REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA"

Transcript

1 Allegato alla Delib.G.R. n. 46/24 del POR FESR SARDEGNA OBIETTIVO OPERATIVO LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a PROGRAMMA GENERALE Novembre 2010

2 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a INDICE 1. Premessa Risultati ottenuti nella Programmazione Risultati dell Azione 1.7a Risultati dell Azione 1.7b Risultati dell Azione 1.7c Obiettivi della Programmazione Interventi e modalità di attuazione Completamento del SIRA Descrizione generale Elementi che compongono il I Stralcio funzionale del progetto Elementi che compongono il II Stralcio funzionale progetto Interventi su reti di monitoraggio Priorità degli interventi Tavolo di coordinamento Cronoprogramma Costi Allegati INDICE

3 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a 1. PREMESSA Il presente documento si configura come un Programma Generale per il conseguimento degli Obiettivi Operativi previsti per l Asse d intervento IV, Obiettivo Operativo 4.1.2, Linea di Attività 4.1.2a del POR FESR Sardegna e si propone come un documento di indirizzo e programmazione di massima per gli interventi connessi al suddetto Programma Operativo. L Asse d intervento IV considera la sostenibilità ambientale quale criterio guida dell azione regionale di pianificazione e di utilizzo delle risorse naturali e auspica il consolidamento e l ampliamento degli strumenti conoscitivi, normativi e di pianificazione al fine di perseguire la sostenibilità ambientale delle politiche di sviluppo. Per il perseguimento dell Obiettivo Operativo Miglioramento degli strumenti per la sostenibilità ambientale assume fondamentale importanza l aggiornamento e l implementazione del sistema integrato di monitoraggio ambientale nelle sue diverse componenti al fine di una corretta gestione delle risorse naturali. I dati provenienti da tale sistema di monitoraggio confluiranno all Interno del Sistema Informativo ambientale regionale (SIRA) che costituisce un infrastruttura sia organizzativa che logica e fisica tesa a rafforzare la base conoscitiva e la cooperazione applicativa dei sistemi di monitoraggio ambientale di altri enti. Il potenziamento degli strumenti suddetti influiranno positivamente sulla capacità decisionale in termini di sviluppo sostenibile. I fini della Linea di Attività 4.1.2a verranno perseguiti attraverso due tipologie di interventi tra loro strettamente correlate: A. Completamento del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA); B. Realizzazione di nuovi sistemi di monitoraggio ambientale (matrici ambientali e sistema marinocostiero, rifiuti, ecc) e implementazione di alcuni dei sistemi già esistenti. Il presente Programma è stato redatto dall Assessorato della Difesa dell Ambiente, Servizio sostenibilità ambientale, valutazione impatti e sistemi informativi ambientali (di seguito Servizio S.A.V.I.) a seguito di una ricognizione operata presso ARPAS e strutture regionali che, a vario titolo, operano in campo ambientale, al fine di valutare l operatività delle reti di monitoraggio in campo ambientale e le esigenze dei suddetti Enti. Nel programma sono descritte, le linee di indirizzo connesse all aggiornamento e implementazione del sistema informativo ambientale (SIRA) e le priorità di intervento per la realizzazione e/o aggiornamento delle reti di monitoraggio ambientale. Il Programma rappresenta, quindi, il punto di riferimento generale per la progettazione esecutiva degli interventi connessi all Obiettivo Operativo 4.1.2, Linea di Attività 4.1.2a del POR FESR Premessa Pagina 1

4 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a 2. RISULTATI OTTENUTI NELLA PROGRAMMAZIONE La Misura 1.7 Monitoraggi ambientali del POR Sardegna prevedeva tre Azioni, strettamente correlate e atte a garantire la creazione di un sistema integrato di monitoraggio la cui gestione a regime sarà affidata all ARPAS: - Azione 1.7 a: Progettazione e implementazione ARPAS; - Azione 1.7.b: Realizzazione del Sistema Informativo Regionale dell Ambiente; - Azione 1.7.c: Progettazione e implementazione di sistemi e reti di monitoraggio ambientale Gli interventi realizzati all interno della misura 1.7 del POR Sardegna 2000/2006 vengono di seguito elencati. 2.1 Risultati dell Azione 1.7a L attuazione dell azione 1.7a, in coerenza con l obiettivo dell azione stessa Progettazione e implementazione dell ARPAS, è stata demandata alla stessa ARPAS. A tal fine è stata stipulata una convenzione tra l Assessorato della difesa dell ambiente e l ARPAS, avente ad oggetto la disciplina dei rapporti tra i due soggetti istituzionali per l attuazione degli interventi programmati nell azione a) della misura 1.7, e descritti in un Piano operativo predisposto da ARPAS ed approvato dall Assessorato della difesa dell ambiente. 2.2 Risultati dell Azione 1.7b L Azione 1.7b era finalizzata all aggiornamento, all adeguamento tecnologico ed all ottimizzazione del Sistema Informativo Regionale dell Ambiente (SIRA). Il SIRA rappresenta il modello organizzativo e l infrastruttura di servizi e tecnologie necessaria per catalizzare, finalizzare, integrare ed utilizzare efficacemente sia le base dati già esistenti presso i servizi e le strutture regionali sia, e soprattutto, quelle che sono state realizzate attraverso la Misura 1.7c. Le informazioni ricavate dai monitoraggi, così come dalle attività di controllo e ispezione dell ARPAS, sono confluite e confluiranno nel SIRA e saranno rese disponibili, secondo livelli di lettura adeguati ai diversi utenti, sia privati sia pubblici per i loro scopi istituzionali, nel rispetto delle linee guida e standard per il SPCoop previsti dal Centro Nazionale per l Informatica nella Pubblica Amministrazione (CNIPA). Il periodo di Programmazione ha visto la realizzazione del primo stralcio funzionale del SIRA che è consistito nella fornitura di prodotti e servizi necessari per realizzare ed avviare in produzione i primi moduli e l infrastruttura base del Sistema stesso. Per la realizzazione del primo stralcio sono stati forniti: servizi di progettazione e realizzazione dell infrastruttura di dati e servizi software che rappresentano il Modulo Comune SIRAnet; servizi di progettazione e sviluppo di software applicativo dedicato alle esigenze conoscitive, di comunicazione e di elaborazione delle diverse classi di utenti del SIRA; Risultati ottenuti nella Programmazione Pagina 2

