresentano il 59,5% delle imprese con sede fuori dalla provincia di Grosseto, percentuale in aumento rispetto al dato del 2009 (56,4%). I dati della tavola mostrano come siano significativamente presenti anche le imprese provenienti dai grandi centri produttivi nazionali: per esempio, il 6,1% delle imprese extraterritoriali ha sede a Milano, così come l 11,45% ha sede a Roma, ma con percentuali in diminuzione rispetto al dato del Rispetto ai dati del 2009, le imprese extraterritoriali di Follonica sono mostrano una diminuzione percentuale pari al 20,6%. Tav. 2: distribuzione delle imprese attive con sede fuori dalla provincia di Grosseto e con U.L. nel Comune di Follonica per provincia della sede ( ).
6 v.a. % v.a. % Aosta 0 0,00 1 0,76 Arezzo 3 1,82 5 3,82 Benevento 1 0,61 0 0,00 Bergamo 2 1,21 1 0,76 Bologna 1 0,61 3 2,29 Catanzaro 0 0,00 1 0,76 Caserta 1 0,61 0 0,00 Firenze 12 7,27 3 2,29 Frosinone 1 0,61 1 0,76 Genova 3 1,82 4 3,05 L'Aquila 1 0,61 0 0,00 La Spezia 2 1,21 0 0,00 Lecco 1 0,61 1 0,76 Livorno 38 23, ,19 Lucca 6 3,64 4 3,05 Massa Carrara 1 0,61 0 0,00 Milano 16 9,70 8 6,11 Modena 1 0,61 0 0,00 Napoli 4 2,42 4 3,05 Novara 1 0,61 2 1,53 Palermo 1 0,61 0 0,00 Pesaro e Urbino 0 0,00 1 0,76 Pisa 10 6, ,40 Pistoia 2 1,21 3 2,29 Pordenone 1 0,61 0 0,00 Prato 5 3,03 4 3,05 Ravenna 1 0,61 1 0,76 Reggio Emilia 2 1,21 1 0,76 Roma 21 12, ,45 Salerno 3 1,82 2 1,53 Sassari 1 0,61 0 0,00 Siena 16 9, ,45 Torino 3 1,82 2 1,53 Trapani 1 0,61 0 0,00 Venezia 1 0,61 1 0,76 Verona 1 0,61 1 0,76 Vicenza 0 0,00 1 0,76 Viterbo 1 0,61 2 1,53 TOTALE Fonte: Infocamere Al fine di una migliore rappresentazione del tessuto economico e produttivo del comune di Follonica, nelle analisi che seguono sono illustrati i risultati delle elaborazioni effettuate escludendo le imprese extraterritoriali. Nelle prossime pagine, infatti, saranno prese in considerazione solo le imprese attive e con sede a Follonica, non considerando le unità locali (indipendentemente dalla localizzazione della sede) e le imprese inattive.
7 Sulla base della classificazione urbana delle vie e delle strade del Comune sono state considerate le tre aree di localizzazione delle imprese già utilizzate nelle precedenti edizioni del rapporto: 1. il centro del Comune capoluogo; 2. la Zona Industriale; 3. altre zone appartenenti al territorio comunale di Follonica. I dati della Tav. 3 ci mostrano, come nel 2011, il 40,2% delle imprese sia localizzata nella zona classificata come centro dell abitato di Follonica (dato sensibilmente inferiore rispetto a quanto rilevato nel 2006: 42,6%). Un notevole sviluppo, invece, si registra nell area urbana destinata all insediamento delle attività industriali: dal 2006 il numero di imprese collocate nella zona industriale è cresciuto del 41,8%, giungendo nel 2011 a 380 imprese rispetto alle 268 del Tav. 3: distribuzione delle imprese attive del Comune di Follonica in relazione alla loro localizzazione sul territorio ( ) Var. % v.a. % v.a. % v.a. % v.a. % 2006/2011 Centro del Comune capoluogo , , , ,2-7,1 Zona Industriale , , , ,8 41,8 Altre zone , , , ,2-11,1 TOTALE ,2 Nelle altre zone del territorio comunale, analogamente alla situazione illustrata per il centro del capoluogo, si registra una diminuzione della densità di imprese (-11,1%). Nella tavola 4 sono illustrati i risultati dell elaborazione riguardante le imprese attive nel comune di Follonica in relazione alla loro dislocazione sul territorio comunale. Le attività manifatturiere sono dislocate soprattutto nella Zona Industriale (55% delle aziende del settore), il commercio presenta una forte densità nelle strade del centro urbano e nelle cosiddette altre zone (rispettivamente il 41,3% ed il 40,4% delle aziende del settore), trasporto/magazzinaggio e costruzioni trovano collocazione soprattutto nelle altre zone (rispettivamente 59,5% e 55,9%), mentre gran parte degli altri settori produttivi (alloggio e ristorazione, attività finanziare, attività immobiliari, attività professionali, ecc..) sono localizzate prevalentemente all interno del centro urbano. Tav. 4: distribuzione delle imprese attive del Comune di Follonica in relazione alla loro localizzazione sul territorio e alla tipologia produttiva (2011). Classificazione delle imprese secondo il Codice ATECO 2007.