5 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a l infrastruttura tecnologica hardware e software necessaria per sostenere ed abilitare i moduli applicativi ed i servizi del SIRA; tutti i servizi specialistici necessari a garantire il pieno avviamento del SIRA Sardegna, il popolamento della comune base di conoscenza ambientale regionale, il trasferimento delle necessarie competenze agli utenti, l assistenza agli utenti e la manutenzione di tutti i prodotti e dei moduli software forniti. Il software applicativo realizzato è condiviso tra gli Enti appartenenti alla rete regionale SIRAnet e consente a tutti di accedere alla comune base di conoscenza ambientale regionale, di ricercare dati sia per via alfanumerica che geografica, di aggiornare i diversi catasti ambientali, di elaborare report ed indicatori, favorendo nuove e più efficienti forme di cooperazione tra gli Enti regionali coinvolti nel governo dell ambiente e del territorio. 2.3 Risultati dell Azione 1.7c In coerenza con gli obiettivi dell Azione 1.7c Progettazione e implementazione di sistemi e reti di monitoraggio ambientale, sono state realizzate e implementate reti di monitoraggio delle matrici ambientali aria, acqua, suolo e habitat e biodiversità che, insieme agli interventi programmati nelle azioni 1.7a e 1.7b, costituiscono un sistema integrato di raccolta (analisi ed elaborazione), gestione e diffusione dei dati di monitoraggio, in grado di rendere le informazioni ivi raccolte fruibili a tutti i soggetti istituzionali per il perseguimento di diverse finalità quali pianificazione, comunicazione, reporting, prevenzione, controllo. Di seguito vengono descritti in sintesi gli interventi relativi alle reti di monitoraggio realizzate. Titolo Progetto: Realizzazione della rete di monitoraggio delle acque sotterranee del territorio regionale, al fine della definizione dello stato ambientale dei corpi idrici significativi. Il progetto suddetto è consistito nella realizzazione e nell attivazione di un sistema di monitoraggio e classificazione delle acque sotterranee della Sardegna e la relativa acquisizione, rilevamento, elaborazione e diffusione dei dati monitorati in attuazione della Direttiva 2000/60/CE e D.Lgs.152/06. L obiettivo specifico di tale progetto è il perseguimento di una corretta politica di gestione delle risorse idriche sotterranee attraverso la protezione e la conservazione delle stesse e il controllo delle criticità (inquinamento, depauperamento). I dati derivanti dal monitoraggio saranno finalizzati anche all aggiornamento e adeguamento del Piano di Tutela delle Acque, redatto in attuazione del D.Lgs 152/99 e approvato con Delibera di Giunta Regionale del 4 aprile 2006 n.14/16, e alla predisposizione del Piano di Gestione di cui all art. 13 della Dir 2000/60/CE e del D.Lgs 152/06. Per il raggiungimento degli obiettivi del progetto sono state portate avanti, su scala regionale, le seguenti attività: - censimento e caratterizzazione dei punti d acqua; - caratterizzazione idrogeochimica e idrogeologica degli acquiferi; - realizzazione di modelli di simulazione del flusso idrico sotterraneo e del trasporto degli inquinanti; - definizione della rete di monitoraggio delle acque sotterranee. Risultati ottenuti nella Programmazione Pagina 3

6 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a Parallelamente a tali attività, è stato realizzato un Sistema Informativo Territoriale (SIT) che permette una razionale raccolta, elaborazione e restituzione di: - dati idrogeologici, chimici e dati relativi alle pressioni acquisiti durante le varie fasi del progetto e funzionali alla caratterizzazione dei corpi idrici e alla strutturazione della rete definitiva di monitoraggio quantitativo e chimico; - dati chimici e quantitativi che verranno acquisiti con il monitoraggio, da effettuarsi ai sensi della parte terza del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, sulla rete definitiva in fase di gestione a regime. Il sistema di monitoraggio realizzato fornisce un quadro conoscitivo, a livello regionale, dello stato delle acque sotterranee partendo da una rete concepita in modo da fornire una panoramica coerente e complessiva dello stato chimico delle acque sotterranee e da fornire dati di monitoraggio rappresentativi (c.3, art 4 Dir 2006/118/CE). Permette, inoltre, all Amministrazione appaltante di acquisire gli elementi fondamentali per designare o escludere zone vulnerabili da nitrati o da prodotti fitosanitari e di individuare le metodologie per la valutazione delle tendenze significative e durature all aumento delle concentrazioni di inquinanti e la determinazione dei punti di partenza per le inversioni di tendenza. Il soggetto istituzionalmente preposto per la gestione a regime della rete di monitoraggio quantitativo e chimico (sia per quanto concerne il monitoraggio di sorveglianza sia per il monitoraggio operativo), realizzata con il presente intervento, è l ARPAS. Titolo Progetto: Fornitura ed installazione di apparecchiature per l adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell aria e delle emissioni in atmosfera finalizzato alla tutela della salute pubblica e degli ecosistemi della regione Sardegna Il progetto ha avuto quale obiettivo principale l adeguamento della rete esistente di monitoraggio della qualità dell aria della Regione Autonoma della Sardegna alla luce dei risultati dello studio propedeutico denominato Realizzazione dell inventario regionale delle sorgenti di emissione, del documento sulla valutazione della qualità dell aria ambiente in Sardegna e individuazione delle possibili misure da attuare per il raggiungimento degli obiettivi di cui al D.Lgs n. 351/99. Tale adeguamento è consistito principalmente in un aggiornamento tecnologico della rete di monitoraggio e in una diversa e più rappresentativa dislocazione delle stazioni di misura ed è stato realizzato attraverso: - fornitura e installazione di diverse apparecchiature di rilevazione della qualità dell aria per l implementazione delle stazioni esistenti; - ricollocazione di alcune stazioni di rilevazione in siti comunque ubicati nel territorio regionale, comprensiva di disinstallazione delle stesse, trasporto, montaggio, loro nuova installazione e di ogni opera e lavoro accessori perché le stesse siano perfettamente funzionanti; - fornitura di una stazione mobile di rilevazione della qualità dell aria. Il progetto è attualmente in fase di completamento a causa dei tempi di attesa per il rilascio delle concessioni edilizie per la rilocazione delle stazioni di rilevazione. Risultati ottenuti nella Programmazione Pagina 4

7 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a Durante la realizzazione del progetto ci si è resi conto che, al fine di verificare la necessità di implementare le rete di monitoraggio o programmare eventuali spostamenti/aggiornamenti, è necessario aggiornare e adeguare l inventario regionale delle sorgenti di emissione in atmosfera. Titolo Progetto: Interventi di indagine preliminare e realizzazione del sistema di monitoraggio siti inquinati: aree industriali di Assemini, Sarroch, Ottana e Porto Torres E stato realizzato un sistema integrato di monitoraggio delle aree industriali compromesse dei comuni di Assemini, Sarroch, Ottana e Porto Torres. La rete di monitoraggio realizzata permette il rilevamento e il controllo della qualità dei suoli, delle acque superficiali e delle acque sotterranee e l analisi del sistema idrogeologico tramite l applicazione di modelli matematici previsionali. I siti industriali di Assemini, Sarroch e Porto Torres sono compresi nei perimetri dei Siti di interesse nazionale da bonificare, individuati ai sensi del D.M. 07/02/2003 Perimetrazione del sito di bonifica di interesse Nazionale di aree industriali di Porto Torres e del D.M. 12/03/2003 Perimetrazione del sito di bonifica di interesse Nazionale del Sulcis-Iglesiente-Guspinese. La principale problematica ambientale relativa ai poli industriali analizzati è rappresentata dall inquinamento delle acque di falda, pertanto il modello matematico previsionale è stato applicato a tale componente. Il Sistema di Monitoraggio è in grado di descrivere la realtà ambientale dei siti monitorati nei suoi vari aspetti, di configurare possibili simulazioni e quindi prevedere scenari futuri di migrazione degli inquinanti, garantendo una migliore gestione del sito e delle matrici ambientali. Il modello rappresenta un ottimo strumento di programmazione che permette, sulla base dell interpretazione dei dati e dallo studio del trasporto advettivo degli inquinanti nelle falde idriche, di fare ipotesi di bonifica, facendo riferimento al D. lgs 152/06, e quantificare preventivamente gli effetti delle azioni che si intendono intraprendere. Titolo Progetto: Realizzazione del secondo lotto funzionale del sistema di monitoraggio automatico della qualità dell acqua in alcuni laghi artificiali della Sardegna. Il progetto ha per oggetto l espansione del sistema di monitoraggio automatico della qualità dell acqua in alcuni laghi artificiali della Sardegna e rientra negli interventi di adeguamento e potenziamento di reti già esistenti previsti nell azione 1.7 c consistendo in un completamento di un progetto di monitoraggio relativo a 30 laghi artificiali di cui, con finanziamenti dell Assessorato regionale dei LLPP, è stato già finanziato un primo lotto relativo a 10 laghi (Temo, Cuga, Pattada, Bidighinzu, Sos Canales, Cedrino, Mulargia, Is Barrocus, Cixerri e Bau Pressiu). L intervento consente di completare la rete di monitoraggio delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile ai sensi del D.Lgs 152/06 con la finalità di valutare le caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche delle acque a specifica destinazione funzionale di cui all art. 79 comma 1 lettera a) e art. 80 del D.Lvo 152/2006; Attraverso la rete di monitoraggio in argomento è, inoltre, possibile: - ottimizzare la quota di presa dell acqua grezza da avviare alla potabilizzazione; Risultati ottenuti nella Programmazione Pagina 5