8 Centro Zona Industriale Altre zone Totale Agricoltura, silvicoltura e pesca Estrazione di minerali da cave e miniere Attività manifatturiere Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei Costruzioni Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autovett. Trasporto e magazzinaggio Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione Servizi di informazione e comunicazione Attività finanziarie e assicurative Attività immobiliari Attività professionali, scientifiche e tecniche Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese Istruzione Sanità e assistenza sociale Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divert. Altre attività di servizi Totale ,3 1,3 81,3 100, ,0 55,0 20,0 100, ,0 50,0 0,0 100, ,8 20,3 55,9 100, ,3 18,3 40,4 100, ,2 14,3 59,5 100, ,7 3,6 36,8 100, ,6 21,6 29,7 100, ,7 6,7 26,7 100, ,7 11,8 21,5 100, ,9 22,2 28,9 100, ,0 16,2 33,8 100, ,7 22,2 11,1 100, ,6 14,3 57,1 100, ,1 20,6 41,3 100, ,6 12,7 40,7 100, ,9 17,1 41,9 100 Prendendo in considerazione le sole imprese attive (il già citato capitale imprenditoriale ), la Tav. 6 analizza la classificazione delle imprese follonichesi, nel periodo , in relazione alla tipologia produttiva. Il sistema produttivo del Comune di Follonica nel 2011 è strutturato, sostanzialmente, su cinque significativi settori di attività (Tav. 5): il commercio in tutte le sue diverse forme (rappresenta il 29,1% delle imprese attive), le costruzioni (17,8%), il settore delle attività immobiliari e attività affini (13,3%), le attività manifatturiere (8,8%) ed il settore degli alberghi e ristoranti (11,5%). Le attività
9 manifatturiere rappresentano il 6,3%, una percentuale inferiore a quella delle attività legate all agricoltura (6,81%). Tav. 5: Comune di Follonica, imprese attive per settore produttivo ( ; composizione percentuale 2011 e variazione percentuale nel periodo) Var. % v.a. % v.a. % 2009/2011 Agricoltura, silvicoltura e pesca 156 7, ,81-3,2 Estrazione di minerali da cave e miniere 2 0,09 0 0,00-100,0 Attività manifatturiere 164 7, ,31-14,6 Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento 6 0,27 4 0,18-33,3 Costruzioni , ,77-3,9 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli , ,09-7,1 Trasporto e magazzinaggio 45 2, ,89-6,7 Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione , ,46-3,4 Servizi di informazione e comunicazione 35 1, ,67 5,7 Attività finanziarie e assicurative 48 2, ,03-6,3 Attività immobiliari 189 8, ,80 3,2 Attività professionali, scientifiche e tecniche 49 2, ,03-8,2 Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese 71 3, ,07-4,2 Istruzione 8 0,36 9 0,41 12,5 Sanità e assistenza sociale 7 0,32 7 0,32 0,0 Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento 62 2, ,84 1,6 Altre attività di servizi 112 5, ,32 5,4 TOTALE ,5 Fonte: Infocamere Considerando il periodo , il confronto tra le distribuzioni settoriali delle imprese nel periodo mostra interessanti e, per certi aspetti, preoccupanti dinamiche di sviluppo (Tav. 5). Se da un lato è possibile osservare la presenza di tipologie produttive che incrementano la propria consistenza nel periodo (attività immobiliari: +3,2%; servizi di informazione e comunicazione: +5,7%; istruzione: +12,5%), dall altro sono molto numerosi i settori produttivi, peraltro di importanza strategica, nei confronti dei quali si registrano segni negativi anche di un certo rilievo: le attività manifatturiere diminuiscono del 14,6%, così come diminuiscono quelle del commercio (-7,1%), delle costruzioni (- 3,9%), del trasporto (-6,7%), delle attività professionali (-8,2%), delle attività finanziarie (-6,3%) ed infine delle attività di alloggio e ristorazione (-3,4%). La successiva Tavola 6 contiene un approfondimento del quadro appena illustrato e nello specifico si riferisce alla dinamica delle imprese attive nel settore manifatturiero del Comune di Follonica nel periodo Come è stato detto in precedenza, le imprese manifatturiere sono diminuite nel biennio del 14,6%. I settori portanti quello delle industrie alimentari (19,3%), della fabbricazione di prodotti di metallo (22,86%), delle industrie del legno (7,14%) e della fabbricazione di mobili (7,14%). Considerando le variazioni rispetto al 2009, tutti i settori presentano variazioni negative, fatta