8 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a - realizzare il bilancio volumetrico del serbatoio al fine di valutare il deflusso naturale alle sezioni di sbarramento; - avere informazioni dettagliate sulla qualità delle acque invasate per ottimizzare la gestione dei sistemi fortemente interconnessi ed i trasferimenti da bacino a bacino; - ottemperare a quanto previsto dalla L.R. 19/2006 Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici che pone in capo ad unico soggetto (l Ente acque della Sardegna - ENAS) la gestione del sistema multisettoriale regionale ed in particolare dei serbatoi di regolazione per i quali è previsto che l Ente gestore esegua l attività di controllo della qualità delle risorse idriche. Attualmente il sistema è in grado di produrre oltre 1000 dati al giorno per lago e nei programmi di applicazione futuri si prevede di integrare le funzionalità di videosorveglianza delle dighe, delle opere di presa e dei siti con condizioni di criticità ambientale, con particolare riferimento alla prevenzione di emergenze legate alla gestione delle piene durante le alluvioni. Titolo Progetto: Realizzazione del sistema di monitoraggio dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario della Regione Autonoma della Sardegna Il progetto prevede la realizzazione di una rete di monitoraggio che, attraverso il controllo dello stato di conservazione degli habitat e delle specie di interesse comunitario, faciliti l adozione delle misure idonee ad assicurare un soddisfacente stato di conservazione degli habitat e delle specie, consentendo di prevedere gli scenari futuri e di contenere, entro il 2010, la perdita della biodiversità nella percentuale stabilita a livello internazionale. Tale sistema di monitoraggio rappresenta, inoltre, uno strumento di supporto per l elaborazione del rapporto sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie a livello comunitario previsto dall art 17 della Direttiva Habitat. La definizione del sistema di monitoraggio della Regione Autonoma della Sardegna è avvenuta attraverso lo svolgimento delle seguenti attività: - raccolta, analisi ed omogeneizzazione dei dati ricavabili dai Piani di Gestione delle aree Natura 2000 e dalla letteratura scientifica esistente. Questa attività ha permesso di evidenziare le carenze conoscitive relative ad habitat, specie e processi territoriali e quindi ad esplicitare gli indirizzi del Piano di Monitoraggio; - raccolta di dati sul campo per integrare le conoscenze esistenti, definire e testare i protocolli di indagine da utilizzare in fase di monitoraggio per ciascun gruppo di habitat e specie considerato; - aggiornamento dei Formulari Standard, che sintetizzano tutti i dati disponibili per ciascuna area Natura 2000, per fornire all Amministrazione le schede da trasmettere al Ministero; - definizione del Piano di monitoraggio e della Rete di monitoraggio; - progettazione e creazione di un Sistema Informativo Territoriale atto all archiviazione, alla gestione ed all elaborazione di tutti i dati del monitoraggio futuro. Risultati ottenuti nella Programmazione Pagina 6

9 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a 3. OBIETTIVI DELLA PROGRAMMAZIONE Il principio cardine dell Asse IV Ambiente, attrattività naturale e turismo è la sostenibilità ambientale quale criterio guida dell azione regionale di pianificazione e di utilizzo delle risorse naturali. In coerenza con l obiettivo globale dell Asse Promuovere un uso sostenibile ed efficiente delle risorse ambientali e sostenere l attrattività e competitività del territorio valorizzando le risorse naturali e culturali per sviluppare il turismo sostenibile, la strategia europea di Lisbona e Göteborg e la pianificazione regionale di settore considera la corretta gestione delle risorse ambientali un requisito essenziale dello sviluppo perché migliora il vantaggio competitivo del territorio e ne promuove la crescita sostenibile, duratura e armonica. Durante la Programmazione sono state promosse una serie di azioni volte a creare strumenti informativi in grado di fornire pieno supporto ai processi gestionali e decisionali nei diversi settori di azione della PA regionale in campo ambientale, e di sostenere e rendere più efficienti e trasparenti i procedimenti amministrativi e l azione di controllo, in sintonia con i principi dell E-Government. L attuale programmazione si prefigge di consolidare e ampliare le reti di monitoraggio già esistenti prevedendo l aggiornamento di alcune di esse e la creazione e l implementazione di nuove reti, al fine di perseguire la sostenibilità ambientale delle politiche di sviluppo, attraverso adeguati livelli di qualità nella preservazione e conservazione del patrimonio ambientale. A tal fine gli interventi programmati nella linea di attività 4.1.2a portano avanti il lavoro svolto nella precedente programmazione comunitaria di realizzare un sistema integrato di raccolta (analisi ed elaborazione), gestione e diffusione dei dati di monitoraggio, capace di creare un sistema di reti di monitoraggio e rendere le informazioni ivi raccolte fruibili a tutti i soggetti istituzionali per il perseguimento di diverse finalità: pianificazione, comunicazione, reporting, prevenzione, controllo. Nella costruzione di questo sistema integrato appare rilevante garantire all Amministrazione Regionale la possibilità di sviluppare uno Strumento di Supporto alle Decisioni (SSD), implementabile con gli input informativi derivanti dal suddetto sistema di monitoraggio, al fine di adempiere ai compiti istituzionali di governo del territorio. Il monitoraggio ambientale è riconducibile in generale alle seguenti esigenze: - colmare le lacune conoscitive per raggiungere la piena conoscenza sullo stato di salute del territorio nel tempo e nei termini indicati dalla più recente normativa comunitaria e nazionale; - individuare le variazioni nello stato di salute del territorio e determinarne le cause, anche al fine di salvaguardare la salute della popolazione; - valutare l efficacia di azioni di protezione, prevenzione e ripristino ambientale e gli impatti degli interventi del POR; - fornire quanto prima adeguate risposte alla domanda conoscitiva territoriale locale in accompagnamento alla progettazione integrata; - alimentare il sistema informativo regionale ambientale (SIRA) per la diffusione delle informazioni, anche ai fini della programmazione e pianificazione degli interventi. Obiettivi della Programmazione Pagina 7

10 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a Gran parte delle risorse finanziarie e umane della Programmazione saranno, inoltre, canalizzate verso il completamento del Sistema Informativo Regionale Ambientale (SIRA) il quale costituisce il recettore finale di tutti i dati derivanti delle reti di monitoraggio. Stante la complessità del Sistema Informativo Regionale Ambientale si è optato per la realizzazione dello stesso in due lotti funzionali e nell ambito delle Linee di Attività 4.1.2a verrà realizzato il secondo lotto. Obiettivi della Programmazione Pagina 8