10 eccezione per le industrie tessili (aumentate di una unità) e per le attività legate alla fabbricazione di mobili, la cui presenza è cresciuta del 66,7% (nel biennio le aziende attive nel settore sono passate da 6 a 10). Tav. 6: Comune di Follonica, imprese manifatturiere attive per settore produttivo ( ; composizione percentuale 2011 e variazione percentuale nel periodo) Var. % v.a. % v.a. % 2009/2011 Industrie alimentari 27 16, ,3 0,0 Industria delle bevande 0 0,00 1 0,71 - Industrie tessili 2 1,22 3 2,14 50,0 Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia 10 6,10 7 5,00-30,0 Fabbricazione di articoli in pelle e simili 0 0,00 1 0,71 - Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); fabbr. art. in paglia e mat. da intreccio 14 8, ,14-28,6 Fabbricazione di carta e di prodotti di carta 1 0,61 1 0,71 0,0 Stampa e riproduzione di supporti registrati 10 6,10 8 5,71-20,0 Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche 5 3,05 2 1,43-60,0 Fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 7 4,27 6 4,29-14,3 Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature) 38 23, ,86-15,8 Fabbricazione di computer e prod. di elettronica e ottica; appar. elettromedicali, appar. di misurazione e di orologi 3 1,83 2 1,43-33,3 Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche 3 1,83 2 1,43-33,3 Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca 11 6,71 7 5,00-36,4 Fabbricazione di altri mezzi di trasporto 5 3,05 4 2,86-20,0 Fabbricazione di mobili 6 3, ,14 66,7 Altre industrie manifatturiere 13 7, ,57-7,7 Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature 9 5,49 5 3,57-44,4 TOTALE ,6 Pianificazione e programmazione relativa all Esercizio 2012 La Programmazione delle attività e degli obiettivi da perseguire nel corso dell Esercizio 2012 è stata prevista con i seguenti atti: 1. Delibera del Consiglio Comunale n. 24 del 31/08/2012 con la quale sono stati approvati il Bilancio annuale di Previsione, il Bilancio Triennale 2012/2015 e la Relazione Previsionale e Programmatica, partendo dalle linee programmatiche di Governo per la legislatura 2009/2014, presentato al Consiglio con Delibera di C.C. n. 59 del , che costituisce il livello più alto di programmazione politica, definendo le strategie dell Ente per l esercizio nonché fornendo un collegamento con le linee di mandato pluriennali. 2. Delibera di Giunta Comunale n. 231 del 11 ottobre 2012, relativa alla approvazione del PEG per la parte relativa alla dotazione finanziaria e al Piano degli Obiettivi, nel quale vengono assegnati gli organici alle varie aree e unità operative, esposti tutti i
11 progetti, con l indicazione della denominazione, dei responsabili, delle finalità, delle risorse necessarie, delle fasi progettuali e dei tempi, dei risultati attesi, degli indicatori di risultato, delle criticità, le trasversalità Il P.E.G., quale strumento cardine del sistema dei controlli, contiene precisi obiettivi gestionali annuali, fissando indicatori di risultato che permettono di verificarne lo stato di attuazione, suddivide le risorse tra i vari centri di responsabilità ed attua un preciso collegamento tra valutazione delle prestazioni e raggiungimento degli obiettivi. Dunque l attenzione del servizio si è concentrata nella ricerca di un metodo operativo che si addicesse a queste esigenze, ossia che potesse supportare l implementazione corretta della gestione per obiettivi a tutti i livelli dell organizzazione. La Struttura organizzativa L individuazione dei centri di responsabilità e dei relativi responsabili, rilevanti ai fini del Controllo di Gestione, segue l organizzazione dell Ente come definita dalla deliberazione di Giunta Comunale 292 del 29/12/2009 con la quale è stata approvata la nuova struttura organizzativa di I e II livello; Struttura organizzativa addetta al Controllo di Gestione e modalità operative Nell ambito della struttura organizzativa di cui al paragrafo precedente la funzione di controllo di gestione ai sensi degli articoli 196 e seguenti del D.lgs. 267/2000 è stata affidata all ufficio Controllo di Gestione. Le modalità nelle quali si è svolta l attività di controllo di gestione sono stabilite nel Regolamento sull Ordinamento degli Uffici e dei Servizi, approvato con Delibera di G.C. n. 69 del 02/05/2011. Il Controllo di Gestione, si articola nelle seguenti fasi: a) predisposizione di un piano dettagliato degli obiettivi, strutturalmente correlato al P.E.G ed in esso incluso; b) rilevazione dei dati relativi ai fattori produttivi impiegati ed ai relativi costi, nonché rilevazione dei risultati raggiunti; c) valutazione dei risultati predetti, in rapporto al piano degli obiettivi, al fine di verificare il loro stato di attuazione e di misurare l efficacia, l efficienza ed il grado di economicità della azione intrapresa.