11 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a 4. INTERVENTI E MODALITÀ DI ATTUAZIONE Gli interventi che verranno realizzati con la nuova programmazione scaturiscono da una ricognizione delle esigenze di aggiornamento o nuova realizzazione di reti di monitoraggio e moduli applicativi da inserire nel SIRA effettuata presso i vari Assessorati della RAS, l ARPAS, l Agenzia regionale di distretto idrografico ADIS e le otto provincie sarde. Tali interventi possono essere schematicamente suddivisi in A. Realizzazione del secondo stralcio del Sistema Informativo Regionale dell Ambiente (SIRA); B. Creazione/aggiornamento e completamento di reti di monitoraggio. 4.1 Completamento del SIRA Il completamento del SIRA assume un ruolo fondamentale per l efficacia e fruibilità di tutti i dati ricavati dai monitoraggi e dalle attività di controllo e ispezione dell ARPAS, i quali confluiscono nel Sistema Informativo Regionale Ambientale e sono resi disponibili, secondo livelli di lettura adeguati ai diversi utenti, sia privati sia pubblici per i loro scopi istituzionali. Uno dei principali obiettivi che si intendono conseguire con l automazione dei cosiddetti processi di rilevanza ambientale, è rappresentato dalla generazione automatica dei flussi dati per il popolamento ed aggiornamento della comune base di conoscenza ambientale regionale, della quale i suddetti processi rappresentano le principali fonti dati. Il SIRA è stato, inoltre, progettato e realizzato per rispondere ai debiti informativi verso l ISPRA a carico del Punto Focale Regionale (PFR), allocato presso il Servizio S.A.V.I., che rappresenta il riferimento territoriale della rete SINAnet e che deve assicurare e garantire il flusso dei dati ambientali di pertinenza della regione Sardegna, all interno della rete SINAnet Descrizione generale Il SIRA Sardegna rappresenta un sistema informativo di notevole complessità, la cui efficiente ed efficace operatività potranno essere garantite solo da una corretta ed equilibrata integrazione e cooperazione di elementi tecnici, organizzativi e tecnologici. Il SIRA Sardegna dovrà consentire la condivisione e la fruizione, da parte della Comunità di utenti dello spazio SIRAnet della Sardegna, dell informazione di rilevanza ambientale disponibile per il territorio regionale, elaborata e rappresentata nelle forme, secondo i punti di vista e le esigenze conoscitive di utenti pubblici e privati, diversi sia per formazione che per le finalità di impiego. Il progetto SIRA, ha quindi come principali finalità: la costituzione di un infrastruttura per la gestione, l accesso e la diffusione dei dati ambientali, integrata con l esistente infrastruttura dedicata ai dati territoriali (IDT del SITR); l integrazione dei dati di rilevanza ambientale già disponibili, ai fini della loro condivisione in rete; Interventi e modalità di attuazione Pagina 9

12 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a la realizzazione dei principali Moduli applicativi per le Aree tematiche prioritarie e l automazione dei processi di popolamento della comune base di conoscenza del SIRA; la fornitura in rete dei servizi a tutti gli utenti dello spazio SIRANet, siano essi Enti pubblici e privati, imprese, cittadini, associazioni ambientali,. Il progetto è stato quindi articolato in tre ambiti d azione principali, tra di loro strettamente integrati: il Modulo Comune dello spazio SIRAnet, comprendente servizi comuni (web services) di gestione della base regionale di conoscenza ambientale, condivisi in rete, la Porta di Dominio (PdD) del SIRA, la comune base regionale di conoscenza ambientale e la base dati riconciliata da esporre nel dominio SINAnet, conforme al modello logico condiviso determinato dagli standard SINAnet proposti per le diverse aree tematiche; l infrastruttura tecnologica e di rete, che abilita i servizi del Modulo comune, i diversi Moduli applicativi e la fruizione della base di conoscenza ambientale sulla rete telematica regionale; i Moduli applicativi specializzati, dedicati alle diverse Aree tematiche, all automazione di processi intertematici, al controllo ed alla bonifica dei dati provenienti da datasource esterni o non conformi ed al supporto decisionale. Come si è già avuto occasione di introdurre, il SIRA è stato realizzato nel pieno rispetto degli standard del Sistema Pubblico di Connettività e Cooperazione ed in esso integrato, rendendo disponibili alla Comunità di utenti dello spazio SIRAnet specifici servizi informatici utilizzabili anche tramite cooperazione applicativa, creando così le condizioni per rendere interoperabili i sistemi informativi degli enti che partecipano al dominio SIRAnet. I servizi erogati dal SIRA saranno disponibili sia nella Intranet della RAS, per gli utenti del dominio SIRAnet, che attraverso Internet, cioè per utenti pubblici e privati non appartenenti al dominio. Interventi e modalità di attuazione Pagina 10

13 PROGRAMMA GENERALE DELLA LINEA DI ATTIVITÀ 4.1.2a Spazio SINAnet DS j DS z DS y DS m PFR RAS MP Regione Ass. Ambiente MC-RAS MP Provincia Cagliari MC-RAS DS k DS y MP ARPA Sardegna MP Ente regionale xy DS w MC-RAS KB SIRA MC-RAS SITR DS j MP Provincia Nuoro MC-RAS Spazio SIRAnet Regione Autonoma della Sardegna MC-RAS MP Provincia Sassari DS f MC-RAS MC-RAS MP Regione Ass. Urbanist. MP Regione Ass. Lavori Pub. DS m DS w Figura 1: schema concettuale generale: ogni nodo della rete condivide il Modulo Comune SIRAnet e ne utilizza i servizi per abilitare l interoperabilità semantica ed applicativa Oltre ai servizi descritti, il SIRA comprende servizi software che migliorano la gestione dell intero sistema, ad esempio servizi comuni per il controllo accessi all infrastruttura, etc L accesso ai servizi del SIRA avviene mediante delle interfacce conformi ai vincoli tecnici indicati nei già citati documenti del CNIPA relativi al SPCoop ed al piano di e-government, ma anche nelle specifiche OGC (Open GIS Consortium); è quindi richiesto un diffuso impiego del protocollo SOAP, del formalismo WSDL e dello standard XML, al fine di consentire la cooperazione applicativa e l interscambio dei dati tra architetture eterogenee. Servizi e dati del SIRA si appoggiano sull infrastruttura regionale di supporto alla connettività ed alla cooperazione applicativa e sull infrastruttura regionale di rete a banda larga. Quanto precedentemente esposto, può essere meglio compreso osservando lo schema riportato nella seguente figura Architettura logica del SIRA Sardegna. Interventi e modalità di attuazione Pagina 11

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1

EA 03 Prospetto economico degli oneri complessivi 1 UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA Fase 1: Analisi iniziale L analisi iniziale prevede uno studio dello stato attuale della gestione interna dell Ente. Metodo: si prevede l individuazione dei referenti

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014

DELIBERAZIONE N. 30/7 DEL 29.7.2014 Oggetto: Assegnazione all Azienda ASL n. 8 di Cagliari dell espletamento della procedura per l affidamento del servizio di realizzazione del sistema informatico per la gestione dell accreditamento dei

Dettagli

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa

PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA. UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA DI GESTIONE QUALITA IN CONFORMITÀ ALLA NORMA UNI EN ISO 9001 (ed. 2008) Revisione Approvazione n. 03 del 31/01/09 Salvatore Ragusa PROGETTO TECNICO SISTEMA QUALITA Il nostro progetto

Dettagli

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI

DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Gi obiettivi del progetto, già richiamati nel testo della convenzione, sono riportati di seguito in forma sintetica:

Gi obiettivi del progetto, già richiamati nel testo della convenzione, sono riportati di seguito in forma sintetica: ALLEGATO A 1. Inquadramento PROPOSTA PROGETTUALE Il progetto ha come obiettivo principale la definizione ed esecuzione di tutte le attività necessarie alla costituzione del RUC (Registro Unico dei Controlli)

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA

CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA. Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA CONTRATTO DEL LAGO DI BOLSENA Accordo di Programmazione Negoziata PROTOCOLLO DI INTESA Protocollo d Intesa per l attuazione del Contratto del Lago di Bolsena PREMESSO CHE la Direttiva 2000/60/CE del Parlamento

Dettagli

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile

Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Capitolato per la selezione di una cooperativa sociale di tipo b per la realizzazione di attività relative all ambito disabilità e protezione civile Obiettivi specifici Per il generale, si individuano

Dettagli

IL CONSIGLIO COMUNALE

IL CONSIGLIO COMUNALE Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso

Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso Avviso per la realizzazione dei progetti di riuso IL PRESIDENTE Premesso che: - per progetti cofinanziati dal primo avviso di e-government, si intendono i progetti riportati negli allegati A e B del decreto

Dettagli

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati

BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati BANCHE DATI NATURALISTICHE REGIONE PIEMONTE (BDNRP) Deontologia e norme per l utilizzo e l accesso ai dati Sommario 1 Finalità...1 2 Origine dei dati...1 3 Proprietà dei dati...2 4 Proprietà dei software...2

Dettagli

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura

POR Campania 2000-2006 Complemento di programmazione Capitolo 3 Misura 4.7. Sezione I Identificazione della misura Sezione I Identificazione della misura 1. Misura 4.7- Promozione e marketing turistico 2. Fondo strutturale interessato FESR 3. Asse prioritario di riferimento Asse 4 - Sviluppo Locale 4. Descrizione della

Dettagli

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale

La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione ed il dato territorlale Scuola di Dottorato Il Codice dell Amministrazione Digitale: le origini Alberto Leoni Università IUAV di Venezia a.leoni1@stud.iuav.it 1. I Fondamenti Normativi: Scaletta di Intervento La Direttiva Europea

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli

Portale Acqua e Salute

Portale Acqua e Salute Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Portale Acqua e Salute Liana Gramaccioni 23/06/2008 Roma Liana Gramaccioni Portale Acqua e Salute L acqua è il bene strategico del terzo millennio.

Dettagli

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014

DELIBERAZIONE N. 52/16 DEL 23.12.2014 Oggetto: D.Lgs. 14.8.2012, n. 150 e decreto interministeriale 22 gennaio 2014. Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Direttive per l'attuazione nella Regione Sardegna

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 - PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Obiettivi di accessibilità per l anno 2016. Redatto ai sensi dell'articolo 9, comma 7 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012

Obiettivi di accessibilità per l anno 2016. Redatto ai sensi dell'articolo 9, comma 7 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 Obiettivi di accessibilità per l anno 2016 Redatto ai sensi dell'articolo 9, comma 7 del decreto legge n. 179 del 18 ottobre 2012 Divisione pianificazione, sviluppo e controllo interno - Dicembre 2015

Dettagli

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza

BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza BASILE PETROLI S.p.A. Dichiarazione Politica qualità, ambiente e sicurezza Rev. 03 del 27 maggio 2008 La BASILE PETROLI S.p.A., nell ambito delle proprie attività di stoccaggio e commercializzazione di

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio

Settore Agricoltura Beni culturali e ambientali Turismo. X Gestione del territorio REGIONANDO 2001 REGIONE LIGURIA Settore Assetto del territorio e Controllo Tecnico ATTIVITÀ REGIONALI PER LA QUALIFICAZIONE E SOSTEGNO DEGLI ENTI LOCALI LIGURI NELLA DIFESA DEL SUOLO E NELLA TUTELA DELLA

Dettagli

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;

Preso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014; Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata

Dettagli

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico

Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione. ALLEGATO IV Capitolato tecnico Presidenza della Giunta Ufficio Società dell'informazione ALLEGATO IV Capitolato tecnico ISTRUZIONI PER L ATTIVAZIONE A RICHIESTA DEI SERVIZI DI ASSISTENZA SISTEMISTICA FINALIZZATI ALLA PROGETTAZIONE E

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004

2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004 Documento di programmazione del progetto denominato: Realizzazione della seconda fase di sviluppo di intranet: Dall Intranet istituzionale all Intranet per la gestione e condivisione delle conoscenze.