12 Il Controllo di Gestione è svolto in riferimento ai singoli servizi e centri di costo, verificando in maniera complessiva e per ciascun servizio i mezzi finanziari acquisiti, i costi dei singoli fattori produttivi, i risultati qualitativi e quantitativi ottenuti. E necessario evidenziare, inoltre, che la lettura combinata delle disposizioni del TUEL colloca il processo del controllo di gestione nel complessivo sistema di bilancio inteso quale programmazione/pianificazione/gestione/controllo/rimodulazione dei programmi e degli obiettivi. Monitoraggio e realizzazione degli obiettivi per l Esercizio 2012 La struttura organizzativa dell ente, così come delineata dalla Delibera di G.C. n. 292/2009, si rispecchia nel Piano Esecutivo di Gestione dell anno In particolare, il PEG 2012, suddiviso per centri di responsabilità, si struttura in 59 CdC con assegnazione di: 1. obiettivi di Gestione: rappresentanti le competenze affidate al dirigente e distinte per servizio, comprendenti sia compiti istituzionali che attività discrezionali ormai consolidate. 2. obiettivi di Valutazione: collegati alla valutazione del personale e al Piano delle Performance In seguito all approvazione del Peg 2012, è stata effettuata una sola verifica al 31 dicembre 2012, visto l approvazione a fine anno dello stesso Piano Esecutivo di Gestione.Alle variazioni di Bilancio hanno fatto seguito le corrispondenti variazioni di PEG al fine di garantire la continuità fra le scelte politiche e gli obiettivi e le risorse attribuite. All interno del monitoraggio degli obiettivi sono stati individuati degli indicatori che permettessero la rilevazione del risultato ottenuto per ogni singolo obiettivo. Questo ha permesso di predisporre degli elaborati con funzione di supporto all'attività di valutazione delle prestazioni del personale con qualifica dirigenziale svolta dal Nucleo di Valutazione. Alla data del 31 dicembre 2012 si è provveduto quindi alla verifica sullo stato di attuazione degli obiettivi gestionali, inseriti nel PEG, con l analisi dettagliata sul loro raggiungimento. La verifica dei risultati raggiunti è indispensabile per accertare la coerenza e correttezza dell azione rispetto alla programmazione. E stato infine elaborato il presente report di controllo di gestione per l anno 2012, che ha per oggetto l analisi finale dei risultati degli obiettivi di gestione ed i servizi resi.