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA

Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA Città di Lecce SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA INDICE 1. Introduzione... 4 2. Sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa... 4 2.1. L Albero

Dettagli

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente

Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Alla c.a. Sindaco/Presidente Segretario Generale Dirigente competente Controllo di Gestione e Misurazione delle Performance: l integrazione delle competenze, la valorizzazione delle differenze e la tecnologia

Dettagli

INDICE E RIFERIMENTI

INDICE E RIFERIMENTI Procedure PROCEDURA DI PROGRAMMAZIONE E PIANIFICAZIONE AUDIT SCR INDICE E RIFERIMENTI 01 GENERALITÀ... 2 02 SCOPO... 2 03 APPLICABILITÀ E RESPONSABILITÀ... 2 04 RIFERIMENTI... 2 05 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ...

Dettagli

SIRED Sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati sul movimento turistico

SIRED Sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati sul movimento turistico SIRED Sistema informativo di raccolta ed elaborazione dati sul movimento turistico Il sistema della Regione Autonoma della Sardegna per la raccolta, gestione ed elaborazione di dati statistici sul turismo

Dettagli

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.

Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

I NUOVI ISTITUTI TECNICI

I NUOVI ISTITUTI TECNICI Istituto Tecnico Industriale Statale Liceo Scientifico Tecnologico Ettore Molinari Via Crescenzago, 110/108-20132 Milano - Italia tel.: (02) 28.20.786/ 28.20.868 - fax: (02) 28.20.903/26.11.69.47 Sito

Dettagli

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS

UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS UNIONE DEI COMUNI VALDARNO E VALDISIEVE REGOLAMENTO DEL SERVIZIO ASSOCIATO VAS Art. 1 Oggetto del Regolamento Il presente regolamento disciplina lo svolgimento delle funzioni relative allo svolgimento

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera

Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Accesso alla banca dati dell inventario delle emissioni in atmosfera Regione Liguria Dipartimento Ambiente Patrizia Costi Settore aria clima e ciclo integrato dei rifiuti INDICE Accesso alle informazioni

Dettagli

AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ

AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ Allegato alla determinazione n. 91 del 07.08.2009 AVVISO PUBBLICO DI MOBILITÀ 1. PREMESSA L Agenzia regionale denominata Conservatoria delle Coste della Sardegna è stata istituita con l art. 16 della legge

Dettagli

Attività relative al primo anno

Attività relative al primo anno PIANO OPERATIVO L obiettivo delle attività oggetto di convenzione è il perfezionamento dei sistemi software, l allineamento dei dati pregressi e il costante aggiornamento dei report delle partecipazioni

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

PRINCIPI FONDAMENTALI...

PRINCIPI FONDAMENTALI... QUALITA DEL SERVIZIO 1) PREMESSA... 2 2) PRINCIPI FONDAMENTALI... 2 2.1) EFFICIENZA NEL SERVIZIO... 2 2.2) CONTINUITÀ... 2 2.3) IMPARZIALITÀ DI TRATTAMENTO... 3 2.4) SALUTE, SICUREZZA ED AMBIENTE... 3

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD

Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005 DELIBERAZIONE N. 39/ 15 Oggetto: Attuazione degli interventi finalizzati alla definizione del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS). L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità)

COMPETENZE DI CONTESTO (Capacità) DENOMINAZIONE POSIZIONE: CODICE POSIZIONE: TIPO DI POSIZIONE: STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI APPARTENENZA: AREA SETTORIALE DI APPARTENENZA: FAMIGLIA PROFESSIONALE DI APPARTENENZA: GRADUAZIONE POSIZIONE: FINALITÀ

Dettagli

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni

5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

«MISURE DI EFFICIENTAMENTO DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA CON FINALITA DI RISPARMIO ENERGETICO E RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO LUMINOSO»

«MISURE DI EFFICIENTAMENTO DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA CON FINALITA DI RISPARMIO ENERGETICO E RIDUZIONE DELL INQUINAMENTO LUMINOSO» COMO, 28 OTTOBRE 2015 VILLA GALLIA «Illuminazione Pubblica stato dell arte e prospettive» «MISURE DI EFFICIENTAMENTO DEI SISTEMI DI ILLUMINAZIONE ESTERNA CON FINALITA DI RISPARMIO ENERGETICO E RIDUZIONE

Dettagli

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri

Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA

POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA COMPLETIAMO IL TUO PROCESSO POLITICA INTEGRATA QUALITÀ, AMBIENTE E SICUREZZA Rifra Masterbatches S.p.A. Via T. Tasso, 8 25080 Molinetto di Mazzano (BS) Tel. +39 030 212171 Fax +39 030 2629757 R.I. 01006560179

Dettagli

Gestione in qualità degli strumenti di misura

Gestione in qualità degli strumenti di misura Gestione in qualità degli strumenti di misura Problematiche Aziendali La piattaforma e-calibratione Il servizio e-calibratione e-calibration in action Domande & Risposte Problematiche Aziendali incertezza