13 Con l'utilizzo del Piano Esecutivo di Gestione si è cercato di impostare una programmazione il più possibile semplice, chiara, tangibile, impostata in una trasparente scala di priorità su obiettivi da conseguire e valutare. E stata favorita la diffusione a tutti i livelli delle scelte effettuate in sede di programmazione attraverso meccanismi di comunicazione interna dove tutti possono conoscere gli obiettivi da raggiungere e le relative modalità attuative. L attività del controllo di gestione ha permesso la conoscenza dei processi aziendali tipici per intervenire in casi di razionalizzazione di dispersioni organizzative o gestionali e ha proceduto a verifiche trimestrali sul raggiungimento degli obiettivi di Peg. L'ente effettua continui monitoraggi e verifiche sui principali macro aggregati dell'entrata e della spesa. In particolare dopo l'approvazione del bilancio di previsione viene redatto ed approvato un piano di gestione della cassa con le principali simulazioni di entrata e dispesa, sia di parte corrente che in conto capitale. Viene inoltre tenuto costantemente monitorato l'andamento dei saldi di cassa e competenza ai fini del patto di stabilità interno e viene aggiornato con periodicità mensile l'elenco degli stati di avanzamento in corso di approvazione. Contemporaneamente vengono effettuate le richieste di erogazione dei contributi agli enti che li hanno concessi. Si tiene infine aggiornato l'andamento dell'aggregato "spesa di personale" per il rispetto dei limiti di spesa imposti dalla normativa oltre che per la compilazione dei due questionari annuali della corte dei conti sezione regionale di controllo. Il programma di gestione della contabilità, infine, consente di monitorare, mediante apposite aggregazioni di bilancio, la gestione delle partite vincolate (introiti derivanti dalle concessioni edilizie; investimenti finanziati dai mutui; spese ed entrate per concessioni cimiteriali) nonché di tutti quei limiti di spesa dettati dalla normativa in materia di spese di rappresentanza, cerimonie, convegni, mostre e consulenze. La verifica viene effettuata mensilemnte ed inviata alla giunta ed ai dirigenti mediante l'uso della posta elettronica. Organismi Partecipati dal Comune di Follonica Rispetto all anno 2011: 1. non sono state acquisite nuove partecipazioni; 2. si è concluso il processo di liquidazione di FIORARETI SpA, che è cessata al 31/12/12;
14 3. AATO 6 Ombrone non esiste più e dal 01/01/12 le funzioni sono trasferite ad AIT (Autorità Idrica Toscana Conferenza Territoriale n. 6) con CF e PIVA , stessa % di partecipazione 5,56% 4. ATO9 TOSCANA DEL SUD non esiste più e dal 01/01/12 le funzioni sono trasferite a ATO RIFIUTI TOSCANA SUD CF e PIVA , con partecipazione del 1,9%, in quanto riportata al nuovo assetto con partecipazione di altri EELL. Le autorità idrica e rifiuti sono state costituite ai sensi della LRT 69/2011. Nel corso del 2012 il Comune ha indetto gara per la vendita della partecipazione in GROSSETO SVILUPPO SpA, gara andata deserta, che sarà ripetuta nel corso del 2013, insieme ad altre partecipazioni. Sul fronte del controllo analogo, questo Ente, in data 08/11/11 il Sindaco del Comune di Follonica ha inviato una lettera al presidente di Co.S.EC.A. SpA ed ai Comuni soci, sollecitando l attuazione di quanto previsto nello statuto modificato approvato con atto di CC 48/10 e quindi la costituzione dell organo di coordinamento intercomunale, attraverso il quale i Comuni soci saranno in grado di esercitare maggiormente il controllo analogo sull operato della inhouse. In data 16/02/12 si costituisce l organo di coordinamento intercomunale di CO.S.EC.A. SpA ed il regolamento per il funzionamento. Nel 2010 il Comune di Follonica ha acquisito una partecipazione in NetSpring Srl, quota paritaria dell 1% come previsto dalla legge. Ragione sociale / denominazione ACQUEDOTTO DEL FIORA S.P.A. A.T.O. RIFIUTI TOSCANA SUD A.T.O. 6 OMBRONE non esiste più e dal 01/01/12 le funzioni sono trasferite ad AIT (Autorità Idrica Toscana Conferenza Territoriale n. 6) AZIENDA FARMACEUTICA MUNICIPALIZZATA CEVALCO in liquidazione CONSORZIO PER LA GESTIONE DEL PARCO INTERPROVINCIALE DI MONTIONI CONSORZIO SOCIETA' DELLA SALUTE COLLINE METALLIFERE Localizzazione Forma giuridica dell'ente Quota % partecipazione diretta VIA G. MAMELI,10 Grosseto (GR) Via della Pace, 37 Loc. Renaccio Siena (SI) Società per azioni 2,28% 0% ATO (Ambito Territoriale Ottimale), con un bilancio esterno e separato rispetto a quello dell'ente 1,9% 0% Via Magnani, 38 Grosseto (GR) ATO (Ambito Territoriale Ottimale), con un bilancio esterno e separato rispetto a quello dell'ente 5,56% 0% Follonica (GR) Azienda speciale 100% 0% Via della Fiera 3 Campiglia Marittima (LI) PIAZZA DEL MUNICIPIO,4 Livorno (LI) VIALE EUROPA Follonica (GR) Società per azioni 4,08% 0% Consorzio per la gestione di servizi senza rilevanza economica (consorzio - ente) ad eccezione di ATO Consorzio per la gestione di servizi senza rilevanza economica (consorzio - ente) ad eccezione di ATO 23,45% 0% 19,97% 0% Quota % partecipazione indiretta
R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I
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