Dettagli

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni

BILANCIARSI - Formazione e Consulenza per la legalità e la sostenibilità delle Organizzazioni INTRODUZIONE BilanciaRSI è una società di formazione e consulenza specializzata nei temi della Legalità, della Sostenibilità, della Responsabilità d Impresa e degli Asset Intangibili. Da più di 10 anni

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA IL GAS E IL SISTEMA IDRICO PARERE 16 APRILE 2015 172/2015/I/EFR PARERE AL MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO SULLO SCHEMA DI DECRETO RECANTE APPROVAZIONE DI UN MODELLO UNICO PER LA REALIZZAZIONE, LA CONNESSIONE E L ESERCIZIO DI PICCOLI

Dettagli

Newsletter n.83 Gennaio 2011

Newsletter n.83 Gennaio 2011 Newsletter n.83 Gennaio 2011 Approfondimento_41 STUDI DI FATTIBILITÀ: Dal DPR 207 del 5/10/2010 disposizioni per lo sviluppo, composizione e contenuti Schema dettagliato per project financing e dialogo

Dettagli

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata:

Una metodologia da utilizzare può essere così sintetizzata: 10 CRITERI TECNICI DELLE PRIORITÀ L elenco dei siti con gli indici di priorità contenuti nel presente piano, dovrà essere rivisto ed aggiornato alla luce delle risultanze emergenti dai piani di caratterizzazione.

Dettagli

A chi è rivolta la FatturaPA

A chi è rivolta la FatturaPA A chi è rivolta la FatturaPA Tutti i fornitori che emettono fattura verso la Pubblica Amministrazione (anche sotto forma di nota o parcella) devono: produrre un documento in formato elettronico, denominato

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE

PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE PREMESSE Prot. 27396 PROTOCOLLO DI INTESA E COLLABORAZIONE NELL AMBITO DEI CONTROLLI SUL TERZO SETTORE tra Agenzia delle Entrate Direzione Regionale della Liguria, rappresentata dal Direttore Regionale, Alberta

Dettagli

Relazione introduttiva Febbraio 2006

Relazione introduttiva Febbraio 2006 Amministrazione Provincia di Rieti Febbraio 2006 1 Progetto Sistema Informativo Territoriale Amministrazione Provincia di Rieti Premessa L aumento della qualità e quantità dei servizi che ha caratterizzato

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Q.TEAM SRL Società di Gruppo Medilabor HSE Via Curioni, 14 21013 Gallarate (VA) Telefono 0331.781670 Fax 0331.708614 www.gruppomedilabor.com Azienda con Sistema Qualità,

Dettagli

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia

Gli obiettivi del Piano energetico regionale. Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia Gli obiettivi del Piano energetico regionale Intervento dell Ing. Sebastiano Cacciaguerra Direttore del Servizio Energia 1 Il progetto del PER Il Servizio Energia è attualmente impegnato, attraverso un

Dettagli

La Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia

La Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia Tavola rotonda: L ISPRA e il Sistema Paese sui temi della Biodiversità La Strategia della Regione Sicilia Sergio Marino Direttore Generale di ARPA Sicilia Obiettivo strategico: tutelare la Biodiversità

Dettagli

Fattura elettronica e conservazione

Fattura elettronica e conservazione Fattura elettronica e conservazione Maria Pia Giovannini Responsabile Area Regole, standard e guide tecniche Agenzia per l Italia Digitale Torino, 22 novembre 2013 1 Il contesto di riferimento Agenda digitale

Dettagli

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte.

Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE BU51 24/12/2015 Deliberazione della Giunta Regionale 30 novembre 2015, n. 38-2535 Linee guida finalizzate all'attuazione dei processi di mobilita' sostenibile per il personale della Regione

Dettagli

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche

Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche Repertorio dei Piani e Programmi relativi a sottobacini o settori e tematiche specifiche All. VII, parti A e B, punto 8 della Direttiva 2000/60/CE e All. 4, parti A e B, punto 8, alla Parte Terza del D.Lgs.

Dettagli

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema

Dettagli

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio

Edok Srl. FatturaPA Light. Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione. Brochure del servizio Edok Srl FatturaPA Light Servizio di fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione Brochure del servizio Fatturazione elettronica verso la Pubblica Amministrazione LA FATTURAPA La FatturaPA

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte

Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Piemonte PROTOCOLLO D INTESA TRA LA DIREZIONE REGIONALE PER I BENI CULTURALI E PAESAGGISTICI DEL PIEMONTE E LA REGIONE PIEMONTE PER IL COORDINAMENTO DELLE ATTIVITÀ DI CATALOGAZIONE DEI BENI CULTURALI DEL TERRITORIO

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Fattura elettronica. verso la. Pubblica Amministrazione

Fattura elettronica. verso la. Pubblica Amministrazione Fattura elettronica verso la Pubblica Amministrazione SCENARIO DI RIFERIMENTO Quadro Normativo Tempistiche Attori e mercato Zucchetti: ipotesi implementative QUADRO NORMATIVO Due nuovi decreti regolamentano

Dettagli

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione

Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L'INTEGRITA' art. 10 d. lgs. 33/2013 Sommario Introduzione: scopo del documento, organizzazione e funzioni dell amministrazione... 1 1. Procedimento di elaborazione

Dettagli

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS

L AUTORITÀ PER L ENERGIA ELETTRICA E IL GAS DELIBERAZIONE 22 MARZO 2012 102/2012/R/EEL DISPOSIZIONI PER LA CONSULTAZIONE DELLO SCHEMA DI PIANO DECENNALE DI SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE, PREDISPOSTO DAL GESTORE DEL SISTEMA ENERGETICO

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli